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Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA 
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CORPORATE HERITAGE AWARDS 2023:

CARPENE’ MALVOLTI TRA LE IMPRESE ITALIANE CHE COMUNICANO MEGLIO STORIA E IDENTITA’

LA PREMIAZIONE NELLA SEDE NAZIONALE DI CONFINDUSTRIA A ROMA



Si è svolta ieri in Confindustria Roma, nell’ambito della XXII settimana della Cultura d’Impresa, la cerimonia di premiazione della terza edizione dei Corporate Heritage Awards, promossa e organizzata da Leaving Footprints, spinoff accademico dell’Università degli Studi del Sannio e dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, specializzato nell’Heritage Marketing.

Tra le Aziende che si sono distinte per aver valorizzato il proprio patrimonio storico e culturale, grazie all’utilizzo di strumenti e metodologie diverse di comunicazione, è stata premiata Carpenè-Malvolti, Impresa storica di Conegliano nella categoria “Narrazione attraverso prodotti e brand – Prodotti icona ed edizioni limitate” con la “Sparkling Milestones” collezione a tiratura limitata.

“Il premio nasce con la finalità di dare voce alle Imprese del nostro Paese” le parole di Maria Rosaria Napolitano, professoressa di Marketing e Strategia presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e Responsabile Scientifico di Leaving Footprints. “E’ il prodotto di eccellenza del nostro spinoff: Leaving Footprints. Fin dal nome è chiara la nostra mission di porre al centro l’Impresa e il suo patrimonio storico e culturale. Vogliamo che la storia delle Imprese sia ricordata e tramandata e diventi consapevolezza del nostro Paese”.

La categoria “Narrazione attraverso prodotti e brand” racchiude prodotti e brand che significa un insieme di valori ed il prodotto racchiude una serie di valori intangibili in qualcosa che diventa tangibile”

“È una grande soddisfazione per noi essere qui oggi; ringrazio gli organizzatori di questa interessante evento – ha dichiarato Domenico Scimone della Carpenè Malvolti – è un privilegio essere qui e rappresentare la Famiglia Carpenè. È un progetto che, preparato per questa occasione, rappresenta la sintesi materica di 155 anni di attività d’Impresa; 6 selezioni spumantistiche - tutte dedicate a momenti storici divenuti poi iconici - frutto di un continuo lavoro di innovazione e ricerca. Parimenti, attraverso le selezioni della “Sparkling Milestones”, l’Impresa storicizza la propria costante e sinergica interazione con il tessuto sociale economico e culturale del Paese.

Interessanti tutti gli interventi dei relatori, in cui ho ritrovato i valori fondamentali della cultura d’Impresa di molte Aziende Italiane – ha continuato Domenico Scimone – nonché della nostra la cui mission recita “Scienza e Coscienza”, due principi sui cui abbiamo da sempre costruito i binari della nostra attività imprenditoriale; quindi la nostra mission sintetizzata in “condividere la storia per determinarne il futuro”. La narrazione di tutte le Imprese, che si sono raccontate in questo virtuoso contesto, non ha potuto prescindere dalla storia di ognuna così come non ha potuto non considerare il presente come valore reale ed assoluto; il tutto proiettato al futuro delle nuove generazioni e del tessuto imprenditoriale del nostro Paese”.

A conclusione della premiazione, proprio perché più volte le relazioni dei panel hanno richiamato il rapporto con le giovani generazioni, è stato messo altresì citato il “Premio di Laurea Carpenè-Malvolti” che si contestualizza all’interno delle iniziative della “UICI - Unione Imprese Centenarie Italiane” dedicate al “Premio Centum” unitamente alle celebrazioni nazionali per la “Città della Cultura 2023”, che quest’anno è “Bergamo e Brescia”. Il Premio di Laurea, a cui partecipano Studenti delle Università Italiane, ha come tema proprio il Corporate Heritage delle Imprese, un asset fondamentale e imprescindibile. Carpenè-Malvolti annualmente consegna cinque Premi, tutti dedicati a Studenti nazionali ed internazionali. “Questi Premi – ha concluso Domenico Scimone - li abbiamo istituiti per dare riconoscimento e merito alle nuove generazioni in favore del loro futuro”.

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08/11/2023, 15:58
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La cerimonia si è tenuta questa mattina nell’Aula Magna dell’Università a Conegliano

LA CARPENÈ-MALVOLTI PREMIA IL MERITO DEGLI STUDENTI
A LORENZO FELETTO LA “MEDAGLIA D’ORO ANTONIO CARPENÈ”
ED A MAURO MEROTTO LA “BORSA DI STUDIO INTERNAZIONALE ETILIA CARPENÈ LARIVERA”


Gli Studenti più virtuosi della Scuola Enologica e della Fondazione ITS Academy di Conegliano hanno ricevuto i prestigiosi riconoscimenti durante l’evento che ha visto altresì la presentazione di tutti e cinque i premi istituiti ad oggi dalla Carpenè-Malvolti per sostenere l’eccellenza formativa


La Carpenè-Malvolti continua ad investire in cultura premiando le nuove generazioni; Lorenzo Feletto e Mauro Merotto sono i nomi degli ultimi iscritti nell’albo d’oro dei riconoscimenti consegnati dalla storica Cantina, attiva da sempre in favore delle nuove generazioni su cui ha sempre destinato rilevanti risorse sia attraverso l’interazione Scuola-Impresa sia con riconoscimenti al merito.

Lo ha fatto anche questa mattina, conferendo ai due Allievi - nell’Aula Magna dell’Università di Padova presso il Campus Viticolo ed Enologico di Conegliano - due prestigiosi riconoscimenti, istituiti per premiare gli Studenti più virtuosi della Scuola Enologica e della Fondazione ITS Academy.

La “Medaglia d’Oro Antonio Carpenè”, istituita dalla Famiglia Carpenè e dedicata al Fondatore dell’Impresa nel 1902 - anno della sua scomparsa – per celebrare la figura di colui che ha dato inizio all’attività imprenditoriale, da 155 anni ancor oggi saldamente in mano alla medesima Famiglia, e che ha altresì fondato nel 1876 – insieme a Giovan Battista Cerletti – la prima Scuola Enologica dell’Italia post-unitaria.

A ricevere il premio per l’anno accademico 2022-2023 è stato Lorenzo Feletto, con la seguente motivazione: “Impegno costante nell’apprendimento, naturale curiosità e forte interesse nell’approfondimento. Sempre corretto e disponibile verso compagni e docenti, fulcro di discussioni creative e positive. Con passione ha deciso e seguito le lezioni dell’articolazione in Viticoltura ed Enologia."
La Commissione per l’anno accademico 2022-2023 è composta dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Cerletti Maria Grazia Morgan, dalla Vice Preside Marina Di Fatta, dal Docente di Enologia Sabino Gallicchio, dal Direttore Amministrativo Cirillo Vincenzo, dalla Funzionaria Amministrativa Luisa Corrocher e dal Presidente della Carpenè-Malvolti Etile Carpenè. La Medaglia d’Oro Antonio Carpenè è una pregiatissima effige appositamente coniata.

“La narrazione della storia della “Medaglia d’Oro Antonio Carpenè” – ha commentato Rosanna Carpenè - ci permette di evidenziare come la Medaglia, pur essendo stata istituita nel 1902, sia stata assegnata meritoriamente “solo” 65 volte. In alcuni anni, infatti, per la severità dei criteri di assegnazione non si è individuato un esempio di eccellenza assoluta; in altri periodi, per le modifiche intervenute nella didattica. Va altresì ricordato che ha subìto un periodo di sospensione in concomitanza con i due conflitti bellici mondiali”.

Molti medagliati storici sono stati e sono affermati professionisti, che hanno fattivamente valorizzato le competenze enologiche nazionali in tutto il mondo; e come tradizione anche in questa occasione la Carpenè-Malvolti ha chiamato a raccontare la propria esperienza un vincitore del passato, che quest’anno è stato Marco Spagnol, Medaglia d’Oro 2003.

A seguire è stata assegnata la “Borsa di Studio internazionale Etilia Carpenè Larivera”; è un riconoscimento istituito dalla quarta Generazione della Famiglia Carpenè, Etile, in favore della Fondazione ITS e della Scuola Enologica ed in omaggio alla sesta Generazione Etilia creando di fatto un anello di congiunzione tra passato e futuro.

“La Borsa di Studio vuole guardare al futuro ed intende supportare gli Studenti più virtuosi proiettandoli in una prospettiva di esperienza internazionale – ha ancora aggiunto Rosanna Carpenè – per sostenerli nella costruzione di un profilo professionale di alto livello e per favorire quindi un miglior inserimento nel mercato del lavoro”.

Al vincitore Mauro Merotto sarà data l’opportunità di un'esperienza all’estero presso Università ed Imprese, per approfondire le dinamiche economico-finanziarie inerenti al settore agro-alimentare ed alla sostenibilità ambientale, quale fattori critici di successo sui mercati internazionali.

La motivazione con cui la Commissione - composta dalla Dirigente Scolastica dell’Istituto Cerletti Maria Grazia Morgan, dal Professor Vasco Boatto, dal Docente di Enologia Sabino Gallicchio, dall’esperto di mondo del lavoro Valerio Nadal, dal delegato della Fondazione ITS Andrea Panziera e dal Presidente della Carpenè-Malvolti, Etile Carpenè – ha decretato il vincitore è stata la seguente:“Con spiccata capacità da ricercatore, ha approfondito con metodologia tutte le tematiche previste. Con convinzione ha deciso di sviluppare le proprie conoscenze teorico-pratiche nell’ambito dell’enologia, frequentando il corso di specializzazione Enotecnico. Passione e professionalità lo hanno accompagnato in tutti i percorsi intrapresi.”

La cerimonia, condotta dalla giornalista RAI Camilla Nata, ha visto la partecipazione delle Istituzioni Nazionali, Regionali e Provinciali, a partire dall’Onorevole Marina Marchetto Aliprandi in rappresentanza del Ministero dell’Agricoltura, il Sindaco di Conegliano Fabio Chies, il Consigliere Regionale del Veneto Alberto Villanova, il Consigliere del Ministro dell'Istruzione e del Merito, Angela Colmellere.

L’evento è stata altresì l’occasione per celebrare tutti e cinque i premi che la Carpenè-Malvolti assegna ogni anno a livello nazionale ed internazionale.

È stata quindi presentata, in anteprima assoluta, la scultura in miniatura “Storie di Vitae”; una preziosa opera d’arte realizzata dall’artigiano del legno Davide Marangon, raffigurante l'albero della vite, quale rappresentazione fortemente caratterizzante l’attività d’Impresa della Carpenè-Malvolti e che, d'ora in poi, assurgerà quindi a simbolo per tutti i premi.

La cerimonia si è quindi conclusa con il significativo contributo dell’Onorevole Marina Marchetto Aliprandi, in rappresentanza del Ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare.

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11/11/2023, 15:06
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A presentare le tesi ben il 76% sono state donne, il 63% delle tesi presentate hanno il massimo voto 110 e lode, ben il 69% considerando anche i 110

IL PREMIO DI LAUREA “CARPENÈ-MALVOLTI” 2023 A SHARON CARDUCCI, PER LA TESI SU VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO D’IMPRESA TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE CONSEGNATO IERI IN CONFINDUSTRIA BRESCIA


Istituito in collaborazione con l’Unione Imprese Centenarie Italiane, il riconoscimento ha premiato l’autrice della migliore tesi incentrata sul tema “Le Imprese Centenarie: patrimonio storico, sociale e culturale”, seconda classificata Dalila Coppola, terza Michela Serraino


A Sharon Carducci, studentessa della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi Internazionali di Roma, è stato riconosciuto il Premio di Laurea “Carpenè-Malvolti”. Istituito in collaborazione con l’UICI Unione Imprese Centenarie Italiane, il premio è finanziato dalla storica Impresa di Conegliano, che dell’Associazione - rappresentativa dei brand più longevi del Made in Italy - si pregia di far parte in virtù dei suoi 155 anni d’Impresa.

Il Premio di Laurea “Carpenè-Malvolti”, che segue ogni anno gli eventi delle Città Capitale Italiana della Cultura, è il frutto di una collaborazione con il mondo universitario che quest’anno ha coinvolto 14 Università di 8 Regioni ed in particolare l’Università degli Studi di Brescia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Brescia.

Ed è proprio a Brescia, nella sede di Confindustria nell’ambito delle celebrazioni di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, che si è tenuta ieri la cerimonia di premiazione, condotta dalla giornalista Rai Camilla Nata, contestualmente alla consegna del Premio Centum, quest’anno attribuito a Christian Greco, egittologo e direttore del Museo Egizio di Torino, “per aver portato l’istituzione museale da lui diretta dal 2014 ad essere un'eccellenza di livello mondiale”.

Oltre alla vincitrice Sharon Carducci ed a Domenico Scimone per la Carpenè-Malvolti, alla cerimonia hanno altresì preso parte il Presidente dell’Unione Imprese Centenarie Italiane Eugenio Alphandery nonché le Istituzioni locali con il Presidente di Confindustria Brescia Franco Gussalli Beretta, il Presidente del Consiglio Comunale di Bergamo Ferruccio Rota, Valter Muchetti Assessore Comune di Brescia, Francesco Castelli, Rettore Università degli Studi di Brescia, Giovanni Panzeri, direttore Campus bresciano Università Cattolica del Sacro Cuore ed i protagonisti dei due talk show che hanno accompagnato la giornata.


Ovvero Giuseppe Villani della Villani Salumi 1886 di Castelnuovo Rangone (MO), Andrea Moretti AD di Palazzoli 1904 di Brescia, Carolina Lussana Vicepresidente di Museimpresa e Sabrina Mossenta Sabbadini di JobLab-Reputation Management, quest’ultimo moderato da Daniele Pitteri AD Fondazione Musica per Roma e componente dell’Osservatorio Scientifico Culturale dell’UICI.

Tema conduttore del Premio di Laurea, per l'edizione 2023 è stato “Le Imprese Centenarie: patrimonio storico, sociale e culturale” che ha visto la presentazione di numerosi lavori provenienti di notevole qualità considerando che il 63% delle tesi presentate avevano ottenuto il massimo voto di 110 e lode e si raggiunge ben il 69% considerando anche i 110, a presentare le tesi ben il 76% sono state donne.

La Commissione Esaminatrice era composta da Costanza Musso (Consigliere UICI), Massimiliano Apollonio (Consigliere UICI), dal Prof. Claudio Baccarani (Emerito di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Verona), dal Prof. Giuseppe Bertoli (Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Brescia) e dalla Prof.ssa Annalisa Tuninisi (Ordinario di Marketing presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore); la medesima Commissione è stata presieduta dal Presidente Domenico Scimone (Direttore Generale di Carpenè-Malvolti).

La tesi di Sharon Carducci, di cui relatrice è stata la Prof.ssa Giada Mainolfi, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento si è incentrata sul tema “La valorizzazione del patrimonio storico d’impresa tra tradizione e innovazione. Una content analysis sulla comunicazione web dei marchi storici italiani del settore agroalimentare”. Il suo lavoro ha conseguito una votazione finale di 110/110 e lode. Una tematica, quella trattata nelle diverse tesi e soprattutto in quella premiata, da sempre particolarmente cara alla Carpenè-Malvolti, pienamente coerente con l’impegno storicamente assuntosi di traghettare la storicità del Marchio nel futuro attraverso un accurato “blend” fra tradizione ed innovazione nell’attività d’Impresa.

“Il Premio di Laurea Carpenè-Malvolti - commenta Domenico Scimone – vuole essere uno stimolo per una riflessione sul patrimonio culturale del nostro Paese rappresentato da imprese particolarmente longeve che ne hanno fatto la storia sociale e culturale prima che ancora economica. Tradizioni e conoscenza del Territorio di origine sono elementi imprescindibili da quell’heritage che ogni Impresa ultracentenaria incarna; la Carpenè-Malvolti, da sempre sensibile alle aspirazioni delle nuove Generazioni in ambito formativo, si fa portatrice una volta di più di un messaggio di grande apertura alle sfide del futuro, investendo nella costruzione di profili professionali da valorizzare nel contesto socio-economico di riferimento. Così come ne fu precursore il fondatore dell’Impresa Antonio Carpenè, fondando la Scuola Enologica di Conegliano e dedicando la sua vita allo studio ed all’insegnamento, allo stesso modo le Generazioni che si sono susseguite hanno scelto di tramandarne coerentemente l’esempio”.
Eugenio Alphandery Presidente Unione Imprese Centenarie ha dichiarato: “Questo Premio di Laurea è la conferma dell’attenzione che la nostra Unione riserva alle nuove generazioni, e nello specifico al mondo universitario, le nostre Imprese associate sono depositarie di un ricco patrimonio storico e culturale, un patrimonio in alcuni casi anche millenario, ed è nostro compito promuovere questi valori a favore dei giovani”.

La Commissione Esaminatrice ha ritenuto di attribuire due menzioni di merito a Dalila Coppola (Università degli Studi del Sannio, autrice della tesi dal titolo "La strategia di Heritage Marketing nelle imprese longeve. Il caso del Torronificio Federico Di Iorio”) ed a Michela Serraino (Università degli Studi di Roma "La Sapienza" per il suo lavoro dal titolo “Heritage marketing: il legame tra storia d'imprese, tradizione e territorio. Il caso delle imprese storiche calabresi”).

Questi gli altri partecipanti ammessi alla fase finale del Premio: Cecilia Maria Catena (Università degli Studi di Padova), Jessica Pagani (Università degli Studi di Milano), Daisy Leorati (Università degli Studi di Parma), Francesca Romeo (Università degli Studi di Roma "La Sapienza"), Luisa Vincenza Consolino (Università degli Studi di Catania), Nicola Tonietto (Università "Cà Foscari" di Venezia), Mattia Messina (Università degli Studi di Bologna), Gaia Ferraro (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).

L’istituzione del Premio di Laurea “Carpenè-Malvolti”, ha portato a cinque i premi che l’Impresa mette a disposizione delle nuove Generazioni che si distinguono per l’eccellenza del proprio percorso formativo; si è infatti aggiunto alla storica Medaglia d'Oro “Antonio Carpenè”, alla Borsa di Studio Internazionale “Etilia Carpenè Larivera”, alla Borsa di Studio “ITHQ - Giorgio Lombardi” ed organizzata in collaborazione con l’ITHQ di Montréal nonché il Carpenè-Malvolti Script Contest, consegnato in occasione del Ca’ Foscari Short Film Festival, incentrato sulla narrazione dei principi etici della Famiglia Carpenè e dei valori fondativi dell’Impresa.

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02/12/2023, 17:37
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La premiazione si è tenuta all’Auditorium Santa Margherita di Venezia

AL CORTOMETRAGGIO KHUTAA'AB - FATHER'S FOOTSTEPS DEL REGISTA SIRIANO MOHAMAD W. ALI IL PREMIO “CARPENÈ MALVOLTI – CA’ FOSCARI MENZIONE SPECIALE HISTORIA VITAE" PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA

La partnership tra la prestigiosa Università veneziana e la Carpenè-Malvolti si è rinnovata anche in questa XIV edizione dello Short Film Festival



È stato il cortometraggio Khutaa 'ab - Father’s Footsteps del regista siriano Mohamad W. Ali a ricevere sabato 23 Marzo, all’auditorium Santa Margherita di Venezia nell’ambito della XIV edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, il premio “Carpenè-Malvolti – Ca’ Foscari Menzione Speciale Historia Vitae” per la migliore sceneggiatura, istituito dall’Impresa e dedicato al fondatore Antonio Carpenè, riconosciuto come uno dei principali pionieri della cultura scientifica di fine Ottocento che contribuirono alla storia post unitaria del nostro Paese.

Il premio, che è stato consegnato da Domenico Scimone della Carpenè-Malvolti, consta di una scultura in legno in miniatura realizzata dall’artista Davide Marangon e raffigurante l’albero della vite, che la stessa Carpenè-Malvolti ha eletto a simbolo dei 5 premi internazionali destinati ogni anno alle nuove generazioni di Studenti.

“La Carpenè-Malvolti – ha commentato Domenico Scimone – è onorata di essere ancora una volta al fianco di Ca’ Foscari in questa importante kermesse. Anche quest’anno il livello dei progetti in concorso è stato molto alto e le tematiche proposte di grande qualità ed attualità. Anche in questa occasione, la partnership tra l’Impresa e la storica Università veneziana si è rinnovata nel segno dei valori fondanti che le accomunano, ponendo al centro il sostegno ad eventi ed iniziative culturali di alto livello soprattutto in relazione al coinvolgimento delle nuove Generazioni e riconoscendo ancora una volta a questa importante kermesse il merito di rappresentare un punto di riferimento per le Scuole di cinema di tutto il mondo nonché il primato di essere il primo festival cinematografico in Europa interamente concepito da una istituzione universitaria”.

L’edizione numero XIV del concorso internazionale ha selezionato, tra i circa 3.000 ricevuti 30 cortometraggi prodotti da Studenti di università e scuole di cinema di 28 paesi diversi, dalla Lituania all'India, dall'Iran alla Cina, dalla Siria al Bangladesh oltre ovviamente all'Italia; inoltre quest'anno il festival si è svolto in versione “diffusa”, sempre più integrato con la città di Venezia. Oltre alla storica sede dell’Auditorium Santa Margherita-Emanuele Severino, il festival ha portato le opere in programma in sei location differenti ed ha coinvolto nell’organizzazione e realizzazione oltre duecento Studenti volontari.

Il premio a Father’s Footsteps (29’26”) del regista siriano Mohamad W. Ali, appartenente al Satyajit Ray Film & Television Institute, è stato attribuito da una giuria tecnica composta da Domenico Scimone presidente, dallo scrittore Eduardo Fernando Varela e dal Founder & CEO di WeShort Alessandro Loprieno, con la seguente motivazione: “una riflessione molto commovente, con un'eccellente regia, un ottimo lavoro di recitazione ed una sceneggiatura solida, sulle difficoltà della vita quotidiana durante le guerre e sugli sforzi di una donna per proteggere la sua famiglia e sopravvivere. Rafforzare le relazioni umane diventa l’unico modo per superare gli effetti disgreganti dei conflitti”.

La sceneggiatura che ha ricevuto il riconoscimento tratta di come tra freddi muri di cemento, crivellati dai buchi della guerra in corso, una madre cerchi di proteggere suo figlio dalla perdita del padre e di tenerlo lontano dagli attacchi che infuriano all'esterno. Lasciata completamente a se stessa, cerca di incarnare allo stesso tempo oltre che se stessa anche la figura paterna, che presto svela i propri limiti.

Chi è Mohamad W. Ali - Regista siriano, laureato in comunicazione di massa presso l'Università di Damasco, che all'età di 24 anni, si è trasferito in India per iscriversi alla scuola di cinema di Satyajit Ray, dopo aver lavorato a numerosi documentari durante la guerra. Ali oggi dirige film sulla sua nativa Siria dall'India, come "The Memory Loop", "Father's Footsteps" e "Syrian Memories in India". Le conoscenze tecniche avanzate e l'esperienza di vita acquisita durante la guerra, gli hanno conferito uno stile molto autentico nel raccontare storie; il suo principale obiettivo professionale è diventare un regista di lungometraggi per ritrarre la Siria in modo più autentico e onesto.

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25/03/2024, 14:59
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L’incontro si è tenuto al Vinitaly alla presenza delle Istituzioni

IL MINISTRO DEL MISE ADOLFO URSO INCONTRA AL VINITALY LA CARPENE' MALVOLTI CHE HA CREATO IL PROSECCO A BENEFICIO DELL’ECONOMIA DEL NORD-EST E DEL PAESE INTERO

Il Ministro è stato omaggiato con il prestigioso scrigno “Sparkling Milestones Collection” che raccoglie le pietre miliari della storia dell’Impresa nonchè con una Magnum del "1924 Prosecco", prodotta in edizione limitata per celebrare il centenario dalla prima iscrizione in etichetta del termine Prosecco




Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in visita oggi al Vinitaly accompagnato dalla Deputata Alessia Ambrosi e dal Senatore Matteo Gelmetti, ha incontrato nel proprio stand la storica Cantina Carpenè-Malvolti, a cui ha reso omaggio per la sua ultracentenaria tradizione spumantistica e per il significativo contributo che l’Impresa ha dato allo sviluppo del Prosecco nonché nella costruzione di un modello imprenditoriale di successo foriero di un importante sviluppo economico del nord est nell’Italia post-unitaria.

La Carpenè-Malvolti, iscritta peraltro nel Registro dei Marchi Storici di Interesse Nazionale, istituito presso lo stesso Ministero, è da 156 anni una realtà presente sul Territorio che ha saputo creare attorno a sé un modello socio-economico contribuendo fattivamente – grazie al Fondatore Antonio Carpenè, che si adoperò tanto per condividere il proprio sapere sceintifico con i contadini del tempo - alla costruzione di una cultura vitivinicola che permettesse al Territorio di prosperare attraverso una migliore gestione delle vigne anche grazie alla fondazione nel 1876 della Scuola Enologica di Conegliano, la prima in Italia.

Il Ministro Urso ha apprezzato l’importanza economica di una Impresa, che ha ben 156 anni di attività e che festeggia oggi 100 anni dall’iscrizione in etichetta del termine Prosecco, cambiando la storia dell’economia di quel Territorio.
Il Ministro ha sottolineato l’importanza della formazione nei mestieri d’arte del made in Italy, sottolineando la rilevanza di un settore come quello del vino che esporta anche l’eccellenza nazionale all’estero. Al Vinitaly si racchiude il meglio della proposta vitivinicola italiana, intrisa di storia, cultura, tradizione ed innovazione.

L’incontro ha rappresentato l’occasione per la Carpenè-Malvolti di omaggiare il titolare del dicastero delle Imprese con alcuni simbolici doni, in particolare con il pregiato scrigno della "Sparkling Milestones Collection", la Magnum della serie limitata di bottiglie celebrative create appositamente per il centenario del “1924 Prosecco”, con il bollo dei cento anni ed un quadro - con dedica e firma dell’attuale Presidente della Carpenè-Malvolti, Etile Carpenè - raffigurante il Marchio Storico dell’Impresa unitamente alla prima etichetta riportante il termine Prosecco.

Le “pietre miliari” contenute nello scrigno, scandiscono lo sviluppo dell’Impresa e del Prosecco; sei prodotti iconici – 1868 Prosecco, Prosecco 1873, 1924 Prosecco, Tarvisium, Sa.Bi. 30 ys Collection e Pvxinvm - che insieme rappresentano la sintesi storica di un’Impresa che ha contribuito alla storia imprenditoriale d’Italia e realizzato attività concrete per lo sviluppo del Made in Italy anche all’estero già fin dal 1873, con la prima partecipazione ad una manifestazione internazionale a Vienna.

In particolare, le Magnum celebrative numerate del "1924 Prosecco" con annesso bollino del Centenario, rappresentano un tributo ad una delle più importanti determinazioni strategiche della storia dell’Impresa, ovvero la prima iscrizione in etichetta del termine Prosecco ad opera di Etile Carpenè – seconda Generazione della Famiglia - stante ad indicare una precisa identificazione geografica nonché le caratteristiche di quel Vino Spumante fino ad allora conosciuto come Champagne Italiano.

Una determinazione tanto illuminata quanto destinata a cambiare radicalmente le sorti della Spumantistica Italiana. L'etichetta recitava, infatti, insieme alla nuova terminologia anche la specifica "Vino Pregiato Amabile dei Colli di Conegliano”, incarnando di fatto ante litteram il riconoscimento della prima denominazione territoriale che identificava uno specifico areale viticolo nonché il riconoscimento delle successive denominazioni di origine D.O.C. (1969) e D.O.C.G. (2009).

“Siamo profondamente onorati della visita del Ministro delle Imprese e del Made in Italy – commenta Domenico Scimone della Carpenè-Malvolti – che con la sua presenza allo stand della nostra Cantina ha inteso sottolineare l’importanza della nostra Impresa nel contesto storico imprenditoriale del Paese. La Carpenè-Malvolti, nel prossimo mese di Giugno, traguarderà il 156° anno di attività d’Impresa, condotta sempre rimanendo ancorata ai valori fondanti delle origini in "Scienza e Coscienza". La presenza del Ministro, che di fatto ha tenuto a battesimo l’etichetta del centenario del "1924 Prosecco", è dunque per noi motivo di grande orgoglio, tradottosi nell’omaggio delle nostre selezioni più prestigiose raccolte nella Sparkling Milestones Collection”.

La visita del Ministro Urso allo stand della Carpenè-Malvolti è avvenuta alla presenza altresì del Sindaco di Conegliano Fabio Chies.

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La presentazione stamane allo stand B5 Padiglione 5 di Veronafiere

IL "1924 PROSECCO"; LA CARPENÈ-MALVOLTI CELEBRA AL VINITALY IL CENTENARIO DALLA PRIMA ISCRIZIONE IN ETICHETTA DEL TERMINE “PROSECCO”

La ricerca è stata presentata dagli Studenti vincitori delle prime tre edizioni del Premio di Laurea Carpenè-Malvolti, istituito in collaborazione con UICI, le Università Italiane e le Città Capitale Italiana della Cultura



I primi cento anni del Prosecco. Tanti ne sono trascorsi da quando Etile Carpenè – seconda Generazione della Famiglia - proprio nel 1924 - apportò al Vino Spumante fino ad allora conosciuto come Champagne Italiano una delle più strategiche determinazioni in ambito comunicativo, iscrivendo per la prima volta il termine Prosecco in etichetta per conferire una precisa connotazione identitaria nonché una specifica collocazione geografica nell’areale in cui veniva coltivata la Glera, il vitigno che ne costituisce l’essenza. L'etichetta recitava, infatti, insieme alla nuova terminologia anche la specifica "Vino Pregiato Amabile dei Colli di Conegliano”, incarnando di fatto ante litteram il riconoscimento della prima denominazione territoriale che identificava uno specifico areale viticolo nonché il riconoscimento delle successive denominazioni di origine D.O.C. (1969) e D.O.C.G. (2009).

La prestigiosa ricorrenza è stata celebrata questa mattina al Vinitaly, presso lo stand della Carpenè-Malvolti, introdotta dalla presentazione della ricerca "Etile Carpenè, l'Innovatore ed il Comunicatore”, curata da Ignazio Lombardo, Andrea Barone e Sharon Carducci, tre ex studenti universitari vincitori rispettivamente nel 2021, nel 2022 e nel 2023 del Premio di Laurea Carpenè-Malvolti, istituito in collaborazione con l'UICI, le Università Italiane e le Città Capitale Italiana della Cultura Parma nel 2021, Procida nel 2022 e Brescia&Bergamo nel 2023.

Un evento studiato per celebrare la ricorrenza di quella prima iscrizione in etichetta del termine Prosecco ed ancorché per raccontare la figura di Etile Carpenè, mettendone in evidenza il rilevante apporto culturale, sociale economico per l’intero Territorio del Prosecco sia dal punto di vista dell’innovazione - che egli iniziò a perseguire già da giovanissimo nel 1892 ricercando il perfezionamento del metodo già messo a punto dal padre Antonio per la spumantizzazione del Prosecco – sia della comunicazione, per la cui impostazione nella storia dell’Impresa è stato pioniere assoluto.
Fu proprio Etile Carpenè, in occasione delle Esposizioni Riunite di Milano del 1894, a proporre il primo messaggio promozionale della storia moderna, facendo costruire una riproduzione del pozzo medievale della Piazza XXVIII Luglio 1866 a Conegliano nella corte del Castello Sforzesco per accogliere i visitatori ed offrire loro degustazioni del prodotto ed altresì esternadolo come il primo messaggio pubblicitario su uno dei principali giornali dell’epoca.

La presentazione della ricerca, condotta dalla giornalista RAI Camilla Nata, è avvenuta alla presenza del Sindaco di Conegliano Fabio Chies e della Dirigente Scolastica dell’Istituto Cerletti di Conegliano Mariagrazia Morgan, nonché degli Studenti della Scuola Enologica di Conegliano e dell’Università di Parma ed ha avuto come focus la ricostruzione della storia dell’Impresa attraverso le determinazioni e le innovazioni portate avanti dalla seconda Generazione Etile fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, raccontando altresì come abbia iniziato la propria esperienza in azienda subito dopo la laurea discussa nel 1892, con l’apertura e gestione di una filiale dell’Impresa a Monaco di Baviera, dove ha lavorato fino alla morte del padre Antonio, sopraggiunta nel 1902.

Per onorare la cui memoria e l’impegno a trasmettere alle nuove Generazioni le conoscenze necessarie per portare avanti la vitivinicoltura sul Territorio, decise di istituire la Medaglia d’Oro Antonio Carpenè, ancora oggi attribuita agli Studenti più meritevoli dell’Istituto Cerletti che lo stesso Antonio fortemente volle e fondò nel 1876 a Conegliano.

“Quella che presentiamo oggi – commenta Rosanna Carpenè, quinta Generazione della Famiglia – è la celebrazione di quella determinazione strategica che il mio bisnonno ha introdotto con l’intento di rendere il nostro Vino Spumante più rappresentativo ed un vero e proprio ambasciatore del nostro Territorio, di cui ha di fatto per sempre cambiato il volto portandovi un significativo benessere economico. Oggi, Sono qui a testimoniare quanto il coinvolgimento delle nuove Generazioni sia ancora, a distanza di oltre un secolo e mezzo, una priorità per la nostra Impresa; a loro che rappresentano il nostro futuro affidiamo lo studio della nostra storia affinché possano contribuire ad elaborare determinazioni per un prospero avvenire della Denominazione e della vitivinicoltura nel suo insieme”.

Nel racconto storico della figura di Etile Carpenè, insiste anche il contributo alla ricostruzione dell’Impresa dopo la distruzione in seguito alle due guerre mondiali e le illuminanti determinazioni da lui ricercate nell’ambito della tappatura, della forma delle bottiglie e di tutti gli elementi caratterizzanti il packaging del prodotto fino a giungere alla revisione del contenuto dell’etichetta, che nel 1924 inserisce per la prima volta il termine Prosecco, indicativo sia della tipologia del prodotto sia delle caratteristiche organolettiche e della collocazione geografica nel territorio trevigiano.
Tutte innovazioni che hanno segnato la storia del Prosecco - oggi tra i vini più famosi e maggiormente esportati in tutto il mondo - e del Territorio che grazie anche al prezioso lavoro svolto fin dal 1868 nella valorizzazione e migliore cura dei vigneti, da Antonio prima ed Etile poi, nel 2019 è diventato Patrimonio dell’Umanità Unesco.

“Grande giornata oggi per la Carpenè-Malvolti e per il Territorio, - commenta il Sindaco di Conegliano Fabio Chies - abbiamo celebrato i 100 anni dalla prima etichetta con iscritto il termine Prosecco, ma soprattutto abbiamo celebrato un personaggio visionario, Etile Carpenè, che già nel 1924 ha parlato di vino spumante pregiato dei Colli di Conegliano, una persona che è riuscita ad unire il brand con il territorio, qualcosa di eccezionale se pensiamo che il riconoscimento Unesco è del 7 Luglio 2019”.

Al termine dell’esposizione della ricerca, è stata presentata ufficialmente la bottiglia del centenario del “1924 Prosecco”, una edizione limitata di soli 1.924 esemplari, che vuole essere testimonianza concreta di come questo Vino Spumante abbia solide fondamenta costruite su una grande storia d’Impresa e su una grande cultura vitivinicola perpetrata tra le Generazioni.
La composizione della selezione è ottenuta per il 90% da uve Glera e per il restante 10% da altri storici vitigni a bacca bianca del Territorio Trevigiano, coltivati in vigneti situati sulle colline della D.O.C.G. - con un'etichetta, corredata da un bollino indicativo del prestigioso anniversario traguardato.
L’evento odierno introduce ad una lunga serie di momenti celebrativi, che si declineranno nel corso dell’anno corrente a livello nazionale ed internazionale.

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