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Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG 
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Origin Italia porta a Macfrut i modelli di successo dell’ortofrutta italiana DOP e IGP

Origin Italia in collaborazione con ISMEA organizza con i Consorzi di Tutela degustazioni, showcooking e seminari per valorizzare ortofrutta di qualità

In occasione di Macfrut (Rimini Expo Centre 3-5 maggio), Origin Italia sarà presente, con Ismea, con un ricco programma di showcooking e un workshop sulla comunicazione di successo del settore. L’ortofrutta italiana DOP e IGP sarà quindi protagonista dell’evento di Rimini con l’obiettivo di valorizzare la filiera ortofrutticola dell’agroalimentare italiano e per far conoscere alcune esperienze di successo di comunicazione dell’ortofrutta italiana DOP e IGP.

I modelli vincenti saranno al centro del seminario dal titolo “La comunicazione di successo dell’ortofrutta italiana DOP IGP” organizzato come detto da Origin Italia, in collaborazione con Ismea in programma il 4 maggio alle 10 presso lo stand Ismea (padiglione D5 stand 027-067). Il convegno sarà introdotto da Fabio Del Bravo, dirigente Ismea, cui seguiranno gli interventi dei rappresentanti dei Consorzi di Tutela della Mela Val Di Non DOP, Patata di Bologna DOP, Arancia Rossa di Sicilia IGP, Mela Alto Adige IGP, Cipolla Rossa di Tropea IGP, e Patata della Sila IGP.

Nel corso del workshop ciascun consorzio condividerà alcune esperienze di successo di comunicazione del marchio IG e sarà quindi l’occasione per conoscere alcuni dei progetti di promozione di prodotti della filiera ortofrutticola IG che hanno avuto un riscontro positivo sul posizionamento e sull’ampliamento del mercato.

Durante le tre giornate della manifestazione si susseguiranno anche una serie di showcooking con abbinamenti e ricette dove protagonisti saranno i prodotti dell’ortofrutta italiana DOP e IGP. Tra cui l’Arancia di Ribera DOP, la Patata di Bologna DOP, la Mela Alto Adige DOP, la Mela Val di Non DOP, la Cipolla Rossa di Tropea IGP, il Pomodoro di Pachino IGP, la Patata della Sila IGP e l’Arancia Rossa di Sicilia IGP.

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02/05/2023, 11:21
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Sostenibilità è Qualità, un'indagine di Fondazione Symbola e Ipsos

Etica, Paura e Qualità sono i tre driver che spingono ad una maggiore attenzione alla sostenibilità

La sostenibilità ambientale di un prodotto nel settore viti-vinicolo è
sinonimo di qualità quando riesce a coniugare
Bontà - Gusto, Innovazione - Ricerca, Presenza di certificazioni ambientali

Il 71% degli intervistati in questa ricerca è disposto a pagare di più per i prodotti sostenibili del viti-vinicolo perchè sono di qualità superiore

Roma, 19 maggio 2023 - Il report “Sostenibilità è qualità” di Fondazione Symbola e Ipsos è stato presentato da Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola; Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, Presidente Federdoc; Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Equalitas; Ilaria Ugenti, Service Line Leader Corporate Reputation Ipsos.

Negli ultimi anni si è assistito ad una costante crescita dell’importanza che i cittadini attribuiscono al tema della sostenibilità, entrato ormai nella quotidianità delle persone. Molti cittadini sono sempre più informati, più consapevoli e attivi, e quindi più disponibili a mettere in discussione abitudini consolidate, stili di vita e modelli di consumo ancorati al passato. Cosa spinge verso una maggiore attenzione e un maggior interesse per la sostenibilità? Come si spiega questo profondo cambio di atteggiamento e di prospettiva che sta investendo anche il nostro Paese, consentendo di superare le resistenze al cambiamento?

Dalla ricerca svolta da Ipsos e Symbola lo scorso novembre sono emersi dei risultati sorprendenti i tre driver che spingono ad una maggiore attenzione alla sostenibilità sono, in ordine crescente di importanza, l’etica (dà un contributo pari al 6,5%), la paura, in particolare per i cambiamenti climatici e per il futuro del pianeta, (contribuisce per il 37%) e la qualità (con un contributo pari al 56,5%).

Questa maggiore enfasi posta dagli individui sul concetto di qualità rappresenta una vera e propria svolta culturale, e porta con sé molte implicazioni di grande interesse. Innanzitutto, fino a non molti anni fa ciò che era associato alla sostenibilità rappresentava un prodotto meno “efficace”, meno soddisfacente, scelto più per una questione valoriale a scapito di una piena soddisfazione.

-Il rapporto ha voluto approfondire settori di particolare interesse per l’economia nazionale, in particolare il settore viti-vinicolo.
-La sostenibilità ambientale di un prodotto nel settore viti-vinicolo è sinonimo di qualità quando riesce a coniugare bontà - gusto, innovazione – ricerca, presenza di certificazioni ambientali. -Il 71 % degli intervistati in questa ricerca è disposto a pagare di più per i prodotti sostenibili del viti-vinicolo perché sono di qualità superiore. Agli occhi del cittadino il settore vitivinicolo deve prestare particolare attenzione alla coltivazione, quando si parla di sostenibilità. Importanti anche la lavorazione, confezionamento e smaltimento.

Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola: “La sostenibilità non è solo necessaria per affrontare la crisi climatica ma una straordinaria opportunità per rilanciare la nostra economia e produrre lavoro lo dimostra l’indagine condotta da Fondazione Symbola e Ipsos. La percezione di qualità dei beni prodotti in modo sostenibile spinge il consumatore verso acquisti più responsabili. Il vino è un formidabile ambasciatore italiano nel mondo e l’indagine conferma il rapporto che c’è nel nostro Paese tra produzioni di qualità, paesaggio, innovazione e cultura. La sostenibilità ambientale nel settore viti-vinicolo è una sfida che guarda al futuro, per il bene del vino, del territorio, delle comunità. Scommettere su un’Italia che fa l’Italia è la chiave per rafforzare la nostra economia”.

Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, Presidente Federdoc: “La risposta che arriva dai consumatori e che vede la qualità come elemento base anche di un discorso legato alla sostenibilità e un messaggio fondamentale per il mondo produttivo del nostro settore. Preme sottolineare come il mondo del vino, prima di molti altri, si era già mosso in tal senso, ponendo la ricerca della qualità ai vertici della propria attività. I nuovi segnali non faranno altro che aumentare i nostri sforzi in tal senso, con una qualità del prodotto che si sposi con un senso dell’etica che deve necessariamente appartenere a tutti gli elementi della filiera”.

Riccardo Ricci Curbastro, presidente Equalitas: “Quando nel 2015 Federdoc ed i suoi partners hanno dato vita allo standard Equalitas per la sostenibilità del settore vitivinicolo l’argomento sembrava futuribile, un volo pindarico. Oggi, dopo solo 8 anni, questa ricerca ci restituisce una analisi delle aspettative di un mercato del vino a D.O. che comincia a chiedere esattamente quello che Equalitas certifica: etica, attenzione ai dipendenti, collaborazione con le comunità sono richieste da oltre il 30% dei consumatori. Affiancati alle richieste di gusto, certificazioni ambientali, origine e certificazioni abbiamo esattamente il quadro della sostenibilità Equalitas, risposte concrete e certificate a domande che ogni consumatore si pone circa il proprio impatto sulla terra e sul suo futuro”.

Ilaria Ugenti, Service Line Leader Corporate Reputation Ipsos: “Grazie alle ricerche che abbiamo condotto negli ultimi anni sulla Corporate Social Responsibility, abbiamo compreso che esistono 3 forze che spingono il consumatore a compiere scelte sostenibili: l’etica, la paura e la qualità. Con questo studio abbiamo voluto comprendere il peso delle 3 forze. Nell’attuale contesto, l’etica si colloca all’ultimo posto, la paura ha un peso rilevante ed è la qualità che rappresenta il principale driver nelle scelte di consumo sostenibile. E questo è ancora più vero nel viti-vinicolo, uno dei settori di eccellenza del nostro Paese, dove essere sostenibili è bene per l’ambiente, per il consumatore e per il produttore. Perché si acquista in qualità”.

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19/05/2023, 20:28
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Assemblea 2023 Origin Italia – Roma 7/06/2023

Assemblea di Origin Italia con il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu, e il Ministro Francesco Lollobrigida

Cooperazione internazionale, tutela Made in Italy, sostenibilità e riforma delle Indicazioni Geografiche al centro del dibattito politico

Qual è il ruolo futuro delle Indicazioni Geografiche all’interno di un contesto economico in continua evoluzione e di una normativa in attesa di una Riforma imminente? È la domanda e insieme il tema al centro dell’incontro promosso da Origin Italia e in programma per mercoledì 7 giugno, a partire dalle 17, a Roma, presso la sede di Boscolo Circo Massimo. In occasione dell’Assemblea dei Soci 2023, l’associazione che in Italia rappresenta oltre il 95% delle produzioni agroalimentari a marchio IG ha voluto dare vita a un momento di confronto quanto mai attuale, all’indomani della votazione da parte del Parlamento Europeo sulla Riforma del Sistema IG.

Origin Italia si pone dunque ancora una volta motore di riflessione sul ruolo delle IG in ambito internazionale proponendo un approfondimento dal punto di vista economico e normativo animato dai protagonisti della filiera, dalla politica ai consorzi, passando per gli istituti di ricerca, promozione, tutela, fino ad arrivare al contributo dell’Unione Europa, con il Relatore della Riforma IG, l’europarlamentare Paolo De Castro, la FAO, rappresentata nell’occasione dal suo Direttore Generale, Qu Dongyu, e quello del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e delle Foreste con la presenza del Ministro Francesco Lollobrigida.


Il programma e i protagonisti dell’appuntamento di mercoledì 7 giugno. Ad aprire il pomeriggio alle 17 saranno il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi, insieme al Vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio e al Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo. Il primo panel poi avrà come tema “Il nuovo contesto socio economico” sviluppato attraverso gli interventi di Maria Chiara Zaganelli (Ismea), Felice Assenza (ICQRF), Daniel Melis (Carabinieri Tutela Agroalimentare) e Cesare Mazzetti (Fondazione Qualivita). Il secondo panel avrà invece come indirizzo “Il nuovo contesto normativo” con la presenza dell’eurodeputato Paolo De Castro, Relatore della Riforma IG, il Vicepresidente di Origin Italia, Riccardo Deserti e i Consorzi di tutela con Giorgio Lazzaretti (Olio DOP Riviera Ligure), Mario Emilio Cichetti (Prosciutto di San Daniele DOP), Federico Desimoni (Aceto Balsamico di Modena IGP). Le conclusioni come detto saranno affidate al Ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e al Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu.

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06/06/2023, 13:48
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Indicazioni Geografiche: l’Italia modello internazionale per uno sviluppo economico sostenibile

Assemblea Origin Italia: la Riforma delle IG fondamentale per determinare il ruolo dei Consorzi e la crescita economica attraverso una maggiore protezione

L’Italia si candida a pieno titolo a diventare a livello internazionale il riferimento per uno sviluppo economico sostenibile attraverso il Sistema delle Indicazioni Geografiche. Il G7 2024 nel nostro Paese sarà proprio l’occasione per promuovere una nuova politica agricola italiana basata sulla cooperazione e le Indicazioni Geografiche diventeranno il modello della crescita di nuovi sistemi alimentari nei Paesi in Via di Sviluppo per filiere sostenibili a livello socio-economico. Il motore di questa sfida è rappresentato da Origin Italia, l’associazione che rappresenta oltre il 95% delle produzioni a marchio italiane, che ha lanciato questo messaggio dall’Assemblea dei Soci 2023 che si è svolta mercoledì 7 giugno a Roma.

“La Riforma delle IG sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi futuri che ci poniamo e la presenza in Assemblea del Ministro Francesco Lollobrigida e del Relatore della Riforma Paolo De Castro, oltre che della forte rappresentanza del Parlamento, evidenzia il ruolo sempre più strategico della nostra associazione in questa direzione – ha commentato il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi – ora lavoriamo insieme con l’obiettivo di dare maggiore forza ai Consorzi di Tutela, una nuova direzione verso la sostenibilità e soprattutto la spinta internazionale che grazie a collaborazioni come quella con la FAO potrà portare il nostro Paese a diventare modello per altre economie e al contempo rafforzare la protezione dei nostri prodotti nel mondo”.

“Potenziare una piattaforma internazionale per promuovere le IG, il cibo autoctono, tradizionale in ogni paese del mondo è il lavoro che stiamo facendo a livello internazionale e in questo sicuramente la FAO intende dare tutto il suo supporto, per far crescere il peso delle Indicazioni Geografiche e allo stesso tempo aiutare i piccoli e medi produttori. Esportare il sistema vincente delle IG italiane vorrebbe dire contribuire allo sviluppo di filiere democratiche e sostenibili in tutto il mondo”. Questo il messaggio lanciato all’Assemblea di Origin Italia dal Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu.

Assemblea partecipata quella di Origin Italia che ha visto la presenza di numerosi Consorzi di Tutela da tutta Italia per confrontarsi in un momento delicato per il futuro delle Indicazioni Geografiche, con la Riforma in discussione nelle istituzioni europee. Proprio su questo si è conclusa la giornata con l’intervento del Relatore della Riforma, l’europarlamentare Paolo De Castro. “Siamo riusciti a mettere insieme tutte le Indicazioni Geografiche e abbiamo cercato di dare una svolta a un sistema che di fatto è già un successo, se pensiamo al valore della Dop Economy, ma dando maggiore forza al ruolo dei Consorzi, una spinta ulteriore alla tutela attraverso regole più chiare e cercando di eliminare le evocazioni che generano problemi di denominazione e Origin Italia ha dato in questo senso un contributo sostanziale”.

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08/06/2023, 19:34
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Tre nuovi soci in Origin Italia

Entrano i Consorzi di Agnello del Centro Italia, Pistacchio Verde di Bronte e Olio di Roma

Baldrighi “Le IG italiane sempre più coese per tutelare le filiere agroalimentari strategiche del Paese”

Continua a crescere Origin Italia e lo fa con tre nuovi soci arrivando così a rappresentare 74 Consorzi di tutela, due Associazioni di settore e ben oltre il 95% delle Indicazioni Geografiche italiane. I nuovi entrati a far parte dell’associazione, in rappresentanza di tre filiere diverse, sono il Consorzio di Tutela Agnello del Centro Italia IGP, il Consorzio di Tutela Pistacchio Verde di Bronte DOP e il Consorzio di Tutela Olio Roma IGP.

“Nel mondo delle organizzazioni delle DOP IGP cresce la sensibilità di stare uniti e avere una rappresentanza coesa e più forte, questo perché è uno schema vincente, ma anche un modello che a livello internazionale rappresenta un elemento importante nel percorso di rafforzamento del Made in Italy e delle filiere DOP IGP e stare insieme è un anche modo per difendersi e promuoversi meglio –, commenta Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia – inoltre nella fase finale della discussione della Riforma IG in sede europea la nostra associazione diventa così più rappresentativa e forte, pronta a dare ancora un sostanziale contributo al futuro delle IG italiane, al contempo a far crescere l’economia dei territori rappresentati attraverso un costante lavoro di condivisione e a una visione che guarda al futuro del settore”.


Con il Consorzio di tutela Agnello del Centro Italia IGP sono ora 6 i Consorzi appartenenti alla categoria delle carni fresche presenti nella compagine associativa. Il prodotto in questione interessa 369 operatori di tutto il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana e Umbria e di parte dell’Emilia Romagna. L’Agnello del Centro Italia IGP è la carne fresca ottenuta da capi di età inferiore ai 12 mesi disponibile in tre tipologie differenti per peso, tenore di grasso e conformazione: Agnello Leggero, Agnello Pesante e Castrato.

Tra i nuovi ingressi in Origin Italia anche il Consorzio di tutela del Pistacchio Verde di Bronte DOP, che rappresenta uno dei prodotti simbolo dell’Italia nel mondo, che caratterizza il frutto allo stato secco in guscio, sgusciato o pelato di piante della specie Pistacia vera L., cultivar Napoletana (chiamata anche Bianca o Nostrale) che nasce nei territori di Bronte, Adrano e Biancavilla in provincia di Catania. La DOP siciliana è un importante realtà per il territorio alle pendici dell’Etna, coinvolgendo 506 operatori e la caratteristica distintiva del prodotto è che non viene sottoposto né a tostatura né a salatura. Soddisfazione per il Presidente del Consorzio di Tutela del Pistacchio Verde di Bronte DOP, Massimo Enrico Cimbali. “Siamo contenti di quanto ottenuto in questi ultimi mesi, l’entrata in Origin Italia è stata fondamentale in quanto l’Associazione riunisce i Consorzi di Tutela dei prodotti agroalimentari Dop e Igp ed ha il compito di essere soggetto di sintesi delle esigenze colletive dei Consorzi di tutela riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole"

Per chiudere, tra i nuovi Soci di Origin Italia vi è anche il Consorzio di tutela Olio di Roma IGP. Il prodotto rappresentato è ottenuto, da disciplinare, in un’ampia zona di produzione che interessa l’intera provincia di Viterbo e numerosi comuni delle province di Rieti, Roma, Frosinone e Latina. Si ottiene dalle varietà Itrana, Carboncella, Moraiolo, Caninese, Salviana, Rosciola, Marina, Sirole, Maurino Pendolino, Frantoio e Leccino per un minimo dell’80%. “Prosegue l’attività di strutturazione delle attività del nostro giovane Consorzio – dichiara il Presidente del Consorzio di Tutela, David Granieri – e chiaramente in un momento di revisione della normativa europea sulle Indicazioni geografiche e sulle attività dei consorzi di tutela, abbiamo ritenuto fondamentale aderire all’associazione dei più importanti Consorzi per comprendere meglio la direzione della politica comunitaria e nazionale ma anche per dire la nostra in merito alla valorizzazione, promozione e tutela del marchio IG e dei nuovi compiti che si prospettano per i consorzi stessi”.

Con i tre nuovi ingressi prosegue il processo di rafforzamento delle Indicazioni Geografiche rappresentate da un unico interlocutore che coinvolge tutte le diverse filiere di produzione e l’intero territorio nazionale. L’ampia rappresentanza dell’Associazione continuerà così ad essere determinante per poter rivestire un ruolo di primo piano nella definizione delle future politiche agroalimentari.

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18/07/2023, 12:57
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Origin Italia lancia un ciclo di incontri formativi per la tutela delle DOP IGP



Al via oggi, venerdì 29 settembre, nella sede del Consorzio di tutela del Grana Padano DOP di Desenzano del Garda il primo dei tre “Incontri di in-formazione sulla tutela dei prodotti DOP IGP” promossi da Origin Italia, l’associazione che riunisce 75 consorzi di tutela italiani e 2 associazioni dei consorzi, Afidop e Federdop Olio.

Gli appuntamenti, rivolti agli operatori della qualità come ispettori, agenti vigilatori, responsabili dei Consorzi di tutela, ma anche consulenti e tecnici del settore, hanno lo scopo di fornire informazioni aggiornate relative alla tutela.

Gli argomenti trattati spaziano dall’aggiornamento sulle nuove normative, passando per l’attività di vigilanza quindi il ruolo di ICQRF, del Comando Carabinieri per la tutela agroalimentare e del Ministero dell’agricoltura. Inoltre si tratteranno tematiche circa le attività di prevenzione e repressione frodi, attività di controllo degli Organismi di Controllo e le procedure di riconoscimento degli agenti vigilatori. Negli incontri sono approfondite le tematiche relative al sistema IG e alle regole che lo disciplinano congiuntamente a casi pratici.

«Come Origin Italia siamo impegnati nelle attività di formazione nel settore DOP IGP per rendere l’azione di tutela dei Consorzi di tutela sempre più efficace a difesa del consumatore e delle imprese. Il confronto con gli operatori e le istituzioni è importante per la gestione delle filiere DOP IGP che hanno il loro punto di forza nel rispetto delle regole” ha commentato Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia, in occasione del primo incontro

Dopo l’appuntamento di Desenzano del Garda, il prossimo è previsto presso la sede di Ismea, a Roma, il 26 ottobre mentre l’ultimo in programma è il 30 novembre a Caserta presso la sede del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP.

Desenzano del Garda (BS), 29 settembre 2023

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30/09/2023, 14:35
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Riccardo Deserti, un italiano alla guida delle Indicazioni Geografiche di tutto il mondo

Il Vicepresidente di Origin Italia ricoprirà la carica di Presidente di Origin, l’Organizzazione internazionale delle Indicazioni Geografiche

Baldrighi (Origin Italia): «L’Italia, modello per l’economia dei prodotti IG, continua a diffondere a livello internazionale la cultura della qualità»

Riccardo Deserti, già Vicepresidente di Origin Italia e Direttore del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano DOP, è stato confermato per il prossimo biennio alla presidenza internazionale di Origin, l’Organizzazione internazionale che riunisce associazioni di produttori e altre istituzioni delle IG di tutto il mondo. La nomina è arrivata il 5 ottobre nella sede di Origin a Ginevra, in Svizzera, dove si è svolta l’assemblea che ha radunato oltre duecento rappresentanti di gruppi di Indicazioni Geografiche, autorità pubbliche, organizzazioni internazionali, negoziatori, studi legali, organismi di controllo, aziende private e mondo accademico, provenienti da tutto il mondo. All’assemblea ha partecipato anche Origin Italia rappresentata dal Direttore, Mauro Rosati.

Una conferma che arriva dopo un primo biennio di presidenza italiana (2021-2023) che ha visto Riccardo Deserti impegnato a livello mondiale nel diffondere la cultura dei prodotti DOP IGP anche in Paesi emergenti e che ha portato alla crescita del sistema portando Origin a rappresentare 577 tra associazioni di produttori e istituzioni in rappresentanza di oltre 40 Paesi di tutto il mondo avviando un percorso di cooperazione internazionale.

«Ancora una volta il mondo delle IG ha scelto una figura italiana per essere rappresentato a livello politico ed economico nelle sedi internazionali” ha commentato la nomina Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia, «il lavoro di Deserti sarà fortemente appoggiato dalla delegazione italiana che già, in ambito europeo, si è impegnata fortemente sul tema della Riforma IG attualmente in approvazione, con l’obiettivo di rafforzare il peso dei Consorzi di tutela, quindi il valore stesso delle produzioni e delle filiere rappresentate».

«Per me è un grande onore essere stato confermato come Presidente di Origin, nel biennio precedente ho messo la mia esperienza e le mie energie per consolidare il ruolo di advocacy dell’associazione, in particolare contro le pericolose proposte di coloro che desiderano elevare il profilo dei “nomi comuni” oltre a una limitata eccezione ai diritti di proprietà intellettuale riconosciuti a livello internazionale. Allo stesso modo, ho spinto Origin a mantenere il suo approccio innovativo alle Indicazioni Geografiche, ad esempio attraverso il lancio del Panel “GI Trends”, un’indagine volta a monitorare, su base annuale, le principali tendenze economiche e il sentiment delle IG in tutto il mondo», queste le parole del riconfermato presidente Riccardo Deserti che continua. «Affinchè Origin rimanga rilevante, lavoreremo su alcune priorità chiave: consolidare i nostri sforzi di advocacy in tutto il mondo, con il sostegno diretto ai membri coinvolti nei casi di applicazione, e le nostre implicazioni sul dibattito sulla sostenibilità, l’attuazione – tramite Origin Europa – del nuovo regolamento UE sulle Indicazioni Geografiche, artigianali e industriali, nonché della prossima Riforma del Sistema IG, in particolare per quanto riguarda la protezione e il consolidamento dei gruppi».

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06/10/2023, 13:22
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Promozione prodotti DOP IGP: l’UE penalizza salumi e carni rosse, Origin Italia chiede aiuto al Ministro Lollobrigida

Baldrighi (Origin Italia): "Inaccettabile la posizione dell’UE, chiediamo al Ministro Lollobrigida di stare dalla parte delle nostre filiere e votare contro"

A rischio la promozione dei prodotti DOP IGP italiani a base di carni rosse (come salumi e prosciutti). Per scongiurare la minaccia dell’Unione Europea, una lettera indirizzata al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, nella quale Origin Italia, l’Associazione che rappresenta i Consorzi di tutela delle Indicazioni Geografiche, chiede al Ministero di votare contro la proposta di Programma di Lavoro Annuale 2024 della Commissione sulla Promozione dei prodotti agricoli, durante la seduta del Comitato OCM del prossimo 25 ottobre.

Le preoccupazioni esplicitate da Origin Italia al Ministro Lollobrigida nello specifico sono relative a un determinato passaggio contenuto dal documento di Promozione dei prodotti agricoli e alimentari per l’anno 2024 (Annual Work Program) nel quale emerge un punto critico nei criteri di assegnazione del Programma. Infatti, alla voce “rilevanza” è stato introdotto un sotto-criterio concernente “il contributo del progetto di informazione e promozione proposto rispetto agli obiettivi dell’ambizione climatica e ambientale della PAC, del Green Deal e della Strategia Farm to Fork, specificatamente sulla sostenibilità della produzione e del consumo”, utilizzando come riferimento la definizione di agricoltura sostenibile della Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO). Proprio questo sotto-criterio valuterà, per le proposte destinate al mercato interno, anche l’allineamento con gli obiettivi del Piano europeo di lotta contro il cancro, che mira ad incoraggiare una dieta basata maggiormente su cibi vegetali a discapito di altri prodotti come carni rosse, prosciutti, salumi, vino e bevande alcoliche.


Un pericolo che si ripropone dopo che era stato scongiurato nello scorso anno anche grazie a Origin Italia che aveva invocato a gran voce un intervento del Ministro che, dopo pochi giorni dal suo insediamento, manifestò la netta opposizione all’introduzione di criteri penalizzanti per alcuni simboli delle eccellenze agroalimentari italiane, tutelando una parte rilevante del comparto IG.

“Il programma proposto dalla Commissione Europea penalizza e discrimina alcuni prodotti simbolo del Made in Italy, con il rischio di arrecare un considerevole danno in termini economici e d’immagine al settore DOP IGP” sottolinea nella lettera Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia, “per questo chiediamo al Ministro Lollobrigida di esprimere parere negativo in sede di votazione al fine di tutelare questi prodotti i cui comparti necessitano delle campagne promozionali per creare nuove opportunità di mercato e consolidare quelle già esistenti”.

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17/10/2023, 17:01
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Origin Italia: Riforma IG è successo del Modello Italia

Baldrighi (Origin Italia): “Il sistema dei Consorzi di Tutela è stato compatto fino alla fine, ora si aprono nuove importanti opportunità per DOP IGP”

Un successo per tutto il modello italiano. È questo il primo commento di Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che rappresenta oltre il 95% delle produzioni IG italiane, al raggiungimento dell’accordo sulla Riforma del Sistema IG avvenuto il 24 ottobre in sede di trilogo. Più forza al ruolo dei Consorzi di tutela, maggiore protezione (anche online grazie all’ex-officio sui domini internet che bloccherà in automatico i contenuti illeciti) delle IG e procedure semplificate, oltre agli impegni di sostenibilità. Sono alcune delle novità che arriveranno con l’entrata in vigore del nuovo regolamento, a partire dal 2024. Inoltre tante nuove opportunità per quanto riguarda i Consorzi stessi, come la promozione del turismo enogastronomico e l’estensione da 3 a 6 anni per i piani di regolazione dell’offerta, che consolidano una ulteriore crescita della Dop Economy e dei territori che riguardano il settore.

“E’ un obiettivo raggiunto grazie a un lavoro di concerto tra il mondo produttivo e quello politico che dimostra come quello italiano sia ancora una volta un modello per quanto riguarda il settore delle DOP IGP – commenta la notizia Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia - l’impegno di Origin Italia è stato determinante durante tutto il percorso portando all’attenzione le esigenze del settore e i potenziali pericoli che sarebbero scaturiti dall’adozione di alcune disposizioni normative che inizialmente il testo conteneva e per questo dobbiamo ringraziare il Governo italiano, in particolare il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, oltre al Relatore stesso della Riforma, l’eurodeputato Paolo De Castro, ai quali abbiamo fin da subito garantito l’appoggio della nostra associazione e di tutti i suoi Consorzi di Tutela soci”.


Le principali novità della Riforma. La Riforma sottolinea il ruolo centrale della Commissione Europea in materia di sviluppo economico del sistema IG, limitando il ruolo dell’EUIPO, inoltre rafforza la protezione delle IG anche online e sui nomi di dominio, nonché quando utilizzate come ingredienti, attraverso l’obbligo per i trasformatori di informare i gruppi di produttori riconosciuti quando utilizzano il nome registrato nei prodotti trasformati e la possibilità per gli Stati membri di rafforzare tale procedura, come già avviene in Italia. Aumentata la protezione anche nel caso in cui vi siano prodotti che sfruttino indebitamente la reputazione delle IG, come nel caso del Prosek o dell’aceto balsamico e cipriota. Rafforzamento dei gruppi perseguito invece attraverso l’introduzione di numerosi poteri e responsabilità, lasciando però alla sussidiarietà degli Stati la definizione di alcune disposizioni, come quelle concernenti i contributi obbligatori per tutti gli operatori, anche se non aderenti. Infine la sostenibilità, intesa nelle sue dimensioni sociali, ambientali, economiche e di benessere e salute degli animali, i cui relativi impegni da rispettare nella produzione saranno concordati dai Consorzi di Tutela ed evidenziati in un rapporto di sostenibilità.

Roma, 25 ottobre 2023

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I prodotti DOP IGP principale traino del made in Italy

Al Teatro Cucinelli di Solomeo (PG) una tavola rotonda organizzata da Origin Italia sulle nuove sfide etiche del made in Italy agroalimentare

Francesco Lollobrigida: “Tutela, promozione e strategia per il futuro del settore agroalimentare italiano di qualità”

Riccardo Deserti: “Tutelare vuol dire anche valorizzare a livello socio-economico i territori di produzione”



È il terzo marchio più conosciuto al mondo, coniato dagli italiani negli anni Ottanta per contrastare la falsificazione dei prodotti e per dare più internazionalizzazione al mercato italiano all’estero. “Made in Italy” è una locuzione che racchiude in sé tanti valori, soprattutto culturali, e che oggi può rappresentare l’elemento aggiunto nella crescita dell’Italia all’estero. All’indomani di una serie di iniziative legate a questo marchio, come il Disegno di Legge che mira a valorizzarlo, promuoverlo e tutelarlo, con le Indicazioni Geografiche che ne rappresentano il simbolo nel panorama agroalimentare, quali saranno le nuove sfide che il made in Italy dovrà affrontare? Si è mossa su questi temi la tavola rotonda organizzata da Origin Italia, in collaborazione con Fondazione Qualivita, che si è svolta in occasione della presentazione dell’Atlante Qualivita-Treccani nella simbolica sede del Teatro di Solomeo (Pg), nel cuore del borgo di uno dei principali ambasciatori di questo concetto, Brunello Cucinelli.

“Dare più forza al ruolo dei Consorzi era uno degli obiettivi della Riforma approvata a fine ottobre, siamo andati sulla giusta strada – così nel suo intervento il presidente di Origin e vicepresidente di Origin Italia, Riccardo Deserti – la tutela infatti, che è uno dei principali compiti attribuiti ai Consorzi, va oltre a quella del marchio del prodotto, tutelare vuol dire anche salvaguardare i territori di produzione, accompagnarli in un percorso di crescita economica, sociale e culturale e in questo come Origin Italia abbiamo spinto fortemente durante le fasi di confronto del Testo Unico”.

Proprio la moda in questa occasione ha sposato il vino e l’agroalimentare italiano nel segno de “La cultura del made in Italy”. Questo il titolo dell’incontro condotto dal vicedirettore del Corriere della Sera, Fiorenza Sarzanini, che ha visto intrecciarsi il racconto di alcuni influenti testimonial dell’eccellenza italiana nel mondo che guardando al futuro si sono confrontati su quali aspetti culturali occorrerà puntare per consolidare il made in Italy in una chiave evolutiva adeguata ai nuovi valori dell’attuale contesto sociale ed economico.

“A livello l’Italia sta assumendo una posizione di grande centralità. Purtroppo, gli effetti collaterali si sentono sui costi di produzione e mettono in crisi alcuni settori ma, grazie ai nostri imprenditori agricoli, i nostri produttori e i nostri trasformatori, reggiamo – ha sottolineato nel suo intervento il Ministro dell’agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida - abbiamo il dovere di cogliere l'occasione, anche di queste fasi, per pianificare ancor meglio, fare strategia e recuperare sulla logistica e sulla protezione dei nostri prodotti a livello internazionale, sui quali siamo rimasti indietro rispetto agli altri Stati europei”.

L’iniziativa di Origin Italia si è svolta in occasione della presentazione dell’Atlante Qualivita, il volume che, giunto alla sua do­dicesima edizione, raccoglie e racconta attraverso un corpus enciclopedico l’identità del patrimonio agroalimentare italiano rappresentata dagli 887 prodotti a Indicazione Geografica nazionali tutelati a livello europeo. L’opera, la terza edita dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana - Treccani, è realizzata dalla Fondazione Qualivita con la collaborazione di Origin Italia, AssoDistil e dei Consorzi di Tutela italiani DOP IGP e offre un percorso che attraversa il Paese raccontando ognuno di questi prodotti, diffusi nel 100% delle province italiane, espressione naturale di storia e tradizione locale, ma anche motore per la conservazione dei territori d’origine e il loro sviluppo.

Un valore culturale testimoniato anche dalle strette connessioni dei prodotti DOP IGP con alcuni riconoscimenti Unesco di siti rurali del nostro Paese e dalla candidatura della cucina italiana, colonna portante della Dieta Mediterranea, a Patri­monio Unesco. Ma l’Atlante racconta anche l’affermarsi del concetto di cibo come cultura, un cammino che ha radici lontane e che oggi, grazie al patrimonio di conoscenza delle Indicazioni Geografi­che, dimostra di includere elementi sociali, ambientali e storici.

La tavola rotonda rientra in una serie di incontri itineranti promossi da Origin Italia che coinvolgeranno i Consorzi di tutela sui temi legati alla qualità agroalimentare. E proprio le Indicazioni Geografiche sono il modello per eccellenza del made in Italy, capaci di garantire la totale assenza di delocalizzazione produttiva e la salvaguardia dei territori che custodiscono le tradizioni enogastronomiche.

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