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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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Sottosegretario di Stato
On. Giuseppe L’Abbate
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali


PESCA: DALLA CONFERENZA STATO-REGIONI, VIA LIBERA AL DECRETO SUI 20 MILIONI DI EURO DEL CURA ITALIA

Raggiunta l’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni sullo schema del decreto del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali che istituisce, al fine di contenere i danni provocati dall’epidemia del Covid 19, il Fondo per le imprese della pesca e acquacoltura, in attuazione dell’art. 78 del DL “Cura Italia”, che prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro.

“Con le risorse messe in campo dal Governo - dichiara soddisfatto il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – si vuole garantire la continuità dell’attività delle aziende della pesca e dell’acquacoltura, stabilmente operative nel territorio italiano, che maggiormente abbiano subìto danni diretti o indiretti dall’emergenza Covid-19”.

Le risorse verranno concesse attraverso sovvenzioni dirette agli operatori dei settori pesca e acquacoltura, concentrate, principalmente le prime, nelle regioni del Nord-est (51%), nelle Isole (18%) e nelle regioni del Sud (14%), mentre minore è il numero di imprese con sede legale nel Centro Italia (12%) e nel Nord-ovest del Paese (5%).

“I fondi disponibili sono ripartite tenendo conto della classificazione effettuata dal decreto – aggiunge il Sottosegretario L’Abbate – in imprese del settore pesca in acque marine a cui vanno 15 milioni; in imprese del settore acquacoltura (comprendendo gli impianti e le imprese che utilizzano imbarcazioni ai fini produttivi) a cui sono assegnati 3,5 milioni e, infine, in quelle delle acque interne, a cui sono destinate 1,5 milioni di euro. Queste ultime risorse sono ripartite in maniera proporzionale al numero di imprese operanti sui territori di competenza con in testa il Veneto (791 imbarcazioni), Sardegna (114), Lombardia (83), Puglia (60) ed Emilia-Romagna (56). Infine, le risorse destinate all’acquacoltura – conclude Giuseppe L’Abbate – sono ripartite in sotto-riserve in funzione della dimensione dell’impresa, riservandone l’85% dell’importo alle micro e piccole dimensioni; il 10% a quelle di medie dimensioni e, infine, il restante 5% alle imprese di grandi dimensioni”.



Potranno accedere ai contributi previsti solo le imprese richiedenti che avranno dato avvio alla rispettiva attività economica prima del 3 giugno 2020, data da accertarsi, per le imprese di pesca, attraverso l’armamento entro la stessa data di almeno un’imbarcazione da pesca e, per le imprese acquicole, con la verifica dell’attivazione presso il Registro imprese prima dello stesso termine. I contributi spettanti alle imprese di pesca armatrici di imbarcazioni saranno determinati su base proporzionale in funzione del numero di imbarcazioni in armamento ed alla stazza dell’imbarcazione misurata in Grosse Tonnage(GT), mentre per le imprese dell’acquacoltura il contributo è concesso in proporzione al fatturato medio e potrà oscillare dai 5mila per le micro imprese ai 20mila euro per le grandi imprese.

L’attribuzione dei contributi ai beneficiari avverrà in quota fissa e variabile. La quota fissa è determinata in 500 euro per ciascuna impresa ammissibile, la quota variabile è determinata in proporzione ai ricavi medi dell’ultimo triennio 2017-19. Relativamente alla concessione delle sovvenzioni di spettanza delle Regioni e Province Autonome, si resta in attesa di loro rispettivi provvedimenti che individueranno i criteri e le modalità di erogazione delle stesse.

Infine, essendo la misura oggetto del provvedimento tra quelle previste nel Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19, il decreto andrà notificato in Ue per la necessaria approvazione di conformità con gli aiuti di Stato. ?

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09/07/2020, 23:19
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Sottosegretario di Stato
On. Giuseppe L’Abbate
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

VINO: RAGGIUNTA L’INTESA CON LE REGIONI SULLA VENDEMMIA VERDE

La Conferenza Stato-Regioni dà il via libera alla vendemmia verde parziale per la corrente campagna vitivinicola 2020/2021. Il decreto del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali contiene le procedure attuative, previste dal Decreto Rilancio, per l’erogazione del contributo da corrispondere alle imprese viticole che si impegnano alla riduzione volontaria della produzione di uve destinate a vini a denominazione di origine (DOP) ed a indicazione geografica (IGP).

“Dopo una serie di riunioni intercorse con le Regioni e con la filiera di settore nonché di attente valutazioni sull’impatto per il settore vitivinicolo espletate da organi tecnici – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate al termine della Conferenza – si è raggiunta l’intesa sul provvedimento odierno che stanzia 100 milioni di euro, a titolo di aiuto, a favore dei produttori di uve destinate alla produzione di vini di qualità (DOP e IGP), che aderiscono alla riduzione volontaria della produzione di uve e che contestualmente siano in regola con la presentazione della dichiarazione di raccolta delle ultime cinque campagne vitivinicole”.



La vendemmia verde parziale mira a sostenere le eccellenze della viticoltura italiana in un momento tanto incerto come quello attuale. Si tratta di una pratica agronomica che consiste nella rimozione parziale dei grappoli non ancora giunti a maturazione ovvero della mancata raccolta di una parte degli stessi, garantendone in tal modo il miglioramento della qualità e il mantenimento dell’equilibrio del mercato vitivinicolo.

“L’impegno alla riduzione della produzione non può essere inferiore al 15% rispetto alla resa media aziendale regionale delle ultime cinque campagne, riferita a DOP e IGP, escludendo le campagne con produzione massima e minima, relative alle medesime tipologie di vino – prosegue il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate – Per beneficiare dell’aiuto, si chiede inoltre che, nelle superfici vitate aziendali destinate alla produzione di vini comuni, la resa produttiva, sulla base della dichiarazione di raccolta uve presentata dal beneficiario per la campagna vitivinicola 2020/2021, non debba aumentare rispetto alla resa media aziendale regionale”.

L’aiuto massimo concesso per ettaro è di 400 euro, in caso di uve destinate a vini ad Indicazione Geografica Tipica (IGT); 700 euro per i vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC) con resa inferiore o uguale a 130 ql/ha; 600 euro per i DOC con resa maggiore a 130 ql/ha; 900 euro per i DOC con resa inferiore o uguale a 100 ql/ha e, infine, di 800 euro per i DOC con resa superiore.??

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FILIERE, MIPAAF: INTESA CON LE REGIONI PER FONDO DA 90 MILIONI DI EURO PER LA ZOOTECNIA

BELLANOVA: AIUTI DIRETTI E AMMASSI PRIVATI NEI SETTORI PIU’ COLPITI DALLA CHIUSURA DELL’HO.RE.CA


90 milioni di euro per le filiere zootecniche in crisi. Sancita oggi l’intesa in Conferenza Stato regioni sul decreto Mipaaf che interviene su alcuni dei settori maggiormente colpiti dalla chiusura dell’Horeca durante il lockdown. Le filiere interessate da sovvenzioni dirette sono quelle suinicola, ovicaprina, cunicola, del latte bufalino e del vitello da carne per un totale di 65 milioni di euro di intervento. 25 milioni di euro sono destinati al sostegno degli ammassi privati della carne di vitello (15 milioni di euro) e dei prosciutti Dop (10 milioni di euro). Gli aiuti vengono concessi nel rispetto dei massimali di aiuto previsti dal “Quadro temporaneo” di aiuti della Commissione europea, che equivale a 100mila euro per singola impresa agricola.
“Sosteniamo gli allevatori – dice la Ministra Teresa Bellanova – e le filiere zootecniche in una fase molto delicata. I settori sono stati individuati tra quelli più danneggiati e che hanno meno aiuti strutturali, in modo da poter dare un sostegno e una tutela reale al reddito delle imprese. Abbiamo previsto che le domande siano predisposte da Agea in forma precompilata, dando la massima semplificazione possibile alle aziende nell’accesso agli aiuti. Sugli ammassi privati andiamo a intervenire su due prodotti dove l’Unione europea non aveva attivato il sostegno. Ora è necessario che tutte le filiere interessate facciano un passo in più e già dalla prossima settimana convocheremo tavoli specifici, a partire da quello suinicolo per sancire dei patti di filiera nazionali. Dobbiamo utilizzare queste risorse per progettare il rilancio, oltre a dare respiro in questa fase. I nostri interventi non si fermano qui, e credo sia doveroso ricordare che per tutti gli allevatori abbiamo anche previsto l’esonero contributivo straordinario per i mesi da gennaio a giugno 2020”.


SOVVENZIONI

Il decreto prevede che per quanto riguarda le sovvenzioni dirette gli animali debbano essere nati, allevati e macellati in Italia. Per i suini è concesso un aiuto fino a 20 euro per ogni capo di suino macellato nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 23 milioni di euro e fino a 18 euro per ogni scrofa allevata nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 7 milioni di euro. Alle imprese agricole di allevamento di conigli è concesso un aiuto fino a 1 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2020. Alle imprese agricole di allevamento di caprini è concesso un aiuto fino a 6 euro per ogni capo di capretto macellato nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020, mentre per gli ovicaprini è concesso un aiuto fino a 3 euro per ogni pecora e/o capra allevata nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020. Alle imprese agricole di allevamento di vitelli da carne è concesso un aiuto fino a 110 euro per ogni capo di età inferiore agli 8 mesi macellato nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno 2020. In tutti i settori, in caso di rapporto di soccida gli aiuti del presente articolo sono concessi per il 25% al soccidario e per il 75% al soccidante. Ulteriori 2 milioni di euro filiera sono destinati alla filiera del latte bufalino, come incremento delle risorse previste dal decreto del Fondo per la competitività delle filiere di aprile.


AMMASSI PRIVATI

Sono previsti aiuti anche per l’ammasso privato di carne di vitello e di prosciutti Dop. Per questi ultimi è previsto un contributo da 3 milioni di euro pari a 3 euro al pezzo per i Prosciutti DOP stagionati di età di almeno 18 mesi, per un periodo di stoccaggio pari a 90 giorni; mentre il contributo sale a 7 euro al pezzo per Prosciutti DOP stagionati di età di almeno 15 mesi, per un periodo di stoccaggio pari a 90 giorni e destinati al congelamento al momento dell’inizio delle operazioni di stoccaggio, con conseguente declassamento ed esclusione dalle DOP nel limite massimo di spesa di 7 milioni di euro. Il target è di 2 milioni di prosciutti dop inclusi nell’intervento. Per l’ammasso della carne di vitello il periodo di stoccaggio è fissato in 90 giorni, con un importo complessivo dell’aiuto pari a 1.785 euro per tonnellata di prodotto, con un minimo di 10 tonnellate.

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PESCA, MIPAAF: VIA LIBERA DALLA CONFERENZA STATO REGIONI AD AIUTI PER 20 MILIONI

BELLANOVA: “SETTORE STRATEGICO. VALORIZZARE E RILANCIARE SONO LE NOSTRE PAROLE D’ORDINE”

Via libera dalla Conferenza Stato-Regioni agli aiuti diretti al settore pesca e acquacoltura per 20 milioni, in attuazione dell’articolo 78 comma 2 del “Cura Italia”.
“Proseguiamo”, sottolinea la Ministra Teresa Bellanova, “con il sostegno a un settore che riteniamo strategico per il nostro Paese. Valorizzazione e rilancio sono le nostre parole d’ordine”.
Nello specifico, le risorse stanziate verranno concesse attraverso sovvenzioni dirette agli operatori della pesca e dell’acquacoltura in questo modo: 15milioni alle imprese del settore pesca in acque marine comprendendo pertanto tutte le imprese di pesca iscritte nella I°, II° III° e IV° categoria dei Registri Imprese Pesca; 3milioni 500mila euro alle imprese del settore acquacoltura comprendendo gli impianti di acquacoltura e le imprese che utilizzano imbarcazioni ai fini produttivi, iscritte alla V categoria; 1milione 500mila euro alle imprese del settore pesca nelle acque interne.
Le risorse sono suddivise tra le Regioni e le Province autonome proporzionalmente al numero di imprese operanti sui territori di competenza, come da dichiarazioni delle singole regioni e amministrazioni territoriali.
L’accesso ai contributi destinati alle imprese del settore pesca in acque marine e lagunari è riservato alle sole imprese di pesca che, alla data del 3 giugno 2020, abbiano in armamento almeno un’imbarcazione da pesca.

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09/07/2020, 23:22
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MIPAAF: DALLA CONFERENZA STATO REGIONI VIA LBERA ALLA VENDEMMIA VERDE. RISORSE PARI A 100 MILIONI

BELLANOVA: “MISURA IMPORTANTE PER LE IMPRESE E CONDIVISA CON LE REGIONI. UTILE PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL VINO E SOSTENERNE LA COMPETITIVITSA’ ”

La Conferenza Stato-Regioni ha sancito oggi l’intesa sul decreto Mipaaf, da adottare di concerto con il Mef, che attiva per la campagna 2020/2021 la misura della riduzione volontaria della produzione di uve destinate a vini a denominazione di origine ed a indicazione geografica, con un investimento pari a 100 milioni di euro.
Con l’intervento, molto atteso dalla filiera vitivinicola, e che si aggiunge alla misura distillazione di crisi del vino comune già attivata a fine giugno, si punta a dare risposte concrete ad un settore duramente colpito dall’emergenza Covid, soprattutto per il blocco del canale ho.re.ca.
La riduzione volontaria delle uve di vini DO e IG, oltre ad avere come obiettivo il riequilibrio di un mercato in difficoltà, evidenzia la Ministra Bellanova, “punta a migliorare la qualità del nostro vino, per renderlo più competitivo su di un mercato che purtroppo sarà in sofferenza anche il prossimo anno. Con le risorse messe a disposizione”, prosegue Bellanova, “puntiamo a coinvolgere una superficie di circa 140 mila ettari, vale a dire il 40% della superficie viticola italiana destinata a vini di qualità e a ridurre mediamente di 3 milioni di quintali l’uva destinata alla vinificazione della prossima campagna, cui corrispondono circa 2 milioni di quintali di vino”.
I produttori che decideranno di aderire alla misura avranno a disposizione un modello di domanda estremamente semplificato e pre-compilato, nel quale saranno quantificati gli obiettivi produttivi che ogni azienda dovrà raggiungere per ottenere il premio previsto.
Dopo la distillazione di crisi, prosegue quindi con grande determinazione l’impegno del Ministero per garantire risposte concrete alla filiera vitivinicola; questo provvedimento attuativo arriva infatti ancora prima della conversione in legge del DL 34/2020 che ha stanziato le risorse destinate alla misura.

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Stato dell’arte norma emersione e regolarizzazione lavoro irregolare italiano e straniero

BELLANOVA: “Oltre 100mila persone uscite da irregolarità e invisibilità, risultato importante. Positivo incontro odierno con associazioni, sindacati, organizzazioni agricole”


“Oltre 100mila persone sono uscite dalla condizione di irregolarità grazie alla nostra norma. Circa 18mila sono quelle del settore agricolo. Risultati importanti che vanno ancora rafforzati, ma che andrebbero anche confrontati con le politiche degli anni precedenti, Se penso alle stime che ci dicono che i decreti Salvini hanno portato più di 130 mila persone in condizione di invisibilità, la differenza appare enorme”.
Così la Ministra Teresa Bellanova al termine dell’incontro con Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro, associazioni, sindacati, organizzazioni agricole, sullo stato dell’arte della norma finalizzata all’emersione e alla regolarizzazione del lavoro irregolare italiano e straniero.
“Il confronto di oggi con associazioni, sindacati, organizzazioni anche agricole sull’operatività della regolarizzazione è stato molto positivo”, prosegue la Ministra Bellanova. “In molti hanno segnalato un dato rilevante: le imprese e i lavoratori che chiedono informazioni sono molti di più delle domande ad oggi arrivate e moltissimi da settori non inclusi”.

Inoltre, conclude Bellanova, “il confronto oggi è stato utile anche per superare alcuni ostacoli interpretativi, che potranno così portare allo sblocco di ulteriori domande. Conoscere il costo del contributo forfettario, ad esempio, non è un dettaglio da poco. Abbiamo potuto condividere con le associazioni anche la notizia della firma del Decreto Flussi, che contiene un’importante novità per l’agricoltura. Per la prima volta le organizzazioni agricole avranno una quota dedicata di 6000 unità che potrà essere gestita con priorità. Un’altra forma di collaborazione e di corresponsabilità per puntare sul lavoro agricolo di qualità”.

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AGRICOLTURA: CHIAMATA PUBBLICA PER IL NUOVO PRESIDENTE DEL CREA. SENZA SCIENZA E RICERCA NON VI È FUTURO PER IL COMPARTO PRIMARIO

Scade alla mezzanotte del 18 luglio l’avviso pubblico del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per la acquisizione di manifestazioni di interesse al conferimento dell’incarico di Presidente del CREA. Il principale ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico si prepara ad una nuova era dopo il lungo periodo di commissariamento e le alterne vicende del recente passato.

“È necessario che alla ricerca venga finalmente riconosciuto un ruolo centrale, anche nella imprescindibile prospettiva dello sviluppo sostenibile e sociale del Paese, dando risposta positiva ai tanti problemi che ne hanno spesso limitato le potenzialità – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Il CREA per l’agricoltura italiana ha grandissime potenzialità, le sue competenze spaziano dal settore agricolo, zootecnico, ittico, forestale, agroindustriale, nutrizionale fino all’ambito socio-economico. Un bagaglio di conoscenze, saperi e ricerca che l’Italia non pu? permettersi di perdere se intende affrontare al meglio le sfide del futuro che la attendono ad iniziare dalle politiche del Green Deal. Un bagaglio che, piuttosto, andrebbe valorizzato e sostenuto. Per questo – prosegue il Sottosegretario L’Abbate – ritengo sia giunto il momento di fare necessariamente dei passi in avanti verso una gestione trasparente, efficiente ed efficace che si metta definitivamente alle spalle la gestione commissariale e sappia programmare a medio-lungo periodo il futuro della ricerca nel comparto agricolo. I nodi da sciogliere sono diversi e importanti, dalle sedi al personale precario e alle mancate progressioni interne, ma – spiega Giuseppe L’Abbate – è importante ripartire da figure di vertice che dovranno guidare con coscienziosità il prestigioso ente in questa nuova pagina di vita. Rinnovo, pertanto, il mio invito a chiunque ritenga di avere caratteristiche e curriculum adatti, ad inviare la propria candidatura per l’incarico di Presidente del Crea seguendo la procedura online indicata dal Mipaaf entro la giornata di sabato 18 luglio. Senza scienza e ricerca – conclude il Sottosegretario alle Politiche agricole – non vi è futuro!”.?

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14/07/2020, 12:07
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XYLELLA, MIPAAF: 30 MILIONI DI EURO PER SOSTEGNO A INVESTIMENTI E RIPRISTINO POTENZIALE PRODUTTIVO

BELLANOVA: SEMPLIFICHIAMO LE PROCEDURE E DIAMO RISPOSTE AGLI OLIVICOLTORI PUGLIESI

“Vogliamo rafforzare ancora di più gli interventi a tutela dei nostri olivicoltori nella battaglia contro la Xylella, con strumenti di applicazione rapida e dando risposte concrete. Vanno in questa direzione le decisioni assunte oggi al Ministero e che siamo convinti saranno confermate in sede di Cabina di regia del Cipe. Semplifichiamo le procedure e concentriamo le risorse per il sostegno degli investimenti e per il ripristino del potenziale produttivo, aumentando i plafond delle misure già previste dal Psr della Puglia. Allo stesso tempo lavoriamo per velocizzare l’intera attuazione del piano da 300 milioni di euro per il rilancio. Quello che ho chiesto agli Uffici è di semplificare e tagliare i tempi di attesa”.

Così la Ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova commenta gli esiti della riunione odierna del Comitato di sorveglianza sull’attuazione del Piano operativo agricoltura. Nell’incontro è stata approvata la rimodulazione delle risorse assegnate al sotto piano 5 - piano di emergenza per il contenimento di Xylella fastidiosa in Puglia - pari a euro 30 milioni di euro, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020.

I 30 milioni di euro saranno utilizzati per aumentare il plafond previsto per le misure del PSR della Regione Puglia. In particolare, 27 milioni di euro andranno a favore della sottomisura 4.1.C “Sostegno per gli investimenti per la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende olivicole della zona infetta relativamente alla Xylella fastidiosa” ed i restanti 3 milioni di euro saranno destinati alla sottomisura 5.2 “Sostegno ripristino terreni e potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali”.

La rimodulazione approvata dovrà essere sottoposta alle valutazioni della Cabina di Regia presso la Presidenza del Consiglio.

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14/07/2020, 22:29
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AGRICOLTURA: AL VIA LE DOMANDE PER IL BANDO ISI-INAIL

Da oggi, 15 luglio, le micro e piccole imprese operanti nel settore agricolo potranno compilare la domanda per richiedere i contributi previsti dall’avviso pubblico Isi Agricoltura con cui l’Inail stanzia 65 milioni di euro per investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il finanziamento in conto capitale va da un minimo di 1.000 ad un massimo di 60.000 euro e copre il 40% delle spese ammissibili al netto dell’IVA, valore che per i giovani agricoltori sale sino al 50%.

“Si tratta di una importante opportunità per incentivare in agricoltura l’acquisto di nuovi macchinari, trattori ed attrezzature di lavoro, dotati di caratteristiche in grado di abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, il livello di rumorosità ma soprattutto il rischio infortunistico – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – L’obiettivo è assicurare, contestualmente, un miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola in piena linea con i target che l’Italia si sta ponendo in ambito europeo nel Green Deal, attraverso la riduzione dei costi, il miglioramento e la riconversione della produzione oltre che il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori”.

Destinatari dei finanziamenti previsti dall’avviso Inail sono le micro e le piccole imprese agricole, di cui al Regolamento (UE) n. 702/2014, che presenteranno progetti relativi sia all’acquisto che al noleggio con patto di acquisto di macchine o trattori sia agricoli che forestali.

“Le risorse stanziate riguardano progetti suddivisi per Regione o Provincia autonoma e sono ripartite su due distinti assi di finanziamento – prosegue il Sottosegretario L’Abbate – di cui 53 milioni di euro da riservare alle generalità delle imprese agricole e i restanti 12 milioni di euro dedicati agli imprenditori giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria”.

Alle Regioni del nord sono destinati 36 milioni di euro (Piemonte 10,3; Veneto 6,8; Lombardia ed Emilia Romagna 6,1; Bolzano 2,4; Trento 1,7; Friuli Venezia Giulia 1,2; Liguria e Valle d’Aosta 0,7 milioni); a quelle del Sud spettano 17,5 milioni di euro (Sicilia 5,9; Puglia 2,8; Campania 2,7; Calabria 2,4; Basilicata 1,9; Molise 1,1 e Sardegna 0,7 milioni) mentre al Centro Italia lo stanziamento è di 11,5 milioni di euro (Toscana 3,3; Lazio 3,1; Marche 2,2; Abruzzo 1,7 e Umbria 1,2 milioni). La ripartizione è effettuata sulla base di una quota fissa a garanzia dell’ammissibilità di almeno un progetto e una quota variabile calcolata considerando per ciascuna regione la frequenza relativa dell’importo richiesto finanziabile nell’arco del triennio 2016-2018. Gli importi potranno subire variazioni tenendo conto dell’entità delle domande inviate online e confermate con l’invio della documentazione a completamento della domanda.

Le imprese potranno presentare soltanto una domanda in una sola Regione o Provincia autonoma e per un solo asse di finanziamento, seguendo la procedura informatica prevista dal sito dell’Inail la cui chiusura è prevista per il 24 settembre 2020. Entro la settimana successiva saranno rese note le Regole tecniche per l'inoltro della domanda online e le date dell’apertura dello sportello informatico mentre, entro i successivi 14 giorni, saranno pubblicati gli elenchi cronologici provvisori a cui seguirà l’upload della documentazione e la successiva pubblicazione degli elenchi cronologici definitivi.?

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MIPAAF, BELLANOVA: “VISIONE FUTURA PAC FUORI TEMPO. VA RIMODULATA PER RENDERE PIU’ COERENTI OBIETTIVI FUTURO VERDE E POLITICHE PER AGRICOLTORI”

“La visione del futuro della politica agricola della Commissione UE deve mettere a valore l’insegnamento tratto dall’epidemia, per rendere anche più intimamente coerenti gli obiettivi ambiziosi del futuro verde e le politiche per l’agricoltura e gli agricoltori”. Così la Ministra Teresa Bellanova intervenendo stamane in video collegamento all’Assemblea Nazionale di Confagricoltura.

“E’ necessario tutelare il settore agricolo e garantire un processo produttivo costante, caratterizzato da sostenibilità, qualità, innovazione. Molti erano convinti che il tema dell’autosufficienza alimentare fosse superato con la globalizzazione e le tecnologie produttive e invece la pandemia ha invece dimostrato l’esatto contrario”, ha sottolineato la Ministra. “Per questo ai miei colleghi europei ho chiesto ripetutamente: coraggio e visione. Consapevole della strategicità della filiera agroalimentare e avendo ben chiari i risultati che proprio sul tema della sostenibilità la nostra agricoltura italiana ha raggiunto. Certamente possiamo e dobbiamo fare di più ma l’Italia nel campo dell’agricoltura sostenibile ha molto da insegnare e come spesso ci siamo ripetuti, a quel futuro verde che tutti abbiamo come obiettivo il nostro Paese arriva con le carte più che in regola, per il suo essere primo al mondo per la biodiversità, tra i primi al mondo per l’agricoltura biologica e l’agricoltura integrata, tra i meglio organizzati sulle attività di economia circolare quale il recupero e il riutilizzo delle eccedenze alimentari, tra i virtuosi per le politiche sulle bioenergie”.

“Credo quindi che sia opportuno”, ha evidenziato la Ministra, “affermare la nostra voce in Europa sul tema della sostenibilità nella produzione agricola mettendo maggiormente in luce ciò che già oggi i nostri produttori fanno. E su questo sto lavorando da mesi: occorre ascoltare le esigenze di tutte le aziende dalle più piccole a quelle con grandi prospettive e soprattutto guardare all'agricoltura come parte della soluzione per la crisi climatica. E’ necessario tenere conto di ciò che di buono già oggi il settore agroalimentare garantisce e non il contrario”, ha concluso Bellanova. “Abbiamo da costruire l’agricoltura del futuro forti, anche dell’esperienza vissuta in questi mesi, della strategicità della filiera agroalimentare, della sua straordinaria qualità, determinazione, forza e resilienza e di una lezione che, ce lo siamo già detti, io sono sicura vada assolutamente messa a valore: l’interconnessione di tutti gli anelli della filiera. Questo comporta una responsabilità ancora più forte non solo del decisore politico, a cui evidentemente non intendo venire meno, ma proprio di tutti gli attori coinvolti: responsabilità nel saper individuare con rigore le criticità e con altrettanto rigore saper mettere a fuoco le soluzioni. E significa anche rafforzare il metodo cui non siamo mai venuti meno: ascolto e confronto, soprattutto con chi è sul “campo”. Un confronto che diviene addirittura imprescindibile per mettere a fuoco con più precisione e ambizione le politiche di internazionalizzazione e di sostegno all’export: lavorare insieme, e concorrere insieme alla individuazione dei tasselli necessari sarà, in qualche modo, determinante per la bontà dei risultati a cui tutti tendiamo”.

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15/07/2020, 14:53
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