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Consorzio Aceto Balsamico di Modena 
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ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP, IL CONSORZIO DI TUTELA PROTAGONISTA A TUTTOFOOD COME CASE HISTORY DEL BLOCKCHAIN PLAZA
Dopo l’apertura odierna con il Ministro Centinaio, mercoledì una tavola rotonda con quattro studi di caso delle realtà fondatrici del progetto

Il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP protagonista del progetto Blockchain Plaza, evento di punta di Tuttofood 2019 che si inaugura oggi alla presenza del Ministro Centinaio. Una edizione in cui la parola d’ordine è più che mai innovazione, intesa come supporto alla trasformazione della filiera agroalimentare. Un processo reso possibile dal contributo di aziende e start up per trovare e sperimentare nuovi strumenti digitali, in grado di fornire ai consumatori tutte le informazioni necessarie relative ai prodotti che essi acquistano.

Ed è principalmente con questa intenzione che nel medesimo contesto di Tuttofood è stata dedicata un’intera area espositiva al Food Tech e si sono calendarizzati due interessanti incontri sul Blockchain Plaza, il nuovo progetto di CSQA – Ente di Certificazione leader in Europa per il settore agroalimentare – ed Euranet – Società di consulenza e tecnologie per la compliance – per condividere esperienze, idee e proposte sulle tematiche della blockchain per il settore agroalimentare.

Un’iniziativa inedita sull’elemento che oggi rappresenta la vera innovazione per implementare tracciabilità e rintracciabilità, anti-contraffazione e controllo delle frodi, che si pone come principale obiettivo quello di divenire un punto di incontro e confronto tra imprese ed aziende delle filiere agroalimentari per lo sviluppo della “Data Economy” italiana.

Tra le realtà promotrici e fondatrici del progetto, c’è dunque anche il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e la sua Case History sarà una delle quattro che mercoledì 8 maggio saranno raccontate nel Blockchain Plaza Case History, una tavola rotonda atta a presentare i primi risultati e gli sviluppi della sperimentazione dell’utilizzo di tecnologia blockchain nelle filiere di qualità italiane. In rappresentanza del Consorzio, il Direttore Federico Desimoni, che ha sottolineato: “La parola d’ordine di tutte filiere dei prodotti alimentari certificati è certamente l’autenticità. Il grande lavoro svolto da produttori, istituzioni e consorzi è finalizzato a garantire questo fondamentale valore su cui si fonda l’intero sistema dei prodotti DOP e IGP. Fino ad oggi gli sforzi si sono focalizzati a migliorare i sistemi di controllo e vigilanza garantiti dagli organismi pubblici. L’idea che sta alla base della blockchain è quella di inserire in questo circolo virtuoso un nuovo attore: il consumatore, visto non più come chi usufruisce di un servizio, ma come uno dei soggetti essenziali per costruire questo sistema di garanzie. Questo approccio viene ad incidere sui paradigmi essenziali del sistema e chiede la capacità di sviluppare un modo differente di relazionarsi al consumatore, fondato sulla reciprocità, e capace di coinvolgerlo in un’alleanza fondata sulla fiducia e il lavoro condiviso.”

La tavola rotonda di mercoledì 8 maggio sarà il secondo ed ultimo evento in programma nei giorni di Tuttofood per la presentazione degli obiettivi, delle aspettative e delle opportunità del Food Blockchain. Il primo appuntamento si è svolto oggi, alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio e del Direttore dell’Osservatorio Smart Agrifood Filippo Mario Renga, alle cui relazioni istituzionali ha fatto poi seguito una tavola rotonda, moderata dal Direttore Generale della Fondazione Qualivita Mauro Rosati.


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06/05/2019, 14:02
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Il rinnovo delle cariche nel 10° anniversario dalla registrazione comunitaria del prodotto
ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL CONSORZIO ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP E CONFERMATA MARIANGELA GROSOLI ALLA PRESIDENZA
L’Assemblea che ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione conferma l’importante lavoro svolto dal Consorzio in questi anni e le priorità per il futuro: valorizzazione e tutela del prodotto e della denominazione


L’assemblea di bilancio di quest’anno ha assunto per il Consorzio una importanza particolare, non solo perché si inizia a festeggiare il decennale della registrazione dell’IGP avvenuta nel 2009, ma anche perché coincide con la fine del primo mandato del Consiglio di Amministrazione e, quindi, con il rinnovo degli Organi Sociali. I soci si sono espressi in modo unitario riconoscendo il grande lavoro svolto in questi anni dal Consiglio e dalla struttura consortile e gli importanti risultati raggiunti e hanno confermato l’indirizzo politico e le strategie a suo tempo individuate: valorizzazione del prodotto e tutela della denominazione.

La soddisfazione per il percorso fatto in questo primo mandato si è riflettuta nella votazione che ha confermato tutti i membri del precedente Consiglio di Amministrazione uscente ovvero: Brabant Valéry, Carandini Giovanni, Federzoni Sabrina, Giacobazzi Angelo, Grosoli Mariangela, Mazzetti Cesare, Ponti Giacomo, Toschi Francesco e Zini Enrico.

Le elezioni hanno coinvolto anche il Collegio Sindacale che, come il Consiglio, è stato confermato nella precedente composizione: Tiberio Bonvicini (Presidente), Cecchini Giorgio (membro effettivo), Claudio Vellani (membro effettivo), Salardi Francesco (supplente) e Foschi Maria Grazia (supplente).
Nel seno del nuovo Consiglio è stato nominato il Presidente ed anche in questo caso, a testimoniare l’unità di intenti e la condivisione degli obiettivi, alla guida del Consorzio è stato confermato il Presidente in carica, Mariangela Grosoli.

“L’Assemblea di quest’anno rappresenta un momento davvero importante per il Consorzio – ha affermato Mariangela Grosoli - innanzitutto perché si svolge nell’anniversario dei 10 anni dal riconoscimento IGP ottenuto in sede europea, in secondo luogo perché in questa sede si eleggono le nuove cariche sociali, le prime dopo che il Consorzio è stato per così dire rifondato, dopo l’accordo intervenuto nel 2013 con l’altro gruppo di produttori allora esistente. Ciò premesso, sono onorata di poter continuare a rappresentare gli interessi del territorio e del mondo dell’Aceto Balsamico – ha aggiunto – e, nel ripagare la fiducia che oggi mi è stata rinnovata, mi impegno a proseguire nell’importante lavoro di tutela del prodotto sul piano sia nazionale che internazionale, nonché a promuoverne i valori e le qualità in tutto il mondo. Ogni singola attività condotta dal Consorzio in merito a tutela, promozione e valorizzazione della denominazione, nonché di informazione al consumatore sarà portata avanti ed a tratti rafforzata, soprattutto sullo scenario internazionale: l’Aceto Balsamico di Modena IGP è il prodotto del Made in Italy agroalimentare più esportato con oltre il 90% della produzione e questo rende più che mai necessario non abbassare mai la guardia nella lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare il Consiglio d’Amministrazione uscente che in questi anni ha lavorato al mio fianco nell’intensa e laboriosa attività consortile”.

Durante l’Assemblea odierna, il Consiglio uscente ha esposto gli asset principali su cui si è sviluppata l’attività consortile negli ultimi cinque anni e si è al contempo posto una riflessione strategica sul futuro del prodotto e sugli strumenti di valorizzazione della denominazione che il Consorzio può mettere in campo. Questo primo mandato di avvio del Consorzio di Tutela si conclude in concomitanza con la ricorrenza del decennale della registrazione comunitaria dell’IGP “Aceto Balsamico di Modena” ottenuta il 3 luglio del 2009; in tale contesto uno dei primi compiti del nuovo Consiglio sarà proprio quello di celebrare l’importante anniversario facendo memoria del percorso compiuto fino ad oggi e individuando, sulla base dell’esperienza pregressa, strategie e prospettive per costruire il futuro dell’Aceto Balsamico di Modena IGP.

Futuro che appoggia sui dati del presente. Il 2018 a causa della problematica vendemmia 2017 ha segnato un rallentamento in termini di volumi, ma non di fatturato, ma per l’anno in corso si prevede un riallineamento con i dati degli esercizi precedenti. Il mercato rimane principalmente quello esterno con un export che supera il 90% di cui più del 50% fuori dai confini europei e le priorità sono due: comunicare e tutelare, creare cultura e conoscenza e reprimere frodi e contraffazioni. “I mercati su cui continueremo a lavorare – continua il neo Presidente – sono quelli classici in cui siamo presenti da vari anni: Germania, Francia, Italia e Stati Uniti, ma la riflessione sul futuro della nostra denominazione ci porta ad analizzare nuove possibilità e frontiere, non solo geografiche”. Eventi, fiere, incoming di giornalisti, incontri con influencer, comunicazione web e tradizionale e molte altre iniziative hanno caratterizzato il lavoro del Consorzio e nuovi progetti di comunicazione pluriennali sono già stati presentati per consolidare il lavoro fatto.

Il Consorzio si è distinto in questi anni anche per la capacità di utilizzare in modo efficace fondi pubblici sia a livello nazionale che comunitario utilizzati sia per azioni di tutela che per creare cultura di prodotto. Il tema della tutela è particolarmente caldo. Dopo i provvedimenti amministrativi e le sentenze positive per la tutela del termine “balsamico” arrivate a livello nazionale, il Consorzio è riuscito a portare un importante contenzioso avviato in Germania di fronte alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea che, entro i primi mesi del 2020, dovrebbe emanare il suo giudizio definitivo. “Queste procedure legali sono il frutto di un lavoro congiunto del Consorzio con avvocati di altissimo livello sia italiani che di altri Paesi – afferma il Direttore Federico Desimoni – che hanno espresso al meglio la loro professionalità, ma tutto questo è stato possibile perché i produttori ci hanno creduto e, con il loro contributo economico, hanno sostenuto questa battaglia”.

La tutela del prodotto e del comparto è stata perseguita anche attraverso altre iniziative volte a fornire ulteriori garanzie al sistema, in primis, attraverso la modifica del disciplinare, la cui procedura è oggi in via di conclusione, si introdurranno importanti strumenti di controllo su tutta la filiera; poi la creazione di nuovi strumenti digitali per la gestione del sistema di certificazione ed, infine, l’avvio di attività di ricerca e sviluppo in collaborazione con importanti università italiane che permetteranno di migliorare aspetti tecnico-analitici e forniranno strumenti per lavorare sulla tematica dell’autenticità e della garanzia del consumatore.


Un programma molto sostanzioso e tanti progetti in corso che il Consiglio sarà chiamato nei prossimi tre anni a consolidare, approfondire e portare a termine.

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15/05/2019, 19:07
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LA LUNGA SETTIMANA DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP, DA BRUXELLES A NEW YORK


Due missioni del Consorzio di Tutela in appena sette giorni per favorire la conoscenza del prodotto Made in Italy più esportato nel mondo



Da Modena a New York City, passando per Bruxelles. La lunga settimana dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è iniziata ieri con la partecipazione del Consorzio di Tutela all’ Authentic Italian Table, iniziativa comune a 23 CCIE (9 Nord America, 12 Europa, 2 Asia) coinvolte nel progetto True Italian Taste per la promozione della tradizione culinaria italiana e del prodotto autentico 100% Made in Italy. Una iniziativa organizzata per celebrare la cucina italiana in Belgio, nata dalla collaborazione tra la Camera di Commercio Belgo-Italiana e F.I.C. Belgio (Federazione Italiana Cuochi in Belgio), che vede protagonista il prezioso alimento al Foodlab Excellis - centro interamente dedicato al settore della ristorazione - tra le mani dei cuochi dei migliori ristoranti italiani in Belgio, con show-cooking e degustazioni di ricette tradizionali a partire dai prodotti 100% italiani, trasmettendo così il loro savoir-faire.

L’evento, che giunge quest’anno alla seconda edizione, fa parte del progetto True Italian Taste – a sua volta parte del programma “The Extraordinary Italian Taste” - promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da Assocamerestero in collaborazione con le Camere di Commercio italiane all’estero, per valorizzare e salvaguardare il prodotto agroalimentare autentico italiano.

Esso ha lo scopo di favorire, attraverso la rete della ristorazione, una migliore conoscenza del prodotto autentico italiano già presente sul mercato – con particolare riferimento a DOP e IGP – favorire la conoscenza e l’ingresso di nuovi prodotti, evidenziare – attraverso azioni di sensibilizzazione e formazione – le caratteristiche peculiari di ciascuno di essi sottolineandone il legame con il territorio di origine e proporre un modello di ristorazione ispirato alla tradizione italiana ma declinato secondo le esigenze locali, pur mantenendo ferme le caratteristiche del prodotto italiano autentico nella preparazione.

“Non potevamo mancare a quest’evento, un’ulteriore e importante occasione di raccontare alle Istituzioni, agli operatori, a giornalisti einfluencer di settore il valore dell’autenticità in un mondo di “fake”, l’autenticità che viene espressa dai prodotti DOP e IGP italiani che sono in grado di far percepire e gustare il prezioso legame tra cibo, cultura, tradizione e territorio – ha premesso il Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni – e che ci permette di lavorare sull’educazione, la conoscenza e la consapevole del consumatore che, pur desiderando e cercando l’autentico Made in Italy, è troppo spesso sviato e ingannato da copie di cattivo gusto”.

Con le stesse finalità di educational experience, il prossimo 23 giugno, il Consorzio proporrà a New York City presso la Scavolini Soho Gallery, una serata dedicata all’incontro tra Aceto Balsamico di Modena e chef internazionali. Degustazioni narrativo-sensoriali, show cooking, presentazioni di nuove ricette e abbinamenti permetteranno ai partecipanti di immergersi nella nel poliedrico mondo del “balsamico” e della creatività culinaria. Organizzata nell’ambito del progetto “Balsamic Vinegar of Modena, the Original” - sviluppato per gli Stati Uniti e co-finanziato dall’Unione Europea - l’iniziativa è indirizzata al mondo della comunicazione e agli operatori del settore e si propone come approccio innovativo alla “tradizione”.
L’evento, che si aprirà con i saluti del Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico IGP Mariangela Grosoli ed un esclusivo cocktail a base di aceto Balsamico di Modena IGP creato appositamente per l’occasione, si svilupperà con uno show cooking tenuto dalla Chef Silvia Barban affiancata dal Direttore del Consorzio Federico Desimoni, che racconterà e descriverà proprietà e caratteristiche dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, nonché la storia di questo prodotto e come riconoscere quello autentico dalle imitazioni. Successivamente, è in programma una degustazione sensoriale accompagnata da ricette da proporre in abbinamento al prezioso condimento: primi piatti, pizza, piatti di formaggio e gelati per dimostrare la grande versatilità del prodotto, dalle radici antiche ma adatto ai sapori e alle combinazioni della cucina moderna.

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18/06/2019, 13:08
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Il termine “balsamico” è tutelato contro le evocazioni lo conferma la Corte d’Appello di Bologna

Notizia importante e di grande rilevanza per il mondo dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP

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20/06/2019, 21:14
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La registrazione a livello comunitario è avvenuta il 3 luglio 2009
ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP:
10 ANNI DI TUTELA PER TRE SECOLI DI STORIA

Il Consorzio di Tutela con la serata a Palazzo Molza ha avviato l’anno celebrativo dei 10 anni di registrazione a livello comunitario dell’IGP


Primo anniversario importante per l’Aceto Balsamico di Modena IGP che ieri, 3 luglio, ha festeggiato i primi dieci anni dalla sua registrazione come Indicazione Geografica Protetta a livello comunitario avvenuta, appunto, il 3 luglio 2009. L’evento celebrativo si è tenuto a Palazzo Molza presso la Camera di Commercio di Modena dove Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP ha avviato la serata insieme ai numerosi ospiti istituzionali tra cui il Presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei, L’assessore alla città smart, politiche economiche, turismo e promozione della città di Modena Ludovica Carla Ferrari, il Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Molinari, il responsabile ICQRF di Modena Gianluca Giuli, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale CSQA Piero Bonato. I rappresentanti delle istituzioni storicamente coinvolte nel processo di registrazione hanno evidenziato l’importanza di questo risultato per il territorio, la tradizione e la cultura di Modena, in particolare Enrico Corsini, Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, ha sottolineato come il riconoscimento dell’IGP abbia avuto riflessi positivi per l’intero comparto degli aceti balsamici di Modena riconoscendo l’importanza di un mercato multiforme in grado di rispondere alle diverse domande del consumatore sempre più globale.

L’Aceto Balsamico di Modena costituisce in effetti un elemento di fondamentale importanza per il tessuto sociale, culturale ed economico del territoriomodenese e della Regione Emilia Romagna; un patrimonio creato, protetto e valorizzato da imprenditori lungimiranti che ha sempre potuto contare sull’appoggio istituzionale soprattutto per quanto riguarda l’attività di promozione e valorizzazione”, e che oggi più che mai è sostenuto nelle sue battaglie legali dal Ministero e dai rappresentanti del Governo italiano, come evidenziato nell’intervento di Luciano Nieto Capo della Segreteria Tecnica del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo: “A Modena si celebra una ricorrenza importante, dieci anni di uno dei prodotti simbolo dell’Italia nel mondo, crediamo che sia sempre più importante difendere queste tipicità che sono diffuse nel mondo come emblema della nostra qualità” .
“Dieci anni di tutela. Tre secoli di storia.” È il pay off scelto dal Consorzio per questo anno celebrativo e il titolo del convegno presentato ieri sera, una riflessione sul processo storico che ha portato alla nascita di questo prodotto e della sua attualizzazione nel contesto contemporaneo. Gli interventi dei due relatori e le conclusioni della Regione Emilia-Romagna, hanno offerto uno sguardo sincronico che ha permesso di percepire lo spessore socio-culturale, oltre che economico, dell’Aceto Balsamico di Modena e del contesto che lo ha generato. La prima relazione è stata dedicata alla storia e alla tradizione degli aceti balsamici d Modena, la seconda ha esplorato le nuove frontiere della comunicazione, offrendo spunti di riflessione sul come sia possibile, proprio partendo dalla storia e dai valori sociali che questo prodotto rappresenta, attualizzazione i contenuti intangibili di questo patrimonio portandoli nel contesto concreto, ordinario e quotidiano dei produttori e dei consumatori. Un bell’esempio che mostra come i valori di un’eredità culturale possano divenire driver di orientamento del consumatore soprattutto all’interno di un mercato che sta cambiando i propri paradigmi ed in cui anche i prodotti possono divenire veicoli di contenuti e di senso, esperienza significative personali e collettive.

Dieci anni di strada dunque, tanto lavoro fatto e molto altro da portare avanti, grazie al lavoro puntuale e incessante del Consorzio che, ufficialmente, dà inizio alle proprie attività già nel 1993, con la sua costituzione. Tuttavia è dopo il 2009 che il lavoro per esso si è decisamente intensificato.
“Attraverso un lavoro relazionale importante – ha premesso Federico Desimoni, Direttore del Consorzio di Tutela dell’IGP - è stato possibile fare sintesi tra diversi soggetti presenti al momento della registrazione e riportare ad unità un settore molto frammentato, fino ad arrivare al riconoscimento pubblico come “Consorzio di Tutela” ad opera del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nel marzo 2014. Con il riconoscimento ministeriale è iniziato un lavoro focalizzato soprattutto sulla tutela della denominazione, in particolare la costituzione di un ufficio vigilanza e di un team di legali operanti a livello nazionale e in altri Paesi europei, l’avvio dell’attività di vigilanza in collaborazione con l’ICQRF e l’instaurazione di procedimenti legali in Italia e all’estero nei confronti di prodotti commercializzati con il termine “balsamico”. Attività – ha aggiunto Desimoni - che hanno portato negli anni a numerosi successi a livello stragiudiziale e, nell’ultimo periodo, a provvedimenti sia amministrativi che giudiziali molto positivi per la tutela della denominazione. Una serie di importanti “precedenti” che hanno riconosciuto come “evocativo”, e quindi come illegittimo, l’uso del termine balsamico”.

Quest’ultima attività è stata proficua soprattutto nell’ultimo biennio; da menzionare in particolare sono alcune ordinanze-ingiunzione dell’ufficio sanzioni dell’ICQRF centrale, due sentenze del tribunale di Bologna, una sentenza della Corte d’Appello di Bologna e fino ad arrivare al contenzioso partito dalla Germania ed ora in decisione presso la Corte di Giustizia Europea. Molte energie sono state profuse altresì a livello di comunicazione, promozione e valorizzazione del prodotto: numerosi sono stati infatti i progetti del Consorzio tanto a livello nazionale quanto comunitario, che hanno ottenuto finanziamenti pubblici e reso possibile lo sviluppo di iniziative di rilievo in importanti mercati extraeuropei come gli Stati Uniti. Un progetto, quest’ultimo rivolto al mercato americano, partito nel 2017 e che terminerà nel 2020, per il quale tuttavia è già stato richiesto il rinnovo per un ulteriore triennio.

Una visione prospettica, orientata al futuro dunque e incentrata sull’importanza di guardare avanti per porsi nuovi obiettivi. “Il Consorzio ha già iniziato ad allargare i propri orizzonti – ha spiegato Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP - avviando varie iniziative e progetti pilota relativi ad alcuni concetti chiave: aumentare sempre più le garanzie per il consumatore attraverso progetti che sappiano promuovere e diffondere i valori di autenticità, trasparenza, legalità; coinvolgere in modo più efficace tutta la filiera produttiva per migliorare i sistemi di controllo e certificazione da implementare con le nuove tecnologie digitali; passare da un modello di comunicazione assertivo e unidirezionale ad una comunicazione esperienziale e narrativa; confermare, attraverso la realizzazioni di azioni e programmi educational, il ruolo del Consorzio quale “agenzia educativa” in grado di informare e formare ed infine lavorare con crescente impegno per la promozione di valori sociali condivisi come la sostenibilità, la legalità, la convivialità, la creatività e l’innovazione”.

L’incontro si è concluso con l’intervento del dott. Mario Montanari, Responsabile Servizio Innovazione, Qualità, Promozione e Internazionalizzazione del Sistema Agroalimentare, della Regione Emilia-Romagna che è tornato ad evidenziare come “In questo momento di internazionalizzazione la produzione di prodotti certificati è il punto più importante della nostra agricoltura. Negli ultimi 5 anni abbiamo messo le IG al centro delle nostre politiche legandoli ad altri aspetti necessari per continuare a crescere: innovazione e dimensione internazionale. Questi saranno gli elementi principali necessari per il futuro e per l’Emilia Romagna che è la prima regione europea per produzione agroalimentare sarà importante continuare questa crescita insieme alla valorizzazione e promozione dei nostri prodotti certificati”.

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04/07/2019, 16:21
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Domenica 29 settembre, iniziative in 38 acetaie della provincia di Modena
CULTURA BALSAMICA, MUSICA LIVE ED AUTO D’EPOCA PER ACETAIE APERTE 2019

Cresce l’attesa per uno dei principali appuntamenti di divulgazione rivolti al grande pubblico: originali iniziative accompagnano le visite guidate e le degustazioni

Sarà un’edizione ricca di iniziative originali, quella di Acetaie Aperte 2019. La manifestazione organizzata dai Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP per la giornata di domenica 29 settembre ha in serbo numerose sorprese, tutte da scoprire nelle 38 acetaie della provincia di Modena aderenti. Il programma, in continuo aggiornamento, sarà ricco di eventi incentrato sulla narrazione delle storie, dei personaggi e delle peculiarità del prodotto.

Tra le iniziative proposte per l’edizione 2019 dalle singole acetaie, si trovano visite guidate ai luoghi di produzione con illustrazione del ciclo produttivo, cottura del mosto ed escursioni nelle vigne insieme a degustazioni di Aceto Balsamico in purezza e in abbinamento con i prodotti tipici del territorio. Giochi per grandi e piccini, showcooking, musica live, visite ai musei del balsamico “di famiglia” con antiche strumentazioni di lavoro in esposizione, intrattenimenti di “cultura balsamica”, esposizioni di auto d’epoca e test drive.

Un evento attraverso cui richiamare flussi turistici sul territorio, come ribadisce anche il Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Mariangela Grosoli: “La ricaduta economica sul territorio delle attività legate al comparto food DOP e IGP– puntualizza –supera i 600 milioni di euro e comprende i consumi ma anche l’incoming turistico che quest’area è in grado di attirare per il suo immenso patrimonio agroalimentare, di cui l’Aceto Balsamico di Modena IGP e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP sono senza dubbio tra i massimi esponenti. In questo contesto, Acetaie Aperte si propone come uno dei più importanti appuntamenti di divulgazione rivolti al grande pubblico per l’enogastronomia del territorio e contribuisce a fare della nostra provincia una delle food destination più richieste”.

La buona riuscita di iniziative come Acetaie Aperte si basa sulla capacità di tutto il sistema - produttori e Consorzi– di lavorare coesi al fine di raggiungere un obiettivo comune, tuttavia “un plusvalore risiede soprattutto nell’occasione unica offerta dai produttori ai visitatori – aggiunge il Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Enrico Corsini - di conoscere attraverso i racconti delle storie di famiglia, a tratti secolari, quanto importante sia la tradizione legata all’Aceto Balsamico nel contesto dell’economia ma anche della società modenese”.
Un’edizione ricca di eventi e di sorprese dunque, che verrà ad arricchire ulteriormente l’anno della celebrazione del decennale dall’ottenimento dell’Indicazione Geografica Protetta per l’Aceto Balsamico di Modena.

Per informazioni dettagliate su programmi ed indirizzi delle singole acetaie: www.consorziobalsamico.it; www.acetaieaperte.com; oppure Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena tel. 059/208621


Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP

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Domenica 29 settembre, iniziative in 38 acetaie della provincia di Modena
GUSTO E SUGGESTIONI, LA RICETTA DI ACETAIE APERTE 2019

Dalle visite ai luoghi di produzione alle verticali di Aceto Balsamico in una torre storica: tutti gli ingredienti per una domenica all’insegna dell’oro nero di Modena



Visite guidate ai luoghi di produzione, assaggi liberi in abbinamento ai prodotti tipici del territorio, showcooking ed una esclusiva e suggestiva degustazione verticale guidata di cinque aceti balsamici – tre IGP e due DOP – in una torre antica del XVI secolo. Questi sono solo alcuni degli ingredienti che vanno a comporre la ricetta di Acetaie Aperte 2019, la manifestazione organizzata dai Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP per domenica 29 settembre in 38 acetaie della provincia di Modena. A condire ulteriormente la giornata dedicata all’oro nero ci saranno anche musica live, visite a musei balsamici interni alle acetaie con antiche strumentazioni di lavoro, esposizioni di auto d’epoca ed addirittura un test drive per misurare la propria abilità al volante.

Un’ampia possibilità di scelta dunque per i food lovers che sceglieranno di trascorrere la domenica tra l’odore del mosto cotto e il sapore unico di tale prezioso condimento, di cui Modena si pregia esserne la culla da secoli. Al centro di ogni iniziativa calendarizzata dalle singole acetaie, comunque, è sempre il Balsamico a rivestire il ruolo di protagonista assoluto e in questa occasione più che mai i produttori si soffermeranno a raccontare le storie, i personaggi e le peculiarità di ogni prodotto, anche conducendo gli ospiti in visite guidate nel vigneto da cui si traggono le uve destinate a diventare l’Oro Nero di Modena.

L’edizione 2019 di Acetaie Aperte è uno degli eventi celebrativi del decimo anniversario della registrazione dell’IGP Aceto Balsamico di Modena, avvenuta il 3 luglio 2009, e una tappa di avvicinamento al ventesimo anniversario dalla registrazione della DOP Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, avvenuta il 17 aprile 2000. Queste ricorrenze evidenziano il ruolo e l’importanza dei Consorzi e della loro mission volta alla tutela, salvaguardia e promozione della tradizione, della cultura, del territorio e del tessuto sociale e imprenditoriale del proprio territorio.

Tra le proposte avanzate dai produttori per il pubblico di Acetaie Aperte infine, anche laboratori, giochi, intrattenimento e quiz di cultura balsamica finanche concorsi fotografici.

Per informazioni dettagliate su programmi, orari di apertura ed indirizzi delle singole acetaie, consultare il sito www.consorziobalsamico.it o www.acetaieaperte.com oppure contattare il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena allo 059/208621.


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Iniziato il conto alla rovescia per l’evento di domenica in 38 acetaie della provincia di Modena
ACETAIE APERTE 2019 ALLA SCOPERTA DEL BALSAMICO, UN TESORO DA UN MILIARDO DI EURO


Un’edizione ancora più ricca, in cui la narrazione e le storie dei produttori diventano i veri protagonisti della giornata



Due tesori che valgono al consumo circa un miliardo di euro, con una produzione di oltre 90 milioni di litri ogni anno, conosciuta ed esportata nei cinque Continenti. Questi sono i numeri dell’Oro Nero di Modena, l’Aceto Balsamico di Modena IGP e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP che insieme domenica 29 settembre si preparano ad essere protagonisti di una nuova edizione di Acetaie Aperte, la manifestazione organizzata dai due rispettivi Consorzi di Tutela in 38 acetaie della provincia di Modena.

Non saranno infatti soltanto le visite guidate e le degustazioni in abbinamento ai prodotti tipici del territorio ad attendere i visitatori; quest’anno molte novità interessanti, tra cui la possibilità di compiere escursioni nei vigneti da cui si traggono le uve che poi diventeranno il Balsamico ed una, inedita, degustazione verticale di cinque aceti balsamici, IGP e DOP, in una antica torre del XVI secolo. Una suggestione che si gioca nelle narrazioni in viva voce dei singoli produttori che racconteranno ai presenti la propria storia, ma anche sulla comunicazione visiva degli allestimenti di musei del Balsamico ospitati all’interno delle acetaie storiche, in cui sono raccolti strumenti di lavoro antichi e moderni, quasi a testimoniare come la produzione di questo prezioso condimento sia la perfetta combinazione fra tradizione ed innovazione.

E ancora, showcooking, preparazione di panini gourmet con Daniele Reponi, assaggio di tortellini “da passeggio” declinati in quattro varianti balsamiche preparati dal noto food truck "La Vetusta", musica live, laboratori, giochi, intrattenimento e quiz di cultura balsamica finanche concorsi fotografici, esposizioni di auto d’epoca e test drive per una giornata all’insegna della convivialità che si conferma come l’evento divulgativo più importante dell’anno per l’Oro Nero di Modena.
Una edizione quindi oltremodo ricca, quella di Acetaie Aperte 2019, anche per enfatizzare il prestigioso traguardo raggiunto dall’Aceto Balsamico di Modena IGP - il decimo anniversario della registrazione avvenuta il 3 luglio 2009 - nonché l’avvicinamento ad un altrettanto importante tappa come il ventesimo anniversario dalla registrazione della DOP Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, avvenuta il 17 aprile 2000. Due ricorrenze che insieme rafforzano il ruolo e l’importanza dei Consorzi e della loro mission volta alla tutela, salvaguardia e promozione della tradizione, della cultura, del territorio e del tessuto sociale e imprenditoriale del proprio territorio.

I programmi e gli orari di apertura con gli indirizzi delle singole acetaie, sono consultabili al sito http://www.acetaieaperte.com" target="_blank oppure contattando il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena allo 059/208621. Inoltre, per tutta la settimana dal 23 al 27 settembre, un’anticipazione di Acetaie Aperte sarà offerta ai viaggiatori delle Frecce di Trenitalia a bordo dei treni AV9520 Roma – Milano in partenza dalla capitale alle 10.20 e AV9543 Milano - Roma delle 14.20. In tale occasione sarà altresì offerta ai viaggiatori la possibilità di degustare l’Aceto Balsamico di Modena IGP, accompagnato dal racconto di come nasca questo prodotto di eccellenza del Made in Italy, come percepirne e riconoscerne le caratteristiche organolettiche e quali abbinamenti sono in grado di esaltarle al massimo.

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25/09/2019, 17:17
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DA MODENA AGLI USA:
UNA SETTIMANA DI EVENTI DEDICATI ALL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP

Dal New York Wine and Food Festival negli USA a Modena Champagne Experience, passando per la sesta edizione del contest #Sfide rivolto agli studenti degli alberghieri


Da Modena agli Stati Uniti e ritorno, in una settimana: una lunga scia di eventi attende l’Aceto Balsamico di Modena IGP in questo ottobre che si conferma come un mese particolarmente intenso per le attività promozionali del Consorzio di Tutela. In appena una settimana infatti, il prestigioso condimento si ergerà protagonista di due eventi ai due lati del mondo.

Dal 10 al 13 ottobre, l’oro nero di Modena si presenterà al New York City Wine and Food Festival ed in particolare al Trade Tasting di Venerdì 11 e al Grand Tasting del sabato e della domenica, mentre sarà tra gli ingredienti utilizzati da Giulio Adriani del ristorante The Local Pizzaiolo e Stefano Secchi del Rezdôra Restaurant in occasione dell’Italian Sunday Supper.

Il New York City Wine and Food Festival, tra i più importanti eventi dedicati al food della East Coast, rientra nel Progetto USA del Consorzio, e rappresenta anche quest’anno un’importante occasione per far conoscere il prodotto al grande pubblico e ribadire quanto sia importante distinguere il prodotto autentico.

Quasi in contemporanea, a Modena l’Aceto Balsamico IGP sarà presente con il Consorzio di Tutela con un banco d’assaggio, una degustazione sensoriale e due esclusive masterclass dedicate, alla terza edizione di Modena Champagne Experience. Domenica 13 e lunedì 14 ottobre, la più grande manifestazione italiana dedicata esclusivamente allo Champagne che si propone come punto di incontro tra eccellenze, unirà ancora una volta il famoso vino spumante francese con due delle più rappresentative denominazioni del made in Italy agroalimentare, ovvero l’Aceto Balsamico di Modena IGP ed il Parmigiano Reggiano. L’orario previsto per le due masterclass – a cui è possibile iscriversi inviando una mail a segreteria@consorziobalsamico.it – è il seguente: domenica 13 ottobre alle 15.30 e lunedì 14 ottobre alle 12.30.

Cambia invece il nome, ma non la sostanza, del concorso che coinvolge gli allievi delle classi degli Istituti Alberghieri della Regione Emilia Romagna e di cui il Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP è partner storico. Si chiamerà #Sfide – fino alla scorsa edizione è stato ER School of Food – ed avrà come tema il mondo dell’alimentazione ed i suoi valori, dalla conoscenza della natura e dei suoi cicli, all’alimentazione sana e sostenibile, dalla valorizzazione delle eccellenze gastronomiche del territorio al recupero delle tradizioni locali, perché il cibo non è solo nutrimento ma anche cultura e storia. Convivialità, ma soprattutto condivisione, anche attraverso i social, perché se usati in maniera virtuosa, essi riescono a favorire il confronto e lo scambio di idee.

“Oggi tendiamo a ricercare sempre di più estetica e bellezza in ciò che mangiamo – commenta il Direttore del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico IGP Federico Desimoni – ed in predetto contesto la ricerca del perfetto impiattamento e di equilibrio visivo hanno assunto un ruolo sempre più importante nelle cucine professionali ma anche nelle case dei foodies. Ma l’Aceto Balsamico di Modena è, prima ancora che un elemento immediatamente riconoscibile alla vista, un ingrediente dalla grande versatilità e sono certo che i ragazzi sapranno valorizzarlo al meglio”.

Come da prassi, le classi andranno a comporre delle squadre ed ognuna di esse è chiamata a rivisitare un piatto tipico della tradizione emiliano-romagnola utilizzando un ingrediente – non previsto nelle ricette originali – tra quelli del territorio. In particolare, per i partecipanti alla categoria tematica dedicata all’Aceto Balsamico di Modena IGP, è richiesta la preparazione di un piatto in cui il pregiato condimento non sia impiegato solo come decorazione ma come ingrediente ed i ragazzi sono dunque invitati a giocare con i sapori oltre che con le forme ed i colori. L’utilizzo dell’Aceto Balsamico di Modena IGP dovrà essere dettagliatamente descritto nella ricetta - dove dovrà inoltre comparire l’hashtag #acetobalsamicodimodena – e la giuria composta da rappresentanti del Consorzio si riserverà di premiare con un tour in Acetaia la classe che presenterà il piatto con l’Aceto Balsamico di Modena IGP in cui meglio siano sviluppati equilibrio ed impatto visivo.

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08/10/2019, 16:00
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Per la verifica dei dati sarà collegato con l’App Gratuita Trust yourFood®
UN PASSAPORTO DIGITALE PER L’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP

Presentato a Cibus Tec a Parma il progetto pilota che coinvolge l’Istituto Poligrafico dello Stato il Consorzio di Tutela, Csqa e Fondazione Qualivita

Aceto Balsamico di Modena IGP prima tra le grandi Indicazioni Geografiche italiane ad avviare la sperimentazione del Passaporto Digitale, il sistema di tracciabilità agroalimentare realizzato in collaborazione con il Poligrafico dello Stato, Fondazione Qualivita e supervisionato da CSQA Certificazioni. La presentazione di tale progetto pilota è avvenuta lo scorso 23 ottobre a Parma, durante Cibus Tec, nell’ambito dell’evento “Trust your food & Aceto Balsamico di Modena”, a cura dello stesso Istituto Poligrafico dello Stato, CSQA e Fondazione Qualivita. Una iniziativa dunque, che mette al centro della scena l’elemento attualmente più innovativo in termini di tracciabilità e rintracciabilità, anti-contraffazione e controllo delle frodi.

Tale operazione, prevede il collegamento del Passaporto Digitale, con l’App gratuita Trust yourFood®, per la verifica dei dati di tracciabilità e l’attivazione di ulteriori servizi a valore aggiunto. La soluzione sviluppata dal Poligrafico per il settore agroalimentare prevede l’integrazione di un sistema di anticontraffazione e tracciabilità ed i dati certificati, attraverso la tecnologia blockchain, da CSQA con il coinvolgimento di tutta la filiera. Tale contrassegno, che si presenta come una soluzione tecnologica a difesa della qualità ed originalità, sarà personalizzato ed in due formati, progettato con sofisticati elementi di stampa di sicurezza, da apporre su ciascuna bottiglia. Nella fattispecie dell’Aceto Balsamico di Modena ha chiesto a CSQA di sviluppare un Piano dei controlli che possa fornire garanzie sulla tracciabilità della materia prima mosto lungo tutta la filiera. L’iniziativa si colloca tra le più significative tra quelle attivate per promuovere la tracciabilità e la lotta alla contraffazione, ed in particolare si configura come pratica di eccellenza nel rapporto tra sistema pubblico e privato: una sinergia efficace che rappresenta uno dei pilastri per tutelare il patrimonio culturale e produttivo del nostro Made in Italy agroalimentare. Il Passaporto Digitale assumerà i connotati altresì di una preziosa arma anticontraffazione nel caso dell’e-commerce, canale attraverso il quale si verifica una parte importante delle frodi.

Dichiarazioni

Federico Desimoni - Direttore del Consorzio di Tutela
“Tutelare un’eccellenza come l’Aceto Balsamico di Modena ovvero il prodotto Made in Italy agroalimentare ad Indicazione Geografica più esportato nel mondo è un dovere in quanto, essendo così diffuso e celebre, più di altri prodotti si trova esposto a fenomeni di contraffazione. Ad oggi molto viene fatto dal Consorzio in sinergia con Organismi di Controllo e dalle forze dell’ordine, affinché tali frodi vengano represse. Tuttavia dotare ogni bottiglia di Aceto Balsamico di Modena IGP di un bollino che ne attesti l’originalità e soprattutto la tracciabilità, coinvolgendo il consumatore in un’alleanza finalizzata alla tutela del prodotto autentico, è un ulteriore passo avanti nella giusta direzione”.

Paolo Aielli – Amministratore delegato IPZS
Il Poligrafico è orgoglioso di contribuire alla protezione e tutela dei prodotti di qualità che rendono il nostro Paese, l’Italia, un riferimento nel mondo. La scelta volontaria del Consorzio di tutela, di apporre un Contrassegno di sicurezza, rende ogni bottiglia di Aceto Balsamico di Modena unica e non replicabile; tutti i Contrassegni realizzati dal Poligrafico permettono di verificarne l’autenticità attraverso meccanismi analoghi a quelli usati per le banconote.

Piero Bonato – Direttore Csqa
Si tratta di un progetto innovativo che il consorzio ha voluto avviare in collaborazione con Csqa IPZS e Fondazione Qualivita. L’obiettivo è portare a valore il sistema di controllo della IG attraverso un duplice sistema costituito dai contrassegni del poligrafico dello stato e dalla App Trust yourFood®. I contrassegni sono uno strumento di identificazione della singola bottiglia e al contempo strumento di anticontraffazione in virtù delle caratteristiche intrinseche del contrassegno.
L’integrazione dei sistemi di controllo tradizionali con nuove tecnologie informatiche e informative rappresenta una frontiera innovativa che ha l’obiettivo di rendere sempre più efficienti i controlli e consentire una comunicazione immediata con il consumatore.

Mauro Rosati – Direttore Fondazione Qualivita
Il sistema della qualità italiano, riconosciuto in tutto il mondo come uno fra i più avanzati, fa un altro passo avanti con il Passaporto Digitale dell’Aceto Balsamico di Modena IGP. Si tratta non solo di un nuovo modo di tutelare il prodotto contro la contraffazione, ma anche di un approccio diverso nei confronti del consumatore, dove interattività e scambio di informazioni avvengono in tempo reale. Ad ulteriore conferma di come il mondo delle DOP IGP sia un sistema che si fonda sulla tradizione senza perdere mai di vista l’innovazione.

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28/10/2019, 13:29
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