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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 69682 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Ambiente, Confeuro: “Inversione di rotta per tutela oceani, contraddizione Italia”
“Confeuro ha seguito con grande attenzione la recente Conferenza Onu sugli Oceani, tenutasi a Nizza, dove sono stati assunti nuovi impegni per riportare il mare al centro delle priorità globali. Un passo importante e necessario, in un momento storico in cui la salvaguardia degli ecosistemi marini rappresenta una sfida non più rimandabile. Due i punti che riteniamo particolarmente rilevanti e che meritano una riflessione critica”, dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro. “In primo luogo, appare contraddittorio che l’Italia aderisca alla alleanza nucleare Ue, ma non abbia ancora ratificato il Trattato sull’Alto Mare, strumento essenziale per la protezione delle acque internazionali e della biodiversità oceanica. Sollecitiamo, in tal senso, il governo italiano a colmare al più presto questa grave lacuna".
"In secondo luogo, esprimiamo forte preoccupazione - condivisa da molte delegazioni presenti a Nizza - per la crescente spinta verso l’estrazione mineraria nei fondali oceanici. Una pratica rischiosa e inaccettabile: i fondali marini non sono in vendita. Condividiamo pienamente le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres, secondo cui il nemico più grande degli oceani sarebbe l’avidità. Avidità che troppo spesso offusca la mente umana e acceca gli occhi degli uomini", continua Tiso. Che poi conclude: “Come Confeuro, siamo convinti che la tutela del pianeta, della terra e dell’ambiente debba diventare una priorità concreta, sia a livello nazionale che globale. Serve un cambio di passo, guidato dalla consapevolezza che in gioco non c’è solo l’equilibrio naturale, ma il futuro stesso delle prossime generazioni”.
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Marco
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Sicilia, Confeuro: “Dissalatori primo passo ma manca visione strutturale su crisi idrica”
“La consegna dei tre dissalatori mobili per Porto Empedocle, Gela e Trapani rappresenta un segnale incoraggiante nella battaglia contro la crisi idrica in Sicilia”. Lo dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale della Confeuro, Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, commentando l’annuncio diffuso dalla Regione Siciliana. “I nuovi impianti, destinati ad assicurare acqua potabile di qualità nel rispetto dell’ambiente, si inseriscono in un piano più ampio che prevede interventi su pozzi, sorgenti, impianti di sollevamento, acquedotti e reti idriche, con un investimento complessivo significativo. Accogliamo dunque positivamente queste opere – afferma Tiso – perché rappresentano finalmente un primo passo concreto verso una gestione più efficace ed efficiente dell’emergenza idrica. Ma sottolineiamo che tutto questo non basta e che non possiamo fermarci qui: la crisi climatica, la siccità sempre più frequente e la fragilità delle infrastrutture richiedono un cambio di passo strutturale e strategico.”
Per Confeuro è essenziale intervenire su più fronti: “potenziamento delle infrastrutture idriche, maggiore efficienza nella gestione delle risorse, investimenti in tecnologie sostenibili e una nuova cultura dell’acqua, fondata su prevenzione e responsabilità. La Sicilia – prosegue Tiso – è una delle aree più esposte d’Italia agli effetti del cambiamento climatico. Oltre all’emergenza attuale, servono misure durature che proteggano agricoltura, territori e comunità. Serve un definitivo salto di qualità nei processi legati alla raccolta e alla distribuzione dell’acqua, per garantire equità e sostenibilità”. Confeuro dunque continuerà a “monitorare da vicino l’evoluzione degli interventi e a sollecitare un impegno costante e coordinato tra istituzioni, agricoltori e cittadini per affrontare con decisione e lungimiranza una delle sfide ambientali più urgenti del nostro tempo”, conclude Tiso.
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