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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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MIPAAF_ DL PESTE SUINA: INCONTRO CON LE REGIONI

BELLANOVA: “PUNTI FERMI PER PREVENIRE LA DIFFUSIONE DELL’INFEZIONE”


“Ho deciso di proporre un decreto legge per disporre l’adozione del Piano regionale di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiali da parte delle Regioni, con le finalità di prevenire la diffusione della peste suina africana”. Così la Ministra Teresa Bellanova al tavolo con gli Assessori regionali all’agricoltura convocato nel pomeriggio in videoconferenza sul tema specifico.

“Da quando mi sono insediata”, ha tenuto a evidenziare la Ministra, “non c’è stato un giorno in cui non mi siano arrivate proteste da parte di imprenditori, cittadini e amministratori locali sui problemi causati dalla eccessiva proliferazione di cinghiali. Per affrontare responsabilmente la situazione, ho assunto un’iniziativa concordata con il Ministero della Salute, che ha la responsabilità di presentare ogni anno alla Commissione Europea un piano di intervento per il contrasto della Peste Suina Africana”, ha proseguito Bellanova, “anche perché non è ancora risolto il problema in Sardegna dove la PSA è presente dal 1978 oltre al fatto che la malattia si sta pericolosamente avvicinando ai nostri confini, dopo i recenti casi in Belgio, quelli incerti in Francia e gli ultimi in Germania. Se dovesse arrivare in Italia non possiamo farci trovare impreparati” ha sollecitato, “perché la norma in base alla quale presentiamo il Piano di contrasto a Bruxelles prevede un intervento solo in caso di infezione conclamata, mentre nel frattempo occorre potenziare i controlli, a tutti i livelli”.

Da qui la decisione di proporre il Decreto-Legge per l’adozione del Piano di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiali da parte delle Regioni, con le finalità di prevenire la diffusione della Psa.
“L’unica differenza rispetto alla norma attuale”, ha spiegato la Ministra “è che si deve intervenire a fini preventivi”. Quanto al resto la proposta non apporta sostanziali modifiche all’impianto normativo attuale, perché “i controlli previsti sono già obbligatori, devono però essere rafforzati”.

“Attendiamo i vostri suggerimenti”, ha detto Bellanova agli assessori regionali, dopo aver ascoltato i loro interventi. “Nell’ultima riunione del Consiglio dei Ministri Europei la questione si è riproposta; la Cina ha bloccato le importazioni di carni suine dalla Germania a causa della Psa e tutti i produttori sono fortemente preoccupati. Se questo accadesse anche a noi sarebbe un serio problema. Il mio intento”, ha concluso, “è mettere dei punti fermi rispetto ad un problema serio che va affrontato con serietà e determinazione, senza perdere ulteriore tempo”.

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28/10/2020, 19:45
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Disciplinare di produzione del Prosecco Rosé Doc: via libera dall’Unione Europa

MIPAAF, BELLANOVA: “OTTIMA NOTIZIA. UNA NUOVA DOC PER RAFFORZARE E CONQUISTARE I MERCATI INTERNAZIONALI. DIMOSTRA E RILANCIA L’IMPORTANZA DEL COSTANTE CONFRONTO CON L’INTERA FILIERA”.

“Il via libera europeo al disciplinare di produzione del Prosecco Rosé Doc con la modifica da noi richiesta che rende possibile contare sulla nuova tipologia, è un’ottima notizia. Che consente ai produttori di un vino che da sempre oltre confine riscuote uno straordinario successo, di presidiare e conquistare un mercato sempre più ampio e che negli ultimi anni ha registrato una crescita sempre più importante in termini economici e di quantitativi. Parliamo di un esercito di 11.460 viticoltori, 1.192 aziende vinificatrici, 347 case spumantistiche che concorrono al successo senza eguali di una denominazione tutta made in Italy, diventata emblema e indiscussa bandiera nel mondo. L’accoglimento della nostra richiesta sarà traino per l'intero sistema vitivinicolo nazionale che a causa della pandemia ha registrato una contrazione del valore delle vendite all'estero dopo il record fatto segnare lo scorso anno con oltre 6 mld di euro e che sta soffrendo in modo evidente anche per gli evidenti problemi che il canale della ristorazione sta affrontando”.

Così la Ministra Teresa Bellanova commenta la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Ue dell’approvazione della comunicazione di modifica richiesta dal Mipaaf del Disciplinare di produzione del Prosecco DOP. Modifica tesa all’introduzione della tipologia Rosè con obbligo dell’indicazione d’annata.

La richiesta di modifica al disciplinare di produzione della Dop Prosecco con l’introduzione della nuova tipologia era stata inviata dall’Italia a Bruxelles nel maggio scorso.
Il nome deciso dal Consorzio di tutela del Prosecco Doc per il nuovo vino è “Prosecco spumante rosé millesimato”.

“Un vino, il Prosecco, che tutto il mondo ci invidia e che in molti tentano di imitare e contraffare”, prosegue Bellanova. “Lo dimostra tra gli altri il tentativo di contraffazione che nei mesi scorsi abbiamo stroncato in Veneto in una catena di supermercati grazie all’impegno dell’Icqrf. La lotta alla contraffazione a difesa dei nostri prodotti e contro l’usurpazione delle nostre indicazioni geografiche è sempre tra le nostre priorità. Dei 486 milioni di bottiglie prodotte di Prosecco, circa il l'80% prende la via dell'export. Un tassello importante del nostro made in Italy e della nostra forza sui mercati mondiali, che adesso acquista ancora più peso e rilevanza”.

“La mia attenzione e vicinanza al questo straordinario settore è evidente”, conclude la Ministra Bellanova. “Lo dice l’interlocuzione costante con cui in questi mesi abbiamo insieme definito le misure necessarie per fare fronte all’emergenza per mettere in sicurezza le nostre eccellenze e le nostre imprese. Un’interlocuzione che, ne sono sicura, deve intensificarsi proprio sulla strategia mirata all’export e all’internazionalizzazione perché è da aziende e operatori che devono arrivare le indicazioni per ottimizzare le strategie e le politiche mirate. Su questo siamo già al lavoro. Questo periodo va affrontato con il massimo del confronto e della condivisione, con la filiera istituzionale, a partire dalle Regioni, come con l’intera filiera”.

Note tecniche

Di seguito il dettaglio della richiesta italiana accolta dall’Unione Europea:

1. Prosecco DOP — Spumante rosé — nella categoria VS e VSQ
È inserita la tipologia spumante rosé al fine di introdurre nella denominazione una produzione di spumante ottenuto da vitigni Glera B. e Pinot nero vinificato in rosso.

2. Prosecco DOP — Spumante rosé — Base ampelografica
La tipologia spumante rosé prevede la seguente composizione di varietà di viti: Glera B. minimo 85 %, massimo 90 %; Pinot nero vinificato in rosso minimo 10 %, massimo 15 %. Detta composizione permette di ottenere la colorazione «rosé».

3. Prosecco DOP — Spumante rosé — Resa di uva ad ettaro e titolo alcolometrico volumico naturale minimo
La resa massima di uva della varietà Pinot nero è stata stabilita a 13. 500 kg/ha per consentire una maggiore concentrazione di sostanza colorante ed una maggiore stabilità della stessa.
Il titolo alcolometrico volumico naturale minimo è stato indicato a 9 % vol.

4. Prosecco DOP — Spumante rosé — Elaborazione
La tipologia deve essere prodotta esclusivamente per fermentazione naturale a mezzo autoclave con un periodo di elaborazione non inferiore a 60 giorni. Tale modalità di produzione consente al lievito di rilasciare dei composti come le mannoproteine le quali svolgono un’azione protettiva della sostanza colorante nei confronti dell’ossidazione e dell’anidrite solforosa, inoltre conferisce una maggiore complessità olfattiva e gustativa.

5. Prosecco DOP — Spumante rosé — Pratiche enologiche
E’ consentita nelle partite di prodotto destinate alla preparazione del vino spumante rosé e vino spumante di qualità rosé, l’aggiunta di prodotti ottenuti dalla vinificazione di uve Pinot nero, in quantità non inferiore al 10 % e non superiore al 15 %, a condizione che il vigneto, dal quale provengono le uve Glera B. impiegate nella vinificazione, sia coltivato in purezza varietale o comunque che la presenza di uve Pinot nero, in aggiunta a quello consentito per tale pratica, non superi la percentuale del 15 %.

6. Prosecco DOP — Spumante rosé — Caratteristiche al consumo
In conseguenza della introduzione della tipologia spumante rosé, sono indicate le caratteristiche fisico chimiche ed organolettiche.

7. Prosecco DOP — Spumante rosé — Etichettatura termine millesimato
Nell’etichettatura di tale tipologia è obbligatorio indicare il termine millesimato, seguito dall’anno di produzione delle uve in conformità all’articolo 49, comma 1 del regolamento delegato (UE) 2019/33della Commissione.

8. Prosecco DOP — Spumante rosé — Immissione al consumo
È prevista l’immissione al consumo a partire dal primo gennaio dell’anno successivo a quello della vendemmia al fine di consentire un maggior affinamento del prodotto.
https://www.agraria.org/vini/prosecco-doc-rose.htm" target="_blank

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29/10/2020, 15:47
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Sottosegretario di Stato
On. Giuseppe L’Abbate
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

AGRICOLTURA: IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA LA RIFORMA DEL SERVIZIO FITOSANITARIO NAZIONALE

Gli schemi di decreto legislativo relativi al riordino del Servizio fitosanitario nazionale, dei settori sementi, dei fruttiferi e delle ortive, della vita hanno ottenuto l’approvazione nell’odierna seduta del Consiglio dei Ministri. I testi unici di riordino normativo dei settori interessati sono frutto della delega al Governo inserita nella legge di delegazione europea 2018 e sono stati elaborati nell’ambito del Comitato Fitosanitario Nazionale per l’adeguamento alle norme comunitarie. Le modifiche intervengono profondamente sulle modalità di intervento sulle emergenze fitosanitarie mediante l’elaborazione di specifici Piani di emergenza, il rafforzamento dei controlli alle importazioni e alle produzioni interne, l’individuazione di una rete laboratoristica nazionale per la diagnosi, la modifica della struttura del passaporto delle piante, ma, soprattutto, attraverso una maggiore responsabilità a carico degli operatori professionali in un’ottica di tracciabilità totale.

“I cambiamenti climatici e la globalizzazione degli scambi commerciali impongono, infatti, un approccio più armonizzato e proattivo per garantire lo stesso livello di protezione fitosanitaria in tutta l’Ue e condizioni di parità per i numerosi operatori e produttori commerciali dell’Unione. Per questo – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole con delega ai servizi fitosanitari, Giuseppe L’Abbate – i nuovi regolamenti comunitari incrementano i controlli alle importazioni e alla circolazione dei vegetali e introducono strutture e procedure specifiche per una gestione più rapida ed efficace delle emergenze fitosanitarie e, inoltre, fissano i requisiti minimi delle strutture di controllo e dei laboratori nonché accrescono le responsabilità di tutte le parti coinvolte, in particolare le autorità competenti e gli operatori professionali. Le realtà regionali del Servizio fitosanitario – prosegue il Sottosegretario L’Abbate – sono oggi estremamente diversificate sia per strutture che per allocazione delle risorse umane e tecniche. A fronte di questo scenario, oggi diamo concretezza ad un riordino ed una riorganizzazione che fa sì che si rendano celeri, efficienti ed efficaci gli interventi e le misure da attuare per fronteggiare le oltre venti emergenze fitosanitarie attualmente presenti sul territorio nazionale, tra le più note Xylella fastidiosa e Cimice asiatica. I testi unici approvati – conclude Giuseppe L’Abbate – costituiscono la base normativa che, oltre ad allineare i sistemi di controllo specifici di determinati settori al sistema di controllo fitosanitario, hanno permesso di eliminare ogni duplicazione sia nelle procedure amministrative sia nei controlli, con indubbio beneficio per gli operatori che per l’intero sistema agricolo nazionale”.

La riforma prevede la completa riorganizzazione del Servizio Fitosanitario Nazionale, ridefinendo competenze e responsabilità del Servizio Fitosanitario Centrale (SFC) e dei Servizi fitosanitari regionali (SFR). A ciò si aggiunge l’adozione di un Piano di emergenza nazionale, in cui definire le linee di azione, le strutture coinvolte, le responsabilità, le procedure, nonché le risorse finanziarie da mettere a disposizione in caso di ritrovamento di focolai di organismi nocivi; l’adeguamento dei posti di controllo frontalieri anche sotto il profilo delle dotazioni strumentali e di personale; la definizione di un “Piano di controllo nazionale pluriennale” in ambito fitosanitario; la designazione dei Laboratori nazionali di riferimento e dei laboratori ufficiali, con le necessarie strutture e risorse per eseguire gli obblighi previsti nel rispetto degli standard più elevati; l’identificazione delle stazioni di quarantena o di confinamento; la realizzazione di un sistema informatico, da collegare e rendere compatibile con quello in essere a livello europeo, per la raccolta e la registrazione di tutti i dati e le informazioni nonché la ridefinizione del sistema sanzionatorio.

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30/10/2020, 15:41
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MIPAAF - FIRMATI DECRETI DI ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE DEI PAESAGGI RURALI DI INTERESSE STORICO, DELLE PRATICHE AGRICOLE E DELLE CONOSCENZE TRADIZIONALI DI NOVE NUOVI PAESAGGI RURALI ITALIANI.

BELLANOVA: “PROSEGUE IMPEGNO PER SALVAGUARDARE I PAESAGGI AGRICOLI FORESTALI E PASTORALI. CONOSCENDO E VALORIZZANDO LE RADICI AGRICOLE DELLA NOSTRA CULTURA E DELLA NOSTRA ECONOMIA, COSTRUIAMO FUTURO”.

Firmati dalla Ministra Teresa Bellanova i decreti di iscrizione al Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali di nove nuovi paesaggi rurali italiani, dopo la recente approvazione da parte dell'Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle Pratiche Agricole e Conoscenze Tradizionali.

“Un passaggio importante nell’azione di tutela del patrimonio storico rurale del nostro Paese”, ha dichiarato la Ministra. “Un impegno che proseguirà con convinzione nell’intento di salvaguardare sempre di più quei paesaggi agricoli, forestali e pastorali, che maggiormente hanno conservato i caratteri storici legati alla permanenza di forme di produzione, usi del suolo agricolo, tecniche di allevamento, sistemazioni del terreno, mosaici paesaggistici e manufatti, collegati a produzioni alimentari di qualità”.

E ancora: “Nel Registro possono anche essere iscritte le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali legate ad una precisa area geografica anche se di limitata diffusione. Queste pratiche devono essere di rilevanza storica, esercitate con tecniche, strumenti e oggetti particolari legati alla pratica tradizionale e l’impiego di cultivar, varietà o razze locali”.
“Conoscendo e valorizzando pienamente le radici agricole della nostra cultura e della nostra economia, costruiamo il futuro del Paese”- ha proseguito la Ministra – “Un futuro che dovrà vedere nell’agricoltura un settore di primaria importanza su cui fondare un rilancio economico e sociale dopo i mesi difficili che abbiamo vissuto e che purtroppo stiamo ancora vivendo. Attrattivo sempre più per le nuove generazioni e le donne, la più straordinaria leva per l’innovazione su cui il Paese può contare”.

I nuovi paesaggi iscritti al Registro che potranno quindi fregiarsi in futuro del marchio collettivo del Paesaggio rurale storico italiano(in corso di definizione) sono i seguenti:

1. Il Paesaggio agrario di olivastri storici del "Feudo di Belvedere" - Località San Nazario - San Nicandro (FG);
2. Il "Paesaggio policolturale di Fibbianello" del Comune di Semproniano(GR);
3. Il Paesaggio dei "Vigneti Terrazzati del Versante Retico della Valtellina";
4. Il Paesaggio della "Bonifica Romana e dei Campi Allagati della Piana di Rieti" - candidatura presentata dal Parco della Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile - (RI);
5. Il Paesaggio storico della "Bonifica Leopoldina in Valdichiana"
6. Il "Paesaggio Agro- Silvo- Pastorale del territorio di Tolfa";
7. Paesaggio Rurale: "il Sistema Agricolo Terrazzato della Val di Gresta";
8. Paesaggio Rurale: "Alti Pascoli della Lessinia";
9. Il "Paesaggio rurale dei vigneti terrazzati della Valle di Cembra".

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30/10/2020, 16:26
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MIPAAF, REGISTRAZIONE PANIERE EMERGENZE ALIMENTARI

BELLANOVA: “ATTENZIONE ALLE FRAGILITÀ, CONTRASTO ALLO SPRECO ALIMENTARE E SOSTEGNO ALLA FILIERA LE NOSTRE PRIORITÀ”

Importante passo avanti per il sostegno delle fragilità alimentari. È stato registrato alla Corte dei Conti il decreto interministeriale che approva il paniere dei prodotti alimentari per fronteggiare le fragilità alimentari, grazie alle risorse del Fondo (250 milioni di euro) stanziate con il DL Rilancio. Duplice l’ obiettivo: sostenere il bisogno alimentare delle famiglie in difficoltà, contrastando lo spreco alimentare e sostenendo la filiera agroalimentare con l’acquisto di prodotti esclusivamente italiani e di qualità.

Il decreto è stato inviato per al pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e le strutture del Ministero si sono già attivate per definire le modalità di trasferimento dei relativi fondi ad AGEA, per consentire di avviare i relativi bandi.

“Ho voluto fortemente assumere come obiettivo irrinunciabile l'implementazione per 250milioni di euro del Fondo Emergenze alimentari in un momento in cui tutti gli Osservatori parlavano di un aumento esponenziale delle persone in difficoltà a causa del Covid. Per questo è importante la registrazione del decreto, perché ci consente di agire rapidamente. L’ attenzione alle fragilità alimentari e sociali è per me una priorita’ Inderogabile, ed è la ragione per cui abbiamo lavorato per accelerare il più possibile l’iter necessario a rendere rapidamente disponibili le risorse”, dichiara la Ministra, “tenendo conto delle emergenze evidenziate dagli enti del terzo settore laico e cattolico. Allo stesso tempo, ed è qui il modello virtuoso che il Tavolo attivo al Ministero ha delineato, contrastiamo lo spreco alimentare e sosteniamo il settore agricolo e la filiera agroalimentare messi a dura prova dal Covid, acquistando alimenti prodotti con materie prime di origine italiana.”

“Il lavoro al Tavolo Emergenze Alimentari prosegue serrato, e nella prossima legge di bilancio abbiamo proposto ulteriori risorse per implementare il Fondo”.

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30/10/2020, 17:07
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MIPAAF – APPROVATA RIFORMA SERVIZIO FITOSANITARIO NAZIONALE IN CONSIGLIO DEI MINISTRI
BELLANOVA: “IMPORTANTE TASSELLO DI UN PROGETTO CONDIVISO A LIVELLO NAZIONALE. NECESSARIO UN SISTEMA FITOSANITARIO EFFICIENTE E COORDINATO IN GRADO DI GARANTIRE UN MONITORAGGIO CONTINUO E RISPOSTE FORTI ED IMMEDIATE IN CASO DI EMERGENZA”.

Approvato in consiglio di Ministri il pacchetto composto da 4 schemi di decreto legislativo che consentirà di recepire in Italia il nuovo regime fitosanitario europeo, introdotto con il regolamento 2016/2031 e di adeguare la normativa nazionale sui controlli ufficiali in materia di sanità delle piante al Regolamento (UE) 2017/625.
Si tratta di un poderoso lavoro di riordino di una normativa tecnica complessa e ormai eccessivamente frammentata relativa al Servizio fitosanitario nazionale, e ai controlli nei settori delle sementi e dei materiali di moltiplicazione dei fruttiferi, delle ortive e della vite.
Una riorganizzazione che parte dal ridefinire responsabilità, competenze, strumenti e personale in dotazione del Servizio Fitosanitario Centrale (SFC) e dei Servizi fitosanitari regionali (SFR), con l’obiettivo di rendere ancora più efficiente e veloce la capacità di risposta del sistema, anche grazie all’attribuzione al Comitato Fitosanitario Nazionale del ruolo di Organismo con potere decisionale.

“Il passaggio di oggi rappresenta un importante tassello di un percorso condiviso a livello nazionale e che proseguirà poi con le opportune azioni operative”, ha dichiarato la Ministra Teresa Bellanova.
“Entriamo nella fase di finalizzazione di un processo iniziato diversi anni or sono con la definizione dei nuovi regolamenti europei, finalizzati a contrastare il rischio crescente di introduzione nel territorio dell'Unione europea di organismi nocivi, che possono seriamente minacciare i nostri sistemi produttivi agricoli con ripercussioni negative sulla qualità e i prezzi delle nostre derrate alimentari”, ha detto la Ministra, evidenziando come tale minaccia possa riguardare anche i nostri ecosistemi boschivi e forestali. “La devastazione che ha portato un batterio come la xylella o un insetto come la cimice asiatica o il tarlo asiatico del fusto presente nei nostri boschi è sotto gli occhi di tutti.”
“Non è possibile immaginare di bloccare il commercio internazionale o eliminare completamente gli effetti dei mutamenti climatici che favoriscono lo spostamento di microrganismi, insetti e altre specie da un continente all'altro”, ha proseguito Bellanova, “ma possiamo incidere con strategie preventive e di controllo efficace sul territorio nazionale. Per questo abbiamo bisogno di un sistema fitosanitario efficiente e coordinato, in grado di garantire un monitoraggio continuo e mettere in campo risposte forti ed immediate in caso di emergenza”, ha concluso la Ministra.

NOTA TECNICA

Per il contrasto alle emergenze si prevede l’adozione di un Piano di emergenza nazionale, con procedure e risorse finanziarie definite da mettere in campo in caso di ritrovamento di focolai di organismi nocivi in applicazione del regolamento (UE) n. 2017/625.

Il pacchetto legislativo prevede un complessivo rafforzamento dei controlli, non solo sulle produzione interne, ma anche sulle importazioni, con adeguamento della dotazione strumentale e di personale dei posti di controllo frontalieri.

Viene ridisegnata la rete dei Laboratori nazionali di riferimento e dei laboratori ufficiali, anche in questo caso prevedendo un efficientamento delle strutture e delle risorse per eseguire gli obblighi derivanti dall’applicazione degli standard più elevati.


La normativa prevede inoltre la realizzazione di un sistema informatico, interconnesso con gli altri sistemi europei, per la raccolta e la registrazione di tutti i dati e le informazioni (dati di monitoraggi, intercettazioni, certificati, informazioni su controlli ufficiali) e la ridefinizione dell’impianto sanzionatorio.

Sul fronte della prevenzione si introduce maggiore responsabilità a carico degli operatori professionali per garantire la tracciabilità del materiale vegetale.

Oltre al decreto legislativo relativo alla riorganizzazione del Servizio Fitosanitario Nazionale, il pacchetto include il riordino della normativa in materia di sementi, di materiali di moltiplicazione dei fruttiferi e delle piante ortive e dei materiali di moltiplicazione della vite, con adeguamento al nuovo quadro normativo europeo. Il riordino consentirà di eliminare le duplicazione esistenti nelle procedure amministrative e nei controlli, razionalizzando l’intera sistema con indubbio beneficio per gli operatori che per l’intero sistema agricolo nazionale.

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30/10/2020, 20:35
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2 novembre 2020

32° Sessione Conferenza Regionale FAO per l’Europa

Mipaaf, BELLANOVA: “SOSTENIBILITÀ E SALUTE ALIMENTARI CRUCIALI PER L’ITALIA.
LAVORIAMO PER PROMUOVERE LA DIVERSIFICAZIONE DELLE PRODUZIONI AGRICOLE”

“Non ci sono sostenibilità né salute senza scelte consapevoli”.
E’ il messaggio che la Ministra Bellanova ha voluto consegnare intervenendo stamane alla 32° Sessione della Conferenza Regionale Fao per l’Europa sulla sostenibilità dei sistemi agro-alimentari e le diete sane ospitata, in forma virtuale, dal Governo dell’Uzbekistan e con la partecipazione, tra le altre, di Agnes Kalibata, inviata speciale per il Vertice 2021 delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari.

“I temi al centro della discussione odierna”, ha evidenziata Bellanova, “sono cruciali per il Governo italiano e rappresentano priorità assolute del mio Ministero. Al tempo stesso richiedono lo sforzo congiunto dei governi della nostra regione e di tutti gli attori della filiera agroalimentare”, ha proseguito la Ministra, “crediamo fermamente nella necessità di sviluppare sistemi sempre più resilienti che possano assicurare cibo sicuro, sano e di qualità. Ed è necessario che il confronto sulla sostenibilità della filiera alimentare contempli, insieme alle problematiche ambientali, anche la dimensione sociale, ovvero le condizioni di vita di chi produce cibo, come garanzia di qualità, attenzione al territorio e mezzo per soddisfare un diritto primario dei cittadini. Sono i principi che mi hanno guidata nel prevedere uno stanziamento importante, in Italia, per il Fondo Emergenze Alimentari, che vorrei diventasse sempre di più un riferimento in Europa, e che mi spingono a voler fare sempre di più per rendere efficace la lotta agli sprechi alimentari”.
Bellanova ha poi toccato il tema della sicurezza alimentare. Sotto il profilo, ha evidenziato, anche della tutela delle produzioni locali.
“Dobbiamo informare sull’origine dei prodotti”, ha esortato la Ministra, “e riflettere su come accorciare le filiere, senza tentazioni protezionistiche. A questo si aggiunge la necessità di promuovere la diversificazione della produzione agricola, ben evidenziata dal documento predisposto dalla FAO.

Sostenibilità, lotta gli sprechi, diversificazione e promozione delle produzioni locali, tutela del paesaggio e delle pratiche agricole tradizionali: tutti questi obiettivi irrinunciabili sono elementi fondanti delle diete tradizionali della nostra regione. Per questo”, ha proseguito, “voglio rendere omaggio alla Dieta Mediterranea, di cui ricorre tra pochi giorni il decimo anniversario del riconoscimento quale patrimonio dell’Unesco. E’ molto più di un regime salutare, è un modo di intendere la vita e un compendio di sapori e saperi da mantenere vivi”.

Per concludere: “Auspico che la promozione di stili alimentari sani possa essere oggetto di sempre maggiore collaborazione tra i nostri Paesi, anche attraverso un approccio multidisciplinare che privilegi l’informazione corretta rivolta al consumatore per scelte consapevoli. E’ quanto intendiamo fare in Italia, anche con il nuovo schema di etichettatura fronte-pacco mirato a rendere comprensibili gli apporti nutrizionali degli alimenti in base al fabbisogno quotidiano di sostanze nutritive”.

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02/11/2020, 16:23
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BELLANOVA: “NESSUNO INGENERI ALLARME. FILIERA AGROALIMENTARE ASSICURA ANCHE STAVOLTA CIBO AI BANCHI E SUGLI SCAFFALI”

“Sto ricevendo in questi giorni e anche in queste ore notizie di code e assembramenti nei negozi di alimentare per timore di un nuovo lockdown e di problemi negli approvvigionamenti di cibo. Voglio tranquillizzare tutti. La filiera agroalimentare è assolutamente in grado di garantire, come in tutti questi mesi, cibo sano e sicuro al Paese.
Invito tutti ad acquistare il necessario, perché non si ingenerino code e assembramenti che rappresentano un rischio per lavoratori e consumatori, e perché non si sprechi cibo”.
Così la Ministra Teresa Bellanova.

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02/11/2020, 16:24
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32° Sessione Conferenza Regionale FAO per l’Europa

Mipaaf, BELLANOVA: "Imminente il lancio di Food Coalition. Sicurezza alimentare snodo ineludibile"

“Ringrazio il Direttore Generale della FAO di aver ricordato il lancio imminente dell’iniziativa Food Coalition, proposta dall’Italia per mobilitare risorse ed esperienze, e alla quale invito tutti i presenti ad aderire. La ”pandemia ha reso a tutti evidente l'importanza strategica della sicurezza alimentare".
Cosi' la Ministra Teresa Bellanova intervenendo stamane alla 32° Sessione della Conferenza Regionale Fao per l’Europa sulla sostenibilità dei sistemi agro-alimentari e le diete sane ospitata, in forma virtuale, dal Governo dell’Uzbekistan e con la partecipazione, tra le altre, di Agnes Kalibata, inviata speciale per il Vertice 2021 delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari.
“La sicurezza alimentare è da intendersi anche come tutela delle produzioni locali. Dobbiamo informare sull’origine dei prodotti e riflettere su come accorciare le filiere, senza tentazioni protezionistiche. Valorizzare le eccellenze agroalimentari e’ importante piu’ che mai ora, in un momento cosi’ difficile e complesso, per minimizzare l’impatto della pandemia, e gettare le basi per la futura ripresa”, ha sostenuto la Ministra.

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Sottosegretario di Stato
On. Giuseppe L'Abbate
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

AGRICOLTURA: LA CAMERA APPROVA LA LEGGE SUL FLOROVIVAISMO

La Camera ha approvato la proposta di legge sul florovivaismo che passa ora all'esame del Senato. Obiettivo della norma è disciplinare coltivazione, promozione, valorizzazione, comunicazione, commercializzazione, la qualità e l'utilizzo dei prodotti florovivaistici. Si procederà, pertanto, ad una regolamentazione unitaria del settore, oggi disciplinato da una molteplicità di norme regionali, nazionali ed europee.

"Si tratta di un importante passo avanti per uno dei settori maggiormente colpiti dal lockdown della scorsa primavera - dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate, che ha seguito l'iter parlamentare dell'approvazione della legge - Il lavoro di confronto portato avanti tra Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con la Commissione Agricoltura della Camera proseguirà ora a Palazzo Madama dove auspico che la norma possa essere sostenuta e approvata in tempi rapidi così da dare un segnale di attenzione all'intera filiera florovivaistica".

Il settore florovivaistico è distinto in 5 macro-comparti produttivi: floricoltura, produzione di semi e sementi; vivaismo ornamentale; vivaismo frutticolo; produzione di piante da arredo urbano e materiali forestali. Al Mipaaf viene istituito il Tavolo tecnico di settore, rinnovabile ogni tre anni e coordinato dall'Ufficio per la filiera del florovivaismo, che si avvarrà dell'Osservatorio dati statistici ed economici e dell'Osservatorio del vivaismo ornamentale, frutticolo e del verde urbano e forestale . Nasce il Coordinamento permanente di indirizzo e orientamento per il florovivaismo e la green economy fra Mipaaf, Ambiente, Salute, Mef e Mise. Si promuove l'utilizzo di marchi finalizzati a certificare il rispetto di standard qualitativi di prodotto o processo, si definiscono i centri per il giardinaggio, i criteri professionali e formativi dei manutentori del verde, i contratti di coltivazione tra la Pubblica Amministrazione e le aziende florovivaistiche nonché i criteri di premialità nell'ambito dei Programmi di Sviluppo Rurale. Nel prossimo triennio, con 3 milioni di euro si sostiene il Piano di comunicazione e promozione ed ulteriori 3 milioni vengono destinati alla ricerca nel campo delle nuove varietà ornamentali e progetti di ricerca e sviluppo nel settore proposti dal Tavolo tecnico.

Le Regioni individuano i distretti florovivaistici mentre un decreto interministeriale Mipaaf-Mise provvederà all'armonizzazione delle diverse norme che disciplinano il settore. Si sosterranno percorsi didattici volti a sensibilizzare gli studenti all'importanza del verde urbano e rurale, si bandiranno concorsi di idee per l'ideazione e la realizzazione di prodotti tecnologici volti allo sviluppo della produzione florovivaistica ecosostenibile e premi per la realizzazione di pareti vegetali urbane. Si promuove, infine, l'istituzione di piattaforme logistiche dedicate.

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