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Consorzio Aceto Balsamico di Modena 
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LA SLOVENIA ATTACCA L'ACETO BALSAMICO:
I CONSORZI E LE ISTITUZIONI REAGISCONO CON DECISIONE


La Slovenia, attraverso una norma tecnica nazionale, cerca di aggirare il sistema di tutela delle DOP e IGP


L'Aceto Balsamico di Modena è di nuovo sotto attacco e con esso il sistema delle DOP e delle IGP italiane.
Il Governo sloveno ha notificato alla Commissione Europea una norma tecnica nazionale in materia di produzione e commercializzazione degli Aceti che, oltre a porsi in netto contrasto con gli standard comunitari e con il principio di armonizzazione del diritto europeo, cerca di trasformare la denominazione “aceto balsamico” in uno standard di prodotto.
Operazione illegittima ed in contrasto con i regolamenti comunitari che tutelano DOP e IGP e disciplinano il sistema di etichettatura e informazione del consumatore.

https://www.rivistadiagraria.org/news/l ... decisione/

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23/02/2021, 18:13
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Rischio di enormi danni per l’agroalimentare di qualità, che in Europa vale 74miliardi e 400mila posti di lavoro

I CONSORZI DI TUTELA DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA PLAUDONO L’INTERVENTO DEL MINISTRO STEFANO PATUANELLI E DEL MIPAAF NELLA GESTIONE DELLA QUESTIONE “SLOVENA”

Tutelare il patrimonio enogastronomico italiano una priorità per il Governo

“A nome del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e del sistema delle DOP ed IGP italiane, mi sento in dovere di ringraziare il neo Ministro delle Politiche Agricole, Senatore Stefano Patuanelli e la Direzione Qualità del Mipaaf, che in poche ore si sono messi a disposizione e stanno predisponendo tutta la documentazione tecnica necessaria per completare il dossier da notificare alla Commissione entro il 3 marzo”.
Con queste parole Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena ha inteso plaudire al rapido intervento del Mipaaf in merito alla questione “slovena” e all’immediata presa di posizione del titolare del Dicastero delle Politiche Agricole.

https://www.rivistadiagraria.org/news/t ... a-governo/

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26/02/2021, 14:21
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Rimandata la decisione della UE, esteso lo status quo fino al 3 giugno

LE ISTITUZIONI SONO SCESE IN CAMPO A SOSTEGNO DELL'ACETO BALSAMICO DI MODENA: RISULTATO RAGGIUNTO

Il Governo italiano ha notificato il “parere circostanziato” alla Commissione Europea. La soddisfazione ed il ringraziamento del Consorzio alle Istituzioni per l’impegno profuso

Con la notifica del parere circostanziato, il Governo italiano ha formalizzato l’atto di opposizione all’adozione della normativa tecnica slovena in materia di produzione e commercializzazione di aceti che introdurrebbe l’uso, per prodotti generici, della denominazione “aceto balsamico”. Viene così prorogato al 3 giugno il periodo di standstill previsto dalla procedura comunitaria. Nei prossimi mesi, quindi, gli Stati Membri saranno chiamati a prendere posizione sulle criticità segnalate dall’Italia e a esprimere una decisione.

Nonostante il periodo difficile e la transizione in corso, il Governo ha dimostrato grande prontezza e attenzione a questa problematica di interesse nazionale soprattutto grazie ad un gioco di squadra che ha coinvolto istituzioni locali come la RER attraverso l’assessore Alessio Mammi, i parlamentari Benedetta Fiorini, Elena Lizzi e Rosanna Conte ed i due europarlamentari Paolo De Castro ed Elisabetta Gualmini fino ad arrivare ai Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dello sviluppo economico che hanno messo in campo i neo ministri Stefano Patuanelli e Giancarlo Giorgetti.

“Il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – commenta il Presidente Mariangela Grosoli – esprime piena soddisfazione e un sentito ringraziamento al mondo politico-istituzionale e a tutti coloro che si sono spesi in prima persona. Aggiungo anche un particolare ringraziamento al mondo associativo che ci ha affiancati in questa prima fase ed in particolare OriGIn Italia ed OriGIn Europa, così come Coldiretti, Federconsumatori e Federvini. Sono certa che tutti insieme affronteremo in modo efficace anche la seconda fase della procedura sostenendo gli interessi nazionali e del mondo dei prodotti DOP e IGP”.

A questo punto si apre la fase delicata del dibattito sul merito delle questioni sollevate dal Governo italiano. "Le problematiche tecniche sul tavolo sono di diversa natura – dichiara il Direttore del Consorzio Federico Desimoni – la prima è certamente quella del contrasto con il Reg. (UE) n. 1151/12 che tutela DOP e IGP e con la giurisprudenza della Corte di Giustizia che riconosce la competenza esclusiva ai giudici nazionali per la valutazione dei casi di violazione del regolamento. La seconda si riferisce al contrasto della norma slovena con alcuni principi cardine del diritto comunitario in materia di etichettatura e informazione del consumatore. La terza è direttamente connessa alle contraddizioni interne della norma tecnica e con l’incompatibilità con gli standards europei in materia di produzione e commercializzazione di aceti”.

Tutti questi argomenti saranno dunque al centro del dibattito comunitario in cui l’Italia sarà chiamata ad intervenire per sostenere con forza e determinazione le proprie convinzioni.

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04/03/2021, 14:12
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Crédit Agricole Italia avanza nel pegno rotativo: accordo con il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena

Sottoscritto il sostegno del finanziamento delle scorte per agevolare i rapporti tra Banche e produttori

Modena, 22 marzo 2021 - Crédit Agricole Italia ha siglato un accordo di collaborazione con il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena che consentirà alle imprese associate l’utilizzo del pegno rotativo per la prossima campagna di commercializzazione. Un’evoluzione importante nell’applicazione della norma sul Pegno rotativo introdotta lo scorso anno, che apre le porte ad un rinnovato dialogo tra banche e aziende.

Tra gli obiettivi dell’accordo, infatti, c’è quello di favorire lo sviluppo dell’accesso al credito da parte delle imprese aderenti al Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena nell’intento di ottenere un consolidamento del tessuto produttivo locale e, al contempo, di sviluppare i rapporti commerciali con le aziende supportate.

I soci del Consorzio potranno dunque avvalersi di prodotti e servizi di finanziamento a condizioni vantaggiose, basate sulla possibilità di prestare garanzia avente forma di Pegno Rotativo a favore della Banca, in relazione alla concessione di facilitazioni creditizie. Ciò significa che da ora in poi, grazie alla possibilità di costituzione delle scorte in pegno presso il produttore, la Banca sarà in grado di avviare pratiche di affidamento per generare liquidità, con le dovute garanzie a copertura del rischio.

L’accordo è stato siglato da Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena e da Maurizio Crepaldi, Direttore Regionale Parma - Emilia Est di Crédit Agricole Italia e prevede, nel dettaglio, la possibilità per la Banca di concedere un credito, utilizzabile in una o più soluzioni, in base ai valori di mercato delle scorte di Aceto Balsamico di Modena IGP costituite in pegno.

“Crediamo che il pegno rotativo favorisca una migliore gestione finanziaria e rappresenti una soluzione particolarmente adatta per chi produce alimenti che completano il proprio ciclo produttivo attraverso processi di invecchiamento o stagionatura – ha dichiarato Maurizio Crepaldi, Direttore Regionale Parma – Emilia Est di Crédit Agricole Italia. Con questo accordo si stimola la domanda di credito per far fronte alle esigenze dei produttori. Rappresenta un momento importante nella relazione tra la Banca, le aziende e il territorio perché testimonia un dialogo concreto e la capacità di individuare soluzioni condivise per i bisogni reali.”

“Un accordo – commenta Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – che viene raggiunto in un momento particolarmente delicato per il mondo produttivo. Molte imprese hanno affrontato e stanno ancora affrontando difficoltà legate al perdurare dell’instabilità economica causata della pandemia. Avere la possibilità di accedere al credito a fronte di un pegno di merce può veramente in alcuni casi fare la differenza per i nostri produttori.”

“Come Crédit Agricole siamo stati i primi in Italia a proporre la soluzione del pegno rotativo – ha spiegato Stefano Berni, Coordinatore Agro Banca d’impresa di Crédit Agricole Italia. L’Italia ha un numero vastissimo di denominazioni DOP e IGP che rappresentano un vero patrimonio per il nostro Paese e Crédit Agricole sta dimostrando di essere un punto di riferimento per le aziende che rappresentano l’eccellenza agroalimentare Italiana.”
Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena nasce nel 1993 su iniziativa di un gruppo di produttori con l’obiettivo principale di conseguire il riconoscimento di IGP. Oggi opera concretamente per la promozione, difesa e tutela del prodotto, in Italia enel Mondo.


Profilo Crédit Agricole Italia
Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con 14 mila collaboratori e più di 4,5 milioni di clienti per più di 78 miliardi di finanziamento all’economia. La stretta collaborazione tra le società presenti nel retail banking, credito al consumo, corporate e investment banking, asset management e comparto assicurativo garantisce al Crédit Agricole di operare nella penisola con un’offerta ampia e integrata, a beneficio di tutti gli attori economici.

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22/03/2021, 16:01
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TUTELA LEGALE E VALORIZZAZIONE, LE PRIORITA’ DEL CONSORZIO DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP NELL’ANNO DELLA PANDEMIA

Gli obiettivi per il 2021: incremento della produzione, intensificazione dell’attività di vigilanza e monitoraggio e rafforzamento delle attività di comunicazione a livello internazionale.
https://www.rivistadiagraria.org/vino-e ... -pandemia/

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29/04/2021, 18:41
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IL SOTTOSEGRETARIO CENTINAIO IN VISITA NEL DISTRETTO DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA:
LA SUA TUTELA E' NOSTRA PRIORITA’


Totale sintonia sugli obiettivi e strategie da intraprendere, Centinaio: “lavorando insieme, come abbiamo sempre fatto, otterremo importanti risultati”; Fiorini: “se l’Europa ha bisogno di una sveglia per ricordarsi di proteggere la nostra unicità, noi gliela continueremo a suonare”


Un focus sulla tutela delle denominazioni DOP e dell’IGP che tutelano i preziosi prodotti modenesi ed in particolare sui rischi e le criticità derivanti dall’iniziativa delle autorità Slovene attualmente al vaglio della Commissione Europea. Questi i principali temi su cui il Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena ed il Consorzio dell'Aceto Balsamico Tradizionale si sono confrontati questo pomeriggio con il Sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Senatore Gian Marco Centinaio e l’Onorevole Benedetta Fiorini, Segretario della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati.

Incontro utile a portare all’attenzione del Governo italiano il valore del comparto – oltre un miliardo di euro - che occupa migliaia di posti di lavoro e che negli ultimi anni è stato oggetto di un attacco commerciale senza precedenti che chiede una risposta strategica, istituzionale e politica urgente e decisa.

“Questi prodotti – ha affermato il Sottosegretario Mipaaf Gian Marco Centinaio – sono preziosi non solo per Modena, ma per l’intero Paese sia dal punto di vista economico che culturale e reputazionale e il Governo è determinato a difenderli contro ogni tipo di attacco: è una nostra priorità. Stiamo seguendo da vicino in particolare la vicenda slovena; come sistema Italia ci siamo già opposti alla proposta pervenuta a Bruxelles e siamo pronti a procedere con un ulteriore atto di opposizione qualora la Commissione dovesse approvare la normativa slovena. Il ruolo dei Consorzi è fondamentale e questo comparto ne è la dimostrazione concreta. Sono certo che lavorando insieme, come abbiamo sempre fatto, otterremo importanti risultati”.

All’impegno del Sottosegretario fa eco quello dell’Onorevole Benedetta Fiorini, da sempre vicina al mondo del “Balsamico. "Tutelare le nostre eccellenze italiane a marchio DOP e IGP è un impegno che ci ha sempre visto in prima linea. I prodotti che fanno grande il nostro Made in Italy sono un bene che va salvaguardato dagli attacchi della concorrenza sleale e da ogni tipo di contraffazione. Quando i Consorzi di tutela ci hanno chiesto aiuto noi siamo sempre stati al loro fianco, e ci siamo oggi più che mai. Non possono esistere scorciatoie per cercare di emulare prodotti frutto di secoli di tradizione tutta italiana. E se l’Europa ha bisogno di una sveglia per ricordarsi di proteggere la nostra unicità, noi gliela continueremo a suonare. E lo faremo a tutti i livelli perché, garantire la qualità delle nostre eccellenze emiliane, significa proteggere la nostra economia, il lavoro di tanti così come il valore della nostra storia; cioè tutto quello che rende unico il nostro Paese".

Dal confronto del Sottosegretario Gian Marco Centinaio e l’Onorevole Benedetta Fiorini con le presidenze dei due Consorzi emerge una totale sintonia sugli obiettivi e strategie da intraprendere.

“La nostra cultura, storia e tradizione è ineguagliabile – ha spiegato Mariangela Grosoli Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – ed è comprensibile che in tutto il mondo cerchino di sottrarcela, rubandoci il valore morale ed economico dei nostri prodotti anche a costo di ingannare il consumatore. La tutela rappresenta quindi la nostra vocazione, fa parte del DNA del Consorzio; da anni siamo attivi in questo senso e oggi sentire il supporto diretto e personale delle Istituzioni e della politica ci dà una grande forza”.

“Tutela legale e tutela attraverso azioni di comunicazione e valorizzazione – aggiunge Enrico Corsini Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP – perché solo sensibilizzando l’utente finale e creando consapevolezza nell’acquisto riusciremo a creare una coscienza indirizzata ai prodotti che garantiscono non solo l’origine e la tracciabilità di tutta la filiera, ma anche la salute essendo prodotti controllati e certificati. Questa sensibilità e attenzione deve partire dall’alto ed è proprio per questa ragione ritengo che l’incontro di oggi segni un passaggio di grande rilevanza”.

Il comparto aceti – Gli Aceti Balsamici valgono il 23% dell’export totale dei prodotti a Indicazione Geografica. L’Aceto Balsamico di Modena IGP esporta circa il 92% della produzione totale, per un valore di 1 miliardo di euro. La produzione certificata è di circa 96 milioni di litri. L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP produce 12 mila litri per un fatturato di circa 5 milioni di euro all’anno. L'Aceto Balsamico di Modena è il quinto prodotto per valore ed il primo per l'export con ben il 92% della produzione che raggiunge l'estero.

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17/06/2021, 17:26
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Accettata la proposta formulata dal Consorzio al Ministero della Transizione Ecologica


MADE GREEN IN ITALY, PRIMO STEP PER L'ACETO BALSAMICO DI MODENA: PUBBLICATE LE REGOLE DI CATEGORIA DI PRODOTTO


Con la pubblicazione delle RCP per il mondo degli aceti, si compie un passaggio strategico per iniziare un importante lavoro di miglioramento dell'impronta ambientale del settore


Primo passo del Consorzio di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena IGP per l'adozione del marchio Made Green in Italy. La proposta che il Consorzio ha formulato al Ministero della Transizione Ecologica riguardante la Regola di Categoria (RCP) è stata ufficializzata accettata e pubblicata nel mese di giugno, rendere possibile l'avvio di un importante lavoro di studio e miglioramento dell' impronta ambientale del settore, finalizzato in questo caso all'ottenimento dell'applicabilità del marchio Made Green in Italy per i produttori di Balsamico .

Fino ad oggi, infatti, per il settore degli aceti non esistevano riferimenti comunitari, quindi le nuove RCP divengono il riferimento generale di ogni azienda che attribuisce questo ruolo, svolgendo il ruolo di benchmark per i soggetti al progetto di miglioramento dell'impronta ambientale della propria azienda.

“Per le nostre aziende – spiega Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena IGP – l'RCP è una codificazione delle buone pratiche che già vengono svolte da sempre. Il processo di produzione dell'Aceto Balsamico infatti, per sua natura non produce rifiuti impattanti e tutto è riciclabile. Salvo che per l'aspetto relativo agli imballaggi, ma si è avvertita la necessità di certificare questa aderenza al concetto di sostenibilità e rispetto dell'ambiente, in sintonia con gli normativi comunitari ma, soprattutto, con la sensibilità dei consumatori”.

Un marchio, quello del Made Green in Italy, che associa alla forza del «Made in Italy» un messaggio ecologico, con l'introduzione di due concetti importanti, ovvero l'introduzione nell'azienda certificata di un sistema di monitoraggio ambientale sul ciclo di vita, el' idea di competizione sulle performance ambientali

Il prossimo passaggio nell'agenda del Consorzio è l'avvio di una campagna informativa e di sensibilizzazione per l'adozione di procedure in grado di supportare i propri soci nelle fasi operative di analisi, valutazione e certificazione degli standard ambientali.

L'adozione del Marchio Made Green in Italy rappresenta uno dei tanti modi di introdurre, anche nel settore agroalimentare, il concetto della sostenibilità ambientale e della tutela del territorio, in grado di incidere tanto sull'operatività quanto sulla sensibilità e sulla cultura delle aziende.

È un contributo importante che il settore dell'Aceto Balsamico di Modena IGP ha ritenuto di sostenere e promuovere in questo delicato momento di rilancio dell'economia nazionale.


02/08/2021, 12:49
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La manifestazione si terrà domenica 26 settembre in tutta la provincia di Modena

ACETAIE APERTE, 33 PRODUTTORI TORNANO A RACCONTARSI IN PRESENZA


Per accedere e partecipare alle attività dell'evento organizzato dai Consorzi di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena IGP e dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP servirà il Green Pass e in alcuni casi, la prenotazione preventiva




Fervono i preparativi per Acetaie Aperte 2021, l'evento promozionale più importante dell'anno per il comparto, organizzato per domenica 26 settembre dai Consorzi di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena IGP e dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.

Un'edizione che si preannuncia carica di sorprese, perché celebra il ritorno alle manifestazioni in presenza dopo l'emergenza Covid, ma anche perché sarà il primo Acetaie Aperte con accesso legato all'esibizione del Green Pass e, in molte delle sedi di visita, alla prenotazione obbligatoria per garantire un accesso ordinato, nel rispetto del distanziamento interpersonale ed in orari il più possibile scaglionati. Sono trentatré al momento, in crescita quindi rispetto alle ultime edizioni, le acetaie dislocate tra i vari Comuni della Provincia di Modena che hanno aderito all'evento promozionale di punta per il comparto con proposte di visite, degustazioni ed intrattenimento per grandi e piccini.

Ad attendere i visitatori quindi, i tradizionali percorsi guidati nei locali deputati alla produzione, con spiegazione della filiera produttiva partendo dal vigneto, passando per la cottura del mosto in sala bollitura, fino alla sala deposito mosti, alla barricaia e alla sala invecchiamento. Tour guidati che non si terranno solo nelle acetaie ma anche nei musei del territorio dedicati all’Aceto Balsamico, dove ad accompagnare il pubblico ci saranno i Maestri della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale e i personaggi storici chiamati ad animare la narrazione che coinvolgeranno in un divertente viaggio nel tempo.

Così come non mancheranno le degustazioni di aceto balsamico, in abbinamento alle più classiche crescentine o ai più originali cappuccino di zucca e pancetta croccante, panna cotta, polentina con i formaggi o crostini con stracchino e salsiccia. O ancora con crostate di marmellata di frutti antichi, salumi locali, scaglie di Parmigiano Reggiano e dolci della tradizione locale da abbinare con l’immancabile Lambrusco oppure con un calice di Pignoletto.

Sarà dunque, per la maggior parte, un assaggio in tandem dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP con le specialità enogastronomiche del territorio, anche se non mancheranno gli assaggi in purezza di diverse tipologie e diverso invecchiamento.

La necessità di rispettare il distanziamento e comunque la volontà di coinvolgere più visitatori possibili nelle attività proposte dalle singole acetaie, prevede anche molte attività da svolgersi all’aperto, come le visite in vigna, al giardino botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro, sul Cimone e sulle Prealpi, oppure la cottura del mosto in paiolo all’aperto, le visite in fattoria didattica o nel parco animali o ancora la dimostrazione di vendemmia con i più piccoli.

Ci si informa ma si gioca anche, in acetaia: con il Balsamiquiz o la Caccia al Tesoro Balsamico sfruttando le nozioni apprese durante la visita in acetaia per risolvere enigmi e rispondere a quiz balsamici per poter raggiungere la meta finale. E in alcuni casi si ascolta anche buona musica dal vivo, suonata dalla “Band giovani note”, formazione bandistica giovanile della Banda Giuseppe Verdi di Spilamberto.

Acetaie Aperte 2021 sarà una importante prova di ottimismo e fiducia nel futuro e una occasione per dimostrare l’importanza e l’efficacia dell’unione di intenti, soprattutto nel presente momento storico, nel promuovere quel patrimonio storico e culturale che l’Aceto Balsamico rappresenta per il Territorio modenese.

Informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie disponibili al sito www.acetaieaperte.com

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07/09/2021, 14:01
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Nota del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini in difesa dell'Aceto Balsamico di Modena.

"Giù le mani dal nostro Aceto Balsamico. E più in generale dalle nostre produzioni Dop e Igp. - afferma Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna -Quelle dell'Emilia-Romagna, quelle italiane e tutte quelle che, grazie ai regolamenti dell'Unione europea, hanno dimostrato di possedere qualità uniche.

In particolare, tre delle nostre eccellenze - l'Aceto Balsamico di Modena Igp e le Dop degli Aceti Balsamici tradizionali di Modena e Reggio Emilia - subiscono la possibilità lasciata alla Slovenia di produrre un proprio 'aceto balsamico'. Questa concessione va assolutamente bloccata perché incompatibile con la tutela dei nostri prodotti, fraudolenta nei confronti dei consumatori e nefasta verso i produttori. Evocare le nostre denominazioni è inaccettabile.

Ricordo - continua il Presidente Bonaccini - che proprio contro lo sfruttamento da parte di altri soggetti delle denominazioni registrate la Corte di Giustizia si è già espressa, più volte, con sentenze giustamente intransigenti.

Per rispettare i produttori che nelle rispettive zone d'origine hanno creato un patrimonio di qualità e tradizione, frutto di antichi saperi e dedizione, investimenti e tanto lavoro, è dunque necessario prevenire che nomi così popolari siano utilizzati aggirando la protezione che stabiliscono le regole Dop e Igp. La qualità dei processi produttivi, dei rigorosi disciplinari di produzione e delle materie prime, a tutela di produttori e consumatori, non può essere richiamata a parole o nei convegni, ma va protetta con i fatti.

La competenza è dell'Unione Europea, che su questo non fare alcun passo indietro: non è possibile snaturare le regole di qualità che si è data né interpretare in altro modo quanto già affermato dalla Corte di Giustizia.

Chiediamo - dichiara il Presidente Bonaccini - quindi al Governo e al ministero delle Politiche agricole di attivarsi al più presto, garantendo il massimo appoggio della Regione Emilia-Romagna, insieme al Consorzio di tutela dell'Aceto Balsamico di Modena. Anche per evitare che si creino pericolosi precedenti, anticamera di future imitazioni dei prodotti Dop e Igp italiani. Abbiamo costruito un patrimonio enorme di credibilità nel tempo, alimentato oggi da migliaia di aziende, lavoratori e lavoratrici che vanno sostenuti".

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16/09/2021, 23:14
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Si avvicina l’appuntamento a Modena e provincia con i 33 produttori che tornano a raccontarsi al pubblico
ACETAIE APERTE, DOMENICA 26 SETTEMBRE L’EVENTO CHE CELEBRA IL BALSAMICO

La manifestazione è tra le più importanti della Regione Emilia Romagna, al secondo posto tra le mete di turismo enogastronomico più desiderate dai turisti italiani. Modena figura al 13° posto nella classifica nazionale delle città più attrattive secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021 curato da Roberta Garibaldi

Si avvicina a grandi passi il 26 settembre, la data in cui in tutta la Provincia di Modena torna Acetaie Aperte, l'evento promozionale più importante dell'anno per il comparto, organizzato dai Consorzi di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena IGP e dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e che ogni anno richiama migliaia di visitatori provenienti da tutta la Regione e anche oltre.

Acetaie Aperte è quindi un appuntamento ben consolidato nel calendario annuale delle manifestazioni enogastronomiche del Bel Paese e si conferma come una interessante destinazione per gli enoturisti, che nonostante la pandemia nell’ultimo anno hanno continuato a muoversi, pur rimanendo all’interno dei confini nazionali, alla ricerca di esperienze gustative inedite da vivere in sicurezza, spinti da una crescente voglia di approfondire la conoscenza del patrimonio dei sapori territoriali. Addirittura si stima che nei tre anni precedenti sia cresciuto al ritmo del 10% annuo il numero dei turisti che hanno viaggiato con la principale motivazione di conoscere e vivere con esperienze dirette l’enogastronomia.

Questo e altri interessanti dati e spunti di riflessione, emergono leggendo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021 curato da Roberta Garibaldi – accademica, autrice del Rapporto nonché Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico – nel quale si ribadisce come l’enoturismo rappresenti una leva competitiva importante per l’economia italiana, soprattutto se guardato nella prospettiva di una ripartenza post-pandemia. E, financo, analizzando il peso delle realtà regionali nel contesto nazionale, si legge come l’Emilia Romagna sia la regione i cui prodotti e tipicità culinarie sono le più note al pubblico, il che rappresenta un ottimo motivo per eleggerla al 2° posto tra le mete di turismo enogastronomico più desiderate dai turisti italiani complessivi, con uno share del 14,5%. Tra le città più attrattive a livello nazionale, nelle prime 15 ci sono ben 3 provincie dell’Emilia Romagna: Bologna (2°), Parma (11°) e Modena (13°). Tra i turisti enogastronomici in particolare, ovvero tra coloro che abbiano svolto almeno una vacanza con motivazione primaria l’enogastronomia negli ultimi tre anni, il 13,9% sceglie ancora l’Emilia Romagna, facendole guadagnare rispetto al 2019 ben tre posizioni passando da 5° a 2° assoluta.
A fare la differenza, alcuni elementi oggi ritenuti imprescindibili dai turisti del gusto, sempre più consapevoli ed esigenti, ovvero la sicurezza, la sostenibilità e la possibilità di rendersi custodi di un turismo virtuoso capace di creare nuovi equilibri tra ambiente urbano e rurale. Sicurezza e sostenibilità che potranno trovare nelle trentatre acetaie che ad oggi hanno aderito ad Acetaie Aperte con proposte di visite, degustazioni ed intrattenimento per tutta la famiglia. Da vivere in totale sicurezza, in gran parte all’aria aperta e comunque previa esibizione del Green Pass – e in alcuni casi la prenotazione preventiva - al fine di garantire un accesso ordinato nel rispetto del distanziamento interpersonale ed in orari il più possibile scaglionati.

Ecco quindi che alle degustazioni di Aceto Balsamico in purezza o in abbinamento con altri prodotti tipici del territorio e ai tradizionali percorsi guidati nei locali deputati alla produzione - con spiegazione dell’intera filiera produttiva – nonché nei musei del territorio dedicati al pregiato condimento, si affiancheranno molte attività en plein air, come le visite in vigna, al giardino botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro, sul Cimone e sulle Prealpi, oppure la cottura del mosto in paiolo all’aperto, le visite in fattoria didattica o nel parco animali o ancora la dimostrazione di vendemmia con i più piccoli. E ci sarà spazio anche per la musica dal vivo ed il gioco: dal Balsamiquiz alla Caccia al Tesoro Balsamico, sfruttando le nozioni apprese durante la visita in acetaia per risolvere enigmi e rispondere a quiz balsamici per raggiungere la meta finale.


Informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie disponibili al sito www.acetaieaperte.com

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20/09/2021, 13:21
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