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Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano - Ufficio stampa 
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In dodici anni di concorso recuperate e raccontate oltre 200 ricette della tradizione senese
Montepulciano (Si): Talosa fa il bis per “A Tavola con il Nobile

Per il secondo anno consecutivo la Contrada di Talosa vince il concorso enogastronomico promosso dal Consorzio del Vino Nobile in collaborazione con il Magistrato delle Contrade del Bravìo delle Botti. Il tema su cui si sono confrontate le otto “cucine” è stato la Cinta Senese

Con una “Zuppa di Cinta Senese con i Pici”, in abbinamento ideale ai Vino Nobile 2011 Salcheto e “Pietra Rossa” Contucci, la Contrada di Talosa si aggiudica la dodicesima edizione di “A Tavola con il Nobile”, la sfida ai fornelli ideata dal Consorzio del Vino Nobile con il giornalista del Tg2, Bruno Gambacorta. La ricetta della signora Marisa Beligni ha infatti strappato 386 punti alla giuria tecnica composta da giornalisti della stampa nazionale e una delegazione di giornalisti statunitensi del settore composta da Shawn Dore (anche ambasciatrice del Nobile negli Usa), Joe Garrigo, Maria Liberati e Judy Edelhoff. Con questa ricetta Talosa bissa il successo dello scorso anno. Nel podio al secondo posto la Contrada di Poggiolo con i “Maccheroni nobili al rustico di cinta senese con crema di Pecorino Cugusi Gran Riserva”, mentre il terzo posto è andato a Collazzi con i “Maccheroni con farina rustica al sugo della festa”.

A Tavola con il Nobile è nato 12 anni fa da una intuizione del Consorzio del Vino Nobile e del giornalista del Tg2 Bruno Gambacorta con l’obiettivo di recuperare ricette della tradizione in abbinamento al vino “di casa”, il Nobile di Montepulciano. In dodici anni di “A Tavola con il Nobile” sono state proposte circa 200 ricette della tradizione, sono stati pubblicati sei libri che le raccolgono, tra cui quello per il decennale, del 2012, con tutte le ricette. La manifestazione è anche un importante veicolo di promozione per il territorio con oltre 700 articoli, servizi televisivi e reportage sul premio scritti anche dai circa 180 giornalisti da tutto il mondo che nelle varie edizioni si sono succeduti come giurati del premio.

«Questa manifestazione si riconferma un appuntamento di grande interesse – ha detto il Vicepresidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Contucci – in grado di coniugare la tradizione di una manifestazione come quella del Bravìo delle Botti (la storica corsa che si correrà nel 2014 domenica 31 agosto) con il Vino Nobile e la cucina del territorio, connubio che incarna lo spirito del Sistema Montepulciano di cui il nostro Consorzio è parte attiva». Il forte legame con il Magistrato delle Contrade è dimostrato anche dalla donazione di botti nuove per la gara storica del Bravìo che il Consorzio del Vino Nobile ha fatto proprio per questa edizione storica, la quarantesima.

«Quello che più colpisce ogni volta è l’entusiasmo delle contrade nel proporre ricette elaborate con grande ricerca storica – ha sottolineato il presidente della giuria di A Tavola con il Nobile, Bruno Gambacorta – e ormai l’entusiasmo e l’agonismo sono tali che il premio è sentito quasi come quello per cui le stesse contrade si batteranno il 31 agosto con le botti». Tema di questa edizione sono stati i primi piatti a base di Cinta Senese Dop, il capostipite di tutti i maiali della Toscana. Già allevata dagli Etruschi, fu di grande aiuto ai contadini del Medioevo durante pestilenze e carestie. Nel Palazzo Civico di Siena è famoso l’affresco del 1340 di Ambrogio Lorenzetti Allegoria del Buongoverno, dove è rappresentato il suino della razza Cinta Senese. Dopo un lavoro di recupero dall’estinzione della razza, oggi sono molti i produttori che allevano questo suino seguendo un disciplinare molto rigido, lo stesso che permette di raggiungere la massima qualità.

L’albo d’oro di A Tavola con il Nobile. Collazzi (due volte), San Donato (due volte), Voltaia (due volte), Gracciano, Cagnano, Poggiolo e Talosa (due volte). Nel 2012 c’è stato un ex aequo tra Collazzi e Coste.


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25/08/2014, 15:25
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I produttori di Montepulciano intervengono in maniera critica sulle indicazioni del PIT
Consorzio Vino Nobile: “La viticoltura e’ il paesaggio toscano”

Andrea Natalini (Presidente Consorzio): «I viticoltori sono i primi a sostenere il territorio e i disciplinari di produzione servono proprio a scongiurare un’agricoltura massificata e deturpante». Il vino a Montepulciano muove il 70% dell’economia e aiuta il territorio

«Saint-Emilion è patrimonio Unesco per la bellezza dei vigneti, in Toscana ora, a quanto pare, sono considerati dannosi e deturpanti nei confronti del paesaggio». Con questa riflessione il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano interviene sulle linee guida del Piano di indirizzo territoriale che la Regione Toscana ha presentato nei giorni scorsi muovendo non pochi malumori all’interno del mondo agricolo.

«Siamo rimasti molto perplessi e scoraggiati nel leggere il documento del piano paesaggistico che la Regione ha presentato senza per altro coinvolgere le associazioni agricole – dice il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Natalini – in particolare non riusciamo a capire perché sia stata demonizzata la viticoltura, in una regione, come la Toscana, dove il vino non solo è stato nei secoli sentinella del territorio, ma anche fondamentale traino per la promozione turistica in tutto il mondo».

«Ci sono i disciplinari di produzione e le normative vigenti in materia come naturale limite agli impianti di produzione – continua Natalini – e i produttori sono i primi a non volere che del vino in Toscana si faccia massificazione dal momento che la filosofia assodata in questi anni è rispetto per il territorio, per il paesaggio e per la qualità dei nostri prodotti». Il Consorzio del Vino Nobile, d’accordo con altri consorzi vitivinicoli toscani, critica del PIT l’approccio anacronistico che denota una scarsa attenzione all’agricoltura regionale e che, evidentemente, nemmeno prende in considerazione l’importanza di questo settore che da sempre ha saputo integrare l’eccellenza produttiva alla qualità di un paesaggio unico e apprezzato da milioni di visitatori che ogni anno provengono da tutto il mondo.

«Ringraziamo l’Assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori, per aver messo in chiaro il suo punto di vista che per altro coincide con il nostro – conclude il Presidente del Consorzio del Vino Nobile – e ribadiamo che come Consorzio siamo stati i primi negli anni a limitare l’ampliamento dei vigneti proprio perché consapevoli che gran parte del valore aggiunto del nostro prodotto, e in generale del Made in Tuscany, derivi dal territorio e dal paesaggio a cui si lega, anche per questo disapproviamo questo Piano di indirizzo territoriale chiedendo alla Regione Toscana, all’Assessore Anna Marson in particolare, di rivedere il testo coinvolgendo le categorie del settore al tavolo di concertazione».

Il patrimonio “Nobile”. Cinquecento milioni di euro. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 78 associati al Consorzio dei produttori) che nel 2013 hanno prodotto 56 mila ettolitri di Vino Nobile e circa 17 mila destinati a divenire Rosso di Montepulciano. Oltre mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2013 sono state immesse nel mercato circa 7,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,5 milioni di Rosso di Montepulciano Doc, numeri in linea con l’anno precedente.

Il mercato. L’export segna con il 2013 un +8% rispetto al 2012 toccando quota 76 per cento di prodotto mentre il restante 24% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale le destinazioni di Vino Nobile si sono dirette al Nord (40 per cento), mentre in Toscana si sono attestate al 19 per cento, mentre resta invariata rispetto allo scorso anno la percentuale della vendita diretta in azienda, 19%. Per quanto riguarda l’estero la Germania è passata ad assorbire il 48 per cento della quota esportazioni, crescendo del 4 per cento rispetto al 2012 e tornando ad essere il mercato di riferimento per il Nobile. Gli Usa confermano l’ottimo andamento segnando nel 2013 il 17,5% (+1,5% rispetto al 2012), così come i mercati asiatici che nel 2013 hanno rappresentato un vero e proprio exploit di vendite passando dall’8,1 al 12 per cento.

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02/09/2014, 14:35
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I produttori di Montepulciano di ritorno dalla missione che ha toccato Budapest e Praga
Vino Nobile di Montepulciano: il mercato punta verso Est

Pasquale D’Avino (Ambasciatore italiano a Praga): “E’ così che all’estero ci aspettiamo la promozione dei nostri prodotti e del nostro Paese”. La quota di Vino Nobile nei Paesi Ue dell’Est vale oltre il 10 per cento, ma le prospettive sono di un’ulteriore crescita

Dopo il successo di Budapest, la delegazione toscana, composta, oltre che dai produttori di Vino Nobile, da Strada del Vino Nobile e dall’Unione dei Comuni della Valdichiana, rappresentati dal suo presidente, il sindaco di Montepulciano, Andrea Rossi, ha proseguito la propria missione promozionale in Repubblica Ceca facendo tappa a Praga. Proprio nella città di Kafka il Consorzio con oltre dieci aziende al seguito, è stato protagonista al Grand Hotel Bohemia, storica sede dei grandi appuntamenti della città, di una serata organizzata in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Ceca.

Un seminario di degustazione e di approfondimento sul Vino Nobile e sul territorio rappresentato dalla Strada del Vino Nobile, ha fatto da prologo alla giornata di lavoro che ha visto la partecipazione di oltre 150 operatori del settore. «Un evento strutturato molto bene – ha detto il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – che conferma una forte intesa collaborativa non solo tra i principali operatori del territorio, in questo caso Consorzio, Strada e Unione dei Comuni, ma anche con quelli che sempre di più devono diventare i nostri “alleati” all’estero, la Camera di Commercio Italo-Ceca, per esempio, insieme all’Ambasciata».

Prima della degustazione a base di prodotti tipici del territorio, è stato l’Ambasciatore italiano a Praga, Pasquale D’Avino, a sottolineare l’importanza di questo genere di promozione. «Devo fare una nota di merito a favore di questo che mi viene presentato come “Sistema Montepulciano” – ha detto l’Ambasciatore – perché dovrebbe essere un esempio per tutte le altre manifestazioni di questo genere, è così che si promuove la nostra ricchezza, unendo le bellezze artistiche e paesaggistiche a quelle enogastronomiche in una sintesi che ci deve far distinguere dagli altri nel mondo».

Che il “Sistema Montepulciano”, ora allargato anche agli altri partner che vanno a comporre l’Unione dei Comuni della Valdichiana di cui erano presenti alcune rappresentanze, sia un esempio vincente lo ha sottolineato anche il presidente di questa Unione, il sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, nel suo saluto.

Con la missione di Budapest e Praga il Consorzio prosegue il grande lavoro di promozione all’estero. Non a caso, visto che proprio l’export rappresenta per i produttori di Vino Nobile la fetta più importante della torta delle vendite. Proprio nei paesi dell’est Europa il mercato si sta ingrandendo di anno in anno facendo toccare percentuali che superano il 10 per cento. In generale nel 2013 le esportazioni hanno fatto segnare un +8% rispetto al 2012 toccando quota 76 per cento di prodotto mentre il restante 24% viene commercializzato in Italia. La Germania, primo Paese per consumi di Vino Nobile, è passata ad assorbire il 48 per cento della quota esportazioni, crescendo del 4 per cento rispetto al 2012 e tornando ad essere il mercato di riferimento per il Nobile. Gli Usa confermano l’ottimo andamento segnando nel 2013 il 17,5% (+1,5% rispetto al 2012), così come i mercati asiatici che nel 2013 hanno rappresentato un vero e proprio exploit di vendite passando dall’8,1 al 12 per cento. I Paesi dell’Est Europa sono sempre più strategici e a questo si deve la missione appena conclusasi.


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Questa mattina anche il Consorzio del Vino Nobile all’incontro con gli assessori regionali
PIT toscano: bene l’apertura della Regione, ora i fatti

Andrea Natalini (Presidente Consorzio): «Apprezziamo il sostegno dell’Assessore Salvadori, occorre eliminare dal Piano l’intera parte relativa ai vigneti». A Montepulciano i vigneti sono da sempre un valore paesaggistico nonché economico di grande rilievo

«Un tavolo di confronto che si poteva fare prima di oggi, ma che comunque dimostra un minimo di apertura al dialogo da parte della Regione». Ha definito così il Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini, l’incontro di questa mattina, tra la Regione e il Comitato dei Consorzi vitivinicoli di cui anche il Consorzio del Nobile è tra i firmatari. «Un’apertura arrivata in particolare dall’Assessore all’Agricoltura, Gianni Salvadori e dall’Assessore all’urbanistica Anna Marson – spiega Natalini – che ci fa ben sperare per quanto riguarda quelle parti del Piano di indirizzo territoriale (Pit) che è stato presentato mesi fa e che ci ha lasciato fin da subito sconcertati».

Il Consorzio del Vino Nobile è tra i principali firmatari del documento che questa mattina un comitato composto dai principali consorzi vitivinicoli toscani ha presentato alla Giunta regionale. «Già nei giorni scorsi abbiamo definito questo Piano Paesaggistico “anacronistico e sbagliato” ed il nostro giudizio nel frattempo non è cambiato – hanno indicato i Consorzi di tutela - questo Piano ha una visione profondamente “anacronistica e sbagliata” della viticultura moderna, quella stessa viticultura che ha accompagnato e sostenuto la rinascita sociale ed economica delle nostre campagne».

«Se il vino toscano ha raggiunto nel mondo una posizione di assoluta eccellenza – continuano i Consorzi - lo dobbiamo agli enormi investimenti delle aziende in impianti e tecnologie, oltre al lavoro appassionato e alle competenze di decine di migliaia di addetti. In tutto il Piano, ed in particolare nelle schede che trattano i singoli territori, la viticultura specializzata viene definita una delle criticità più rilevanti per l’assetto paesaggistico, arrivando addirittura a chiedere di prevenire l’espansione ingiustificata della cultura viticola». Gli assessori regionali si sono detti pronti a tenere in considerazione le osservazioni dei consorzi. «Lo speriamo vivamente – conclude Andrea Natalini – perché se così non fosse sarebbe una profonda ferita, nonché un danno economico, per tutta la nostra viticoltura».

Il patrimonio “Nobile”. Cinquecento milioni di euro. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 78 associati al Consorzio dei produttori) che nel 2013 hanno prodotto 56 mila ettolitri di Vino Nobile e circa 17 mila destinati a divenire Rosso di Montepulciano. Oltre mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2013 sono state immesse nel mercato circa 7,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,5 milioni di Rosso di Montepulciano Doc, numeri in linea con l’anno precedente.

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29/09/2014, 17:45
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A pochi giorni dall’inizio del lavoro in vigna sono tante le aziende che aprono le cantine
Vendemmia: a Montepulciano si fa con i turisti

Dalla musica ai corsi di cucina, passando per la possibilità di vivere una giornata da “vendemmiatore”. Ecco come i viticoltori fanno sistema con il turismo. Intanto tutto pronto per la vendemmia del Prugnolo Gentile, l’anima del Vino Nobile di Montepulciano

C’è chi offre la possibilità di imparare a cucinare il tradizionale pranzo della vendemmia, ma anche chi vuole far conoscere da vicino le fasi principali di un vero e proprio rito, quello della raccolta delle uve, magari spiegando perché a Montepulciano il vino prende precise connotazioni organolettiche. La vendemmia insomma non è più cosa per pochi e anche nella patria del Vino Nobile sono sempre di più le cantine che aprono le porte ai turisti, soprattutto stranieri, durante il lavoro più delicato dell’anno. Un modo per destagionalizzare il cosiddetto enoturismo, ma allo stesso tempo per dare la possibilità a chi vive in città di apprezzare da vicino la fatica e l’attenzione che occorre per produrre un vino di qualità.

Tra le iniziative promosse dalle cantine in questo periodo ci sono i corsi di cucina nei quali imparare a cucinare i pici (la tradizionale pasta fatta a mano) e i condimenti principali (sugo all’aglione o alle briciole). Si può anche scoprire il territorio attraverso delle vere e proprie visite guidate in vigna con l’enologo che spiega la differenza tra i vari vitigni, ma anche il “terroir” dove questi vengono coltivati. A Montepulciano non mancano poi le cantine che durante la raccolta dell’uva propongono arte in cantina, o addirittura concerti a fine giornata degustando i vini già pronti per essere bevuti, magari scoprendo l’importanza dell’invecchiamento con annate, anche vecchie, a confronto. Se le cantine storiche in questo periodo possono dimostrare come a distanza di centinaia di anni ancora il vino si produce nello stesso luogo, quelle di ultima generazione spiegano la differenza tra una vasca d’acciaio e una botte con i vari tipi di legno.

«E’ un modo per avvicinare al nostro mondo il consumatore – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – e così anche per offrire in un periodo meno affollato dal punto di vista turistico, una possibilità di poter comunque visitare Montepulciano guardandolo da un’altra prospettiva». Sono molte a questo proposito anche le offerte che la Strada del Vino Nobile propone per poter organizzare al meglio il soggiorno in questo periodo che fino a metà ottobre vedrà impegnate le oltre 70 aziende produttrici di Vino Nobile.

Del resto il turismo del vino, stando ai dati del Consorzio, rappresenta una importante voce nel territorio. Ogni anno sono oltre 200 mila i visitatori che visitano una cantina a Montepulciano. Un punto strategico è inoltre l’Enoteca del Consorzio del Vino Nobile, una tra le prime in Italia, dalla quale passano ogni anno circa 5 mila appassionati e di questi oltre 2.000 degustano, mentre almeno il 40% acquista. Tra le provenienze si consolidano gli Stati Uniti, seguiti da tedeschi, olandesi ed italiani. Riconfermata la presenza di turisti francesi, belgi e svizzeri. Inoltre si è registrata una buona affluenza da paesi “emergenti”, almeno per il turismo toscano, quali Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Canada e Giappone.

Intanto a Montepulciano, patria del Vino Nobile la vendemmia e nel pieno e si punta sulla qualità «La qualità che contraddistingue il Vino Nobile è stata raggiunta - così dice il Presidente Natalini – e questo grazie ad un lavoro di grande attenzione, mettendo in pratica tutte le tecniche agronomiche a disposizione per garantire un'ottimale cura e maturazione delle uve. In definitiva è solo con un grande lavoro di selezione in vigneto e successivamente in cantina che i produttori di Vino Nobile hanno attuato riuscendo ad ottenere un vino rispondente ai parametri qualitativi degni della sua fama anche se a scapito dei costi di produzione sostenuti».

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30/09/2014, 18:56
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I vigneti sono un patrimonio toscano [10/10/2014]
I vigneti sono una risorsa per il territorio toscano, non un limite paesaggistico. Con questo appello alla Regione Toscana, il Consorzio del Vino Nobile è intervenuto sull’attuale vicenda del Piano di indirizzo territoriale (Pit) che ha fatto risentire la maggior parte delle realtà agricole, vitivinicole in particolare, del territorio toscano. Presentato dall’assessore regionale all’urbanistica, Anna Marson, il piano paesaggistico ha lasciato perplessi anche i vignaioli di Montepulciano, in particolare dove si legge che “tra gli effetti di segno negativo conseguenti alla perdita di ambienti agricoli tradizionali a vantaggio della specializzazione viticola rientrano la banalizzazione e semplificazione della maglia agraria dovuta ala realizzazione di appezzamenti di grande dimensione”.

Il Consorzio del Vino Nobile è tra i principali firmatari del documento che il 29 settembre scorso un comitato composto dai principali consorzi vitivinicoli toscani ha presentato alla Giunta regionale richiedendo alcune sostanziali modifiche al Piano paesaggistico della Regione. Un atto doveroso anche da parte di una realtà, come quella di Montepulciano e del Vino Nobile, che sul vino basa non solo un importante indotto economico, ma anche quello paesaggistico considerato che i vigneti sono una delle attrazioni principali per i milioni di turisti che arrivano nel territorio, oltre a un reale impegno da parte dei viticoltori alla sostenibilità stessa del paesaggio rurale.

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10/10/2014, 17:00
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Tutto pronto per l’Anteprima del Vino Nobile 2015
Partecipazione-record di oltre 40 aziende produttrici
A Montepulciano (Si) si celebra un amore a “5 stelle” con il Vino Nobile

Una giornata dedicata al pubblico degli appassionati. Tra le novità anche un sito web dedicato all’evento, confermati gli eventi collaterali in tutto il centro storico

Si avvicina l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, la ormai tradizionale passerella internazionale del pregiato rosso Docg, e il Consorzio dei produttori si presenta con alcune importanti novità. Giunta alla ventunesima edizione, l’Anteprima, quest’anno in programma dal 14 al 19 febbraio, si aprirà con un innovativo periodo di sviluppo e diffusione del brand e così, accanto ai consueti appuntamenti riservati agli operatori del settore ed alla stampa da tutto il mondo, per la prima volta aprirà le porte al sempre più vasto pubblico di appassionati. Tutti potranno così degustare il “Nobile” ma anche il Rosso di Montepulciano DOC e gli altri vini di qualità del territorio, in un contesto esclusivo ed affascinante come la Fortezza di Montepulciano.

Una possibilità davvero unica quella offerta nella sola giornata di sabato 14 febbraio, a partire dalle ore 14.00, a coloro che, dopo essersi registrati online sul sito www.anteprimavinonobile.it, appositamente creato per l’occasione, potranno accostarsi ai banchi di assaggio delle oltre 40 aziende partecipanti per degustare, avere informazioni e confrontarsi direttamente con i produttori e con gli esperti del settore.

Tra i vini in rassegna, il Nobile 2012, annata che vanta le 5 stelle, il massimo della valutazione, pronto ad essere immesso sul mercato dopo i due anni di evoluzione imposti dal disciplinare di produzione, la Riserva 2011, annata a 4 stelle impreziosita dal più lungo invecchiamento, e il Rosso 2013, che continua a scalare posizioni nell’apprezzamento dei consumatori.

Un evento imperdibile per i sempre più numerosi appassionati di vino e enoturismo, un modo irripetibile per vivere un’indimenticabile festa di San Valentino, in cui non mancheranno passione ed emozione. L’Anteprima avrà luogo all’interno della Fortezza di Montepulciano, a pochi passi da Piazza Grande, ma per l’occasione tutta la città parteciperà alla festa, con un concorso riservato ai commercianti per la vetrina a tema più bella e originale e un aperitivo tematico da gustare nelle rinomate enoteche di Montepulciano.

Per maggiori informazioni sull’anteprima, sugli eventi collaterali e sui pacchetti di soggiorno predisposti dalla Strada del Vino Nobile e dei sapori della Valdichiana è possibile consultare il sito www.anteprimavinonobile.it


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Si chiude con successo la prima parte della XXI edizione dell’Anteprima del Vino Nobile
Anteprima Vino Nobile: oltre in 3 mila in Fortezza per le nuove annate

Il Consorzio si avvia a festeggiare il cinquantesimo compleanno tra ricordi, aneddoti e sviluppo di una Docg che ha fatto la storia del vino italiano. Giovedì 19 febbraio sarà la giornata della stampa con l’assegnazione delle stelle alla vendemmia 2014

Oltre 3 mila operatori, che si vanno a sommare alle centinaia di wine lovers della prima giornata, hanno varcato domenica e lunedì la soglia della Fortezza di Montepulciano per incontrare i quarantadue produttori che quest’anno partecipano all’Anteprima del Vino Nobile durante la quale si presentano le ultime annate in commercio (il Nobile 2012 e la Riserva 2011). «Questa manifestazione è ormai sempre più consolidata - afferma il Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – e il fatto che porti così tanti visitatori a Montepulciano in questo periodo conferma che il vino è un traino di grande importanza per tutto il territorio». Riscontro positivo anche per la seconda edizione degli Happy Hour a base di Rosso di Montepulciano che sabato sono stati organizzati in alcuni caffè e locali della città.

Nelle giornate di domenica 15 e lunedì 16 febbraio, migliaia di operatori provenienti da tutto il mondo hanno potuto conoscere da vicino la realtà dove sorge il Vino Nobile, stessa occasione che hanno avuto gli oltre venti buyer esteri arrivati grazie al Buy Wine, promosso in concomitanza con le Anteprime da Toscana Promozione. Nella giornata di domenica sono stati premiati anche i vincitori del concorso “Le Belle Vetrine”, curato dalla Strada del Vino Nobile e dei sapori della Val di Chiana senese. Quest’anno la giuria di qualità, formata dalla Pro Loco, dal Comune e dalla stessa “Strada” ha selezionato i quattordici migliori allestimenti, sottoposti al voto del pubblico dell’Anteprima. Si è così imposta la vetrina de “La Pecorella”, che ha coniugato al meglio l’abbinamento tra il Nobile 2012 a cinque stelle e la concomitanza con San Valentino, e ha ricevuto il voucher per un week end a Verona, in occasione del Vinitaly. Secondo posto per La Madia e terzo ex-equo per il campione uscente Mary’s lingerie e La bottega dell’Angelo.

In attesa della giornata conclusiva, quella con l’assegnazione delle stelle all’ultima vendemmia e la presentazione delle annate alla stampa internazionale, il Consorzio può quindi dirsi soddisfatto per l’organizzazione dell’evento che cade nell’anno del 50esimo anniversario della nascita dell’associazione dei produttori di Vino Nobile. Correva infatti l'anno 1965 quando nove viticoltori di Montepulciano, il 17 novembre, depositarono lo statuto del Consorzio del Vino Nobile. Con il presidente Aldolfo Gamberucci, il neonato Consorzio cominciò un lavoro di miglioramento della qualità e di promozione del prodotto in vista anche della nascita della Doc l'anno successivo. Sono passati 50 anni di storia che hanno visto succedersi 9 presidenti e che dai pochi associati dei primi anni (nel 1975 le aziende associate erano 21) hanno portato ai 75 di oggi. Un lavoro che si è basato da subito sul controllo, per migliorare e uniformare la qualità del prodotto, ma anche della promozione. Anno di svolta è stato sicuramente il 1983 quando il Vino Nobile è stata la prima Docg in Italia. Proprio in questi anni si sviluppano i viaggi promozionali non solo in Italia, ma anche all'estero. Cinquanta anni di storia per un vino e un territorio che sono diventati un simbolo del Made in Italy nel mondo.

In Fortezza prosegue la mostra di cavatappi organizzata dall’Associazione Italiana Collezionisti Cavatappi (AICC) che continua a suscitare profondo interesse. Il programma di giovedì 19 febbraio si aprirà alle con le degustazioni comparative, mentre l’annata sarà presentata alle ore 11, con l’assegnazione delle stelle, alla presenza del Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini e del Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, con la relazione tecnica a cura dell’enologo Umberto Trombelli.


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Giovedì l’assegnazione delle stelle all’annata 2014 e la degustazione aperta alla stampa
Vino Nobile di Montepulciano: in vigna (e in cantina) sempre più giovani

Nella patria della prima Docg d’Italia, 4 cantine su 10 sono condotte da under 40. Otto aziende su 10 scelgono un giovane per affidargli il ruolo di marketing manager. Facebook è il social più utilizzato, ma crescono anche altre forme di comunicazione. Per il futuro: ricambio generazionale

Se da un lato, come dicono recenti indagini, il vino di qualità è oggi sempre più apprezzato dai giovani (circa 9 milioni di italiani, collocati tra i 30 e i 40 anni di età, starebbero indirizzandosi verso un consumo consapevole del vino), dall’altro sono sempre di più i giovani che lo producono.

A Montepulciano oltre il 37% delle cantine è condotto da un giovane (l’età media dei titolari di azienda è di 48 anni). Un dato ancora più significativo è che il 45% degli impiegati a tempo indeterminato nel vino (oltre mille in totale a Montepulciano) sono sotto i 40 anni e la percentuale cresce con gli avventizi durante il periodo della vendemmia. Sono alcuni dei dati di una indagine svolta dal Consorzio del Vino Nobile sui propri associati.

“Sono dati che ci confortano e confermano una tendenza in atto da qualche anno – afferma il Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – soprattutto per quanto riguarda il ricambio generazionale che, per tradizione, nelle nostre aziende, era piuttosto lento; invece ora ai giovani vengono affidati ruoli di responsabilità che contribuiscono a rinnovare l’intero comparto. Da questo discende, per esempio, la disponibilità delle imprese del Nobile ad investire in nuovi mezzi di comunicazione”.

Tra i ruoli maggiormente occupati dai giovani in cantina ci sono quelli di enotecnico e cantiniere, ma anche enologo, mentre l’81% delle imprese vitivinicole di Montepulciano ha un impiegato nel marketing sotto i 40 anni.

Negli ultimi dieci anni l’inserimento dei giovani è avvenuto nel 60% delle imprese di Vino Nobile. In particolare le figure più ricercate sono quelle di responsabili commerciali per l’estero, ma anche le nuove leve nelle professionalità di enotecnici e di enologi (sempre più giovani escono dalle facoltà di agraria e da istituti di formazione agricola).

Sono molte le aziende che al loro interno hanno una figura professionale che si occupa di comunicazione e più in particolare di social marketing. Quasi tutte hanno un profilo Facebook (8 su 10), mentre il 33 per cento utilizza anche Twitter. Altri social network, come Linkedin, Instagram e Pinterest, sono usati ugualmente da circa un terzo delle aziende.

A livello di ricambio generazionale oltre il 50% delle imprese viticole di Montepulciano ha ad oggi superato con successo la seconda generazione. Il 70% delle aziende ha già affrontato l’argomento ricambio e l’88% di queste pensa all’avvicendamento familiare. E’ il caso di dire tradizione e innovazione visto che il 63% delle imprese associate al Consorzio vanta una storia ultratrentennale e il 31% tra i 10 e i 30 anni di attività. Il 50% di queste aziende occupa la famiglia o parte di essa e il 67% ha dichiarato di riunirsi periodicamente per parlare del futuro dell’azienda. Chi non ha la possibilità di avvicendare giovani al timone dell’azienda ritiene (il 70%) che, pur affidandola a un manager esterno, non vorrebbe perderne la titolarità.

Intanto tutto è pronto per il tanto atteso appuntamento finale dell’Anteprima del Vino Nobile. Se durante le giornate degli operatori e del pubblico si è registrato il record di presenze (oltre 3 mila visitatori in tre giorni), ora i riflettori sono puntati sull’assegnazione delle stelle all’ultima vendemmia, la 2014, che avverrà giovedì 19 febbraio, alle 11.00, presso la Fortezza di Montepulciano alla presenza del Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini, e del Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, con la relazione tecnica a cura dell’enologo Umberto Trombelli.

Dalle 10 invece gli oltre 100 giornalisti da tutto il mondo potranno iniziare le degustazioni dei prototipi 2014 e le nuove annate in commercio (Nobile 2012 e Riserva 2011). Al termine delle degustazioni, i giornalisti si distribuiranno sul territorio, andando a conoscere le realtà delle singole aziende prima di radunarsi, in serata, per proseguire il proprio tour.


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Assegnate le stelle all’annata 2014: 3 (su 5) in un’annata caratterizzata da un clima sfavorevole
Vino Nobile di Montepulciano: una denominazione in salute che cresce

L’export del Nobile tocca quota 80% con la Germania che torna a essere il mercato principale. Bene anche la crescita del Rosso Doc (+24%), mentre è sempre più alto il valore patrimoniale dei vigneti a Montepulciano. Il presidente Andrea Natalini: «Una denominazione che gode di ottima salute»

Si è conclusa oggi, con l’assegnazione delle stelle all’ultima vendemmia, la ventunesima edizione dell’Anteprima del Vino Nobile. Con oltre 3 mila visitatori (tra pubblico e operatori) e centinaia di giornalisti e opinion leader da tutto il mondo, il bilancio di questa manifestazione, ormai il principale appuntamento promozionale organizzato dal Consorzio a Montepulciano, può dirsi più che positivo. «Con questi eventi dimostriamo che il nostro valore aggiunto è il sempre più stretto legame tra il mondo del Vino Nobile ed il suo territorio – ha detto il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini - e per noi produttori questa terra costituisce un patrimonio di immenso valore, un bene da preservare, mai da sfruttare e ci sentiamo quindi doverosamente impegnati in prima linea nella sua tutela e nella sua promozione».

Le stelle alla vendemmia 2014. Tre su cinque per l’ultima vendemmia. E’ il risultato del banco d’assaggio che una commissione tecnica ha effettuato sui campioni prelevati da botte relativi al raccolto 2014. «Per la verità dal punteggio delle schede il risultato sarebbe stato di 3,5 stelle – precisa Natalini – ma non avendo mezzi punti abbiamo deciso di assegnarne tre, in un’annata che in vigna, complice il clima che tutti abbiamo visto, non è stata sicuramente facile, ma che con sacrificio da parte dei produttori e un buon lavoro di cantina ci potrà comunque dare degli ottimi vini». La relazione tecnica dell’annata, realizzata dall’enologo Umberto Trombelli, ha messo in luce un periodo di forte instabilità climatica da giugno e fino a settembre inoltrato, compromettendo così i tempi della maturazione delle uve, specialmente il Sangiovese (Prugnolo Gentile).

Il mercato. Intanto il Vino Nobile guarda avanti. Chiusa l’Anteprima tutto è pronto per le missioni all’estero che vedranno tra pochi giorni il Consorzio protagonista di un tour statunitense, mercato che negli ultimi anni ha rappresentato un forte sbocco. L’export segna con il 2014 un +4% rispetto al 2013 toccando la storica quota dell’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 47%, dato al quale si aggiunge il 16 per cento delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 23% del totale, mentre ha registrato una lieve flessione rispetto allo scorso anno la percentuale della vendita diretta in azienda, 13%. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania con il 43 per cento della quota esportazioni resta il primo paese per le vendite del Nobile, e anche la Svizzera con oltre il 10 per cento rappresenta un importante sbocco. Gli Usa confermano l’ottimo andamento segnando nel 2014 il 10,8%, così come i mercati asiatici che anche nel 2014 hanno confermato la propria propensione all’apprezzamento del Nobile.

I numeri del Vino Nobile di Montepulciano

Il patrimonio “Nobile”. Cinquecento milioni di euro. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 75 associati al Consorzio dei produttori) che nel 2014 hanno prodotto circa 70 mila ettolitri di Vino Nobile e circa 23 mila destinati a divenire Rosso di Montepulciano. Oltre mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2014 sono state immesse nel mercato circa 7,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile (in linea con l’anno precedente) e oltre 3 milioni di Rosso di Montepulciano Doc, in questo caso facendo registrare un + 24% rispetto al 2013, un dato questo che dà ragione al Consorzio dei produttori che negli ultimi anni ha investito molto anche nella produzione di questo vino del territorio.

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