TERRE D’OLTREPÒ. BEDUSCHI: UN PROGETTO DI RILANCIO PER LA CANTINA E L’INTERO TERRITORIO ASSESSORE SARÀ PRESENTE IL 7 LUGLIO A INCONTRO A CASTEGGIO
(LNews - Milano, 02 lug) A seguito delle numerose notizie apparse in questi giorni, alcune delle quali completamente o parzialmente infondate, l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, interviene nel dibattito sulla situazione del mondo del vino in provincia di Pavia e più segnatamente riguardo alla cantina sociale Terre d’Oltrepò.
“Regione Lombardia - dichiara Beduschi - si sta occupando ormai da mesi della crisi della cantina sociale, con incontri e interlocuzioni che hanno portato alla disponibilità di un importante fondo di investimento, che abbiamo quindi ritenuto mettere in contatto con la governance della cantina. In affiancamento a questa azione, si è deciso di presentare una lista di candidati al CdA della cantina, in vista dell’assemblea prevista per l’11 luglio”.
La lista, precisa l’assessore, non sarà espressione di nessuna parte politica o sindacale, ma esclusivamente di un territorio che vuole e deve ripartire garantendo continuità operativa alla cantina, allo stesso tempo dando un segnale di discontinuità manageriale. La lista sarà composta da 13 nominativi, a cui si aggiungerà un componente indicato dal socio sovventore Fondosviluppo Spa, fondo mutualistico di Confcooperative. A garanzia dell’impegno regionale nell’avallare un’operazione nell’esclusivo interesse del mondo del vino oltrepadano, Regione Lombardia indicherà tra i candidati al CdA un proprio dirigente.
“Un modo - prosegue l’assessore Beduschi – per metterci la faccia, con l’obiettivo di dare dignità alle aziende conferenti e ai dipendenti, credendo in un progetto non speculativo, di lungo periodo e in grado di fornire una prospettiva di crescita”. “La prossima vendemmia - aggiunge Beduschi - avverrà in condizioni difficoltose, ma deve essere chiaro a tutti che al dovere di conferimento delle uve in cantina deve corrispondere in modo altrettanto forte il dovere di pagarle ai viticoltori”.
Per approfondire al meglio le complesse tematiche in gioco, l’assessore Beduschi sarà presente, assieme ai rappresentanti del Fondo di investimento, a un incontro con i conferenti della cantina e i candidati al CdA, aperto a tutto il territorio, che si terrà lunedì 7 luglio alle 17 presso palazzo Certosa-Cantù a Casteggio (PV).
“Incontro - conclude l’assessore - che sarà propedeutico all’assemblea dell’11 luglio, in cui i soci saranno chiamati a scegliere il futuro dell’Oltrepò e in vista della quale Regione Lombardia chiederà il sostegno di tutti a un progetto che parla di futuro, in un territorio che invece di liberare le sue straordinarie potenzialità ha troppo spesso pensato a distruggerle con invidie, antipatie e ripicche”.
DDL MONTAGNA. ASSESSORE BEDUSCHI: CHIAREZZA SUI VALICHI È GRANDE OPERAZIONE VERITÀ (LNews - Milano, 03 lug) “L’approvazione dell’emendamento nell’ambito del DdL Montagna rappresenta un passaggio fondamentale per riportare chiarezza e verità normativa su un tema che, negli ultimi anni, ha generato confusione e incertezze ingiustificate, soprattutto in Lombardia. È un atto di rispetto nei confronti di chi vive e presidia i territori montani, e un riconoscimento al ruolo svolto da migliaia di cittadini lombardi che praticano, nel rispetto delle regole, l’attività venatoria”. Lo afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, commentando l'emendamento al DdL Montagna, diretta conseguenza del disegno di legge in materia di tutela della fauna selvatica e attività venatoria, il cui iter è in corso in Parlamento.
“La Regione Lombardia – prosegue Beduschi – ha sempre sostenuto con forza la necessità di una cornice normativa fondata su basi scientifiche, che tuteli ambiente, biodiversità e tradizioni. Questo intervento va proprio in questa direzione: ristabilisce un equilibrio tra tutela ambientale e libertà responsabile nei territori”.
A scopo di trasparenza, Regione Lombardia aveva già avviato un'attività informativa verso i titolari dei capanni interessati, in ottemperanza a quanto previsto dalle precedenti sentenze del TAR e del Consiglio di Stato. Tuttavia, l’approvazione della norma da parte della Camera rende oggi quelle comunicazioni superate nei fatti: chi le ha ricevute non deve preoccuparsi, in attesa che anche il Senato confermi la volontà del legislatore, rendendo definitiva una norma che riporta chiarezza su tutta la vicenda.
“Un ringraziamento particolare – conclude l’assessore – va al sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste Patrizio La Pietra, che ha svolto un ruolo prezioso di raccordo tra i livelli istituzionali, consentendo di portare a compimento un’operazione di verità attesa da tempo dal mondo venatorio lombardo e da tutti coloro che hanno a cuore la vita nelle aree interne e montane”.
POPILLIA JAPONICA. ASSESSORE BEDUSCHI: INSETTO INVASIVO, PER CONTENERLO SERVE COLLABORAZIONE DI TUTTI
ATTENZIONE ANCHE NEI GIARDINI PRIVATI: NO ALLE TRAPPOLE FAI DA TE
(LNews - Milano, 04 lug) Da fine maggio sono comparse le prime segnalazioni di Popillia japonica, il cosiddetto scarabeo giapponese, un insetto infestante che ogni estate torna a farsi vedere nei giardini, nei prati e nei parchi della Lombardia. In questi giorni, il numero di esemplari adulti ha raggiunto il picco massimo stagionale: la popolazione inizierà a calare solo da metà agosto, per poi scomparire fino alla primavera successiva.
"Si tratta di una specie aliena invasiva – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – segnalata per la prima volta in Europa nel 2014, proprio tra Piemonte e Lombardia, nel Parco del Ticino. Oggi è diffusa in quasi tutte le province lombarde, con l’eccezione di Mantova. Il nostro Servizio Fitosanitario monitora costantemente la situazione e introduce azioni mirate di contenimento".
Attualmente la presenza del coleottero è segnalata con intensità diversa sul territorio regionale, ma la maggiore abbondanza si registra soprattutto nelle zone di recente insediamento e dove la vegetazione e l’umidità favoriscono la proliferazione. Per limitarne la diffusione, Regione Lombardia ha predisposto una rete di controllo con 20 siti di rilevamento e attuato un piano di contenimento che prevede l’uso di 1.200 dispositivi 'attract and kill: treppiedi con esche attrattive e rete trattata con insetticida, ognuno contrassegnato da un codice e accompagnato da cartelli informativi. Questi dispositivi non vanno manomessi o spostati.
Anche la collaborazione dei cittadini è fondamentale per evitare la diffusione accidentale del coleottero. Per chi si trova a dover fronteggiare l’insetto in orti, giardini o terrazzi, è consigliata, in caso di limitata infestazione, la raccolta manuale dei coleotteri, da eliminare immergendoli in acqua e sapone, oppure l’uso di reti antinsetto da scuotere al mattino, quando gli adulti sono meno attivi e possono essere eliminati. È, invece, sconsigliato l’utilizzo di trappole commerciali nei giardini privati, che spesso attirano più insetti di quanti ne riescano a catturare, peggiorando la situazione. I trattamenti insetticidi sono giustificati solo in caso di forti infestazioni e devono essere usati con cautela, seguendo le indicazioni fornite online.
"La Popillia - conclude Beduschi - rappresenta una potenziale minaccia per l’agricoltura, ma finora, grazie al monitoraggio capillare e agli interventi di contenimento, i danni, anche economici, sono rimasti limitati. L’evoluzione è seguita giornalmente, ma per limitarne la diffusione e quindi minimizzarne gli effetti negativi, è necessaria attenzione e collaborazione di tutti". Tutte le informazioni aggiornate sono disponibili sul sito: www.fitosanitario.regione.lombardia.it
AGRICOLTURA. PROGRAMMAZIONE 2024, ASSESSORE BEDUSCHI: QUASI 450 MILIONI EROGATI DA REGIONE ALLA SCADENZA DEL 30 GIUGNO RAGGIUNTO UN TARGET DI PAGAMENTI DEL 97,6%
(LNews - Milano, 08 lug) Alla scadenza prevista per il 30 giugno, Regione Lombardia ha erogato oltre 444 milioni di euro nell’ambito della programmazione agricola 2024. Le risorse sono state destinate, tra l’altro, alla Domanda Unica, alle misure agroambientali e all’indennità compensativa per le aree montane nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale (PSR). A darne notizia è l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi.
“Abbiamo abbondantemente superato il target europeo del 95%, raggiungendo il 97,6% della spesa prevista – sottolinea Beduschi – un risultato che certifica non solo l’efficienza amministrativa della nostra Regione, ma anche la serietà con cui accompagniamo gli agricoltori lombardi in una fase di incertezza economica e climatica. Abbiamo saputo rispondere puntualmente agli impegni assunti, garantendo risorse vitali per la stabilità e l’evoluzione sostenibile del settore”.
L’Organismo Pagatore Regionale ha trasferito oltre 370 milioni di euro relativi alla Domanda Unica. Di questi, 138 milioni hanno sostenuto il comparto zootecnico e 33 milioni quello risicolo. Le aziende che hanno aderito alle misure 10 e 11 – rispettivamente dedicate alla produzione integrata e all’agricoltura biologica – hanno ricevuto complessivamente oltre 33 milioni di euro. Ammonta invece a quasi 17,2 milioni l’importo liquidato (pari al 99%) per la misura SRB01, rivolta alle zone montane svantaggiate: 7,2 milioni sono andati alla provincia di Sondrio, 3,8 a Bergamo, 3,5 a Brescia e 1,2 a Pavia, per citare i territori con maggiori erogazioni.
Per quanto riguarda gli interventi SRA, focalizzati sull’introduzione o sul mantenimento di pratiche agricole a basso impatto ambientale, sono stati corrisposti 10,6 milioni di euro (95% del target). Di questi, 5,1 milioni sono stati assegnati alla provincia di Pavia, mentre circa 1 milione è stato distribuito tra le province di Brescia, Cremona e Milano.
“Regione Lombardia e il nostro Organismo Pagatore si confermano strumenti affidabili e tempestivi – conclude Beduschi –. Non solo rispettiamo gli obblighi europei, ma offriamo una risposta concreta alle necessità delle imprese agricole, rafforzando la loro capacità di tenuta e la competitività in un contesto sempre più sfidante. È questo il metodo con cui vogliamo continuare a lavorare”.
Nel dettaglio, suddiviso per provincia, i fondi erogati sulla Domanda Unica.
PSA, ASSESSORE BEDUSCHI: MIGLIAIA DI CONTROLLI E MASSIMA ATTENZIONE ANCHE IN ESTATE VIRUS ASSENTE DAGLI ALLEVAMENTI DA OTTOBRE 2024, DAL GOVERNO ALTRI 10 MILIONI PER I DANNI INDIRETTI
(LNews - Milano, 09 lug) L’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha fatto il punto sulla situazione relativa alla Peste Suina Africana (PSA) in Lombardia nel corso di un’audizione che si è tenuta oggi in Consiglio regionale in Commissione Agricoltura.
L’assessore ha ricordato come la PSA sia assente dagli allevamenti suinicoli lombardi dall’ottobre del 2024. “Lo scorso anno – ha spiegato Beduschi – la Regione ha affrontato l’emergenza con tempestività e in linea con le normative nazionali ed europee. Un risultato importante, frutto della responsabilità degli allevatori, dell’applicazione rigorosa delle misure di biosicurezza e della campagna di contenimento del cinghiale selvatico”.
Un successo che non consente però alcun rilassamento. “Siamo nel pieno della stagione agricola – ha aggiunto – e il rischio di diffusione resta elevato per via dell’intensificarsi dei movimenti nei campi, dove il virus può essere veicolato dalle carcasse infette di cinghiale”.
Nel 2025 la Regione ha già effettuato oltre 430 controlli in allevamento e circa 8.000 analisi di laboratorio. Sul fronte del contenimento del cinghiale, vettore del virus, sono stati eseguiti oltre 6.300 abbattimenti, è stata rafforzata l’attività di ricerca tempestiva delle carcasse con cani molecolari, e sono stati chiusi più di 160 varchi autostradali per limitare la mobilità. Secondo uno studio aggiornato sulla densità, queste azioni hanno prodotto una riduzione significativa della popolazione di cinghiali, in particolare nelle aree più sensibili come l’Oltrepò Pavese, la provincia di Lodi e il Parco del Ticino.
Beduschi ha quindi evidenziato i risultati del nuovo Piano strategico nazionale di eradicazione e controllo della PSA nel cluster del Nord-Ovest voluto dal Commissario Giovanni Filippini, che ha segnato il passaggio da una gestione emergenziale a una strategia strutturata, multilivello e continuativa. “Nei prossimi giorni – ha annunciato – sarà pubblicata una nuova ordinanza applicativa che renderà obbligatorie per tutte le Regioni le misure del Piano”.
Un passaggio specifico è stato dedicato anche al capitolo indennizzi: 25,3 milioni di euro sono stati erogati da Regione Lombardia nel 2024 per compensare i danni diretti agli allevamenti colpiti (di cui 18,4 milioni nella provincia di Pavia e 6,9 nelle province di Milano e Lodi). “Parliamo di procedure oggi chiuse – ha spiegato Beduschi – in quanto non si sono più verificati focolai negli allevamenti domestici”.
Ben più rilevante è l’impatto economico delle restrizioni sanitarie imposte dall’Europa nelle zone soggette a vincoli. Per queste, con fondi statali, la Regione destinerà, in totale, 27,7 milioni di euro a ristoro dei cosiddetti danni indiretti, dei quali 8,5 già liquidati, con il restante che lo sarà progressivamente entro la fine dell’estate. A questo importo si aggiungeranno ora ulteriori 10 milioni di euro previsti da un nuovo decreto del MASAF, pubblicato ieri.
“La PSA – ha concluso Beduschi – è una minaccia concreta per un comparto strategico come quello suinicolo. Abbiamo saputo rispondere con fermezza e concretezza, ma il virus è ancora in circolazione. Serve che tutti continuino a fare la propria parte, istituzioni e operatori, per tutelare un patrimonio economico, sociale e produttivo fondamentale per la Lombardia”.