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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali 
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Contoterzisti sempre in prima linea
In campo per garantire la stagione agricola e sul territorio per sanificare le strade dal coronavirus

ROMA – “I contoterzisti sono a disposizione delle autorità. Nel momento della necessità ci siamo, nonostante il comportamento più saggio per tutti sia restare a casa”. Il presidente di UNCAI Campania Marco Todisco lancia un appello alle istituzioni nazionali, regionali e locali, accolto prontamente dai contoterzisti di ogni regione d'Italia: “Per una rapida, frequente ed efficace sanificazione delle nostre strade, Comuni e Protezione Civile possono contare sugli atomizzatori degli agromeccanici, esperti nel dosaggio e nella polverizzazione dei prodotti necessari ad annientare il coronavirus”. In Campania sono 600 gli agromeccanici in grado di contribuire a un’operazione che in queste ore viene svolta non senza difficoltà per la carenza di mezzi idonei. In Lombardia un migliaio, in Veneto 1500, in Emilia-Romagna 1200, in Piemonte 800, in Puglia 600, nel Lazio 400, in Umbria 300. In tutta Italia sono quasi 10 mila.

“Occorre agire in fretta e su tutti i fronti. I contoterzisti sono tra le categorie che non si possono fermare perché garantiscono l'avvio della campagna agricola con le semine e i primi trattamenti. Oggi non si devono fermare anche per responsabilità verso tutti noi, pur consapevoli dell’esposizione al contagio che purtroppo ha già raggiunto drammaticamente alcuni di loro”, dichiara il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari.

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13/03/2020, 12:10
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Allontanare il contagio dall’agricoltura
I Contoterzisti UNCAI dell’Umbria chiedono a Regione e Governo meno rigidità e formalismi per affrontare l'emergenza sanitaria. “Partendo da questa terribile esperienza, occorrerà attuare in futuro delle semplificazioni delle procedure a tutti i livelli”


PERUGIA – "Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e la Giunta regionale dell'Umbria hanno messo in campo le loro forze migliori per affrontare la gravissima emergenza sanitaria che stiamo vivendo", ha detto il presidente dei Contoterzisti Umbria e consigliere dell’Unione Nazionale Contoterzisti - UNCAI Sergio Bambagiotti. "Noi possiamo solo avanzare qualche proposta volta a garantire continuità al settore agricolo. Prima di tutto all'agricoltura serve una boccata di liquidità e deve essere affrancata dalla burocrazia, oggi più che mai impossibilitata nelle sue funzioni a causa della necessità di chiudere gli uffici amministrativi per tutelare la salute di chi vi lavora. Importante poi sarà, partendo da questa terribile esperienza, attuare in futuro delle semplificazioni delle procedure a tutti i livelli. Meno rigidità, meno formalismi e più rapidità nelle risposte e nei meccanismi di controllo".

Occorre prima di tutto chiarire una volta per tutte a livello nazionale e regionale che l'obbligo di denuncia e tenuta del registro di carico e scarico per i depositi ad uso privato di prodotti energetici (D.L. 124/2019 convertito con la legge n. 157 del 19 dicembre 2019) non riguarda il settore agricolo, qualunque sia la capacità dei depositi e degli erogatori di prodotti petroliferi denaturati (gasolio verde) in virtù di una vecchia circolare del dipartimento delle dogane (n. 82/D del 18/3/1997). "A tal proposito UNCAI ha sollecitato sia l'assessore all'agricoltura dell'Umbria Roberto Morroni sia il vice presidente della commissione agricoltura al Senato l'on. Mino Taricco", illustra Bambagiotti.

In generale si chiedono semplificazioni, proroghe e alleggerimenti amministrativi: l’anticipo del carburante agricolo “da giustificare solo a fine anno”; la sospensione dell'obbligo annuale di taratura delle irroratrici “norma valida solo per i terzisti ma non per gli agricoltori: i contoterzisti sono già in strada per la sanificazione delle strade, ma vorremmo sentirci in regola”; misure di sostegno e di garanzia di liquidità per le aziende “tra cui l’innalzamento della percentuale degli anticipi PAC”; misure di ammasso e di assorbimento del prodotto che trova difficile collocazione sul mercato; deroghe al regime degli aiuti di stato con innalzamento del de minimis.

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19/03/2020, 11:39
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La Lombardia semplifica le procedure di assegnazione del carburante agricolo
Grazie al pressing UNCAI Regione Lombardia toglie la firma digitale sui libretti ex Uma e anticipa il 70% del gasolio agricolo agevolato

MILANO – Regione Lombardia ha accolto le proposte avanzate dalla Federazione Lombarda Imprese Meccanizzazione Agricola FLIMA - UNCAI di semplificare le procedure di assegnazione di carburante agricolo alle imprese. “Le istituzioni hanno risposto prontamente alle nostre richieste, dando prova tangibile del senso di comunità e di aggregazione che tutti noi siamo tenuti a riscoprire in queste settimane di grave emergenza sanitaria”. Sono le parole di ringraziamento all’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi del Presidente della Federazione Clevio Demicheli. In questo momento formalismi e rigidità rischiano, infatti, di fare molto male al lavoro e all’agricoltura.
Finché durerà l’emergenza coronavirus, i titolari delle aziende agromeccaniche lombarde non dovranno apporre sui libretti ex Uma la firma digitale necessaria a chiudere le pratiche per l'assegnazione di carburante agricolo agevolato. “Come in Veneto, anche in Lombardia la procedura era diventata impossibile, vista l'impossibilità di raggiungere gli uffici dopo il decreto che vieta di uscire di casa se non per motivi di necessità o di salute”, aggiunge il Presidente dei Contoterzisti UNCAI di Milano, Lodi, Como e Varese Giuliano Oldani, da diversi giorni impegnato in prima persona a perorare le richieste degli agromeccanici in Regione.

Oltre a tale snellimento delle procedure, Oldani ha ottenuto per tutti i contoterzisti lombardi la possibilità di disporre del 70% dell'assegnazione di gasolio agricolo agevolato, senza bisogno di giustificare il consumo dell'anno prima. “Questo ci permette di lavorare con relativa tranquillità e superare, ci auguriamo presto, questa drammatica crisi sanitaria che purtroppo non ci lascerà senza cicatrici profonde”.

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19/03/2020, 18:30
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Al via la sanificazione delle strade umbre
L'intervento è stato eseguito a Giano dell'Umbria grazie alla disponibilità dei Contoterzisti Uncai e di Federcaccia

PERUGIA, 1 aprile 2020 – L’operazione di sanificazione delle strade umbre è partita da Giano dell’Umbria (Perugia). Decisivo l'intervento di Contoterzisti UNCAI, Federcaccia e del sindaco della cittadina umbra, l'avvocato Manuel Petruccioli. Le due associazioni, con Sabatino Tordenti e Marco Moretti, hanno messo a disposizione trattori, macchine irroratrici e 60 quintali di acqua. Il sindaco ha invece fornito i presidi di sicurezza (tute, mascherine e guanti) e 50 litri di ipoclorito di sodio.

La disinfestazione, svolta gratuitamente, è avvenuta tra sabato e domenica scorsi lungo tutte le strade asfaltate di Giano dell'Umbria e delle sue frazioni. In tutto sono stati coperti circa 80 km con la scorta della polizia locale e la supervisione del sindaco.

“Per il momento Giano è l'unico comune umbro che si è appoggiato ai terzisti per la disinfestazione. Non sappiamo se la sanificazione delle vie sia utile per arginare la diffusione del coronavirus. La gente che ha assistito all'intervento ha ugualmente apprezzato e alla fine ci ha ringraziati”, ha commentato Sabatino Tordenti che oltre essere il vice presidente di Contoterzisti Umbria è il presidente della Federcaccia di Giano.

“Appena i Contoterzisti UNCAI e Federcaccia si sono proposti di eseguire l'operazione, come amministrazione ci siamo attivati per controllare che tutte le carte fossero in regola affinché l’intervento avvenisse in totale sicurezza”, ha spiegato il sindaco Manuel Petruccioli. C'è stata una delibera di Giunta comunale, è stato verificato il possesso dei patentini per la guida dei trattori e per l'utilizzo delle irroratrici, è stato coinvolto il responsabile alla sicurezza del Comune. Ottenute tutte le autorizzazioni, in due giorni sono state igienizzate le strade seguendo tutti i protocolli inviati dalla Regione. “Tutto è stato fatto nel segno della solidarietà e a costo zero per il Comune. Per ora l’indicazione della Regione è di eseguire la sanificazione delle vie una sola volta. C'è comunque già la disponibilità di Uncai, di Federcaccia e degli altri volontari residenti nel Comune di ripeterla se ne saranno provati i benefici”, ha concluso il sindaco.


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01/04/2020, 9:19
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Non lasciare parchi e foreste a se stessi
Tassinari: “Ripristinare la manutenzione verde e i servizi agroforestali tra le attività consentite”


ROMA, 10 aprile 2020 – “È necessario rendere ammissibili, accanto a quelle già permesse, una serie di attività, tra cui la cura e manutenzione del verde (codice Ateco 81.30), le attività forestali, la silvicoltura e la pioppicoltura (codice 02). Inoltre, per compensare le perdite di ricavo e di reddito che stanno subendo queste imprese di servizi agroforestali e agromeccanici, occorre prevedere adeguati indennizzi e contromisure", avverte il presidente dell'Unione Nazionale Contoterzisti – UNCAI Aproniano Tassinari.

Le attività di cura e manutenzione di parchi, giardini, verde pubblico, impianti sportivi, così come quelle forestali sono essenziali per evitare il degrado degli investimenti verdi del nostro Paese. "Il solo comparto della manutenzione del verde fattura circa 1,8 miliardi annui a livello nazionale e dà lavoro a circa 40 mila addetti, in particolare nei mesi delle fioriture primaverili. Le attività forestali, invece, oltre a essere un settore produttivo essenziale per l'economia di diverse aree montane e collinari, sono fondamentali per prevenire il dissesto idrogeologico”, aggiunge. “Le tempistiche a disposizione delle imprese forestali e di manutenzione del verde rendono urgente lo sblocco che deve avvenire prima della conclusione della stagione di taglio”.

Anche il mondo della selvicoltura è bloccato, in particolare la pioppicoltura della Pianura Padana: “Gli abbattimenti e i prelievi legnosi sono fermi e con essi si fermeranno le industrie che producono compensati, imballaggi, carta e pannelli per mobili e arredamenti in genere” prosegue Tassinari che conclude “I tagli sono previsti in questi mesi e fino ad agosto. Rimandarli in autunno significherebbe far saltare la programmazione annuale, non avere più tempo di ripiantumare o ripristinare il terreno per altri usi agricoli e tutta la filiera, a catena, andrà in crisi”.

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10/04/2020, 12:15
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Contoterzisti di nuovo nel boschi
Associati Uncai già al lavoro nei boschi per far ripartire la filiera bosco-legna. Bambagiotti: “Il calendario di taglio è salvo. Grazie all’assessore all’agricoltura umbro Morroni e alla sinergia con Confagricoltura”


PERUGIA – “L'Umbria è una perla verde di boschi e borghi. Per questo siamo particolarmente grati con l’assessore all'agricoltura Roberto Morroni per aver sostenuto in ogni sede la richiesta dei Contoterzisti UNCAI Umbria e di Confagricoltura Umbria di inserire la selvicoltura e la manutenzione delle aree forestali tra le attività essenziali che possono continuare ad essere svolte durante l'emergenza sanitaria in corso”.

Il presidente dei Contoterzisti Umbria Sergio Bambagiotti sottolinea l'importanza di aver fatto squadra con la locale Confagricoltura, con il presidente Fabio Rossi e il direttore Cristiano Casagrande, nell'azione di sensibilizzazione delle istituzioni regionali e nazionali: “Insieme si vince. Il calendario di taglio è ripreso ed è salvo. Stiamo già rifornendo per primi i consumatori di legna da ardere, pubblici e privati. Ma soprattutto abbiamo sventato il rischio di uno squilibrio vegetativo che avrebbe creato gravi danni in particolare ai boschi cedui”.

La corretta manutenzione di boschi e foreste costituire un’operazione essenziale per la prevenzione di incendi, frane e alluvioni, consente di preservare i territori marginali dall’abbandono e di mantenere un patrimonio naturale con importanza valenza turistica e ambientale. “Da sempre i contoterzisti svolgono le operazioni agroforestali nel rispetto dell'assetto idrogeologico e con la consapevolezza di contribuire attivamente alla tutela dell’ecosistema. Con lo stesso senso di responsabilità, applichiamo oggi anche il protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del coronavirus negli ambienti di lavoro, dall’impiego di idonei d.p.i. al mantenimento delle distanze durante il lavoro”, conclude Bambagiotti.

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17/04/2020, 15:20
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ORA CERTIFICARE I LAVORATORI AGROMECCANICI

Appello del presidente di UNCAI Tassinari: “Non solo trattoristi. Istituzionalizzare il lavoro tecnico dei contoterzisti”

ROMA – “Si aprono importanti mutamenti sociali, economici e ambientali. Tra questi la consapevolezza che ogni attività umana debba approcciarsi con l’ambiente e la natura con maggiore rispetto. I contoterzisti possono e vogliono essere i costruttori di questa rinnovata sensibilità verde”, lo chiede per Uncai il presidente Aproniano Tassinari. “Il progetto dell'Unione Nazionale Contoterzisti di un patentino, un albo dei contoterzisti ha lo scopo di ripartire dal binomio conoscenza e responsabilità nel programma di una agricoltura e di una città verde”.

Semplificare non significa fare di ogni erba un fascio, confondendo agricoltori e contoterzisti, ma vuol dire permettere a ogni imprenditore di far fruttare al meglio investimenti e iniziative, senza ingabbiarlo nello status quo e negli eccessi di burocrazia. Gli agricoltori scelgono cosa produrre; sempre più spesso ricorrono a servizi conto terzi per raggiungere un obiettivo in odo più efficace ed efficiente. Per farlo i contoterzisti offrono un mix di conoscenze specifiche e tecnologie: “I primi giorni di pandemia, tra i contoterzisti temevano di non poter lavorare perché non sono agricoltori ma artigiani. Le rassicurazioni dalle istituzioni sono arrivate subito. Era stata riconosciuta la specificità dei servizi professionali offerti alle aziende agricole. Gli agromeccanici sono esperti nella gestione del suolo, nelle operazioni colturali di precisione, nella definizione di un piano produttivo per l'azienda agricola. Ora chiediamo di istituzionalizzare il lavoro tecnico dei contoterzisti”.

In numerosi settori, l'emergenza sanitaria, economia e sociale in corso è diventata un momento di collaudo e avanzamento di modelli economici e organizzativi inediti. “È il momento di riconoscere nel contoterzismo la direzione da prendere nel progresso dell’agricoltura, una crescita imprenditoriale verde e quindi sostenibile per tutto il settore, un modo promettente per affrontare la necessità di trovare un equilibrio e una stabilità economica e produttiva che certifica l’uso efficiente ed efficace delle risorse”, prosegue Tassinari che chiosa: “In virtù di questo, chiediamo, tra le iniziative del governo e del parlamento per far ripartire la crescita del paese, che nelle azioni per promuovere il settore agricolo vi sia il riconoscimento di un albo nazionale dei contoterzisti, composto da imprenditori e tecnici agromeccanici, ai quali va ormai stretto il nome ‘trattoristi’ o ‘manovali’ per le competenze anche informatiche che oggi devono avere. Questo per raggiungere una concreta certificazione dei lavori svolti per l'azienda agricola e per la collettività”, conclude Tassinari.

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29/04/2020, 14:31
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APPELLO UNCAI ALLA MINISTRA BELLANOVA

Tassinari: “Manca una visione chiara e non equivoca di che cosa sia una impresa agromeccanica. Lavoriamoci insieme”


ROMA, 8 maggio 2020 – “L’agricoltura può rappresentare una leva determinante per la ripresa economica nella crisi causata dall'emergenza covid-19. E, in agricoltura, gli agromeccanici svolgono una funzione fondamentale portando tecnologie innovative, lavoro qualificato e regolare e un metodo rispettoso e rigoroso di coltivare la terra. Senza gli onori dei riflettori e senza finanziamenti pubblici, investono la marginalità frutto di economie di scala direttamente nel futuro dell'azienda e nel lavoro”, con queste parole il presidente dell'Unione Nazionale Contoterzisti UNCAI Aproniano Tassinari sottolinea come sia necessario dare pieno valore al contoterzismo.

Intensificazione sostenibile, minima lavorazione, interramento dei reflui, biologico, rateo variabile, agricoltura digitale, raccolta meccanizzata di precisione, conservazione del territorio rurale, cerealicoltura di qualità, biomasse da energia, agroforestazione, i servizi d'eccellenza e specialistici offerti dai contoterzisti agli agricoltori non causano concorrenza sleale o dumping economico: “A volte sono le istituzioni a creare le condizioni di una concorrenza sleale contro i contoterzisti”, prosegue Tassinari che chiede alla ministra Teresa Bellanova un’azione energica anche in favore dei contoterzisti e del contoterzismo: “Chiediamo ai massimi livelli decisionali di tener conto del fatto che la potenzialità produttiva del nostro paese è frenata dal mancato riconoscimento di un modello di agricoltura sostenibile che ha le sue basi nel contoterzismo storico. Tutto ciò negli anni ha determinato difficoltà burocratiche e interpretazioni normative da parte degli apparati che tolgono efficacia al lavoro agromeccanico”.

UNCAI chiede dunque un chiarimento alla ministra Teresa Bellanova sul ruolo dei contoterzisti: “Se la titolare dell’Agricoltura ritiene siano strategici al sistema agricolo del nostro paese, alla conservazione del nostro territorio e alla collettività, con rammarico le segnaliamo la mancanza di una visione chiara e non equivoca di che cosa sia un’impresa agromeccanica e di uno strumento che faciliti a tutto il mondo agricolo il ricorso, fin da subito, a servizi agromeccanici qualificati e a tutto il patrimonio di cultura, innovazione, capacità di progettazione in essere in ogni contoterzista. Possiamo però lavorarci assieme”, conclude Tassinari.

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08/05/2020, 10:38
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BILANCIO UNCAI SU LOCKDOWN E RIPARTENZA
Tassinari: “Grazie allo spirito imprenditoriale degli agromeccanici questa volta l'agricoltura italiana si è salvata da covid-19”

ROMA, 15 maggio 2020 – “I primi giorni di lockdown i social media proponevano foto di supermercati svuotati di tutto tranne che di penne lisce. Poi i cittadini hanno compreso che non si sarebbero verificate carenze di generi alimentari. Questo grazie alla decisione immediata di non fermare i contoterzisti”. Nei giorni scorsi si è svolto il Consiglio UNCAI, un necessario momento di confronto e analisi di quanto sta ancora accadendo che ha visti collegati tramite internet il presidente Aproniano Tassinari, il vice Clevio Demicheli, i consiglieri Sergio Bambagiotti, Giuliano Chioetto, Beppe Delsignore, Giuliano Oldani, Massimo Silvestro e Roberto Tamburini, i direttori Fabrizio Canesi e Roberto Scozzoli e il revisore Francesco La Gamba.

Se il governo ha subito detto con chiarezza che i contoterzisti dovevano proseguire il loro lavoro nei campi, offrendo garanzie a tutta la filiera agroalimentare fino al consumatore, ci sono state realtà agricole che sostenevano che gli agromeccanici non potevano lavorare. “Non si sa con certezza a che pro, almeno per ora”, è stato detto durante il consiglio che chiede al Governo e alla Ministra Bellanova “una netta presa di posizione in favore di chi porta professionalità, responsabilità e tracciabilità nel settore”.

Migliaia di imprese agromeccaniche si sono rapidamente adeguate alla nuova realtà, prendendo spontaneamente decisioni per garantire la prosecuzione del lavoro in condizioni di sicurezza. “Il Governo con saggezza ci ha lasciati lavorare e ha permesso che i nostri trattori e operatori oltrepassassero i confini tra comuni e regioni, salvando così numerose piccole e medie aziende agricole che sarebbero fallite senza il nostro intervento”.

Senza i contoterzisti l’agricoltura italiana sarebbe uscita forse a pezzi da 3 mesi di lockdown, facendo la fine delle mascherine a 50 centesimi. Introvabili. “L’agricoltura sarebbe diventata affare di Stato o di pochi con ancora più vincoli, controlli, giudici e gendarmi, con le conseguenze tipiche di ogni monopolio: in nome di un insostenibile prezzo calmierato si sarebbe prima abdicato alla qualità quale unità di misura del lavoro e del prodotto italiano (proprio come le mascherine non a norma distribuite dalla Protezione civile), poi si sarebbe optato per il razionamento del prodotto. Questo avrebbe favorito la nascita di un mercato parallelo fatto di prodotti sostitutivi non sicuri ma a prezzi superiori, fino alla scomparsa della stessa agricoltura italiana, con conseguente disoccupazione e rabbia sociale”. E saremmo piombati nel più plumbeo comunismo o turbo capitalismo in salsa cinese.

“Neppure covid-19 poteva mettere in quarantena l’imprenditorialità agromeccanica e con essa la volontà di investire in tecnologia, ambiente, sicurezza e soprattutto in lavoro responsabile e professionale. La sfida ora è proseguire questo percorso con il sostegno e il riconoscimento di istituzioni e cittadinanza”, è stato ribadito dal Consiglio.

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15/05/2020, 10:52
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UN MAXI INCENTIVO PER L’AGROMECCANICA
Farm to fork: la resilienza dell'agricoltura anche in caso di epidemia non deve diventare una scusa per ritardare il rinnovamento e il risanamento attesi dal settore


ROMA, 22 maggio 2020 – La crisi covid-19 sta dimostrando come il buon funzionamento del sistema alimentare sia essenziale alla nostra società. “In questi tre mesi di pandemia, l'agricoltura non ha mai avuto bisogno di guide esterne – dichiara il presidente di Uncai Aproniano Tassinari –. Non essersi mai fermati non significa però che il settore non necessiti di aiuti concreti”.

La domanda non si è contratta, di conseguenza anche la produzione e il fatturato non sono calati. “Il punto è che il settore è in sofferenza da anni e necessita di un radicale risanamento non solo dalle pratiche sleali e dal caporalato”, prosegue Tassinari, a fronte di quanto visto fare da agricoltori e soprattutto dai contoterzisti durante il picco della pandemia per garantire una catena alimentare sostenibile. “Nel documento Farm to fork appena esposto dalla commissione europea emerge con forza un aspetto inedito, vale a dire la resilienza commerciale della filiera agroalimentare anche in caso di pandemia. Tuttavia c'era da aspettarselo, perché le imprese agricole e agromeccaniche sono aziende a cielo a aperto abituate a non tentennare di fronte alle avversità. Vada come vada, sentono il richiamo della terra e faranno di tutto affinché alla fine si vada a raccolto”.

Ma questo legame con la terra rischia di spezzarsi alla prossima crisi se il settore non viene risanato con una iniezione di liquidità a fondo perduto. “La resilienza dell'agricoltura anche in caso di epidemia non deve diventare una scusa per ritardare il rinnovamento e il risanamento attesi dal settore che per Uncai passano dal ricambio dei macchinari agricoli degli agromeccanici, i soli che ne fanno un uso efficiente ed efficace attraverso servizi conto terzi attenti agli aspetti economici e ambientali”, aggiunge il presidente di Uncai.

Ridare slancio all'automotive legato al settore rurale significa sostenere una eccellenza italiana composta da numerosi costruttori in grado di progettare soluzioni meccaniche su misura delle esigenze del variegato territorio italiano. “Un maxi incentivo rivolto alle imprese favorirebbe, infatti, un rinnovamento dell’obsoleto parco macchine italiano con strumenti meno inquinanti, più rispettosi del suolo, più sicuri per gli operatori, e si ridurrebbe la necessità di operazioni manuali sempre più insostenibili economicamente ed eticamente oltre che, in buona parte, superabili dalle moderne tecnologie”.

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22/05/2020, 14:31
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