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Consorzio Aceto Balsamico di Modena 
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Il Consorzio: “non c’è più tempo, agire subito”.

QUESTIONE SLOVENA, IL SOTTOSEGRETARIO CENTINAIO INCONTRA IL CONSORZIO DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP AL CIBUS DI PARMA: C'È BISOGNO DI FARE SISTEMA

Insieme al rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole, anche il Sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini e la Deputata della Lega Benedetta Fiorini, Segretario della Commissione Attività Produttive della Camera

Sollecitare l’intervento del Premier Draghi e fare pressing sui rappresentanti italiani nelle Istituzioni Europee affinché possano intercedere a favore di un’accelerazione del procedimento: queste le prossime mosse per adiuvare l’avvio della procedura di infrazione contro la norma tecnica slovena sugli aceti balsamici. Lo ha anticipato ieri il Sottosegretario alle Politiche Agricole Sen. Gian Marco Centinaio, incontrando al Cibus di Parma insieme al Sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini e alla Deputata emiliana della Lega nonché Segretario della Commissione Attività Produttive alla Camera Benedetta Fiorini che ha seguito la problematica fin dall'inizio, il neo rieletto Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli e i due Vicepresidenti Cesare Mazzetti e Giacomo Ponti. Il Sottosegretario s’è infatti soffermato a colloquio con i vertici del Consorzio per fare il punto sullo stato di avanzamento lavori dell’avvio della procedura di infrazione contro la Slovenia.
“Il Ministro Patuanelli s’è fatto carico di sollecitare il Presidente del Consiglio Draghi, per non correre il rischio che la situazione si areni – ha commentato Centinaio – mi farò portavoce della questione anche con il Ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, perché non si parla solo di agricoltura ma di una filiera intera. Insieme anche al Sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini, alla deputata Benedetta Fiorini, cercheremo di sollecitare Palazzo Chigi affinché venga preparata questa lettera e spedita rapidamente all'Europa. Una volta che la lettera sarà giunta a destinazione proveremo ad accelerare il procedimento. Ora più che mai c’è bisogno di fare sistema”.

Il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena interessato dalla suddetta questione è uno dei più significativi, stabilmente nella top 5 dei prodotti ad indicazione geografica più rappresentativi nonché il più importante tra tutte le IG italiane in termini di esportazione: oltre il 92% del totale della produzione certificata. Motivo per cui, l’apertura rapida di una procedura di infrazione a tutela della denominazione è più che mai urgente, per evitare di creare danni ingenti al prodotto in termini economici e di tutela.
“Non c’è più tempo – ha affermato Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP – dobbiamo essere velocissimi ad aprire la procedura d’infrazione contro la Slovenia. Sono già passati diversi mesi da quando è stata pubblicata la legge slovena al centro del contendere ed il comparto sta aspettando una risposta decisa da parte del Governo Italiano. La norma tecnica si pone in netto contrasto non solo con la normativa europea sugli aceti, ma anche con le procedure previste per le indicazioni geografiche”.

Al riguardo sono intervenuti anche i due Vicepresidenti del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Cesare Mazzetti e Giacomo Ponti, anch’essi appena riconfermati per il triennio 2022-2025. “Siamo di fronte ad una anomalia normativa – hanno spiegato – perché in realtà, prima che venisse emanata questa norma tecnica, in Slovenia esisteva già una normativa sugli aceti ed era in linea con gli standard europei. Ciò che stupisce è che una legge corretta sia stata rimaneggiata con il solo intento di imitare, in maniera inopportuna ed illecita, la denominazione Aceto Balsamico di Modena IGP, correttamente e seriamente prodotta in Italia dai produttori modenesi sottoposti a regole strettissime. La novità introdotta – aggiungono – ha fatto sì che unicamente per la parola balsamico finora vietata dalle norme europee, sia stato reso lecito l’utilizzo per indicare aceto che contiene mosto, al solo fine di imitare la produzione italiana e trarne vantaggio nella vendita. Presentando di fatto ai consumatori un prodotto senza alcuna regola”.

Alla 21° edizione della manifestazione internazionale dell’agroalimentare Cibus, che è tornata a Fiere di Parma dopo quattro anni ed una edizione saltata causa pandemia, oltre 3.000 aziende rappresentative del Made in Italy e dei singoli territori, la cui valorizzazione è la mission dell’evento stesso. Tante idee, voglia di confrontarsi ed un grande fermento di visitatori, foriero di una energia positiva come non si vedeva da tempo. Nonostante sia tangibile tra i produttori un clima di preoccupazione per gli sviluppi della crisi internazionale: l’Italia è infatti un Paese che per l’approvvigionamento di alcune materie prime fondamentali dipende da altri Stati e questo inevitabilmente rischia di ripercuotersi sulle produzioni nazionali soprattutto in termini di costi.

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05/05/2022, 14:01
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L’appuntamento è al Jacob K. Javits Convention Center of New York

L’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP PROTAGONISTA AL SUMMER FANCY FOOD SHOW 2022 DI NEW YORK CITY

Dal 12 al 14 giugno, il Consorzio di Tutela porta il prezioso condimento alla più importante kermesse statunitense dedicata esclusivamente a specialità alimentari e bevande

L’Aceto Balsamico di Modena IGP ancora protagonista negli Stati Uniti. Dal 12 al 14 giugno, insieme al Consorzio di Tutela, il prezioso condimento tornerà infatti a calcare il palcoscenico americano prendendo parte al Summer Fancy Food Show 2022, il più grande evento statunitense riservato agli operatori del settore e dedicato esclusivamente a specialità alimentari e bevande. Quella del 2022 è la terza partecipazione del Consorzio a tale evento: precedentemente era stato presente al Summer Fancy Food Show con stand istituzionale nelle edizioni del 2017 e 2018. Quello che sta per iniziare è inoltre il primo del post pandemia e anche per tale motivo assume una rilevanza ancora maggiore, perché sarà un test di come questo Mercato ha metabolizzato e superato le difficoltà connesse agli interscambi commerciali nei mesi scorsi.

“Lo scopo e le modalità della partecipazione al Summer Fancy Food Show 2022 – spiega il Direttore del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni – si differenzia sensibilmente da quanto fatto in passato; la presenza del Consorzio, infatti, è principalmente finalizzata a lanciare un nuovo progetto di interazione con il consumatore per cui è necessaria la collaborazione della distribuzione. L’intenzione è dunque quella di coinvolgere i rappresentanti del mondo della distribuzione, fare conoscere loro il progetto “Consortium Profile” accompagnandoli in brevi momenti esperienziali e di degustazione”.

Per l’Aceto Balsamico di Modena IGP infatti, quello statunitense è un Mercato particolarmente significativo, basti pensare che il prodotto qui esportato in volume supera i 30 milioni di litri e rappresenta circa un terzo di tutto l’export (32,6%). Considerando l’enorme fetta di prodotto esportato rispetto alla produzione totale – ovvero oltre il 90% - appare come particolarmente interessante il fatto di rappresentare, la quota esportata negli USA, ben il 30% della produzione totale”.

“Siamo certi che la presenza del Consorzio al Summer Fancy Food di New York – riprende Desimoni – aiuterà il lancio del progetto “Consortium Profile” e quindi la diffusione sul mercato di questa nuova modalità di etichettatura che è in grado di descrivere il prodotto e facilitare un acquisto informato e consapevole da parte del consumatore”.

Location dell’evento è il Jacob K. Javits Convention Center of New York e in tale contesto lo stand istituzionale del Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP all’interno del Summer Fancy Food Show di New York City 2022, sarà il 3220 al Level 3, nel padiglione dedicato all’Italia. Ivi, per tutta la durata dell’evento, sarà possibile degustare il prezioso condimento nelle tipologie “affinato” ed “invecchiato” nelle diverse versioni e tipologie previste dal sistema Consortium Profile.

Organizzato dalla Specialty Food Association - associazione senza scopo di lucro fondata nel 1952 e che nell’anno corrente festeggia dunque il 70° anniversario dalla fondazione – nel corso dell’evento che coinvolge circa 2600 membri negli Stati Uniti e all’estero tra artigiani, fornitori, importatori e imprenditori, nonché distributori, rivenditori coinvolti nel commercio di specialità alimentari, saranno altresì presentati i premi Sofi™ Awards, che onorano l’eccellenza nel settore delle specialità alimentari da 50 anni.

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10/06/2022, 13:20
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Consorzio di tutela: “La collaborazione dei due enti ha reso possibile l’avvio del progetto relativo al Passaporto Digitale dell’Aceto Balsamico di Modena”

Aceto Balsamico di Modena IGP, dalla filiera certificata 1 mld di valore al consumo

Dopo il record dei 100 milioni di litri certificati IGP arriva la conferma di CSQA come ente di controllo

L'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (ICQRF) dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha rinnovato, con Decreto Ministeriale 322481 del 20 Luglio 2022, l’autorizzazione a CSQA ad effettuare i controlli per l’Indicazione Geografica Protetta Aceto Balsamico di Modena.

Uno dei grandi prodotti dal prestigio internazionale della food valley dell’Emilia-Romagna, una regione che vanta 44 prodotti agroalimentari DOP IGP e genera un valore economico pari a 2.779 milioni di euro ponendosi al primo posto tra le regioni italiane per impatto economico del food ad Indicazione Geografica (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2021).

L’Aceto Balsamico di Modena IGP – quinto prodotto italiano agroalimentare DOP IGP per valore alla produzione (Fonte: Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, dati 2021) – contribuisce al paniere made in Italy con 100 milioni litri di produzione certificata capaci di generare 400 milioni € di valore alla produzione, tradotti in 1 miliardo € di valore al consumo, grazie anche al valore generato dal prodotto destinato all’export che tocca quota 92% del totale. A livello di produzione un dato interessante da segnalare è il crescente apprezzamento del prodotto invecchiato che dal 2014 è cresciuto in modo esponenziale fino ad arrivare nel 2021 ad una produzione di oltre 5,2 milioni di litri con una crescita del 33% rispetto al 2020.

Nonostante la necessaria ed evidente autonomia e indipendenza tra Organismo di Controllo e Consorzio di tutela che ha sempre caratterizzato la relazione dei due enti e il rispetto delle diverse attività istituzionali svolte dagli stessi, la necessità di valorizzare e di implementare sempre più strategie di tutela del prodotto ha spinto CSQA e il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena a sviluppare anche progetti innovativi orientanti al miglioramento delle attività istituzionali e a un maggior coinvolgimento del consumatore. “La collaborazione dei due enti ha reso possibile l’avvio del progetto relativo al Passaporto Digitale dell’Aceto Balsamico di Modena - afferma il Direttore Federico Desimoni - un programma innovativo e pionieristico nel campo della tracciabilità, sicurezza alimentare, legalità e trasparenza che approderà sul mercato nei prossimi mesi e che anticipa le politiche comunitarie in materia di passaporto digitale dei prodotti recentemente annunciato dalla Commissione Europea.”

“Siamo orgogliosi che un’eccellenza del made in Italy come l’Aceto Balsamico di Modena IGP confermi CSQA nei controlli - ha sottolineato Pietro Bonato, Direttore Generale e AD di CSQA. Questo a dimostrazione di un importante lavoro sul fronte dei controlli, volti alla garanzia e tutela di un prodotto storico e simbolo dell’Italia. La quota export raggiunta del 92% è a dimostrazione dello straordinario valore e riconoscibilità raggiunti sui mercati internazionali e l’apprezzamento da parte dei consumatori. L’Aceto Balsamico di Modena IGP è stato la prima tra le grandi Indicazioni Geografiche italiane ad avviare la sperimentazione del Passaporto Digitale, il sistema di tracciabilità agroalimentare realizzato in collaborazione con il Poligrafico dello Stato, CSQA e Fondazione Qualivita, la cui realizzazione è la conferma dell’impegno sul fronte dell’innovazione per i prodotti a
denominazione di origine”.

L’Aceto Balsamico di Modena IGP conferma il valore del portfolio prodotti DOP IGP certificato da CSQA, che comprende ad oggi 71 Indicazioni Geografiche: un dato che sottolinea la volontà di accompagnare sempre di più lo sviluppo sostenibile delle filiere agroalimentari di qualità, simbolo del made in Italy e della vocazione dei territori.


CSQA Certificazioni
CSQA è un Organismo di Certificazione leader nel settore agroalimentare che svolge attività di certificazione, ispezione, assessment e formazione, attivo nei settori dell’Agroalimentare & Packaging, Sostenibilità, Life Sciences Sanità e Salute, Formazione e Servizi alla Persona, Sicurezza IT, Pubblica Amministrazione, Servizi Formativi/Tecnici/Turistici/Pubblici, Foreste, Legno e Carta. CSQA è il principale Organismo di Certificazione in Italia nel settore agricolo e alimentare con 71 prodotti DOP, IGP, STG controllati (elenco completo: http://bit.ly/CSQA-IG) e decine di migliaia di aziende certificate in ambito volontario.

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26/07/2022, 13:06
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UN ANNO D’ORO PER L’ORO NERO:
+60% PER L’ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP NEL 2022

Rispetto all’anno precedente, importante balzo in avanti per il prodotto imbottigliato




La qualità premia sempre. Soprattutto quando si tratta di un’eccellenza agroalimentare del Made in Italy conosciuta ed universalmente apprezzata in tutto il mondo come l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, che nell’ultimo anno ha visto incrementare il prodotto imbottigliato con valori a due cifre, nell’ordine di un + 60%.

Un risultato più che lusinghiero, considerato il clima di incertezza generale a livello internazionale che ancora non si è completamente dissolto, dopo gli anni difficili della pandemia e delle ulteriori crisi che nel frattempo sono intervenute sul piano politico ed economico a livello globale.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, per la sua ricercatezza e l’alto valore economico a esso ascrivibile in virtù della limitata produzione a volume, rappresenta infatti un prodotto particolarmente pregiato e di nicchia, con l’Italia che resta primo mercato di riferimento.

“Il consumatore – spiega il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Enrico Corsini – ha confermato in questi anni di avere una particolare attenzione per i prodotti di qualità e ce lo ha dimostrato continuando a sceglierci pur non trattandosi di un bene alimentare di prima necessità, in un momento economico particolarmente difficile. Il confronto a saldo positivo con l’annata 2021 è dunque per tutto il nostro comparto un motivo di grande soddisfazione – continua - e la conferma arrivata dai numeri non fa che rafforzare sul mercato il valore dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, il quale nonostante i continui aumenti ha retto molto bene negli ultimi esercizi”.

Quello che si legge dietro a questo successo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è anche un riconoscimento all’importante lavoro condotto dai produttori, che ciascuno con una propria storia da raccontare ed una tradizione da tramandare, rappresentano in modo egregio ed inequivocabile tutta la passione e la tenacia dei modenesi, nonché un fiore all’occhiello per l’economia del territorio.

Talvolta da secoli, come testimoniano alcune acetaie “storiche” ancora attive, dove oggi come un tempo, si continuano a perpetrare i medesimi sapori e profumi - unici, autentici ed inconfondibili – di mosto cotto di uve di Modena, lavorato secondo un metodo produttivo artigianale e complesso. Che passa anche da un lungo periodo di maturazione ed invecchiamento nelle batterie di piccole botti, dove ogni anno si procede con la pratica dei travasi. Il tempo minimo di invecchiamento per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è di 12 anni, che si allunga almeno fino a 25 anni quando si parla di “Extra Vecchio”, anche se all’invecchiamento in realtà non c’è un limite: esistono infatti ancora oggi batterie che superano i 150/200 anni di età e questo rende il prodotto oltremodo pregiato e ricercato dai palati gourmet.

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29/07/2022, 12:26
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IN VIAGGIO TRA LE ACETAIE APERTE
IL 25 SETTEMBRE NEI LUOGHI DI PRODUZIONE DEL BALSAMICO L’EDIZIONE 2022


Oltre 30 produttori dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP di tutta la provincia di Modena, accoglieranno i visitatori con degustazioni, visite guidate ed eventi collaterali

Torna Acetaie Aperte, l’evento di promozione e divulgazione annuale organizzato congiuntamente dai due Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, con l’obiettivo di portare food lovers e non solo, a conoscere i segreti del pregiato condimento proprio là dove nasce. La data da segnare sul calendario per l’edizione 2022 è domenica 25 settembre, in oltre 30 acetaie della provincia di Modena che producono Aceto Balsamico di Modena IGP e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, e la formula - rispetto alle precedenti edizioni - è la medesima: confermate le visite guidate e le degustazioni direttamente nei luoghi di produzione.


Un viaggio sensoriale a tutto tondo che mira a coinvolgere appassionati e curiosi alla scoperta degli elementi qualitativi e distintivi dei due prodotti, ma anche delle storie individuali raccontate dai singoli produttori, ciascuno con le proprie radici e con le proprie peculiarità.



Acetaie Aperte è una vetrina imprescindibile per i produttori, perché grazie a questa giornata molte persone si avvicinano per conoscere meglio l’Aceto Balsamico di Modena IPG e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e costruirsi una vera e propria “cultura”, imparando a distinguerli e ad utilizzarli nella quotidianità, e dotandosi degli strumenti adatti per riconoscere i prodotti autentici dalle imitazioni. Come le visite nelle acetaie e le degustazioni, ma anche tante altre iniziative collaterali organizzate nelle singole acetaie che, si stanno organizzando per offrire esperienze a 360 gradi, sia indoor che all’aperto.

Sono previste infatti spiegazioni della filiera produttiva, partendo dalla visita della vigna ove vengono coltivate le uve destinate al Balsamico e passando poi all’interno degli impianti con la sala bollitura, la sala deposito mosti, la barricaia e la sala invecchiamento. Ma ci saranno anche suggestivi percorsi nei musei del territorio dedicati al Balsamico, con le narrazioni teatrali di personaggi “storici” che coinvolgeranno il pubblico presente con originali animazioni.

All’aperto si contano visite e passeggiate al giardino botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro, sul Cimone e sulle Prealpi, la cottura del mosto in paiolo all’aperto, le visite in fattoria didattica o nel parco animali o ancora la dimostrazione di vendemmia con i più piccoli. Che potranno cimentarsi insieme alla famiglia anche nel Balsamiquiz o nella Caccia al Tesoro Balsamico, sfruttando le nozioni apprese sul pregiato condimento per risolvere enigmi e quiz e raggiungere la meta finale.

Le acetaie aderenti e le informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie sono disponibili al sito www.acetaieaperte.com

Al fine di garantire un afflusso ordinato ed una migliore fruizione della visita, per alcune acetaie è prevista la prenotazione, per altre è consigliata.

Acetaie aperte rappresenta la perfetta sintesi di una storica collaborazione contraddistinta da una comunione di intenti tra i Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. La manifestazione è infatti da anni la dimostrazione di come lavorare insieme con un fine comune sia la ricetta vincente per affrontare le sfide non solo per il settore ma per il territorio tutto. Mettendo ciascuno a disposizione le proprie risorse per promuovere non solo sè stessi, ma tutto quel patrimonio storico di valore incalcolabile che ognuno rappresenta nel lavoro quotidiano.

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03/08/2022, 20:34
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IL GOVERNO ITALIANO ATTIVA LA PROCEDURA D’ INFRAZIONE CONTRO LA SLOVENIA


Importante novità per l’Aceto Balsamico di Modena IGP: l’informativa portata giovedì 4 agosto in CdM dal Ministro Patuanelli ha ottenuto l’accoglimento a procedere e adesso il riconoscimento dei diritti in sede europea appare più vicino




Il Governo Italiano ha attivato la procedura d’infrazione ex art. 259 TFUE nei confronti della Slovenia a tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP. La notizia che si attendeva da mesi nelle stanze del Consorzio e tra le numerose imprese modenesi produttrici del pregiato condimento è diventata un fatto reale nel pomeriggio del 5 agosto, con l’investitura dell’Avvocatura dello Stato per procedere al fine di tutelare una volta per tutte non soltanto l’Aceto Balsamico di Modena IGP, ma l’intero sistema delle DOP e delle IGP, che avrebbe potuto trovarsi verosimilmente a rischio se la linea della Slovenia – che di fatto ha trasgredito un regolamento europeo - non fosse stata impugnata per ristabilire l’ordine giuridico delle cose e dunque si fosse lasciato correre quello che si presenta come un pericoloso precedente.

Immediata la reazione della Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Mariangela Grosoli, che nel ringraziare quanti si sono adoperati alla causa nel corso dei mesi ha dichiarato che “la notizia che arriva dal Consiglio dei Ministri ci rinfranca e solleva il morale, poiché conferma il supporto ed il pieno sostegno del Governo al nostro fianco. Dopo mesi di attesa e preoccupazione, finalmente vediamo uno spiraglio di luce: dobbiamo solo attendere i tempi tecnici per lo svolgimento delle procedure interne che nell’arco dei prossimi mesi porteranno alla formalizzazione del ricorso, per il resto siamo certi che questa decisione possa finalmente portare ad una risoluzione del problema”.

Il primo passo dopo l’attivazione della procedura d’infrazione sarà una fase di consultazione presso la Commissione Europea, a cui farà poi seguito, qualora si rendesse necessaria, l’azione presso la Corte di Giustizia dell’UE. Intanto lo sprint finale - pur se arrivato a distanza di molti mesi dalla prima istanza sollevata dal Consorzio e dalle istituzioni del territorio modenese nonché regionale dell’Emilia Romagna prima di approdare in Parlamento e al Mipaaf – è partito, grazie all’informativa presentata nel pomeriggio di giovedì 4 agosto dal Ministro per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli al Consiglio dei Ministri.

Dalla prima denuncia dell’infrazione da parte della Slovenia – a inizio del 2021 - numerose sono state le dichiarazioni a sostegno del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, con l’impegno ben preciso di farsi portavoce con il Governo affinché venisse attivata la procedura d’infrazione, l’extrema ratio per veder tutelati i diritti della denominazione che rappresenta una fetta molto importante del made in Italy agroalimentare, stimato nel suo complesso con un valore economico di circa 17 miliardi di euro.
La questione si è innescata quando, a inizio dello scorso anno, il Governo sloveno ha notificato alla Commissione Europea una norma tecnica nazionale in materia di produzione e commercializzazione degli Aceti che, oltre a porsi in netto contrasto con gli standard comunitari e con il principio di armonizzazione del diritto europeo, cerca di trasformare la denominazione “aceto balsamico” in uno standard di prodotto. Operazione illegittima ed in contrasto con i regolamenti comunitari che tutelano DOP e IGP e disciplinano il sistema di etichettatura e informazione del consumatore. Da allora, nonostante l’attivazione immediata del Consorzio e delle Istituzioni per impugnare predetta norma tecnica in sede europea, non si erano avute risposte concrete e con la prima procedura non andata a buon fine, di fatto circa un anno fa la norma tecnica slovena è entrata in vigore con i rischi che ne conseguono per il sistema delle DOP e delle IGP europee, a quel punto di fronte ad un pericoloso precedente.

In questo arco di tempo, il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP si è attivato in tutte le sedi istituzionali possibili, raccogliendo all’unisono il supporto del Comitato Agricolo delle Regioni, del Mipaaf, dell’Avvocatura dello Stato e di vari esponenti del mondo politico ed istituzionale e di Origin Italia, Origin Europa e Federvini.

“A questo punto – ha aggiunto Mariangela Grosoli – non resta che attendere l’avvio ufficiale della procedura e seguirne le diverse fasi previste dalle normative europee. Nel mentre, mi preme ringraziare a nome del Consorzio, tutti coloro che all’interno delle Istituzioni negli ultimi mesi si sono spesi a difesa della nostra causa, in primis il Ministro per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli che si fatto carico di presentare l’informativa in CdM, ma anche il Sottosegretario Sen. Gian Marco Centinaio, l’Avvocato Francesco Fortuna Capo di Gabinetto del Ministro Patuanelli e il Mipaaf tutto, l’Avvocatura di Stato ed il Sottosegretario di Stato agli Affari Europei Dott. Vincenzo Amendola, senza dimenticare la Deputata On. Benedetta Fiorini, in prima linea fin dalla prima ora come anche il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l’Assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi”.

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08/08/2022, 12:10
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Mai così tante adesioni per la giornata dedicata al Balsamico in provincia di Modena

ACETAIE APERTE 2022, CONTO ALLA ROVESCIA PER L’EDIZIONE DEI RECORD CON OLTRE 40 PRODUTTORI


La data fissata per l’evento nei luoghi di produzione è il 25 settembre e protagoniste saranno come sempre le degustazioni e le visite guidate. Con qualche sorpresa per coinvolgere anche i più piccoli.

Si profila come l’edizione dei record, quella di Acetaie Aperte 2022. Sono infatti già oltre 40 i produttori che hanno aderito con proposte di degustazioni e visite guidate all’evento di promozione e divulgazione annuale organizzato dai due Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, che rappresenta la perfetta sintesi di una storica collaborazione contraddistinta da una comunione di intenti tra i due Consorzi. La manifestazione è infatti da anni la dimostrazione di come lavorare insieme con un fine comune sia la ricetta vincente per affrontare le sfide non solo per il settore ma per il territorio tutto. Mettendo ciascuno a disposizione le proprie risorse per promuovere non solo se stessi, ma tutto quel patrimonio storico di valore incalcolabile che ognuno rappresenta nel lavoro quotidiano.

La data da ricordare per i food lovers - e non solo – è il 25 settembre: un’occasione imperdibile per conoscere e approfondire i segreti del pregiato condimento proprio là dove nasce, attraverso un vero e proprio viaggio sensoriale a 360 gradi, capace di coinvolgere consumatori consolidati e potenziali, appassionati o anche semplici curiosi, nonché a trasmettere gli elementi qualitativi, ma anche le storie individuali raccontate dai singoli produttori, ciascuno con le proprie radici e con le proprie peculiarità.

“Riscontrare un così alto livello di adesioni dopo due anni di pandemia con tutte le restrizioni che ha comportato – sottolinea Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – è un segnale fortissimo e altamente positivo per il nostro comparto. Ciò sta infatti ad indicare quanto esso sia più che mai vivo e in fermento”.

Acetaie Aperte rappresenta quindi sempre di più per i produttori una vetrina imprescindibile per diffondere la conoscenza di questo prodotto di eccellenza del Made in Italy agroalimentare, una delle punte di diamante dell’export nel mondo con oltre il 92% della produzione che varca i confini nazionali.

“Alla disponibilità crescente dei produttori – aggiunge Enrico Corsini, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP – fa eco un incremento di interesse da parte del consumatore direttamente proporzionale, certamente invogliato anche dalla crescita del comparto soprattutto sotto il punto di vista dell’accoglienza e dei servizi offerti”.

A spingere sempre di più i consumatori a partecipare a questo tipo di iniziative, è soprattutto un’ascendente voglia di crearsi una vera e propria “cultura”, nella fattispecie del Balsamico, dotandosi degli strumenti più adatti per riconoscere l’originale dalle imitazioni. Attraverso visite guidate con spiegazione della filiera produttiva prima di immergersi nel processo degustativo, in purezza o in abbinamento con prodotti tipici del territorio modenese.

Tante le proposte collaterali offerte dalle singole acetaie per un’esperienza da vivere a pieno, sia indoor che outdoor: visite e passeggiate al giardino botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro, sul Cimone e sulle Prealpi, cottura del mosto in paiolo all’aperto, visite in fattoria didattica o nel parco animali, dimostrazione di vendemmia con i più piccoli e ancora Balsamiquiz e una Caccia al Tesoro Balsamico, sfruttando le nozioni apprese sul pregiato condimento per risolvere enigmi e quiz e raggiungere la meta finale, le narrazioni teatrali di personaggi “storici” che convolgeranno il pubblico presente con originali animazioni, mostre d’autore ed intrattenimenti musicali dal vivo.

Al fine di garantire un afflusso ordinato ed una migliore fruizione della visita, per alcune acetaie è prevista la prenotazione, per altre è consigliata: la lista con i nominativi, le informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie sono disponibili al sito www.acetaieaperte.com

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25/08/2022, 18:48
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NASCE IL DISTRETTO
DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP

La determina che ne sancisce l’istituzione è stata inserita nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna nello scorso mese di luglio

Con il recente inserimento nell’Elenco Nazionale dei Distretti del Cibo viene istituito il nuovo Distretto del Cibo dell’Aceto Balsamico di Modena IGP per la promozione, lo sviluppo e la tutela del prodotto di riferimento, la valorizzazione della filiera e della cultura e tradizione dei territori di Modena e Reggio Emilia.

A darne notizia è il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, dopo la pubblicazione ufficiale di predetto riconoscimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna avvenuta nello scorso mese di luglio. Come si legge nella Determinazione n. 12153 del 24/06/2022 (della Direzione Generale Agricoltura Caccia e Pesca), con tale riconoscimento il Consorzio, nella veste di Distretto del Cibo, allargherà le proprie competenze estendendo il raggio d’azione alle politiche di promozione e valorizzazione del territorio, delle produzioni agroalimentari e dell’intera filiera di riferimento.

“Una splendida notizia, un risultato di grande importanza per il nostro comparto – commenta Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – che rappresenta un meritato riconoscimento del valore economico, culturale e tradizionale del nostro prodotto e del suo ruolo all’interno del panorama agroalimentare nazionale. È anche il giusto riconoscimento al lavoro di imprenditori lungimiranti che in soli 40 anni hanno valorizzato questo prodotto legato alla storia di Modena, portandolo nelle cucine e nelle case di tutto il mondo e che consentirà di render più visibile e attrattivo il territorio portando benefici concreti non solo a tutti i produttori di Balsamico”.

Come quelli già presenti in Emilia Romagna, anche il Distretto del Cibo dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è strettamente legato al territorio con un’identità storica omogenea, frutto dell’integrazione fra attività agricole e attività locali, nonché della produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e locali.

L’Aceto Balsamico di Modena IGP – quinto prodotto italiano agroalimentare DOP IGP per valore alla produzione (Fonte: Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, dati 2021) – contribuisce al paniere made in Italy con 100 milioni litri di produzione certificata capaci di generare 400 milioni € di valore alla produzione, tradotti in 1 miliardo € di valore al consumo, grazie anche al valore generato dal prodotto destinato all’export che tocca quota 92% del totale.

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06/09/2022, 15:29
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DA CIPRO NUOVO ATTACCO
ALL’ACETO BALSAMICO DI MODENA

Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena: “serve un’azione urgente ed incisiva a tutela del nostro prodotto“


Il Consorzio è venuto a conoscenza solo il 7 settembre, e per via assolutamente informale e casuale, del fatto che fin dal 22 giugno scorso Cipro ha notificato alla Commissione Europea una modifica alle proprie leggi alimentari, introducendo la possibilità di chiamare ‘aceto balsamico’ una miscela di aceto, mosto d’uva e zucchero, esattamente come già un anno fa aveva fatto la Slovenia.

“E’ in atto un attacco inaudito all’ Aceto Balsamico di Modena da parte dei Paesi europei le cui leggi non prevedono la possibilità di utilizzare la denominazione ‘aceto balsamico’ per un aceto, e che cercano quindi di cambiarle per potersi appropriare del nome e sfruttare il successo dell’originale prodotto modenese IGP, conosciuto e consumato in tutto il mondo”.

Sono previste procedure di opposizione che il nostro Paese può esperire, ma i tre mesi previsti per presentarle scadono il 22 settembre: un tempo strettissimo per poter preparare i documenti necessari, e proprio per questo il Consorzio di Tutela ritiene di estrema gravità il fatto che il Ministero abbia comunicato solo ieri quanto avvenuto, anzi in verità non lo abbia ancora comunicato formalmente, visto che la scoperta da parte del Consorzio è stata del tutto casuale.

“Tra giugno e luglio scorso il caso sloveno era sui media, sulla bocca di tutti e sul tavolo del Governo per la procedura di infrazione finalmente autorizzata dal Consiglio dei Ministri, grazie anche al lavoro e sostegno del Ministro Patuanelli e del Sottosegretario Centinaio: proprio per questo dispiace verificare la scarsa attenzione data dagli uffici del MIPAAF a questo caso del tutto simile a quello sloveno – afferma Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio – Al di là delle responsabilità che andranno comunque verificate, ora serve un cambio di passo deciso e immediato per supportare il tanto lavoro svolto dal nostro Consorzio e da tutti i produttori. La cosa non danneggia solo – e gravemente – il nostro Consorzio e il prodotto, che oggi ha un valore di mercato di un miliardo di euro e dà occupazione a migliaia lavoratori del comparto, ma danneggia tutto il sistema delle Indicazioni Geografiche e la credibilità delle nostre Istituzioni. Chiediamo, quindi, il massimo sforzo e attenzione per reagire a questo ennesimo attacco rispettando i tempi strettissimi entro cui il Governo dovrà presentare la propria posizione. A questo punto non possiamo permetterci altri errori o distrazioni”.

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09/09/2022, 13:34
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CONSORZIO DI TUTELA DELL'ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP RINGRAZIA IL MIPAAF PER IL PRONTO INTERVENTO SULLA QUESTIONE CIPRIOTA

A seguito della nota diffusa dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in merito all’intervento del medesimo sulla questione cipriota, il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, esprime la propria soddisfazione inoltrando al suddetto Ministero e nella fattispecie al Sottosegretario Gian Marco Centinaio e al Ministro Stefano Patuanelli il proprio formale ringraziamento per essersi prontamente attivati al fine di arrivare nei tempi consentiti ad avviare una procedura di diffida del termine “Aceto Balsamico” prodotto a Cipro.

I tecnici del Mipaaf hanno redatto in tempi record il documento di opposizione formale, che è già stato trasmesso ai competenti uffici del Ministero dello Sviluppo Economico in attesa che questo venga poi inviato a Bruxelles entro i termini dello stand still che scade il prossimo 23 settembre.

“Lo scorso 7 settembre abbiamo appreso, anche se in extremis ed in modo del tutto informale e casuale, che Cipro avrebbe arbitrariamente modificato le proprie leggi alimentari introducendo la possibilità di chiamare ‘aceto balsamico’ una miscela di aceto, mosto d’uva e zucchero, esattamente come già un anno fa aveva fatto la Slovenia. Oggi, a nome del Consorzio – commenta Mariangela Grosoli, Presidente – mi sia permesso esprimere ferma gratitudine per l’interessamento nonché per l’attivazione immediata del Sottosegretario Centinaio e del Ministro Patuanelli affinché potessero essere redatti in tempo tutti i documenti necessari a fermare questo abuso. La capacità di reazione e l’efficacia dell’azione messa prontamente in campo dal Mipaaf per contrastare la condotta illegittima delle autorità cipriote è stato un primo passo fondamentale in tale direzione. Auspichiamo che gli organi preposti riescano a recuperare i tempi stretti e che la notifica alla Commissione venga finalizzata dal Mise senza ritardi”.

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13/09/2022, 18:13
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