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Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano - Ufficio stampa 
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Primo incontro il 6 maggio con lo chef Carlo Cracco nella serata di apertura “Buon vino fa buon sangue”

NOBILI PAROLE: UN CICLO DI INCONTRI CON GRANDI OSPITI PER “ABBINARE” IL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO ALLA CULTURA ITALIANA
Una iniziativa lanciata dal Consorzio in collaborazione con l’Amministrazione Comunale per declinare in maniera innovativa il legame tra territorio, prodotti e grandi personaggi italiani. Da Carlo Cracco a Katia Ricciarelli, passando per Marco Malvaldi, Beppe Convertini ed Enzo Gambaro, alcuni dei protagonisti

Un calice e la fragranza delle parole per raccontare in maniera nuova e originale un prodotto come il vino. Nobili Parole è la nuova declinazione di story telling del settore pensata dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano insieme al Comune di Montepulciano in partnership con lo Studio Private Collection Eventi. Si tratta di un ciclo di otto incontri che si svolgeranno nell’Antica Fortezza di Montepulciano a partire da maggio e fino al 12 ottobre ad iniziare dal primo appuntamento in programma sabato 6 maggio alle 18 quando sarà protagonista Carlo Cracco, chef tra i più celebri d’Italia e grande amante del vino. Sarà lui, autore di piatti iconici, giudice implacabile e conduttore di fortunati format televisivi, a raccontare il valore del cibo e del suo legame con il vino nell’evento di apertura dal titolo emblematico “Buon vino fa buon sangue”.

«Se il vino è cultura – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – noi vogliamo abbinare le due cose. E per farlo abbiamo scelto una delle sedi più prestigiose e uniche per il vino italiano, l’Enoliteca consortile, nella Fortezza di Montepulciano. Una struttura in una posizione unica recuperata dalla volontà dei nostri produttori e che, grazie anche agli scavi archeologici, ogni anno ospita migliaia di visitatori da tutto il mondo. Abbiamo messo in piedi un ciclo di incontri che richiamerà a Montepulciano tanti protagonisti della cultura, spaziando dalla cucina, al noir, fino al teatro e alla musica, il tutto incontrando il gusto, con la degustazione in contemporanea dei nostri vini».

Concetto ribadito anche dal sindaco di Montepulciano, Michele Angiolini. «Nobili Parole rappresenta una bella novità nell'offerta culturale di Montepulciano e un'ulteriore occasione per apprezzare la complessità del nostro patrimonio vitivinicolo inteso non solo come prodotto, ma anche come fonte di ispirazione per la creatività e l'arte. Montepulciano diventa il contesto ideale per provare a leggere la contemporaneità da punti di vista anche molto diversi tra loro, grazie alla serie di incontri previsti con ospiti di assoluto livello che si alterneranno per condividere le loro esperienze, le loro storie, le loro riflessioni legate in qualche modo al mondo del vino, uno degli elementi culturali, oltre che economici, che caratterizzano la nostra terra».

Il ciclo di incontri in programma. Nobili Parole si apre il 6 maggio con Carlo Cracco e «Buon vino fa buon sangue». «Il vino momento di pensiero e introspezione» è il titolo dell’incontro con lo scrittore Marco Malvaldi che si terrà l’11 maggio mentre il 23 maggio sarà ospite Katia Ricciarelli, soprano, protagonista di «Libiamo nei lieti calici» (questo evento in collaborazione con Palazzo Ricci). Quindi «In vino Veritas», 8 giugno, è il contenitore pensato per Cesare Capitani, attore e autore, mentre il 22 giugno sarà la volta del calciatore Enzo Gambaro con «La sottile linea rossa». Quindi si passa a settembre: il 14 con «Vino, genialità e follia» e la scrittrice Romana Petri e il 28 con «Vite, vino e ambiente» e la presenza dell’agronomo Alessio Capezzuoli. Ultimo appuntamento, il 12 ottobre è con Beppe Convertini, conduttore TV di ”Linea Verde” e

“Azzurro- storie di mare” con «Il vero viaggio di scoperta non è visitare nuove terre ma avere nuovi occhi». Tutti gli incontri si tengono alle 18 alla Fortezza.

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29/04/2023, 8:37
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Nuovo accordo tra UniCredit e il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano
per sostenere la crescita delle aziende associate

UniCredit e il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano hanno siglato un nuovo accordo per affiancare le aziende del territorio, supportandole nella realizzazione degli investimenti e nel loro percorso di crescita, al fine di rafforzarne le potenzialità di sviluppo, sostenendone la liquidità e rispondendo alle necessità determinate dall'attuale contesto di mercato.

Grazie a questa convenzione, infatti, la Banca renderà tra l'altro disponibili per le imprese afferenti al Consorzio soluzioni mirate in tempi rapidi, in termini di credito e di consulenza, attraverso il supporto di un team di specialisti e grazie alle sinergie di network del Gruppo.

"Una collaborazione, quella con UniCredit, che punta a sostenere la crescita del nostro territorio e delle nostre imprese, grazie alla possibilità di continuare a investire in miglioramenti che contribuiscono all'innalzamento della reputazione del nostro prodotto a livello internazionale. Questo accordo costituisce inoltre un vero e proprio progetto di sistema capace di stimolare un virtuosismo economico che negli ultimi anni ha caratterizzato Montepulciano, dove il 70% dell'economia (tra diretta e indotta) ruota proprio intorno al Vino Nobile di Montepulciano", così Andrea Rossi, Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano

Dichiara Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord di UniCredit: “Questa nuova sinergia si aggiunge alle numerose iniziative realizzate dal nostro Gruppo a sostegno delle filiere, leve primarie dell’economia del territorio. Siamo al fianco delle imprese con soluzioni mirate, capaci di accompagnare le realtà produttive del comparto vitivinicolo in un’ottica di sviluppo concreto e sostenibile per affrontare insieme le sfide di un mercato sempre più diversificato”.

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09/06/2023, 18:20
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E’ giunto alla ventunesima edizione il concorso del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano

A Tavola con il Nobile: Talosa vince il premio con l’acquacotta

Il tema scelto per questa edizione è stato quello dei “Piatti al cucchiaio”. Talosa raggiunge nel palmares la Contrada di Collazzi con cinque vittorie. In 21 anni recuperate oltre 200 ricette della tradizione gastronomica locale. Madrina dell’evento Roberta Morise di Rai 1



Con l’Acquacotta la Contrada di Talosa si aggiudica per la quinta volta il premio enogastronomico A Tavola con il Nobile, il concorso promosso dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano in collaborazione con il Magistrato delle Contrade della città che si è concluso domenica 20 agosto con la premiazione delle migliori ricette preparate dalle otto contrade del Bravìo delle Botti (corsa per le vie del centro storico di Montepulciano, quest’anno il 27 agosto). Il tema della ventunesima edizione sul quale si sono confrontate le cucine delle contrade è stato quello dei “Piatti al cucchiaio”. Al secondo posto si è piazzata la Contrada di Coste con il Fagottino del Contadino, mentre al terzo posto la contrada di Collazzi con il Buglione in vellutata di fagioli alla salvia e verdure dell’orto. «Un premio che è sempre più di rilievo e che anche quest’anno ha dato vita a una sfida sentita da tutte le otto cucine delle contrade – ha commentato il Vicepresidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Luca Tiberini – in particolare ancora una volta è il vino a essere il perno attorno al quale ruotano iniziative che, come questa, sono volte alla promozione di quello che ormai da anni definiamo “Sistema Montepulciano”».



Tante le novità di questa edizione, a partire dall’introduzione di due nuove figure: il direttore tecnico, il giornalista e scrittore Aldo Fiordelli (Decanter e Gruppo RCS) e uno chef professionista che in questa edizione è stato Igles Corelli, storico volto del Gambero Rosso Channel e direttore dell’Academy del Gambero Rosso. Madrina dell’evento è stata la conduttrice di Rai 1 Roberta Morise accompagnata sul palco da Tinto, storica voce e volto dei programmi Rai.



Il piatto vincitore: l’acquacotta. Tra le otto proposte “al cucchiaio” ha trionfato quella della Contrada di Talosa, l’Acquacotta, un piatto che racconta la storia delle campagne toscane. Una ricetta che parla ella memoria di Montepulciano, che racconta anche la fatica degli agricoltori locali. L’acquacotta è infatti una antica minestra della tradizione, piatto semplice cucinato da contadini, carbonai, pastori e spaccalegna delle campagne del luogo. Un piatto a base di verdure di stagione, formaggio (croste per lo più) e uovo.



A tavola con il Nobile. E’ la sfida ai fornelli ideata dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con il giornalista del Tg2, Bruno Gambacorta. Una giuria composta da giornalisti valuta il piatto che meglio si accosta al Vino Nobile di Montepulciano. Un premio che negli anni ha dato la possibilità di recuperare circa 200 ricette della tradizione, riportando alla luce il lavoro delle massaie e tramandando la tradizione gastronomica di un tempo. Numerose le pubblicazioni che raccolgono le ricette di A Tavola con il Nobile che negli anni ha assunto un peso antropologico e sociale tanto da attirare l’attenzione di studi sulle tradizioni popolari del territorio.



L’albo d’oro del premio. Collazzi (cinque vittorie), Talosa (cinque vittorie), Voltaia (quattro vittorie), San Donato (tre vittorie), Gracciano, Cagnano, Poggiolo e Coste (in ex-aequo nel 2012).

Il Bravìo delle Botti. E’ la sfida tra le otto contrade del paese, Cagnano, Collazzi, Le Coste, Gracciano, Poggiolo, San Donato, Talosa e Voltaia, dislocate tutte lungo il centro storico facendo rotolare delle botti di circa 80 Kg ciascuna, lungo un percorso in salita di oltre un chilometro. Le botti sono spinte da due atletici “spingitori”, mentre il percorso della gara si snoda tra le suggestive vie del centro storico della città poliziana fino all’arrivo situato sul sagrato del Duomo in Piazza Grande. La corsa si correrà nel 2023 domenica 27 agosto e per tutta la settimana le contrade saranno aperte per far assaggiare anche i piatti in gara.

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21/08/2023, 14:45
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Vino Nobile di Montepulciano Vs Montepulciano d’Abruzzo: il Consorzio fa chiarezza su quanto sta uscendo a mezzo stampa circa la “querelle”





E’ di questi giorni la notizia del DM in materia di etichettatura e presentazione dei vini, il cui obiettivo dichiarato è andare a colmare alcune lacune in termini di corretta informazione al consumatore, in applicazione dei regolamenti Ue in materia, e la cui ultima versione è aggiornata al 2022 (ma ancora in attesa di definizione e approvazione) consentirebbe, tra le altre cose, di indicare nelle descrizioni dei prodotti i nomi dei vitigni che compongono i blend nei vini a Denominazione, come previsto dai disciplinari.



A questo proposito diverse testate sono uscite con notizie che riportano il disaccordo a questa operazione da parte di realtà vitivinicole particolarmente interessate, tra cui quella del Montepulciano D’Abruzzo. A questo proposito sono stati riportati in maniera confusionaria e in taluni casi errata alcuni elementi che hanno riguardato le operazioni che negli ultimi decenni hanno invece riguardato i vari tentativi di approccio tra il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e il Consorzio Vini d’Abruzzo.



A questo proposito si legge erroneamente in alcuni articoli di una “battaglia a suon di carte bollate persa dai toscani”. Il ricorso a cui si fa riferimento, presentato in sede europea dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, fu poi ritirato dallo stesso consorzio toscano a fronte dell’apertura di un dialogo confluito nel 2012 in un accordo sottoscritto dal Ministero delle Politiche Agricole allora guidato dal Ministro Mario Catania, e le Regioni di riferimento. Documento di “collaborazione” che purtroppo, soprattutto sul fronte abruzzese, non trovò molta responsività nella pratica dei fatti.



Il Consorzio del Vino Nobile Di Montepulciano anche per questo, oltre che per la pluricentenaria storia che lega il vino toscano alla sua città, Montepulciano, ha portato avanti un percorso con la Regione Toscana fino alla modifica del Disciplinare di produzione nel 2021 con l’obbligatorietà di inserire in etichetta “Toscana”, proprio per venire meno alla confusione di mercato che si crea tra le nomenclature. Proprio nell’occasione di cui sopra il Consorzio del Vino Nobile cercò di far capire la pericolosità dell’utilizzo del nome di un vitigno come denominazione, pericolo che alla luce del DM è diventato realtà per alcune realtà vitivinicole italiane, non solo abruzzesi.



Come detto, a Montepulciano (Si) rappresenta una condizione storica quella della tutela della produzione vinicola che già è scritta e ben evidenziata nelle norme sancite da uno Statuto Comunale del 1337 (ancora oggi disponibile alla consultazione nella Biblioteca Comunale di Montepulciano) che regolavano la produzione e tutelavano i produttori di Montepulciano con appropriate discipline sulla fase commerciale, oltre che per i prodotti di concorrenza che entravano nel territorio già a quell’epoca, e del vino commercializzato oltre i confini territoriali, che doveva risponder a precise norme produttive e di qualità. Una storia produttiva quindi che ha già, da quasi 700 anni, la volontà di tutelare questo prodotto sia alla produzione che nella sua fase commerciale, elemento oggi più che mai fondamentale per la denominazione del vino prodotto in Toscana.

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31/08/2023, 7:12
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Montepulciano-Cordisco: il sinonimo potrebbe ridurre la confusione



Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano sul DDL che renderebbe esclusivo l’utilizzo del vitigno “Montepulciano” al solo Abruzzo





Con un DDL del 26 ottobre scorso il Ministero dell’agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste ha introdotto il sinonimo Cordisco per la varietà Montepulciano. Questa misura renderebbe esclusivo ai soli produttori abruzzesi l’utilizzo di “Montepulciano” nell’etichetta, indicando a tutte le altre regioni che utilizzano il vitigno Montepulciano il sinonimo “Cordisco”. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano interviene ancora sulla questione puntualizzando che da decenni, in Europa, ma soprattutto in Italia, il sistema DOP IGP ha investito sulla territorialità dei prodotti. La stessa sigla “Denominazione di origine protetta” fa chiaramente riferimento alla zona di produzione, in questo caso il vino.



Alla luce di questo, sostiene ancora il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, più che un sinonimo la strada più legittima potrebbe essere una denominazione che, come avviene per la quasi totalità delle denominazioni italiane e non solo, leghi i vini a base di uve Montepulciano al territorio di produzione e non al vitigno. «Ancora una volta si rischia di creare confusione nel consumatore, soprattutto nei mercati esteri, dove già è complicato indicare la provenienza delle tante denominazioni italiani e internazionali, l’omonimia del termine è sicuramente un elemento che non può essere non considerato dagli uffici di competenza del Masaf», chiarisce il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.



In sede europea già a fine anni Novanta il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano era intervenuto contro la possibilità di indicare il vitigno in etichetta con un ricorso che fu poi ritirato dallo stesso consorzio toscano a fronte dell’apertura di un dialogo confluito nel 2012 in un accordo sottoscritto dal Ministero delle Politiche Agricole allora guidato dal Ministro Mario Catania, e le Regioni di riferimento. Documento di “collaborazione” che purtroppo, soprattutto sul fronte abruzzese, non trovò molta responsività nella pratica dei fatti.



Il Consorzio del Vino Nobile Di Montepulciano anche per questo, oltre che per la pluricentenaria storia che lega il vino toscano alla sua città, Montepulciano, ha portato avanti un percorso con la Regione Toscana fino alla modifica del Disciplinare di produzione nel 2021 con l’obbligatorietà di inserire in etichetta “Toscana”, proprio per venire meno alla confusione di mercato che si crea tra le nomenclature.



Come detto, a Montepulciano (Si) rappresenta una condizione storica quella della tutela della produzione vinicola che già è scritta e ben evidenziata nelle norme sancite da uno Statuto Comunale del 1337 (ancora oggi disponibile alla consultazione nella Biblioteca Comunale di Montepulciano) che regolavano la produzione e tutelavano i produttori di Montepulciano con appropriate discipline sulla fase commerciale, oltre che per i prodotti di concorrenza che entravano nel territorio già a quell’epoca, e del vino commercializzato oltre i confini territoriali, che doveva risponder a precise norme produttive e di qualità. Una storia produttiva quindi che ha già, da quasi 700 anni, la volontà di tutelare questo prodotto sia alla produzione che nella sua fase commerciale, elemento oggi più che mai fondamentale per la denominazione del vino prodotto in Toscana. Non è un caso che una delle campagne di promozione del Vino Nobile di Montepulciano abbia come slogan “E’ la storia che fa la differenza”.

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12/12/2023, 11:28
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Nella Fortezza di Montepulciano (Si) la festa della prima Docg d’Italia

Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano: trenta anni di promozione del vino. Dal 10 al 12 febbraio torna in Fortezza con un nuovo format

A febbraio torna il grande appuntamento per il Vino Nobile di Montepulciano. Nella Fortezza e nell’Enoliteca porte aperte ai wine lovers che potranno degustare le nuove annate in commercio, il Vino Nobile di Montepulciano 2021 e la Riserva 2020. Il 17 febbraio le stelle



Un nuovo format con quattro masterclass sulla Denominazione



È tutto pronto per il primo grande evento dell’anno dedicato alla prima Docg d’Italia, il Vino Nobile di Montepulciano, che con il 2024 tocca il traguardo dei trenta anni e rilancia con un nuovo format che prevede, oltre alla degustazione ai desk di assaggio, anche quattro momenti di approfondimento su altrettanti temi legati alla Denominazione. Era il 1994 quando per la prima volta furono invitati a Montepulciano alcuni giornalisti del settore e operatori per presentare le nuove annate. Da quel momento l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano è diventato un modello di promozione del vino italiano. Quest’anno appuntamento in Fortezza a Montepulciano da sabato 10 a lunedì 12 febbraio con i produttori pronti a far conoscere le nuove annate in commercio dal 2024: il Vino Nobile 2021 e la Riserva 2020. Una passerella internazionale che coinvolge l’intera comunità di Montepulciano che per tre giorni sarà presa d’assalto dai tanti appassionati provenienti da tutta Italia.



«Il vino italiano sta attraversando molte sfide, soprattutto in ambito internazionale, ma non dobbiamo dimenticarci del mercato interno. Nel 2023 a Montepulciano abbiamo avuto un record di presenze turistiche e di conseguenza una forte crescita di consumo interno del nostro vino, oltre che di visite in cantina con l’enoturismo che si conferma traino per tutto il territorio, per questo eventi come l’Anteprima devono essere ripensati come motore dell’economia locale ed è per questo che abbiamo voluto coinvolgere le attività del territorio, ma soprattutto ripensare con un nuovo format l’iniziativa», commenta il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi.



Il programma. L’Anteprima del Vino Nobile si aprirà ufficialmente sabato 10 febbraio con le tre giornate destinate a pubblico e operatori che si concluderanno con lunedì 12 febbraio. Sabato nello specifico gli orari saranno dalle 14 alle 19 mentre domenica e lunedì dalle 12 alle 19. In questi giorni come detto, oltre alla degustazione al banco dei produttori, sono in programma quattro masterclass tematiche gratuite, ma su prenotazione. La prima è in programma per sabato 10 febbraio alle ore 15 a cura di Fisar, delegazione Valdichiana, con Nicola Masiello. Domenica 11 febbraio alle ore 15 sarà Ais Toscana con il suo presidente Cristiano Cini a proporre una masterclass. Lunedì 12 febbraio alle ore 14.30 sarà la volta di Onav con Andrea Frassineti e alle 17 Fis Toscana con Paolo Cepollaro. Le modalità di accesso alla Fortezza e alla degustazione, così come il programma e l’elenco delle aziende partecipanti, sono consultabili sul portale ufficiale www.anteprimavinonobile.it con la possibilità di acquistare in prevendita i biglietti di ingresso e accreditarsi da operatore alla manifestazione. La giornata di sabato 17 febbraio invece sarà aperta solo alla stampa accreditata con la proclamazione delle stelle (il rating all’annata con un giudizio da 1 a 5 stelle) per la vendemmia 2021 in commercio da quest’anno.



Scoprire Montepulciano, città d’arte e del Vino Nobile. L’Anteprima per tanti appassionati sarà la possibilità per regalarsi un fine settimana alla scoperta di una delle città più belle al mondo e d’Italia. In questi giorni infatti i ristoranti, i negozi del centro storico, come naturalmente i musei, saranno aperti al pubblico con una veste di festa per celebrare il loro prodotto d’eccellenza. Per l’occasione anche la Strada del Vino Nobile e dei Sapori della Valdichiana promuoverà dei pacchetti speciali per scoprire il territorio del Vino Nobile di Montepulciano e le vetrine dei negozi parteciperanno al concorso “Belle Vetrine” con allestimenti a tema vino.



L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano rientra come di consueto nella Settimana delle “Anteprime di Toscana” che verrà inaugurata da PrimAnteprima, l'evento promosso da Regione Toscana insieme alla Camera di Commercio di Firenze e organizzato da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. PrimAnteprima 2024 - giornata dedicata agli addetti ai lavori e alla stampa di settore - è in programma il 14 febbraio presso la sede fiorentina della Camera di Commercio.

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24/01/2024, 21:22
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Un documento presentato in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano
NEL 1766 CITATO PER LA PRIMA VOLTA IL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO
4,5 stelle (su 5) è il rating della vendemmia 2021 in commercio da quest’anno. Il Vino Nobile di Montepulciano continua la crescita di valore nei mercati. GrifoNobile a Brunello Cucinelli: “La bellezza e l’armonia sono alla base del futuro e dell’economia del nostro Paese”

Si è conclusa sabato 17 febbraio, nella Fortezza di Montepulciano, l’edizione 2024 dell’Anteprima del Vino Nobile con la giornata dedicata alla stampa di tutto il mondo intervenuta per scoprire le nuove annate in commercio, le anteprime dell’ultima vendemmia e confrontarsi da vicino con la denominazione. Una giornata che ha visto la presenza di personaggi illustri quali l’imprenditore Brunello Cucinelli che ha ritirato il premio GrifoNobile 2024, e il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella. “Trenta anni di storia di questo evento che quest’anno si è rinnovato e ha avuto un particolare successo, sia nella parte dedicata agli operatori, poi quella per la stampa internazionale e nazionale alla quale siamo tornati ad annunciare la valutazione dell’annata, da quest’anno però quella in commercio e non l’ultima vendemmia – ha spiegato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – ora continuiamo per il 2024 a raccontare al mondo la storia del nostro vino, che è il valore che ci contraddistingue e che fa la differenza.

Brunello Cucinelli e il premio GrifoNobile per la sostenibilità etica. “Ambasciatore del made in Italy nel mondo; imprenditore lungimirante; umanista contemporaneo, innovatore del concetto di sosteniblità; rispettoso della sua terra d’origine; appassionato di vino; esempio di etica per tutti”. Con questa motivazione è stato consegnato il premio GrifoNobile 2024 all’imprenditore della moda Brunello Cucinelli, presente all’Anteprima e intervistato, insieme al presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, dalla giornalista del TG1 Anna Scafuri. “La bellezza e l’armonia sono i valori che dobbiamo perseguire per continuare a contraddistinguerci in qualità: noi abbiamo i migliori artigiani, i migliori agricoltori, i migliori viticoltori e dobbiamo ritornare a dare più valore alla persona, solo così le nostre imprese potranno continuare a crescere ed essere un modello in tutto il mondo”, ha detto Brunello Cucinelli ritirando il premio del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.

1766: un documento riporta a questo anno l’origine dell’appellativo “Vino Nobile”. Per la prima volta è stato presentato un documento che attesta l’origine dell’appellativo “Nobile” legato al vino a Montepulciano. Grazie a uno studio condotto dalla Società Storica Poliziana si è arrivati a questo ritrovamento d’archivio. Il territorio di Montepulciano è noto per la produzione di vino fin dall'antichità etrusca, come attestato da importanti ritrovamenti archeologici. Le tracce documentarie e bibliografiche, già dal medioevo, evidenziano l'importanza che rivestì l'enologia per la città, e riferiscono che il periodo di maggior fama fu quello dei secoli dal sedicesimo al diciottesimo, al termine del quale si trovano le tracce del binomio "vino Nobile": il primo documento che lo attesta è del 1766 e proviene dall’archivio dei Gesuiti di Montepulciano, oggi all'Archivio di Stato di Firenze. Il termine "Nobile" fu associato ad una tipologia di prodotto non del tutto nuova, ma rappresentò comunque una tappa fondamentale nel percorso enologico poliziano che vide protagonisti proprio i padri della compagnia di Gesù del locale collegio che ne furono gli artefici, dediti alla sperimentazione ed al commercio del vino, ma anche aperti al dibattito vinicolo ed in particolare della fermentazione, non solo locale dell’epoca.

L’annata 2021: un rating da 4,5 stelle (su 5): È ripreso anche il momento dell’assegnazione del rating all’annata, a partire però da quella in commercio. Il punteggio attribuito alla annata del 2021, presentata alla stampa proprio in occasione dell’Anteprima, è di 4,5 stelle su 5. I vini del 2021 presentano colori molto decisi, profumi intensi dominati da sentori di frutta matura e una notevole struttura caratterizzata da abbondante tannicità e buona acidità. A livello analitico si rilevano valori elevati di intensità e tonalità di colore, di alcool, di estratti e di polifenoli totali e livelli medi di acidità e pH.

Il mercato. Il 2023 è stato un anno di ulteriore crescita in valore per il mercato del Vino Nobile di Montepulciano. Dall’anno della Pandemia è in continuo sviluppo il mercato interno che cresce nei numeri. Per quanto riguarda l’export lo scorso anno ha rappresentato il 66% (negli anni passati si era arrivati al 78%), mentre il restante 34% viene commercializzato in Italia. Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2023 ha ormai superato il 30%. Per quanto riguarda il mercato nazionale, inoltre, le principali vendite sono registrate in centro Italia (61%) e in particolare in Toscana per il 42%. Al nord viene venduto il 33% e al Sud il 6,30%. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. In America (tra Nord e Sud) va il 35% dell’export, in Europa (esclusa Italia) il 29,2%. La Germania continua ad essere il primo mercato del Nobile con il 38% della quota esportazioni. In crescita continua, anche rispetto al 2022, è quello degli Stati Uniti arrivando a rappresentare il 27,5% dell’export del Vino Nobile di Montepulciano. Successo anche per i mercati asiatici, balcanici ed extra Ue con oltre il 3% delle esportazioni. Continua il trend di crescita del Canada che da solo vale circa il 5% delle esportazioni. Un dato davvero significativo è la fetta di mercato del Vino Nobile di Montepulciano a marchio bio che nel panorama italiano vale il 44,7% delle vendite, mentre a livello internazionale rappresenta oltre il 70%.

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