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ALLEVAMENTO PECORE RAZZA ROMANOV E SUFFOLK 
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Iscritto il: 30/01/2013, 16:42
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CIAO RUMENO grazie della spiegazione .. in effetti nella nostra regione la pecora sarda viene allevata in purezza e data l esperienza dei nostri allevatori sono convinto che sia la scelta migliore...sicuramente il prezzo basso del latte spinge a cercare nuove fonti di reddito...ho tanti amici e parenti allevatori e constatare il poco valore dato a questo bellissimo lavoro fa venire una rabbia immensa ..


02/04/2013, 12:35
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L'ariete romanov va bene per ogni tipo di pecora perchè fa fare alla nascita i figli molto piccoli, anche alle suffolk, però certo che incrociato con la sarda non darà figli molto grandi cioè è da escludere che si possa arrivare ai 30 kg. a 90 giorni di vita


02/04/2013, 16:51
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Sez. Ovini
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iesciani ha scritto:
Iengo, oggi ho scoperto che la meticcia che io stavo provando a fare, esiste già è la Saeftinger, creata nel Belgio addirittura nel 1986, padre romanov madre suffolk, la sua carne viene considerata una specialità culinaria, nelle foto rossomiglia moltissimo alle mie meticcie, adesso mi devo inventare un nuovo progetto di meticciamento o dedicarmi solo alla romanov in purezza.


Ciao Iesciani,
io non abbandonerei il progetto, perché le tue meticce saranno sicuramente meglio adattate al clima italico delle cugine olandesi, sia per l'area dove avviene la selezione che x l'aggiunta di sangue fabrianese,
quindi, nel mercato nazionale, sarai sicuramente avvantaggiato.
Saluti.


02/04/2013, 20:20
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Concordo con Iengo, non abbandonare il progetto, nel mio girare ho visto selezioni di merinizzate tedesche (hanno un nome impronunciabile) consigliate dai veterinari dell'APA perchè ritenute più produttive rispetto alle razze rustiche (parliamo di razze da carne), anche perchè (mi rincresce dirlo) i nostri allevatori non vogliono o non sanno fare selezione, si accontentano di mettere nel gregge un montone ile de france ogni due o tre anni.
Saluti eustachio


02/04/2013, 20:36
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Non ditemi cosi perchè oggi sono troppo sensibile a tale discorso, prima di andare al lavoro, ho numerato le figlie femmine delle mie meravigliose meticcie, in dieci al secondo parto mi hanno fatto 25 figli, una addirittura 4, e 13 sono femmine, nate verso la fine di gennaio, alcune stanno già sopra ai 25 kg, sono belle rotonde e sprizzano vigore da tutti i pori


03/04/2013, 9:41
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scusate l'itromissione, ma volevo farvi una domanda, ho una romanov arr/arr quindi purissima,il montone invece no, il primo parto mi ha fatto tre agnelli, tutti sani.....il secondo parto invece sempre tre agnelli, ma due purtroppo sono nati morti, allora avendo altre 10 pecore di varie razze e non essendomi mai capitato, chiedevo visto che sono razze particolari, se puo' essere un problema proprio della razza, o se invece e' successo per qualche carenza, o caso particolare???grazie


04/04/2013, 21:55
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Io lo sto predicando da un paio di anni , la pecora romanov riesce a portare avanti tanti figli perchè gli stessi sono piccoli, questo se il padre è l'ariete romanov puro, che fa fare i figli piccoli alla sua razza ed anche a tutte le pecore di altre razze eliminando i problemi del parto anche dalle razze più ostiche tipo la suffolk, con le altre razze anche se piccole la romanov fa i figli più grandi e spesso non li tira avanti soprattutto se sono tre o quattro, li fa prematuri e morti, coloro che non si sono attenuti a questa regola hanno avuto modo di pentirsi, qualche volta va bene ma il rischio è sempre dietro l'angolo, si crea un eccessivo carico gravidico e conseguente setticemia, è sempre connsigliata qualche puntura di vitamina b


05/04/2013, 16:02
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Sez. Ovini
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Ciao bopiroli,
la razza del tuo ariete ?
La teoria di Iesciani potrebbe adattarsi perfettamente al tuo problema.


06/04/2013, 0:04
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Iengo scusami, non è importante la razza dell'ariete, è importante far capire che solo il romanov fa fare i figli piccoli alla nascita ad ogni razza di pecore, eliminando i problemi del parto, altro motivo per far prendere in considerazione questa razza.
Ci sono voluti sicuramente migliaia di anni di evoluzione per far acquisire alla romanov la caratteristica di poter gestire tanti figli, mantenendoli piccoli nel grembo materno sino alla nascita, ed ora tocca sentire tante assurdità da parte di chi consiglia incroci assurdi che a mio avviso sono una forzatura contronatura e tocca sentire sentire nuovi nomi assegnati a questi stravaganti incroci che io mi rifiuto di pronunciare.


08/04/2013, 12:08
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Buongiorno a tutti è un po’ che non vi leggo e credo che forse sarò un po’ prolisso, gent.mo Iengo dopo quanto letto non posso non intervenire, se si inizia a parlare di sperimentazioni e progetti di selezione, dato che ci sono programmi di selezione e incrocio già testati e adottati con metodo scientifico già da svariati decenni. Gent.mo sig. Iesciani, le faccio i miei complimenti per la passione che mette nel suo allevamento, e mi scuso in anticipo con tutti se sarò diretto nelle critiche, ma credo che le metodiche riferite siano utili a far numero e non a fare dei RIPRODUTTORI. Indipendentemente dalla razza allevata, non credo che far accoppiare delle agnelle di 4 mesi, svezzate con crusca bagnata (zavorra ad alto contenuto in fosforo, fattori antivitaminici e squilibrio del rapporto calcio:fosforo) e mais macinato, dieta a mio avviso non ideale per accrescimento, che partoriscono a 9 mesi e magari fanno anche 3/4 figli, tali prodotti madre compresa possano essere destinati a diventare futuri riproduttori da immettere sul mercato. Ribadisco che queste sono considerazioni personali, e possono non essere condivise, ma dopo anni e attenta consultazione bibliografica proprio degli schemi di incrocio e nelle metodiche di allevamento non credo di commettere grossi errori in questi commenti. Mi fa piacere che qualcuno inizi a ricercare e leggere su quello che viene fatto in altri paesi e che gli incroci di cui si parla sono già consolidati e validati da tempo, la Saeftinger (romanov x suffolk belga 1986) è una caratteristica culinaria non per il tipo di incrocio ma per l’erba salata di superficie che pascola. Nella mia esperienza allevatoriale vedo che i figli delle primipare, anche parto singolo, spesso (40-50%) non raggiungono quegli incrementi ponderali giornalieri e valori biometrici caratteristici di razza, tali da selezionarli come futuro riproduttore, questo avviando l’animale alla riproduzione a 14/16 mesi quindi con il parto che avviene a 19/20 mesi di vita, premettendo che anche la razza da carne specializzata a 6/8 mesi di vita raggiunge la maturità sessuale e inizia il suo ciclo estrale regolarmente. La Romanov, come la Finnica, non è una razza da carne e né da latte specializzata ma è una razza prolifica a gene puro, la cui caratteristica principale è l’alta prolificità, rusticità, alta attitudine e capacità materna e facile adattamento ad ambienti diversi. In purezza e nel maschio gemellare gli accrescimenti 0-30 gg sono di 150-200gr die, che si riducono sui trigemini e quadrigemini; in sostanza 200/300gr die in meno rispetto ad un razza da carne specializzata, ma pari quasi ad un razza da latte, ma ha latte per l’agnello e non per una mungitura. Il suo utilizzo principale è nel produrre un F2 con razze da carne specializzata, fissando le caratteristiche di prolificità, su cui viene utilizzato nuovamente un ariete da carne, per aumentare il numero di agnelli ma principalmente la resa alla macellazione degli stessi, con aumento chilo carne capo pecora, questo sta a significare la produzione annua di carne della vostra singola pecora e quindi il suo reddito annuo. Leggo nei vari interventi e nel sito di Iesciani che non ha scarti ossia non macella nulla ma tutto diventa” riproduttore”, generalmente in qualsiasi allevamento di riproduttori la percentuale di scarto è sempre presente e va necessariamente destinata alla macellazione, e la mortalità in sostanza mantiene una media nazionale. Rifacendomi alla discussione tenuta con rumeno, probabilmente è l’alto numero di agnelli da smerciare che ne fa ridurre i prezzi, anche perché se dovesse anche solo pesare ogni 30 giorni tutti gli agnelli, portarli fino almeno a un minimo di 6 mesi di vita, per valutare accrescimenti giornalieri, valore latte materno, dati biometrici ottimali e ecc. prima di venderli, seguendo le tecniche allevatoriali dei riproduttori, oggi forse ne avrebbe 400 di romanov e non 150 e sarebbe costretto a macellare a 7/8 mesi animali non idonei. In ogni caso valutando le caratteristiche delle romanov, agnelli di 15/18 kg, di quattro-cinque mesi di vita, perché inevitabilmente facendo i calcoli questi sono i pesi che si ottengono avendo parti trigemini e quadrigemini (es di trigemino: peso alla nascita 1,5 kg+150gr x 30gg= 6kg + 180gr x 60gg = 16kg circa , venduti a 200-250 € capo sono 13/15 € al kg, un prezzo non basso ma esagerato per un animale non certificato o autocertificato, se consideriamo il costo di mercato di 600 € per un riproduttore da carne iscritto al libro genealogico chiuso o libro dei riconosciuti di 8 mesi di vita e 70 kg di peso corporeo. Pertanto asserire che i prezzi sono molto più bassi di quelli riferiti, in relazione agli animali che si forniscono non credo che sia veritiero, come a mio avviso non è veritiero il fatto che tutto possa diventare riproduttore.
La passione per gli animali porta a far sacrifici, ma l’importante è che il divertimento non sminuisca la serietà e il lavoro profuso da chi vive e pratica in maniera professionale questo tipo di produzione. Non basta avere il certificato di origine di uno o due arieti e di un paio di femmine per dire di produrre un riproduttore di linea italiana, e cercare di inserirlo come razza potenzialmente miglioratrice, ma solo dopo svariati anni di allevamento e solo dopo aver fatto riprodurre i propri prodotti: figli nati da madri nate e allevate in Italia, dopo aver avuto il coraggio di macellare soggetti a 6/7 mesi, dopo giorni di lavoro sui singoli capi. Sicuramente con la Romanov i tempi si accorciano ma…………….da quanto lei riferisce separa i parti in box singoli e da quanto si vede chiusi e caldi, e aiuta nell’allattamento (uno e sempre lo stesso); perché non inizia a selezionare nelle sue femmine pure la caratteristica di razza, rusticità e prolificità e numero elevato di agnelli, facendo partorire, come visto e riferito dalla maggior parte degli allevamenti in selezione Francesi, in stalle aperte o ricoveri sotto tettoia anche a -13° ,-14° C. La romanov è una razza che origina dalla russia, a gene puro, si potrebbe definire quasi un animale selvatico. In natura e nelle varie specie animali l’elevato numero di figli, l’alta prolificità, il ridotto numero di giorni di gestazione, è giustificato dal fatto che ci sarà un alto numero di decessi e ridotta longevità, guardi gli insetti i piccoli mammiferi e tante altre specie animali che hanno adottato questo meccanismo evolutivo, così solo i più forti e resistenti andranno avanti rafforzando quelle che sono le caratteristiche di razza. Forse il suo metodo di allevamento, portando avanti tutto, indebolirà la sua linea di sangue Italiana. Bisogna avere un organismo di controllo che verifichi e certifichi le attività allevatoriali svolte e non attraverso autocertificazione. La genotipizzazione per la Scrapie per un riproduttore deve essere fondamentale, non basta eseguirla solo sugli arieti, ma anche sulle madri di arieti con un costo di 20 € capo.
Ad oggi se valutiamo l’andamento di mercato non occorre fare numero, anche perché le razze rustiche italiane, hanno già una buona prolificità per il nostro territorio e metodiche di allevamento, immaginiamo un pastore transumante che gira con pecore e 3 o 4 agnelli a seguito per ognuna, di 1,2/1,5 kg tra lupi, volpi, cornacchie, falchi, e altro torna a casa la sera a mani vuote. Mettere sul mercato un prodotto di 4/5 mesi di 20/25 kg che renderà dopo macellazione 10kg di carne e non poter sfruttare la lattazione della madre ho grossi dubbi che possa migliorare la produzione in Italia secondo le metodiche attuali di allevamento, ci sono già gli abbacchi delle lattifere per queste performance.
[ Ci sono voluti sicuramente migliaia di anni di evoluzione per far acquisire alla romanov la caratteristica di poter gestire tanti figli, mantenendoli piccoli nel grembo materno sino alla nascita, ed ora tocca sentire tante assurdità da parte di chi consiglia incroci assurdi che a mio avviso sono una forzatura contronatura e tocca sentire sentire nuovi nomi assegnati a questi stravaganti incroci che io mi rifiuto di pronunciare.]

Gentilissimo Iesciani, i nomi strani di incroci a cui si riferisce sono stati ottenuti in Europa già da svariati decenni, con metodiche di incrocio su base scientifica e non un tot a kilo quindi non inorridisca poiché c’è gente che ha lavorato in tal senso molto prima di lei. Le migliaia di anni di evoluzione a cui si riferisce per fissare le caratteristiche di questa magnifica razza sono conseguenti al meccanismo evolutivo adottato dalla stessa ma che in allevamenti come il suo perderebbe in meno che non si dica.
P.S. non occorre inviare delle mail su cosa utilizzare (nome commerciale), come e quando sverminare i propri animali, almeno questo lo lasci fare a chi lo fa di mestiere.

Mi scuso se ho offeso qualcuno ma non era mia intenzione, questa mia critica è nei confronti di una metodica allevatoriale che non condivido e non delle singole persone.
Auguro un buon lavoro e …………ancora tantissimi agnelli.


09/04/2013, 9:59
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