Confagricoltura Toscana, cordoglio per la scomparsa del vicepresidente Bicocchi

Firenze, 25 agosto 2021 - Confagricoltura Toscana esprime il suo cordoglio per la scomparsa dopo brevissima malattia del vicepresidente Giuseppe Bicocchi.

Per dodici anni Bicocchi, 75 anni, residente a Scarlino (Grosseto), è stato presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena e da pochi mesi ricopriva anche il ruolo di presidente del Consorzio Agrario di Siena. L’allevamento, in particolare il mondo dei cavalli, e la cerealicoltura erano i due settori che conosceva meglio e che lo hanno visto maggiormente impegnato come imprenditore nel Senese e nel Grossetano.

“Una persona equilibrata e determinata, capace di conquistare subito la fiducia dei suoi collaboratori e l’apprezzamento di chi ha avuto il piacere di lavorare con lui - commenta il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri - Un uomo rispettoso delle norme e dei rapporti, istituzionali e personali. Alla sua famiglia e ai suoi colleghi vanno le nostre più sentite condoglianze”.

CONFAGRICOLTURA BOLOGNA INCONTRA MATTEO LEPORE:
QUALE RUOLO PER L’AGRICOLTURA NEL FUTURO DELLA CITTÀ?

(Bologna, 10 settembre 2021) – Nuovo turismo a Bologna, il futuro dei Colli, i mercati contadini e il Piano Territoriale Metropolitano. Sono questi i temi più importanti di cui si è parlato nell’incontro tenutosi tra il consiglio direttivo di Confagricoltura Bologna, guidato dal presidente Guglielmo Garagnani, e Matteo Lepore, candidato sindaco del centro-sinistra alle prossime elezioni comunali.

L'incontro presso gli Orti di via Braina, in pieno centro storico, ha dato via a un utile e sincero confronto sul ruolo del mondo agricolo nel futuro di Bologna e dell'Area Metropolitana.

Il Presidente Garagnani ha spiegato come il turismo del presente e del futuro sia diffuso e di prossimità, in cui il valore delle eccellenze enologiche e agroalimentari delle aziende agricole può portare alla città molto di più del modello "taglieri e spritz”.

Si anche è parlato dei temi molto sentiti del futuro dei colli e dei mercati dei contadini. Nel primo caso Confagricoltura Bologna ha evidenziato come le imprese agricole siano da sempre aperte a un percorso inclusivo verso i cittadini, nel rispetto delle regole e della propria proprietà privata.

I mercati contadini, invece, devono essere rilanciati seguendo cinque principi di grande importanza: la qualità, la stagionalità, l’autenticità e il pluralismo del prodotto nonché l’universalità degli agricoltori coinvolti.

Per quanto riguarda l’Area Metropolitana, si è parlato molto del PTM (Piano Territoriale Metropolitano), tema trattato anche nel documento “In campis vita!” realizzato in occasione delle elezioni comunali, con Confagricoltura che ha evidenziato come sia necessaria una completa revisione del documento sulla parte del territorio rurale.

Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna: “Ringraziamo Matteo per aver accettato di incontrarci quest’oggi. Per noi è stato molto importante poterci confrontare con lui su temi che riteniamo molto rilevanti per la nostra città e la propria area metropolitana. Auspichiamo che questo sia il primo incontro di una lunga serie nel caso sia eletto dai cittadini come sindaco”.

Matteo Lepore, candidato sindaco del Centro Sinistra come sindaco di Bologna: “Il rapporto tra città ed agricoltura sarà interessato da cambiamenti importanti nei prossimi anni, con un ruolo ancora più importante nel sistema urbano e metropolitano, che toccherà diversi aspetti. Abbiamo visto, ad esempio, come l’aumento del turismo a Bologna abbia portato ad un allargamento dell’offerta. Molti ristoratori si sono uniti in modo intelligente per aumentare il livello di qualità, partendo dalla scelta dei prodotti, costruendo un dialogo tra chi coltiva e vende prodotti di qualità. Abbiamo lavorato alla valorizzazione dei nostri prodotti introducendo la De.Co (marchio di denominazione comunale d’origine) partendo da un prodotto simbolo come il tortellino per lavorare su tutta la filiera. Agricoltura, cibo, paesaggio, turismo, valorizzazione economica sono tutti aspetti che dovranno far parte di una visione strategica comune, per questo ho proposto l’istituzione di un assessorato all’Agricoltura, agroalimentare e reti idriche. Dobbiamo ragionare come paesaggio naturale e culturale unico, motivo di visita, di residenza e di investimento”.

Clima, Confagricoltura Toscana: "Serve impegno della politica per tramutare in leggi le nuove conoscenze a difesa dell’ambiente"



Il presidente Marco Neri: "L'agricoltura locale è chiamata a sfide importanti: rinnovabili, efficientamento produttivo, riduzione delle emissioni, gestione del suolo, assorbimento Co2".



Firenze, 15 settembre 2021 - A pochi giorni del vertice dei Ministri dell'agricoltura del G20 a Firenze, la Toscana guarda al futuro della sua agricoltura e alla lotta contro il cambiamento climatico. "Serve un discorso sempre più internazionale, un impegno tanto dei singoli coltivatori quanto della comunità internazionale per applicare delle regole a protezione dell'ambiente, che bilancino le nuove esigenze della società con una tutela sempre più attenta del territorio". A spiegarlo è Marco Neri, presidente Confagricoltura Toscana, a seguito dell'appuntamento "Cambiamenti climatici e fertilità del suolo", organizzato dalla Regione Toscana, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze, e con la collaborazione dell'Accademia dei Georgofili.



"Abbiamo oggi un bagaglio di conoscenze importanti, provenienti dalla comunità scientifica, dal mondo universitario o ad esempio dall'Accademia dei Georgofili. Di fronte a scenari sempre più allarmanti - aggiunge Neri - serve un impegno attivo della politica locale, ed europea, per tramutare in leggi quanto di nuovo abbiamo imparato per difendere l'ambiente. Basta rimandi. Sappiamo cosa occorre, adesso è importante avere una visione a lungo termine che punti alla sostenibilità globale".



"L'agricoltura, anche locale, è chiamata a sfide importanti a cui non può sfuggire: rinnovabili, efficientamento produttivo, riduzione delle emissioni, gestione del suolo, assorbimento Co2. Necessitiamo ad esempio di una corretta gestione dei terreni: il suolo, come evidenziato dalla Fao, contiene nei primi 30 cm il doppio di carbonio rispetto all'atmosfera. Un uso consapevole ci permette di prevenire dunque effetti climatici devastanti".



"L'Unione Europea ha indicato traguardi significativi: la neutralità climatica entro il 2050, la riduzione del 50% dei gas serra nel breve periodo. Nell'accordo di Parigi, sottoscritto da 193 paesi, si ha l'obiettivo di mitigare i cambiamenti climatici e si prevede un consumo del suolo pari a zero. Dobbiamo muoverci in una dimensione sempre più collettiva tra Paesi - conclude Neri - perché i confini delle nazioni non esistono a livello ambientale e gli sforzi del singolo altrimenti diventano vani".

“La salvaguardia delle foreste di fronte ai cambiamenti climatici”

Venerdì 17 settembre ore 9,30, Spazio istituzionale associativo G20 Agrinsieme - Piazza della Repubblica, Firenze

Intervengono:

Stefania Saccardi, vicepresidente Giunta Regionale Toscana

Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana

Marco Scaltritti, vicepresidente sezione coltivazioni legnose

Sandro Pieroni, dirigente settore forestale della Regione Toscana

Giovanni Ciniero, Consorzio forestale Villa Basilica

G20 Agricoltura: Confagricoltura Toscana, “Con abbandono boschi sale rischio incendi, stanziare più risorse”

“Superficie forestale cresciuta del 5,8% in dieci anni”

Firenze, 17 settembre 2021 - Un grido di allarme per l'aumento dell’abbandono della superficie boschiva in Toscana - che occupa oltre il 50% del territorio - e che comporta alti rischi di incendio e dissesto idrogeologico. E’ quanto denunciato oggi nel corso del convegno promosso da Confagricoltura Toscana, dal titolo ‘La salvaguardia delle foreste di fronte ai cambiamenti climatici’ che si è svolto nello Spazio istituzionale associativo G20 Agrinsieme in piazza della Repubblica a Firenze nell'ambito del G20 dell’agricoltura. Tra i partecipanti Stefania Saccardi, vicepresidente Giunta Regionale Toscana e assessore all'agricoltura, Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Scaltritti, vicepresidente sezione coltivazioni legnose, Sandro Pieroni, dirigente settore forestale della Regione Toscana, Giovanni Ciniero, Consorzio forestale Villa Basilica.

Per risolvere il problema dell’abbandono boschivo, questa la richiesta fatta da Confagricoltura, servono più risorse per le attività agricole e quelle di valorizzazione del territorio. “Chiediamo che la Regione faccia pressione affinché sia riconosciuto nel Pnrr un finanziamento adeguato per sostenere le attività boschive che sono elemento fondamentale per trovare l'equilibrio tra le emissioni di gas serra e il fabbisogno di ossigeno - ha detto il presidente Neri -. I temi della sostenibilità ambientale e della sicurezza sono sempre più cruciali, pertanto, a nostro avviso, serve un intervento nazionale oltre che regionale per raggiungere gli obiettivi di messa in sicurezza”.



A fare il punto sullo stato di salute del territorio toscano è stato il vicepresidente della sezione coltivazioni legnose di Confagricoltura Toscana, Marco Scaltritti. “Lo stato del settore forestale in Toscana non è buono - ha esordito -, il mercato della filiera è in crescita, c'è richiesta, ma il rapporto con le istituzioni sul sostegno di cui necessita il settore invece è marginale. La Toscana ha 1,25 milioni di ettari di superficie forestale, pari a oltre il 53% del territorio della Toscana, ed è cresciuta del 5,8% negli ultimi dieci anni. La superficie forestale aumentando ha sottratto terreno agricolo, ormai è bosco incolto, quindi, meno resiliente in caso di incendi e a più alto rischio dal punto di vista idrogeologico. E’ necessario semplificare le procedure autorizzative per le attività di valorizzazione del bosco e dare un maggior sostegno ad agricoltori e aziende. L’obiettivo che ci siamo posti - ha concluso Scaltritti - è di mantenere un livello di finanziamento al settore agricolo intorno al 15% di tutte le risorse del Psr e attualmente siamo al di sotto di questa soglia”.

Rassicurazioni agli agricoltori sono arrivate da Sandro Pieroni, dirigente settore forestale della Regione Toscana, per il quale “lo stanziamento delle risorse per intervenire in via preventiva sono prioritarie, lo confermano i vasti incendi che abbiamo visto nelle regioni del sud Italia. In Toscana abbiamo un'organizzazione molto efficiente per quanto riguarda il contrasto agli eventi calamitosi. Nonostante si registrino molti eventi, oltre i 500 l'anno di media, siamo in grado di mantenerli su una superficie limitata. Siamo la Regione d'Italia con la migliore performance da questo punto di vista. La lotta attiva - ha aggiunto - funziona bene, ma è chiaro che serve lavorare di più sulla prevenzione per imprimere un vero cambio di passo e, prima di tutto, servono risorse da investire. Negli ultimi sei anni, dal 2016 ad oggi, la Regione Toscana ha investito circa 135 milioni di euro di fondi strutturali nel settore forestale, di cui quasi la metà nella prevenzione. Ci auguriamo che queste risorse europee non diminuiscano, ma anzi, che ci sia qualcosa in più per affrontare meglio la tematica della prevenzione”

CONFAGRICOLTURA BOLOGNA INCONTRA FABIO BATTISTINI:
PERCHE’ L’AGRICOLTURA È SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL FUTURO CITTADINO

(Bologna, 21 settembre 2021) – L’agricoltura e gli agricoltori possono contribuire alla crescita della città e dell’area metropolitana di Bologna: le politiche comunali devono quindi tenere conto del comparto, considerando il settore primario e i suoi imprenditori come attori sempre più importanti per lo sviluppo economico e sociale bolognese.

Di questo approccio, e delle concrete proposte per l’agricoltura, si è parlato nell’incontro tenutosi lunedì 20 settembre tra il consiglio direttivo di Confagricoltura Bologna, guidato dal presidente Guglielmo Garagnani, e Fabio Battistini, candidato sindaco del centro-destra alle prossime elezioni comunali del 3 e 4 ottobre.

L’incontro è avvenuto agli Orti di via Braina, in pieno centro storico, e ha permesso uno scambio di vedute sul ruolo che dovrà ricoprire il mondo agricolo nel futuro di Bologna e della sua area metropolitana.

Il presidente Garagnani si è subito soffermato sull’impatto che potrebbero avere le infrastrutture stradali e digitali sull’agricoltura locale.

Le nuove opere in cantiere, come l’allargamento della tangenziale o l’uscita Interporto sulla Trasversale di Pianura, possono infatti interferire con l’attività delle imprese agricole, spesso direttamente interessate. Un maggior coinvolgimento degli agricoltori, sia in fase progettuale che esecutiva, va inteso come un’opportunità affinché non vi siano ricadute negative sul territorio.

Per quanto riguardo le infrastrutture digitali, Confagricoltura ritiene fondamentale migliorare la collaborazione con la parte pubblica per permettere la piena digitalizzazione alle diverse imprese agricole, proiettandole verso nuovi mercati e possibilità di crescita.

Si è inoltre parlato del futuro dei colli. In questo caso Confagricoltura Bologna ha spiegato ed evidenziato come le imprese agricole siano da sempre aperte a un percorso inclusivo verso i cittadini, nel rispetto delle regole e della propria proprietà privata.

Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna: “Il ruolo dell’agricoltura nel futuro della città di Bologna e della sua Area Metropolitana è per noi molto importante, come testimoniato dalla serie di incontri che stiamo tenendo sul territorio in vista delle prossime elezioni comunali. Proprio per questo siamo molto contenti di aver potuto interagire quest’oggi con Fabio Battistini, parlando di molti temi che sono certo tratteremo ancora in caso di sua elezione a sindaco”.

Fabio Battistini, candidato del centro-destra come sindaco di Bologna: “Ho incontrato con grande interesse Confagricoltura. C'è tanto da fare per valorizzare il ruolo di chi si occupa del nostro territorio sempre, senza pause e senza sosta. Ma serve un mutamento culturale vero, agricoltura ed agricoltori devono essere coinvolti perché sono un ambito e degli interlocutori di cui Bologna e la città metropolitana non possono assolutamente fare a meno. A cominciare dal tavolo che intendiamo istituire per l'uso dei fondi del PNRR a proseguire col nuovo ruolo che possono e devono giocare nella valorizzazione e nel contributo a tutela del nostro amato territorio”.

Tabacco, Allarme Confagricoltura Toscana: “Crisi senza precedenti, il Governo ci ascolti”

L'intera filiera a rischio per l'aumento dei costi di produzione

Firenze, 5 ottobre 2021 - “E' necessario salvare la filiera del tabacco. Oltre a Umbria e Veneto anche in Toscana le difficoltà sono tante e crescono le preoccupazioni. C'è un aumento dei costi di produzione tra il 20 e il 30%”. È l'allarme lanciato da Confagricoltura Toscana e da Alessandro Neri, esperto sulla filiera del tabacco. La Toscana, dunque, risponde all'appello lanciato da Umbria e Veneto per salvare il comparto.

“Il settore è in difficoltà - ha aggiunto Neri - e serve l'intervento della politica. Serve che il Ministero faccia un accordo con le multinazionali, è necessario un dialogo tra di loro. Oggi i costi di produzione sono più alti degli introiti, questo è un dato di fatto e bisogna porre rimedio, con urgenza”.

“Non c'è più tempo - ha concluso Neri -. Parliamo di una crisi senza precedenti, il Governo ci aiuti, altrimenti il rischio è che non ci sia futuro per questo settore. E la conseguenza è la perdita di tanti posti di lavoro, aspetto che dobbiamo in tutti i modi evitare. Se non arriveremo ad un accordo col Ministero, dovremo richiedere una conversione per sanare le aziende”.

AGRICOLTORI, UN RUOLO CENTRALE PER IL FUTURO DI BOLOGNA. CONFAGRICOLTURA INCONTRA IL SINDACO MATTEO LEPORE

(Bologna, 21 ottobre 2021) – Interventi nel Piano Territoriale Metropolitano, nuove politiche per un turismo più inclusivo che sappia promuovere le eccellenze enogastronomiche della filiera locale, nonché valorizzazione e al contempo tutela dei colli. Ma soprattutto, un nuovo protagonismo degli agricoltori nella vita economica, sociale e culturale di Bologna, con la necessità di un maggior coinvolgimento del settore primario nelle scelte strategiche per il territorio metropolitano: sono stati questi i temi al centro del confronto fra il nuovo Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e i vertici di Confagricoltura Bologna nel corso dell’incontro di oggi pomeriggio nella Sala Giunta di Palazzo d’Accursio.
“La disponibilità del Sindaco ad incontrare i rappresentanti degli agricoltori, unita alla decisione di affidare la delega all’Agricoltura ad un assessore, costituiscono segnali positivi che intendiamo cogliere con ottimismo – dichiara al termine dell’incontro il presidente di Confagricoltura Bologna, Guglielmo Garagnani -. Ora aspettiamo Lepore alla prova dei fatti, perché occorre davvero un cambio di rotta da parte dell’Amministrazione comunale e metropolitana nei confronti del mondo agricolo, che va valorizzato, sostenuto e incluso nei tavoli decisionali della città”.
Durante il confronto, Confagricoltura Bologna ha sottolineato la centralità di alcuni temi per la vita futura di Bologna, tra cui il Piano Territoriale Metropolitano (PTM): “È necessario incontrarsi al più presto per revisionare il documento, soprattutto per quanto concerne la tutela del territorio rurale – commenta Garagnani -: siamo pronti a dare il nostro contributo partendo dal documento ‘In Campis Vita’ che abbiamo predisposto”.
Confagricoltura si è anche soffermata sul futuro del turismo cittadino: “I tanti turisti stranieri che vengono in città richiedono di poter vivere un turismo di tipo esperienziale: occorrerebbe, in questo senso, puntare su una proposta diffusa e di prossimità che permetta a chi visita Bologna di conoscere e scoprire anche le aziende agricole del territorio, offrendo l’opportunità di godere di un’esperienza unica. Confagricoltura Bologna con i suoi associati è disponibile a sedersi al tavolo è studiare eventi e iniziative che prevedano un interscambio tra città e campagna, dando vita a pacchetti turistici ‘Made in Bologna’ che coniughino il consumo dei prodotti enogastronomici a visite guidate nei luoghi in cui queste eccellenze vengono prodotte, spesso a pochi chilometri dalla città. In questo modo – conclude Garagnani - il territorio potrebbe contare su un’offerta turistica complementare alle grandi opportunità esistenti sul fronte culturale e offrirebbe ai visitatori un ulteriore, importante spunto per prolungare il proprio soggiorno a Bologna”.
Per il futuro cittadino molto importante sarà anche la funzione che avranno i colli: “Sono un bene straordinario e strategico per Bologna – conclude Garagnani -: occorre studiare percorsi inclusivi verso i cittadini e i turisti. Per valorizzarli, tuttavia, non si può prescindere dagli agricoltori, che spesso sono i proprietari di queste aree. I colli sono, come i Portici, un bene da proteggere. La loro valorizzazione passa innanzitutto dalla tutela e da un percorso condiviso con il mondo agricolo”.

Ufficio Stampa Confagricoltura Bologna

CONFAGRICOLTURA PROTAGONISTA AL BACCANALE DI IMOLA CON IL MERCATO AGRICOLO IN PIAZZA MATTEOTTI

(Imola, 30 ottobre 2021) – Apre i battenti il Baccanale di Imola, la storica rassegna sulla cultura del buon cibo, dedicata quest’anno al tema “Amaro, un gusto italiano”. E per la prima volta Confagricoltura Bologna partecipa a questa manifestazione di rilievo che valorizza le produzioni agroalimentari del territorio.

Al mercato agricolo in programma domenica 31 ottobre in Piazza Matteotti, dalle 9 alle 19, saranno infatti presenti numerosi stand di aziende agricole del territorio aderenti a Confagricoltura, che proporranno la vendita diretta di prodotti di stagione come il tartufo, sia fresco che declinato nelle sue diverse preparazioni, lo zafferano, le castagne e il miele allo zafferano.
Non solo buon cibo, ma anche ottimo vino: le aziende viticole del comprensorio imolese saranno presenti con il meglio della propria produzione nel “Green Carpet”, un giardino sintetico di 150 metri quadrati, realizzato in Piazza Matteotti dalla Eden Garden Vivai di Claudio Paciaroni. La degustazione al calice potrà essere abbinata anche ad un menù gastronomico realizzato da CLAI, che comprende piatti tipici come lasagne, cannelloni e salame del contadino.

“Associare il nome di Confagricoltura a quello del Baccanale di Imola, uno degli appuntamenti più amati dalla città e dal territorio, è per noi qualcosa di davvero importante. Poter essere presenti con le nostre produzioni nella bella cornice di Piazza Matteotti, ci consente inoltre di portare le eccellenze enogastronomiche degli agricoltori imolesi direttamente nel salotto della città” commenta Guglielmo Garagnani, presidente Confagricoltura Bologna.

Gli appuntamenti di Confagricoltura al Baccanale non finiscono qui. Sabato 6 novembre alle 10.30 è infatti in programma al Ridotto del Teatro Ebe Stignani di Imola il convegno “Turismo immersivo, le nuove vie del gusto… dell’amaro”, mentre domenica 14 ci sarà il secondo appuntamento con il mercato agricolo, sempre in Piazza Matteotti.

IL SINDACO MARCO PANIERI AL MERCATO AGRICOLO DI CONFAGRICOLTURA PER IL BACCANALE DI IMOLA


(Imola, 31 ottobre 2021) – Una grande affluenza di pubblico ha animato gli stand di Confagricoltura Bologna durante il mercato agricolo del Baccanale di Imola. Anche il sindaco Marco Panieri e l'assessore alle attività produttive con delega all’agricoltura Pierangelo Raffini hanno partecipato all’evento in Piazza Matteotti portando i saluti della città.

Il tartufo e il miele allo zafferano sono stati tra i prodotti di stagione più richiesti. Molto apprezzata è stata anche la degustazione di vini del comprensorio imolese, organizzata all’interno del Green Carpet.

Confagricoltura Bologna sarà di nuovo protagonista al Baccanale con altri due eventi: sabato 6 novembre alle 10.30 con il convegno “Turismo immersivo, le nuove vie del gusto… dell’amaro” al Ridotto del Teatro Ebe Stignani di Imola e domenica 14 con il secondo appuntamento del mercato agricolo, sempre in Piazza Matteotti.