D'accordo. Grazie per il benvenuto.
Attendo la risposta di qualcuno

Ciao Jack,
immagino che le persone a cui si riferisce Marcello siano quelli de "Il tempo delle api" ma non sono proprio sicuro e lui non si fa vivo da qualche mese. Prova a contattarlo in privato.
Anche io sarei curioso di sapere com'è andato a finire il loro esperimento (anche se qualche idea ce l'ho), visto che il documentario ritarda a uscire.
Tu sei già apicoltore, oppure questa sarà la tua prima esperienza con le api?

Proverò a contattarlo in privato allora. Sono apicoltore da solo un anno, ma sono insoddisfatto non della produzione dei miei alveari (che per me in ogni caso è in secondo piano rispetto alla salute e al benessere delle api), la quale è stata molto buona con le arnie razionali, ma appunto della poca naturalità a cui l'uomo (per sua stupidità e per i suoi interessi) ha ridotto la gestione delle famiglie di api. Quest'anno proverò con due Warrè, un'arina trasparente e 5 arnie perone che mi sono autocostruito (è in quest'ultime che credo di più, sopratutto dopo aver letto il manuale del sig. Perone). Benché conosca almeno teoricamente la gestione delle arnie perone, mi sento comunque inesperto e vorrei imparare da chi ha già avuto qualche esperienza con questo tipo di arnia. Neanche io riesco a contattare i ragazzi del "tempo delle api", e se i loro esperimenti dovessero essere andati per tutt'altro verso di quello provisto (positivo), io comunque non perderei la speranza se non dopo aver provato di persona per qualche anno a gestire le arnie Perone.

Il mio consiglio è di continuare per qualche anno con le arnie razionali, per apprendere il più possibile sulla vita delle api seguendo sentieri già battuti. Avrai il vantaggio di avere a disposizione il sapere, teorico e pratico, accumulato dagli albori dell'apicoltura razionale ad oggi. Dopodiché potrai anche fare i tuoi esperimenti con cognizione di causa. Si spera.
Ovviamente, non mi aspetto che tu segua il mio consiglio. Purtroppo.
Cerchiamo di approfondire. Le arnie razionali, che l'uomo utilizza per i suoi interessi, certamente, ma lo stesso vale per l'allevamento delle api, arnie razionali o meno, non sono per niente stupide o poco naturali, anzi hanno rappresentato un bel progresso, sia per l'attività di apicoltura sia per il benessere delle api. D'altro canto, le arnie da te prese in considerazione, tolta la Warrè, hanno ben poco di naturale. Le api si adattano a vivere anche alla luce del sole, ancor più in un'arnia trasparente, ma non è il loro ambiente naturale, sono stressate e in continua attività, anche d'inverno, con conseguente invecchiamento precoce, consumo anomalo di scorte e rischio di morte per fame. Per quanto riguarda l'arnia Perone, molto bella la spirale aurea... ma in natura le api si comportano diversamente, basta osservare la disposizione di covata e sorte in un alveare naturale, basta immaginare gli spazi dove per milioni di ani le api hanno nidificato... niente a che vedere con il cassone cubico di Perone.
Di fatti, le api sono poco esigenti per quanto riguarda la forma della loro casa, riescono ad adattarsi molto bene, e allora, forse conviene scegliere un'arnia che sia facile da gestire anche per l'apicoltore. E la Warrè non lo è.
Per quanto riguarda l'arnia trasparente e la Warré, parlo per esperienza personale, mentre il cassone di Perone non mi ha mai ispirato. La permapicoltura, invece, sì.
Per concludere, "il tempo delle api", che sarebbe di tre anni, è una stronzata monumentale. Concetto mutuato, chissà perché, dal comportamento delle termiti, che impiegano, dicono, tre anni per sviluppare una colonia partendo da zero e sciamare. Io, di termiti ci capisco zero ma ti posso assicurare che"il tempo delle api" è di un anno e, come ho già detto in altre occasioni, se butti uno sciame nel cassone e torni dopo tre anni a prendere il miele, non solo non lo troverai, il miele, ma non troverai più nemmeno le api.
Più o meno quello che immagino sia successo ai ragazzi del documentario (che sarebbe dovuto uscire l'anno scorso):
Qualche anno fa mi chiamo un mio amico, disperato perché aveva scoperto di avere dei vicini che allevavano le api con metodi "naturali" senza fare alcun trattamento ed era preoccupato per la reinfestazione e per il fatto che non era possibile ragionare con loro. Cercai di tranquillizzarlo e chiesi più dettagli: sono dei fricchettoni che si sono messi ad allevare le api senza avere alcuna esperienza e vogliono fare un documentario ("Il tempo delle api"). La cosa mi incuriosì e mi riproposi di andarli a trovare ma non ne ebbi mai il tempo. L'anno dopo chiesi al mio amico come stavano i suoi vicini: be', non sono più i miei vicini, ho spostato le api, ma son venuti a cercare dei nuclei...

Potrebbe essere come dici tu, ma non seguirò il tuo consiglio (come già ti sei giustamente aspettato): solo perché in generale penso che sia necessario provare le cose di propria mano e nel modo in cui più si crede corretto, e a me Perone ha ispirato molto, anche se molte cose di quello che dice potrebbero non essere corrette (non so così tante cose come forse tu sai e non so in modo sicuro tutti questi particolari sulla biologia delle api che tu mi hai fatto notare).
Certamente sapevo che la trasparente non è naturale (l'ho presa solo per scopo didattico), e anche che la warrè lo è (sebbene sia complicata la sua gestione). In che senso perone non ti affascina ma la permapicoltura si? Non ne è lui il teorico? Oppure c'è altro?
Solo il tempo farà emergere la verità, io sospendo il giudizio (è per questo che le provo tutte) ( in ogni caso, oltre alle 2 warrè, alla trasparente ed alle 5 perone, per evitare un distacco radicale, ho tenuto 8 razionali popolate già dall'anno scorso e che stanno molto bene). Poi porterò avanti ciò che a mio giudizio è meglio. (La mia speranza più forte è che le perone funzionino).
Grazie per i tuoi avvertimenti.