Agricoltura, Confeuro: ''Terrazzamenti Amalfi in patrimonio Fao è orgoglio italiano''
“L’inserimento dei terrazzamenti della Costiera Amalfitana nel patrimonio agricolo mondiale della FAO è motivo di grande orgoglio per l’Italia intera - dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro -. Parliamo di un paesaggio unico al mondo, frutto del lavoro e della sapienza contadina, dove la mano dell’uomo ha saputo modellare l’ambiente in perfetta armonia con la natura. Limoneti, uliveti e vigneti che si affacciano sul mare rappresentano non solo una ricchezza agricola e ambientale, ma anche un modello di sostenibilità e di resilienza. Come Confeuro - prosegue Tiso - accogliamo con soddisfazione la decisione del comitato scientifico della FAO, che riconosce il valore di un’agricoltura che è prima di tutto cultura e stile di vita. Un’agricoltura fatta di equilibrio, radici, tradizione e rispetto del territorio, contrapposta ai ritmi frenetici e impersonali dell’urbanizzazione caotica.
Questo riconoscimento è un segnale importante anche per il futuro: dimostra che si può fare agricoltura coniugando produttività, tutela del paesaggio e salvaguardia dell’ambiente. La Campania, con i suoi straordinari terrazzamenti costieri, diventa oggi simbolo internazionale di un’Italia capace di valorizzare il proprio patrimonio rurale e ambientale - conclude Tiso -. La sfida ora è quella di proteggere e promuovere questi luoghi, sostenendo i piccoli agricoltori, investendo nelle filiere locali e incentivando modelli di sviluppo agricolo sostenibili”.
Lavoro, Confeuro: “Bene assunzioni Inps-Inail, più tutele per mondo agricolo. Non fermarsi”
''Apprendiamo con soddisfazione che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha autorizzato - attraverso due distinti decreti - l’assunzione di 514 nuovi ispettori che andranno a rafforzare le attività di vigilanza di Inps e Inail. Si tratta di un passo importante verso il potenziamento delle strutture di controllo nel nostro Paese e di una risposta concreta alle istanze che, come Confeuro, portiamo avanti da tempo per la tutela dei diritti dei braccianti agricoli e dei piccoli e medi produttori. L’ingresso di nuovi ispettori rappresenta uno strumento essenziale per contrastare fenomeni come lo sfruttamento e il caporalato – dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro e allo stesso tempo per promuovere un modello di lavoro agricolo fondato sulla legalità, sulla dignità e sulla collaborazione tra istituzioni e imprese''.
''Quello del lavoro in agricoltura è un ambito spesso esposto a forme di irregolarità e abuso: rafforzare la rete ispettiva significa rendere più efficace il presidio del territorio, sostenere chi opera nel rispetto delle regole e valorizzare l’intera filiera agricola. È un provvedimento atteso e positivo – conclude Tiso – ma non basta. Occorre proseguire con determinazione su questa strada, rafforzando gli strumenti di controllo, investendo nella formazione degli ispettori e costruendo un sistema che accompagni e sostenga le imprese agricole sane. La legalità è il primo seme da coltivare per far crescere davvero il nostro settore primario”.
“Confeuro intende ribadire ancora una volta la sua totale contrarietà al recente accordo Ue-Mercosur perché - così com’è strutturato - rischia di danneggiare le produzioni europee e le economia di migliaia di piccoli e medi agricoltori”. Queste le parole di Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, che poi aggiunge: “Come organizzazione che opera quotidianamente per la tutela del settore primario, siamo molto preoccupati per questa intesa visto e considerato che, a nostro giudizio, non garantisce il principio di reciprocità, senza il quale rischiano di entrare nella Ue prodotti agroalimentari sudamericani che, nonostante gli impegni previsti nel trattato, potrebbero non rispettare gli stessi standard qualitativi e di sicurezza alimentare di quelli europei. Anzi con certezza siamo a conoscenza che nei paesi del Mercosur sono utilizzati antibiotici, principi attivi e fitofarmaci già banditi in Europa da oltre 20 anni. Una situazione che nuocerebbe al benessere dei cittadini e alla difesa dei piccoli e medi produttori del comparto, sopratutto italiani, che rispettano invece le misure della Condizionalità, utilizzando una quantità sempre minore di fitofarmaci e che tendono al rispetto delle risorse naturali e dell’ambiente con l’evidente conseguenza di dover sostenere costi di produzione maggiori”.
Il presidente Tiso continua: “Inoltre, il trattato Ue-Mercosur prevede che i paesi sudamericani, aderenti all’accordo, rispettino specifiche misure ambientali, come il contrasto alla deforestazione, che tuttavia non sono vincolanti: sarebbe dunque sciocco pensare da parte della Ue che quelle nazioni possano cambiare all’improvviso i propri metodi produttivi. Per tutti questi motivi, Confeuro dice “no” a un accordo che sacrifica il comparto agroalimentare a favore di altri settori, come quello farmaceutico o automobilistico, così come valutiamo negativamente il miliardo di euro che la commissione Ue intende mettere a disposizione come ristoro per quei settori produttivi, che saranno penalizzati dalla firma trattato: risorse assolutamente non sufficienti, che hanno per lo più il sapore del palliativo. Auspichiamo che il governo italiano faccia la sua parte e si opponga a un accordo deleterio e negativo per la nostra economia”, ha concluso Tiso.
Armani, Confeuro-Accademia IC: “Cordoglio per scomparsa. Fulgido esempio di italianità”
“Il presidente nazionale di Confeuro, Andrea Tiso, e la portavoce di Accademia Iniziativa Comune, Carmela Tiso, esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Giorgio Armani, stilista di fama internazionale e simbolo indiscusso del Made in Italy nel mondo. La sua morte - si legge nella nota congiunta - rappresenta una perdita enorme per il nostro paese e per la cultura globale. Armani non è stato soltanto un genio della moda, ma un artista visionario. capace di trasformare il vestire in una forma d’arte riconosciuta e apprezzata ovunque. Ha saputo valorizzare il gusto italiano con eleganza, sobrietà e innovazione, rendendo la moda un linguaggio universale.
Armani ha incarnato per decenni il modello dell’uomo che si fa da sé: la sua storia è un esempio di determinazione, operosità, creatività e lungimiranza. Il suo impegno, inoltre, ha travalicato i confini della moda per abbracciare temi cruciali come la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale - proseguono Andrea Tiso e Carmela Tiso -. Oggi più che mai il suo percorso invita soprattutto le giovani generazioni a riflettere su cosa possiamo diventare, partendo da radici solide come le sue e guardando con coraggio e visione al futuro. La sua eredità non è solo estetica, ma profondamente etica e culturale”.
Agricoltura, Confeuro: “Con Pac, Ue a un bivio: rivedere bilancio pluriennale”
“Dobbiamo ricordarci una cosa fondamentale: anche se oggi i dati mostrano un comparto agricolo in difficoltà, la Politica agricola comune (PAC) ha avuto un ruolo storico nella costruzione dell’Europa. È stata una delle basi fondanti dell’integrazione comunitaria”, dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro. “Il vero problema – prosegue Tiso – è che nel tempo le politiche non si sono evolute di pari passo con i cambiamenti del settore primario. In Italia, ad esempio, assistiamo da anni a una progressiva riduzione sia delle superfici coltivabili sia del numero di aziende agricole. È evidente che l’attuale impostazione della PAC non è più sufficiente”.
Secondo Confeuro, l’Unione europea si trova oggi di fronte a un bivio decisivo: “O si riscatta, proponendo un bilancio pluriennale e una PAC che rimettano realmente al centro l’agricoltura come elemento strategico e identitario dell’UE, oppure si arrende allo status quo, abbandonando il settore primario alle dinamiche del mercato internazionale e alle guerre tariffarie”, avverte Tiso. La partita, avverte Confeuro, si gioca ora: “Le decisioni sul bilancio pluriennale – che ricordiamo coprirà fino al 2034 – devono essere prese subito. Nel 2034 ci troveremo davanti a un mondo profondamente diverso: ignorare oggi questa trasformazione significherebbe compromettere il futuro dell’agricoltura europea e la sua capacità di garantire sicurezza alimentare, tutela del territorio e coesione sociale”.
Grano, Confeuro: “In Italia filiera in crisi, servono immediate politiche di sostegno”
“La crisi della filiera del grano in Italia è ormai evidente e strutturale. I dati sulla produzione del 2025 confermano un calo significativo a livello nazionale, mentre cresce l'importazione di grano da Paesi extra UE. È un trend preoccupante per tutto il settore primario europeo, ma in particolare per il mercato nostrano, che sta progressivamente perdendo competitività e autosufficienza", denuncia Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro. Che, poi, sottolinea: “A rendere ancora più allarmante la situazione è la costante diminuzione delle superfici coltivate a grano nel nostro Paese. Un segnale inequivocabile del fatto che il comparto sta vivendo una congiuntura negativa, che non può e non deve essere sottovalutata, e che finora purtroppo non è stata affrontata con una adeguata strategia di sostegno pubblico".
"È paradossale infatti - continua Tiso - che l’Italia, storicamente produttrice di grano di altissima qualità, oggi debba dipendere da forniture estere, che spaziano dal Kazakistan al Canada, fino alla Turchia. E non solo. Questa dipendenza mette a rischio la nostra sicurezza alimentare, la tracciabilità dei prodotti e il valore del Made in Italy. Alla luce di tutto questo, dunque chiediamo al Governo Meloni e alle istituzioni europee - conclude Tiso - un cambio di passo immediato: servono politiche agricole concrete, incentivi per la produzione interna e un piano strategico per valorizzare e rilanciare una filiera troppo a lungo trascurata. Il grano non è solo una materia prima: è parte della nostra identità culturale, economica e territoriale. Difenderlo significa difendere il futuro dell’agricoltura italiana".
Agricoltura, Confeuro: “Parlamento Ue smentisce Von der Leyen. Pac forte e autonoma”
“La recente approvazione, da parte del Parlamento Europeo riunito a Strasburgo, delle linee guida per la Politica Agricola Comune 2028-2034 rappresenta un segnale chiaro e inequivocabile: l’Europa agricola non intende accettare passivamente una Pac debole e frammentata, come quella delineata nelle scorse settimana dalla Commissione guidata da Ursula Von der Leyen”, dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro. “La posizione espressa dagli eurodeputati è infatti molto più vicina a quella che Confeuro sostiene da tempo: una Pac realmente autonoma, dotata di risorse adeguate, incentrata sul ricambio generazionale, sulla transizione digitale e sulla semplificazione burocratica. Una Pac, cioè, capace di essere strumento di coesione e non di divisione tra gli Stati membri”. Secondo Confeuro, il voto del Parlamento Europeo dunque rappresenta “un chiaro messaggio politico alla Commissione e alla Presidente Von der Leyen, chiamata ora a uscire dall’ambiguità e a rivedere radicalmente le proposte avanzate nelle scorse settimane''.
''La Commissione deve ascoltare con attenzione la voce del Parlamento, che ha scelto di schierarsi dalla parte dei cittadini, degli agricoltori e della sicurezza alimentare del continente. La Pac non può e non deve essere indebolita né tantomeno nazionalizzata: deve restare una politica comune, forte e coerente con i bisogni di milioni di piccoli e medi produttori agricoli europei. In tal senso Confeuro auspica da tempo, ad esempio, l’inserimento di un pilastro specifico, dedicato alle assicurazioni: solo un sistema assicurativo solido, efficiente e accessibile infatti può garantire reddito e continuità produttiva agli agricoltori”, prosegue Tiso. “Serve un’inversione di rotta. Così com’è, la proposta della Commissione europea è da bocciare senza appello. La Von der Leyen ascolti il Parlamento Europeo e dimostri di essere all’altezza di una fase che richiede coraggio, coerenza e concretezza”, conclude il presidente Confeuro.
Ue, Confeuro: “Bene conferenza Ventotene. Per una vera Europa dei popoli”
“Accogliamo con grande favore l’iniziativa della Prima Conferenza europea di Ventotene per la libertà e la democrazia, un evento di straordinaria rilevanza che ha riportato al centro del dibattito i valori fondanti dell’Unione Europea: libertà, pace e democrazia. Ringraziamo la Vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno per la promozione di questa importante occasione di confronto, così come l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e la Rappresentanza della Commissione Ue in Italia per l’organizzazione”. Lo dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro. “A nostro giudizio, l’evento - prosegue - ha avuto anche il merito di riaccendere i riflettori sulla necessità urgente di ripensare l’Unione Europea, oggi ancora troppo lenta, ingessata e spesso ingovernabile. In un contesto globale sempre più instabile e complesso, l’Europa deve sapersi rinnovare, dotandosi di strumenti più snelli, efficaci e democratici''.
''Serve una nuova architettura istituzionale capace di agire con rapidità e coesione, per affrontare le grandi sfide comuni: dalla transizione ecologica alla sicurezza alimentare, dalla tutela dei diritti umani alla difesa della pace. Come Confeuro - conclude Tiso - crediamo in un’Europa dei popoli, capace di ascoltare i territori, valorizzare le realtà agricole e promuovere uno sviluppo sostenibile. Ventotene rappresenta un simbolo, ma anche un punto di ripartenza per costruire un’Unione davvero unita, forte e protagonista nel mondo”.
Pesca, Confeuro: “Bene Accordo OMC: così si valorizza settore e tutela oceani”
“Accogliamo con favore l’entrata in vigore dell’Accordo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) sui sussidi alla pesca, un risultato storico che arriva dopo una lunga gestazione e complesse trattative multilaterali. Si tratta di un importante passo avanti per la salvaguardia degli oceani e per la promozione di una pesca più equa e sostenibile”, dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro. “Noi sosteniamo con convinzione l’applicazione di questo accordo, che pur non essendo ancora stato recepito da tutti i Paesi interessati, rappresenta comunque una svolta fondamentale per il settore ittico e per l’ambiente marino. Siamo particolarmente d’accordo sul principio di base che prevede l’eliminazione dei sussidi destinati alle attività di pesca eccessiva che gravano su stock ittici già sovrasfruttati, o che si svolgono in acque internazionali, dove la regolamentazione è spesso debole, frammentata o del tutto assente”, prosegue Tiso.
“È un segnale importante anche sul piano ambientale: tutelare gli oceani significa salvaguardare uno dei principali polmoni del pianeta. Rafforzare la pesca sostenibile non è solo una scelta responsabile, ma una necessità per garantire la sicurezza alimentare, la biodiversità marina e il futuro stesso delle comunità costiere. Questo accordo dunque va nella giusta direzione e auspichiamo che tutti i Paesi ancora mancanti si impegnino presto a ratificarlo, per contribuire in maniera concreta alla costruzione di un sistema globale della pesca che sia davvero sostenibile, trasparente e rispettoso delle risorse naturali”, conclude Tiso.
Pac, Confeuro: “Ok commissione agricoltura Pe ma più attenzione piccole e medie imprese”
“Esprimiamo soddisfazione per la missione in Italia degli eurodeputati della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo. La visita a importanti realtà del settore agroalimentare - dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare all’Autorità nazionale per il riso, fino al sito produttivo del Parmigiano Reggiano - dimostra l’attenzione dell’Eurocamera per le istanze del mondo agricolo”, dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro. “Ci auguriamo - prosegue Tiso - che questo viaggio rappresenti un vero punto di partenza per un ripensamento della futura PAC, che nella proposta della Commissione Von der Leyen si è rivelata fortemente penalizzante per gli agricoltori europei. Serve una visione più giusta ed equa, che metta al centro la risoluzione delle difficoltà quotidiane delle aziende agricole, e non solo le eccellenze. C’è un punto, però, che ci rammarica - aggiunge-: se da un lato è apprezzabile la valorizzazione delle filiere di punta, dall’altro serve più attenzione verso le piccole e medie imprese agricole, spesso in crisi e duramente colpite dagli effetti del cambiamento climatico, come nel caso delle alluvioni in Emilia Romagna. Aziende che faticano a ripartire e che rappresentano il tessuto vivo dell’agricoltura italiana''.
''La nuova Pac - conclude Tiso - dovrà avere il coraggio di cambiare prospettiva: sostenere l’intero indotto agricolo, includendo chi ogni giorno lavora per garantire sicurezza alimentare, presidio del territorio e transizione ecologica. Solo così si potrà costruire un futuro sostenibile e davvero europeo per l’agricoltura. Parlamento e Commissione Europee non possono non ripartire da questi concetti se vogliono davvero lavorare per il rilancio del settore primario”.