ieri, 13:25
Federdoc: forte preoccupazione per i dazi USA
sui vini a denominazione d’origine
La Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari per la Tutela delle Denominazioni dei Vini Italiani – Federdoc – intende esprimere la propria seria preoccupazione in merito all’eventuale introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti sul vino italiano, con particolare riferimento ai vini a denominazione d’origine, prodotti di eccellenza che rappresentano l’identità e la cultura dei territori di origine.
Il mercato statunitense costituisce uno dei più importanti e strategici sbocchi per le esportazioni italiane di vino, con un valore che nel 2024 ha superato i 2 miliardi di euro. L’introduzione di tariffe doganali aggiuntive rischia di penalizzare gravemente le nostre imprese, già impegnate nel mantenimento di elevati standard qualitativi, e di mettere a rischio l’intera filiera produttiva, che coinvolge migliaia di operatori e contribuisce in modo significativo allo sviluppo socioeconomico delle comunità rurali italiane.
I vini a denominazione d’origine non sono solo prodotti commerciali, ma portatori di una storia, di tradizioni secolari, di metodi produttivi sostenibili e di un forte legame con il territorio. Essi rappresentano un patrimonio culturale e ambientale che contribuisce a valorizzare l’immagine e la reputazione dell’Italia nel mondo.
In questa fase di grande incertezza, si registra già una riduzione degli ordinativi da parte degli importatori statunitensi, timorosi dell’impatto che i dazi potrebbero avere sui costi finali e sulla competitività del prodotto.
Per questo, Federdoc sollecita il Governo italiano e le istituzioni europee a intensificare il dialogo con le autorità statunitensi, per trovare soluzioni condivise che evitino l’applicazione di misure tariffarie penalizzanti. La cooperazione internazionale e la diplomazia commerciale devono prevalere, al fine di tutelare un settore vitale per l’economia e la cultura italiane.
Federdoc conferma la propria disponibilità a collaborare con tutte le parti coinvolte per salvaguardare il futuro dei vini a denominazione d’origine e delle comunità che li producono, convinta che solo attraverso un impegno condiviso sia possibile garantire la continuità di un patrimonio di qualità riconosciuto a livello globale.
Per la Confederazione Nazionale dei Consorzi di Tutela
Il Presidente
Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi