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Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA 
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CARPENE' MALVOLTI E IL FESTIVAL VERDI

LA STORICA AZIENDA DI CONEGLIANO SPONSOR DELL'EVENTO ORGANIZZATO DAL TEATRO REGIO DI PARMA PER IL BICENTENARIO DELLA NASCITA DEL COMPOSITORE DI BUSSETO

Carpenè Malvolti e il Festival Verdi, insieme per celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, il grande compositore di Busseto. La storica Casa Spumantistica - da sempre impegnata a sostegno di attività culturali e artistiche - ha avviato una significativa collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Parma, debuttando appunto con la sponsorizzazione del Festival Verdi, che avrà il suo baricentro nel cuore delle città di Parma e di Busseto, a partire dal prossimo 30 Settembre e per l'intero mese di Ottobre.

Coerentemente all'innovativa strategia di comunicazione e di immagine introdotta di recente, Carpenè Malvolti vuole proiettarsi al futuro, intensificando il proprio contributo alla Cultura e all'Arte e accompagnando eventi culturali di grande respiro, tra cui proprio il sopracitato Festival Verdi, contestualmente celebrato in prestigiosi siti teatrali e musicali su scala internazionale. Un percorso comunicativo che ben si sposa, peraltro, con l'impegno che la Famiglia Carpenè si è storicamente assunta, da sempre attenta alla valorizzazione delle proprie profonde radici storiche e sensibilmente coinvolta nel tramandare siffatti valori alle nuove generazioni.

"Il privilegio di gestire l'attività di Impresa sull'esempio di chi ci ha preceduti impone una "Responsabilità Storica" - afferma Rosanna Carpenè quinta generazione della dinastia più longeva della spumantistica italiana - nel preservare le scelte del passato e introdurne di nuove su un ampio orizzonte temporale: dal 1868 all'avvenire. Il continuum storico - continua Rosanna Carpenè - che esige di aggiungere un tassello di innovazione alla storia dell'Azienda, poggiata sulla centralità dei nostri valori storici e fondanti, ci ha esortato ad intervenire sulle determinazioni strategiche degli anni in corso, attualizzando in primis le prospettive comunicative con un respiro ancor più storico-culturale. Ecco che il Festival Verdi, in occasione del Bicentenario organizzato dal Teatro Regio di Parma, concede a noi l'occasione prima per esordire in questo nuovo percorso, onorati di poter accompagnare un evento di tale significato e rilevanza internazionale".

Un connubio ideale quello tra Carpené Malvolti, il Teatro Regio di Parma e il Teatro Verdi di Busseto, con cui in particolare si condivide l'anno di fondazione, il 1868 appunto. "Tutto questo - continua Rosanna Carpenè - si fa testimone di quello che fu un periodo storico particolarmente prolifico e brillante per la Cultura e le Arti del nostro Paese che, ieri come oggi, ci invita a far rivivere quei significativi momenti storici ed a reinterpretarli volgendo uno sguardo al futuro".

Proprio in quel piccolo gioiello di Busseto - realizzato, nella città che al grande compositore Giuseppe Verdi diede i natali, dall'architetto Pier Luigi Mantechini su commissione del Podestà Corbellini - il Teatro Regio di Parma grazie al sostegno del Comune di Parma, del Comune di Busseto e del Comitato promotore delle celebrazioni verdiane, presenta il Falstaff una delle più importanti opere verdiane.

La presentazione ufficiale è avvenuta ieri nel corso della conferenza stampa, tenutasi nel Salone Consiliare del Comune di Busseto alla presenza del Sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza, del direttore Artistico del Teatro Regio di Parma Paolo Arcà, del Maestro Fabrizio Cassi - Responsabile di tutti gli eventi celebrativi del Comune di Busseto - e degli Sponsor sostenitori del Festival Verdi.

Il calendario del Festival Verdi prevede che la Prima del Falstaff vada in scena il prossimo 12 Ottobre, a cui faranno seguito le repliche nei giorni 17,19,24 e 26 di Ottobre, con le musiche della Filarmonica del Teatro Regio di Parma e come interprete Renato Bruson, che firma anche la regia con Marina Bianchi, e che sarà il protagonista dell'opera nelle prime due recite in cartellone. Falstaff sarà presentato nell'allestimento storico del Teatro Verdi di Busseto, realizzato dal Teatro alla Scala, con i costumi di Massimo Carlotto e le luci di Andrea Borelli, in un progetto artistico ideato in collaborazione con l'Accademia del Teatro alla Scala di Milano.

Il maestro parmigiano Sebastiano Rolli dirige la Filarmonica e il Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani. In scena Piero Terranova (Falstaff, nelle recite del 19, 24, 26), Vincenzo Taormina (Ford), Leonardo Cortellazzi (Fenton), Jihan Shin (Dott. Cajus), Marco Voleri (Bardolfo), Evgeniy Stanimirov (Pistola), Alice Quintavalla (Mrs. Alice Ford), Linda Jung (Nannetta), Kleopatra Papatheologu (Mrs. Quickly), Valeria Tornatore (Mrs Meg Page).


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CARPENE' MALVOLTI E IL FESTIVAL VERDI

LA STORICA AZIENDA DI CONEGLIANO SPONSOR DEL FALSTAFF NELL'EVENTO ORGANIZZATO DAL TEATRO REGIO DI PARMA PER IL BICENTENARIO DELLA NASCITA DEL COMPOSITORE DI BUSSETO CON TRE GIORNI DI FESTEGGIAMENTI

Carpenè Malvolti e il Festival Verdi, insieme per celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, il grande compositore di Busseto. La storica Casa Spumantistica - da sempre impegnata a sostegno di attività culturali e artistiche - ha avviato una significativa collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Parma, debuttando appunto con la sponsorizzazione del Festival Verdi, che avrà il suo baricentro nel cuore delle città di Parma e di Busseto.

Proprio a Busseto, in quel piccolo gioiello che è il Teatro Verdi – realizzato, nella città che al grande compositore Giuseppe Verdi diede i natali, dall'architetto Pier Luigi Mantechini su commissione del Podestà Corbellini – la Fondazione Teatro Regio di Parma presenta il Falstaff, opera verdiana di cui Carpenè Malvolti è sponsor ufficiale. In particolare, Carpenè Malvolti, sarà protagonista delle due serate al Teatro Verdi di Busseto: sabato 12 ottobre per la Prima del Falstaff, le cui arie saranno suonate dalla Filarmonica del Teatro Regio di Parma e interpretate da Renato Bruson, che firma anche la regia con Marina Bianchi. Falstaff sarà presentato nell’allestimento storico del Teatro Verdi di Busseto, realizzato dal Teatro alla Scala, con i costumi di Massimo Carlotto e le luci di Andrea Borelli, in un progetto artistico ideato in collaborazione con l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Il maestro parmigiano Sebastiano Rolli dirigerà la Filarmonica e il Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro sarà Martino Faggiani. In scena insieme a Bruson, Vincenzo Taormina (Ford), Leonardo Cortellazzi (Fenton), Jihan Shin (Dott. Cajus), Marco Voleri (Bardolfo), Evgeniy Stanimirov (Pistola), Alice Quintavalla (Mrs. Alice Ford), Linda Jung (Nannetta), Kleopatra Papatheologu (Mrs. Quickly), Valeria Tornatore (Mrs Meg Page).

Carpenè Malvolti sarà inoltre protagonista della grande festa che andrà in scena giovedì 10 ottobre nella città natale di Verdi, quando una esclusiva anteprima proprio del Falstaff dedicata ai cittadini di Busseto partecipanti alla serata, introdurrà ai festeggiamenti per il compleanno di Giuseppe Verdi, nato il 10 ottobre 1813.

I festeggiamenti continueranno anche venerdì 11 ottobre al Teatro Regio di Parma in occasione della rappresentazione del Simon Boccanegra, melodramma in un prologo e tre atti di Francesco Maria Piave, tratto dal dramma di Antonio Garcia Gutiérrez e messo in scena dal maestro concertatore e direttore Jader Bignamini, che dirigerà la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma con la regia, scene e costumi di Hugo De Ana.

Con la sponsorizzazione del Festival Verdi in coerenza con l’innovativa strategia di comunicazione e di immagine introdotta di recente, Carpenè Malvolti vuole proiettarsi al futuro, intensificando il proprio contributo alla Cultura e all'Arte e accompagnando eventi culturali di grande respiro, tra cui proprio il sopracitato Festival Verdi, contestualmente celebrato in prestigiosi siti teatrali e musicali su scala internazionale. Un percorso comunicativo che ben si sposa, peraltro, con l'impegno che la Famiglia Carpenè si è storicamente assunta, da sempre attenta alla valorizzazione delle proprie profonde radici storiche e sensibilmente coinvolta nel tramandare siffatti valori alle nuove generazioni.

“Il privilegio di gestire l'attività di Impresa sull'esempio di chi ci ha preceduti impone una “Responsabilità Storica” - afferma Rosanna Carpenè quinta generazione della dinastia più longeva della spumantistica italiana – nel preservare le scelte del passato e introdurne di nuove su un ampio orizzonte temporale: dal 1868 all'avvenire. Il continuum storico – continua Rosanna Carpenè - che esige di aggiungere un tassello di innovazione alla storia dell'Azienda, poggiata sulla centralità dei nostri valori storici e fondanti, ci ha esortato ad intervenire sulle determinazioni strategiche degli anni in corso, attualizzando in primis le prospettive comunicative con un respiro ancor più storico-culturale. Ecco che il Festival Verdi, in occasione del Bicentenario organizzato dal Teatro Regio di Parma, concede a noi l'occasione prima per esordire in questo nuovo percorso, onorati di poter accompagnare un evento di tale significato e rilevanza internazionale”.

Un connubio ideale quello tra Carpené Malvolti, il Teatro Regio di Parma e il Teatro Verdi di Busseto, con cui in particolare si condivide l'anno di fondazione, il 1868 appunto. “Tutto questo – continua Rosanna Carpenè - si fa testimone di quello che fu un periodo storico particolarmente prolifico e brillante per la Cultura e le Arti del nostro Paese che, ieri come oggi, ci invita a far rivivere quei significativi momenti storici ed a reinterpretarli volgendo uno sguardo al futuro”.

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08/10/2013, 18:15
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VIVA VERDI, VIVA IL FALSTAFF, VIVA CARPENE' MALVOLTI.
LE BOLLICINE DI CONEGLIANO PROTAGONISTE ALLA PRIMA DEL FALSTAFF CON RENATO BRUSON A BUSSETO

Grande successo di pubblico per la prima del Falstaff, andato in scena a Busseto sabato 12 ottobre con il Teatro Verdi gremito in ogni ordine di palco. E grande successo per Carpenè Malvolti, sponsor ufficiale del Falstaff nell'ambito del Festival Verdi, che con le sue bollicine ha firmato il brindisi inaugurale dell'opera verdiana, magistralmente interpretata dal baritono Renato Bruson che ne ha curato anche la regia insieme a Marina Bianchi."Viva Verdi, Viva il Falstaff, Viva Carpenè Malvolti" è stato il saluto che, alzando i calici, il grande interprete ha tributato a Rosanna Carpenè - quinta generazione dell'azienda storica, leader nella DOCG del Prosecco - nel corso della cena di gala che si è tenuta al termine della rappresentazione, andata in scena con l'allestimento storico realizzato dal Teatro alla Scala nel 1913, in quel teatro costruito dall'architetto Pier Luigi Mantechini su commissione del Podestà Corbellini e inaugurato nel 1868, lo stesso anno di fondazione della Carpenè Malvolti.

“Il privilegio di gestire l'attività di Impresa sull'esempio di chi ci ha preceduti impone una “Responsabilità Storica”- ha affermato Rosanna Carpenè – nel preservare le scelte del passato e introdurne di nuove su un ampio orizzonte temporale: dal 1868 all'avvenire. Il continuum storico – continua Rosanna Carpenè - che esige di aggiungere un tassello di innovazione alla storia dell'Azienda, poggiata sulla centralità dei nostri valori storici e fondanti, ci ha esortato ad intervenire sulle determinazioni strategiche degli anni in corso, attualizzando in primis le prospettive comunicative con un respiro ancor più storico-culturale. Ecco che il Festival Verdi, in occasione del Bicentenario organizzato dal Teatro Regio di Parma, concede a noi l'occasione prima per esordire in questo nuovo percorso, onorati di poter accompagnare un evento di tale significato e rilevanza internazionale”.

Con la sponsorizzazione del Festival Verdi, in coerenza con l’innovativa strategia di comunicazione e di immagine introdotta di recente, Carpenè Malvolti vuole proiettarsi al futuro, intensificando il proprio contributo alla Cultura e all'Arte e accompagnando eventi culturali di grande respiro, tra cui proprio il sopracitato Festival Verdi, contestualmente celebrato in prestigiosi siti teatrali e musicali su scala internazionale. Un percorso comunicativo che ben si sposa, peraltro, con l'impegno che la Famiglia Carpenè si è storicamente assunta, da sempre attenta alla valorizzazione delle proprie profonde radici storiche e sensibilmente coinvolta nel tramandare siffatti valori alle nuove generazioni.

Conegliano, 16 ottobre 2013


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16/10/2013, 13:43
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LE BOLLICINE DI CARPENE’ MALVOLTI PROTAGONISTE NELL’ANNUARIO DEI MIGLIORI VINI D’ITALIA DI LUCA MARONI

IL 1868 SUPERIORE DI CARTIZZE, INCORONATO MIGLIOR PROSECCO D’ITALIA, CONQUISTA IL PUBBLICO DELLA GRANDE DEGUSTAZIONE DI ROMA

Il 1868 Superiore di Cartizze Carpenè Malvolti incoronato Miglior Prosecco d’Italia nell’Annuario dei Migliori Vini d’Italia di Luca Maroni 2014. Un importante riconoscimento, consegnato nel corso del grande evento-degustazione “I Migliori Vini d’Italia”, tenutosi dal 6 al 9 febbraio a Roma presso il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia.

Migliaia i visitatori che hanno preso parte alla manifestazione e che, assaggiando e apprezzando vini provenienti da tutta Italia, ne hanno di fatto decretato il grande successo. In particolare, a conquistare le papille del pubblico sono state le bollicine della storica azienda di Conegliano che ancora oggi, a 145 anni dalla sua fondazione, continua a dare alla promozione del territorio e del distretto spumantistico del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG un contributo determinante.

Le bollicine del 1868 Superiore di Cartizze Carpenè Malvolti sono state anche protagoniste, sabato 8 febbraio, della degustazione guidata da Luca Maroni che lo ha così definito: “Grande vino si conferma il Conegliano Valdobbiadene Superiore di Cartizze 2012, fra i migliori della denominazione in assoluto vista la sua consistenza polposa, la sua uvosa souplesse morbido-acida meravigliosa, la sua integrità di profumo sì florealmente radiosa”.

Prodotto con le uve raccolte su una piccola area di appena 107 ettari di vigneto per tutta la Denominazione compresa tra le colline più scoscese, il Superiore di Cartizze Carpenè Malvolti si presenta come vero e proprio cru nato dalla combinazione fra un microclima dolce ed un terreno antichissimo fatto di morene, arenarie ed argille che permettono un drenaggio rapido delle piogge e allo stesso tempo una riserva d'acqua che aiuta la vite a crescere in modo equilibrato. La vendemmia, rispetto alle altre uve, per il Cartizze avviene tardi, quando gli acini iniziano a mostrare i primi segni di appassimento naturale: questo gli conferisce una concentrazione di aromi e sapori di intensità inusuale, una complessità di profumi invitanti ed ampi e un sapore piacevolmente rotondo appena tendente al dolce.

Di grande suggestione le sensazioni descritte nella scheda dedicata al Miglior Prosecco d’Italia 2014: “Eccezionale la sua lindità olfattiva: la pesca campeggia, suadentissima, ma non sola. Come ancora pura, nella polpa dell’uva. Un incipit ed un prosieguo di assoluta integrità enologica e varietale. La suadenza del Glera, la sua forza esclusiva di linfa e clorofilla in aroma, al massimo del suo nativo lucore. Rotondità d’olfatto che è figlia di nitore, rotondità di gusto che è frutto del perfetto dosaggio dei componenti svelato dal sapore. E pure la consistenza è di denso, potente tenore, allora la sua sublime delicatezza di spuma, tanto nitida giunge, quanto morbida e persistente perdura. Col suo soffice brio, un gran vino d’aroma cristallino come polline in fiore”.

Presenti nell’Annuario dei Migliori Vini d’Italia 2014 di Luca Maroni, anche altri tre vini firmati da Carpenè Malvolti: il 1868 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Extra Dry DOCG 2012, il 1868 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Dry DOCG 2012 e il 1868 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut DOCG 2012.


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10/02/2014, 18:07
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CARPENE’ MALVOLTI SI CONFERMA LEADER IN GERMANIA E L’ECCELLENZA DEL PROSECCO SUPERIORE DOCG CONQUISTA ANCORA UNA VOLTA IL PROWEIN DI DUSSELDORF

Le bollicine del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Carpenè Malvolti si sviluppano ulteriormente nell’olimpo dell’enologia mondiale. Una importante rinnovata conferma per la storica azienda spumantistica e per la denominazione tutta, arriva proprio in queste ore da uno dei più importanti saloni internazionali di vini e liquori come il ProWein 2014 di Dusseldorf: oltre 4.700 espositori provenienti da 50 Paesi, in rappresentanza delle più importanti regioni vitivinicole del mondo.

In linea con il positivo trend mondiale di consumo che sta vivendo questo vino, così rappresentativo di un territorio storicamente vocato e di un vitigno che esprime in ogni acino di Glera tutta la sua personalità e le migliori caratteristiche organolettiche plasmate da un microclima eccellente, le performance di Carpenè Malvolti confermano la loro leadership anche nel Mercato Tedesco, primo mercato al mondo per il Prosecco DOCG con il 33% sul totale delle esportazioni. La Germania continuerà dunque a rappresentare un mercato fondamentale per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG sia per volume che per valore, così come anche il Regno Unito, gli Stati Uniti la Svizzera e l’Austria, assieme ai quali rappresenta una quota di mercato che supera il 71% del valore e l’80% del volume totale.

Le esportazioni – che corrispondono a più della metà del fatturato totale - consolidano sempre più il ruolo Internazionale di Carpenè Malvolti e della sua brand awareness, ben riconosciuta ed apprezzata in numerosi altri mercati, tra cui quelli emergenti dell’area BRICS e alcuni tra i principali paesi del Sudamerica, dell’Asia e dell’Oceania. L’importanza primaria del mercato tedesco, per Carpenè Malvolti in particolare ma in realtà per tutta la denominazione Prosecco DOCG, risulta altresì una significativa chiave d’accesso per lo sviluppo sia dei mercati del Nord Europa sia di quelli emergenti dell’Est Europeo.

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25/03/2014, 14:38
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“CARPENE’……GENERAZIONI DOCG" LE NUOVE GENERAZIONI A CONFRONTO NEL VINITALY DI CARPENE’ MALVOLTI

Lunedi 7 Aprile lo stand della storica Azienda di Conegliano ospita la presentazione della ricerca sul “fenomeno Prosecco”, condotta dagli studenti della Fondazione ITS “Nuove tecnologie per il Made in Italy comparto agroalimentare e vinicolo” di Conegliano

Conegliano (Tv), 31 Marzo 2014 - Il fenomeno Prosecco è proteso ad un futuro ricco di energie e opportunità, a cui già contribuiscono significativamente le nuove Generazioni. Lo sa bene Carpenè Malvolti - dal 1868 sinonimo di grande tradizione e continua innovazione - che anche quest'anno sceglie il palcoscenico del Vinitaly per rappresentare il suo nuovo orizzonte comunicativo, proiettando così la propria strategia su un innovativo percorso, che esalta la centralità del Marchio Storico e parimenti il Territorio, nella sua declinazione enologica più virtuosa quale il Prosecco Superiore D.O.C.G. Il teatro enologico veronese sarà altresì l’occasione per la presentazione di un lungimirante progetto di ricerca, condotto con l’ausilio dell’Istituto Enologico di Conegliano, fondato proprio da Antonio Carpenè nel 1876. Artefici del progetto sono le nuove generazioni dell’Istituto, future professionalità del marketing territoriale, della viticoltura, dell’enogastronomia e dell’enoturismo. Dalla ricerca e analisi nasce quindi “CARPENE’…..Generazioni DOCG”, l’indagine condotta sul “fenomeno Prosecco” dagli studenti della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie per il Made in Italy del comparto Agroalimentare e Vitivinicolo - con sede presso la Scuola Enologica Cerletti di Conegliano – che sarà raccontata in anteprima Lunedì 7 Aprile alle 10.30, proprio allo stand di Carpenè Malvolti (PAD 5, STAND B5), alla presenza della quinta generazione della storica Famiglia - Rosanna Carpenè - di recente insediatasi alla Presidenza della Fondazione. Un progetto, quello che sarà presentato al Vinitaly, che tende non solo a consolidare ulteriormente il già profondo legame tra la Famiglia Carpenè, il Territorio, la Scuola Enologica e la Fondazione, ma anche a studiare il Prosecco in tutti i suoi aspetti più socializzanti, ovvero il modo in cui le nuove generazioni interpretano questo vino e come questo viene percepito in termini di consumo, visibilità e conoscenza del prodotto. Un segmento, quello del Prosecco in generale e del Prosecco Superiore D.O.C.G. in particolare, che non conosce crisi e che negli ultimi dieci anni e' cresciuto del 74%, con una media annua del +11%. Il Prosecco si conferma tutt’altro che una semplice “moda” del momento: il consumo di questo vino dal profilo amicale, ma allo stesso tempo raffinato e apprezzato in tutto il mondo soprattutto dai giovani, è andato crescendo di pari passo con la scoperta di nuove modalità di condivisione e con una progressiva destagionalizzazione che ne ha sdoganato l’immagine di vino celebrativo legato alle ricorrenze. E’ confermato anche dalle statistiche, che il “fenomeno Prosecco” continua ad espandersi e registrare una crescita in termini di quantità e cultura in misura maggiore laddove è diffuso tra le giovani generazioni il rituale dell’happy hour - di cui si erge incontrastato principe per la sua freschezza e per il suo essere gioviale - e laddove il suo consumo è legato all’idea dell'“Italian lifestyle symbol”. E le prospettive di medio-lungo termine confermano tale ulteriormente tendenza. I numeri della Carpenè Malvolti rispecchiano altresì le lusinghiere performances qualitative del 2013, più marcate sul fronte estero che su quello Italiano. Circa venti milioni di fatturato e cinque milioni e 400 mila le bottiglie prodotte: la maggior parte di queste raggiungono oltre cinquanta Paesi stranieri. L'area Europea rappresenta il core business dell’Azienda tra i mercati esteri, con particolare evidenza nei mercati dell'area Tedesca (Svizzera e Germania) e del Regno Unito. Non meno rilevanti, per volume di affari e significato strategico l'area Canadese, le Americhe, così come le promettenti aree Asiatica e Oceanica. Seppur con incidenze diverse, le Aree si confermano tutte parimenti strategiche per la global brand awareness dell’Azienda, tra le più storiche Cantine della spumantistica Italiana.

La Fondazione
La Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove tecnologie per il Made in Italy del comparto Agroalimentare e Vitivinicolo è stata istituita il 3 novembre 2010. Successivamente la Fondazione ha istituito il Corso di Tecnico Superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing del settore agroalimentare e vitivinicolo. Alla fine del corso la figura professionale è pronta per l’inserimento lavorativo e la formazione trasversale acquisita la rende profilata alle diverse tipologie delle aziende del settore agroalimentare ed enologico, indipendentemente dalle dimensioni organizzative e operative delle stesse.

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31/03/2014, 7:58
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La collaborazione tra Pubblico e Impresa, una risorsa imprescindibile per la valorizzazione dell’eccellenza Territoriale e delle nuove Professionalità del settore enologico: Tervilli, Preside dell’ITS Cerletti di Conegliano e Rosanna Carpenè, Presidente della Fondazione ITS insieme per un innovativo Progetto di Ricerca, condotto dai giovani Corsisti dell’Istituto Coneglianese
Presentazione a Vinitaly, 7 aprile, ore 10,30 Pad. 5 Stand B5

Un progetto di ricerca che nasce da un'ispirazione di Rosanna Carpenè - neo Presidente della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie per il Made in Italy del comparto Agroalimentare e Vitivinicolo - convinta che le nuove Generazioni, ricche di idee ed energie, possano contribuire significativamente a tracciare sin d’ora il futuro del Prosecco D.O.C.G. La risposta dell’ITS Cerletti di Conegliano è stata entusiasta, immediata ed efficace, raccogliendo così la sfida e stigmatizzando l’occasione del progetto per capitalizzare la nuova esperienza all’interno del proprio percorso formativo, teso e destinato a partorire le professionalità del domani: titolato “CARPENE’.…Generazioni DOCG”, rappresenta la nuova forma di interlocuzione e interazione tra un Istituto Pubblico e un Impresa, fortemente coinvolte nella valorizzazione, promozione e sostegno dell’eccellenza territoriale e delle connesse dinamiche economiche, sociali e professionali.

Una vera e propria indagine conoscitiva che - svolta dagli studenti del Corso per Tecnico Superiore per il controllo e la gestione della qualità e della sicurezza nel settore agroalimentare e vitivinicolo dell’Istituto Cerletti, coordinati dal Professore Payaro, docente dell’ITS – si è avvalsa di varie metodologie di studio e di analisi, i cui risultati saranno presentati Lunedì 7 aprile al Vinitaly alle 10.30, presso lo stand di Carpenè Malvolti (Pad.5 Stand B5).

“La mia Famiglia – commenta Rosanna Carpenè, Presidente della Fondazione e Quinta Generazione della dinastia più longeva della spumantistica Italiana – si è profusa e dedicata costantemente per l’affermazione del Prosecco sin dal 1868 e ha saputo interpretare con professionalità e lungimiranza, generazione dopo generazione, quei mutamenti e quelle innovazioni che hanno supportato in modo fondamentale lo sviluppo dell’immagine del Prosecco, oltre ad amplificarne il successo su scala internazionale, quale prodotto simbolo ed eccellenza del Territorio Trevigiano. Così come han fatto i miei predecessori e ancora oggi mio padre Etile – aggiunge Rosanna Carpenè – anch’io desidero contribuire in tal senso e attraverso il coinvolgimento della Fondazione, che ho l’onore di presiedere, ho pensato di affidare ai professionisti nonché consumatori del domani, lo studio di come le nuove generazioni e il mercato attuale percepiscono il prodotto Prosecco. E’ una ricerca che vuole rivolgersi sia agli operatori del settore sia ai neofiti che ai consumatori stessi, nell’intento di addivenire insieme all’identificazione del profilo e della portata storica del “fenomeno Prosecco”.

Nella fattispecie, la ricerca – condotta da tre gruppi di lavoro formati dai corsisti dell’ITS - ha coinvolto consumatori di varie province del Triveneto e non solo, soffermandosi su diversi aspetti quali la percezione della comunicazione, la collocazione fisica della categoria Prosecco nei punti vendita, l’impatto del packaging, le fasce di prezzo oltreché le abitudini di consumo e la conoscenza stessa del prodotto. Tre i filoni di indagine a campione, quindi, di cui due orientati al consumatore e uno al mercato: il primo ragiona sull’immagine del Prosecco e su come il prodotto viene percepito dai consumatori in termini di notorietà e apprezzamento, il secondo ambisce a delineare il profilo del “consumatore tipo” del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. - in particolare chi lo consuma e con quale frequenza, i canali di acquisto e le tipologie più richieste - mentre il terzo fotografa il visual merchandising del prodotto, ovvero il posizionamento negli scaffali della GDO, l’assortimento, la presenza dei marchi e il relativo posizionamento di prezzo.

“La collaborazione tra la Scuola Enologica Cerletti e l’Azienda vitivinicola Carpenè Malvolti – spiega la Preside dell’ITS Cerletti di Conegliano Damiana Tervilli - ha radici molto profonde nel tempo. La famiglia Carpenè, infatti, si è impegnata sin dal 1876 – anno di istituzione della prima Scuola Enologica d’Italia proprio a Conegliano - al progresso e al mantenimento dell’insegnamento enologico nel territorio coneglianese e circostante. Questa collaborazione, consolidatasi nel corso dei decenni, ha portato il Cerletti ad essere centro di un polo della cultura enologica, cui partecipano anche l’Università di Padova, Veneto Agricoltura ed il Centro di Ricerca in agricoltura del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, riconosciuto e invidiato a livello nazionale ed internazionale. Nel 2010 poi il Cerletti ha intravisto la possibilità di ampliare l’offerta formativa, proponendo ad enti locali e aziende di costituire la Fondazione Istituto Tecnico Superiore “Nuove tecnologie per il made in Italy”, con lo scopo di offrire una formazione rivolta oltre che al settore enologico, a tutto il comparto agroalimentare. Anche in questa occasione il sostegno dell’azienda spumantistica non è venuto meno, così come è ulteriormente dimostrato dall’impegno profuso in prima persona da Rosanna Carpenè, anche in quest’ultima innovativa forma di interazione tra Territorio, Istituzione Pubblica ed Impresa. Grazie a questo rinnovato impegno, gli studenti ITS hanno potuto sviluppare un progetto coordinato direttamente dall’Azienda, che verrà presentato al prossimo teatro enologico di Verona. Gli studenti avranno così la possibilità di acquisire ulteriori competenze, spendibili nel mondo del lavoro, e confrontarsi con le eccellenze dell’Imprenditoria di settore”.

Appuntamento, quindi, al Vinitaly per la presentazione sia della ricerca dell’ITS sia della nuova Strategia di Comunicazione della Carpenè Malvolti, che Rosanna Carpenè introdurrà ufficialmente, con l’obiettivo di sottolineare personalmente come le relative determinazioni strategiche abbiano tratto nuova linfa proprio dalla stessa ricerca e risultino altresì coerenti con le dinamiche evolutive dell’innovativa strategia aziendale, che aveva già avuto il suo esordio durante la scorsa kermesse fieristica.

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03/04/2014, 12:04
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LA RICERCA “GENERAZIONI DOCG” DELLA FONDAZIONE ITS DISEGNA IL PROFILO DEL CONSUMATORE TIPO DEL PROSECCO

IL 90% DEGLI INTERVISTATI LO CONSUMA ABITUALMENTE

IL DIVERSO APPROCCIO AL PRODOTTO NEL NORD EST E NEL RESTO D’ITALIA

Uno studio su come il consumatore percepisce il valore del Prosecco in termini di immagine, qualità, modalità di acquisto e consumo, con un impegno di oltre 1350 ore di attività per raccogliere ed elaborare informazioni e dati, ha identificato il profilo del consumatore tipo del Prosecco: 320 questionari somministrati con modalità face to face, via internet e telefonicamente a persone di venticinque province Italiane. Sono state effettuate anche rilevazioni su 33 punti vendita della GDO appartenenti a 25 insegne diverse in cinque province venete, per tracciare le politiche di visual merchandising sulla categoria. Con un dato da mettere in evidenza su tutti: il 90% degli intervistati – presi a campione – afferma di consumare abitualmente Prosecco almeno due volte a settimana.

Questa è, in sintesi, l’analisi della ricerca “Generazioni DOCG”, condotta dai tre gruppi di lavoro degli studenti dell’ITS Cerletti di Conegliano, che questa mattina, alla presenza della Preside Damiana Tervilli, è stata raccontata al Vinitaly, presso lo stand di Carpenè Malvolti durante un evento magistralmente coordinato dalla conduttrice televisiva Camilla Nata. L’indagine conoscitiva è stata indotta da Rosanna Carpenè, Quinta Generazione della dinastia più longeva del Prosecco e recentemente giunta alla Presidenza della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove tecnologie per il Made in Italy del comparto Agroalimentare e Vitivinicolo, che così afferma: “L'idea di proporre agli studenti della Fondazione ITS una ricerca sul Prosecco e sulla percezione del valore da parte del consumatore, nasce dall’impegno assunto con me stessa di dare continuità al percorso avviato dal mio trisavolo Antonio Carpenè. L'obiettivo è non solo valorizzare il Territorio di Conegliano, tradizionalmente vocato alla viticoltura, ma anche poter contribuire al futuro delle nuove generazioni, che con lo stesso interagiscono. In tal senso, sono fermamente convinta che la collaborazione tra Istituzioni Pubbliche ed Impresa rappresenti una risorsa imprescindibile, sia per la valorizzazione delle eccellenze territoriali sia per le conseguenti dinamiche economiche, sociali e professionali. E in questo, la risposta degli Studenti del Cerletti è stata entusiasta, immediata ed efficace, raccogliendo la sfida e stigmatizzando l’occasione del progetto per capitalizzare la nuova esperienza all’interno del proprio percorso formativo, teso e destinato a partorire le professionalità del domani.”

La ricerca ha approfondito non solo le preferenze e il modo di interagire con il prodotto da parte dei consumatori del Nord Est ma ha anche analizzato il diverso approccio al Prosecco nelle varie aree geografiche, perlustrando i consumi e le abitudini di oltre venticinque province Italiane: è emerso così che, mentre nel Nord Est il Prosecco è considerato identificativo di un Territorio, nel resto d’Italia è uno stile di vita. Idem per i canali distributivi: nel Nord Est si preferisce acquistarlo direttamente in cantina, nel resto della Penisola si predilige l’acquisto nella GDO, anche se il consumo prevalente rimane quello fuori casa, in particolare al bar. Differenze che caratterizzano un fenomeno ancora in continua ascesa, laddove la tipologia più apprezzata è il Brut e si consuma mediamente due volte a settimana. L’appeal di questo prodotto di eccellenza che si distingue per la sua versatilità, ormai destagionalizzato e decontestualizzato dai consumi legati alle ricorrenze e ai momenti celebrativi, risulta trasversale non soltanto tra le fasce d’età ma anche tra i generi: il divario tra consumo maschile e femminile è pressoché nullo, a conferma della crescente prevalenza femminile nelle scelte d’acquisto. In crescita anche l’apprezzamento da parte delle giovani generazioni – consumatori di oggi e decision makers del prossimo futuro - il cui approccio è da tenere in forte considerazione per delineare nuove strategie di comunicazione e marketing.

L’indagine ha inoltre tratteggiato il profilo della conoscenza del Prosecco: risulta quindi essere espressione del TERRITORIO - con vigneti che si estendono per circa 20.000 ettari – COMPETENZA, perché ogni dettaglio per garantire la qualità del prodotto è curato meticolosamente grazie all’esperienza dei produttori e alle conoscenze trasmesse alle nuove generazioni attraverso i percorsi formativi della Scuola Enologica - ECONOMIA perché con oltre 5.000 addetti, di cui il 30% under 40, vale circa 68 milioni di bottiglie nell’area DOCG e altre 250 milioni di bottiglie provenienti dai territori della DOC, e rappresenta una fonte di reddito importante per molte famiglie - CULTURA ovvero un misto di arte e lifestyle. E i giovani studenti lo hanno fatto proprio sintetizzando questo fenomeno in un tweet: “Il Prosecco siamo noi”.

Infine, conclude Rosanna Carpenè: “I risultati della ricerca sono stati altresì ispiratori per la mia attività d’Impresa, permettendomi di focalizzare meglio ed innovare ancora una volta la strategia comunicativa. Infatti, seppur con modalità e logiche diverse si è giunti alla stessa conclusione, riconducibile ad una tanto semplice quanto significativa equazione comunicativa: il Prosecco sta al Territorio come il Territorio sta a Carpenè”

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07/04/2014, 15:12
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A KERIN O’ KEEFE IL PREMIO MIGLIOR COMUNICATORE DEL VINO 2014 DI CARPENE’ MALVOLTI

E’ stato conferito alla giornalista americana Kerin O’ Keefe il Premio Miglior Comunicatore del Vino 2014 targato Carpenè Malvolti.

Un riconoscimento che va ad aggiungersi al già prestigioso curriculum di questa scrittrice e giornalista enologica statunitense, che da aprile 2013 ricopre l’importante incarico di Italian Editor di Wine Enthusiast, una delle più autorevoli riviste al mondo dedicate al vino.

Descritta come "un autore che non solo conosce la sua materia in grande dettaglio ma scrive in modo coinvolgente e affascinante”, Kerin O’ Keefe fin dal suo arrivo in Italia nel 1991 ha mostrato un forte legame con i vini italiani prodotti da uve autoctone e si è specializzata nella conoscenza del vino diventando sommelier AIS nel 1996. Un amore, maturato quindi nel tempo, è alla radice delle molteplici esperienze di giornalismo enologico che hanno contraddistinto la sua carriera: dal 2002 a oggi, ha scritto sul vino Italian per Decanter, The World of Fine Wine, ed è stata anche Contributing Editor per The Wine News dal 2003 al 2009.

La consegna del 'Premio Miglior Comunicatore del Vino' e' avvenuta nel contesto dell'evento in cui la Carpene' Malvolti ha annunciato ufficialmente il nuovo orizzonte comunicativo, e ad introdurre l'innovativa strategia e' stata proprio Rosanna Carpenè, Quinta Generazione della Famiglia. Peraltro, e' la prima volta che il Premio viene attribuito ad un giornalista non italiano e questo rappresenta un ulteriore momento di un lungimirante percorso di internazionalizzazione, che ha portato l'Azienda a consolidare la propria Leadership e a sviluppare la Brand Awareness già da tempo su tutti e cinque i continenti.

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09/04/2014, 19:52
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Prosecco sta al Territorio come il Territorio sta a Carpenè
L’equazione della nuova strategia comunicativa presentata al Vinitaly

Una tanto semplice quanto significativa equazione, rappresenta il core della nuova strategia comunicativa di Carpenè Malvolti, tradotta graficamente in un pay-off, che sintetizza ed esalta il valore della storica Azienda:

CONEGLIANO

VALDOBBIADENE

PROSECCO

CARPENE’ SUPERIORE D.O.C.G.
La rappresentazione concettuale e grafica del nuovo pay-off scaturisce dalla simbiosi tra Territorio e Azienda, declinata nei suoi aspetti essenziali quali il Prosecco Superiore D.O.C.G. e il marchio, valori su cui la Carpenè Malvolti ha fondato la sua notorietà e credibilità nel segno della continuità storica del brand.

Un concetto quest'ultimo che - già tradotto ed espresso nella strategia di comunicazione avviata lo scorso anno - ha trovato peraltro nuova linfa nella ricerca condotta dai Corsisti della Fondazione ITS Cerletti, che si è focalizzata sugli stessi valori ed è giunta, seppur con percorsi diversi, alla medesima conclusione: il Prosecco è Territorio, così come fissato nella comunicazione di Carpené Malvolti laddove il Territorio D.O.C.G. diventa un asset centrale, configurandosi in una tanto semplice quanto significativa equazione comunicativa: il Prosecco sta al Territorio come il Territorio sta a Carpenè.

Inoltre, nella nuova strategia internazionale presentata in questi giorni a Vinitaly, la vera rivoluzione di immagine è quella che trasforma Carpenè Malvolti in CARPENE’, dove la E’ evidenziata in rosso racchiude in sé tutto ciò che il marchio rappresenta in termini di valore, notorietà, storia. CARPENE’ attuale ieri come oggi, domani e per sempre, ovunque e con chiunque.

Di conseguenza la E' di CARPENE' - simbolo dell’essere di Carpenè Malvolti nel tempo - e la denominazione D.O.C.G., esprimono e fissano quanto profondo sia il connubio tra l'Azienda e il Territorio. In questo nuovo claim è dunque la denominazione - eccellenza del Territorio - che si simboleggia e testimonia l’unicità e la distintività del Prosecco Superiore e del marchio della Casa Spumantistica più storica d’Italia.

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10/04/2014, 14:32
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