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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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AGRIFISH, ETICHETTATURA FRONTE-PACCO: BELLANOVA ILLUSTRA AL CONSIGLIO IL DOCUMENTO CONDIVISO E SOSTENUTO CON REPUBBLICA CECA, CIPRO, GRECIA, LETTONIA, ROMANIA, UNGHERIA

“GIORNATA IMPORTANTE. ABBIAMO DIMOSTRATO CHE MOLTI CONDIVIDONO LA NOSTRA POSIZIONE. L’ALIMENTAZIONE E’MOLTO PIU’ DI UN ALGORITMO”.

E AL TERMINE DELLA GIORNATA INCONTRO CON L’EUROPARLAMENTARE PAOLO DE CASTRO, COORDINATORE S&D IN COMMISSIONE AGRICOLTURA


“Oggi è una giornata importante per il confronto sulle etichettature nutrizionali fronte pacco e soprattutto per affermare la necessità, di cui l’Italia è fortemente convinta e su cui sono impegnata in prima persona, di schemi trasparenti che non penalizzino le nostre produzioni e garantiscano informazioni corrette e trasparenti per i consumatori.
Abbiamo dimostrato che molti condividono la nostra visione, e questo è il frutto di un intenso lavoro di coordinamento del mio Ministero con Mise, Ministero della Salute, MAECI, grazie anche al ruolo di prima linea della Rappresentanza permanente italiana a Bruxelles. Inoltre, il recente posizionamento sulla stessa linea della principale rappresentanza europea degli agricoltori e delle associazioni agricole riuniti nel Copa Cogeca dimostra che il mondo agricolo è molto sensibile alle posizioni espresse da noi oggi”.
Così, a margine della seduta odierna del Consiglio Agrifish, la Ministra Teresa Bellanova che nel corso dei lavori pomeridiani ha presentato il documento condiviso e sostenuto con Repubblica ceca, Cipro, Grecia, Lettonia, Romania e Ungheria, che illustra i principi a cui dovrebbero ispirarsi gli schemi di etichettatura.
“Si tratta di tutelare e difendere il patrimonio di diete tradizionali europee”, ha detto ancora la Ministra nel corso di alcune dichiarazioni rese successivamente. “Con l’etichetta dobbiamo dare informazioni chiare e comprensibili per permettere a ciascun consumatore di fare scelte corrette e adatte ai propri bisogni individuali. Ogni alimento, consumato nella giusta porzione e frequenza, può far parte di una dieta varia e bilanciata. L’Italia è patria della dieta mediterranea e non può accettare che schemi di etichettatura fronte pacco finiscano per penalizzare o pregiudicare prodotti tutelati da denominazioni protette e indicazioni geografiche. Questi prodotti rappresentano l’eccellenza della produzione agroalimentare europea, sono tutelati sulla base della loro provenienza geografica, che ne attesta l’unicità, o di ricette certificate, e questo significa garanzia di qualità per il consumatore”.
“I sistemi che pretendono di dare un giudizio complessivo e artificiale sull’alimento indicando cosa fa bene o cosa no in modo semplicistico e fuorviante”, ha concluso Bellanova, “rischiano di condizionare i consumatori, senza informarli adeguatamente, e soprattutto sottovalutando la loro capacità e volontà di fare scelte consapevoli e autonome. L’alimentazione è molto di più di un algoritmo. E’ fattore di benessere, salute, ma significa anche tradizione, convivialità, patrimonio culturale europeo, competenze e saperi che si tramandano. Tutti elementi fondamentali che un algoritmo ignora”.
Prima di rientrare in Italia, la Ministra Bellanova ha dunque incontrato l’europarlamentare Paolo De Castro, coordinatore S&D in commissione Agricoltura, con cui si è fermata per condividere l’intervento svolto in Consiglio.
“Sono certa”, ha detto Bellanova nel corso dell’incontro, “che il messaggio che abbiamo lanciato oggi sia stato ben colto dalla Commissione e ci attendiamo quindi che vorrà tenerne conto in sede di presentazione di una futura proposta legislativa”.
Da parte sua l’onorevole Paolo De Castro afferma: “In diverse occasioni, il Parlamento europeo ha espresso perplessità nei confronti dei sistemi di etichettatura nutrizionale che utilizzano il colore per valutazioni eccessivamente semplificate. Insieme ad altri colleghi dell'Eurocamera abbiamo sostenuto come alcuni sistemi siano pieni di insidie e come l’algoritmo che ne è alla base possa giungere ai consumatori in modo arbitrario e non supportato su basi scientifiche, ma da giudizi sui cibi che vengono semplicemente divisi in buoni e cattivi. Fin dal 2016 oltre 90 colleghi hanno messo in guardia la Commissione con diverse interrogazioni sulla necessità di informare e non condizionare i consumatori. Per questo il non paper presentato oggi in Consiglio rappresenta una buona notizia, avallata oltre tutto da una presa di posizione chiara e netta del mondo agricolo e cooperativo europeo rappresentato dal Copa Cogeca".

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21/09/2020, 18:11
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RECOVERY FUND_MIPAAF, BELLANOVA: “PAROLE CHIAVE DELLA NOSTRA STRATEGIA RIGENERAZIONE, VISIONE, CORAGGIO SCOMMESSA. OCCASIONE RECOVERY FUND NON PUO’ ESSERE SPRECATA”

“Competitività del sistema alimentare; produzione energetica da fonti rinnovabili e al tempo stesso riduzione delle emissioni e miglioramento della sostenibilità dei processi produttivi; miglioramento della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione del dissesto idrogeologico: sono questi i tre grandi macro-obiettivi in cui è declinata la complessa visione strategica che guideranno la Rigenerazione del sistema agricolo e alimentare nel nostro paese. L’occasione offerta dal Recovery non può essere sprecata”. Lo ha sottolineato la Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, nel corso dell'audizione sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund in Commissione Agricoltura della Camera.
“Più e più volte in questi mesi”, ha detto Bellanova, “ho parlato di Filiera della vita, rimarcando l’enorme contributo garantito da questo straordinario segmento al Paese nei mesi della pandemia e sottolineando la evidente coincidenza tra strategicità del settore e interesse nazionale.

In termini produttivi ed economici, e in termini di sovranità, qualità e sicurezza alimentare, garanzia degli approvvigionamenti, diritto al cibo, e al cibo di qualità, per tutti, tutela e salvaguardia del territorio, del paesaggio, di risorse naturali preziosissime non rinnovabili come suolo, acqua, aria.
La Strategia nazionale per il Sistema Agricolo, Agroalimentare, Forestale, della Pesca e dell’acquacoltura coglie per l’esattezza questi snodi e li dispiega. Il nostro contributo al PNRR si declina dunque con un impianto strategico ancorato a tre parole chiave: visione, coraggio, scommessa, indicando una vera e propria policy per garantire al sistema agroalimentare nazionale quelle leve che lo possano sostenere nel riposizionamento evidenziando una semplice verità: futuro verde e agricoltura sono strettamente interconnessi”.

“Abbiamo elaborato”, ha proseguito la Ministra Bellanova, “un parco progetti per un ammontare di circa 17 miliardi di euro. Altre proposte sono invece confluite nelle schede progettuali di cui sono capofila altri Ministeri, come quello sulla banda larga nelle aree rurali, capofila Mise, quello sul recupero dei borghi rurali, capofila Mibact, quello sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione e dei servizi ai cittadini, capofila Ministero dell’innovazione, quello sui progetti di osservazione della terra, Capofila Presidenza del Consiglio. Una trasversalità e una connessione non casuali”, ha tenuto ad evidenziare Bellanova”, perché l’interconnessione tra i quadri di conoscenza e tra i relativi programmi è condizione essenziale della bontà e realizzabilità del Piano più complessivamente intenso”.

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22/09/2020, 17:47
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STRATEGIA NAZIONALE PER IL SISTEMA AGRICOLO, AGROALIMENTARE, FORESTALE, DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA

MIPAAF, BELLANOVA: “IL PNRR DOVRA’ AVERE UN CUORE AGRICOLO. PER SCOMMETTERE SU RIGENERAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL SETTORE”

22. 09. 2020

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dovrà avere, assolutamente, un cuore agricolo”: così la ministra Teresa Bellanova nell’audizione in Commissione Agricoltura alla Camera per illustrare il lavoro svolto nelle ultime settimane, finalizzato alla definizione delle priorità agricole del PNRR. Parole chiave: visione, coraggio, scommessa, e soprattutto rigenerazione.
“Nessuno sviluppo sostenibile si può immaginare senza garantire al settore Agricolo, Agroalimentare, Forestale, della Pesca e dell’acquacoltura la centralità che merita e ad agricoltori, allevatori e pescatori la giusta tutela del reddito”, ha proseguito la Ministra. “Il che obbliga automaticamente tutti noi a scommettere sull’ammodernamento dei sistemi di produzione di questo settore come delle reti logistiche, sul sistema della qualità territoriale che non può prescindere dall’agricoltura e dalla tutela e valorizzazione della biodiversità come dal contrasto al dissesto idrogeologico o da una nuova vita per le aree interne anche in termini di infrastrutturazione materiale e immateriale.”
“Sei le priorità su cui stiamo lavorando”, ha scandito la Ministra: proposte in grado di intercettare gli obiettivi strategici contenuti nei diversi documenti di indirizzo e programmazione elaborati dalla Commissione europea, come il “Green deal”, “Farm to Fork”, “Biodiversità” e le proposte di riforma della PAC post 2020, caratterizzate dal cosiddetto “New delivery model”; proposte complementari e sinergiche a quelle che saranno inserite dalle Regioni nell’ambito dei futuri Programmi di sviluppo rurale; proposte che non potranno essere inserite nei futuri Programmi di sviluppo rurale, in quanto di rilevanza nazionale o sovra regionale o perché difficilmente finanziabili, se non in tempi lunghissimi; proposte in grado di affrontare e risolvere carenze strutturali storiche e di imprimere un impulso decisivo allo sviluppo economico del settore; proposte concrete ed innovative in grado di essere realizzate in tempi compatibili con quelli strettissimi che saranno imposti dalle regole comunitarie; proposte in grado di incidere in maniera permanente sull’economia e sull’occupazione dei settori a monte e a valle di ciascun investimento”.
Dunque “un’agricoltura che diviene paradigma di un modello di sviluppo e una strategia fortemente coerente proprio con quelle premesse che l’Europa pone a fondamento dell’utilizzo delle risorse del Ricovery Fund” , ha sottolineato Bellanova.​

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22/09/2020, 18:24
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Sottosegretario di Stato
On. Giuseppe L’Abbate
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ORTOFRUTTA: INNOVAZIONI AGEVOLATIVE E SOSTEGNO ALL’EXPORT PER IL RILANCIO DEL COMPARTO

Anche il comparto ortofrutticolo ha subito i contraccolpi economici della pandemia Covid-19 che si sono sommati ai danni causati nelle regioni del Nord Italia dalla cimice asiatica e alle gelate che hanno portato a cali drammatici del raccolto. Per fronteggiare la crisi del comparto, oltre alla misure orizzontali messe in atto dal Governo, il Ministero delle Politiche agricole è impegnato nell’aggiornamento della Strategia nazionale in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli e loro associazioni con l’obiettivo di introdurre innovazioni agevolative significative alle caratteristiche delle realtà organizzative ed associative, cercando di sfruttare appieno le flessibilità introdotte nelle misure anti-Covid.

“Il rilancio del settore deve avvenire non solo attraverso il consolidamento del mercato interno – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, nel corso di una interrogazione parlamentare in Senato sul tema – ma anche tramite l’implementazione delle esportazioni, consolidando l’export delle produzioni ortofrutticole che deve essere protagonista del Patto per l’export, a cui è collegata la spesa di oltre 1 miliardo di euro. Possiamo e dobbiamo migliorare la nostra presenza nei mercati esteri e far valere la forza del marchio Italia nel mondo. Negli ultimi mesi – prosegue L’Abbate – abbiamo raggiunto risultati importanti grazie ai quali, a dimostrazione della forza attrattiva che continuiamo ad esercitare sui mercati mondiali, si è registrato un incremento del 6,95% delle nostre esportazioni. Solo a titolo esemplificativo, ricordo: lo sblocco del mercato brasiliano per le susine avvenuto lo scorso febbraio, la conclusione del negoziato con la Thailandia in aprile per l’esportazione delle mele, il via libera a maggio dell’export di mele a Taiwan e la recente firma dell’addendum al protocollo per l’esportazione di kiwi in Cina. Traguardi rilevanti raggiunti anche grazie al Tavolo ortofrutticolo che adesso dovrà misurarsi con la strategia di intervento della nuova Pac 2021-2027”.

A seguito del riconoscimento di eccezionalità dell’infestazione da cimice asiatica, inoltre, sono state presentate circa 3.100 domande, per un importo richiesto di circa 180 milioni di euro a fronte di una disponibilità attuale di 150 milioni. “Di certo c’è ancora da fare – aggiunge il Sottosegretario L’Abbate – Nelle prossime settimane si definirà la costruzione di un piano di recupero e resilienza per nuovi rapporti di filiera, progetti per sostenere il ruolo dell’agricoltura nei cambiamenti climatici, per fermare il dissesto idrogeologico e per rafforzare la sostenibilità”. Infine sulle polizze assicurative “il Piano di gestione dei rischi 2020 già consente, ferma restando la validità annuale delle singole polizze, l’impegno pluriennale delle parti al tacito rinnovo del contratto assicurativo e la conseguente copertura con l’approssimarsi dei rischi, con premi coperti sino al 70% della spesa, il massimo consentito dalla normativa europea. Peraltro – conclude Giuseppe L’Abbate – per quanto riguarda i danni da gelo e brina a carico delle drupacee, una soluzione adeguata potrebbe essere fornita dalle Regioni, anche indirizzando, tramite le misure dei Programmi di sviluppo rurale, le scelte degli agricoltori verso varietà con una maggiore resistenza al freddo”.

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23/09/2020, 13:43
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Sottosegretario di Stato
On. Giuseppe L’Abbate
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AGROALIMENTARE: ACCORDO SOGIN-ICQRF PER LA TRACCIABILITÀ DEGLI ALIMENTI

Sviluppare un processo per la tracciabilità dei prodotti agricoli ed agroalimentari in base alla presenza di isotopi naturali al loro interno. È questo l’obiettivo che si pone l’accordo di collaborazione tra l’Icqrf, l’Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole, e la Sogin, la Società Gestione Impianti Nucleari, siglato alla presenza del Sottosegretario Giuseppe L’Abbate. I due enti, infatti, intendono avviare ricerche sperimentali per l’applicazione delle tecniche di derivazione nucleare per verificare l’accuratezza e l’effettività dei requisiti relativi all’origine dei prodotti agricoli ed agroalimentari.

“Garantire la tracciabilità dei prodotti agricoli ed agroalimentari è una delle prerogative del Ministero delle Politiche agricole – dichiara il Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate – Su questo aspetto, la ricerca scientifica pu? svolgere un ruolo determinante. L’accordo, della durata biennale, si pone l’obiettivo di trovare soluzioni innovative a tutela dei nostri produttori di qualità e dei consumatori. La sinergia tra Sogin e Icqrf – prosegue L’Abbate – sarà fondamentale per potenziare l’importante lavoro che quotidianamente quest’ultimo svolge con i suoi ispettori e che non si è mai fermato neppure durante il lockdown e le restrizioni anti-Covid”.
L’obiettivo è la codificazione di determinate tecniche radiochimiche attraverso l’uso di radionuclidi specifici per proteggere e promuovere alimenti a valore aggiunto, ovvero attraverso la determinazione del rapporto di determinati isotopi in elementi come idrogeno, ossigeno e carbonio e la misura della concentrazione di questi elementi in un campione, in modo da ottenere un’impronta digitale unica funzionale ad indicare il luogo di origine del prodotto esaminato.?

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24/09/2020, 15:21
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AGRICOLTURA: VIA LIBERA AL DECRETO CHE STANZIA 10 MILIONI DI EURO PER MUTUI AGEVOLATI NELLA PRIMA ZONA ROSSA COVID-19

La Conferenza Stato-Regioni ha formalizzato l'intesa sullo schema di decreto definendo i criteri e le modalità di attuazione dello strumento agevolativo previsto dall'art. 78 del Cura Italia per le aziende agricole degli undici Comuni del Dpcm del 1° marzo 2020 che abbiano subito danni diretti o indiretti dall'emergenza Covid-19. L'intervento prevede mutui a tasso agevolato, della durata minima di cinque anni e massima di quindici anni, comprensiva del periodo di preammortamento, finalizzati alla estinzione dei debiti bancari alle imprese agricole concessi per un importo non inferiore a 100.000 euro e non superiore a 500.000 euro. Il soggetto attuatore della misura sarà Ismea mentre per l'attuazione è istituito presso il Ministero delle Politiche agricole un fondo rotativo con una dotazione finanziaria iniziale pari a 10 milioni di euro per l'anno 2020.

"Si tratta di un intervento che mira a sostenere le imprese ubicate nella prima zona rossa Covid-19, identificata dal Dpcm del 1° marzo 2020, ovvero i dieci Comuni lombardi (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d'Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini) e il territorio di Vo' in Veneto - dichiara il Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L'Abbate, che ha partecipato oggi alla Conferenza Stato-Regioni - Attraverso Ismea, cercheremo di dare sostegno alle imprese di questi territori che, sin da subito, hanno dovuto fronteggiare le conseguenze economiche della pandemia Covid-19".?

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24/09/2020, 16:13
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Presentazione Rapporto Nomìsma “L’industria alimentare italiana oltre il Covid – 19”

MIPAAF, BELLANOVA: “SE VINCE IL SISTEMA AGROALIMENTARE, VINCE L’ITALIA.
LA FILIERA DELLA VITA SIA IL CUORE DEL RECOVERY FUND”

24. 09.2020

“Rappresentiamo un settore straordinario per le ricadute complessive che genera: produttive, certo, economiche ovviamente ma allo stesso tempo sociali e ambientali, per il suo essere determinante nella tutela del paesaggio, nel rilancio delle aree interne, nella difesa di beni non rinnovabili come suolo, aria, acqua, nel contrasto al dissesto idrogeologico che tanto segna il nostro territorio nazionale, nel contrasto ai cambiamenti climatici e, ultimo ma non ultimo, nell’inclusione sociale. Per me non ci sono dubbi: la filiera alimentare, quella che io ho chiamato Filiera della vita, è strategica per il nostro Paese ed è parte integrante dell’interesse nazionale. E siamo impegnati perché l’agroalimentare sia centrale nelle politiche di spesa del Recovery Fund: è un punto essenziale.
Ci candidiamo ad essere uno dei Ministeri in grado di produrre una spesa qualificata nei tempi stringenti di Bruxelles, forti dell’esperienza di questi anni che ci ha portato a sviluppare un Piano Acqua da oltre 1 miliardo di euro e investimenti nei contratti di filiera agroalimentari per una simile. Perché se vince il sistema agroalimentare vince l’Italia”.
Così la Ministra Teresa Bellanova intervenendo oggi alla presentazione del Rapporto Nomisma “L’industria alimentare italiana oltre il Covid-19”.
“In questi mesi”, ha proseguito Bellanova, “abbiamo deciso interventi per oltre 2.5miliardi di euro. E abbiamo investito risorse importanti a garanzia della liquidità delle imprese e dell’accesso al credito. Il nostro contributo al Piano nazionale Resilienza e Rilancio si declina con un impianto strategico ancorato ad alcune parole chiave: visione, coraggio, scommessa, rigenerazione. Una vera e propria policy per garantire al sistema agroalimentare nazionale quelle leve che lo possano sostenere nel riposizionamento. Abbiamo verificato, proprio in questi mesi, quanto è necessario investire sulla sicurezza degli approvvigionamenti e quanto servano politiche integrate di filiera. Il rapporto lo evidenzia. E su questo abbiamo puntato nella costruzione delle proposte, consapevoli della necessità di potenziare gli investimenti nella transizione ecologica, nella digitalizzazione, nella logistica, nella biochimica e in generale nel protagonismo agroalimentare nello sviluppo dell’economia circolare. Una sfida enorme che noi non possiamo perdere”.

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24/09/2020, 16:16
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MIPAAF – MENSE BIOLOGICHE: RIPARTITO IL FONDO DA 5 MILIONI PER LE REGIONI

BELLANOVA: SOSTENIAMO LA NOSTRA AGRICOLTURA E GARANTIAMO CIBO DI QUALITA’ AI NOSTRI RAGAZZI

5 milioni di euro a tutte le Regioni italiane per sostenere le mense scolastiche biologiche per l’anno 2020. E’ stata sancita in Conferenza Stato Regioni l’intesa sul decreto del Ministero delle Politiche Agricole, di concerto con il Ministero dell’Istruzione, sul riparto del Fondo per le mense scolastiche biologiche per l’anno 2020.

Fondo che consentirà alle Regioni di ridurre i costi a carico delle famiglie beneficiarie del servizio di mensa scolastica biologica e di realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole per una sana alimentazione.

"Il nostro impegno per favorire e promuovere modelli agricoli e alimentari sostenibili va avanti anche attraverso il progetto delle mense scolastiche biologiche. La dotazione del Fondo contribuirà anche quest’anno a rendere più accessibili i servizi e a proseguire le azioni di sana educazione alimentare, stimolando la diffusione dell’agricoltura biologica nel nostro Paese”. Cosi la Ministra Teresa Bellanova. “L'Italia è leader in Europa per numero di operatori biologiche. Vogliamo lavorare per rendere sempre più sostenibili le nostre produzioni e garantire sicurezza al consumatore attraverso controlli rigorosi. Con le mense biologiche certificate, sosteniamo i nostri agricoltori che operano nella filiera e garantiamo cibo di qualità e genuino alle bambine e ai bambini, permettendo così a studenti, insegnanti e genitori di conoscere un modello innovativo di produzione del cibo, sano e sostenibile”.

Istituite nel 2017, nelle mense biologiche certificate vengono serviti annualmente oltre 11 milioni di pasti che rispondono ai requisiti previsti dal Mipaaf.

Le mense scolastiche, per qualificarsi come biologiche, sono tenute a rispettare, con riferimento alle materie prime di origine biologica, percentuali minime di utilizzo in peso e per singola tipologia di prodotto biologico utilizzato: frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale (escl. succhi di frutta), pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, almeno il 70% di olio extravergine, il 100% di uova, yogurt e succhi di frutta e almeno il 30% di prodotti lattiero caseari, carne e pesce da acquacoltura.

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25/09/2020, 14:10
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ORTOFRUTTA: IN CONFERENZA STATO-REGIONI ADOTTATE NUOVE NORME SULLE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI

Importanti novità per il comparto ortofrutticolo giungono dalla Conferenza Stato-Regioni. È stata, infatti, raggiunta l'intesa sul nuovo testo integrale relativo alle disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori (OP) ortofrutticoli e loro associazioni, di fondi di esercizio e di programmi operativi.

"La realtà operativa del settore ha fatto emergere l'esigenza di portare innovazioni alla Strategia nazionale - dichiara il Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L'Abbate, il quale ha partecipato alla Conferenza Stato-Regioni - Il Ministero ha, pertanto, attivato un confronto con le Regioni, gli organismi pagatori e le organizzazioni di filiera per individuare gli adeguamenti più opportuni da apportare per rendere più efficace lo strumento dell'Organizzazione dei Produttori. Ciò è ancor più necessario - prosegue L'Abbate - in questo momento di particolare crisi causata dal Covid-19, a cui si aggiungono gli effetti di importanti fitopatie che decimano la produzione".

Diverse, dunque, le modifiche normative introdotte dal coordinamento interregionale. Vengono ammessi al finanziamento gli spazi allestiti dalle OP, anche con proprie attrezzature, presso le strutture della distribuzione organizzata o del canale Ho.re.ca destinati esclusivamente alla promozione, valorizzazione e vendita dei propri prodotti. Viene trasferita dal Ministero delle Politiche agricole alle Regioni, l'Autorità competente ad autorizzare le operazioni di raccolta in verde e mancata raccolta nell'ambito delle misure per la prevenzione e gestione delle crisi. Si semplifica la gestione del fascicolo aziendale in presenza dei contratti di compartecipazione, a condizione che le superfici siano assoggettate alle verifiche del sistema integrato di gestione e controllo. Si interviene, inoltre, sulle condizioni minime per la concessione del riconoscimento alle OP, dando facoltà alla Regione di stabilire un fatturato minimo che ogni socio produttore deve rappresentare e, infine, sono state inserite disposizioni tese a garantire la democraticità delle decisioni e a contrastare la costituzione di filiali di comodo circoscritte agli interessi di singole aziende.??

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SCUOLA: ECCO I FONDI PER LE MENSE BIOLOGICHE

Dalla Conferenza Unificata giunge il sostegno alle scuole italiane che hanno scelto menù biologici per le proprie mense. È stata, infatti, raggiunta l'intesa sul decreto del Ministero delle Politiche agricole, di concerto con il Ministero dell'Istruzione, sul riparto del Fondo per le mense scolastiche biologiche per l'anno 2020. Le risorse complessive messe a disposizione sono pari a 5 milioni di euro: la somma di 4,3 milioni di euro è suddivisa tra i diversi istituti per un totale di oltre 23 milioni di pasti distribuiti nell'ultimo anno scolastico, nonostante la chiusura anticipata causata dalle restrizioni relative al Covid-19. Mentre ulteriori 700mila euro sono assegnati alle Regioni (tranne l'Emilia-Romagna) per iniziative di informazione e di educazione alimentare in materia di agricoltura biologica, sulla base della popolazione scolastica, pari a quasi 8 milioni di alunni.

"In Italia centinaia di istituti hanno scelto di offrire ai loro studenti un menù con prodotti biologici di qualità - dichiara il Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L'Abbate, che ha partecipato alla Conferenza Unificata - Una scelta che il Ministero delle Politiche agricole promuove e sostiene economicamente con un totale di 5 milioni di euro, fondi destinati a fronteggiare i maggiori costi a cui vanno incontro i genitori. Quello biologico è un segmento di mercato in importante e costante crescita, che vede l'Italia il Paese con il maggior numero di produttori in Europa - prosegue L'Abbate - mentre per superfici dedicate, pari a 1,9 milioni di ettari, siamo terzi dietro Spagna (2,2 milioni) e Francia (2 milioni). L'attenzione del Mipaaf è, pertanto, massima".

La ripartizione delle somme vede destinati quasi 1,5 milioni di euro all'Emilia Romagna, la regione che maggiormente ha sposato il menù bio nelle proprie mense scolastiche, seguita da Liguria (821mila euro) e Lombardia (816). In Toscana giungono 275mila euro, nelle Marche 268mila, in Veneto 240mila, in Puglia 204mila, in Umbria 192mila, in Piemonte 149mila, in Friuli Venezia Giulia 127mila e nel Lazio 105mila. Il resto suddiviso tra le altre regioni italiane in misura inferiore.

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25/09/2020, 14:19
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