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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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16 10 2020

V RAPPORTO AGROMAFIE E CAPORALATO FLAI CGIL

MIPAAF, BELLANOVA: “DESTINIAMO 150 MILA EURO PER IL CALENDARIO DELLE COLTURE.
UN OSSERVATORIO DEL FABBISOGNO AGRICOLO PER LA PREVENZIONE DEL CAPORALATO”

“Un Calendario delle colture e dei relativi fabbisogni di lavoro agricolo, per garantire: alle imprese la manodopera di cui hanno bisogno e ai lavoratori un contratto regolare: un vero e proprio Osservatorio del fabbisogno agricolo, per cui abbiamo stanziato 150mila euro complessivi per il triennio 2020-2022 attraverso il riparto dei fondi del Mipaaf.” Così la Ministra Teresa Bellanova stamane nel corso della presentazione del V Rapporto Agromafie e Caporalato curato dall’Osservatorio Placido Rizzotto. “È la prima volta, ci tengo a dirlo, che il Ministero impegna risorse direttamente per uno studio con queste finalità
del mercato del lavoro agricolo e per la prevenzione del caporalato”, ha voluto sottolineare la Ministra. “Un aggiornamento dei fabbisogni indispensabile, per la cui redazione abbiamo avviato un lavoro con il Crea al fine di costruire un primo impianto da condividere con le organizzazioni agricole e poi aggiornare di anno in anno”.

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16/10/2020, 19:24
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MUTUI AGEVOLATI ALLE IMPRESE AGRICOLE NELLE AREE COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI OTTOBRE 2016 E GENNAIO 2017: OK DALLA CONFERENZA STATO-REGIONI AL DECRETO

MIPAAF, BELLANOVA: “IMPORTANTE RILANCIARE GLI INVESTIMENTI NEL SETTORE AGROALIMENTARE DEI TERRITORI FERITI”

Parere Positivo della Conferenza Stato Regioni al Decreto Aree Sismiche che sblocca 4 milioni di euro previsti dal DL 213/2019 da destinare alla concessione di mutui agevolati (tasso zero) per le imprese agricole e boschive situate nei territori colpiti dagli eventi sismici dell’ottobre 2016 e gennaio 2017.
“Un’iniziativa importante. Un segnale di attenzione per rilanciare gli investimenti di sviluppo delle micro, piccole e medie imprese agroalimentari e boschive nei territori colpiti prima dagli eventi sismici e ora, come nel resto del Paese, ulteriormente messi alla prova dalle conseguenze economiche e sociali derivanti dalla pandemia Covid-19”.
Cosi la Ministra Teresa Bellanova saluta il provvedimento.
“Abbiamo ancora oggi negli occhi il dramma di quei giorni ma il coraggio di tutte le imprese, di tutte le donne e gli uomini, lavoratrici e lavoratori è più forte” - ha proseguito la Ministra – “Anche in questo modo continuiamo a sostenere l’Italia forte che non si arrende, che si rialza nonostante innumerevoli difficoltà”.

Grazie al plafond di 4 milioni di euro, possono accedere all’agevolazione micro, piccole e medie imprese attive nella produzione agricola primaria, nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, nel settore forestale e nelle attività connesse all’agricoltura, in qualsiasi forma costituite.

I mutui agevolati sono concessi per la realizzazione di progetti di sviluppo aziendale della durata massima di 36 mesi. Gli investimenti potranno riguardare il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola mediante una riduzione dei costi di produzione o un miglioramento e riconversione della produzione e delle attività agricole connesse; il miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali; la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.

Sarà possibile optare per mutui di importo fino al 75 % del finanziamento ammissibile oppure a mutui di importo fino al 60 % abbinati a un contributo a fondo perduto fino del 35 % della spesa ammissibile. La durata dei mutui è di 10 anni, estesa a 15 anni per iniziative nel settore della produzione agricola primaria.


NOTA TECNICA

SOGGETTO GESTORE
Le attività di istruttoria, concessione ed erogazione delle agevolazioni, nonché quelle di monitoraggio e controllo, sono demandate ad ISMEA, quale soggetto gestore.

BENEFICIARI
La misura riguarda, in particolare, i Comuni colpiti dai sismi del 2016-2017 (del 24 agosto 2016, del 26 e 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017), ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria.
E’ aperta alle micro, piccole o medie imprese attive nella produzione agricola primaria, nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, nel settore forestale e nelle attività connesse all’agricoltura, in qualsiasi forma costituite, e presentare progetti di investimento per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda.

DESCRIZIONE
Per la realizzazione dei progetti di investimento per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda possono essere concessi mutui agevolati, della durata massima di 10 anni, comprensiva del periodo di preammortamento, e di importo non superiore al 75 % della spesa ammissibile al finanziamento. I progetti finanziabili devono prevedere investimenti compresi tra un minimo di 300.000 e un massimo di 500.000 euro IVA esclusa.
In alternativa alle imprese beneficiarie può essere concesso un contributo a fondo perduto fino al 35 % della spesa ammissibile nonché mutui agevolati, di importo non superiore al 60 % della spesa ammissibile al finanziamento.

Le agevolazioni concesse per iniziative nel settore della produzione agricola primaria hanno una durata massima di 15 anni comprensiva del periodo di preammortamento.

L’impresa beneficiaria deve garantire la copertura finanziaria del programma di investimento, comprensivo dell’IVA, apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno per la parte dell’investimento non coperto dalle agevolazioni;

L’agevolazione deve essere assistita da garanzie per l'intero importo concesso, maggiorato del 20 %, ricorrendo a ipoteca e/o fideiussione bancaria o assicurativa.

PROGETTI FINANZIABILI

I progetti, della durata massima di 36 mesi, devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola mediante una riduzione dei costi di produzione o un miglioramento e riconversione della produzione e delle attività agricole connesse;
miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali (purché non si tratti di investimenti realizzati per conformarsi alle norme dell’Unione europea);
realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.

SPESE AMMISSIBILI

Tra le spese ammissibili rientrano le seguenti voci: studio di fattibilità; opere agronomiche e di miglioramento fondiario; opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili purché conformi alle norme antisismiche; oneri per il rilascio della concessione edilizia; allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature; servizi di progettazione; beni pluriennali; acquisto di terreni. I beni di investimento agevolabili devono essere nuovi di fabbrica.

La potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100 per cento della capacità produttiva, stimata a regime, dell'azienda agricola oggetto dell'intervento.

Non sono ammissibili le seguenti spese: costi per la costruzione o la ristrutturazione di fabbricati rurali non strettamente connesse con l'attività prevista dal progetto; acquisto di diritti di produzione, diritti all'aiuto e piante annuali; impianto di piante annuali; lavori di drenaggio; investimenti realizzati per conformarsi alle norme dell'Unione, ad eccezione degli aiuti concessi entro 24 mesi dalla data di insediamento dei giovani agricoltori; acquisto di animali; le spese per investimenti di sostituzione di beni preesistenti; spese per impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili i costi dei lavori in economia; le spese per l'IVA e il capitale circolante.

Sono in ogni caso escluse dalle agevolazioni le spese per gli acquisti o per lavori effettuati prima della data di delibera di ammissione alle agevolazioni.

INTENSITA’ DELL’AIUTO

Le intensità massime dell’aiuto, espresso in termini di ESL, sono fissate all’articolo 14, paragrafi 12 e 13, e all’articolo 17, paragrafo 9, del Reg. (EU) n. 702/2014. In particolare:
a) 50 per cento nelle regioni meno sviluppate ai sensi dell’articolo 2, punto (37), del citato Regolamento;
b) 40 per cento nelle restanti zone;
c) per i progetti nel settore della produzione agricola primaria, le intensità massime di aiuto, espresso in termini di ESL, possono essere maggiorate di 20 punti percentuali ai sensi dell’articolo 14, paragrafo 13 del citato Regolamento.

Le agevolazioni sono cumulabili con altri aiuti pubblici in relazione agli stessi costi ammissibili, in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non comporta il superamento dei limiti di intensità di aiuto previsti dagli articoli 14 e 17 del Reg. (UE) n. 702/2014. Gli aiuti possono, inoltre essere cumulati con altri aiuti di Stato, con aiuti “de minimis” e con i pagamenti ai sensi del regolamento (UE) n. 1305/2013 riguardanti diversi costi ammissibili individuabili.

ISTRUTTORIA E CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO
Le domande di ammissione alle agevolazioni, oltre a indicare il nome e le dimensioni dell'impresa, contengono la descrizione e l'ubicazione del progetto, l'elenco delle spese ammissibili e l'importo del finanziamento necessario per la realizzazione del progetto.
Le domande devono essere presentate a ISMEA secondo le modalità indicate nelle istruzioni che saranno pubblicate sul sito istituzionale dell’Istituto.

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17/10/2020, 16:11
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Comunicato stampa Ministra Bellanova su Rapporto Caritas

“Secondo il nuovo Rapporto Caritas pubblicato stamani, nel 2020 nel nostro paese i nuovi poveri aumentano dal 31% al 45%. Una crescita drammatica, esponenziale, che conferma quello che temevamo e che colpisce di più, così dice il rapporto, donne con figli.
Le conseguenze del covid sono devastanti a livello economico e sociale. Rafforzano le fragilità, vanno a colpire i ceti medi, mettono in ginocchio aziende e cittadini.
Contro questa vera e propria emergenza serve intervenire con forza e concretezza. Sul fronte delle misure di aiuto, lo abbiamo fatto finanziando con 300 milioni di euro il fondo per l'emergenza alimentare per assicurare cibo sano e di qualità, 100% made in Italy alle famiglie in difficoltà. Ed il cibo, lo dico da tempo, dev'essere garantito a tutti, tanto da essere inserito in Costituzione accanto al diritto al lavoro ed alla salute.
Ma non basta, perché certo le famiglie vanno sostenute ma la risposta non può essere solo assistenziale: va creato lavoro e per farlo l’unica strada è quella degli investimenti, del liberare le imprese dalla burocrazia, di interventi radicali sulla fiscalità e sul costo del lavoro, del dotare il Paese di un sistema infrastrutturale più moderno ed efficiente.
Continuiamo ad impegnarci in questa direzione, per sostenere gli italiani in questo momento critico per il Paese ma anche per creare le condizioni affinché, una volta messa alle spalle questa pandemia, ci siano le condizioni per una ripresa decisa della nostra economia”. Così la Ministra Teresa Bellanova su Facebook commenta il nuovo rapporto Caritas.

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17/10/2020, 16:22
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BELLANOVA: "IMPORTANTE RISULTATO RISTORAZIONE APERTA FINO ALLE 24"

“E’ importante essere riusciti a mantenere fino alle 24 l’orario di apertura per gli esercizi della ristorazione. Un punto che ho difeso con forza.
A quelle aziende, che sono a pieno titolo parte importante della filiera agroalimentare, con i precedenti Decreti abbiamo chiesto la riorganizzazione degli spazi, l’adeguamento alle prescrizioni a tutela della salute di personale e clienti, l’installazione di presidi necessari al distanziamento. Norme che gli esercizi rispettano, a fronte di sacrifici e investimenti importanti che non devono essere vanificati. Vinciamo la battaglia contro il coronavirus se continuiamo a garantire, in piena sicurezza e tutela della salute, tutti i segmenti economici e anche gli spazi di normalità possibile. Il no al coprifuoco, su cui ci siamo battuti con molta determinazione, ha questa motivazione.

Un’alleanza con i cittadini perché ragioni della salute e ragioni della vita corrano di pari passo".

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LUSSEMBURGO - CONSIGLIO AGRIFISH

MIPAAF, BELLANOVA: "NELLA NUOVA PAC POST 2020 STRUMENTI PIU’ INCISIVI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO"

“La gestione del rischio è un aspetto di grande rilevanza, che la riforma in discussione non ha ben considerato. Si ripropongono le attuali misure di gestione, quando sappiamo già che occorrerebbe disporre di strumenti ben più incisivi e in grado di tutelare una platea di beneficiari nettamente più ampia dell’attuale, per affrontare le conseguenze di catastrofi naturali sempre più frequenti ed intense” : lo ha dichiarato la Ministra Bellanova nel corso del Consiglio Europeo dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca in corso a Lussemburgo sui regolamenti della Nuova Pac.

“Esiste uno spazio per utilizzare con maggiore efficacia una ridottissima quota dei pagamenti diretti, per rendere più performante lo strumento dei fondi di mutualizzazione, da attivare nei casi di eventi catastrofali” ha spiegato la Ministra.
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LUSSEMBURGO - CONSIGLIO AGRIFISH
MIPAAF, BELLANOVA: "INTERVENTI SETTORIALI SULL’OLIO D’OLIVA: RIMUOVERE IL LIMITE DEL 5% DEL VALORE DELLA PRODUZIONE COMMERCIALIZZATA.
BENE LE MODIFICHE SU ETICHETTATURA DEI VINI"

“Ottimo il lavoro sull’olio d’oliva per circa gli interventi settoriali, prevedendo la possibilità di sostenere anche interventi a carattere strutturale.
Occorre però rimuovere il limite del 5% del valore della produzione commercializzata, perché in questo settore la presenza delle Organizzazioni di produttori è estremamente limitata così come il ruolo nella fase di commercializzazione è marginale e non funzionale al raggiungimento degli obiettivi previsti”

Lo ha dichiarato la Ministra Teresa Bellanova nel corso della discussione sulla Pac post 2020 in corso a Lussemburgo al Consiglio Europeo dei Ministri dell’Agricoltura e Pesca . Quanto all'OCM Vino, Bellanova ha apprezzato le modifiche relative all'etichettatura dei vini.

Intervenendo sul regolamento orizzontale, Bellanova ha dunque apprezzato le modifiche introdotte e ha voluto ribadire l'importanza del sostegno alle piccole e medie imprese in particolare per il mantenimento della soglia in caso di applicazione della disciplina finanziaria: "segnale di attenzione dovuto", ha evidenziato la Ministra.

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19/10/2020, 17:44
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Sottosegretario di Stato
On. Giuseppe L'Abbate
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

AGRICOLTURA: FONDO FILIERE ZOOTECNICHE, IN SCADENZA ACCESSO AI 90 MILIONI DI EURO DEL DECRETO RILANCIO

Sarà possibile sino al 22 ottobre presentare domanda per l'utilizzo dei 90 milioni di euro previsti dal Decreto Rilancio per i comparti zootecnici in crisi. Ultimi giorni per accedere, dunque, al decreto attuativo, su cui giunse l'intesa lo scorso luglio in Conferenza Stato-Regioni, che prevede nello specifico 30 milioni di euro destinati alla filiera suinicola con aiuti fino a 20 euro per ogni capo di suino macellato o suinetto allevato nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020; 4 milioni di euro al comparto cunicolo con aiuti fino a 1 euro per ogni coniglio macellato dal 1° aprile al 30 giugno; 500 mila euro per la filiera caprinache saranno concessi alle imprese attraverso un aiuto fino a 6 euro per ogni capo macellato dal 1° gennaio al 30 giugno; 8,5 milioni di euro per gli allevamenti ovicaprini con aiuti fino a 3 euro per ogni pecora o capra allevata nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno; fino a 110 euro alle imprese di allevamento di vitelli da carne per ogni capo di età inferiore agli 8 mesi macellato nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno, per risorse complessive pari a 20 milioni di euro; alla filiera del latte bufalino 2 milioni di euro che incrementano le risorse già destinate al comparto con il Fondo per la competitività delle filiere, previsto dal decreto ministeriale dello scorso 3 aprile. A queste sovvenzioni dirette pari a 65 milioni di euro si sommano quelle dell'ammasso privato: 15 milioni di euro saranno stanziati per le carni di vitello, mentre 10 milioni di euro per i prosciutti di suino a denominazione d'origine protetta (Dop).

"Gli aiuti sono concessi per carni di qualità da animali allevati e macellati in Italia - dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate - nel rispetto dei massimali previsti dal Quadro temporaneo di aiuti della Commissione europea, ovvero pari a 100mila euro per singola impresa agricola. L'impegno del Ministero delle Politiche agricole per sostenere le imprese agricole italiane a risollevarsi dalla crisi causata dal Covid-19 prosegue con grande attenzione e costanza. Alle misure di ristoro economico come questa - conclude il Sottosegretario Giuseppe L'Abbate - sono abbinati strumenti di accesso al credito per garantire liquidità alle aziende e permettere loro nuovi investimenti, anche in ottica di rilanciare le esportazioni delle eccellenze agroalimentari made in Italy su cui il Governo sta puntando molto".?

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CONSIGLIO AGRIFISH - MIPAAF, BILATERALE COL MINISTRO AGRICOLTURA POLACCO PUDA
BELLANOVA: “SOSTEGNO ALL’ITALIA PER UN NUOVO SCHEMA ARMONIZZATO UE DI ETICHETTATURA NUTRIZIONALE FRONTE-PACCO


Le convergenze tra Italia e Polonia per una adeguata dotazione di aiuti accoppiati e per la tutela delle piccole aziende agricole, le criticità da superare sull’architettura verde, la strategicità dell’etichettura di origine e la necessità di un approccio “maturo” sull’etichettatura nutrizionale fronte-pacco.

Sono stati questi alcuni dei temi trattati nel corso del bilaterale svoltosi tra la Ministra Bellanova e il suo omologo polacco Grzegorz Puda, a latere del Consiglio Agrifish che si sta svolgendo in Lussemburgo.

“Il tema delle informazioni al consumatore, oggetto di attenzione della Commissione nella Strategia Dal campo alla tavola ci sta molto a cuore”, ha affermato Bellanova nel corso del colloquio. “Sulle etichettature di origine”, ha proseguito, “siamo soddisfatti del sostegno crescente al principio di obbligatorietà dell’indicazione di origine, che vorremmo per tutte le categorie di prodotti e naturalmente per le materie prime. Lo consideriamo un fattore importante per Paesi a grande tradizione agricola come i nostri, che consentirà di promuovere lo sviluppo di aree territoriali conosciute per i loro prodotti ma altrimenti depresse, e di contrastare i tentativi di contraffazione delle nostre produzioni di eccellenza”.
Quanto alla necessità di un approccio maturo in fatto di etichettatura fronte-pacco, Bellanova ha sollecitato sostegno alla battaglia portata avanti dall’Italia, perché “i prodotti delle nostre tradizioni alimentari nazionali vengano esclusi da sistemi di etichettatura che pretendono di esprimere un giudizio sul valore nutrizionale attraverso l’uso semplicistico di colori, giudizi o punteggi sommari. Vogliamo”, ha affermato la Ministra, “che la Commissione si orienti verso uno schema volontario capace di informare in modo trasparente il consumatore, senza orientarne le scelte e senza causare pregiudizio a quei prodotti di eccellenza che sono il fiore all’occhiello dell’agroindustria europea.” Da qui l’invito a Puda per una valutazione attenta “degli argomenti esposti nel documento presentato all’Agrifish di settembre insieme a Repubblica ceca, Romania, Ungheria, Grecia, Cipro e Lettonia, non a caso condivisi da tutte le associazioni agricole europee riunite nel COPA-COGECA”.

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LUSSEMBURGO- CONSIGLIO AGRIFISH, DISCUSSIONE STRATEGIA FARM TO FORK

MIPAAF, BELLANOVA: "INFORMAZIONE NUTRIZIONALE TRASPARENTE E FORMAZIONE ELEMENTI CHIAVE PER INCORAGGIARE L‘ADOZIONE DI DIETE BILANCIATE. NO AD UNA CLASSIFICAZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI IN BUONI O CATTIVI.

LA COMPLETA TRASPARENZA OPPORTUNITA’ PER TUTTI I CITTADINI E GLI AGRICOLTORI EUROPEI.

DALL'ETICHETTAURA DI ORIGINE NESSUN RISCHIO DI DISTORSIONI DI MERCATO"

Farm to fork, dossier estremamente importante e complesso che contribuirà allo sviluppo futuro del settore agroalimentare, non solo europeo; difficoltà per una posizione di sintesi su questioni particolarmente sensibili per gli Stati membri. Sono queste le premesse con cui si è aperto, significativamente, il contributo della Ministra Bellanova alla ripresa del Consiglio Afrifish in corso a Lussemburgo, chiamato alle conclusioni sulla Strategia Dal campo alla Tavola.



"Ho molto apprezzato", ha proseguito la Ministra Teresa Bellanova, "gli sforzi tesi a considerare le situazioni oggettive di partenza di ogni Stato membro, le circostanze nazionali, i progressi già conseguiti, l'importanza di una valutazione oggettiva costi/benefici e gli effetti sulla competitività del settore agro-alimentare europeo".


E ancora: "Sull'etichettatura nutrizionale ribadisco l'importanza di una informazione corretta e trasparente al consumatore e della sua formazione, elementi fondamentali da prendere in considerazioni per incoraggiare una dieta bilanciata. L’etichettatura fronte-pacco può avere una sua utilità ma non può essere presa a riferimento come “strumento” privilegiato o per classificare i prodotti alimentari in buoni o dannosi per la salute", ha ribadito la Ministra Teresa Bellanova.

Per questo, ha confermato, "E’ importante che l’Europa si muova in questa direzione. La strada giusta è uno schema comune basato su evidenze scientifiche e non discriminatorie. Quanto all'etichettatura di origine delle materie prime, l’Italia si è sempre schierata a favore della completa trasparenza delle informazioni al consumatore e della correttezza nei confronti dei produttori, ritenendola una opportunità per tutti i cittadini e gli agricoltori europei. Il timore di una distorsione di mercato è smentito dai fatti: le produzioni che da decenni utilizzano l’etichettatura obbligatoria, quali le carni bovine, l’ortofrutta, l’olio di oliva, non hanno mai provocato distorsioni né discriminazioni tra produttori dei diversi Stati membri. Accolgo dunque con favore la proposta della Presidenza sul punto, evidenziando però che gli studi di impatto previsti non dovranno in nessun modo trasformarsi in pretesto per bloccare un nuovo schema di etichettatura di origine", ha concluso la Ministra.

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PAC POST 2020: Raggiunto l’accordo politico in Consiglio. La nuova Politica Agricola sarà più sostenibile, competitiva ed inclusiva
MIPAAF, BELLANOVA: “SODDISFATTI DEI COMPROMESSI RAGGIUNTI SULLE NOSTRE PRODUZIONI BANDIERA”


21 ottobre 2020 – Dopo oltre 2 anni di negoziati, al Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura svoltosi in Lussemburgo gli Stati membri europei hanno raggiunto ieri a tarda notte un accordo generale sulla Politica Agricola Comune post 2020, accordo che andrà ora negoziato in trilogo con la Commissione e il Parlamento europeo.
L’intesa segna un’evoluzione storica dell’impianto tradizionale della politica agricola.
Per la prima volta, infatti, i fondi della PAC saranno assegnati in base ai risultati raggiunti anziché al mero rispetto delle norme di conformità. L’accordo prevede che ogni Stato Membro presenti un Piano strategico nazionale per la definizione e attuazione di tutti gli interventi, a seguito di un’analisi dei fabbisogni. Le Regioni, attraverso le proprie Autorità di Gestione, potranno continuare ad attuare gli interventi inerenti lo sviluppo rurale.

“Siamo molto soddisfatti dei compromessi raggiunti in merito alle nostre produzioni bandiera”, ha commentato stanotte la Ministra Bellanova.

E ancora: “Saremo finalmente in grado di attuare interventi di investimento e ristrutturazione nel settore dell’olio di oliva, a beneficio anche dei produttori danneggiati dalla xylella, così come di continuare a sostenere il settore vitivinicolo, ad esempio finanziando l’impianto di nuovi vigneti”.

La riforma, che entrerà in vigore il primo gennaio 2023 al termine dei due anni di transizione, presenta novità’ importanti. Tra queste le ambiziose disposizioni volte ad allineare la politica agricola europea alla sfida dei cambiamenti climatici e della sostenibilità.
Una percentuale minima del 30% delle spese del II pilastro (Sviluppo Rurale) dovrà essere destinata a misure agro-ambientali, ed almeno il 20% delle risorse del I pilastro (pagamenti diretti) dovranno essere allocate a schemi ecologici, ovvero a misure come l’inerbimento dei frutteti, la riduzione dei fitofarmaci e fertilizzanti, i metodi di agricoltura biologica e ulteriori pratiche agricole benefiche per l’ambiente.

Particolare attenzione viene poi dedicata ai giovani agricoltori e ai piccoli agricoltori. I primi potranno ad esempio beneficiare di un contributo per iniziare l’attività fino a 100.000 euro, mentre per i secondi è prevista maggiore semplificazione e l’esonero da eventuali tagli dei pagamenti diretti necessari per costituire una riserva anticrisi.

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