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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali 
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Energia Agromeccanica
Uncai scrive al presidente Gallinella

Tassinari: “I benefici dall’agrisolare ricadano anche sui tetti dei contoterzisti. L’incremento dei costi energetici in agricoltura patito anche da chi lavora la terra e anticipa le spese”


ROMA – Il presidente di Uncai Aproniano Tassinari ha scritto all’on. Filippo Gallinella, presidente della commissione agricoltura alla Camera, e al relatore, l’on. Raffaele Nevi, in merito al disegno di legge 3614 di conversione del decreto legge n. 50 del 2022, recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina (“Decreto Aiuti”). In particolare Uncai chiede di valutare la possibilità di inserire le imprese agromeccaniche (codice Ateco 01.61 - Attività di supporto alla produzione vegetale) tra i soggetti beneficiari degli aiuti previsti negli articoli 8 e 20. “I benefici dall’agrisolare ricadano anche sui tetti dei contoterzisti”, ha evidenziato il presidente Uncai in merito alle disposizioni dell’articolo 8. “Gli edifici a uso produttivo dei contoterzisti agromeccanici sono capannoni atti a ospitare macchinari agricoli, e quindi crediamo che, installando sui loro tetti dei pannelli fotovoltaici, si migliori una infrastruttura connessa allo sviluppo, all’adeguamento e all’ammodernamento dell’agricoltura come richiesto per accedere agli aiuti”. Uncai aveva avanzato una proposta analoga anche in relazione al decreto “Parco Agrisolare” (art. 4).

Circa l’articolo 20 del “Decreto Aiuti” si sottolinea come gli agromeccanici siano importanti acquirenti e utilizzatori di gasolio in agricoltura e come gli agricoltori stiano patendo l’incremento dei costi energetici.

In conclusione Uncai ha espresso l’auspicio che la Commissione agricoltura alla Camera, con in testa il presidente Gallinella, condivida il percorso avviato in Senato da Uncai di riconoscimento dei contoterzisti attraverso un Albo professionale che valorizzi la connessione dei servizi agromeccanici, in via esclusiva, con il cliente agricoltore, l’ambiente, la sicurezza sul lavoro, la salubrità del raccolto e, in generale, con un’agricoltura responsabile verso la collettività.

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01/06/2022, 11:59
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Aproniano Tassinari Cavaliere della Repubblica

L’onorificenza al valor civile e al merito civile conferita dal prefetto di Ferrara e dal sindaco di Cento il 2 giugno con decreto del Presidente della Repubblica e su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri


FERRARA – Il 2 giungo, a palazzo Giulio d’Este di Ferrara, è stato conferito, con decreto del Presidente della Repubblica e su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana al presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali Aproniano Tassinari.

Il Presidente UNCAI è stato insignito della benemerenza dal prefetto Rinaldo Argentieri e dal sindaco di Cento Edoardo Accorsi, al termine delle solenni celebrazioni del 2 giugno, dopo l’ammainabandiera. L’onorificenza è concessa al valor civile e al merito civile a chi si è distinto quale luminoso esempio di impegno civile e di dedizione nella costruzione del bene comune.

Una vita professionale dedicata alla meccanizzazione e all’agricoltura, iniziata in Lamborghini Trattori e proseguita in FIAT Trattori/New Holland. La grande occasione, per il presidente Tassinari, arrivò nel 1991, quando, su mandato di Cesare Romiti e di Riccardo Ruggeri, ex amministratore delegato di New Holland, ricevette l’incarico di costruire in soli cinque week end la rete vendita nazionale del Gruppo di Torino. “Dall’oggi al domani Federconsorzi fu sciolta per decreto. Per Fiat Trattori un disastro. Infatti da oltre novant’anni la Fiat non disponeva di una propria rete di vendita in Italia potendosi appoggiare alla rete dei Consorzi agrari che copriva, come le parrocchie, l’intero territorio nazionale. In una notte, avevamo perso la rete di vendita, cioè tutta la quota di mercato in Italia. Girai l’Italia agricola e incontrai uno a uno tutti i potenziali nuovi concessionari, definendo ruoli e condizioni. Dopo un mese avevamo una nuova rete di vendita”, ricorda Tassinari.

Successivamente Aproniano Tassinari ha ricoperto le cariche di vice presidente di New Holland e di CNH Italia, di presidente di UNACOMA (la Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura), di EIMA (l’Ente Italiano Meccanizzazione Agricola), del CEMA (l’associazione europea dei costruttori di macchine agricole). Dal 2004 al 2014 ha guidato l’ex Unima e Unima Servizi (l’Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione Agricola) e, dalla sua costituzione nel marzo 2014, è stato chiamato a guidare l’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (UNCAI). Lo scorso aprile è stato insignito del titolo di Accademico ordinario dall’Accademia Nazionale di Agricoltura.

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03/06/2022, 14:39
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ell’innovazione"

Uncai appoggia la Proposta di Manifesto per la Sicurezza e la Sovranità Alimentare avanzata dal Presidente di Fondazione Leonardo Luciano Violante


BARI, 10 giugno 2022 – Uncai sottoscrive la “Proposta di Manifesto per la Sicurezza e Sovranità Alimentare” redatta dal Presidente della Fondazione Leonardo - Civiltà delle Macchine Luciano Violante con i docenti universitari Maria De Angelis, Giacomo Scarascia Mugnozza e presentato il 10 giugno a Bari in occasione della Prima Conferenza nazionale “Agricoltura di precisione e 4.0. Per una produzione competitiva e sostenibile”. L’Unione Nazionale Contoterzisti, unica associazione nazionale di agromeccanici presente al convegno di Bari, abbraccia integralmente le linee di intervento del documento: “Sono più di un invito alla riflessione”, commenta il direttore tecnico Roberto Scozzoli, intervenuto all’incontro: “Auspico che il dibattito prosegua, e si arrivi a un’articolata elaborazione delle tematiche in gioco e delle linee di intervento per mettere in sicurezza le filiere agroalimentari italiane ed europee. Fondamentale passare il prima possibile all’applicazione delle alte tecnologie in agricoltura, da nord a sud, al fine di incrementare le produzioni. Solo così si può sopperire alla mancanza dei terreni con un’intensificazione sostenibile e professionale, che integra una maggiore capacità di produzione a un uso razionale e consapevole delle risorse ambientali e tecnologiche”.

Con i contoterzisti l’agricoltura specializzata e di precisione arriva dappertutto, in tutte le aziende agricole, grandi e piccole, e nei terreni incolti che dopo anni di risposo si vogliono rimettere in produzione dall’oggi al domani. Questo deve avvenire in modo professionale, garantendo maggiore produttività, la riduzione degli sprechi e l’aumento della sicurezza degli operatori. Occorre quindi agire con più determinazione e risolutezza nel settore della formazione tecnica superiore e realizzare l’Albo nazionale degli agromeccanici. “Qualche anno fa i contoterzisti furono definiti dall’ex ministro Maurizio Martina ‘pionieri dell’innovazione’, facendo comprendere a tutti che il loro compito in agricoltura non si ferma alla semplice lavorazione agromeccanica. Oggi il ministro Stefano Patuanelli li ha definiti ‘contoterzisti dell’innovazione’. Sono il tramite formidabile per trasferire le innovazioni alle aziende agricole in forma di prodotti di qualità, di informazioni sempre più preziose su terreni e produzioni e di certificazioni di processo. Ma per raggiungere questo obiettivo occorre accompagnare le accresciute possibilità di investimento con la formazione e una professionalità riconosciuta e riconoscibile, che non può essere quella di un laureato o di un pensionato”, ha concluso il direttore Scozzoli.

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10/06/2022, 17:17
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Contoterzisti e DDL Innovazione e Tecnologia

Bene l’insegnamento di smart farming e IoT negli istituti tecnici, nel testo mancano però gli agromeccanici, nonostante il ministro Patuanelli li abbia definiti “Contoterzisti dell’innovazione”


ROMA, 16 giugno 2022 – È stato assegnato in sede redigente alla Commissione agricoltura in Senato il Disegno di Legge 2544 su Disposizioni per l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore agricolo, agroalimentare e forestale, a primo firmatario il senatore Ruggiero Quarto della Commissione ambiente. “Pieno appoggio alla volontà di introdurre lo studio delle discipline smart farming e IoT nei curricula didattici degli istituti tecnici statali con indirizzo ‘Agraria, agroalimentare e agroindustria’ e ‘Informatica e telecomunicazioni’. Proposta avanzata anche da Uncai un anno fa. Facciamo però appello ai componenti della Comagri, e in particolare al suo presidente Gianpaolo Vallardi, di integrare il testo del disegno di legge inserendo tra i suoi destinatari gli agromeccanici, definiti solo pochi giorni fa dal ministro Stefano Patuanelli contoterzisti dell’innovazione”, dichiara il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari.

La norma nasce, infatti, per incentivare e attuare su tutto il territorio italiano progetti per l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore agricolo, agroalimentare e forestale, stimolando investimenti coerenti con lo sviluppo dell’agricoltura di precisione.

“È noto come, da sempre, gli agromeccanici siano una leva formidabile per introdurre, su vasta scala e in tempi rapidi, ogni genere di innovazione in agricoltura. Il loro ruolo è confermato da tutti gli esperti del settore. Purtroppo però questo nei provvedimenti legislativi viene dimenticano”, aggiunge il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti che sottolinea come in questi casi occorra intervenire a livello sindacale. Per esempio, nell’articolo 2 lettera i) si collegano esclusivamente smart farming e azienda agricola, nonostante le lavorazioni in campo che più beneficiano degli strumenti di precisione e digitali, come semine, trattamenti e raccolta, siano ad appannaggio delle aziende agromeccaniche con percentuali che vanno dal 60 al 90%. “L’affidamento conto terzi non è un male necessario, come si diceva decenni fa seguendo una linea di pensiero debole, ma perché conviene all’agricoltore dal punto di vista economico, produttivo e organizzativo”, aggiunge Tassinari che chiede di integrare oltre all’articolo 2, anche l’articolo 4 lettera e) “perché i dati agricoli, geospaziali e ambientali .necessari a realizzare una banca dati nazionale sono raccolti soprattutto dalle imprese agromeccaniche”; l’articolo 8 lettere b), c) e i) perché “i maggiori costi per la digitalizzazione e per impiegare dispositivi e tecniche di precisione per la riduzione di fitofarmaci e fertilizzanti gravano sulle spalle anche dei contoterzisti e perché anche gli agromeccanici devono affrontare un problema di ricambio generazionale; sempre l’articolo 8, al comma 3 occorre aggiungere le imprese conto terzi tra i destinatari dei fondi messi a disposizione “per una professionalità sempre più riconosciuta e riconoscibile attraverso albi di categoria regionali che vorremmo riuniti in uno nazionale”.

“Le relazioni tra agricoltura, società e ambiente sono cambiate considerevolmente. I sistemi produttivi devono rispettare le tre dimensioni della sostenibilità: ambientale, economica e sociale. Emergono così nuove sfide dove il nuovo paradigma produttivo smart non può più tralasciare gli agromeccanici”, conclude il presidente Tassinari.

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16/06/2022, 14:58
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Gasolio per i contoterzisti

Il credito d’imposta per il carburante usato nelle attività agricole ha un senso e una ricaduta positiva solo se commisurato ai servizi agromeccanici conto terzi


ROMA, 20 giugno 2022 – L’aumento del costo delle lavorazioni agromeccaniche del 20% non è più sufficiente e le istituzioni non hanno mai risposto all’interrogativo di Uncai se il credito di imposta per il carburante usato nelle attività agricole sia a disposizione anche dei contoterzisti (codice Ateco 01.61).

“Sempre più in balia degli eventi internazionali, l’Italia è costretta a raschiare il barile, e le categorie che lavorano a stretto contatto tra loro rischiano di essere messe l’una contro l’altra se manca un progetto chiaro e condiviso per salvarci tutti”, dichiara il presidente di Uncai Aproniano Tassinari.

Tra maggio e giugno i contoterzisti hanno fatto fieno per le stalle, mantenendo dei prezzi che nel giro di un paio di settimane si sono rivelati insostenibili economicamente per i continui rincari del carburante agricolo, arrivato a 1,37 euro/litro + iva (più del doppio rispetto a 12 mesi fa), ma anche degli pneumatici (oltre il 60% in un anno) e dei ricambi (oltre il 20%). “In base alle analisi di Uncai, che tengono conto del diverso consumo di gasolio in caso di lavorazioni leggere, medie e pesanti, gli agromeccanici rischiano di essere in perdita nella trebbiatura del grano se non aumentano le tariffe mediamente almeno del 25% rispetto a un anno fa. Ciò si traduce in aumenti da 35 a 50 euro ad ettaro, a seconda delle caratteristiche del terreno. Sollecitiamo quindi con urgenza una risposta a chi ha elaborato il credito di imposta per il carburante usato in agricoltura, vale a dire i Senatori Maria Virginia Tiraboschi ed Emiliano Fenu. Anche gli agromeccanici ne hanno diritto? Attendiamo una risposta anche da tutti i ministri che hanno approvato e sottoscritto l’articolo senza apportare i chiarimenti e le modifiche richiesti da Uncai”, prosegue il presidente di Uncai Aproniano Tassinari.

Si aggiunge un aspetto tragico alla vicenda, ed è la totale assenza di progetti e programmi che tirino fuori l’Italia da una situazione che ha assunto l’aspetto di un ricatto energetico. “I rincari sono scaricati direttamente sulle spalle degli italiani, in attesa che un evento fortunato risolva la partita. Ma in gioco c’è qualcosa di molto più significativo della qualificazioni ai Mondiali di calcio”, rimarca il presidente nazionale dei Contoterzisti. “Si vuole più cibo e mettere in sicurezza filiere agroalimentari indispensabili a nutrire il Pianeta, come quelle dei cereali e dei foraggi. Quasi la totalità delle trebbie e delle trince in circolazione sono acquistate e utilizzate nei campi proprio dai contoterzisti. È così da sempre, per una convenienza economica ed ecologica. Eppure gli agromeccanici non ricevono agevolazioni e aiuti. Non sono ritenuti strategici all’agricoltura. Perché? Forse non è chiaro che tale conventio ad excludendum rende aleatoria e improbabile ogni intervento e ogni soluzione avanzata dalla politica?”, conclude Tassinari.

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20/06/2022, 18:14
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SICCITÀ, PRESIDENTE FONTANA: NECESSARIO MANTENERE EQUILIBRIO TRA LE ESIGENZE DEL MONDO CIVILE E DI QUELLO AGRICOLO

IL GOVERNATORE AI CITTADINI LOMBARDI: NON SPRECATE ACQUA



+++LINK A VIDEO GRATUITO CON INTERVISTA AL PRESIDENTE FONTANA+++



(LNews - Milano, 20 giu) "In Conferenza delle Regioni sottolineerò la necessità di mantenere un equilibrio tra le esigenze del mondo agricolo con quelle legate all'utilizzo civile dell'acqua. Non devono esserci sofferenze né da una parte né dall'altra. Sarà un equilibrio difficile da trovare, ma faremo di tutto per evitare problemi maggiori".



Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in un'intervista rilasciata a lombardianotizie.online, parlando della situazione siccità sul territorio regionale.



"Per questi motivi - ha aggiunto - invito i cittadini lombardi a fare uso parsimonioso di un bene prezioso come l'acqua, evitando gli sprechi e quindi facendo la propria parte per quanto concerne gli utilizzi di tipo civile".



"Stiamo seguendo il problema da tempo. Abbiamo assunto - ha affermato Fontana - provvedimenti per cercare di regolare il deflusso dell'acqua proveniente dai bacini del comparto idroelettrico. È stato anche raggiunto un accordo con il mondo agricolo per salvare la prima semina e realizzare il primo raccolto".



"Si tratta di interventi utili a tamponare la criticità e - ha proseguito - a razionalizzare l'utilizzo dell'acqua ancora disponibile. Ribadisco che la nostra regione non è ancora in difficoltà per quanto riguarda il 'consumo civile'".



"Dobbiamo cercare - ha spiegato - di utilizzare l'acqua nel modo più opportuno. Negli anni passati sulla Pianura Padana, in questo periodo, l'acqua risultava sufficiente. Ciò che si accumulava nei mesi invernali, quindi, serviva a compensare le eventuali necessità impellenti. Oggi la situazione è diversa - ha concluso - e va affrontata in maniera strutturale, attuando varie iniziative che presto esporremo al Governo".



ATTENZIONE, SU QUESTO ARGOMENTO E' DISPONIBILE UN FILE VIDEO, LIBERO DA DIRITTI, SCARICAABILE GRATUITAMENTE AL SEGUENTE LINK: https://we.tl/t-SOKWSxVE7y

CONTIENE INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ATTILIO FONTANA.

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20/06/2022, 18:17
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Si sta per sciogliere il nodo gasolio agricolo in Campania

Assegnazioni di carburante e applicativo informatico: assessore Caputo e Uncai insieme per ridurre la burocrazia


ROMA, 22 giugno 2022 – Ieri, nel corso di un incontro con l’Assessore all’agricoltura di Regione Campania Nicola Caputo, il presidente dei Contoterzisti Uncai Campania, Marco Todisco, e il coordinatore nazionale dell’associazione, Fabrizio Canesi, hanno evidenziato alcune criticità nella gestione del carburante agricolo (UMA), in particolare nell’assegnazione delle quote tra i contoterzisti e le aziende agricole.

Dal confronto è emersa la possibilità di rivedere l’applicazione informatica regionale e, con essa, le attuali procedure di assegnazione per avviare un processo di sburocratizzazione già da gennaio 2023. A tal fine l’Assessore Caputo si è impegnato a convocare un tavolo tecnico regionale affinché valuti le proposte avanzate da Uncai, in rappresentanza dei contoterzisti campani.

“Chiedere e assegnare carburante agricolo è una grande responsabilità per tutti”, ha commentato il presidente dei contoterzisti campani Marco Todisco. “L’aspetto fondamentale per le imprese agromeccaniche è che già a inizio anno la Regione riconosca a loro un anticipo, così da non trovarsi di fronte a necessità urgenti di gasolio e al contempo nell’impossibilità di chiudere la rendicontazione. Noi contoterzisti siamo a disposizione dell’assessorato per avviare una più stretta collaborazione con gli uffici UMA, nella direzione della sburocratizzazione e semplificazione delle procedure, e sempre al servizio della piena trasparenza delle assegnazioni di carburante".

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22/06/2022, 17:42
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Contoterzisti, agrosistema irriguo e siccità

Aprire i fondi del Pnrr per l'irrigazione intelligente al mondo agromeccanico professionale

ROMA, 1 luglio 2022 – Siamo a 40-50% di quantità di acqua piovuta in meno rispetto alle medie degli ultimi anni. La siccità colpisce i raccolti, dal mais al riso, dalla soia al girasole, fino alle coltivazioni di grano e di altri cereali, di ortaggi e di foraggi per l’alimentazione degli animali. Non c’è più acqua per tutti. Sembra paradossale, perché l’acqua continua a scorrere dai rubinetti di casa. “Adoperarsi per risolvere strutturalmente per quanto possibile il tema dell’uso dell’acqua che raggiunge la pianta dopo numerose perdite alla fonte, nella rete idrica, in azienda e in campo”, l’appello arriva dal direttore tecnico Uncai Roberto Scozzoli. “Il clima è mutato, tenerne conto significa indirizzare risorse e progettualità a una transizione eco-tecnologica che vede protagonisti agricoltori e contoterzisti insieme, accompagnati e indirizzati dalle istituzioni negli investimenti migliori per una gestione responsabile dell’acqua”.

Se l’agricoltore ha il dovere di adottare le pratiche agronomiche in grado di favorire il risparmio idrico, dalla scelta varietale, a quella di colture resistenti alla siccità, alla riscoperta di lavorazioni come la sarchiatura che non rompe la capillarità del suolo; nel mondo agricolo, l’agromeccanico ha, invece, il compito di caricarsi sulle spalle gli investimenti più onerosi anche per quanto riguarda i sistemi irrigui, di introdurre le tecnologie più innovative ed efficaci e di capovolgere paradigmi..

“L’agrosistema irriguo italiano ha urgente bisogno dei fondi del Pnrr, per questo è fondamentale che l’attenzione delle istituzioni ricada anche sul comparto agromeccanico, integrandolo a pieno titolo nel riparto delle risorse nazionali ed europee destinate all’agricoltura 4.0”, prosegue Scozzoli..

In agricoltura l’efficienza dei sistemi irrigui varia dal 25-30% della sommersione nelle risaie, al 90-95% della microirrigazione, passando per il 40-50% dello scorrimento superficiale e l’80-85% dell’aspersione per mezzo di macchine moderne. “Nessun sistema irriguo ha però effetto se l’irrigazione viene effettuata quando non ce n’è bisogno, nel momento sbagliato o con un volume scorretto. Una buona gestione dell’irrigazione porta a efficienze molto superiori a quelle raggiunte dalla semplice scelta del sistema irriguo, neppure quando questo è sensorizzato e intelligente. Per una buona gestione anche dell’acqua occorre prima di tutto la professionalità di un agromeccanico”. Più dei laghetti in grado di dare acqua potabile, produrre energia, rendere un servizio ambientale e irriguo, più degli impianti di irrigazione intelligenti, più dei dissalatori o dei pozzi, centrale deve diventare la qualità del servizio. Il nuovo paradigma è la servitizzazione dell’agricoltura che passa dagli agromeccanici professionali, oltre che da gestione seria della rete idrica e da una burocrazia snella.

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01/07/2022, 14:34
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Rilanciato l’Albo agromeccanici veneti

Il consigliere Filippo Rigo presenta un nuovo progetto di legge regionale.
Il grazie dei contoterzisti veneti e di Uncai


PADOVA, 7 luglio 2022 – C’è molta soddisfazione e gratitudine tra i contoterzisti veneti per l’iniziativa del consigliere regionale Filippo Rigo di rilanciare in Veneto l'Albo degli agromeccanici, presentando un progetto di legge che va a modificare la legge regionale del 2014. “Aver definito i contoterzisti professionisti dell'agricoltura rende giustizia dell’impegno dei nostri imprenditori di mantenere un costante orientamento al cliente, fornendo agli agricoltori servizi agromeccanici professionali, investendo per loro in attrezzature e competenze sempre più costose, complesse e smart”, afferma il direttore dei contoterzisti Apiumai di Padova, Francesco La Gamba.

In Veneto si contano circa 1500 imprenditori agromeccanici che già dal 2014 disponevano, almeno sulla carta, di un Albo regionale di categoria. Tuttavia, in assenza di un Regolamento attuativo, non era possibile iscriversi e quindi non potevano essere valorizzati per il livello dei servizi offerti. “La grande novità apportata dal consigliere Rigo è aver agganciato l’albo a futuri sostegni economici che permetteranno l’ammodernamento delle macchine e delle attrezzature, come è stato fatto in Lombardia e in Emilia-Romagna, su suggerimento di Uncai”, aggiunge il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti, Aproniano Tassinari.

In Italia i contoterzisti svolgono la quasi totalità delle operazioni di raccolta di cereali e foraggi, l’80% dei trattamenti fitosanitari e il 60/70% delle lavorazioni del terreno e della semina. Inoltre sta crescendo il ricorso ai contoterzisti anche nelle colture specializzate come quelle frutticole, orticole o viticole. “Siamo i principali acquirenti di trattori di alta potenza, di macchine per la raccolta (trince e mietitrebbie) e di attrezzature che permettono una gestione responsabile e rispettosa del suolo e delle risorse ambientali; sono macchine molto costose che, per rendere dal punto di vista agro-ambientale senza generare diseconomie, devono essere affidate a contoterzisti professionali”, illustra il presidente di Apiumai Padova Damiano Merlin.

In Veneto lavorano nelle imprese agromeccaniche circa 5.000 operatori ai quali gli agricoltori non chiedono solo di saper guidare bene un trattore ma anche di programmarne con precisione le operazioni attraverso computer di bordo e di consegnare a fine campagna mappe di produzione dettagliate. “Si tratta di competenze altamente professionalizzanti: Grazie all’albo siamo convinti che tali competenze diventeranno il criterio di scelta nella variegata offerta di servizi agromeccanici”, prosegue Merlin.

“I Contoterzisti Uncai si augurano di poter collaborare con il consigliere Rigo e con la Regione nei passi successivi alla legge di istituzione dell’albo regionale, dalla definizione del regolamento attuativo, ai bandi riservati agli iscritti all’Albo per l’acquisto di macchinari, alle forme di sostegno per le aziende agricole che ricorreranno a servizi conto terzi certificati attraverso l’Albo. Condividere l’idea che gli agromeccanici siano strumenti fondamentali per far crescere l’agricoltura veneta è il primo passo per avviare una collaborazione che porterà sicuri frutti”, conclude il presidente Uncai Tassinari.

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Agricoltura: si eviti l'incompiuta
Politica energetica, clima, ambiente e acqua: la resilienza del sistema agricolo è ancora tutta da costruire. Non si getti la spugna ma si guardi al consenso ancora alto nel Paese che produce



ROMA – “Troppo presto si è parlato di resilienza del sistema agricolo. Il campo di prova non era la pandemia, mentre le zone rosse hanno bloccato i trattori dei contoterzisti solo per pochi giorni. Vero campo di prova sono il clima più caldo e arido e i prezzi delle materie prime, dell’energia e dei servizi logistici cresciuti a dismisura alla ripresa economica globale. La guerra in Ucraina ha solo messo a nudo la dipendenza energetica dell’Europa dalla Russia”, lo sottolinea il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Aproniano Tassinari. Mettere in fila tutto questo è la sfida che l’agricoltura deve accettare, senza gettare la spugna. “Il clima è mutato, può diventare la tomba per il settore primario. Facciamolo invece diventare il suo optimum, intervenendo in modo strutturale con una regia tra filiere agroalimentari, istituzioni e applicazione delle nuove tecniche genomiche”, aggiunge il presidente Uncai. In particolare la siccità mette in luce l’urgenza di interventi poderosi sul sistema di gestione della risorsa idrica. Se si decide di affrontare la sfida con concretezza e rapidità, il caldo può aprire nuove strade all’agricoltura, ma occorre indirizzare gli investimenti in quella direzione.

Lo stesso per l’energia. “L’agricoltura dipenderà dai combustibili fossili ancora per molti anni. Occorre partire da qui prima di prendere decisioni nel settore energetico. Per questo la proroga del credito d’imposta sul gasolio usato in agricoltura era un atto dovuto che non è stato preso in considerazione. Come era un atto dovuto rispondere alla nostra domanda se gli agromeccanici ne abbiano diritto. Vale il silenzio assenso? In caso contrario il costo delle lavorazioni agromeccaniche aumenterebbe anche del 22%. È ciò che si voleva?”.

Uncai valuta invece positivamente l’impegno del Governo a incentivare il fotovoltaico. Anche in questo caso, tuttavia, siamo di fronte a contraddizioni. “Per quale motivo, per esempio, nel decreto Aiuti non sono state inserite le imprese agromeccaniche tra i beneficiari del provvedimento? Non dispongono anche loro di capannoni dove ripongono macchine e attrezzature agricole? I loro tetti non vanno bene per ospitare pannelli fotovoltaici?”, si domanda Tassinari “E si dovrebbe spiegare perché non si possa superare il limite dell’autoconsumo, dal momento che tale limitazione riduce la portata e l’efficacia degli investimenti in un settore dalle prestazioni energetiche già di per sé molto scarse”.

La sfida è dare all’Italia una politica energetica che permetta di produrre in quantità, qualità e a prezzi sostenibili e che salvaguardi le risorse naturali, di cui l’acqua è la prima. Solo da queste premesse diventa possibile rimodellare gli strumenti organizzativi dei sistemi agricoli in modo da favorire una svolta che coniughi competitività, società e ambiente e metta in sicurezza le filiere dalle crisi globali. “In tale modello i contoterzisti sono strategici disponendo, solo loro, dei mezzi e delle risorse per coniugare produttività e transizione ecologica attraverso l’innovazione. Per questo gli impegni del Pnrr, con le risorse stanziate per le infrastrutture irrigue e per meccanizzazione agraria, devono diventare al più presto operativi e scritti con chiarezza, senza dover chiedere ogni volta se gli agromeccanici (codice ateco 01.61) siano tra i beneficiari. Si eviti il rischio incompiuta in agricoltura per la fragilità di una maggioranza parlamentare, si guardi al consenso ancora alto nel Paese che produce”, conclude Tassinari.

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15/07/2022, 15:17
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