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ASSALZOO 
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Assalzoo, l’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici, rappresenta l’industria mangimistica italiana con un fatturato di 8,88 miliardi di euro, 9.665 addetti diretti, e una produzione annua che sfiora i 14,5 milioni di tonnellate.

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19/06/2019, 16:31
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Roma 19 giu – Un aumento di produzione di circa il 2%, per un ammontare complessivo di poco meno di 14,5 milioni di tonnellate di mangimi. Un fatturato di 8,88 miliardi di euro, nel cui computo è incluso il sistema mangimistico nel suo complesso. Un leggero incremento dell’occupazione che, ormai, sfiora le diecimila unità. I principali indicatori del settore sono stati comunicati nel corso dell’Assemblea annuale di Assalzoo, l’Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, il 19 giugno a Roma.

“Sono dati – sottolinea il Presidente Assalzoo, Marcello Veronesi – che testimoniano lo stato di salute dell’industria mangimistica italiana, un’industria capace di raccogliere le sfide dei mercati e di garantire in continuità un’eccellenza di prodotto per l’intero sistema zootecnico italiano. Altro dato positivo che voglio sottolineare, visto il ruolo essenziale del capitale umano in settori ad alta tradizione come il nostro, è la continua crescita dell’occupazione che testimonia ancora una volta come la mangimistica sia una presenza importante nel tessuto produttivo dell’economia nazionale”.

Entrando nel dettaglio dei numeri, si nota come - sulla scia del 2017 - sia proseguito il trend di crescita. A livello di produzione si è passati da 14.228.000 tonnellate a 14.475.000 tonnellate nel 2018, con un aumento dell’1,7%. Anche il fatturato riferito alle sole vendite del comparto mangimistico si trova in territorio positivo: + 3,1%, da 6,08 a 6,27 miliardi di euro.

Si tratta del quinto fatturato tra i settori principali dell’industria alimentare ma i numeri diventano ancora più importanti se, oltre ai mangimi per animali destinati all’alimentazione, si considerano anche premiscele e pet-food. In questo modo il totale del fatturato arriva a 8,879 miliardi di euro facendo scalare all’industria mangimistica una posizione nella graduatoria. In particolare, additivi e premiscele, determinanti per la preparazione dei mangimi, valgono 1,2 miliardi di euro, mentre gli alimenti per animali familiari valgono 1,43 miliardi di euro.

“Una novità – evidenzia Lea Pallaroni, segretario generale Assalzoo – che abbiamo voluto intraprendere da quest’anno è stata quella di allargare lo sguardo all’intero sistema mangimistico. È il risultato di un radicale ampliamento di visione in ottica di filiera, promosso con la nuova presidenza Veronesi. La mangimistica è un settore complesso che copre tutti gli aspetti dell’alimentazione animale, da qui la decisione di dare la giusta importanza ai numeri complessivi che delineano l’impatto economico del nostro comparto, nel settore alimentare”.

L’interconnessione con l’estero rappresenta un altro elemento distintivo. Negli ultimi dieci anni l’export è più che triplicato (+313%) mentre l’import è aumentato del 15%. Grazie a questo positivo dinamismo delle esportazioni il disavanzo commerciale, pur negativo, è in progressivo calo. Nel 2018 il valore delle importazioni è stato di 841 milioni di euro e di 725 milioni di euro per le esportazioni, con una differenza negativa di 116 milioni (nel 2017 il saldo commerciale era invece -164 mln di €).

Sempre incoraggianti, infine, sono anche i dati relativi all’occupazione. Il settore mangimistico è stato in grado, pur in un contesto economico non facile, di salvaguardare i posti di lavoro e il numero totale di addetti è addirittura cresciuto sull’anno precedente, arrivando ormai a sfiorare le 10 mila unità complessive (9.665 il numero preciso).

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19/06/2019, 16:32
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Roma 19 giu – “Fornire una prospettiva d’insieme della sostenibilità del sistema mangimistico nelle sue varie declinazioni: economica, ambientale e sociale. È questo il piano operativo che segnerà, negli anni a venire, il mio mandato di presidente”. Sono queste le parole di Marcello Veronesi, presidente Assalzoo, l’Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, che segnano l’apertura dei lavori dell’Assemblea annuale dell’Associazione che si è tenuta oggi 19 giugno a Roma.

“Quest’anno – evidenzia il presidente Assalzoo – abbiamo deciso di fare il punto della situazione avviando, insieme a Nomisma, un progetto di valutazione globale della sostenibilità economica del nostro settore. Si tratta di un momento di analisi che, con la collaborazione di professionisti, riesce a fornire un quadro sistematico delle sfide che interesseranno anche il nostro settore. Questo ci permette di delineare lo scenario all’interno del quale inserire le linee di sviluppo associative dei prossimi anni”.

“La prima parte – approfondisce Marcello Veronesi – è dedicata alla sostenibilità economica, perché è bene ricordare che siamo innanzitutto impresa, facciamo parte della filiera agroalimentare che, al di là del valore evocativo degli alimenti, è un importante driver della nostra economia. In quest’ottica va interpretata anche la nuova modalità di segmentazione del volume economico del settore che vede le indicazioni relative alle premiscele e al pet-food, oltre all’usuale indicazione dei mangimi composti”.

“Tale percorso – spiega il presidente Veronesi – si articolerà negli anni successivi sugli altri due aspetti della sostenibilità: quello ambientale e quello sociale. Non è la prima volta che Assalzoo parla di sostenibilità. Lo scorso anno abbiamo presentato in collaborazione con ASPA un libro sui principi della sostenibilità ambientale: ‘Allevamento animale e Sostenibilità ambientale – I principi’, cui ha fatto seguito un secondo libro che presenteremo a breve dal titolo ‘Allevamento animale e Sostenibilità ambientale – Le tecnologie’”.

“È quasi una prima volta invece – conclude il presidente Assalzoo – che rivolgiamo l’attenzione alle implicazioni sociali del nostro settore che continua, nonostante il periodo di difficoltà economica generale, a garantire posti di lavoro, a preservare tradizioni e a fare da snodo essenziale per l’intero comparto zootecnico. Senza dimenticare ovviamente le questioni relative alla sicurezza degli alimenti e alla lotta contro l’antimicrobico-resistenza. Le sfide sono, al solito, tante e l’Associazione svolge un importante ruolo a fianco delle aziende per superarle”.

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19/06/2019, 16:35
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Roma, 19 giu – In aumento nel 2018 la produzione di mangimi dell’1,7%. Tengono gli alimenti per volatili. Crescono di oltre centomila tonnellate i mangimi per l’alimentazione dei suini. Ancor più marcato, fino al 4,6%, il progresso produttivo del settore bovino. Da segnalare inoltre la continua espansione dell’alimentazione per pesci e ovini, entrambe le categorie sopra il 5%. Sono alcuni dei dati emersi dall’Assemblea annuale di Assalzoo, l’Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, che si è tenuta a Roma il 19 giugno.

“Sono numeri confortanti che testimoniano – commenta Giulio Gavino Usai, responsabile economico Assalzoo – la capacità di crescita della mangimistica. Particolarmente rilevanti sono i riscontri con segno più per due settori decisivi della zootecnia italiana: quello bovino e quello suino che insieme rappresentano circa il 50% della produzione nazionale totale di alimenti industriali per animali. Un segnale importante per l’intero settore mangimistico. Molto buono anche il risultato di comparti minori, ma importanti, come quello degli alimenti per i pesci, in costante aumento da diversi anni a conferma del continuo sviluppo dell’acquacoltura, e quello per ovini”.

Il dettaglio dei numeri confermano al primo posto i mangimi per l’avicoltura, polli, tacchini, galline ovaiole e altri, con un’incidenza complessiva di questo comparto di oltre il 40% sul totale dei mangimi prodotti. La produzione risulta in leggerissima flessione tecnica passando da 5.915 tonnellate a 5.870 (variazione del -0,8%).

Il 25,8% della produzione totale è invece destinata alla suinicoltura, che ha segnato un aumento del 3,5% in più (da 3.605 a 3.731 tonnellate).

Una crescita più marcata ha interessato invece il comparto bovino con il + 4,6% (da 3.250 a 3.399 tonnellate); un comparto in ripresa dopo anni di difficoltà, e che lo porta a raggiungere il 23,5% sul totale.

A fronte di una riduzione delle consistenze degli animali allevati, l’incremento produttivo registrato per i comparti suino e bovino è un dato notevole.

“Un incremento che conferma gli alti livelli raggiunti dai mangimi in termini di efficienza e sicurezza – prosegue Usai – soprattutto in un momento in cui sono frequenti problemi sanitari, come quelli che derivano dalla presenza di micotossine, riscontrati in molte partite di materie prime (mais in particolare) che comportano notevoli difficoltà di gestione per quegli allevatori che ne fanno uso per l’autoproduzione di mangimi direttamente in allevamento. Un problema che viene superato dall’industria in grado di assolvere un importante ruolo di filtro nella selezione e controllo delle materie prime impiegate nel ciclo di produzione. A questo aspetto va sommata anche la progressiva riduzione della produzione nazionale di materie prime vegetali, soprattutto di mais, crollato del 50% negli ultimi 10 anni, che rappresenta una materia prima fondamentale nell’alimentazione di bovini e suini, e che viene coltivato meno anche per l’autoconsumo aziendale”.

La restante produzione mangimistica è divisa tra alimenti per conigli (un comparto in forte crisi da diversi anni), ovini, equini e pesci da acquacoltura (che insieme fanno il 6,8% del totale), e da pet-food (che rappresenta il 3,3% sulla produzione complessiva di mangimi).

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19/06/2019, 16:38
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Roma, 20 giu - La dipendenza da materie prime alimentari importate dall’estero ha raggiunto una soglia di allarme. Le risorse interne sono infatti insufficienti per rispondere alla domanda delle aziende zootecniche: quasi il 60% dei cereali e delle farine proteiche impiegate per produrre mangimi composti sono importati nel Paese con un impatto economico negativo di quasi 3 miliardi di euro. Tra i casi più preoccupanti c’è quello del mais per il quale si è passati dall’autosufficienza di una decina di anni fa a un deficit del 50%. È questa la fotografia emersa durante l’Assemblea annuale di Assalzoo, l’Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, che si è svolta a Roma il 19 giugno.

“Si tratta di una situazione che genera preoccupazione”, evidenzia il prAssalzoo, Marcello Veronesi: “Il 60% delle materie prime per mangimi arriva dall’estero”esidente Assalzoo, Marcello Veronesi. “La sostanziale dipendenza dalle importazioni espone il settore mangimistico, tra le altre cose, alle fluttuazioni dei mercati e alla difficoltà di impostare politiche industriali di lungo periodo. È un trend, quello della riduzione della produzione agricola italiana, che prosegue da anni e necessita di uno shock per invertire la tendenza. Servono politiche nuove, serve spinta innovativa, serve spirito di filiera per rilanciare l’agricoltura”.

Con l’economia agricola interna l’Italia copre solo il 40,8% del fabbisogno mentre il restante 59,2% è costituito da materie prime estere, con un andamento crescente negli ultimi anni. Tra le diverse colture il grado di approvvigionamento maggiore ce l’ha l’orzo con il 64,1%. Per il mais il tasso si aggira intorno al 52%: la produzione totale poco superiore alle 6 milioni di tonnellate porta il raccolto nazionale a un minimo storico, mentre al contrario l’import arriva a un picco storico toccando 5,7 milioni di tonnellate di sola granella. All’avvio del nuovo millennio, l’Italia era ancora in grado di soddisfare autonomamente il fabbisogno nazionale di mais. Ancora più basso il grado di autoapprovvigionamento del grano tenero (le importazioni sono più del doppio del prodotto nazionale: 5,6 vs 2,7 milioni).

“La zootecnia – prosegue il presidente Veronesi – è il primo soggetto che subisce le ripercussioni di questa situazione ed è anche un soggetto fondamentale che fa da filtro per le attività di controllo delle materie prime impiegate, nazionali o estere che siano, nel rispetto delle norme sulla sicurezza alimentare. L’attività è a beneficio di tutta la filiera e naturalmente a tutela del consumatore finale. C’è quindi bisogno di uno sforzo collettivo per affrontare questi deficit strutturali. Sulla questione maidicola, in particolare, Assalzoo da tempo ha intrapreso un’azione di consapevolezza per riuscire a compattare la filiera e garantire un futuro alla produzione italiana. È un percorso in divenire rispetto al quale confidiamo di arrivare a un risultato importante”.

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20/06/2019, 21:09
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Verona-Roma, 3 luglio 2019 – Accordo tra Fieragricola e Assalzoo, l’Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, dal 1945 realtà di riferimento dell’industria mangimistica italiana dal 1945, per promuovere la rassegna internazionale dell’agricoltura, in programma alla Fiera di Verona dal 29 gennaio all’1 febbraio 2020.

L’intesa – firmata a Roma a margine dell’assemblea annuale di Assalzoo – si inserisce nella politica di rafforzamento del comparto zootecnico di Fieragricola, dedicato in maniera trasversale alle principali categorie di animali da reddito, ampiamente rappresentate a Verona: bovini da latte e da carne, suini, equidi, avicoli, cunicoli, ovini e caprini, ma anche chiocciole.

«La partnership con Assalzoo è strategica per Fieragricola – ha dichiarato intervenendo all’assemblea Luciano Rizzi, exhibition manager Agriexpo & Technology di Veronafiere – in quanto la mangimistica è un segmento che risponde in maniera trasversale ai bisogni degli allevamenti in Italia e in Europa e affronta temi chiave per lo sviluppo della cerealicoltura, della foraggicoltura, delle dinamiche relative ai piani proteici nazionali e comunitari. Allo stesso tempo, il dialogo con Assalzoo soddisfa le filiere zootecniche nei segmenti della salute, benessere e nutrizione animale, all’interno di un’area in forte crescita a Fieragricola. La zootecnia, grazie anche alle tipicità delle produzioni Dop e Igp italiane, è uno dei pilastri principali per rafforzare il valore aggiunto dell’agricoltura»

«L’Accordo raggiunto con Veronafiere – ha commentato Marcello Veronesi, presidente Assalzoo – rappresenta la prosecuzione di un rapporto storico rinsaldato già dalla precedente edizione di Fieragricola 2018 e che ora si concretizza in una vera e propria partnership, nella quale convogliare il massimo delle rispettive energie per rafforzare la prossima manifestazione del 2020. Realizzare una manifestazione fieristica di riferimento nazionale in cui siano rappresentati tutti i comparti della zootecnia e che sia in grado anche di aprire una finestra internazionale in linea con la tendenza dell’intero settore agroalimentare italiano, rientra nella rinnovata visione strategica di Assalzoo. Partecipare a questo progetto è quindi un ulteriore tassello di un piano complessivo di valorizzazione delle competenze dell’industria mangimistica italiana. L’obiettivo finale è quello di costruire un percorso che coinvolga tutte le filiere zootecniche. Una prospettiva all’interno della quale l’industria mangimistica acquisisce notevole visibilità mettendo in evidenza il suo ruolo chiave di propulsore di innovazioni per tutte le produzioni di origine animale».

Assalzoo sarà presente a Fieragricola 2020 nel padiglione 9, dedicato alla zootecnia. L’associazione, inoltre, sarà uno dei player che animeranno il «Nutrition Forum» con convegni, seminari, tavole rotonde su innovazioni, tendenze e modelli relativi al comparto mangimistico nazionale.

Fieragricola e Assalzoo, inoltre, lavoreranno in vista della 114ª edizione della rassegna internazionale di Verona dedicata all’agricoltura con azioni congiunte per la promozione del settore mangimistico e per agevolare e valorizzare la partecipazione dei mangimisti associati ad Assalzoo a Fieragricola 2020.

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03/07/2019, 17:37
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Roma 27 ago - L’antibiotico-resistenza è un tema di grande serietà che riguarda tanto la salute degli esseri umani quanto quella degli animali. Da parte delle Istituzioni e di tutti i protagonisti della filiera zootecnica c’è un grande impegno per elaborare i processi che al meglio possano ridurre i rischi derivanti dall’uso eccessivo di antibiotici, senza inutili allarmismi. È questa la posizione di Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici) a seguito della pubblicazione di uno studio condotto dal Policlinico Gemelli sulla rivista Igiene e Sanità Pubblica, sulla base dei dati del Piano Nazionale di Contrasto dell'Antimicrobico-Resistenza. Dai dati emergerebbe come il 50% del consumo degli antibiotici avvenga negli allevamenti.


Assalzoo, rispetto alla sua specifica posizione di produttore di alimenti per la zootecnia, tiene a precisare come nel sistema normativo italiano siano numerose le azioni operative tese proprio a limitare l’uso degli antibiotici in allevamento. A tal proposito è importante menzionare:

- l’introduzione nel gennaio del 2019 della ricetta elettronica che garantisce un controllo digitale delle prescrizioni;

- l’esistenza di un sistema sorvegliato a livello istituzionale in relazione alle prescrizioni;

- la riconosciuta competenza dei medici veterinari nella diagnosi e prescrizione;

- l’oggettiva riduzione negli ultimi anni a livello nazionale dell’uso degli antibiotici.


Sulla base dei dati ESVAC (European Surveillance of Veterinary Antimicrobial Consumption), raccolti annualmente dall'EMA (Agenzia Europea del Farmaco), si evidenzia infatti come, a partire dal 2011, la zootecnia italiana abbia ridotto l'uso degli antimicrobici del 30%. A supporto di tale riduzione va inoltre sottolineato come la stessa Assalzoo abbia registrato, solo negli ultimi due anni, un calo della produzione di mangimi medicati di quasi il 40% (nell’ultimo anno si è registrata una riduzione dell’8,8%).


“L’intera filiera zootecnia si è data il compito di ridurre l’utilizzo del medicinale veterinario - sottolinea il Presidente Assalzoo, Marcello Veronesi - e, in questa prospettiva, il settore mangimistico ha recentemente promosso una posizione sull'uso responsabile del medicinale veterinario. In un piano per la riduzione dell'utilizzo del medicinale veterinario è fondamentale porre la giusta attenzione all'alimentazione degli animali, una corretta strategia alimentare a partire dall'utilizzo di materie prime controllate e sicure e di additivi studiati per garantire lo stato di salute degli animali”.


“Tali processi sono in atto da anni - conclude il Presidente Veronesi - e i risultati ottenuti sono importati, ma non è nostra intenzione fermarci qui. Come mangimisti siamo impegnati quotidianamente per fare sì che il mangime offra performance complessive sempre maggiori nell’ottica di migliorare la salute e il benessere degli animali e conseguentemente di dare un contributo importante alla riduzione di farmaci in allevamento. La ricerca in alimentazione animale ci permette di conseguire continui miglioramenti nella formulazione dei mangimi, per specie e classe di età degli animali tanto che possiamo parlare di avvio di un’era dell’alimentazione di precisione, che può offrire ampi spazi di miglioramento per garantire la salute degli animali allevati, con risultati un tempo inimmaginabili”.

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27/08/2019, 10:03
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Roma, 06 set – “Al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla neo Ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova rivolgiamo i migliori auguri per un buon e proficuo lavoro, auspicando un’attenzione particolare al tema dell’agricoltura che rappresenta il fulcro dell’agroalimentare italiano e un settore di primaria importanza per l’economia nazionale”. Con queste parole Marcello Veronesi, Presidente Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici), commenta la nomina di Teresa Bellanova alla guida del Ministero.

“L’industria mangimistica italiana auspica – prosegue Veronesi - che tra le priorità di intervento più urgenti vengano considerate quelle necessarie a sostenere la zootecnia italiana, anche con la nomina di un Sottosegretario con una specifica delega, con la definizione di un piano zootecnico nazionale che incentivi gli allevamenti nazionali e la loro potenzialità produttive, anche nell’ottica di una maggiore penetrazione sui mercati internazionali, con una strategia mirata a sostenere la produzione di materie prima agricole, con riferimento particolare al mais che più di tutte sta risentendo della grave crisi produttiva che ha portato al crollo del 50% del raccolto in pochi anni, e con una decisa apertura ai temi dell’innovazione scientifica, tenuto conto dell’indispensabile ruolo che la ricerca riveste per favorire lo sviluppo produttivo e contribuire a dare maggiore competitività all’intero settore agroalimentare e zootecnico”.

“Da parte di Assalzoo c’è la massima disponibilità al dialogo e alla collaborazione istituzionale per rafforzare il Sistema agroalimentare Italiano, unendo in maniera sinergica il lavoro di imprenditori, istituzioni e politici con l’obiettivo comune di aumentare le potenzialità produttive e di mercato delle eccellenze del made in Italy alimentare”, conclude Marcello Veronesi.

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06/09/2019, 16:11
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Roma, 13 set – “Assalzoo guarda con estremo favore alle dichiarazioni del Ministro Bellanova per un confronto sul tema dell’innovazione in agricoltura ed esprime soddisfazione e profonda condivisione all’apertura di un dialogo sulla ricerca scientifica e sulle biotecnologie verdi”. Così Marcello Veronesi, Presidente Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici), commenta le osservazioni del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari Forestali e del Turismo, Sen. Teresa Bellanova, durante una recente intervista su Radio24.

“Rimettere scienza e innovazione al centro” prosegue il Presidente Veronesi “sarebbe una grande notizia per l’intero settore agroalimentare italiano per il quale la ricerca rappresenta un motore di sviluppo irrinunciabile per recuperare competitività, garantire qualità e quantità alle produzioni in un contesto internazionale sempre più aperto al mercato globale. I progressi della scienza sono, inoltre, la principale leva su cui agire per vincere la sfida della sostenibilità e di alimentare la popolazione mondiale del futuro”.

“L’auspicio di tutti noi è che dalle parole del Ministro Bellanova prenda il via una stagione nuova, che possa aprire a un confronto privo di pregiudizi, che restituisca dignità alla scienza per un Paese che è stato sempre all’avanguardia nella ricerca in agricoltura e che porti ad azioni politiche e normative concrete. La mangimistica, che Assalzoo rappresenta, è un attore protagonista nel settore zootecnico che ha favorito la crescita dell’agroalimentare italiano, ed è per questo che riteniamo importanti le parole del Ministro Bellanova, perché si possa finalmente aprire un tavolo di confronto e un dialogo costruttivo che permettano a tutti gli attori interessati (Istituzioni, mondo scientifico e partner di filiera) di valorizzare le potenzialità che la ricerca mette a disposizione del made in Italy agroalimentare”, conclude Marcello Veronesi.

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Roma 19 nov – Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici) e l’industria mangimistica protagoniste dell’informazione Rai. Nella puntata di domani di Rai Parlamento, all’interno della rubrica “Spazio Libero”, andrà infatti in onda un servizio dedicato a favorire la conoscenza del settore mangimistico che parte dalla descrizione delle materie prime con cui sono fatti, passa attraverso il processo di produzione specifico e arriva fino al “consumatore finale”, cioè gli animali che se ne nutrono. Osservare l’interno ciclo di realizzazione mangimistico permette di comprendere il ruolo decisivo svolto dal settore all’interno della filiera alimentare dei prodotti di origine animale, nonché il contributo a garanzia tanto del benessere e della salute degli animali allevati quanto la qualità delle produzioni alimentari che nei derivano.

Il reportage è stato realizzato grazie alla professionalità del personale della Rai e ha visto il contributo attivo dell’Associazione, che ha nella comunicazione della specificità e naturalità del settore uno dei punti essenziali della propria attività istituzionale.

Nel corso della trasmissione sarà possibile ascoltare gli interventi di Marcello Veronesi, Presidente Assalzoo, degli esperti di nutrizione animale, i professori Giuseppe Pulina e Matteo Crovetto (rispettivamente coordinatore e componente del Comitato Scientifico per l’Innovazione-CSI di Assalzoo), di Lea Pallaroni, Segretario Generale Assalzoo, e di Franco Lena, direttore di uno stabilimento mangimistico.

“Si tratta – sottolinea il presidente Veronesi – di un’importante occasione di visibilità per l’industria mangimistica ancora troppo poco conosciuta e, in molti casi, poco compresa rispetto al decisivo ruolo che svolge. Spero per questo che il servizio abbia un’ampia diffusione e possa essere il primo tassello di un percorso di trasparenza del settore di cui Assalzoo è chiamata a essere al prima protagonista”.

Per vedere il servizio bisognerà sintonizzarsi mercoledì 20 novembre su Rai 3 (orientativamente tra le ore 10,50 e le ore 11,10).

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