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Uncem Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 70013 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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UNA DELLE GRANDI NOVITA' DEL RAPPORTO MONTAGNE ITALIA 2025: LE UNIVERSITA' PER LA MONTAGNA. IMPEGNO STRATEGICO FORMATIVO E DI RICERCA
Sono venti, ma sono in continua crescita. Le racconta il Rapporto Montagne Italia 2025, edito da Uncem per Rubbettino con il Progetto ITALIAE. Venti università italiane, ma nuove se ne aggiungono ogni semestre. Si occupano con efficacia e lungimiranza di montagna, territori, ambiente, aree interne, piccoli Comuni. Percorsi di studio, formazione, approfondimento, di qualità. Vanno e sono sui territori alpini e appenninici, oppure nelle grandi Città, ma scelgono il territorio montano. E prendono nei corsi, nei master, nelle triennali e nelle specialistiche anche lezioni con Amministratori locali, Sindaci, professionisti, imprese. Non solo "professori". Università aperte, che vanno ben oltre la "terza missione". C'è Edolo con Unimont, punto avanzato, primo e forte nell'essere in valle, sui territori, e aperto a tutti. Ci sono la Tuscia, Camerino, Mercatorum, Calabria, Molise, Luiss, Politecnico di Torino e Università con UNICA, Rete europea delle università della Montagna. Aumentano e fanno bene.
"Da qualche tempo si registra un rinnovato interesse del mondo accademico nei confronti dei territori montani - evidenzia Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem - È una grande bella novità dell'edizione 2025 del Rapporto. Sono stato ad esempio tante volte a Edolo e lì, tra i banchi, c'è una lettura importante e positiva delle montagne di domani. Merito di Anna Giorgi e dei suoi Colleghi e Colleghe. Così come a Camerino con Massimo Sargolini, a Pollenzo, a Venezia, alla Tuscia, alla Sapienza con marco Marchetti, a Torino con Filippo Monge, Filippo Barbera, Federica Corrado e Luca Battaglini. E in tutte le altre. Nel Rapporto sicuramente ne abbiamo dimenticate alcune. Oltre che visibile nelle attività convegnistiche, l'impegno delle Università italiane per le Montagne si traduce principalmente nell'allestimento di seminari, corsi e master. Ma c'è tanto altro. Il capitale umano sarà sempre più una merce. Ma non fermiamoci a questo dato 'economico', di peso. Guardiamo al valore culturale, sociale, antropologico. Nelle università, nei corsi e nei master attivati, si intrecciano discipline diverse e si fa sperimentazione incrociando. Dalla biologia ad architettura, da sociologia a economia. Insieme. Non solo una disciplina. Tenere insieme, con Università diverse che collaborano. Una urgenza".
Investire sulla formazione significa investire sul futuro dei territori montani e delle comunità locali. "Uncem partecipa, sostiene, incoraggia tutte le Università italiane, sicuramente se ne aggiungono, che anche in collaborazione con Enti locali, stanno generando opportunità di crescita e sviluppo per le Amministrazioni locali e i cittadini, giovani e adulti, nel quadro di smart e green community che permettono di agire nel NOI".
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18/07/2025, 20:11 |
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Marco
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BANDO LEGGE 158 SUI PICCOLI COMUNI, BUSSONE (UNCEM): URGENTE SBLOCCARE GLI ENTI FINANZIATI E ATTIVARE ALTRE RISORSE
"È urgente vengano sbloccati, dal Ministero dell'Interno con il Ministero del Sud e della Protezione Civile, in accordo con il Dipartimento Casa Italia, i 144 progetti dei Comuni finanziati dai 160 milioni stanziati nel 2018 e poi nel 2020 con la legge 158/2017 sui piccoli Comuni. La graduatoria è stata fatta un anno fa e sono stati 2.638 i progetto presentati, riferiti a 3.359 Comuni. Un migliaio sono stati esclusi. Sono progetti importanti, che richiedono stanziamenti di risorse aggiuntive, in legge di bilancio 2026. Il lavoro dei piccoli Comuni secondo quell'importante legge dello Stato, in gran parte inattuata, possono dare servizi e opportunità di crescita e sviluppo ai territori. L'istanza per individuare a livello nazionale nuove risorse economiche e far scorrere la graduatoria, è per Uncem al centro del lavoro verso la legge finanziaria dell'anno nuovo. Sono certo che Parlamento e Governo accetteranno questa proposta nell'interesse dei paesi che fanno il Paese".
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem
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22/07/2025, 18:29 |
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Marco
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PICCOLI MA NON DA SOLI, LUPATELLI: RETI DI COLLABORAZIONE SONO FONDAMENTALI
"Qualcuno ricorderà la straordinaria fortuna di un libretto pubblicato nel 1973 da un economista sconosciuto, Ernst Friedrich Schumaker, con il titolo Small is beatiful. Una critica economica e filosofica ai modi della di produzione di massa che anticipava istanze ecologiste e accompagnava la crisi del fordismo, cantandone il requiem. Con un nuovo paradigma che interpretava la crisi delle grandi organizzazioni, travolte da rigidità e conflitti, anticipava i processi di de-materializzazione e intuiva il potere della crescente individualizzazione dei consumi. Nei territori, quella stagione ha scoperto la adattività delle realtà non metropolitane, e costruito il successo internazionale dei Distretti Industriali della Terza Italia. Lo sviluppo economico ha mostrato poi andamenti più complessi. L'innovazione si è materializzata nelle posizioni dominanti dei grandi player dell'high tech; le realtà urbane maggiori si sono proposte come luoghi deputati dell'innovazione e della concentrazione iperbolica dei valori immobiliari e finanziari. Nella stagione del digitale e dei servizi, lo spazio che le imprese e le comunità di dimensioni minori si erano guadagnate nell'ultima stagione della manifattura, quella delle produzioni customizzate, sembra ridotto. I più piccoli sembrano costretti a una sorda resistenza contro inarrestabili processi di declino. Ma è davvero così? Le ragioni del successo di organismi più semplici, capaci di organizzare il proprio funzionamento in uno scambio empatico e personalizzato, non sono necessariamente venute meno al tempo della Intelligenza Artificiale. Ma, per esercitarsi con successo, queste virtù hanno bisogno di praticare nuove arene, non di restare isolate nello spazio domestico protetto dall'ombra del campanile. Hanno bisogno di costruire relazioni solide e impegnative tra soggetti della stessa natura e dimensione e con soggetti di diversa natura e di dimensioni maggiori. È la logica delle filiere e quella delle comunità territoriali e delle loro relazioni metro-montane. Piccoli, ma non da soli si può vivere e prosperare anche ai tempi della economia della conoscenza. A condizione di saper investire su tenuta, efficienza e qualità delle reti di collaborazione, praticando con coraggio e determinazione nuovi 'spazi di mercato' che le tecnologie e le preferenze dei consumatori aprono ai soggetti e ai luoghi che hanno da proporre qualcosa di autentico e sanno guardare con curiosità al nuovo".
Lo afferma l'economista Giampiero Lupatelli, tra i fondatori di CAIRE a Reggio Emilia, e tra gli Autori del Rapporto Montagne Italia 2025 di Uncem. Lupatelli è autore anche del saggio "Green Community", edito da Rubbettino.
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25/07/2025, 15:10 |
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SUONIAMO LE CAMPANE PER LA PACE: GAZA, UCRAINA, LE GUERRE DEL MONDO "A PEZZETTI". UNCEM LANCIA L'APPELLO PER STASERA ALLE 22, A TUTTI I SINDACI E A TUTTI I PARROCI
"Uncem si unisce con impegno, speranza, determinazione all'appello di monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, grande Amico, per far suonare le campane - delle torri civiche, delle chiese, dei campanili, dei luoghi di culto e non - stasera, domenica 27 luglio alle ore 22, come segno di solidarietà e per non rimanere muti di fronte alla tragedia della guerra a Gaza - così come in Ucraina e in tutte le guerre a pezzetti nel mondo - dove continuano a morire per fame e sotto le bombe numerose vittime innocenti. Non possiamo rimanere immobili, silenziosi, di fronte a questo dramma disumano, che è una follia e una sconfitta" per tutta l'umanità".
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
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27/07/2025, 16:44 |
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COMUNITA' ENERGETICHE RINNOVABILI: ON LINE SUL SITO MASE LE NUOVE REGOLE OPERATIVE E L'AVVISO PER I CONTRIBUTI Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato sul proprio sito istituzionale le nuove regole operative e l'avviso pubblico aggiornato per l'accesso ai contributi in conto capitale previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo collettivo. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'pprovazione dell'aggiornamento delle regole operative ai sensi dell'articolo 11 del decreto 7 dicembre 2023: «Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) - M2C2 I.1.2 Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (PNRR) - Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'auto-consumo», elaborate e trasmesse dal GSE. I nuovi documenti si trovano a questi link: https://www.mase.gov.it/portale/web/gue ... ibuti-pnrrhttps://www.mase.gov.it/portale/web/gue ... itale-pnrrUncem, visto l'importantissimo lavoro che si prosegue a fare, da dieci anni, con GSE, condivide ulteriori utili documenti per le CER [da non confondere con le Green Community!], affinché si agisca sui territori in modo efficace, raccogliendo veramente, fino in fondo la sfida comunitaria. E si producano meglio e più energie da fonti rinnovabili, vero obiettivo delle CER e del Paese di fronte alla transizione ecologica. Qui la mappa delle cabine primarie e delle CER già realizzate https://www.gse.it/servizi-per-te/autoc ... e-primarieTutto il percorso per fare una CER, come insegna efficacemente GSE, a questo link: https://www.gse.it/servizi-per-te/autoc ... -a-una-cerUncem ritrasmette anche il link al webinar con IFEC sulle Comunità energetiche. Un quadro complessivo e molto valido di informazioni, da riguardare a questo link: https://youtu.be/acJg-PIVa-AMolto utili le presentazioni che alleghiamo alla mail, relative all'ultimo webinar GSE-Uncem, realizzato in chiave formativa, istituzionale, operativa, politica, qualche giorno fa.
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28/07/2025, 14:46 |
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PREMIO UNCEM PER LE TESI DI LAUREA SU MONTAGNA E GREEN COMMUNITY: CANDIDATURE ENTRO IL 30 AGOSTO Termina il 30 agosto la possibilità di partecipare al Premio per le tesi di laurea promosso da Uncem. Nell'ambito del progetto ITALIAE del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l'organizzazione dei Comuni montani promuove un premio per le migliori tesi di laurea sui temi collegati allo sviluppo delle aree montane, alle Green Community, alla riorganizzazione degli Enti locali, con particolare riferimento alle risposte dei territori alla crisi climatica e alla crisi demografica nei territori alpini e appenninici. Gli studenti devono aver discusso la tesi di laurea a conclusione del corso di studi triennale, specialistico o magistrale nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 15 agosto 2025. Il termine per la presentazione del materiale è il 30 agosto 2025. Uncem individua, a seguito delle tesi scelte dalla commissione giudicatrice, quattro Premi in denaro del valore di 500 euro. Tutte le info qui: https://uncem.it/premio-uncem-per-le-te ... ti-locali/ Il Premio è finalizzato a riconoscere l'importante attività di studio, analisi, approfondimento, dialogo, ricerca svoltasi per l'elaborazione della tesi e a incoraggiare l'interesse per la ricerca e l'approfondimento del neo-laureato sui temi relativi allo sviluppo sociale ed economico delle aree montane, alle green community, allo sviluppo locale, alla riorganizzazione istituzionale degli Enti locali, alle riforme e alla collaborazione tra Comuni ed Enti, alle trasformazioni scientifiche, tecnologiche, economiche e sociali nelle zone alpine e appenniniche italiane, anche a confronto con altri Paesi. "Riteniamo molto importanti questi percorsi - evidenzia Marco Bussone, Presidente Uncem - che con gli studenti, gli Atenei, i Docenti, permettono di mettere in campo nuove idee e progetti. Anche il Rapporto Montagne Italia 2025 ci dice che dobbiamo indagare dati e soluzioni, andare a fondo rispetto al ruolo di storiche e nuove comunità. Le tesi ci aiuteranno. Le Green Community in costruzione, con 130 milioni di euro di PNRR, in 30 territori, e altre 160 che attendono i finanziamenti, ne hanno molto bisogno, a vantaggio del contrasto delle crisi climatica e demografica".
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31/07/2025, 7:32 |
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INCIDENTI IN MONTAGNA, GRAZIE DA UNCEM AL SOCCORSO ALPINO. TROPPA IMPREPARAZIONE. LA MONTAGNA NON UCCIDE. SERVE PIU' ATTENZIONE
"La montagna non uccide. La montagna non è assassina. Di tanto in tanto ritornano queste facili, tra montagne assassine e quanto altro di fantasioso, quali soluzioni agli incidenti in montagna. Sono veramente troppi quest'anno. Uncem ringrazia di cuore il Soccorso Alpino, tutte le persone impegnate nel soccorso, comprese forze dell'ordine, Vigili del fuoco, Guardia di finanza, Carabinieri, Polizie. Grazie davvero. Ma una cosa la diciamo con fermezza. C'è troppa impreparazione. Non ci si avventuri senza preparazione e strumentazione adeguata. Meglio evitare ogni azione che espone a rischi, se non li si è attentamente valutati e non ci si è preparati benissimo. E si scelgano le Guide, assistenza e supporto. Altrimenti si eviti di salire. Massima attenzione. Troppi morti e incidenti stiamo registrando. Troppi. Cambiamo verso".
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem
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01/08/2025, 11:00 |
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ALPI ON THE ROAD, con lonely planet la prima guida TURISTICA NEi sette stati delle alpi. uncem partner del progetto editoriale DELLE MONTAGNE CHE UNISCONO Dai passi alpini iconici, ai paesi più remoti, passando per laghi e città: Alpi on the road è la nuova guida attività Lonely Planet - in collaborazione con Uncem - che contiene 50 itinerari da percorrere in auto, moto o camper. I percorsi si snodano lungo tutto l'arco alpino, da Monaco a Trieste, collegando Italia, Francia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Austria e Slovenia. Un volume pensato per chi desidera vivere un'avventura indimenticabile nel pieno rispetto dell'ambiente alpino. Il volume si può trovare qui: https://shop.lonelyplanetitalia.it/prod ... n-the-road"Questi itinerari sono i migliori per scoprire innovazione, trasformazioni, grandi opportunità, ma anche la capacità di stare nelle grandi transizioni. Come le Alpi affrontano le crisi climatica e demografica, lo spopolamento, e come le comunità locali che abitano migliaia di piccoli paesi stanno in relazione e dialogano con le città. Questi itinerari partono infatti dai capoluoghi, dove ci sono stazioni, aeroporti, hub di merci, ma anche università, centri di ricerca, grandi imprese. Le città - evidenzia Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem - che guardano alle valli alpine per andarle a scoprire in modo nuovo, con nuovi occhi rinnovati dalla scelta di affrontare le crisi di oggi con le risposte di domani. Insieme. Comunità nella sostenibilità, green community che dimostrano come i Comuni alpini di tutti e sette i Paesi sanno crescere nel NOI, oltre i campanilismi, oltre le difficoltà, scoprendo nella montagna più unita alle città. Un nuovo fronte anche di accoglienza, oltreché di vivibilità che fa bene a tutto il vecchio continente".
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05/08/2025, 13:01 |
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80 ANNI FA LA BOMBA ATOMICA SU HIROSHIMA: GLI ALBERI SOPRAVVISSUTI. CON PEFC MESSI A DIMORA 51 ESEMPLARI DI HIBAKUJUMOKU IN TUTTA ITALIA. BUSSONE: IMPEGNO FORTE PER RIPARTIRE DALLA FRATERNITA'
Sono trascorsi 80 anni da quel terribile 6 agosto 1945, una data irreversibile per la storia dell'intera umanità. Ed è proprio per mantenere viva la testimonianza di chi ha subito l'atroce realtà delle armi nucleari che nacque l'organizzazione giapponese Nihon Hidankyo composta dagli Hibakusha, ovvero i sopravvissuti alle bombe atomiche sganciate sulle città di Hiroshima e Nagasaki nell'agosto 1945.
L'organizzazione ha ricevuto per il suo operato il Premio Nobel per la Pace 2024, consegnatogli lo scorso dicembre a Oslo. Con il passare del tempo, purtroppo, gli Hibakusha, che hanno saputo trasformare la loro dolorosa esperienza in campagne educative diffuse per contrastare le armi nucleari in tutto il mondo, non saranno più presenti per narrare direttamente la loro storia. Se in Giappone le nuove generazioni stanno già raccogliendo il testimone, nel resto del mondo questo ruolo lo stanno assumendo anche gli alberi, o meglio: gli Hibakujumoku. A spiegarlo è PEFC Italia, ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale, che ogni anno si impegna a diffondere il messaggio di pace e speranza contro le armi nucleari distribuendo questi Hibakujumoku. Il Presidente PEFC e Uncem Marco Bussone ha avuto modo a maggio di visitare Hiroshima, con il museo del Memoriale e di vedere gli Hibakujumoku. Iltermine giapponese - composto da hibaku (被爆) ovvero "bombardato, esposto a radiazione nucleare", e jumoku (樹木) cioè "albero" o "bosco" - è stato coniato per indicare un albero che è stato esposto ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki ed è sopravvissuto, oppure ha rigermogliato dalle medesime radici.Gli Hibakujumoku sono quindi alberi unici, simbolo di speranza e resilienza, cresciuti sul terreno nel raggio di 2 km dall'epicentro dell'esplosione nucleare (area destinata a rimanere senza vegetazione per decenni, secondo gli scienziati di allora). Oggi sono 160 gli alberi, classificati in più di 30 specie, ufficialmente registrati come hibakujumoku e identificati da un contrassegno univoco, da cui vengono raccolti i semi che daranno vita alle nuove piantine affidate in tutto il mondo. L'idea è nata nel 2011 con la fondazione della Green Legacy Hiroshima (GLH), organizzazione di volontariato che svolge un ruolo fondamentale nella raccolta e distribuzione globale dei semi degli Hibakujumoku, promuovendo la consapevolezza e la riflessione sulle conseguenze delle armi nucleari e sull'importanza del rapporto tra natura e umanità. Dal 2020 PEFC Italia e l'Associazione "Mondo senza Guerre e senza Violenza-Biodiversità Nonviolenta", attiva in circa 30 Paesi svolgendo attività sociali di base e sviluppando campagne internazionali come 2000 without war, Education for Nonviolence e The World March for Peace and Nonviolence, propongono gli Hibakujumoku come "Alberi della Pace". Le due associazioni curano per l'Italia sia la raccolta dei semi dalle piante madre a Hiroshima - che vengono quindi germinati e poi fatti crescere presso l'orto botanico di Perugia grazie ad una convenzione con il Centro di Ateneo per i Musei Scientifici dell'Università degli Studi di Perugia, - che le richieste di affidamento di questi giovani alberi sviluppati in Italia. Ogni anno vengono distribuiti da PEFC Italia e da "Mondo senza guerre e senza violenza" circa 10 alberi nati dai semi degli Hibakujumoku, affidati alle cure di organizzazioni, scuole e istituzioni che si sono distinte per progetti e attività a favore della pace, dell'ambiente e della inclusione sociale. "Questi alberi, testimoni silenziosi di una tragedia che segna indelebilmente il percorso dell'umanità, portano messaggi oggi più che mai necessari, soprattutto considerando i drammatici conflitti attualmente in corso nel mondo. A 80 anni dal lancio della bomba atomica, gli Hibakujumoku sono un monito vivente contro la guerra e l'uso di armi di distruzione di massa ma anche la ferma dimostrazione della forza e della capacità di rinascita insita nella natura", ha commentato Antonio Brunori, Segretario Generale di PEFC Italia. "Attraverso il ricordo degli Hibakusha e la simbolica sopravvivenza degli Hibakujumoku, il mondo continua a imparare le lezioni di Hiroshima e Nagasaki, lavorando verso un futuro senza armi nucleari e pieno di speranza". "Costruiamo la Pace - evidenzia Marco Bussone, Presidente Uncem e PEFC - anche con un nuovo approccio agli ecosistemi, fermando deforestazione e sfruttamenti illegali di superfici forestali, generando nuovi legami, in Italia, tra chi produce e chi consuma i beni pubblici naturali. Percorsi che intrecciano in modo nuovo il Capitale umano e il Capitale naturale. Abbiamo bisogno di generare fraternità. Non in modo astratto, ma partendo dai nostri paesi".
Gli Hibakujumoku presenti in Italia Ad oggi, in Italia sono stati affidati 51 alberi Hibakujumoku, da nord a sud, su tutto il territorio nazionale. Prima del 2020 erano stati messi a dimora alberi a Venegono Superiore (VA), Fiumicello Villa Vicentina (UD), Livorno, Foggia, Brindisi, Reggio Calabria, Palermo e Narni (TR).Nel 2020 gli Hibakujumoku sono stati consegnati al Kilometro Verde di Parma e alla Biblioteca San Matteo degli Armeni a Perugia. Ben 13 gli alberi affidati nel corso del 2021: a Carrega Ligure per il progetto Appennino Futuro Remoto; alla Scuola Secondaria Leonardo da Vinci di Maccagno (VA); alla scuola primaria San Salvatore di Rimini; al Bosco Spaggiari di Parma; al Parco della Pace di Vicenza; all'associazione Pro Ponte di Perugia Ponte San Giovanni; al Comune di Pesaro e all'associazione Nuova Acropoli di Bologna. Inoltre, attraverso la collaborazione con l'associazione Planet, sono stati distribuiti all'Università della Calabria di Arcavacata (CS), all'Università Mediterranea di Reggio Calabria, all'Università Magna Grecia di Catanzaro e all'Università della Basilicata di Potenza; all'orto Botanico di Perugia. Altri Hibakujumoku sono stati consegnati a progetti meritevoli nel 2022: al CONAF (Consiglio Ordine Nazionale dottori Agronomi e dottori Forestali) con messa a dimora ai Vivai San Sisto di Roma; alla Scuola Primaria di Collevalenza (PG); al Municipio Bolzaneto di Genova; all'Associazione "U. Calavrese" di Taranto Talsano; al Liceo Statale Enrico Medi di Villafranca di Verona (VR); all'associazione Micologica Bresadola di Agrate Brianza (MZ); all'amministrazione comunale di San Vendemiano (TV); al Centro Zen Anshin Tempio buddhista di Roma; alla Cooperativa CANALETE di Trissino (VI) e all'amministrazione comunale di Cartosio (AL); all'amministrazione di Ferrara, sempre con la collaborazione del progetto Plant for Planet. Nel 2023 gli "Alberi della Pace" sono stati affidati al Centro Nocetum e all'IC Madre Teresa di Calcutta di Milano; al centro di Ricerca CREA Foresta-Legno di Arezzo; all'amministrazione comunale di San Giorgio Bigarello (MN); all'associazione Mon amour di Torino e all'ANPI di Modena; alla Fondazione Cini di Venezia (isola San Giorgio). Nel corso del 2024, infine, sono stati consegnati ulteriori 6 alberi: all'amministrazione comunale di Arignano (TO), all'Associazione Nuova Acropoli di Verona, all'Associazione Cittadini per la Memoria del Vajont/Comitato Noi, 9 Ottobre, all'associazione Librarti di Casale Monferrato (AL), alla Casa dei Bambini 'A.C.Piccoli' Montessori di Vicenza e all'Istituto Comprensivo G. Pucciano di Bisignano (CS). Nel 2025 sono state messe a dimora altre 2 piante: il 15 maggio a Pieve Santo Stefano (AR) presso l'Istituto Omnicomprensivo Statale "Fanfani - Camaiti" e il 18 maggio a Bellusco (MB) su richiesta del Comune di Bellusco con il patrocinio del Comune di Cavenago di Brianza.
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06/08/2025, 16:12 |
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SEGRETARI E VICESEGRETARI NEI COMUNI, UNCEM: NECESSARIO RIPENSAMENTO DELLE FIGURE PER RISPONDERE ALL'IMPEGNO INSIEME DEI COMUNI. MINISTERO INTERNO AGISCA PER FIGURE CHE SONO VERI MANAGER DELLA PA E DEGLI ENTI CHE LAVORANO NEL "NOI"
"L'mpossibilità di usare i Vicesegretari nei Comuni e in tutti gli Cnti montani è diventata un problema, in questi mesi, che aumenta nella portata negativa e che genera maggiori costi a nostro carico, dovendo affidarsi a Segretari comunali a scavalco o con altre formule. Sarà uno dei temi da affrontare nella legge di bilancio 2026 e in altri provvedimenti normativi ordinamentali nazionali dei prossimi mesi, affinché quell'opportunità che faceva risparmiare tutti i comuni e tutti gli enti con i Vicesegretari venga riammessa, non venga ulteriormente bloccata da lobby che non ci aiutano e che complicano le situazioni finanziarie e organizzative nei Comuni".
Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
Uncem dovrà essere netta ancora una volta su questo tema e dire che sui vertici e sulle posizioni apicali è inutile spendere risorse - tanto più con troppi ex segretari che lavorano in società esterne, committenti di lavori dai comuni più deboli -, ma anche che è necessario fare una riorganizzazione con la logica del "NOI", attorno alle unioni Montane che diventino pivot di dirigenze e segretari che lavorano in pool a vantaggio dei comuni che fanno parte delle Unioni stesse.
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08/08/2025, 7:21 |
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