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Regione Lombardia - Agricoltura 
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AGRICOLTURA, ROLFI: AUMENTARE DI 20 MILIONI LE RISORSE PER ZOOTECNIA DI MONTAGNA

ASSESSORI REGIONALI DELL'ARCO ALPINO SUPPORTANO RICHIESTA AL GOVERNO DELLA ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE



(LNews - Milano, 24 giu) "Incrementare di 20 milioni di euro il fondo dedicato alla zootecnia da latte di montagna. La problematica dell'aumento dei costi di produzione sta assumendo caratteri di vera e propria emergenza in questo settore, dove, in molti casi, viene riconosciuto un prezzo alla stalla troppo basso generando problemi di carattere strutturale, territoriale, ambientale e sociale". Lo ha detto l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, che ha sottoscritto, insieme ai colleghi delle Regioni dell'arco alpino, una richiesta formale che sarà inviata al ministero dell'agricoltura.



"Un'eventuale chiusura di aziende zootecniche di montagna - prosegue - risulterebbe difficilmente reversibile, con pesanti conseguenze, oltre che socioeconomiche, anche per il mantenimento dei delicati equilibri paesaggistici e ambientali che caratterizzano il territorio montano".



"Ringrazio l'Alleanza delle cooperative italiane - conclude Rolfi - che ha sollevato il tema trovando sponda in tutte le Regioni dell'arco alpino. La zootecnia di montagna è un presidio ambientale ed economico per valorizzare territori straordinari e contrastare lo spopolamento anche grazie alla valorizzazione dei prodotti finiti. Servono interventi immediati".

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24/06/2022, 23:38
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LNews-LOMBARDIA, ROLFI: 4,7 MILIONI A 45 PROGETTI DEL TURISMO RURALE, PUNTIAMO SU ATTRATTIVITÀ E VALORIZZAZIONE PRODOTTI ENOGASTRONOMICI

ASSESSORE: CIBO E VINO SEMPRE PIÙ DETERMINANTI NELLE SCELTE DI CHI VISITA NOSTRO TERRITORIO



(LNews - Milano, 29 giu) "La Lombardia è la prima regione agricola d'Italia in termini di produzione e di trasformazione, ma purtroppo non viene ancora riconosciuta come grande terra di turismo enogastronomico. Un gap che vogliamo colmare, con investimenti legati alla promozione dei territori attraverso i nostri prodotti". Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi. La Regione, nell'ambito del Programma di sviluppo rurale, ha infatti stanziato 4,7 milioni di euro per finanziare 45 progetti di sviluppo di infrastrutture e servizi turistici locali.



"Punti informativi per i visitatori, segnaletica, aree ricreative nei percorsi rurali. Bisogna offrire ai turisti - ha aggiunto l'assessore - strutture adeguate che possano consentire di gustare i nostri prodotti rimanendo a contatto con le zone agricole. Sempre più spesso le persone scelgono una meta anche in base a ciò che un territorio può offrire sotto il profilo enogastronomico. La Lombardia ha una prateria davanti in questo ambito e dobbiamo sfruttarla".



Con questo bando, oltre alle infrastrutture su piccola scala, vengono finanziati progetti di sviluppo e commercializzazione di servizi per la valorizzazione del territorio, materiale promozionale, siti web e app per smartphone.



"Dobbiamo - ha concluso l'assessore Rolfi - essere al passo coi tempi, utilizzando ogni strumento tecnologico per far conoscere a italiani e stranieri ciò che offrono le nostre valli e la nostra pianura anche per influenzare la scelta della destinazione. C'è stata ampia adesione da parte dei comuni e delle associazioni. Segno di forte sensibilità territoriale su questo tema".



Di seguito l'elenco per provincia dei soggetti beneficiari



BERGAMO (5 progetti - 598.000 euro)



Comune di Ambivere 234.000 euro;

Fondazione Maddalena di Canossa 88.000 euro;

Comune di Gandosso 88.000 euro;

Comune di Vilminore di Scalve 170.000 euro;

Strada del vino Valcalepio e dei sapori della bergamasca 18.000 euro.



BRESCIA (24 progetti - 2.700.000 euro)



Unione Comuni antichi borghi Valcamonica 216.000 euro;

Comune di Gussago 91.000 euro;

Comune di Sulzano 197.000 euro;

Strada del vino Franciacorta 92.000 euro;

Comune di Breno 135.000 euro;

Comune di Cerveno 198.000 euro;

Riserva naturale Torbiere del Sebino 55.000 euro;

Comune di Losine 198.000 euro;

Comunità montana Vallecamonica 37.000 euro;

Comune di Pisogne 207.000 euro;

Pro Loco Erbusco 38.000 euro;

Comune di Ono San Pietro 55.000 euro;

Comune di Paisco Loveno 72.000 euro;

Strada del vino e dei sapori Colli dei Longobardi 38.000 euro;

Comune di Monte Isola 120.000 euro;

Comune di Incudine 22.000 euro;

Comune di Edolo 34.000 euro;

Comune di Marmentino 129.000 euro;

Comune di Paspardo 240.000 euro;

Strada del vino e dei sapori Colli dei Longobardi 34.000 euro;

Comune di Lodrino 45.000 euro;

Comune di Malonno 198.000 euro;

Comune di Cedegolo 216.000 euro;

Comune di Borno 34.000 euro.



COMO (5 progetti - 578.000 euro)



Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio 58.000 euro;

Comune di Cabiate 192.000 euro;

Comune di Garzeno 104.000 euro;

Comune di Vercana 42.000 euro;

Comune di Gravedona ed Uniti 182.000 euro.



CREMONA



Comune di Crotta d'Adda 88.000 euro.



LECCO (4 progetti - 316.000 euro)



Comune di Mandello del Lario 26.000 euro;

Comune di Barzio 103.000 euro;

Comune di Bellano 132.000 euro;

Comune di Sueglio 55.000 euro.



MANTOVA (2 progetti - 87.000 euro)



Comune di San Benedetto Po 23.000 euro;

Comune di Borgo Virgilio 64.000 euro.



MILANO



Comune di San Colombano al Lambro 25.000 euro.



PAVIA (2 progetti - 115.000 euro)



Comune di Belgioioso 95.000 euro;

Comune di Vigevano 20.000 euro.



VARESE



Comune di Castelveccana 140.000 euro.

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29/06/2022, 18:30
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LNews-CIMICE ASIATICA, ROLFI: INIZIATI LANCI DI VESPA SAMURAI PER CONTRASTARE FENOMENO, PRIMI RISCONTRI POSITIVI

COINVOLTE PROVINCE DI BERGAMO, BRESCIA, CREMONA, LECCO, MANTOVA, MILANO, PAVIA E SONDRIO



ASSESSORE: COSÌ VOGLIAMO TUTELIAMO FILIERE FRUTTA E OLIVO



(LNews - Milano, 29 giu) Ha preso avvio in questi giorni il programma di lancio in Lombardia di Trissolcus japonicus, microimenottero antagonista naturale della cimice asiatica meglio noto come 'vespa samurai'. Giunto ormai al terzo anno di attuazione, il piano prevede il rilascio di questo insetto nelle otto provincie lombarde dove maggiori sono stati i danni causati dalla cimice asiatica: alle originarie provincie di Sondrio, Brescia e Mantova sono state infatti aggiunte nel 2021 quelle di Lecco, Cremona, Milano e Pavia, e quest'anno un lancio interesserà anche la provincia di Bergamo.



"La cimice asiatica - ha dichiarato l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi - ha già causati danni per centinaia di milioni di euro all'agricoltura italiana. In Lombardia vogliamo tutelare le filiere della frutta, pero e melo su tutte, e dell'olivo sia con investimenti sulle reti antiinsetto che attraverso la difesa fitosanitaria, sempre più centrale nelle politiche agricole del presente e del futuro anche a causa dei cambiamenti climatici".



La 'vespa samurai' è grande meno di un millimetro, non è pericolosa per l'uomo in quanto si nutre di polline e nettare ed è in grado di parassitizzare le uova di cimice asiatica. Il servizio fitosanitario regionale della Lombardia ha coordinato ed effettuato tutte le azioni previste dal piano nazionale. I monitoraggi effettuati dal Servizio Fitosanitario Regionale prima e dopo i lanci del 2021 hanno evidenziato come la 'vespa samurai' si stia insediando e inizi a dare un buon contributo al contenimento del parassita: alla fine della scorsa stagione il 20% di tutte le ovature di cimice asiatica raccolte sono risultate parassitizzate, e in più del 45% dei casi in questa attività era presente la 'vespa samurai'. Gli stessi monitoraggi hanno inoltre permesso di escludere un evidente impatto dannoso sulle altre specie di cimici 'autoctone'.



"I risultati degli scorsi anni - ha concluso l'assessore Rolfi - lasciano ben sperare in un'efficace azione di contenimento della cimice asiatica da parte di questo suo antagonista naturale, anche in associazione con gli altri agenti di controllo biologico individuati durante i controlli effettuati".

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29/06/2022, 18:30
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LNews-PESTE SUINA, ASSESSORE ROLFI: VIA A PIANO LOMBARDO PER RIDURRE POPOLAZIONE CINGHIALI, NESSUN LIMITE MASSIMO ALL'ABBATTIMENTO

CACCIA DI SELEZIONE APERTA IN TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE



(LNews - Milano, 30 giu) La Giunta regionale ha approvato oggi il Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della Peste suina africana nei suini di allevamento e nella specie cinghiale per il periodo 2022/2025.



"L'arrivo della peste suina africana in Lombardia - ha ribadito l'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi - sarebbe un disastro economico per una regione in cui è allevato il 50% dei suini nazionali, base delle grandi Dop del prosciutto italiano. Per questo dobbiamo fare di tutto per contenere il cinghiale, vettore della malattia, con un piano operativo che presti prioritariamente attenzione al rischio di introduzione e diffusione dell'infezione dall'area infetta di Liguria e Piemonte".



"Con questo piano - ha proseguito l'assessore - in attuazione della legge n. 29 del 7 aprile 2022 (di conversione del DL n. 9/2022), a contrasto alla peste suina si estende la caccia di selezione in tutta la regione: Atc e comprensori devono redigere i piani, per altro resi obbligatori anche dai provvedimenti precedenti della giunta regionale".



STOP A LIMITI, OBIETTIVO RIDURRE NUMERI - "Non esistono più limiti massimi - ha specificato Rolfi - abbiamo previsto ogni strumento e azione attuabile, con l'obiettivo di ridurre drasticamente la presenza di questo animale. Abbiamo introdotto anche accordi con la grande distribuzione per la commercializzazione di una filiera regionale della carne di cinghiale, che sta dando ottimi riscontri; dobbiamo implementarla ulteriormente, incrementando rete di macelli e centri di sosta dedicati alla selvaggina per trasformare un problema in una risorsa".



Nel piano di 'Interventi Annuali di Prelievo del cinghiale' viene sostituita per la caccia di selezione la soglia massima di prelievo con una soglia realizzativa minima, che deve corrispondere a un target di prelievo pari a non meno dell'80% della popolazione stimata nell'Unità di gestione di attuazione. Si fissa, inoltre, l'obiettivo di un incremento minimo del 30% di capi prelevabili in caccia di selezione rispetto a quanto stabilito in sede di ciascun piano di prelievo.



La previsione della caccia di selezione sarà fino a cinque giorni settimanali (fatti comunque salvi i due giorni del martedì e del venerdì, cosiddetti di "silenzio venatorio", ai sensi della legge 157/92), in luogo del massimo di tre giorni su cinque attualmente previsti.



CONTROLLI E INTERVENTI - "La caccia di selezione al cinghiale in Lombardia è già praticata in orario notturno - ha ricordato Rolfi - e può coprire l'intero arco dell'anno. Grazie alle modifiche normative introdotte in questi anni dalla Regione siamo passati dai 7.300 abbattimenti del 2018 ai 14.000 del 2021. Ora però è necessario un ulteriore incremento degli interventi".



Il controllo è disposto in tutte le aree naturali protette e nelle zone a tutela della fauna selvatica (oasi di protezione e zone di ripopolamento e cattura), in carico ai soggetti competenti.



MODALITÀ DI PRELIEVO - Vengono confermati, per il prelievo venatorio e il controllo in forma selettiva, l'uso di dispositivi per la visione notturna e il foraggiamento attrattivo. Su tutto il territorio della provincia di Pavia è prevista attività di controllo anche alla cerca da autoveicolo, di giorno e di notte. Il Piano, che ha ottenuto i pareri favorevoli di Ispra e Cerep (il Centro di referenza nazionale per lo studio di malattie da pestivirus), è immediatamente attuativo e va a integrare i progetti di gestione e controllo del cinghiale sui diversi territori (sia in vigore che in fase di adozione).



GLI ABBATTIMENTI DI CINGHIALI NEL 2021 - Bergamo 2.152; Brescia 2.036; Como 3.876; Cremona 271; Lecco 368; Lodi 21; Mantova, non consentita; Milano 106; Monza e Brianza, non consentita; Pavia 1.730; Sondrio 477; Varese 1.906.

Parchi e Riserve: 1187. Totale Lombardia: 14.130.

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30/06/2022, 15:51
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CRISI IDRICA, ASSESSORE SERTORI: PROSEGUONO SFORZI CONGIUNTI PER SALVARE PRIMO RACCOLTO, NO A ULTERIORE RIDUZIONE PRELIEVI

ASSESSORE ROLFI: RILASCI VERSO IL PO SOLO SE COMPENSATI DA ACQUA INVASI ALPINI PER AGRICOLTURA LOMBARDA

(LNews - Milano, 30 giu) Si è tenuto oggi il 'Tavolo regionale per l'utilizzo idrico in agricoltura', riconvocato con urgenza, dopo le sedute del 31 marzo e 25 maggio, per fare il punto sulla grave situazione delle risorse idriche in Lombardia e sulle misure adottate e da adottare.

È stata confermata la persistenza di una situazione di 'severità idrica elevata' (rossa) su tutto il territorio regionale e una situazione delle scorte idriche in costante diminuzione. Tutti i componenti del Tavolo hanno inoltre rigettato la richiesta dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po di ridurre ulteriormente del 30% i prelievi idrici a sostegno del sistema irriguo lombardo perché vanificherebbe gli sforzi messi in atto per salvare il primo raccolto, senza comunque risolvere il problema del cuneo salino.

Per quanto concerne il Lago d'Idro, Terna spa ha dato il nulla osta alla Provincia Autonoma di Trento per poter ulteriormente rilasciare dagli invasi dell'Alto Chiese una quota della riserva strategica di potenza, fino a circa 5 milioni di metri cubi d'acqua dal 1° luglio, al fine di garantire volumi d'acqua per l'irrigazione, convocando tutti gli enti competenti.

"Regione Lombardia - spiega Massimo Sertori, assessore a Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni - ha promosso e intrapreso ogni azione e sforzo possibile per fronteggiare questa situazione grave ed eccezionale, cercando di utilizzare nel migliore modo possibile le scarse risorse idriche a disposizione e favorendo il comparto agricolo già messo a dura prova da questa siccità". "È necessario - sottolinea Sertori - proseguire nel lavoro congiunto con tutte le parti coinvolte, per garantire anche in futuro un utilizzo equilibrato della risorsa idrica, raggiungendo l'obiettivo di massimizzare la quantità di acqua disponibile per l'agricoltura, ma senza aprire ulteriori fonti di conflitto tra gli usi, sempre possibili quando la risorsa contesa è poca".

In merito alla possibilità di derogare al deflusso minimo vitale, Sertori ha ricordato che "Regione Lombardia, con una delibera del 9 giugno 2022, prendendo atto dello stato di crisi idrica regionale, ha adottato una specifica disciplina per l'ottenimento celere delle deroghe al DMV (Deflusso Minimo Vitale)". "È massimo - conclude Sertori - l'impegno degli operatori idroelettrici nel garantire rilasci di acqua dagli invasi montani a beneficio dei bacini di Adda, Oglio, Brembo e Serio e Regione Lombardia porterà avanti ulteriori interlocuzioni con gli attori italiani ed elvetici, al fine di proseguire con ulteriori rilasci di risorsa idrica, compatibilmente con le esigenze della tenuta del sistema elettrico nazionale e locale".

SITUAZIONE ATTUALE - Il manto nevoso è complessivamente esaurito, mentre le riserve accumulate negli invasi idroelettrici montani e nei grandi laghi regolati sono inferiori al 61% rispetto alla media di riferimento (2006-2020).

ASSESSORE ROLFI: TENERE PRESENTI ESIGENZE AGRICOLTORI - "Rispetto alla proposta dell'autorità di bacino di riservare il 30% dell'acqua lombarda a uso irriguo per far fronte al cuneo salino - dichiara Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia - ribadiamo, alla luce anche dalla posizione unanime espressa dal mondo agricolo e della bonifica emersa oggi al tavolo regionale, la necessità che questo venga fatto tenendo conto delle esigenze degli agricoltori lombardi. Il primo raccolto va assolutamente salvato come livello minimo per quest'anno". "I rilasci verso il Po - aggiunge - devono essere compensati da rilasci dagli invasi alpini necessari per garantire l'irrigazione alla Lombardia altrimenti rischiamo un sacrificio che non risolve il problema del Po e in più compromette ulteriormente la tenuta delle nostre aziende agricole".

"Ringrazio i consorzi di bonifica - cconclude Rolfi - per il grande lavoro fatto fino a questo momento per cercare di portare a termine una stagione estremamente problematica nonché il grande lavoro degli agricoltori per cercare di garantire comunque le produzioni di cibo necessarie".

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30/06/2022, 18:21
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SISTEMI VERDI, ASSESSORE ROLFI: 3 MILIONI DI EURO A COMUNI PER FORESTAZIONE URBANA, CONTRASTARE CAMBIAMENTI CLIMATICI
FINANZIAMO FINO AL 100% L'INTERVENTO, BANDO A FINE ESTATE

(LNews - Milano, 01 lug) La Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, ha approvato uno stanziamento da 3 milioni di euro destinato agli enti locali per interventi di forestazione urbana. Il bando, che aprirà al termine dell'estate, sarà rivolto a comuni e unioni di comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti.
Il contributo sarà pari al 100% delle spese ammissibili e consentirà di finanziare progetti per la creazione di nuovi boschi nelle aree urbane e periurbane e di sistemi verdi lungo le reti ciclabili, di interesse regionale o sovracomunale, comprensivi dell'acquisto dei terreni (superfici da 1 a 10 ettari in proprietà o da acquisire).

RIEQUILIBRARE VERDE E URBANIZZAZIONE - "Vogliamo un riequilibrio verde in territori a forte urbanizzazione - ha detto Rolfi -, creando boschi urbani che abbiano funzioni ricreative, paesaggistiche e di mitigazione delle alterazioni dell'ecosistema. Le città più belle sono quelle più verdi, più ricche di boschi tenuti bene e valorizzati". "È la prosecuzione naturale - ha aggiunto l'assessore - di un progetto complessivo che ha visto nel biennio 2020/2021 un investimento da 9 milioni di euro per 95 boschi urbani in tutta la Lombardia e da 10 milioni di euro per le infrastrutture verdi".

PRIORITA' A PROGETTI CON VIVAI - "Nell'assegnazione dei fondi sarà data priorità ai progetti che prevedono la collaborazione con vivai lombardi - ha spiegato Rolfi -, attraverso veri e propri contratti di coltivazione, e il recupero di ex aree produttive, discariche o superfici precedentemente asfaltate, cementificate o impermeabilizzate, specialmente nei capoluoghi di provincia".

PROGRAMMAZIONE COERENTE SUL TERRITORIO - "Aumentare la superficie boschiva nelle città, con progetti di qualità, significa migliorare la vita dei cittadini" ha voluto precisare l'assessore. "C'è una crescente sensibilità su questo tema - ha aggiunto - sia da parte degli enti pubblici che della popolazione. Per questo vogliamo che si crei una rete territoriale a tutti i livelli istituzionali per fare in modo che gli interventi non siano solo singoli, ma rientrino in una programmazione ampia e capillare in tutta la regione".



ROLFI: CONCENTRIAMOCI NEI CENTRI URBANI - "Concentriamo gli investimenti nei grandi centri urbani laddove gli effetti del surriscaldamento si sentono di più, - ha concluso Rolfi - per favorire i benefici evidenti della presenza del verde in termini di mitigazione climatica".

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01/07/2022, 14:28
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LNews-SICCITÀ, PRESIDENTE FONTANA: HO INVIATO A GOVERNO RICHIESTA STATO EMERGENZA NAZIONALE, MANTENERE FINO A 15 LUGLIO DISPONIBILITÀ DI ACQUA PER GARANTIRE PRIMO RACCOLTO

ASSESSORE FORONI: SERVONO INTERVENTI MIRATI IN TEMPI RAPID

(LNews - Milano, 01 lug) Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, comunica di "aver inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per la crisi idrica in atto sul territorio lombardo, accompagnata da una dettagliata relazione tecnica sulla situazione di criticità per le condizioni di elevato deficit idrico".

"La situazione meteo idrologica del periodo novembre 2021 - giugno 2022 - spiega il governatore - ha generato una condizione di deficit idrico generalizzato che ha portato la nostra Regione ad adottare specifiche misure, sia per il settore idrico che irriguo, volte a contenere quanto più possibile gli effetti sulla popolazione e sul sistema agricolo".

E proprio relativamente al settore dell'agricoltura il presidente Fontana ribadisce come "fin dall'inizio di queste criticità, Regione Lombardia, anche e soprattutto attraverso accordi mirati con i gestori idroelettrici, abbia attivato tutte le procedure necessarie per sostenere questo settore e fare in modo che il primo raccolto fosse garantito". "In tal senso è necessario e indifferibile - conclude Fontana - che le attuali 'erogazioni irrigue' possano durare almeno fino al 15 luglio per non vanificare quanto fatto finora".

L'assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, intervenendo sulla situazione di criticità, ha quindi evidenziato che "l’attuale crisi idrica, anche grazie ad una serie di tempestivi interventi messi in atto dagli Uffici d'Ambito e dai gestori del sistema idrico integrato, non ha al momento coinvolto in maniera critica il settore idropotabile".

"Ci troviamo tuttavia - ha aggiunto Foroni - di fronte ad uno scenario di elevata severità idraulica, che determina la necessità di realizzare interventi specifici e mirati in tempi quanto più contenuti possibile per contribuire ad una migliore gestione delle risorse idriche per la pubblica tutela".

Gli interventi volti a salvaguardare la popolazione e a fornirle assistenza, e quelle necessarie per il ripristino della funzionalità delle reti infrastrutturali, sono 652 per i settori idropotabile ed irriguo (311 interventi di soccorso e assistenza alla popolazione e 341 interventi di ripristino della funzionalità dei servizi pubblici), per un totale di 24 milioni di euro (di cui 10,7 milioni per interventi attivati o in corso di realizzazione e 14 milioni per 81 interventi da attivare).

A tali attività vanno aggiunti ulteriori 67 interventi da realizzare per ridurre il rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi emergenziali, per un totale di 73,6 milioni di euro (di cui 27,1 milioni di euro per 54 interventi relativi il settore idropotabile e circa 46 milioni di euro per 13 interventi per il settore irriguo). "Quest'ultimi interventi - ha proseguito l'assessore Foroni - sono principalmente volti a migliorare ulteriormente l'efficienza delle reti. Il sistema regionale è comunque attivo da anni con la programmazione e realizzazione di interventi di prevenzione, per circa 34,3 milioni di euro investiti sul settore idropotabile, destinati soprattutto a migliorare la qualità delle acque e a garantirne la fruibilità riducendo gli sprechi e ampliando le fonti di approvvigionamento".

"Come assessorato alla Protezione civile - ha concluso l'assessore - siamo costantemente a stretto contatto con le società del Sistema Idrico Integrato e tutte le realtà regionali coinvolte al fine di tenere monitorata la situazione ed essere operativi nell'immediato in caso di necessità".

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01/07/2022, 20:01
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SICCITÀ, IL PRESIDENTE FONTANA INTERVIENE IN CONSIGLIO REGIONALE: QUESTIONE URGENTE E IMPRESCINBILE, DA PARTE NOSTRA MASSIMA ATTENZIONE COSTANTE

IL DISCORSO PRONUNCIATO DAL GOVERNATORE IN AULA



(LNews - Milano, 05 lug) "La questione, urgente ed imprescindibile, della carenza idrica e le sue ripercussioni in ambito agricolo, produttivo, energetico e di approvvigionamento idropotabile, è al livello di massima attenzione da parte della Giunta fin dai primi mesi dell'anno". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo in Aula consiliare sulla situazione idrica e sulla siccità in Lombardia.



"La situazione delle disponibilità idriche - ha aggiunto Fontana - è stata attentamente monitorata nel corso della stagione invernale e primaverile 2022 dall'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico del fiume Po che si è riunito con regolarità da febbraio; l'ultima riunione è stata mercoledì 29 giugno 2022. Non si può certo dire che l'emergenza ci abbia colto di sorpresa. E il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri di ieri sera che assegna alla nostra Regione 9 milioni di euro per la gestione dell'emergenza, accogliendo la nostra richiesta, trova un terreno ricettivo e pronto, un impegno da parte nostra costante e immutato".



"Abbiamo finora condotto - ha proseguito il governatore - un'attività politico istituzionale tesa a condividere con tutti i soggetti interessati misure e interventi. Ciò, al fine di attuare una gestione equilibrata, sempre sul filo delle risorse, senza arrecare danni a scapito di chi gestisce la risorsa idrica e nell'intento di tutelare il primo raccolto. In assenza di un commissario all'emergenza, è valsa fin da subito e a tutt'oggi, la sinergia coi gestori dei bacini idrici e degli impianti idroelettrici, in raccordo con Assessori e Associazioni, al fine di consentire il differimento della semina e la risorsa idrica sufficiente a garantire il raccolto entro la prima quindicina di luglio".



Ripercorrendo le tappe più recenti, il presidente Fontana ha aggiunto: "Forti di un contesto conoscitivo approfondito e puntuale, cui dobbiamo certamente dire grazie al sistema di monitoraggio regionale e interregionale, abbiamo dichiarato lo 'stato di emergenza regionale' fino al 30 settembre 2022. Già a partire da uno stato di severità idrica 'media' del 29 marzo, avevamo dato avvio ai primi provvedimenti. Inizialmente concentrandoci sullo strumento della deroga temporanea al rilascio del deflusso minimo vitale/ deflusso ecologico, introdotto con le opportune misure di tutela e monitoraggio degli effetti sugli habitat degli alvei interessati. Abbiamo esteso le riflessioni al Tavolo regionale per l'utilizzo idrico in agricoltura che è il riferimento con il quale vengono condivise e adottate le misure per fronteggiare la situazione di concerto con gli utilizzatori irrigui e idroelettrici, le associazioni di categoria, gli utilizzatori, gli enti regolatori dei grandi laghi e gli enti gestori delle aree protette. Abbiamo svolto riunioni interassessorili, ultima quella del 27 giugno, che testimoniano non solo la volontà di conoscenza del contesto e dei fenomeni che lo caratterizzano, ma anche la ferma intenzione di disporre di tutte le competenze necessarie e disponibili per attuare misure e trovare soluzioni innovative in ambito irriguo a uso agricolo, eventualmente anche ridefinendo le misure del PNRR e a valere sul Programma di Sviluppo Rurale 2023. Le proposte oggi al vaglio della Giunta riguardano: lo sviluppo di tecniche di coltivazioni alternative a più basso consumo idrico, l'istituzione di un tavolo di lavoro regionale per promuovere sistemi innovativi legati all'irrigazione e ai metodi di coltura, il superamento del tetto massimo di finanziamento pubblico previsto per le misure del Piano di Sviluppo Rurale, la rimodulazione di progetti PNRR già approvati e destinati all'accumulo di risorse idriche. Inoltre, stiamo valutando forme di semplificazione al procedimento amministrativo per facilitare l'approvazione di pozzi ad uso irriguo, in accordo con le province. Consideriamo anche il fatto che non si è verificato, durante la stagione invernale, quell'accumulo di neve che rappresenta una riserva per i periodi estivi".



Il governatore Fontana ha quindi spiegato che "con l'evolversi della situazione, caratterizzata da temperature superiori e precipitazioni inferiori alla norma del periodo di riferimento, abbiamo approvato l'Ordinanza 917 del 24 giugno 2022, per garantire il risparmio idrico e l'utilizzo parsimonioso e responsabile, con particolare riferimento all'acqua potabile. Contestualmente, anche a seguito dell'incontro urgente della Conferenza delle Regioni del 22 giugno 2022, abbiamo chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile, l'istituzione di una Cabina di regia permanente, congiunta tra lo Stato e le Regioni".



"Ieri - ha ricordato Fontana - il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione alla situazione di deficit idrico nei territori ricadenti nei bacini distrettuali del Po e delle Alpi orientali, nelle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto. Lo stato di emergenza consente di fronteggiare con mezzi e poteri straordinari interventi di soccorso e assistenza alla popolazione e ripristino della funzionalità dei servizi e delle infrastrutture pubbliche".



"È, dunque - ha detto ancora Fontana - evidente che lo scenario ha reso necessario il ricorso a mezzi e poteri non ordinari, vista anche la situazione relativa all'approvvigionamento idropotabile che, per i comuni lombardi, impatta maggiormente nella fascia pedemontana e montana - circa 285 comuni con una popolazione interessata di circa 37.000 abitanti, concentrata spesso in piccoli centri o frazioni. Siamo orgogliosi d'aver posto l'accento su questa tematica e di essere stati ascoltati dal Governo, con uno stanziamento importante a vantaggio della Lombardia. Da parte nostra, è utile ricordarlo, abbiamo prontamente attivato il sistema regionale di Protezione civile e raccomandato a tutti i cittadini di utilizzare l'acqua in modo responsabile. Abbiamo messo a disposizione dei Sindaci uno schema di ordinanza raccomandandone l'adozione e assicurando il monitoraggio e il supporto regionale sui provvedimenti posti in essere. Abbiamo previsto che i concessionari delle utenze diano priorità al servizio irriguo, tenendo conto delle culture e attivando anche campagne di sensibilizzazione nei confronti dei consorziati. L'Ordinanza è uno strumento straordinario che abbiamo condiviso col territorio, con gli Assessori competenti e col livello centrale. Come in più occasioni evidenziato è imprescindibile, al fine di gestire in maniera più efficiente le risorse idriche accumulabili nei grandi laghi, acquisire la competenza in merito alla vigilanza degli Enti regolatori dei laghi (Consorzio del Ticino, Consorzio dell'Adda, Consorzio dell'Oglio), attualmente enti di emanazione statale. A tale proposito, è già stata avanzata richiesta al Governo nell'ambito delle proposte di autonomia differenziata. Chiederemo anche un passaggio di competenze alla Regione sulla navigazione dei grandi laghi (Maggiore, Como, Garda) e collaboreremo con le Regioni Emilia-Romagna e Veneto e la struttura commissariale centrale per gli interventi strutturali necessari (a carico dello Stato) ad affrontare la problematica del cuneo salino del Fiume Po (barriere o impianti di desalinizzazione)".



"Oggi, in questa come in altre emergenze - ha concluso il presidente Fontana - è fondamentale il richiamo all'unità d'intenti nell'esclusivo interesse del benessere dei nostri cittadini, della salute pubblica e dello sviluppo equilibrato del territorio e delle sue esigenze di crescita. Mi sembra importante, quindi, con l'occasione odierna confermare la bontà del percorso di ascolto, dialogo, condivisione e regia della nostra Regione".

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05/07/2022, 14:26
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AGRICOLTURA, ROLFI: SERVE INNOVAZIONE, NON IDEOLOGIA. ALLEVAMENTI BASE DELLE DOP PORTABANDIERA DEL MADE IN ITALY
L'ASSESSORE IN AULA CONSILIARE: CHI ASSOCIA ALLEVAMENTI INTENSIVI A MALATTIE FA CONFUSIONE PERICOLOSA

(LNews - Milano, 05 lug) L'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi è intervenuto durante il Consiglio regionale per rispondere a una mozione sulla zootecnia lombarda.

Un'occasione per sottolineare alcuni punti fondamentali su come va inteso lo sviluppo del settore e, in questo ambito, quanto fondamentale sia il ruolo dell'innovazione per aumentare la produttività.

"Non servono derby tra agricolture diverse - ha detto Rolfi - non servono le ideologie. Dobbiamo accompagnare gli imprenditori a essere sempre più sostenibili, sia a livello ambientale che economico. Chi associa gli allevamenti zootecnici alla diffusione di malattie, citando fonti di dubbio valore, fa una confusione pericolosa che danneggia migliaia di imprese".

"La visione dell'agricoltura lombarda da parte del 'campo largo' è preoccupante. Le opposizioni - ha rimarcato l'assessore - chiedono di ridurre i capi, di smantellare il sistema produttivo e di ridurre le coltivazioni di mais, che invece andrebbero aumentate per produrre bioenergie e per l'alimentazione animale e umana. Vorrebbero addirittura impedire che le aziende agricole producano energia green. Al contrario, ne abbiamo bisogno proprio in ottica di transizione ecologica. Siamo alle proposte demagogiche da decrescita infelice, rispetto a un modello lombardo fatto di lavoro, di fiducia verso la ricerca e l'innovazione che si realizza scommettendo sull'impresa".

"Abbiamo gli allevamenti più controllati d'Europa - ha aggiunto l'assessore - quelli con il minor numero di antibiotici utilizzati e quelli in cui viene prodotto il cibo più sicuro al mondo".

"Sono i dati Ispra - ha proseguito - a dire come l'agricoltura, attività primaria per la produzione del cibo, contribuisca in percentuale minima all'inquinamento atmosferico nazionale e, comunque, di gran lunga inferiore a quello di altri settori".

"Gli allevamenti intensivi lombardi - ha continuato Rolfi - sono il pilastro delle grandi filiere d'eccellenza dei prodotti DOP e IGP portabandiera del made in Italy nel mondo. Per il futuro introdurremo criteri localizzativi per gli allevamenti zootecnici in modo tale da incentivare questa attività laddove è meno presente e dove la mancanza di allevamenti rappresenta un problema per la fertilizzazione dei suoli".



"Vogliamo incentivare l'innovazione anche genetica - ha concluso - per aumentare la produttività con meno input. Abbiamo una visione che scommette sull'impresa, non contro le aziende".

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05/07/2022, 18:57
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LNews-OLTREPO' PAVESE. VENERDI' LA REGIONE E IL CONSORZIO RIUNISCONO I CORPI CONSOLARI NELLE CANTINE DEL TERRITORIO

ASSESSORE ROLFI E SOTTOSEGRETARIO RIZZI AL CENTRO VITIVINICOLO RICCAGIOIA

(LNews - Milano, 06 lug) La Regione Lombardia e il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese organizzano per dopodomani, venerdì 8 luglio, dalle ore 10.30, nella tenuta di Riccagioia a Torrazza Coste (PV), l'iniziativa 'Discover Oltrepò Pavese'.

Sarà una mattinata dedicata alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche del territorio.

Dopo un incontro istituzionale, i rappresentanti dei Corpi consolari di diversi Paesi del mondo visiteranno alcune cantine storiche dell'Oltrepò Pavese.

Sarà un'occasione per sottolineare la forte propensione internazionale dei prodotti vitivinicoli di questo territorio e per stringere rapporti con nuove realtà istituzionali in un momento di intensa attività promozionale per le nostre Denominazioni sempre più apprezzate anche all'estero. L'Oltrepò Pavese vanta 6 Doc e una DOCG.

Saranno presenti l'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con le Delegazioni internazionali Alan Christian Rizzi, Gilda Fugazza presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, il direttore Carlo Veronese e Fabio Bergonzi presidente del Consorzio Tutela Salame di Varzi DOP con il direttore Annibale Bigoni.



- ore 10.30, Centro vitivinicolo Riccagioia (via Riccagioia, 48 - Torrazza Coste/PV).

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06/07/2022, 21:27
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