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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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AGROALIMENTARE: L’ITALIA DI QUALITÀ TRA SOSTEGNO ALLA PRODUZIONE E RILANCIO IN PROSPETTIVA FUTURA

Il Covid-19 non ha fermato le produzioni agroalimentari di qualità. Nonostante il calo alle esportazioni nonché il crollo dei consumi di taluni prodotti dovuto a canali come bar e ristoranti costretti alla chiusura dal lockdown, le filiere nazionali di qualità hanno proseguito nel proprio lavoro sotto la vigilanza dell’ICQRF, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi. In questi sei mesi dall’avvento della pandemia in Italia, dunque, sono stati certificati oltre 5 milioni di cosce di prosciutto marchiate; 11,7 milioni di vaschette di prosciutto; 5,2 milioni di forme di formaggio marchiate, 15 milioni di kg di formaggio grattugiato; circa 2,7 milioni di litri di olio DO/IG; oltre 42 milioni di aceto balsamico di Modena; 1,1 milioni di kg di riso; 7,8 milioni di kg di ortofrutta a DO/IG; 13,8 milioni di kg di pasta. Nel settore vitivinicolo sono stati certificati circa 8,6 milioni di ettolitri di vino di qualità, l’equivalente di circa 1,15 miliardi di bottiglie. Il prosecco, nelle sue tre denominazioni, è stato il vino più certificato: oltre 1,8 milioni di ettolitri, l’equivalente di circa 240 milioni di bottiglie. Non si è fermata neppure la filiera BIO dove, dal primo febbraio, sono entrati nel sistema dell’agricoltura biologica 3.143 nuovi operatori per una superfice pari a 165.757 ettari.

“Il fondamentale e lodevole lavoro svolto dall’ICQRF ha permesso, nonostante la drammatica crisi epidemica, di certificare senza battute d’arresto il consueto paniere di prodotti agroalimentari italiani di qualità – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – In questi primi sei mesi di emergenza Covid-19, i 29 uffici dell’Ispettorato hanno svolto ben 40.795 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare, di cui 6.408 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti di produzione, tutelando sia i consumatori italiani sia gli imprenditori onesti. Oltre un terzo dei controlli si è svolto nelle regioni del Nord, il 17% in Lombardia e Veneto a garanzia del mantenimento degli standard delle due maggiori indicazioni geografiche al mondo in termini quantitativi: il Grana Padano (5,2 milioni di forme) e il Sistema Prosecco con oltre 600 milioni di bottiglie nel 2019. I 6 laboratori dell’ICQRF – prosegue L’Abbate – hanno esaminato 5.204 campioni per 135.445 determinazioni analitiche. I tassi di irregolarità, sia per le attività ispettive che per quanto concerne le attività analitiche, sono stati in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale”.

Le filiere maggiormente colpite dalla crisi causata dal Covid-19 sono state interessate da una serie di misure di ristoro, con cui il Governo Conte ha cercato di sopperire al calo delle vendite e di fronteggiare le inevitabili conseguenze economiche. “Accanto alle azioni di sostegno – continua il Sottosegretario L’Abbate – sarà determinante ora saper individuare in maniera concreta ed efficace le strategie da intraprendere per il rilancio dell’agroalimentare italiano di qualità. Occorre, infatti, un uso sapiente delle ingenti risorse del Next Generation Eu che – conclude L’Abbate – tra Recovery Fund e Programmi di sviluppo rurale rafforzato, può dare risorse determinanti per il comparto agricolo e alimentare dei complessivi 750 miliardi di euro stanziati dall’Unione europea per superare questa crisi”. ​

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03/08/2020, 13:45
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GRANO: LA FILIERA SCEGLIERÀ ENTRO FINE SETTEMBRE I PROPRI RAPPRESENTANTI NELLA CUN

Il 30 settembre è il termine ultimo per indicare i rappresentanti della filiera del grano duro in seno alla CUN, la Commissione Unica Nazionale. Sia i produttori agricoli sia i trasformatori, pertanto, a causa delle restrizioni per fronteggiare il Covid-19 hanno avuto un periodo ampio per decidere i propri delegati.

“La CUN, frutto di una mia riforma normativa – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – prevede un accordo tra parte acquirente e parte venditrice per la formazione di un prezzo di riferimento valido a livello nazionale che superi l’attuale sistema delle borse merci di quotazione. Nel mentre sosteniamo lo strumento dei contratti di filiera attraverso uno stanziamento di 30 milioni di euro e uno snellimento delle procedure antimafia con una sburocratizzazione che permetterà di ricevere in tempi molto più rapidi i contributi ad ettaro, dobbiamo far s? che anche chi sia fuori da questo patto tra produttori e trasformatori possa meglio fronteggiare le oscillazioni di mercato, verificatesi anche nelle ultime settimane – prosegue Giuseppe L’Abbate – Per questo è importante l’avvio della CUN che possa raggiungere l’obiettivo di avere un prezzo indicativo più trasparente per chi produce fuori dai contratti di filiera, dando le stesse informazioni agli agricoltori e all’industria agroalimentare cos? da non soccombere alle logiche del più forte ma di lasciare al libero mercato di imporsi, guardando con attenzione alla qualità delle materie prime oggetto di trattativa. L’auspicio è che si possa presto addivenire alla lista dei rappresentanti – conclude il Sottosegretario L’Abbate – cos? da dare effettivo e concreto avvio ai lavori della Commissione Unica Nazionale, attesa da tutta la filiera da tanto tempo, possibilmente per l’inizio dell’autunno”.?

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04/08/2020, 14:54
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AGRICOLTURA: IL COVID-19 NON FERMA I CONTROLLI SUL FALSO MIELE CINESE

Nonostante le oggettive difficoltà causate dalla pandemia Covid-19, si è registrato un trend crescente di controlli eseguiti sul miele. L’incremento delle importazioni dalla Cina e da altri Paesi extracomunitari, infatti, di miele di scarsa qualità mercantile o di analoghi derivati, spesso illecitamente spacciati per miele quando in realtà si tratta di elaborazioni di sciroppo di zucchero, ha innalzato ulteriormente il livello di attenzione dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF). Solo nel corso dei primi sette mesi del 2020, sono stati effettuati 786 controlli ed analizzati oltre 140 campioni di miele.

“Il miele è uno dei prodotti ritenuti strategici dal Piano di controllo nazionale pluriennale – dichiara Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario alle Politiche Agricole nel corso di una interrogazione parlamentare in Senato sull’argomento – La collaborazione intrapresa con l’Agenzia delle Dogane e con le Capitanerie di porto ha consentito di incrementare l’attività di monitoraggio dei flussi di importazione e di evitare fraudolente commercializzazioni di mieli falsamente dichiarati italiani. Dai controlli effettuati nel 2020 dall’Ispettorato, l’8,6% dei casi è risultato irregolare. Proprio per potenziare l’attività analitica – prosegue L’Abbate – l’Icqrf ha recentemente acquisito una strumentazione tecnico-scientifica all’avanguardia (spettrometro di massa ad alta risoluzione con tecnologia Orbitrap) che consente efficaci strategie di screening volte a rivelare la presenza di sostanze contaminanti alimentari e dei relativi metaboliti, nonché di eventuali adulteranti. Anche nei programmi apicoli – continua il Sottosegretario L’Abbate – sono previste azioni di ricerca volte a migliorare le analisi chimico-fisiche mirate a smascherare le frodi e le adulterazioni”.

Ad accompagnare l’intensificarsi dei controlli, vi sono poi le misure di sostegno al settore. “Il Ministero delle Politiche agricole sta mettendo in campo azioni per sostenere e potenziare l’allevamento delle api e la produzione nazionale, che già subiscono le conseguenze dei cambiamenti climatici – prosegue Giuseppe L’Abbate – unitamente a strategie per valorizzare i mieli italiani di qualità e la loro caratteristica identitaria”. Il Mipaaf, infatti, si è attivato presso la Commissione per rendere obbligatoria in tutta l’Unione europea l’indicazione della lista dei Paesi di provenienza sull’etichetta delle miscele di mieli (così come già prevede la norma di applicazione italiana, per i mieli confezionati nel nostro Paese) e, in aggiunta, l’indicazione delle percentuali dei relativi componenti.

Infine, se da un lato è stato emanato il decreto attuativo della Legge di Bilancio 2019 che ha stanziato 2 milioni di euro per la realizzazione di progetti finalizzati al sostegno di produzioni e allevamenti di particolare rilievo ambientale, economico e sociale; dall’altro il settore apistico potrà contare sull’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro previsto dalla conversione in legge del Decreto Rilancio, su cui sono stati stanziati 426,1 milioni di euro per coprire i primi sei mesi del 2020.??

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05/08/2020, 15:11
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Mipaaf, pubblicato il Bando per la ripartizione dei Fondi apistici, Sottoprogramma 2020-2021, per assistenza tecnica, lotta contro le malattie, miglioramento dei laboratori, monitoraggio del mercato
BELLANOVA: “SETTORE IMPORTANTE. VA TUTELATO PER I SERVIZI ECOSISTEMICI CHE OFFRE ALLA COLLETTIVITA’ E PER IL VALORE ECONOMICO E SOCIALE”

04 Agosto 2020

Assistenza tecnica, lotta contro le malattie, miglioramento dei laboratori, sostegno del ripopolamento del patrimonio apicolo, monitoraggio del mercato. Sono alcune delle azioni, per un totale di 795.000 euro, rese possibili dalla ripartizione dei fondi apistici relativi al sottoprogramma Mipaaf 2020-2021 finanziato nel quadro del programma triennale per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura e contemplate nel Bando pubblicato il 3 agosto. Un Programma nazionale che, tenendo conto delle risorse recentemente assegnate alle singole Regioni con decreto direttoriale del 22 luglio scorso, può contare su un budget complessivo di oltre 7 milioni di euro per l’anno apistico 2020/2021.
“Risorse importanti previste dall’OCM per il sostegno del settore apistico”, sottolinea la Ministra Teresa Bellanova, “cui presto si andranno ad aggiungere i 2 milioni stanziati a livello nazionale per il finanziamento di progetti innovativi finalizzati al miglioramento della qualità, alla gestione del rischio e alla promozione. Dopo aver recentemente emanato il decreto che ne definisce le modalità applicative”, prosegue la Ministra, “prevediamo di pubblicare il nuovo bando all’inizio di settembre.
A testimonianza di quanto l’apicoltura sia un settore ritenuto strategico per il Paese”.
Strategicità confermata dai numeri. Settore complesso e variegato, l’apicoltura italiana conta, secondo l’ultima edizione dell’Annuario Crea, circa 57.000 apicoltori, professionisti e non (1/3 circa sono i professionisti), con circa 1.400.000 alveari (quasi 1 milione quelli gestiti da apicoltori professionisti) dislocati in tutte le regioni italiane (guida il Piemonte con oltre 206.000 alveari, seguito dalla Lombardia con oltre 151.000 alveari).
“Un settore da tutelare nel suo insieme”, conclude la Ministra, “sia per il valore economico e sociale che per i servizi ecosistemici che offre alla collettività”.

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05/08/2020, 20:11
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MIPAAF, BELLANOVA: “CON IL FONDO EMERGENZE ALIMENTARI ACQUISTI OLIO EVO ESCLUSIVAMENTE ITALIANO. PREVISTI 20 MILIONI”

“Considerate le particolari difficoltà che sta attraversando il settore dell’olio di oliva, nell’ambito delle diverse tipologie di prodotti destinati al Fondo emergenze finalizzato a rispondere al bisogno e alle fragilità alimentari e che per la prima volta può contare su un monte di risorse pari a 300milioni, abbiamo previsto 20 milioni per l’acquisto, tramite procedure ad evidenza pubblica, di olio di oliva extravergine 100% italiano. Io stessa ho chiesto agli Uffici di seguire due principi per l’utilizzo dei fondi: partire dal bisogno espresso dagli enti caritativi che svolgono un ruolo insostituibile sul territorio; evitare sprechi alimentari, intervenendo sulle filiere italiane più a rischio”.
Così la Ministra Teresa Bellanova intervenendo oggi al Question Time.
“Viceversa”, ha detto ancora la Ministra, “il bando indetto dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per la fornitura di olio d’oliva agli indigenti risponde ai criteri imposti dalla normativa europea il cui capitolato prevede che l’olio extra vergine d’oliva sia ottenuto da olive prodotte, molite e confezionate nell’Unione europea tenuto conto che questo bando rientra nei fondi europei FEAD”.

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05/08/2020, 20:12
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MIPAAF, PESCA: DALLA CONFERENZA STATO REGIONI VIA LIBERA RIPROGRAMMAZIONE RISORSE FEAMP 2014-2020
BELLANOVA: “PROVVEDIMENTO NECESSARIO PER GARANTIRE IL SOSTEGNO NECESSARIO AGLI OPERATORI DELLA PESCA”

ORTOFRUTTA E VINO: OK ALLA SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA

Via libera dalla Conferenza Stato Regioni oggi alla riprogrammazione delle risorse Feamp 2014-2020 e al provvedimento in cui vengono definite le modalità e le procedure così da favorire il massimo utilizzo possibile delle relative misure da parte dell’autorità di gestione, degli organismi intermedi e dei gruppi d'azione locale nel settore della pesca.
“Si tratta di un provvedimento strategico e necessario per rendere pienamente applicabili i nuovi interventi introdotti con i Regolamenti (UE) finalizzati a far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall’emergenza da COVID19, assicurare la continuità aziendale e garantire agli operatori della pesca particolarmente colpiti dall’emergenza e dal blocco del canale della ristorazione di affrontare con aiuti europei le conseguenze della pandemia”, sottolinea la Ministra Bellanova.
E ancora: “Tra le nuove misure troviamo, tra le altre, l’estensione del sostegno finanziario per il fermo delle attività di pesca, l’estensione dell’ambito di applicazione dei Fondi di mutualizzazione, la concessione di capitale circolante e compensazioni agli acquacoltori per la sospensione temporanea o la riduzione della produzione/vendite ovvero per i costi supplementari di magazzinaggio sopravvenuti tra il 1° febbraio ed il 31 dicembre e l’estensione, infine, delle assicurazioni degli stock acquicoli”.
Nella stessa seduta, inoltre, via libera agli interventi per la semplificazione burocratica a favore dei settori dell’ortofrutta e del vino.
In particolare con il provvedimento relativo all’ortofrutta si rendono attuabili le numerose deroghe introdotte dal Reg. (UE) n. 884/2020 relative alla disciplina sull’attività delle organizzazioni di produttori nel settore ortofrutticolo e alla realizzazione dei programmi operativi cofinanziati dall’Unione europea. “Un passaggio atteso e importante”, prosegue Bellanova, “che evita così le sanzioni per le organizzazioni di produttori quando si dimostri che il mancato rispetto delle disposizioni regolamentari è dipeso dagli effetti del Covid-19. Gli agricoltori non incorreranno in sanzioni a causa dei ritardi dovuti all'emergenza COVID-19”.
Sul versante del vino, infine, il decreto licenziato consente agli Organismi di controllo del settore vitivinicolo di poter completare le visite ispettive per tutte le denominazioni controllate anche dopo la scadenza del 31 dicembre 2020 ma non oltre il 28 febbraio 2021. “Un provvedimento necessario”, chiarisce la Ministra, “considerando quanto le misure restrittive derivanti dal Covid-19 abbiano fortemente limitato e rallentato le attività ordinarie di controllo. Garantiamo in questo modo massima attenzione sulla qualità e sulla sicurezza dei vini e il consueto rigore prevedendo il completamento delle visite, allo stesso tempo consentendo la necessaria flessibilità richiesta dalle circostanze eccezionali”.

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06/08/2020, 21:58
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FORESTE, VIA LIBERA DALLA CONFERENZA STATO-REGIONI AL FONDO PER LE FORESTE ITALIANE 2019 E ALLA RIPARTIZIONE 2020-2021. SUBITO A DISPOSIZIONE 3MILIONI 720MILA EURO

BELLANOVA: “VALORIZZIAMO E TUTELIAMO IL NOSTRO PATRIMONIO BOSCHIVO E GLI UOMINI E LE DONNE CHE OPERANO NEL SETTORE E NE GARANTISCONO LA STRATEGICITA’”



“Proseguiamo a valorizzare e rafforzare la tutela, la resistenza e la resilienza del nostro territorio forestale e montano, rendendo finalmente disponibili le risorse del Fondo per le foreste italiane. Un investimento importante per il nostro Paese, ricoperto per un terzo da foreste e boschi, radicati soprattutto in collina ed in montagna e che costituiscono un patrimonio nazionale strategico, anche grazie alla biodiversità che la identifica”. Così la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova commentando l'intesa raggiunta oggi in Conferenza Stato Regioni sul Fondo per le foreste italiane 2019 e sulla ripartizione di quello 2020-2021.

“Con lo stanziamento del Fondo 2019, per 2 milioni di euro, raggiungiamo due obiettivi. Veniamo finalmente incontro alle legittime esigenze delle Regioni e delle Province autonome colpite dalla tempesta Vaia e con le risorse restanti, ripartite tra tutte le Regioni e le Provincie autonome, garantiamo tutela e conservazione degli alberi monumentali. Quindi - sottolinea la Ministra – sblocchiamo contestualmente e da subito parte delle risorse del Fondo Foreste 2020-2021, per altri 1milione 720mila euro su complessivi 7milioni 700mila euro”.

Risorse importanti finalizzate alla tutela, valorizzazione, monitoraggio e diffusione della conoscenza delle foreste italiane, e che a partire dal 2022 saranno pari annualmente a 5,2 milioni di euro.

Per quanto riguarda il Fondo Foreste 2020-2021, lo stanziamento biennale di 1.720.000 punta a sostenere il progetto pluriennale relativo a informazione e formazione professionale per il settore forestale italiano denominato “For.Italy”, e guidato dalla Regione Piemonte in base all’ accordo già condiviso con tutte le Regioni.
Un progetto rilevante, che mira a definire un unico standard formativo nazionale per “Istruttore forestale”, riducendo e contemperando, così, il divario esistente in tema di qualificazione del capitale umano e imprenditoriale in particolar modo tra le diverse regioni, per raggiungere livelli omogenei di formazione e crescita professionale degli operatori e delle imprese forestali in tutte le aree territoriali del Paese.
Una conferma dell'attenzione e del sostegno del Ministero delle politiche agricole e forestali alle donne ed agli uomini che operano nel settore forestale, divenuta ancor più urgente dopo la pubblicazione dei decreti dedicati rispettivamente ai criteri per la formazione professionale degli operatori forestali e alla creazione degli albi regionali delle imprese forestali.

“Contiamo di poter definire, con successivo provvedimento, anche lo stanziamento delle risorse residue per gli anni 2020-2021, finalizzate a finanziare ulteriori attività rilevanti come la Carta Foreste d’Italia”, conclude la Ministra Bellanova.

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MIPAAF, si arricchisce l’Elenco degli alberi Monumentali d’Italia: 379 iscrizioni per un totale di 3561 Patriarchi vegetali.


Si arricchisce in modo ampio e considerevole l’Elenco degli Alberi Monumentali italiani con le 379 nuove iscrizioni proposte dalle Regioni Campania, Friuli, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trento e Veneto, portando il nostro patrimonio arboreo monumentale censito a 3.561 patriarchi vegetali.
Con Decreto del Direttore generale dell’Economia montana e delle foreste è stato infatti approvato di recente il terzo aggiornamento dell’Elenco, esito delle nuove iscrizioni ma anche di alcune riduzioni dovute a morte naturale, abbattimento o elevato deperimento strutturale e fisiologico.
Frutto di un’intensa attività di catalogazione realizzata, in modo coordinato e sinergico, dal Mipaaf, dalle Regioni/Province autonome e dai Comuni, l’Elenco è pubblicato sul sito istituzionale www.politicheagricole.it, all’interno della sezione: “politiche nazionali/alberi monumentali/elenco nazionale alberi monumentali”.
A identificare gli esemplari che lo costituiscono l’elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali); l’importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali; lo stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico; la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari. E i nuovi inserimenti confermano le tipologie: dal gruppo imponente dei dodici agrifogli di Cervinara (AV) che si presentano come un corpo unico e quasi una sola chioma dalla circonferenza di oltre 50 metri, ricovero della piccola fauna, soprattutto in inverno, al ficus di villa Tasca, a Palermo, una delle piante più grandi d'Europa per superficie coperta dalla chioma e per l’ altezza di 30 metri; dal castagno secolare di Canalaz, a Grimacco (UD), col suo grande fusto aperto dall'esplosione di dinamite lì nascosta dai partigiani perché non fosse trovata dai nazisti, che con la sua circonferenza di 9,41 metri e l’altezza di 16,40 metri è ora la pianta più imponente del Friuli Venezia Giulia, ai giganteschi cerri di Bosco Quarto, nel piccolo Comune di Monte Sant'Angelo (FG), che insieme ai faggi e i tassi censiti del demanio regionale della Puglia confermano la ricchezza di biodiversità del promontorio garganico e il fenomeno del gigantismo vegetale tipico di quest'area.
L’Elenco degli alberi monumentali d’Italia è istituito e redatto ai sensi dell’articolo 7 della legge 14 gennaio 2013 n. 10, e approvato con D.M. del 19 dicembre 2017, n. 5450.

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PESCA: DALLE REGIONI VIA ALLO SBLOCCO DEI FONDI FEAMP PER LE MISURE COVID-19

Dopo i 20 milioni di euro previsti dal decreto Cura Italia e il provvedimento che stanzia 950 euro di ristoro per i pescatori, giunge finalmente in Conferenza Stato-Regioni l'accordo sul decreto che autorizza a ridefinire, nei limiti delle rispettive assegnazioni finanziarie del FEAMP (il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca), la redistribuzione delle risorse da attivare per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall'emergenza da Covid-19 e per assicurare la continuità aziendale degli operatori della pesca.

"L'obiettivo è quello di favorire il massimo utilizzo possibile delle relative misure da parte dell'autorità di gestione, degli organismi intermedi e dei gruppi di azione locale nel settore della pesca (FLAG) - dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate, che ha preso parte alla seduta della Conferenza Stato-Regioni - L'accordo prevede, ferme le percentuali tra Stato (33%) e Regioni e Province autonome (67%), la ripartizione delle risorse finanziarie di quota comunitaria del PO Feamp tra Autorità di Gestione 123,8 milioni di euro a cui si sommano 17,7 milioni di assistenza tecnica e Organismi Intermedi 274,4 milioni di euro a cui si aggiungono 14,5 di assistenza tecnica. Mentre per altre tre misure autonome, all'Autorità di Gestione vengono destinati 107 milioni di euro circa".

Viene, dunque, esteso il sostegno finanziario al fermo pesca, in mare e nelle acque interne, per il periodo dal 1° febbraio al 31 dicembre 2020 causato dal Covid-19, l'ambito di applicazione dei Fondi di mutualizzazione e le assicurazioni degli stock acquicoli, la concessione di capitale circolante e compensazioni agli acquacoltori per la sospensione temporanea o la riduzione della produzione/vendite ovvero per i costi supplementari di magazzinaggio. Inoltre, si prevede l'innalzamento della quota di intervento del FEAMP per l'attuazione dei Piani di produzione e di commercializzazione delle Organizzazioni di Produttori dal 3% al 12% del valore medio annuo della produzione commercializzata dalla singola Organizzazione nel corso dei tre anni precedenti nonché l'estensione del sostegno finanziario fino a fine anno per aiuti al magazzinaggio delle Organizzazioni di Produttori impegnati in attività di stoccaggio di prodotti della pesca o prodotti acquicoli. Infine, si estende il sostegno FEAMP per la concessione di capitale circolante o per compensazioni.

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07/08/2020, 17:28
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7 agosto 2020

XYLELLA, MIPAAF_RISTORO PER LE CAMPAGNE 2016 E 2017: FIRMATO OGGI IL DECRETO. A DISPOSIZIONE DEGLI AGRICOLTORI OLTRE 68 MILIONI. BELLANOVA: “PROSEGUIAMO SPEDITI NELL’ ATTUAZIONE DEGLI IMPEGNI A FAVORE DELL’AGRICOLTURA SALENTINA”

Danni da xylella nelle annualità 2016 e nel 2017: è stato firmato oggi al Mipaaf, a poche ore di distanza dalle richieste inviate dalla Puglia, il Decreto che rende immediatamente trasferibili alla Regione, subito dopo la registrazione, gli oltre 68 milioni di euro necessari a ristorare olivicoltori e imprese.
“Come ci eravamo impegnati a fare non appena il Piano di rigenerazione olivicola della Puglia è entrato nella sua fase attuativa e si è insediato il Comitato di sorveglianza”, commenta la Ministra Teresa Bellanova, “abbiamo velocizzato l’intero iter perché le risorse giungessero nel più breve tempo possibile alla Regione, tenuto conto di come la gestione di gran parte delle azioni sia esclusivamente a regia pugliese e consapevoli della necessità di non perdere tempo ulteriore perché quelle risorse, ristorando i danni subiti, possano spingere le aziende e gli agricoltori a progettare e programmare il rilancio. Il decreto di impegno e pagamento dei fondi a favore dell’olivicoltura pugliese per compensare gli agricoltori dei danni subiti nelle Campagna 2016 e 2017 è stato firmato dopo poche ore dall’invio della richiesta regionale. In modo coerente con quanto ho chiesto agli Uffici: semplificare e tagliare i tempi di attesa. Adesso mi aspetto che per i danni relativi agli anni successivi la Puglia acceleri le procedure necessarie a far arrivare le risorse a agricoltori e imprese”.

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