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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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Sottosegretario di Stato
On. Giuseppe L'Abbate
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

AGRICOLTURA: LE REGIONI INTERVENGANO CON PIANI DI ABBATTIMENTO SELETTIVI PER GLI UNGULATI

È sempre maggiore la frequenza di incidenti provocati dalla presenza di animali selvatici sulle strade italiane, stimati in circa 10.000 l'anno. Una problematica che necessita di un intervento immediato da parte delle Istituzioni finalizzato a contenere il proliferare dei cinghiali, passati da una popolazione di 900.000 capi in Italia nel 2010 a quasi 2 milioni di oggi. La questione è stata sollevata nuovamente in Senato, attraverso una interrogazione parlamentare alla quale ha risposto il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate.

"La legge 11 febbraio 1992, n. 157 è la normativa di riferimento per la protezione della fauna omeoterma ed il prelievo venatorio e affida alle Regioni la gestione faunistica, individuando alcuni strumenti per il contenimento della popolazione di cinghiali - dichiara il Sottosegretario L'Abbate - Tra questi: il prelievo venatorio, il divieto di rilascio di cinghiali, il divieto di foraggiamento, il controllo faunistico. Alcune Regioni hanno già regolamentato il prelievo di selezione degli ungulati appartenenti alle specie cacciabili anche al di fuori dei periodi e degli orari previsti dalla legge 157/1992 attraverso la predisposizione, secondo quanto previsto dalla legge 248/2005 e sentito il parere dell'ISPRA, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, di adeguati piani di abbattimento selettivi - spiega L'Abbate - distinti per sesso e classi di età. Tenendo conto dell'esigua consistenza del personale delle Amministrazioni regionali e provinciali, è previsto anche il coinvolgimento di altre figure specializzate che vengono autorizzate ad effettuare attività di controllo numerico delle specie faunistiche, attraverso coadiutori formati mediante appositi corsi validati sempre dall'ISPRA. Pertanto, invito le Regioni dove la popolazione di ungulati risulti eccessiva e che non abbiano ancora provveduto, ad adoperarsi con adeguati piani di gestione".

Alla Camera dei Deputati, inoltre, è in discussione la proposta di legge recante "Disposizioni di sostegno e semplificazione per il comparto agricolo" che introduce misure volte ad agevolare ulteriori interventi di contenimento, tra cui l'ampliamento dell'arco temporale nel quale è autorizzata la selezione. "Al fine di proteggere il patrimonio suinicolo nazionale da rischio di trasmissione del virus della peste suina - conclude il Sottosegretario Giuseppe L'Abbate - è in via di definizione, per l'approvazione urgente da parte di un prossimo Consiglio dei Ministri, la norma che istituisce i Piani di controllo e monitoraggio della evoluzione della malattia".

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21/10/2020, 14:30
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Mipaaf: oltre 4 milioni progetti di ricerca in agricoltura biologica. Firmato il Bando
Bellanova: “Sfida importante, puntiamo su un settore di eccellenza, solido e in crescita. Italia all’avanguardia, con 80 mila agricoltori impegnati”

Oltre 4 milioni per la ricerca in agricoltura biologica.
Sono quelli del bando appena pubblica per i progetti di ricerca in tema di agricoltura biologica, cui viene destinato un massimo di 300mila euro per singolo progetto.


Raggio d’azione dei progetti: miglioramento delle produzioni biologiche, innovazione dei processi produttivi delle imprese biologiche e garanzia del trasferimento tecnologico, fruizione e diffusione dei risultati raggiunti, diffusione dei benefici e vantaggi dell’agricoltura biologica.


“Negli ultimi dieci anni le superfici coltivate a bio nel nostro Paese, come evidenziano i dati del Sinab, sono aumentate del 79per cento, superando il 15per cento dell’incidenza di superficie sul totale coltivato”, dice la Ministra Teresa Bellanova. “I produttori che scelgono di coltivare con il metodo biologico le nostre campagne, i nostri paesaggi e il nostro ambiente oggi hanno superato quota 80 mila: nessun altro Paese in Europa vanta un numero di agricoltori bio così elevato. E, dato non indifferente, siamo al primo posto anche per gli ettari coltivati a cereali, ortaggi, agrumi e olivo. Facile comprendere dunque come la ricerca assuma un ruolo privilegiato e vada assolutamente sostenuta. Una sfida su eccellenza e qualità produttiva e ambientale che ci vede coinvolti con grande determinazione, anche alla luce della grande solidità dimostrata da questo segmento nei mesi di crisi sanitari ed economica”.


“Proprio stanotte”, prosegue la Ministra Bellanova, “abbiamo raggiunto un’intesa generale tra i Ministri dell’agricoltura europea sulla Pac post 2020, che segna un’evoluzione storica dell’impianto tradizionale della politica agricola europea e si dà come traguardo ambizioni rilevanti anche su sostenibilità e contrasto ai cambiamenti climatici. D’altra parte la Strategia Farm to Fork dà come obiettivi entro il 2030, il 25per cento delle superfici agricole condotte in regime biologico, e la riduzione contestuale dei fitofarmaci di sintesi e degli antibiotici come fertilizzanti chimici.
Dopo i 5 milioni di euro per favorire la diffusione degli alimenti biologici nelle mense scolastiche, questo ulteriore stanziamento è un altro passo di grande importanza. Ricerca e Innovazione sono infatti nel DNA dell’agricoltura biologica, un settore sempre alla ricerca di strategie tecnico-agronomiche innovative per rispondere alle problematiche che i produttori si trovano quotidianamente ad affrontare. Soluzioni innovative che non di rado si diffondono all’intero settore agricolo.

L’agricoltura biologica assume dunque un ruolo prezioso e trainante rispetto a un’agricoltura, quella italiana, che nel suo insieme è all’avanguardia in tema di sostenibilità delle tecniche produttive. L’impegno è dare continuità a questo percorso dinamico di miglioramento e innovazione che non può e non deve arrestarsi.
Abbiamo sempre più bisogno che l’innovazione si traduca in soluzioni operative “testate” in campi reali e non solo nei siti di ricerca e sperimentazione.
Ed è proprio per questo che uno dei requisiti obbligatori del bando è la partecipazione effettiva di aziende biologiche e biodinamiche. Come altro elemento essenziale è che i risultati siano resi fruibili in maniera semplice ed immediata ad agricoltori, tecnici e altri soggetti interessati”.

NOTA TECNICA

I progetti di ricerca devono perseguire miglioramento delle produzioni biologiche, dell’innovazione dei processi produttivi delle imprese biologiche e devono garantire il trasferimento tecnologico, la fruizione e diffusione dei risultati della ricerca, nonché la diffusione dei benefici e vantaggi dell’agricoltura biologica.
Potranno essere presentati da Università, Enti pubblici e Enti privati che hanno tra gli scopi statutari la ricerca e la sperimentazione e che non perseguono scopo di lucro, avvalendosi anche di più siti operativi, dovranno avere la caratteristica della “concretezza”, con il coinvolgimento diretto di aziende agricole biologiche o biodinamiche (che non devono avere ricevuto, negli ultimi due anni, alcun provvedimento sanzionatorio o di non conformità), favorendo così l’applicazione dei risultati della ricerca alla realtà produttiva.

Le aziende individuate dovranno essere coinvolte sin dalla fase della predisposizione della proposta progettuale, ossia il loro coinvolgimento non potrà essere limitato alla messa a disposizione dell’Ente che promuove la ricerca delle strutture aziendali.


Le tematiche di ricerca che potranno essere oggetto di cofinanziamento sono: miglioramento genetico in Agricoltura Biologica; riduzione degli input esterni nella Produzione Biologica; trasformazione dei prodotti biologici; Florovivaismo biologico; Piante officinali biologiche e piante aromatiche biologiche; agroecologia nell’azienda biologica; Meccanizzazione; Sviluppo sostenibile del territorio e tutela ambientale, forestale e paesaggistica.
La definizione delle tematiche e l’approccio partecipato previsto dal bando sono frutto di un percorso di condivisione con il settore biologico, attraverso il coinvolgimento del “Comitato permanente di coordinamento per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica”. Il Comitato, istituito nel 2016 con funzioni di indirizzo strategico per i progetti di ricerca nel settore biologico, prevede la partecipazione delle Regioni, delle rappresentanze di settore e degli Enti vigilati dal Ministero.
I progetti presentati, della durata massima di 3 anni, dovranno prevedere attività di sperimentazione svolta anche presso le aziende coinvolte e garantire la più ampia diffusione possibile dei risultati ottenuti.

Costituiscono elementi qualificanti, nonché requisiti premianti, il conferimento, da parte del ‘Soggetto proponente’, di borse di studio nell’ambito dell’attività progettuale nonché il coinvolgimento, nell’attività progettuale di: studenti delle scuole superiori ad indirizzo agrario; aziende biologiche ubicate nelle isole; aziende biologiche ubicate in territori montani; aziende biologiche ubicate nei biodistretti; aziende biologiche facenti capo a giovani imprenditori (meno di 40 anni); associazioni che, senza finalità di lucro, abbiano tra gli scopi statutari la ricerca in agricoltura.

Le procedure di presentazione delle proposte progettuale, di valutazione delle stesse e di concessione del contributo sono descritti nel dettaglio nel testo dell’avviso pubblico che sarà a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sul sito internet del Mipaaf www.politicheagricole.it e del SINAB www.sinab.it.

Sui medesimi indirizzi saranno pubblicate le graduatorie e tutte le informazioni relative allo svolgimento ed alla finalità di ciascun progetto di ricerca.

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21/10/2020, 18:23
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Piano rigenerazione olivicola della Puglia
Interventi per i frantoi: prorogati al 6 novembre i termini per le domande delle aziende comprese nel secondo elenco beneficiari

Corre velocemente l’attuazione della misura a regia nazionale dedicata agli aiuti ai frantoi nell’ambito del Piano di rigenerazione olivicola della Puglia.
Mentre sono già stati pagati da Agea i primi 2milioni 716mila 901 euro (pari al 65per cento del totale richiesto di 4milioni 179mila 849 euro) alle 161 aziende ammesse delle 168 che avevano inoltrato domande di aiuto a valere sul primo elenco beneficiari definito in seguito alla ricognizione preventiva effettuate dall’Agenzia per snellire e semplificare il procedimento amministrativo, sono stati prorogati al 6 novembre i termini per la presentazione delle domande di aiuto relative al secondo elenco beneficiari.
Ovvero i termini per quelle aziende che, a partire dal 25 maggio, pur non essendo ricomprese nel primo elenco, hanno comunque successivamente presentato la loro candidatura corredata da documentazione idonea a dimostrare di poter essere beneficiari della misura, così come da dettaglio esplicativo della stessa.
La proroga si è resa opportuna, informa Agea, “considerata la complessità della fase istruttoria riguardante la numerosa documentazione integrativa presentata per le diverse fattispecie da parte dei beneficiari”.
Anche in questo caso, alle aziende che ne avranno diritto, sarà corrisposto l’anticipo del 65 per cento del contributo.
Con una dotazione pari a 35milioni di euro, la misura è destinata ai frantoi oleari, incluse le cooperative di trasformazione nel settore oleario con gli stabilimenti ubicati nell’area infetta da xylella, che hanno “ridotto o interrotto l’attività molitoria e subito un decremento della produzione di olive nella campagna di commercializzazione 2018-2019 o in quelle precedenti nel caso di chiusura dell’attività riconducibile alla xylella”.

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21/10/2020, 20:09
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22/10/2020

Mipaaf_Bilaterale della Ministra Bellanova con la Commissaria Kyriakides


BELLANOVA: “NO A SCHEMI OPACHI E FUORVIANTI.
NELL’ETICHETTATURA FRONTE-PACCO INFORMAZIONI TRASPARENTI E CONSUMATORE AL CENTRO. ESCLUSIONE PER DOP E IGP ”


“Chiediamo un nuovo inizio. Che metta al centro della riflessione il consumatore e i prodotti di qualità, senza farsi condizionare dagli schemi esistenti ma basandosi su rigore scientifico e valutazione a tutto campo degli strumenti necessari ad incentivare l’adozione di diete equilibrate”.
Così la Ministra Teresa Bellanova aprendo stamane l’incontro, in videoconferenza, con la Commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides per un confronto che la stessa Commissaria aveva sollecitato dopo la presentazione all’Agrifish nel settembre scorso della posizione sul tema etichettature nutrizionali fronte-pacco sostenuta da Italia, Repubblica ceca, Romania, Ungheria, Grecia, Cipro e Lettonia.

“Considero questa sollecitazione un segno di attenzione verso le posizioni che l’Italia esprime su questo punto, in sintonia con altri Stati membri”, ha infatti voluto sottolineare Bellanova.

Che dopo aver riepilogato i punti qualificanti del non-paper ha rilanciato, chiedendo alla Commissione di immaginare una strategia più ampia dove a schemi di etichettatura trasparenti si affianchino campagne informative ed educative di massa sull’importanza di diete bilanciate. “Come dimostrano le statistiche OMS, nei Paesi dove le etichettature nutrizionali fronte pacco con messaggi semplificati e uso del colore sono in vigore da anni il risultato in termini di lotta all’obesità è nullo. Questo non sorprende: correggere stili di vita sbagliati richiede molto di più che un semaforo”.

“Per noi”, ha evidenziato Bellanova, “è importante informare in modo trasparente e corretto il consumatore, che va convinto senza stratagemmi e paternalismo. Non è il singolo prodotto a creare un danno ma il complesso della dieta e gli stili di vita”.

Quindi, sul merito dell’iniziativa legislativa della Commissione annunciata nella Strategia “dal campo alla tavola”, Bellanova ha sollecitato il cronoprogramma dei prossimi step e ribadito i temi sensibili quali il dilemma tra volontarietà e obbligatorietà di un possibile schema europeo e l’esclusione delle Dop e Igp dall’etichettura fronte-pacco.

“Si dovrebbe ragionare su un sistema volontario ma esclusivo, per evitare la frammentazione sul mercato interno”, ha proposto la Ministra sul primo punto. Quanto al secondo, ha esortato ad evitare il corto circuito di politica agricola per cui lo stesso prodotto è riconosciuto, tutelato e promosso sui mercati esteri per le sue caratteristiche intrinseche come un prodotto di qualità e contemporaneamente rischia di essere sconsigliato per la salute del consumatore”.



NON PAPER - SCHEDA TECNICA


Il non paper è stato illustrato dalla Ministra Teresa Bellanova nel corso del Consiglio Agrifish a Bruxelles del settembre scorso.

Il documento è sostenuto al momento da sei Paesi europei: Repubblica ceca, Cipro, Grecia, Lettonia, Romania e Ungheria.

Ruota attorno a precisi punti fermi:

-Necessità di un dibattito aperto sul migliore approccio alle etichettature nutrizionali, evitando che schemi sviluppati dal mercato e già esistenti e “opachi” condizionino i decisori pubblici su un tema con conseguenze in materia di salute, mercato interno e valori culturali;

-Esclusione delle DOP e IGP e dei prodotti considerati ingredienti (olio) da futuri schemi UE;

-Contenuto educativo degli schemi di etichettatura nutrizionale, che non devono fornire giudizi complessivi sul valore nutrizionale dei prodotti;

-Inefficacia dell’uso del colore, definito “banalizzante”, in questo tipo di schemi;

-Volontarietà dello schema;

-Riferimento ai necessari apporti giornalieri di elementi nutrizionali anziché a 100 gr;

-Adeguata considerazione delle diete tradizionali e della cultura gastronomica dei diversi stati europei.

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22/10/2020, 16:10
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Mipaaf: Bilaterale tra la Ministra Bellanova e il DG dell’OIV, Paul Roca.

Bellanova: "Necessario reciprocità per rafforzare l’organizzazione. Bene apertura alla Cina. Rischio dalla posizione russa sull'etichettatura dei vini”.

Il piano strategico 2020-2024 dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, il possibile ruolo dell’Italia, in considerazione del peso che il nostro Paese ha nel settore vitivinicolo, e le strategie da attuare per sostenere il comparto, tra i più economicamente colpiti dalla crisi generata dal Coronavirus.

Sono stati questi alcuni dei temi trattati nel corso del bilaterale svoltosi oggi al Ministero tra la Ministra Bellanova e il Direttore Generale dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, Pau Roca. Un confronto cordiale che ha toccato a 360gradi le questioni relative al settore e si è voluto soffermare anche sul futuro, a partire da export e internazionalizzazione.

“L’Italia mantiene un forte interesse nelle attività dell’OIV e in quanto primo produttore mondiale di vino ha interesse ad un rafforzamento dell’Organizzazione, in termini di membri e di capacità di indurre il rispetto di standard comuni”, ha affermato Bellanova nel corso del colloquio. E ancora: “Stiamo attraversando tutti un momento molto difficile e delicato a causa della pandemia e in questo contesto l’intero settore del vino, dai produttori alle aziende, sta vivendo una fase di seria difficoltà che ci preoccupa molto. Oggi più che mai ritengo quindi che l’OIV abbia una grande responsabilità nel fornire il supporto tecnico e scientifico necessario ad aiutare il settore e confermo la volontà italiana di contribuire al meglio”.

“Per ottenere risultati soddisfacenti”, ha proseguito, “è necessario un reciproco supporto. Siamo disponibili a continuare a sostenere le iniziative dell’organizzazione e nel contempo auspichiamo che le nostre richieste in ambito OIV ricevano la massima considerazione”.

Per quanto riguarda i mercati esteri, la Ministra ha sottolineato l’apprezzamento italiano per gli sforzi volti ad avvicinare la Cina, un attore sempre più importante sui mercati mondiali, e ha espresso preoccupazione per la recente norma russa sull’etichettatura dei vini, “che sta danneggiando il nostro export ed appare lontana dagli standard OIV”. In materia di promozione, Bellanova ha convenuto sull’opportunità di vagliare nuove iniziative, tra cui la possibilità di un padiglione OIV all’Expo di Osaka 2025, pur con attenzione alla sostenibilità finanziaria.

Nel confronto è stato anche affrontato il tema della trasformazione digitale del settore vitivinicolo, su cui il Direttore Generale dell’OIV ha riconosciuto la leadership italiana e le possibilità di un’accresciuta cooperazione.

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22/10/2020, 19:50
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MIPAAF, RIUNIONE TAVOLO ORTOFRUTTA
BELLANOVA: “SCRIVERE INSIEME LA NUOVA STRATEGIA PER RILANCIARE E RAFFORZARE IL SETTORE”

Interventi tesi a ristorare i produttori ortofrutticoli per i danni subiti in conseguenza di eventi calamitosi verificatisi nel corso dell’anno; difficoltà crescenti nel controllo dei parassiti; attuazione del catasto ortofrutticolo; sviluppo della logistica; valorizzazione delle strutture mercantili, incentivazione dei fondi mutualistici, rafforzamento del sistema delle OP e valorizzazione del ruolo dell’interprofessione. Sono state queste le principali tematiche affrontate nel corso del Tavolo Ortofrutticolo Nazionale svoltosi nel tardo pomeriggio di ieri al Mipaaf in modalità videoconferenza, il primo dopo la costituzione ufficiale avvenuta con il Decreto 2463 del 6 marzo 2020.

“Siamo di ritorno da Lussemburgo dove nel corso del Consiglio Agrifish è stato negoziato l’accordo generale sulla riforma della Pac. L’attuale sistema dell’OCM per il settore ortofrutticolo sarà mantenuto nell’ambito del Piano Strategico della futura Pac”. Così la Ministra Teresa Bellanova aprendo il Tavolo.

“E’ la prima opportunità da cogliere”, ha proseguito Bellanova, “per integrare maggiormente in modo più centrale il settore sull’agro-alimentare italiano. Anche il budget è rimasto aperto e questo non è banale, a fronte invece di riduzioni progressive in altri settori. Abbiamo a disposizione tutti gli strumenti per modernizzare e innovare il settore migliorandone la competitività e per un percorso utile a migliorare la resilienza delle nostre aziende, in particolare per eventi catastrofali sia di carattere climatico che fitopatologico. Altre opportunità saranno quelle offerte dal Recovery, soprattutto per quanto concerne la soluzione di problemi strutturali come quello della logistica. Occorre dunque una strategia condivisa”, ha esortato Bellanova, “per il rafforzamento e il rilancio del comparto. Inutile dire che dobbiamo lavorare da subito tutti insieme e in modo fattivo ed efficace per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti”.

Nel merito della riforma della Pac, Bellanova ha dunque evidenziato: “Siamo riusciti ad inserire una disposizione nel quadro dei Programmi Operativi che consente di sostenere le spese per la costituzione dei fondi mutualizzazione e ad ottenere anche la possibilità di utilizzare una percentuale dei pagamenti diretti da destinare a coprire la parte privata dei fondi di mutualizzazione: abbiamo quindi a disposizione un quadro di strumenti senz’altro più efficaci per dare finalmente una risposta concreta ed efficace sulla gestione del rischio”.

La Ministra ha poi indicato anche gli altri elementi positivi per il settore raggiunti sempre nell’ambito dell’accordo, come l’aumento dei prodotti eleggibili (tra cui il mais dolce e la patata americana) o la possibilità di prevedere nei pagamenti accoppiati anche le patate.

Infine il riferimento alla necessità, oramai indifferibile, di intraprendere in modo unitario e condiviso il percorso della sostenibilità certificata. “E’ una concreta opportunità di crescita per il settore, non solo un obbligo derivante dalle nuove Comunicazioni della Commissione”.

Al Tavolo, inoltre, è emersa la volontà di costituire gruppi di lavoro ad hoc per definire proposte su questioni specifiche.
Primi due gruppi di lavoro costituiti quelli su “logistica e interventi strutturali” e su “sostenibilità ambientale, economica e sociale”.

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23/10/2020, 20:30
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La chiusura anticipata e festiva al pubblico di ristoranti, pub, bar e pizzerie rappresenta un ulteriore colpo per i comparti agroalimentare, vitivinicolo e della pesca del nostro Paese. Plaudo, pertanto, alla sensibilità del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il quale ha già annunciato misure di ristoro nell'illustrare il nuovo DPCM con le nuove azioni restrittive finalizzate al contenimento del Covid-19. Spetta al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e agli stakeholder delle filiere primarie interessate saper indirizzare i fondi verso strumenti utili e lungimiranti. Dobbiamo, infatti, sostenere l'oggi e proiettarci al futuro per rilanciare le imprese italiane colpite. Siamo già al lavoro per non lasciare indietro nessuno e, come sempre, siamo disponibili all'ascolto e al confronto. Le misure anti-Covid19 sono, purtroppo, inevitabili ed è pertanto importante concentrarsi sul fare piuttosto che sulle polemiche, anche perché di proposte dagli altri fronti politici se ne vedono poche, seppur sarebbero ben accette. Una parte rilevante la giochiamo noi tutti consumatori: prestando attenzione nel preferire prodotti locali attraverso i consumi quotidiani, possiamo dare davvero un sostegno concreto ed efficace alle tante eccellenze italiane. Sia che si stia acquistando prodotti di prima necessità, sia che si opti per una cena d'asporto dal ristorante di fiducia.

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25/10/2020, 18:28
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Puglia, Operazione “Grande Carro”
Mipaaf, Bellanova: “Non permetteremo alla mafia di mettere le mani su fondi preziosi per l’agricoltura sana. Nessuno può rubare futuro ai nostri giovani. Lo Stato c’è”

“Non permetteremo mai alla mafia di mettere le mani sui fondi destinati all’agricoltura. Lo Stato c’è e il mio ringraziamento va ai Carabinieri del Ros, al Comando Tutela Agroalimentare dei Carabinieri e alla Dda di Bari”.

Cosi la Ministra Bellanova commenta l’operazione della Procura Distrettuale Antimafia di Bari, dei Carabinieri del ROS e del Comando Tutela Agroalimentare che hanno eseguito un'ordinanza di misure cautelari emessa dal Tribunale di Bari, a carico di 48 persone. Disarticolando, si legge, “un sodalizio mafioso nell’entroterra foggiano, attivo anche nella illecita percezione delle erogazioni comunitarie in danno dell’agricoltura”

“Da anni persone senza scrupoli, secondo quanto emerge dalle indagini, mettevano le mani sui fondi europei destinati all’agricoltura, intimidendo gli agricoltori con minacce e violenze, fino ad arrivare al sequestro di persona. Crimini intollerabili, che si aggiungono al danno di sottrarre importanti fondi europei destinati all’agricoltura. Tutto questo è imperdonabile. Più che mai oggi. Un'operazione importante che conferma inoltre ancora una volta la cogenza della riforma dei reati in materia agroalimentare e del codice antimafia. Non dobbiamo abbassare mai la guardia e continuare a contrastare ogni forma di illegalità a difesa dell’economia sana, in un contesto dove risulta significativo il rischio di infiltrazioni nel tessuto produttivo locale, soprattutto in questo momento in cui molti si trovano in sofferenza per la crisi economica in atto", prosegue la Ministra.

“L’agricoltura, quella sana, e che rappresenta la maggior parte della Puglia, è fatta di uomini e donne che amano la propria terra e il proprio lavoro, e di giovani, sempre di più, che vogliono investire in questo settore e rinnovarlo con un importante sguardo al futuro. Noi lavoriamo per questa agricoltura e queste imprese, e non ci stancheremo mai di farlo” conclude la Ministra. “Nessuno può pensare di rubare il futuro ai nostri giovani”.

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27/10/2020, 14:44
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AGRICOLTURA: LA ZOOTECNIA DA LATTE PROTAGONISTA DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA

Alle inevitabili conseguenze del lockdown affrontato per fronteggiare l'avanzata della pandemia Covid-19, per la zootecnia da latte italiana anche il 2021 si prospetta poco roseo. Sembrerebbe, infatti, che si assisterà ad un calo del prezzo che scenderà sino a 355 euro per 1.000 litri. Le preoccupazioni per il futuro del comparto sono emerse nel corso di una interrogazione parlamentare, a cui ha risposto il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate, dove sono state sollevate richieste sugli interventi di sostegno previsti alla luce dei nuovi finanziamenti comunitari.

"Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un programma di riforme a lungo termine da realizzare grazie ad un sostegno finanziario su larga scala ad investimenti pubblici in grado di rendere le economie degli Stati membri più resilienti e meglio preparate per il futuro - dichiara il Sottosegretario L'Abbate - Investimenti e riforme dovranno essere incentrate sulle sfide e sulle esigenze connesse alla transizione verde e digitale. In quest'ottica, tra le proposte avanzate dal Ministero delle Politiche Agricole, vi sono i contratti di filiera e di distretto a cui riservare almeno 1 miliardo di euro. Il rafforzamento dei rapporti tra produzione agricola e mondo della trasformazione e commercializzazione, al fine di realizzare una più equa distribuzione del valore è uno degli obiettivi più importanti per il comparto della zootecnia da latte - prosegue il Sottosegretario alle Politiche Agricole - risorse adeguate saranno rivolte ad aumentare il tasso di innovazione delle aziende, alla promozione e alla pubblicità di prodotti di qualità certificata o biologici, alla ricerca e sperimentazione. Il miglioramento dei rapporti di filiera incentiverà, inoltre, il contrasto al caporalato nella misura in cui - conclude il Sottosegretario Giuseppe L'Abbate - la promozione di un tessuto di aziende agricole sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale è essenziale per assicurare condizioni di lavoro dignitose".

Gli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza si sommano alle azioni già intraprese a livello comunitario e italiano come la concessione di aiuti all'ammasso privato di burro, latte scremato in polvere, formaggi DOP che ha contributo a stabilizzare il mercato dopo la chiusura del canale Ho.re.ca. A ciò si aggiungono le risorse stanziate per il Fondo nazionale per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, fortemente potenziato nel corso del 2020 nonché, infine, l'esonero contributivo per i mesi di gennaio-giugno 2020 a favore di tutti gli allevatori.?

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27/10/2020, 21:36
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27.10.2020

Mipaaf - NutrInform Battery: Firmato il decreto che introduce il logo del modello di etichettatura volontaria italiana.
Bellanova: “Poniamo al centro il consumatore e i principi della dieta Mediterranea”.

Informazioni chiare, semplici ma allo stesso tempo complete, che consentono al consumatore di fare scelte pienamente consapevoli per la propria alimentazione.

E’ stato firmato dalla Ministra Bellanova il decreto che introduce il logo nutrizionale facoltativo denominato “NutrInform Battery”, finalizzato a rendere più facilmente leggibili da parte dei consumatori le informazioni nutrizionali degli alimenti e ne sancisce le norme relative al suo utilizzo.

Una volta firmato da tutti e tre i Ministeri competenti (Sviluppo Economico, Salute e Politiche Agricole), il provvedimento sarà inviato per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Il logo indica il contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale presente in una singola porzione di alimento. Il contenuto energetico è espresso sia in Joule che in Calorie mentre il contenuto di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi. Inoltre, all’interno del simbolo a “batteria” è indicata la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alle quantità giornaliere di assunzione raccomandata.

"Oggi finalmente possiamo presentare il logo nutrizionale facoltativo italiano, il Nutrinform, che prende in considerazione il fabbisogno quotidiano di sostanze nutritive, in modo da favorire una scelta consapevole da parte dei consumatori per un’alimentazione sana, variata e bilanciata”, Cosi la Ministra Teresa Bellanova.
"Siamo soddisfatti del lavoro fatto insieme alla filiera agroalimentare e ai ministeri della Salute e dello Sviluppo economico e siamo convinti della bontà di questo sistema che mette al centro il consumatore e non il mercato globale, valorizza la capacità critica del cittadino che non deve essere fuorviato da colori o immagini che nulla hanno di scientifico e difende il patrimonio unico della dieta mediterranea”, ha sottolineato la Ministra. “Ora ci aspettiamo che il nostro sistema venga opportunamente valutato dall’Europa dal punto di vista scientifico, in quanto esperienza nazionale”.

“La dieta e il benessere alimentare sono concetti molto più complessi di un algoritmo – ha continuato Bellanova – e ancora una volta voglio ribadire un concetto per me fondamentale: i consumatori hanno diritto a essere informati correttamente e le nostre eccellenze alimentari non possono essere penalizzate da semafori. La promozione di stili alimentari sani richiede un approccio multidisciplinare, incentrato sul concetto di 'dieta salutare'.
Il NutrInform è la nostra alternativa al Nutriscore, ma è di gran lunga migliore.
Non è penalizzante, non dà patenti di buono o cattivo: informa”.

“Per questo motivo”, conclude la Ministra, “ci stiamo impegnando con tutte le forze nei tavoli europei affinché su un tema così importante, quale l’alimentazione, non si scelgano soluzioni semplicistiche, come l’etichettatura a semaforo, ma sia avviata una valutazione di impatto seria relativamente alla futura legislazione europea in materia di etichettatura nutrizionale fronte-pacco. Vogliamo che la Commissione si orienti verso uno schema volontario capace di informare in modo trasparente il consumatore, senza orientarne le scelte e senza penalizzare, in maniera paradossale, prodotti mediterranei come l’olio che sono alla base dell’alimentazione del nostro Paese e di cui secoli di tradizione ci hanno mostrato i benefici effetti sulla salute e il benessere umani”.

Il provvedimento, adottato ai sensi dell’art. 35 del Reg. (CE) n. 1169/2011, che prevede la possibilità per gli Stati Membri di raccomandare l’indicazione delle informazioni nutrizionali obbligatorie, previste dallo stesso regolamento, anche con altre forme di espressione, ivi inclusi simboli grafici, allo scopo di facilitare la comprensione del contenuto dell’etichetta, è frutto di un lungo percorso di condivisone con la filiera agroalimentare e di approfondimenti scientifici svolti prima dalla Società IRI - Information Resources Inc. Italia e poi dall’Istituto Superiore di Sanità e dal CREA, che hanno testato questo tipo di etichettatura su campioni rappresentativi di consumatori.

NOTE TECNICHE
Il provvedimento definisce le norme relative all'utilizzo del logo nutrizionale facoltativo “NutrInform Battery”, finalizzato a rendere più facilmente leggibili da parte dei consumatori le informazioni nutrizionali obbligatorie ai sensi del Reg. (CE) n. 1169/2011.

Il logo indica il contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale presente in una singola porzione di alimento.
Il contenuto energetico è espresso sia in Joule che in Calorie mentre il contenuto di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi.
All’interno del simbolo a “batteria” è indicata la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alle quantità giornaliere di assunzione raccomandata.
A tale scopo gli operatori dovranno fare riferimento alle Assunzioni di Riferimento, ovvero le quantità giornaliere medie raccomandate di energia e nutrienti, indicate nell’Allegato XIII del Regolamento (UE) n. 1169/2011.
L’indicazione nel simbolo a “batteria” consente quindi di capire quanto i nutrienti contenuti in un dato alimento contribuiscono percentualmente alle esigenze quotidiane di un adulto di riferimento.

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