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ASSALZOO 
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Roma 12 dic - L’industria mangimistica rappresentata da FEFAC, Federazione europea dei produttori di mangimi, è in campo per centrare gli obiettivi del Green Deal, il piano d’azione per l’ambiente e il clima della Commissione Europea. Uno sforzo deciso verso una produzione di alimenti per animali a emissioni zero che Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici) membro di FEFAC, sottoscrive con convinzione: “La sostenibilità – sottolinea il Presidente Assalzoo Marcello Veronesi – è una sfida che riguarda il passato, il presente e il futuro dell’industria mangimistica. L’impegno di FEFAC e, con lei, di Assalzoo conferma come il nostro settore sia sempre più proiettato verso il progresso industriale economico e ambientale”.

“Già oggi, è bene ricordarlo – continua Veronesi – l’industria mangimistica è il comparto con il maggior tasso di utilizzo di prodotti che derivano da altre produzioni alimentari, a testimonianza del ruolo centrale che il nostro settore riveste nell’ottica della economica circolare e della sostenibilità delle produzioni. Il Green Deal europeo impone ora nuove scelte da compiere e innovazioni da introdurre, ma occorre che gli obiettivi siano coerenti con le risorse e con gli strumenti necessari a realizzarli, abolendo vecchia e nuova burocrazia. Occorre altresì favorire la transizione, accompagnando chi è rimasto indietro e consentendo a tutti di dare così il proprio contributo. Noi siamo pronti ad accettare la sfida, in Italia e in Europa, a fornire il nostro know how e il nostro impegno”, conclude il Presidente dell’Associazione.

A livello operativo, il prossimo 4 giugno 2020 ad Anversa, nel corso del suo XXIX congresso, FEFAC adotterà la Carta della Sostenibilità dei mangimi a sostegno dell’attività dell’Unione Europea per un sistema di produzione alimentare sostenibile all’interno del Green Deal. L’azione di FEFAC per la sostenibilità dura ormai da diversi anni. Da tempo, infatti, la mangimistica sta investendo in ricerca e sviluppo per fornire soluzioni nutrizionali innovative per gli allevatori aiutandoli a far fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico.

“Secondo la FAO, gli animali da allevamento inclusi i pesci consumano l’86% degli alimenti che per varie ragioni non sono destinati al consumo umano”, ricorda il presidente di FEFAC Nick Major. E quindi “il settore mangimistico rappresenta una parte fondamentale in un’economia che sia davvero circolare, mantenendo e ottimizzando i nutrienti di una vasta gamma di co-prodotti come soia, girasole e colza, barbabietola da zucchero e melasso, crusca di frumento e trebbie di birra”.

Le aziende che fanno capo a FEFAC sono riconosciute come leader mondiali nella scienza applicata alla nutrizione animale e nell’efficientamento delle risorse con la trasformazione di co-prodotti a basso valore in alimenti di origine animale ad alto valore, dalla carne al pesce, dalle uova al latte.

Il contributo dell’industria mangimistica è dunque fondamentale poiché gli allevamenti rappresentano il 10% di tutte le emissioni di gas serra in Europa. Notevoli sono stati gli investimenti di FEFAC nell’adozione di strumenti per misurare l’impronta ambientale e per l’analisi del ciclo di vita dei mangimi. Con i progressi della scienza l’industria potrà migliorare ulteriormente la performance ambientale con la chiusura del ciclo dei nutrienti, la riduzione delle emissioni di gas serra, il miglioramento della biodiversità permettendo così ad allevatori e acquacoltori – ricorda Major – di essere parte della soluzione nella lotta al cambiamento climatico.

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12/12/2019, 19:31
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Roma, 18 dicembre – A seguito delle recenti trasmissioni televisive che hanno avuto per oggetto il settore dell’acquacoltura, Assalzoo (Associazione nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici) evidenzia che, al di là dei continui richiami mediatici tesi a scandalizzare ogni attività produttiva, in Italia la produzione avviene nel pieno rispetto del consumatore e sotto il più rigoroso sistema di controllo normativo e igienico-sanitario, come dimostra anche il grande successo che i prodotti agro-alimentari italiani riscuotono sia in Italia che all’estero.

In proposito va evidenziato che, i prodotti venduti sul territorio italiano rispettano completamente le rigide norme italiane ed europee nel settore alimentare, oltre a soddisfare specifici standard di produzione certificati a livello aziendale.

L’attenzione alla salute e al benessere animale, alla sostenibilità ambientale e alla qualità del prodotto per il consumatore finale rimangono tre pilastri essenziali del sistema produttivo mangimistico, in generale e nello specifico settore dell’acquacoltura. Tutti gli ingredienti utilizzati nella produzione di alimenti per animali, da cui derivano latte, carni, uova e anche pesce, sono fonte non soltanto dell’esperienza e della tecnologia in continua evoluzione delle aziende mangimistiche, ma sono validati da una specifica autorizzazione rilasciata dalle autorità europee preposte, dopo una verifica e conseguente valutazione da parte dell’EFSA, che rappresenta la massima autorità europea per la sicurezza alimentare.

L’intero settore mangimistico – è bene ricordarlo – dedica da sempre grandi risorse alla ricerca e all’innovazione di prodotto e alla sostenibilità. La necessità continua di miglioramento nutrizionale per le specie animali (bovini, suini, avicole, ittiche) rappresenta un faro costante dell’attività del settore. Lo sforzo nel cercare di elaborare regimi alimentari che rendano più efficiente la tabella nutrizionale e che migliorino le componenti nutritive dei pesci d’allevamento è un elemento che caratterizza lo spirito che ispira l’attività di Assalzoo e il modo di operare delle aziende associate.

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18/12/2019, 18:46
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Roma, 21 gennaio - Antibiotico-resistenza, benessere animale e nutrizione sono alcuni dei temi al centro degli incontri organizzati da ASSALZOO a Fieragricola Verona. Dal 29 gennaio all’1 febbraio torna negli spazi di Veronafiere l’evento dedicato al settore primario. La zootecnia e l’industria mangimistica saranno in primo piano con gli eventi dell’Associazione nei quali prenderanno la parola diversi specialisti, docenti universitari e ricercatori.

Assalzoo sarà presente alla manifestazione con un proprio stand istituzionale presso il Padiglione 9 della Fiera.

Fieragricola sarà anche l’occasione per l’assegnazione del Premio We Feed-ASSALZOO riservato ai migliori talenti accademici nell’ambito della nutrizione animale e della mangimistica. Il riconoscimento sarà consegnato dal Presidente dell’Associazione Marcello Veronesi.


Ecco gli eventi organizzati da ASSALZOO nell’hub fieristico veronese:


29 gennaio

h 11-12.30-Sala A Padd 11/12 “One Health: strategie alimentari per ridurre l’uso del medicinale veterinario”

interventi: Antimicrobicoresistenza, cosa può fare l’alimentazione (relatore da confermare)

Gli antiossidanti e la salute animale: quanto sappiamo e quanto supponiamo (Antonella Baldi)

Lo stress da caldo: come intervenire per via alimentare (Umberto Barnabucci)


h 12.45-13.45-Padiglione 9 “Valorizzare gli ex prodotti alimentari per aumentare la circolarità dell’allevamento”

interventi: Gli ex alimenti in alimentazione animale: tra tradizione, innovazione e sostenibilità (Luciano Pinotti)

Testimonianza di una azienda (Valentina Massa)


30 gennaio

12.45-14.15-Padiglione 9 “Alimentazione di precisione per migliorare l’efficienza dell’allevamento”

interventi: Ridurre la variabilità: diete individuali per alte performances (Bruno Ronchi)

Precision feeding in azienda: la sfida tecnologica (Matteo Crovetto)

L’impatto della precision farming sul bilancio aziendale (Gabriele Canali)


31 gennaio

11-12.30-Luogo da definire “La vacca da 200 quintali di latte è fra noi” (evento in collaborazione con Allevatori Top)

intervento da definire (Emanuela Sorgia)

La vacca da 200 quintali è fra noi: come alimentarla (Giuseppe Pulina)

intervento da definire (Enrico Dadati)


12.45-13.45-Padiglione 9 “We-Feed: Premio ASSALZOO-Assalzoo incontra i giovani talenti”

interventi: Il Progetto We-Feed e il Premio Assalzoo (Lea Pallaroni)

Premiazioni: Premio Laurea Magistrale e Premio Dottorato alla presenza del presidente di ASSALZOO Marcello Veronesi e di Giuseppe Pulina, coordinatore del Comitato Scientifico di Indirizzo dell’Associazione

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21/01/2020, 16:38
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Roma, 5 febbraio - Con il suo esempio virtuoso, di settore che utilizza, in nome della sostenibilità, co-prodotti delle lavorazioni dell’industria agroalimentare ed ex prodotti alimentari, la mangimistica condivide la battaglia contro lo spreco alimentare. Oggi si celebra infatti la settima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare promossa dalla campagna Spreco Zero. Per la prima volta diminuisce la quantità di cibo sprecato dagli italiani, con un calo del 25%.

“La mangimistica è un settore che strutturalmente si può definire circolare e sostenibile perché – fin dalla sua nascita – la maggior parte dei prodotti che utilizza sono di derivazione del processo alimentare”, sottolinea il Presidente dell’Associazione Marcello Veronesi. “C’è quindi una innata componente alla valorizzazione del ciclo agroalimentare che ci contraddistingue e che diventa sempre più attuale e indispensabile”.

“Il mangimista – continua Veronesi – ogni giorno è chiamato a valorizzare i co-prodotti della filiera agroalimentare e industriale e impiega nel ciclo produttivo gli ex-alimenti, ovvero quei prodotti per l’alimentazione dell’uomo che per ragioni di carattere commerciale non sono più destinati al consumo umano. Questi prodotti, come la crusca e la farina di soia, per citare quelli più noti, ma anche tanti altri che derivano dall’industria dolciaria, della panificazione, dell’estrazione dello zucchero o degli amidi, dalla distillazione, ecc., purchè sicuri per il loro impiego nell’alimentazione degli animali, possono essere utilizzati come ingredienti, con elevato valore nutrizionale, nei mangimi. Aspetto che consente a questi prodotti di restare all’interno del circuito alimentare. Negli ultimi vent’anni è stato fatto già tanto su questo fronte, ma le sfide che ci attendono sono numerose. Per approccio imprenditoriale e capacità industriale siamo pronti ad affrontarle e a migliorarci sempre”, conclude il Presidente di Assalzoo.

Il contributo della mangimistica alla sostenibilità dell’intera filiera alimentare arriva anche dalla ricerca e dal lavoro dei nutrizionisti. Grazie a diete formulate in maniera sempre più efficiente, tarate sui fabbisogni degli animali, allo sviluppo di additivi specifici per il miglioramento delle razioni e quindi il miglioramento degli indici di conversione, la mangimistica è al servizio della zootecnia al fine di produrre di più utilizzando di meno. Il precision feeding è un altro strumento con il quale il settore accresce il proprio livello di sostenibilità e quello della zootecnia sull’ambiente. Grazie all’alimentazione di precisione, infatti, diminuisce l’escrezione di nutrienti e l’emissione dei gas nocivi, si contengono i costi alimentari e aumenta l’utilizzo dei principi nutritivi.

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05/02/2020, 20:23
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Roma, 6 febbraio – In occasione di Fieragricola Verona si è svolta l’edizione 2019 del Premio Assalzoo. L’Associazione ha consegnato i riconoscimenti alle migliori tesi che abbiano apportato un significativo contributo sui temi relativi alla zootecnia e alla mangimistica. Oltre ai due canonici riconoscimenti, la commissione selezionatrice ha voluto premiare eccezionalmente un altro elaborato che ha affrontato in maniera brillante un aspetto della sostenibilità ambientale.

La cerimonia si è svolta il 31 gennaio nel Nutrition Forum del polo fieristico veneto. I riconoscimenti sono stati consegnati dal Presidente di Assalzoo Marcello Veronesi e da Giuseppe Pulina, Coordinatore del Comitato scientifico per l’Innovazione dell’Associazione.

“Il Premio WeFeed-Assalzoo testimonia l’attenzione riservata dall’Associazione ai migliori talenti delle università italiane che hanno dedicato i loro studi alla nutrizione animale”, ha ricordato il Segretario Generale dell’Associazione Lea Pallaroni. “Assalzoo è convinta dell’importanza della ricerca e dell’avanzamento della conoscenza nei settori correlati alla mangimistica, processi che trovano una sede naturale nell’ambito accademico”.

Il premio per la migliore tesi di dottorato, costituito da un importo pari a 3.000 euro, se lo è aggiudicato la dottoressa Antonia Corini, che ha conseguito il titolo di PhD, Doctor Europaeus in Sistema agro-alimentare all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. L’elaborato finale è intitolato “Enforcement in the EU. Public Powers and Private schemes to deal with Food Law infringements”.

È stata ritenuta la migliore tesi magistrale l’elaborato del dottor Giovanni Buonaiuto che ha conseguito la Laurea in Sicurezza e Qualità delle Produzioni animali all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Il suo lavoro si è concentrato sull’analisi delle materie prime: “Applicazione della spettroscopia FT-NIR per la valutazione qualitativa delle materie prime utilizzate nel settore avicolo nazionale”. Al vincitore è stato corrisposto un premio da 1.000 euro.

Oltre a questi due riconoscimenti, e alla luce del livello delle tesi sottoposte all’Associazione, Assalzoo ha deciso di premiare anche un altro elaborato che aveva conseguito un elevato punteggio sul tema della sostenibilità ambientale. L’attestato è andato al dottor Marco Tretola dell’Università degli Studi di Milano, che ha terminato il dottorato in Nutritional Science con la tesi “Former foodstuffs products intended for pig nutrition: in vitro and in vivo nutritional evaluation, impact on growth performances and gut health”. In questo caso l’importo corrisposto è stato di 1.500 euro.

I premi sono stati valutati da una specifica commissione costituita dal comitato scientifico sulla base di cinque parametri (attinenza, originalità, completezza dati ed esposizione, trasferibilità alla realtà produttiva, qualità complessiva dell’elaborato). Nel corso della cerimonia l’Associazione ha anche diffuso il bando dell’edizione 2020 del Premio Assalzoo.

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06/02/2020, 17:01
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Roma, 18 febbraio – Il 19 e 20 febbraio torna a Pordenone Aquafarm, l’evento dedicato alla filiera dell’acquacoltura giunto alla quarta edizione. Tra i settori merceologici in mostra negli spazi fieristici della città friulana anche i mangimi, gli integratori e le materie prime per l’alimentazione animale. Quello della piscicoltura rappresenta un comparto dinamico e in espansione per la mangimistica, come indicano i dati più recenti: “Pur rappresentando una bassa percentuale del totale di mangimi prodotti – ricorda il segretario generale di ASSALZOO, l’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici, Lea Pallaroni – nel 2018 la quota di mangimi per acquacoltura ha fatto registrare per l’ennesimo anno consecutivo un significativo aumento”.

“L’incremento produttivo – continua – è stato del 5% rispetto all’anno precedente e in totale sono state immesse sul mercato 146 mila tonnellate di mangimi per l’alimentazione dei pesci, contro le 139 mila tonnellate del 2017”.

L’Italia, con oltre 62 mila impianti a terra e in mare, si trova in un’area strategica per la piscicoltura euro-mediterranea. L’edizione 2020 di Aquafarm, dedicata non solo all’acquacoltura e all’industria della pesca, ma anche all’algocoltura e alla molluschicoltura, mette al centro del suo programma la sostenibilità. Quest’ultimo è un tema di forte attualità, trasversale a tutti i settori della produzione alimentare a fronte della crescita della popolazione umana. Riguardo l’acquacoltura in particolare, come ricorda la Fao, nei prossimi dieci anni l’aumento del consumo di pesce sarà di circa l’1,2% l’anno mentre, da qui al 2030, la produzione di pesce e prodotti ittici a livello mondiale dovrebbe eccedere i 200 milioni di tonnellate. Pertanto, l’acquacoltura può svolgere un ruolo decisivo.

L’attenzione riservata alla sostenibilità è un tema particolarmente caro ad ASSALZOO e contribuisce a rendere l’acquacoltura un’attività zootecnica vantaggiosa così come la stessa produzione di mangimi per pesci. La mangimistica è impegnata infatti nella continua ricerca e messa a punto di soluzioni nutrizionali sempre più aderenti alle richieste del mercato e dei produttori. Per questo motivo la ricerca e l’innovazione – non a caso altro tema al centro di Aquafarm 2020 – trovano ampio risalto nell’intera filiera dell’acquacoltura.

“Riguardo la mangimistica e la nutrizione animale – sottolinea Pallaroni – la ricerca è attiva su più fronti. Ad esempio, l’identificazione di soluzioni alternative alle materie prime più utilizzate in piscicoltura e l’introduzione di nuovi prodotti, la lotta all’antibiotico-resistenza, una sempre più attenta definizione dei fabbisogni nutrizionali. La nutrizione è un aspetto di primaria importanza e capire come gestire l’alimentazione è cruciale per avere non solo allevamenti produttivi ma anche per garantire lo stato di salute e il benessere degli animali allevati e per elevare la qualità delle produzioni che ne derivano. Gli esperti lavorano costantemente per mettere a punto mangimi specifici, per ottimizzarne al massimo livello l’efficienza e per prevenire ogni eventualità di spreco”, conclude il segretario generale di ASSALZOO.

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18/02/2020, 18:45
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Roma, 27 febbraio - Con riguardo alla sospensione delle attività lavorative nelle zone in cui sono in vigore le restrizioni dovute all’epidemia di Coronavirus – COVID-19, ASSALZOO esprime al Governo notevole preoccupazione per le conseguenze economiche sulla zootecnia e sulla salute e il benessere degli animali a causa delle difficoltà che esse determinano sul rifornimento di materie prime, sull’attività produttiva e sulla distribuzione di mangimi agli allevamenti.

Le aziende mangimistiche interessate da detti provvedimenti hanno già messo in atto tutte le cautele possibili, utilizzando anche il “lavoro agile” per molti dipendenti e limitando l’accesso solo a quelli strettamente necessari in regime di emergenza.

Tuttavia, per mantenere adeguati livelli di produzione rispetto alle esigenze degli allevatori, è necessario mantenere il normale ritmo produttivo e sono indispensabili rifornimenti giornalieri di materie prime provenienti da fornitori che, di regola, operano all’esterno delle zone rosse. Inoltre, anche per la distribuzione di mangimi, le aziende sono obbligate a operare oltre i confini provinciali e anche regionali.

È pertanto assolutamente necessario che, nella concessione delle autorizzazioni alla circolazione all’interno delle zone sottoposte a sorveglianza, si tenga conto di tali esigenze produttive per evitare danni economici alla zootecnia e di pregiudicare la produttività, il benessere e la salute degli animali da cui dipende la produzione di latte, carne e uova per gli usi alimentari.

Ciò è ancor più necessario tenuto conto dell’impossibilità di prevedere, allo stato attuale, per quanto tempo si protrarrà lo stato di emergenza e del fatto che, in caso di insorgenza di ulteriori complicazioni, misure di contenimento potrebbero essere necessarie anche in altre zone del Paese.

ASSALZOO auspica anche un maggior coinvolgimento di tutte le rappresentanze dei vari settori della filiera zootecnica per una migliore concertazione delle misure da adottare.

Infine, pur tenendo conto della serietà della situazione, per non favorire psicosi collettive si ritiene oltremodo auspicabile un generale abbassamento dei toni, attenendosi alle direttive e alle indicazioni che provengono dal mondo scientifico e dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, per evitare un ulteriore danno di immagine al Paese con ripercussioni pesantissime su tutte le attività economiche e sociali.

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27/02/2020, 17:14
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Roma, 2 marzo - La situazione di emergenza dovuta alla diffusione del nuovo coronavirus rischia di avere significative ripercussioni sull’approvvigionamento delle materie prime per il settore agroalimentare.

ASSALZOO, l’Associazione nazionale tra i Produttori di Alimenti zootecnici, tenuto conto che il nostro Paese è fortemente dipendente dall’estero per le materie prime per le produzioni alimentari e mangimistiche, chiede al Governo e alle Autorità competenti di riservare la massima attenzione al problema degli approvvigionamenti di tali materie prime che possono derivare in conseguenza di misure cautelari che molti Paesi esportatori hanno preso, o intendono prendere, nei confronti dell’Italia, sconsigliando ai propri operatori di recarsi sul territorio del nostro Paese o imponendo per coloro che si recano da noi periodi di quarantena.

Tra le merci per uso mangimistico per le quali potrebbero verificarsi i contraccolpi più preoccupanti si evidenziano in modo particolare i cereali e le farine proteiche, ma non soltanto.

Per quanto riguarda cereali, semi oleosi e loro farine, a causa della scarsa produzione interna importiamo ogni anno oltre il 50% del nostro fabbisogno interno e nell’ultimo anno, 2019, si è registrata un’ulteriore crescita.

Tale problematica, sicuramente in comune anche con altri settori dell’industria alimentare nazionale, non solo per le importazioni ma anche per le esportazioni (unico mercato in sviluppo), rischia di mettere in pericolo gli approvvigionamenti di materie prime (o quantomeno di aumentarne i costi), con particolare riguardo, soprattutto, a quelle che arrivano via terra da Paesi Europei dai quali, per esigenze logistiche, giungono prevalentemente su gomma.

“Nella gestione dell’emergenza – sottolinea il Presidente di ASSALZOO Marcello Veronesi – è fermo l’impegno dell’Associazione e di tutti i mangimisti italiani nel continuare a garantire l’indispensabile fornitura di mangimi sicuri e di alta qualità ai nostri allevamenti, per garantire la produttività, la salute e il benessere degli animali allevati e quindi continuare ad assicurare la produzione di latte, carne, uova e pesce che ne derivano”.

“Per tale ragione – sottolinea il Presidente Assalzoo – si chiede al Governo di mettere in atto ogni azione idonea ad evitare punti di debolezza nell’attività di approvvigionamenti di materie prime fondamentali a poter consentire la continuità produttiva delle aziende agroalimentari italiane”.

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02/03/2020, 16:08
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Roma, 5 marzo – La diffusione dell’epidemia di nuovo coronavirus sul territorio nazionale ha reso necessaria l’adozione di provvedimenti restrittivi per la gestione dell’emergenza, misure che inevitabilmente si ripercuotono sul settore produttivo e sulla logistica. In un sistema economico che mostra segnali di sofferenza generali, ASSALZOO, l’Associazione nazionale tra i Produttori di Alimenti zootecnici, sta monitorando l’adeguatezza dei livelli produttivi nell’industria mangimistica e dei rifornimenti di materie prime.

Al momento, seppure con alcune difficoltà, le aziende mangimistiche stanno cercando di assicurare il necessario rifornimento agli allevatori per garantire di salvaguardare la salute e il benessere degli animali allevati e di mantenere il livello produttivo degli allevamenti, indispensabile per la produzione di latte, carne, uova e pesce.

Tuttavia iniziano ad arrivare primi segnali di disagi nella movimentazione delle merci, sia di materie prime che di prodotti finiti, che devono essere trasportati per la quasi totalità su gomma.

Per quanto riguarda le materie prime, com’è noto, l’Italia ne è un importatore netto per le produzioni alimentari sia ad uso umano che animale – in primis cereali, semi oleosi e farine proteiche – e si registra da parte di alcuni autotrasportatori stranieri il rifiuto di consegnare in Italia le materie prime a causa dei timori di contagio nel nostro Paese o in conseguenza di disposizioni delle autorità del Paese di origine che impongono loro, in caso transito in Italia, di osservare periodi di quarantena.

Per quanto riguarda invece la consegna dei mangimi agli allevamenti, stanno diventando sempre più frequenti i casi di rifiuto da parte degli autotrasportatori italiani di consegnare il mangime in allevamenti ricadenti nelle aree sottoposte a vincono sanitario.

Si tratta di una circostanza che sta destando preoccupazione a causa del progressivo aumento di tali casi e che, se la situazione dovesse peggiorare sul territorio nazionale, rischierebbe di determinare problemi anche seri alla produzione e distribuzione di mangimi e, di conseguenza, a tutta la filiera alimentare dei prodotti di origine animale.

ASSALZOO continuerà a monitorare la situazione e i suoi effetti sulla produzione nei mangimifici evidenziando come sia cruciale per il Paese, in un momento di forte difficoltà, garantire l’operatività di tutta la filiera agroalimentare, un settore dal quale non solo deriva una quota significativa del PIL e dell’export nazionale, ma che è necessario a garantire adeguati livelli di approvvigionamento.

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Roma, 13 marzo – ASSALZOO, l’Associazione nazionale tra i Produttori di alimenti zootecnici, apprezza l’impegno della Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova, e dei Ministri Luigi Di Maio, degli Affari Esteri, Paola De Micheli, dei Trasporti, Vincenzo Amendola, degli Affari Europei, e di tutto il Governo per l’impegno profuso nell’assicurare il trasporto delle merci attraverso il valico di confine del Brennero con l’Austria. In una fase di emergenza come quella che sta affrontando l’Italia, e tutto il suo sistema produttivo, è fondamentale che la rete logistica possa funzionare in piena efficienza e che sia assicurato il transito delle merci, in uscita per i prodotti italiani e in ingresso per quelli esteri.

Le decisioni delle autorità straniere, infatti, non sono assolutamente giustificabili e vanno ad aggravare la crisi in atto, rischiando di portare al collasso i sistemi produttivi del nostro Paese proprio nel momento in cui stiamo producendo il massimo sforzo per continuare a garantire i livelli produttivi, la sicurezza e la qualità che ha sempre contraddistinto i prodotti italiani. Inoltre, è deprecabile e del tutto inammissibile che in un regime di libero scambio all’interno del mercato unico europeo possano essere decisi blocchi unilaterali o anche solo limitazioni al passaggio delle merci ai confini tra Paesi membri.

ASSALZOO plaude allo sblocco del valico del Brennero, ma restano preoccupazioni per le difficoltà che continuano a registrarsi al confine con la Slovenia – snodo essenziale per i traffici con l’Est Europa – e per le misure restrittive imposte dalla Croazia, che rappresentano altri punti nevralgici per il nostro import/export.

Si auspica, pertanto, che venga mantenuta alta l’attenzione e che venga assicurato il massimo impegno della rete diplomatica italiana per una rapida soluzione di questa problematica che rischia di mettere in serio pericolo non solo le nostre esportazioni ma anche le indispensabili importazioni di materie prime di cui il nostro Paese non può fare a meno per mantenere un livello sufficiente dell’attività produttiva ed essenziali all’industria mangimistica per garantire una produzione di mangimi sufficienti per gli animali allevati in Italia, da cui derivano carne, latte, uova e pesce necessari a soddisfare la domanda alimentare.

A tale scopo si ritiene, tuttavia, prioritario e indispensabile sollecitare anche il deciso intervento delle autorità dell’Unione Europea affinché non venga messo in discussione uno dei pilastri del commercio intracomunitario e si ponga fine a comportamenti assunti da singoli Paesi in netto contrasto con le regole di libero scambio all’interno dell’Unione.

ASSALZOO continua a monitorare l’attività dell’industria mangimistica, che rappresenta un anello fondamentale della filiera agroalimentare e che rientra fra le attività produttive essenziali che vengono esentate dalle sospensioni stabilite con il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 marzo scorso. Motivo per cui è ancora più importante che il transito delle materie prime e dei prodotti finiti possa procedere senza intralci in entrata e in uscita dai nostri confini.

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13/03/2020, 17:57
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