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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali 
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Presentato il Tariffario umbro 2022 delle lavorazioni agromeccaniche

Bambagiotti (Contoterzisti Uncai Umbria): “Inevitabile una rivalutazione delle tariffe agromeccaniche: l'aumento del prezzo delle materie prime impatta direttamente sui contoterzisti quali fornitori di servizi e maggiori utilizzatori di gasolio in agricoltura. Sempre pronti a sconti in linea con le iniziative del Governo”


BASTIA UMBRA (Perugia) – Da tradizione Agriumbria ha fatto da cornice alla presentazione del Tariffario 2022 delle lavorazioni agromeccaniche in Umbria. Strumento principe per programmare la stagione agraria per migliaia di agricoltori della regione e oggetto di studio da parte degli studenti di agraria, il Tariffario 2022 vede degli inevitabili adeguamenti verso l’alto dei costi per le diverse operazioni in campo necessarie alle produzioni agricole.

Mentre un anno fa si partiva da una base di 0,6 decimi di euro per un litro di gasolio agricolo agevolati e da quello si calcolavano i costi per ettaro o a ore di ogni singola operazione di campo, dalla semina alla raccolta, tenendo conto anche della tipologia dei terreni; oggi occorre fare i conti con gli aumenti dei costi petroliferi, del gas, dell’urea, dei ricambi, delle macchine e, in generale delle materie prime. Di conseguenza il prezzo di riferimento del gasolio per il 2022 è salito. “Ci siamo limitati a fissarlo a circa 1,1 euro/litro, consapevoli che gli aumenti sono ancora più significativi, e su questa base abbiamo definito le nuove tariffe. Se poi dovessero esserci ulteriori aumenti, invitiamo gli imprenditori agromeccanici a concordare di volta in volta il prezzo con il cliente agricoltore. Ma la prospettiva è di applicare degli sconti in virtù delle iniziative del Governo”, spiega il presidente dei Contoterzisti Uncai Umbria Sergio Bambagiotti.

Il Governo ha, infatti, previsto un contributo straordinario a favore delle attività agricole sotto forma di credito di imposta pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante: “Per ora però la misura si applica solo al carburante acquistato nel primo trimestre dell’anno, senza tenere conto che le operazioni in campagna iniziano in maniera massiccia nei prossimi giorni. Il decreto è tuttavia ancora in fase di conversione in legge e ci auguriamo che l’articolo che ci riguarda venga modificato, estendendo il credito di imposta ai primi sei mesi dell’anno”, conclude Bambagiotti.

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02/04/2022, 13:01
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PRIMO BANDO AGROMECCANICI IN EMILIA-ROMAGNA

Tassinari: “Frutto della stretta collaborazione tra Regione e Uncai, il 19 aprile via alle domande. Fondamentale iscriversi all’albo degli agromeccanici”

BOLOGNA – Mancano pochi dettagli al primo bando agromeccanici dell’Emilia-Romagna, al quale hanno lavorato, in totale accordo, Regione e Unione Nazionale Contoterzisti - UNCAI. “Un risultato che arriva in tempi record, come in tempi record Regione Emilia-Romagna ha realizzato l’albo regionale degli agromeccanici, necessaria base normativa del bando”, l’annuncio è del presidente di Uncai Aproniano Tassinari che non manca di ringraziare l’assessore Alessio Mammi e la Direzione generale agricoltura di Emilia-Romagna: “Condividere l’idea che gli agromeccanici siano strumenti fondamentali per far crescere l’agricoltura è la più grande soddisfazione, insieme ad aver contribuito in modo concreto all’iniziativa della Regione”.

Il bando stanzia per ora un contributo una tantum di un milione di euro a sostegno delle imprese agromeccaniche iscritte all’albo regionale per l’acquisto di macchine e attrezzature di precisione finalizzate alla riduzione delle emissioni in atmosfera. L’intervento sostiene inoltre lo sviluppo, l’adeguamento e la modernizzazione delle imprese agromeccaniche favorendo l’acquisto di beni di produzione sempre più performanti e tecnologicamente evoluti.

L’intensità dell’aiuto, calcolata sul totale della spesa ammissibile, è fissata al 40% della spesa ed è cumulabile con eventuali crediti d’imposta fino al raggiungimento del 100% del valore dell’investimento. Quest’ultimo non potrà essere inferiore a 10.000 euro al netto dell'Iva e superiore a 200.000 euro. Possono essere presentati progetti con importo massimo superiore a quello previsto, il contributo sarà comunque calcolato solo sull’importo dell’investimento massimo previsto. Nella stesura della graduatoria sarà data priorità a spandiliquami anche trainati, dotati di assolcatori o dischi oppure erpici per l’applicazione di effluenti con incorporazione simultanea e immediata nel terreno provvisti di dispositivi di interramento a solchi chiusi e aperti. Seguono per priorità le macchine di precisione per la gestione e la distribuzione di antiparassitari, per la gestione e la distribuzione dei fertilizzanti chimici provvisti di dispositivi di interramento (incluse macchine combinate) e per il diserbo. Le domande saranno ordinate in ordine decrescente sulla base delle superfici soggette a spandimento (dichiarate in UMA) e alle superfici in ZVN (Zone Vulnerabili ai Nitrati).

“Un milione di euro è l’inizio. È però fondamentale che le imprese agromeccaniche emiliano-romagnole che ancora non si sono registrate all’albo, attivo dallo scorso dicembre, provvedano nei prossimi giorni perché il bando dovrebbe partire fra poco, il 19 aprile. Uncai è a disposizione per facilitare la pratica”, osserva il presidente di Uncai, fornendo come riferimento l’indirizzo email segreteria@contoterzisti.it.

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07/04/2022, 13:26
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Contoterzisti di Viterbo e Rieti uniti in associazione

Tassinari: “Nata dalla necessità di costruire una realtà aggregante, realmente rappresentativa e credibile sul territorio” Presidente Vittorio Lopez


VITERBO – Giovedì 7 aprile 2022, negli uffici di Viterbo di Confagricoltura, è stato firmato l’atto costitutivo dell’associazione Contoterzisti Viterbo-Rieti, dinanzi a una folta rappresentanza di agromeccanici delle due province laziali, che costituiranno l’anima e il motore dell’Associazione stessa. Presidente è Vittorio Lopez, Vice Daniele Liberati. Sede in via Mantova 4 a Viterbo.

L’iniziativa, lanciata dal presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti - UNCAI Aproniano Tassinari, è stata concretizzata dal coordinatore Fabrizio Canesi e dal direttore tecnico Roberto Scozzoli. Hanno inoltre dato lustro all’incontro la presenza del delegato di Giunta nazionale di Confagricoltura Donato Rossi e il direttore organizzativo della stessa Luca Ginestrini.

“Il progetto, sin dai suoi albori, e così sarà anche per il futuro, non contempla esclusi”, fa sapere il presidente Aproniano Tassinari non presente all’incontro: “È nato per unire agricoltori e contoterzisti in un percorso sostenibile per l’agricoltura e per la comunità, e resterà sempre aperto a chiunque vorrà aderirvi, a tutti gli agromeccanici di Rieti e Viterbo, non solo a quanti presenti oggi, che condividono e si riconoscono nella necessità di costruire una realtà aggregante, realmente rappresentativa e credibile, che abbia come nucleo centrale la partecipazione attiva degli agromeccanici professionali del territorio”.

“Con Contoterzisti Viterbo-Rieti puntiamo a individuare prassi condivise a beneficio di agricoltori, contoterzisti e comunità. Non mancherà un’attenzione ai contenuti di una cultura agromeccanica che si vuole diffondere come requisito di credibilità professionale tra coloro che esercitano, con quotidiana assiduità, questo difficile mestiere. In sintesi a muovere l’interesse di ogni singolo aderente all'associazione deve essere, e deve restare, l’amore per la professione di agromeccanico e per l’ambiente. Infine, si perseguirà un lavoro di coordinamento di rete con tutte le associazioni Uncai del Lazio e del Centro Italia”, ha detto il presidente della nuova associazione Vittorio Lopez.

Come sottolineato nel corso della presentazione, l’Associazione conferma la collaborazione “trasversale” in atto tra Uncai e Confagricoltura, tra agromeccanici professionali e imprenditori agricoli, che si prefigge l’obiettivo primario di costituire un ponte di collegamento verso le nuove esigenze in conoscenze e competenze necessarie oggi in agricoltura. “Guardiamo insieme al prossimo futuro con visioni imprenditoriali che superino i soli compiti immutabili legati al ciclo colturale per affrontare le nuove sfide di un mercato sempre più esigente nella salubrità ed ecocompatibilità e sempre più difficile per un mercato globale sconvolto da conflitti, pandemie ed eventi calamitosi”, ha detto il direttore tecnico di Uncai Roberto Scozzoli. “Questa complessità richiede la capacità di avere conoscenze allargate e tecnologie abilitanti, e la sinergia tra agricoltori e contoterzisti è necessaria se si vuole mantenere la sostenibilità economica del sistema”, ha concluso il coordinatore nazionale di Uncai Fabrizio Canesi.

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08/04/2022, 17:01
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L’asso “Contoterzisti” per la risicoltura messa all’angolo

Lo studio dell’Associazione laureati in scienze agrarie e forestali di Vercelli: con gli attuali aumenti solo un’azienda risicola di almeno 300 ettari potrebbe essere in attivo a fine anno. Delsignore (Contoterzisti Vercellesi): “L’esternalizzazione delle lavorazioni è fondamentale per le aziende medio piccole e nessun tariffario nel 2022: agricoltori e agromeccanici fisseranno un equo prezzo di volta in volta. Ma il Governo deve agire subito per salvaguardare le produzioni”


VERCELLI - È stato presentato nei giorni scorsi lo studio “Bilancio economico dell’azienda risicola. Modello di impostazione e quattro casi rappresentativi: consuntivo 2021 e previsioni per il 2023” dell’Associazione laureati in scienze agrarie e forestali di Vercelli, presieduta da Antonio Finassi. L’indagine, realizzata dal segretario dell’associazione, l’Accademico Giuseppe Sarasso, evidenzia i nuovi numeri con i quali l’agricoltura deve fare i conti: il gasolio agricolo in due anni è passato da 0,61 a 1,30 euro al litro; il fertilizzante urea (prodotta soprattutto in Russia) da 350 euro a 1000 euro/tonnellata; mentre una mietitrebbiatrice se nel 2020 costava in media 280 mila euro, oggi ne costa 450 mila. Lo studio fotografa, inoltre, la spesa per ettaro di un’azienda risicola di 300 ettari: 3.189 euro. “Solo un’azienda di queste dimensioni potrebbe essere in attivo a fine anno, considerando una remunerazione media di 512 euro/tonnellata per il riso prodotto. Per sopravvivere, le imprese più piccole dovrebbero arrivare a 600 euro/tonnellata”, ha illustrato Sarasso che ha aggiunto come il dimezzamento dei diserbanti voluto dalla direttiva europea Farm to Fork è la premessa di un disastro: “metà dosi non sono letali per le infestanti, quindi inutili”.

“Cifre insostenibili per la maggior parte delle aziende e aggravate ulteriormente dalla guerra in Ucraina. Per reggere il colpo e uscire dall’angolo, le aziende medio-piccole dovranno affidarsi sempre di più ai contoterzisti, affidando loro la quasi totalità delle lavorazioni”, ha sottolineato il presidente dell’associazione dei Contoterzisti Vercellesi e Consigliere Uncai Beppe Delsignore. “Da parte nostra, abbiamo scelto di non aggiornare al 2022 il tariffario delle lavorazioni agromeccaniche e lasciare alla trattativa privata tra agricoltore e contoterzista la definizione di un prezzo equo per entrambi. L’instabilità dei mercati e delle quotazioni non permetterebbe, infatti, neppure di fissare un listino che dopo due settimane sarebbe già smentito. Tuttavia solo il Governo può evitare che gli aumenti piombino a cascata sui consumatori, spingendo tutti verso la povertà. Per riuscirci dovrebbe prima di tutto puntare a salvaguardare il potenziale produttivo dell’agricoltura italiana. Come? La politica agricola nazionale ed europea deve riconoscere il nuovo scenario per poi prendere immediatamente decisioni coerenti e realistiche, scevre da slogan e ideologie”, conclude il Consigliere Uncai.

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21/04/2022, 14:00
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Aproniano Tassinari nominato Accademico Ordinario

Il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti UNCAI insignito del titolo dall’Accademia Nazionale di Agricoltura

BOLOGNA - Lunedì 11 aprile, in occasione dell’inaugurazione del 215° Anno Accademico, l’Accademia Nazionale di Agricoltura ha nominato Aproniano Tassinari Accademico Ordinario.

Già Accademico Corrispondente, il presidente di Uncai, nonché past president Unima, FederUnacoma e New Holland, è stato proposto al Consiglio Accademico per il costante e fruttuoso adoperarsi in favore dello sviluppo dell’agricoltura e di rapporti costruttivi tra le sue diverse componenti.

Il Corpo Accademico risulta ora composto da 428 accademici suddivisi in quattro classi: Onorari (6), Emeriti (10), Ordinari (131) e Corrispondenti a loro volta suddivisi in Italiani (275) e Stranieri (6). “Dal 1807 l’Accademia Nazionale di Agricoltura si rinnova annualmente, nominando gli Accademici in funzione della loro attività svolta a beneficio del settore agroalimentare, intendendo l’Agricoltura in modo globale, come attività che unisce la produzione della materia prima con la vita dell’uomo cui il prodotto finale è destinato. Il passaggio da Accademico Corrispondente ad Accademico Ordinario mi onora, e lo vivo come il riconoscimento di un mio contributo stabile e duraturo in favore del mondo agricolo. Mia intenzione e impegno è confermarmi agli occhi dell’Accademia, degli Accademici e del mondo agricolo”, afferma Aproniano Tassinari.

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22/04/2022, 17:43
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Contoterzisti per un'innovazione diffusa in agricoltura

Competitività, economia di scala, filiere al sicuro dalle crisi globali, sostenibilità economica, sociale e ambientale: lo strumento organizzativo per rimodellare i sistemi agricoli c’è già e si chiama contoterzismo


In Italia sono solo circa 18mila, eppure i contoterzisti professionali sono strategici per le aziende agricole e per il paese. “In queste settimane abbiamo assistito a repentini cambi di coltura, con decisioni prese dagli agricoltori letteralmente dalla sera alla mattina a causa del caro energia, della guerra in Ucraina e della nuova politica agricola europea. Proteaginose, sementiere e colture miglioratrici hanno incrementato il numero di ettari, sostituendo colture ritenute fino a ieri intoccabili. Se anche le aziende agricole medie e piccole hanno potuto cambiare i programmi di semina dando grande prova di resilienza e adattamento ai nuovi scenari è stato proprio grazie ai contoterzisti, abili nell’impiego dei macchinari agricoli e veloci negli investimenti in tecnologie innovative in grado di supportare l’agricoltore proprio in questi cambi di colture e di gestione colturale”, illustra il direttore tecnico di Uncai, Roberto Scozzoli. “Dai contoterzisti passa, per esempio, un uso più efficiente e sicuro dei principi nutritivi, con l’impiego fino all’ultima goccia o granello dei fertilizzanti, abilità che si traduce in un notevole risparmio di energia e conservazione del territorio”, prosegue Scozzoli. Per gestire le colture con i pochi mezzi tecnici oggi a disposizione, puntando al migliore rapporto tra efficacia ed efficienza, è indispensabile la conoscenza messa in campo dai contoterzisti delle coperture vegetali, della chimica dei fertilizzanti, dell’agricoltura di precisione e degli avvicendamenti e rotazioni colturali.

Passa quindi dagli agromeccanici e dalla loro capacità di fornire risposte professionali alle aziende agricole e all’agricoltura del paese il tema dell’innovazione e della resilienza del settore agroalimentare, reso drammaticamente ancora più urgente dalla crisi ucraina ed energetica che dalla pandemia. “Lo slancio verso gli investimenti in conoscenza e tecnologie che rendono percorribile la strategia europea farm to fork non si può fermare, ma per continuare ha bisogno dei contoterzisti perché sono gli unici che possano completare il salto di competitività che serve all’agricoltura”, aggiunge il presidente di Uncai Aproniano Tassinari. “I contoterzisti supportano già gli agricoltori nell’adozione di nuove strategie produttive; rendono già accessibile l’innovazione anche al piccolo e medio produttore, permettono che questa diventi un fenomeno diffuso e non solo per pochi. Lo strumento organizzativo per rimodellare i sistemi agricoli e permettere la svolta che coniughi competitività, società e ambiente e metta in sicurezza le filiere dalle crisi globali c’è già e si chiama contoterzismo”.

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29/04/2022, 18:02
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Contoterzisti per la decarbonizzazione dell’agricoltura

Digitale, sostegni a contoterzisti e agricoltori, carbon farming, infrastrutture agricole e una strategia a lungo termine sono le chiavi secondo il Rapporto del Cema per la neutralità carbonica in agricoltura

Una strategia a lungo termine e il sostegno finanziario sia ad agricoltori che a contoterzisti per la transizione verso un’agricoltura a basse emissioni di carbonio. Il nuovo rapporto del Cema, il Comitato europeo dei costruttori di macchine per l’agricoltura, mette agricoltori e contoterzisti sullo stesso piano per il raggiungimento degli obiettivi agroambientali in gioco con il green deal europeo.

Il settore agricolo rappresenta nell’Unione Europea il 10% delle emissioni totali di gas serra (provenienti da colture, bestiame e suolo). Un ulteriore 1% può essere attribuito all’agricoltura dalla combustione di combustibili fossili durante il normale funzionamento delle macchine agricole e agroforestali. Per raggiungere l’obiettivo finale della carbon neutrality o anche il bilancio negativo di carbonio, ci sono molte opzioni per il settore agricolo, e la flotta ricopre un ruolo quindi importante. Si tratta di riconoscere le opzioni più funzionali e sostenibili. In base al rapporto del Cema per le caratteristiche delle macchine agricole e il lavoro che devono svolgere, i motori a combustione interna rimangono la soluzione più idonea per il prossimo decennio per raggiungere gli obiettivi fissati di riduzione della CO2. Occorre, infatti, dare tempo a soluzioni alternative, come i combustibili sintetici (che devono prima essere prodotti), al biometano e ad altre tecnologie come l’elettrificazione. “La trasformazione digitale dell’agricoltura e le soluzioni smart sono al centro di ogni possibile soluzione. In base a uno studio tedesco condotto su frumento, mais e foraggi (progetto EkoTech), per esempio, solo l’adozione delle migliori pratiche e tecnologie dell’agricoltura di precisione permetterà nel 2030 una riduzione tra il 35 e il 40% del carburante necessario per tonnellata di raccolto rispetto a quanto ne occorreva nel 1990”, rimarca il presidente di Uncai Aproniano Tassinari.

L’agricoltura deve quindi prima diventare intelligente, connessa e flessibile per aprirsi gradualmente ai combustibili alternativi. Si tratta di cambiare modelli produttivi e organizzativi e appropriarsi di nuove competenze e conoscenze. Un’operazione non facile e neppure immediata. “I programmi di investimento e di sostegno dell’Unione e dell’Italia, compreso l’eco-schema sull’agricoltura di precisione, dovrebbero guardare alle infrastrutture agricole necessarie, all’uso professionale della flotta messo in campo dai contoterzisti e ai tempi per i costruttori di pianificare lo sviluppo di trattori mossi da combustibili alternativi. Occorre anche un quadro politico che attribuisca valore al carbon farming e punti alla costruzione di un database comune inteso come l’infrastruttura strategica nazionale dove atterrano tutti i dati digitali raccolti in campo e con essi i risultati ambientali raggiunti con l’adozione di buone pratiche e mezzi meccanici green. Ma il primo passo rimane la promozione della conoscenza dello stato dell’arte delle tecnologie e delle pratiche agronomiche più avanzate tra agricoltori e contoterzisti”, conclude il presidente di Uncai.

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11/05/2022, 18:13
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La road map dei Contoterzisti Viterbo e Rieti

Formazione, digitalizzazione, tariffe agromeccaniche chiare e sostenibili, procedure burocratiche semplificate, sostenibilità sociale per l’agricoltura a 200 km/ora necessaria ad uscire dalle crisi globali


VITERBO – Progetti di formazione dedicati all’agricoltura digitale per la gestione dei “big data” da realizzare con Università e Confagricoltura, la pubblicazione di un tariffario delle lavorazioni agromeccaniche da depositare in Camera di Commercio, la semplificazione delle procedure per l’assegnazione del gasolio agricolo e per il rilascio dei permessi di circolazione stradale, l’inquadramento corretto del personale. Sono le priorità dei contoterzisti della nuova associazione Uncai di Viterbo e Reti. Per qualche ora i contoterzisti delle due provincie laziali, guidati del loro presidente Vittorio Lopez e dal vice Daniele Liberati, hanno spento i motori dei trattori per un pomeriggio di studio e approfondimento su ciò che serve alle loro attività.

Sono intervenuti il presidente di Uncai Aproniano Tassinari con il coordinatore Fabrizio Canesi, il delegato di giunta nazionale di Confagricoltura Donato Rossi, la vice presidente di Confagricoltura Viterbo e Rieti Bettina Sabatini, e il direttore Daniele Ciorba.

“Un’opportunità irripetibile per superare la crisi globale”, con queste parole Donato Rossi ha definito l’incontro tra contoterzisti e agricoltori “in un mondo agricolo che, con il green deal europeo e la strategia farm to fork, sta cambiando sistema di regole e di responsabilità”. Si entra in un “nuovo paradigma che vedrà l’evoluzione e il perfezionamento del contoterzismo attraverso servizi certificati e professionali”, ha aggiunto il delegato di Giunta Nazionale di Confagricoltura.

“La crisi mondiale ha risvegliato l’interesse per l’agricoltura spingendoci ad andare a 200 km all’ora”, ha ribadito il presidente di Uncai Tassinari. “Occorre mettere a fuoco il cambiamento e adattarlo alle peculiarità delle diverse realtà produttive. Lo devono fare le imprese così come le istituzioni. Avremo modo di trovare una sintesi con Confagricoltura, Regione Lazio e le Province, in un’alleanza multi attoriale che guarderà alle esigenze e al rispetto dei territori e delle aziende”.

Ha quindi preso la parola il presidente dei Contoterzisti di Viterbo e Rieti Vittorio Lopez descrivendo le caratteristiche principali dell’agricoltura locale con le sue questioni irrisolte dalle basse assegnazioni di carburante agricolo per le operazioni di scasso e di trinciatura, dove i consumi effettivi sono superiori a quanto riconosciuto dalla Regione, all’alto livello di complessità raggiunto dal libretto Uma per concludere che: “ Di anno in anno aumenta il numero dei contoterzisti che gestiscono i terreni in tutte le fasi di lavorazione, occupandosi anche dall’acquisto e della commercializzazione dei prodotti. Gli agromeccanici permettono oggi agli agricoltori di essere più competitivi e garantiti rendendo accessibile un parco macchine completo e facendo massa critica. Senza contoterzismo ci sarà sempre meno agricoltura”.

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16/05/2022, 17:37
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Contratto agromeccanici, incontro sindacati-UNCAI

Dopo alcune difficoltà emerse al momento del rinnovo del CCNL per i lavoratori dipendenti delle imprese che esercitano attività agromeccaniche, ieri, per volontà di FAI-CISL, FLAI-CGIL E UILA-UILA, è stato sottoscritto il verbale di adesione al rinnovato CCNL da parte di UNCAI

ROMA – Ieri, 18 maggio, ha avuto luogo a Roma, l’incontro tra Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali - UNCAI e le Organizzazioni e Confederazioni sindacali rappresentative del settore agricolo. Al termine della riunione i sindacati Fai-CISL, Flai-CGIL e Uila-UIL hanno invitato UNCAI a sottoscrivere il contratto di lavoro per i lavoratori dipendenti dalle imprese che esercitano attività agromeccaniche, in virtù dell’attività di tutela sindacale condotta con continuità, sistematicità ed equilibrata diffusione, apportando migliorie nei contratti stipulati territorialmente e non di rado correzioni nelle bozze dei precedenti accordi nazionali: “A nome delle numerose imprese del nord, del centro e del sud Italia rappresentate da Uncai ringrazio Fai-CISL, Flai-CGIL e Uila-UIL per l’invito a sottoscrivere il contratto, finalmente concretizzato, e per la buona riuscita della mediazione con Cai-agromec. Ringrazio anche questi ultimi per aver rimosso i veti che in passato aveva posto”, il commento del presidente di Uncai Aproniano Tassinari, “Negli anni abbiamo dimostrato con i fatti di saperci proporre come interlocutori competenti e propositivi nella regolamentazione dei rapporti lavorativi ed effettivamente in grado di rappresentare i diritti della categoria, aspetto che conta più delle candeline della nostra associazione giovane, ma sempre più presente sul territorio nazionale”. Le OO.SS dei lavoratori hanno quindi ritenuto indispensabile l’adesione di Uncai, riconoscendone la capillare presenza sul territorio nazionale, in via di continua espansione, garantendo inoltre la partecipazione di Uncai alle prossime valutazione inerenti il contratto.

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19/05/2022, 21:30
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Buon lavoro al nuovo presidente Federacma
Il presidente di Uncai Aproniano Tassinari: “Con Andrea Borio si porta avanti una tradizione di interlocutori autorevoli e di caratura nazionale”

ROMA – L’Unione Nazionale Contoterzisti - UNCAI esprime le più sentite congratulazioni al piemontese Andrea Borio, nominato lo scorso 18 maggio presidente di Federacma, la Federazione Italiana delle Associazioni Nazionali dei Commercianti Macchine e delle Acma Territoriali.

“Colgo l’occasione per esprimere i miei più fervidi auguri di buon lavoro a lui e ai tre vicepresidenti, Alessandro Pucci, Vincenzo Capobianco e Alberto Tonello. Sono certo che non mancheranno le occasioni per collaborare e confrontarsi, in perfetta continuità con quanto avvenuto sotto la guida di Roberto Rinaldin, attuale presidente del Climmar”, afferma il presidente di Uncai Aproniano Tassinari. “La scelta di Andrea Borio alla guida di un organismo così importante per l’intera agricoltura italiana, è la garanzia che l’attività di Federacma continuerà a essere rivolta alla promozione dell’unione delle forze degli attori più disparati del mondo delle macchine agricole, dai rivenditori alle officine, dagli specialisti del giardinaggio a quelli della silvicoltura”, prosegue il presidente Uncai che aggiunge che con la figura di Borio si porta avanti una tradizione di interlocutori autorevoli e di caratura nazionale: “Siamo certi che la sua capacità di visione e organizzazione - dimostrate sia nello sviluppo della base associativa di Federacma Piemonte sia attraverso la tradizione imprenditoriale di successo - sarà in grado di fornire un valore aggiunto alle iniziative proposte da Federacma. In questo gli sarà da supporto il nuovo consiglio, in cui spiccano figure di sicuro valore. Siamo certi che Andrea Borio saprà mostrare attenzione al tessuto economico, anche e soprattutto di fronte al difficile periodo che attende il Paese dopo le recenti e purtroppo ancora attuali crisi mondiali. Nell’inviargli i migliori auguri di buon lavoro, ci mettiamo a disposizione in maniera attiva per progettare azioni che sappiano intercettare i nuovi bisogni dell’agricoltura, delle istituzioni e delle imprese agricole e agromeccaniche di fronte alle sfide che ci attendono. Rivolgiamo, infine, il più vivo ringraziamento per il lavoro svolto al presidente uscente Roberto Rinaldin e a tutto il consiglio uscente”.

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20/05/2022, 20:28
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