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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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20" GIORNATA DELL’ALBERO NELLE SCUOLE

BELLANOVA: “GREEN DEAL CHE VOGLIAMO REALIZZARE HA BISOGNO ANCHE DI UNA GRANDE MOBILITAZIONE DELLE COSCENZE A PARTIRE DALLE NUOVE GENERAZIONI

MIPAAF ADERISCE A COMITATO ALBERITALIA: PIANTARE ALBERI PER CONTRASTARE LA CRISI CLIMATICA

“Una giornata dal forte valore simbolico che, ricordandoci l’importanza degli alberi e della natura nelle città, salda allo stesso tempo il legame tra gli alberi e le nuove generazioni. E per questo è fondamentale sottolineare come il gesto del mettere a dimora che noi oggi facciamo in questo Istituto, venga ripetuto quasi contemporaneamente in moltissime scuole italiane e in decine e decine di città”. Così la Ministra Teresa Bellanova intervenendo oggi alla 20°Giornata dell’albero nelle scuole, nei giardini dell’ITA Emilio Sereni di Roma, promossa dalla Fondazione UniVerde e dalla Rete Nazionale Istituti Agrari e conclusasi con la piantumazione di un melograno.
Presenti tra gli altri, insieme alla Ministra, la Dirigente scolastica e Presidente della Rete Nazionale Istituti Agrari, Patrizia Marini, la Sindaca Virginia Raggi e il Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio.
La Festa degli Alberi nelle Scuole, giunta alla sua 20° edizione, è stata Istituita nel 2000 dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dal Ministero della Pubblica Istruzione e si svolge ogni anno a marzo e ottobre.
“Siamo qui oggi – ha evidenziato la ministra - per sottolineare l’importanza del verde nelle città, dei boschi urbani, e invitare a considerare, noi tutti, l’importanza della riforestazione e della rinaturalizzazione delle porzioni di territorio abbandonato e trascurato anche per contrastare e mitigare il cambiamento climatico tornando ad avere cura della terra, del paesaggio, delle aree interne, e delle nostre città”.
Nel corso del saluto, la Ministra ha annunciato l’adesione del Mipaaf a AlberItalia, il comitato sorto per sostenere i cittadini e le comunità a contrastare la crisi climatica migliorando il loro rapporto con gli alberi, piantandoli, difendendoli, curandoli, sostituendoli solo quando necessario: “Mettiamo a disposizione sostegno tecnico, scientifico e amministrativo, e condividiamo il primo vademecum di AlberItalia, “Il posto giusto per gli alberi giusti…contro la crisi climatica” utile ai non addetti ai lavori per sapere come e perché piantare alberi nelle città e come prendersene cura”.
“Vogliamo promuovere e valorizzare il verde nelle città e contemporaneamente portare avanti una grande azione capillare di sensibilizzazione, informazione, conoscenza, nella certezza che il green deal che tutti vogliamo contribuire a realizzare ha necessità, per accadere, anche di una grande mobilitazione delle coscienze a partire proprio dalle nuove generazioni”, ha continuato la Ministra. “Solo se avremo le competenze e le professionalità, se avremo passione e intelligenza, se ritorneremo a mettere al centro dell’agenda del Paese il recupero del territorio e la valorizzazione del sistema agroalimentare, sapendo che l’agroalimentare non produce solo buon cibo, ma produce attrattività e soprattutto ricucitura del territorio, potremo raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti”, ha evidenziato Bellanova.

“Noi sappiamo, perché ce lo dicono gli esperti, come ben oltre gli attuali 5,5 miliardi di ettari di boschi, il nostro pianeta avrebbe bisogno di un miliardo di ettari in più di foreste. Ne avrebbe bisogno il pianeta e di certo ne ha bisogno il nostro Paese”, ha ricordato Teresa Bellanova. “Per questa ragione il Ministero non si è mai fermato per promuovere, valorizzare e sostenere le politiche green. Penso, ad esempio, al Bonus verde che abbiamo voluto con grande determinazione per sostenere il verde urbano; al rilevante lavoro sulla Strategia nazionale delle foreste, alla cui consultazione pubblica hanno partecipato associazioni, Comuni, Enti, liberi cittadini, inviando 350 osservazioni; e ancora all’intesa raggiunta con le Regioni sul Fondo per le foreste italiane 2019 e parte di quello 2020-2021, con cui mettiamo importanti risorse a disposizione di tutela, valorizzazione, monitoraggio, conoscenza delle foreste italiane”.

“Mi auguro – ha concluso la Ministra – che gesti come quello di oggi, piantare un albero, possano rinnovarsi e ripetersi quotidianamente. Il nostro impegno prosegue affinché anche nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, esattamente come abbiamo proposto con la nostra Strategia, la gestione forestale sostenibile, il rafforzamento della resilienza e della vitalità dei territori rurali e il ripopolamento delle aree interne, anche grazie alla silvicoltura e alla rinaturalizzazione e riforestazione, assumano quel ruolo centrale che gli è proprio e gli è dovuto”.

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02/10/2020, 17:57
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Apertura 84* Fiera del Levante
MIPAAF, BELLANOVA
"AGROALIMENTARE OCCASIONE STRAORDINARIA PER LA PUGLIA E IL MEZZOGIORNO"

“È evidente il fascino e l’importanza che la Fiera del Levante rappresenta a maggior ragione se strettamente connessa al ruolo che la Puglia può giocare in settori chiave come l’agroalimentare di eccellenza, l’accoglienza diffusa, il manifatturiero, l’innovazione. Anche nel più diffuso contesto euro mediterraneo dove tantissime delle nostre eccellenze rappresentano veri e propri modelli di riferimento. Ovviamente questo ha bisogno di una intera filiera istituzionale pronta a cogliere la sfida che a maggior ragione si apre adesso insieme ai territori e ai sistemi produttivi ed economici. La posta in gioco del Recovery Plan come dei nuovi fondi strutturali europei è fortemente sfidante e invoca quello che spesso noi sollecitiamo alle imprese: innovazione di processo e di prodotto. Come ho detto spesso in questi giorni il Piano nazionale Ripresa e Resilienza deve avere un cuore agricolo. Dirlo qui in Puglia assume un valore ancora più forte, perché agroalimentare, agricoltura, pesca, acquacoltura, con le necessarie infrastrutture materiali e immateriali connesse, soprattutto per il Mezzogiorno possono essere un'occasione straordinaria per nuove economie, nuova occupazione, nuova bellezza e cura del territorio. E questo significa sistemi della logistica come infrastrutture irrigue.
Noi siamo al lavoro su questo con una Strategia nazionale. E mi fa piacere che in questi giorni
anche il Presidente Conte si sia soffermato su questo, confermando un idem sentire che sarà importante nel processo di costruzione del Piano". Così la Ministra Bellanova da Bari, partecipando alla inaugurazione della Fiera del Levante.

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03/10/2020, 10:02
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SICUREZZA DEI CONSUMATORI E REPRESSIONE FRODI
BELLANOVA: “BENE ATTIVITÀ CARABINIERI PER LA TUTELA AGROALIMENTARE. IMPEGNO IMPORTANTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE, LA TRASPARENZA, LA QUALITÀ E LA SALUBRITÀ DELLE PRODUZIONI”

"Il costante e rilevante impegno dei carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (RAC) per la tutela dei marchi di qualità, la difesa dei biologico di qualità, la rintracciabilità degli alimenti ed etichettatura, che ha prodotto, nel solo mese di settembre, risultati importanti, conferma quanto il nostro sistema dei controlli sia efficiente e coordinato e testimonia l'enorme attenzione che l'Italia pone nel tutelare le proprie produzioni di qualità. La nostra priorità è difendere tutti i consumatori, assicurare la sicurezza alimentare, la trasparenza, la qualità e la salubrità delle produzioni. Soprattutto in questo periodo così critico è nostro dovere salvaguardare la salute dei cittadini, la reputazione del nostro Paese e l’intero comparto. Siamo costantemente impegnati sul fronte del fenomeno della contraffazione del made in Italy, lesivo dei diritti dei consumatori ma anche degli interessi economici dell’intera filiera agroalimentare. Per questo considero con particolare attenzione e ringrazio il lavoro e l’impegno svolto in queste settimane da tutti i Carabinieri impegnati in questa attività”.

Così la Ministra Teresa Bellanova commenta l’operazione condotta dei carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (RAC), guidati dal comandante colonnello Luigi Cortellessa insieme ai Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale con le stazioni dei Gruppi carabinieri forestali, estesa sull’intero territorio nazionale con controlli eseguiti presso 170 aziende del settore agroalimentare.

Nel corso delle attività sono stati sequestrati 594 tonnellate di alimenti per un valore di circa 100 mila euro per false evocazioni e infrazioni sull'etichettatura; 5 titolari di aziende sono stai denunciati per vendita di prodotti industriali con segni mendaci, frode in commercio, gestione illecita di rifiuti speciali, emissione in atmosfera e violazione di sigilli; una cantina è stata chiusa poiché priva di registrazione sanitaria.

Per mancanza di rintracciabilità sono stati infine sequestrati 4 capi bovini; 1.600 litri di vino; 18 mila uova; 10 mila etichette evocanti marchi di tutela; 190 mila sacchetti che evocando il made in Italy erano in realtà destinati al confezionamento di funghi di provenienza bulgara. 65 le sanzioni comminate per un ammontare di oltre 105 mila euro.

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05/10/2020, 17:43
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ASSEMBLEA NAZIONALE CONFCOOPERATIVE
MIPAAF, BELLANOVA: “CONDURRE LA FILIERA DELLA VITA NEL FUTURO. L’OCCASIONE RECOVERY FUND NON VA SPRECATA”

Rigenerazione del nostro sistema agricolo e alimentare attraverso il potenziamento delle imprese e delle filiere; ammodernamento dei sistemi produttivi; meccanizzazione per accelerare la transizione verde e digitale; riconversione, potenziamento, miglioramento dei sistemi produttivi e della loro sostenibilità; cura e tutela del paesaggio, che significa anche “difesa e valorizzazione della biodiversità”.
Sono i punti chiave della Strategia nazionale per un Sistema agricolo, agroalimentare, forestale, della pesca e dell’acquacoltura inclusivo e sostenibile che la Ministra Teresa Bellanova ha illustrato nel corso del suo intervento all’Assemblea Nazionale di Confcooperative, tracciando le linee guida che dovranno condurre la filiera della vita, che la pandemia ha confermato più che mai strategica, nel futuro. “Tre i macro-obiettivi che abbiamo indicato nella Strategia” ha spiegato la Ministra, “competitività del sistema alimentare; produzioni da fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni con zero consumo di suolo; lotta alle conseguenze dei cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico. A cui se ne aggiunge un quarto, centrale se veramente abbiamo a cuore la mitigazione climatica e la necessità di prevenire il dissesto idrogeologico: il rafforzamento della resilienza e vitalità dei territori rurali, dove sappiamo come proprio l’agricoltura, la valorizzazione della biodiversità, la zootecnia, possono essere asset importanti per il recupero, la valorizzazione, l’innovazione, la creazione di nuove competenze e di nuova occupazione.
In questi mesi di emergenza sanitaria e sociale”, ha proseguito Bellanova, “abbiamo messo in campo per il settore interventi per oltre di 2 miliardi e mezzo di euro, al netto delle misure orizzontali, sostenendo la competitività, intervenendo sulla liquidità, tutelando il lavoro. Con un solo obiettivo: costruire e garantire la ripresa della filiera agroalimentare e delle imprese di questo straordinario settore.
Abbiamo puntato sull’importante intervento relativo alla rivalutazione dei beni delle cooperative agricole.
Abbiamo destinato rilevanti risorse alle filiere in crisi e, grazie ai 600milioni del Fondo per la ristorazione, disegnato una strategia virtuosa che salda sostegno alle imprese della ristorazione, sostegno alla filiera made in Italy, lotta allo spreco alimentare. A cui”, ha ricordato la Ministra, “abbiamo destinato 300milioni, consapevoli delle nuove fragilità alimentari scatenate dall’emergenza.
E abbiamo costruito misure per la rivalutazione dei beni delle cooperative agricole, il credito d’imposta per aumenti di capitale, il Fondo garanzia Pmi, la liquidità grazie alle garanzie in favore delle imprese agricole e della pesca con i 350milioni assegnati ad Ismea, la cambiale agraria, i contributi a fondo perduto, i mutui a tasso zero a favore delle aziende agricole. Oggi abbiamo dinanzi a noi una sfida enorme: l’utilizzo virtuoso delle risorse del Recovery Plan e dei fondi strutturali,” ha sottolineato, “insieme alle altre dotazioni europee che dobbiamo mettere a valore partendo, assolutamente, dal Mes”.
“Sono assolutamente convinta”, ha sottolineato Bellanova, “che di quei 36 miliardi non dobbiamo fare a meno e devono andare a rafforzare la dotazione su cui stiamo costruendo il Piano di Ripresa e Resilienza e gli assi strategici con l’assoluto rilievo che dovrà avere la Strategia agroalimentare”.

E a proposito del cambiamento profondo invocato proprio dal Presidente ConfCooperative Gardini nel corso del suo intervento, la Ministra Bellanova ha sottolineato: “Voi dite: questa crisi ci impone un cambiamento profondo. E’ vero. Lo impone a tutti ma a maggior ragione a chi ha il compito di governare i processi e di definire le politiche e le strategie che li rendono possibili. E lo impone anche all’intero sistema della rappresentanza.

E’ un passaggio che la vostra relazione affronta e che io considero cruciale perché il vero cambiamento accade se tutti gli attori sociali rispondono, con la qualità di cui sono capaci e mettendo al bando ogni tipo di pigrizia e di rendita di posizione, alla stessa domanda sfidante, che chiede soprattutto e innanzitutto responsabilità verso il moltiplicarsi delle fragilità sociali e ambientali e verso le nuove generazioni”.

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06/10/2020, 15:28
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Sottosegretario di Stato
On. Giuseppe L’Abbate
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

AGRICOLTURA: LE MISURE DI SOSTEGNO AL SETTORE AVICOLO E LATTIERO-CASEARIO

Fondo indigenti, aiuti all’ammasso, trasparenza sulle importazioni, sgravi contributi per i datori di lavoro. Nonostante il decreto filiere, che ha stanziato 90 milioni di euro per la zootecnia nazionale, non abbia previsto misure specifiche per i comparti lattiero-caseario (tranne bufalino) e avicola, sono diverse le linee di intervento messe in campo dal Ministero delle Politiche agricole. Ad illustrarle oggi in Senato è stato il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate, rispondendo ad una interrogazione parlamentare in Commissione Agricoltura.

“Nel quadro della distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, abbiamo previsto di destinare un totale di 64,5 milioni per l’acquisto di formaggi DOP – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – A sostegno del settore lattiero-caseario la Commissione Europea, con Regolamenti emanati lo scorso maggio, ha introdotto una serie di misure rese immediatamente applicabili a livello nazionale con l’emanazione di apposite circolari ministeriali e di Agea”.

Sono stati previsti aiuti all’ammasso privato di burro (Regolamento 220/597), latte scremato in polvere (Reg. 220/598) e formaggi DOP (220/591): in quest’ultimo caso per l’Italia l’aiuto ha interessato 12.654 tonnellate di formaggi DOP e IGP che ha contribuito a stabilizzare il mercato dei formaggi dopo un’iniziale riduzione dei prezzi dovuta al calo dei consumi per la chiusura del canale Horeca. “A ciò si aggiunge una maggiore trasparenza nelle importazioni di latte e prodotti lattiero-caseari – prosegue il Sottosegretario L’Abbate – su cui sono state predisposte le nuove bozze dei decreti ministeriali, previsti dal Decreto Emergenze in Agricoltura: uno per il latte ovi-caprino e uno per il latte bovino. Questi provvedimenti recano l’obbligo di fornire informazioni su importatori e trasformatori di latte, dati che saranno sottoposti all’attenzione della filiera per la prevista consultazione”.

Ha patito meno le conseguenze economiche del Covid-19, invece, la filiera avicola che, grazie alle sue peculiari caratteristiche di cicli di produzione nettamente più brevi, reagisce storicamente meglio alle situazioni di crisi. I prezzi delle uova, infatti, si sono mantenuti sempre sopra i livelli del 2019, specialmente durante il lockdown quando è stato riscontrato un incremento superiore al 25%. Attualmente si riscontrano quotazioni di oltre il 6% rispetto all’anno scorso.

“Il settore avicolo gode dei vantaggi di un mercato nazionale autosufficiente e di una filiera integrata verticalmente, caratteristiche che lo hanno preservato da problematiche legate alla dipendenza da altri Paesi – conclude il Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate – Nel quadro della distribuzione delle derrate alimentari agli indigenti, abbiamo comunque stanziato 10 milioni di euro per l’acquisto di polli interi surgelati, ovvero quei polli leggeri che, a causa della chiusura delle rosticcerie, non sono stati venduti durante il lockdown e sono stati congelati”.

Gli allevatori, infine, sono stati interessati dall’esonero straordinario dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro per il periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020, previsto dal Decreto Rilancio.​

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06/10/2020, 17:48
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Mipaaf, oggi l'incontro con le Regioni su Recovery, Pac, Ortofrutta.
Bellanova: " Nel PNRR privilegiare i progetti in grado di incrementare reddito e occupazione duraturi"

Il lavoro in corso sulla Strategia per un Sistema agricolo, agroalimentare, forestale, della pesca e dell’acquacoltura nell’ambito del Piano nazionale Ripresa e Resilienza; lo stato dell’arte del negoziato sulla nuova PAC; le iniziative da assumere per il settore Ortofrutta con una convocazione a breve del Tavolo nazionale “per decidere le iniziative da assumere”.
Sono stati questi i temi affrontati nell’incontro svoltosi al Mipaaf in modalità videoconferenza con gli Assessori regionali all'agricoltura, apertosi con il confronto sulla Strategia nazionale disegnata dal Mipaaf.
“L’occasione Recovery deve essere vinta”, ha esordito la Ministra Bellanova, “e possiamo farlo solo condividendo con chiarezza contenuti, modi e tempi del lavoro. Il che significa, ad esempio, la necessità di essere molto precisi sui tempi di esecuzione. Nel PNRR non potranno essere inserite proposte non ben definite o con livelli di progettazione non adeguati, ma solo proposte realizzabili in tempi certi”.
“Tra i criteri di scelta”, ha proseguito Bellanova, “io ritengo strategico privilegiare progetti che utilizzeranno mezzi e tecnologie italiane, in grado cioé di incrementare il reddito e l’occupazione in modo duraturo, a vantaggio anche dei settori a monte e a valle di quello direttamente beneficiario dell’intervento. E’ chiaro, si tratta di un criterio non facilmente spiegabile. Se scelgo però di investire nel settore della meccanizzazione in agricoltura o dell’ammodernamento dei frantoi oleari so già che almeno l’85% della spesa andrà a beneficio dell’industria meccanica italiana, per agevolare la transizione verde, sostenere l’agricoltura di precisione e migliorare la sostenibilità dei processi produttivi”.
“Per l’ennesima volta gli episodi drammatici degli ultimi giorni, dimostrano l’urgenza di intervenire sulle aree interne e sul rischio idrogeologico”, ha proseguito la Ministra passando a illustrare i contenuti del Piano.
“Non possiamo continuare a lamentarci delle calamità naturali e dei conseguenti fenomeni di dissesto idrogeologico che regolarmente colpiscono vaste aree del nostro Paese se, al momento di programmare investimenti strategici come quelli del Recovery, non facciamo altro che spingere i cittadini verso le aree più densamente popolate, perché quelle rurali non sono dotate dei più elementari servizi, come ospedali, strade, scuole e connettività all’altezza delle sfide del presente e future. Su questo è necessario intervenire in modo organico, e soprattutto assumere per intero la consapevolezza sul ruolo strategico che l’agricoltura può rivestire. L’occasione del Recovery non può essere sprecata. Quando si parla di sanità, educazione, trasporti, comunicazione e servizi, dobbiamo pensare che la parte del Paese oggi più fragile può e deve offrire nuove possibilità di vita e di lavoro ai cittadini”.
Per questo, ha sottolineato la Ministra, “il rinnovamento della Pubblica Amministrazione in termini di personale, competenze, strutture, è aspetto fondamentale e prioritario. Un aspetto determinante senza il quale non si può pensare di affrontare una programmazione di questa portata. Un problema di cui dobbiamo farci carico tutti, Stato e Regioni, perché riguarda tutti”.

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06/10/2020, 19:03
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Mipaaf, incontro con le Regioni

Peste suina, Bellanova: "Consapevoli della gravità. Schema DL già inviato alla Presidenza del Consiglio"


Il decreto-legge per affrontare l’emergenza peste suina, su cui “siamo al lavoro con il Ministero della Salute” è adesso all’attenzione della Presidenza del Consiglio e delle altre amministrazioni competenti. Lo ha annunziato la Ministra Teresa Bellanova al termine del Tavolo con le regioni svoltosi nel pomeriggio di oggi al Mipaaf in modalità videoconferenza.

“Siamo fortemente preoccupati”, ha sottolineato la Ministra nel confronto con gli Assessori regionali all’agricoltura che non hanno mancato di ribadire come all’emergenza ungulati ormai diffusa, con rischi per la popolazione, le coltivazioni, gli allevamenti zootecnici, si sommi il rischio ormai più che tangibile della peste suina, “perché la peste suina africana si sta diffondendo anche in Paesi finora ritenuti indenni e il fronte endemico, rappresentato dalle popolazioni di cinghiali infetti, si sta progressivamente spostando verso la parte più occidentale dell’Europa, interessando la Germania con diversi focolai, il che ha indotto la Cina a vietare le importazioni di carne di maiale provenienti da quel Paese.
E’ nostro dovere impedire che una situazione del genere possa verificarsi anche in Italia. E per questo abbiamo definito un Dl con l’obiettivo di approntare un programma di prevenzione mediante l’adozione di un Piano organico di gestione e controllo dei cinghiali. Un punto di partenza fondamentale per garantire l’efficacia delle azioni di contrasto di questa terribile malattia”.
Il testo del Decreto”, ha informato la Ministra, “è stato formalmente inviato alla Presidenza del Consiglio e alle altre amministrazioni competenti perché sia inserito nell’ordine del giorno della prossima seduta di preconsiglio, così da approfondire gli aspetti tecnici che ne consentano l’approvazione in CdM”.

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06/10/2020, 21:16
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MIPAAF: FIRMATO DECRETO LINEE GUIDA PER INTERVENTI COMPENSATIVI FORESTE
BELLANOVA: “PATRIMONIO FORESTALE STRATEGICO. FONDAMENTALE L’ARMONIZZAZIONE DELLE PROCEDURE”

Interventi di trasformazione delle aree boschive: firmato dalla Ministra Teresa Bellanova il Decreto che adotta le Linee guida tese a definire i “criteri minimi nazionali per l’esonero degli interventi compensativi conseguenti alla trasformazione del bosco”.

“In una materia così delicata come quella che riguarda il patrimonio forestale del nostro Paese è necessaria la massima chiarezza della norma e l’armonizzazione delle procedure applicate nelle diverse Regioni”, afferma la Ministra Bellanova. “Il decreto firmato, in applicazione dell’articolo 8 del Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali, è un passaggio importante che definisce in maniera condivisa gli interventi che le Regioni possono esentare dall’obbligo di provvedere ad opere compensative, evitando comportamenti difformi con possibili effetti distorsivi a carico degli operatori che operano in diverse aree. Completiamo così la procedura che aveva visto nella normativa di riferimento, il Testo unico delle foreste e delle filiere forestali, rafforzare gli strumenti di tutela delle foreste da cambiamenti permanenti dello stato dei luoghi, prevedendo per ogni procedimento di questo tipo non solo l’autorizzazione paesaggistica, già contemplata, ma anche la valutazione di assenza di danni e danni ambientali”.

Il decreto recepisce le indicazioni del Tavolo di concertazione permanente del settore forestale con i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, ed ha ricevuto l’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano lo scorso 10 settembre.

In linea con il Testo unico in materia di foreste e filiere forestali, le Linee guida danno la priorità alla salvaguardia del patrimonio forestale ed individuano un elenco ristretto di interventi esentabili. Tra questi, di particolare importanza, è l’esenzione prevista per le trasformazioni richieste dagli imprenditori agricoli per ricavare aree ad uso agricolo e pastorale, purché l’attività agricola sia condotta continuativamente per almeno 10 anni. Analoga esenzione è prevista in caso di conversione di boschi di castagno in castagneti da frutto e per il ripristino di habitat di interesse comunitario o riconosciuti dalla Rete Natura 2000. ​

“Continuiamo a lavorare per lo sviluppo del settore forestale, a valorizzare e rafforzare la tutela, la resistenza e la resilienza delle nostre foreste, polmone verde di tutti gli ecosistemi, e delle diverse componenti delle filiere che lo caratterizzano”, prosegue la Ministra.

Che sottolinea: “La filiera bosco-legno è strategica per investire nell'economia circolare. Un investimento importante considerato che un terzo del territorio nazionale è ricoperto da foreste e boschi, radicati soprattutto in collina ed in montagna: un patrimonio nazionale strategico, anche grazie alla biodiversità che la identifica. Il nostro lavoro in questa direzione proseguirà con particolare impegno anche nell’ambito della definizione del PNRR con la Strategia nazionale per un sistema agricolo, agroalimentare, forestale, della pesca e dell’acquacoltura inclusivo e sostenibile che contempla azioni strategiche mirate a prevenire il dissesto idrogeologico, rafforzare la resilienza dell'agroecosistema irriguo, attuare una gestione forestale sostenibile”.

NOTA TECNICA
Punto centrale della Linee Guida è l’elenco degli interventi che le Regioni possono esentare dalle opere compensative.

L’indicazione è esaustiva e le Regioni possono esclusivamente prevedere condizioni maggiormente restrittive.

L’elenco include:

a) le trasformazioni del bosco autorizzate per il ripristino di habitat di interesse comunitario o riconosciuti dalla Rete Natura 2000, laddove ciò sia previsto negli strumenti di gestione o pianificazione vigenti per i siti Natura 2000, i Parchi nazionali, e le altre aree protette o di interesse naturalistico;

b) le trasformazioni del bosco autorizzate in aree di interfaccia urbano-rurale al fine di garantire la sicurezza pubblica e la prevenzione antincendio, a condizione che l’eventuale rimanente porzione di soprassuolo conservi le caratteristiche di bosco e che nella porzione trasformata non vengano realizzate edificazioni o ampliate quelle esistenti;

c) le trasformazioni del bosco autorizzate in aree di pertinenza di immobili esistenti per riduzioni di superfici boscate non superiori a 2000 metri quadri a condizione che la rimanente porzione di soprassuolo conservi le caratteristiche di bosco e che nella porzione trasformata non vengano realizzate edificazioni o ampliate quelle esistenti;

d) le trasformazioni del bosco autorizzate, quando richieste da un imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 del codice civile per ricavare aree ad uso agricolo e pastorale. L’esonero dalla compensazione può essere concesso a condizione che le attività agricole e pastorali non cessino prima che siano decorsi almeno 10 anni dall’inizio delle attività stesse. Nel caso di cessazione delle attività prima di tale termine, cessa anche l’esonero di cui al presente decreto e il terreno conserva a tutti gli effetti la destinazione a bosco; i titolari delle autorizzazioni sono tenuti alle compensazioni previste ai commi 4 e 6 dell’articolo 8 del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34;

e) le trasformazioni autorizzate per il recupero di aree dichiarate di interesse archeologico e storico artistico;

f) le trasformazioni autorizzate volte alla conversione di boschi di castagno in castagneti da frutto, con l’obbligo di ritorno alla destinazione originaria nel caso in cui cessi l’attività di coltura castanicola. L’esonero dalla compensazione può essere concesso a condizione che l’attività castanicola non cessi prima che siano decorsi almeno 10 anni dall’inizio delle attività stesse. Nel caso di cessazione delle attività prima di tale termine, cessa anche l’esonero di cui al presente decreto, il terreno conserva a tutti gli effetti la destinazione a bosco e i titolari delle autorizzazioni sono tenuti alle compensazioni previste ai commi 4 e 6 dell’articolo 8 del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34;

g) le trasformazioni autorizzate per la realizzazione o adeguamento di opere di interesse pubblico e lotta dagli incendi boschivi nonché di opere pubbliche individuate dalle Regioni, se previste dalla normativa o dagli strumenti di gestione o pianificazione di dettaglio vigenti;

h) le trasformazioni che interessano una superficie forestale inferiore a 1000 metri quadrati.

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Spett.le Redazione,

nella speranza possa interessare, provvedo ad inviarvi, in allegato e di seguito, il comunicato stampa relativo all'evento “Fatto in Italia, richiesto nel mondo: l’export che ci rende eccellenti” organizzato dall’associazione “Il Chiostro per la trasparenza e professionalità delle lobby” che ha visto la partecipazione del Sottosegretario agli Affari Esteri, Manlio Di Stefano, e del Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate.

​Vi ringrazio anticipatamente e rimango a vostra completa disposizione per ulteriori informazioni, interviste e/o approfondimenti.

Cordiali saluti,

Valerio L'Abbate
Segretario Particolare del Sottosegretario di Stato
On. Giuseppe L’Abbate
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
valerio.labbate.ext@politicheagricole.it
342.8632827


L’AGROALIMENTARE ALLA SFIDA DELL’EXPORT PER IL RILANCIO DELLE IMPRESE

Un sistema integrato di promozione del made in Italy che potrà contare su Ambasciate, Istituti di Cultura e ICE (Istituto per il Commercio Estero) e tante linee di finanziamento in grado di supportare le imprese che vorranno esplorare i mercati internazionali. Questo è lo scenario delineato durante il convegno “Fatto in Italia, richiesto nel mondo: l’export che ci rende eccellenti” organizzato dall’associazione “Il Chiostro per la trasparenza e professionalità delle lobby” presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con la partecipazione del Sottosegretario agli Affari Esteri, Manlio Di Stefano, e del Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate. Uno scenario che il patrimonio agroalimentare nazionale dovrà essere in grado di sfruttare pienamente per continuare il trend positivo che non si è arrestato neppure durante il blocco forzato dovuto all’emergenza Covid-19. Nel primo semestre 2020, infatti, l’export agroalimentare made in Italy ha raggiunto 221,1 miliardi di euro, in progressione del 3,5% su base annua, pari all’11% dell’esportazione complessiva di beni e servizi. Risultati positivi che spingono il Governo a sostenere con ancor più decisione le politiche di supporto alle esportazioni.

“Accanto alle diverse linee di finanziamento e alle ingenti risorse messe a disposizione delle imprese italiane con il Patto per L’Export – ha dichiarato il Sottosegretario Di Stefano – il nostro impegno mira a garantire una attenzione ancora maggiore alle attività diplomatiche sul versante tecnico e su quello promozionale. In questo contesto, si inserisce la novità dei 6 esperti agricoli all’interno delle Ambasciate dove vi sono maggiori necessità di questi profili per accompagnare le imprese agricole ed agroalimentari nelle esportazioni”.

L’ultima Legge di Bilancio ha potenziato il contingente di esperti presso le sedi diplomatiche italiane nel mondo e, su suggerimento del MIPAAF, sono stati individuati anche 6 esperti agricoli che opereranno presso le Ambasciate italiane a Londra, New Delhi, Brasilia, Tokyo, Washington e Pechino, ovvero dove è emersa maggiore necessità da parte del comparto agroalimentare.

“Un ulteriore strumento è poi quello del portale Export.gov.it che fornisce un quadro chiaro, attraverso step semplici e intuitivi, alle piccole e medie imprese permettendogli di venire a conoscenza sia dei fondi a disposizione sia dei possibili mercati di interesse rispetto al proprio settore commerciale e alle proprie produzioni” – ha proseguito il Sottosegretario Di Stefano.

“Ringrazio il Sottosegretario Di Stefano per aver accolto la richiesta del comparto agroalimentare, di cui mi sono fatto portavoce, potenziando con questo primo contingente di esperti agricoli le nostre Ambasciate – ha dichiarato il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Il comparto agroalimentare ha dimostrato tutta la sua strategicità durante il lockdown. Ora è fondamentale che le nostre imprese non perdano questa stagione di grande impegno sulle esportazioni. È necessario ragionare come Sistema Paese, con le Istituzioni e l’imprenditoria che sappiano dialogare e collaborare in maniera sinergica per comuni obiettivi. In alternativa, l’Italia rischia di non essere in grado di vincere le sfide future”.

“La crisi causata dal Covid-19 ha fatto emergere il ruolo sempre più cruciale e necessario di raccordo che il rappresentante di interessi compie tra Istituzioni ed Imprese e per questo la professione va normata quanto prima – ha dichiarato il Segretario Generale de Il Chiostro per la trasparenza e professionalità delle lobby, Angela Marchese. “Il lavoro del Governo sul versante esportazioni è stato egregio ma c’è bisogno che venga diffuso sempre più nel mondo imprenditoriale italiano che spesso, purtroppo, risulta poco consapevole delle opportunità di crescita e sviluppo sui mercati internazionali mai avute in passato con questa portata – ha aggiunto il Presidente, Giuseppe Mazzei – Per la ripresa post-Covid, l’Italia deve fare leva sulle esportazioni, in primis agroalimentari e non perdere occasioni cruciali”.

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07/10/2020, 16:20
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Mipaaf_On line i dati settimanali delle giacenze nazionali di vino ed olio. In calo il vino, sempre alti i depositi di olio

35,8 milioni di ettolitri di vino in giacenza negli stabilimenti enologici italiani, in calo del 1,2% in una sola settimana, e del 3% rispetto al 30 settembre di un anno fa.
In riduzione anche i depositi di olio di oliva rispetto all'ultima rilevazione, anche se si tratta di numeri ancora molto altri, superiori del 47,6 % rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Sono on line sul sito del Mipaaf i report delle giacenze nazionali di vino ed olio, "Cantina Italia" e "Frantoio Italia", redatti dall'Icqrf, l'Ispettorato centrale repressioni frodi del Ministero delle Politiche Agricole, a cadenza settimanale da quando è scoppiata l’emergenza Covid 19 in Italia, proprio per monitorare la quantità di stoccaggio di vino e olio presenti sul territorio nazionale ed evitare così fenomeni speculativi e pratiche sleali, ancor più in questo specifico periodo dell’anno in cui la vendemmia in tutto il territorio italiano sta volgendo al termine e sta per iniziare la raccolta delle olive.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il vino, rispetto a un anno fa è stata osservata una riduzione del 3% % per i vini, e un incremento dei mosti (+32,2%) e dei vini nuovi ancora in fermentazione (VNAIF) che si attestano al +110,2%.

Cira il 58% del vino in Italia è detenuto nelle cantine delle regioni del Nord: nel solo Veneto è presente circa un quarto del vino nazionale, grazie soprattutto al significativo contributo delle giacenze delle province di Verona e Treviso.

Il 53,7% del vino detenuto è DOP, con una prevalenza del rosso (59,8%). Il 25,9% del vino è Igp, anche in questo caso con prevalenza del rosso.
Lo stock di olio detenuto in Italia al 30 settembre ammonta a invece a 260.168 tonnellate, di cui il 71,1% è rappresentato da Olio Extra Vergine di Oliva (EVO). Nell'ambito dell'olio EVO, il 51,57% (95.139 t) è di origine italiana e il 40,2% è di origine UE. Marginali gli stock di olio extra UE e di oli blend. Malgrado una flessione del 1,3 per cento in una sola settimana, le giacenze di olio continuano ad essere molto alte.

Da segnalare la giacenza di olio extra vergine di oliva e di olio vergine di oliva da agricoltura biologica che risulta pari a 28.220 tonnellate, quasi esclusivamente EVO, e costituisce il 15,2% dell’EVO complessivamente conservato in Italia.

A livello regionale, la Puglia, la Toscana e Umbria hanno in giacenza il 59% dell'intero stock di olio presente in Itali.

Il Mipaaf è l’unico ente al mondo a fornire ogni settimana il report delle giacenze di vino ed olio sul territorio nazionale. Considerando che il vino e l'olio sono stati due dei settori maggiormente coinvolti dal blocco dei canali commerciali causati dall'emergenza sanitaria, un servizio del genere, settimanale, immediato, e di facile consultazione, si sta dimostrando uno strumento fondamentale per i produttori e gli operatori di settore, che sono sempre in grado di monitorare l’andamento del mercato ed evitare così sovrapposizioni di giacenze e vigilare sulla qualità e l’eccellenza del prodotto italiano.
E' possibile reperire i report ai seguenti link:

https://www.politicheagricole.it/flex/c ... gina/16049

https://www.politicheagricole.it/flex/c ... gina/16048

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