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Confagricoltura 
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Verde pubblico, l’allarme di Mati (Confagricoltura Toscana): “Troppi errori e burocrazia nella manutenzione, serve cambio radicale”

I cambiamenti climatici impongono scelte diverse. Appello al nuovo Governatore. “Più coraggio nella gestione e nella catena delle responsabilità”

Firenze, 2 settembre 2020 - Verde pubblico a rischio, minacciato dal cambiamento climatico, ma anche dalla manutenzione sbagliata e imbrigliata in eccessiva burocrazia. E’ l’allarme lanciato da Confagricoltura Toscana, per voce del presidente sezione prodotto florovivaistico, Francesco Mati. “Oggi è necessaria una gestione quotidiana e pragmatica del verde, non possiamo più permetterci di fare diversamente. Dobbiamo procedere con una revisione radicale nella gestione del verde pubblico, con l’attribuzione di responsabilità certe e anche maggiore competenza. E’ una necessità ambientale, di sicurezza e di salute pubblica”.

L’appello è al prossimo governatore della Toscana: “Serve un passo coraggioso verso un’attenzione al verde che ci avvicini ai livelli europei, dove il turn over delle piante sia costante, almeno al 2% annuo, e dove sia ben riconosciuto il momento in cui la pianta raggiunge la senescenza e non è più in grado di interagire con l’ambiente. Una pianta, infatti, è stabile e sana se ha uno sviluppo corretto nei suoi primi anni di vita, se ci sono delle carenze post trapianto avremo piante che rischiano in futuro di divenire pericolose e non funzionali. Servono logiche che guardano al futuro, senza populismi e demagogie troppo facili”

I cambiamenti climatici, con sbalzi repentini e fenomeni sempre più violenti impongono “una cambio radicale nella programmazione, con studi fatti da specialisti e università per trovare specie botaniche più adeguate, resilienti e performanti. Noi - continua Mati - siamo fermi al verde pubblico di 35 anni fa, viviamo di rendita e non pensiamo minimamente a quello che lasceremo ai nostri nipoti.”

Oggi assistiamo troppo frequentemente “ad uno spreco consistente di denaro pubblico per una gestione sbagliata del verde, senza perseguire il risultato, con pratiche spesso non adeguate alla situazione attuale ma basate su logiche vecchie, con manutenzioni irregolari, poco utili. Non possiamo risparmiare a oltranza in un settore strategico per la qualità della vita nelle città”.

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02/09/2020, 17:02
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Via alla caccia al cinghiale in zone non vocate
Confagricoltura Toscana: “Un mezzo per limitare i danni degli ungulati, ma va maneggiato con cura”


Firenze, 30 settembre 2020 - Dal 1 ottobre sarà possibile cacciare i cinghiali non solo nei boschi ma anche vicino ai campi coltivati, Confagricoltura Toscana lancia un appello ai cacciatori: “Bene questo tipi di caccia, ma va praticata con attenzione: gli interventi devono essere mirati e risolutivi, eseguiti in sicurezza e nel rispetto del mondo agricolo” afferma il presidente Marco Neri.

La delibera 843 approvata lo scorso luglio dalla giunta regionale ha introdotto la possibilità di svolgere la caccia al cinghiale in braccata, quindi con i cani, anche nelle aree non vocate per il periodo ottobre-dicembre 2020 (due giorni alla settimana, il lunedì e il giovedì, con inizio dopo le ore 10), con lo scopo di aumentare il prelievo venatorio di cinghiali e quindi ridurre i danni che questi provocano alle colture.

"Gli animali sono in continuo aumento e distruggono le nostre coltivazioni, noi ogni giorno dobbiamo fare i conti ingenti danni” commenta Neri. In questo periodo dell'anno a essere colpite sono le viti, ma anche le semine autunnali. “Consentire la caccia al cinghiale non solo nei boschi ma anche in zone dove prima era vietata, quelle limitrofe ai campi coltivati, con presenza di aree boscate e cespugliate dove è difficile l'esercizio risolutivo di altre forme di caccia, può essere efficace. Ma è uno strumento che deve essere usato con criterio: non bisogna dimenticare che in queste aree ci sono più realtà che devono convivere, i cacciatori e chi nei campi ci lavora. Non tutti gli agricoltori potrebbero inoltre gradire la presenza di mute di cani sui loro terreni”. Gli agricoltori, che sono sempre stati favorevoli alla delibera regionale, ricordano che la legge prevede giorni e orari limitati, indica che il prelievo deve essere eseguito da squadre di cacciatori a rotazione che sono tenute a rispettare rigide regole di comportamento, pena l'allontanamento.

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30/09/2020, 14:17
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Falsi vini doc Bolgheri Sassicaia, Confagricoltura Toscana: "Frode che poteva svilire il vino toscano"

Firenze, 14 ottobre 2020 - ”Una frode che avrebbe potuto danneggiare e svilire l'immagine del vino toscano. Ringraziamo la Guardia di Finanza che ha permesso di sgominare un'organizzazione che agiva a livello internazionale al fine di falsificare e commercializzare il vino doc Bolgheri Sassicaia, un'eccellenza dell'enologia non solo italiana, ma mondiale". Così Francesco Colpizzi, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana, commenta l'importante indagine che ha portato alla scoperta del traffico illecito di bottiglie contraffatte.

"Le frodi che riguardano le eccellenza dell'agroalimentare toscano purtroppo sono molto comuni, soprattutto su prodotti di valore che hanno una fama mondiale e la cui imitazione è conveniente per le organizzazioni criminali. Un fenomeno diffuso ovunque, in Europa e fuori - conclude Colpizzi - Nonostante i vari Consorzi dei vini toscani si adoperino con sempre maggiore impegno nell'attività di vigilanza e tutela delle proprie denominazioni, l'attuale quadro normativo internazionale non consente oggi una integrale difesa delle produzioni locali dagli episodi di plagio o contraffazione"

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14/10/2020, 16:38
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Confagricoltura Toscana: “Auguri all’assessore Saccardi, ora al lavoro per la sopravvivenza delle imprese agricole”

Firenze, 22 ottobre 2020 - “Auguriamo buon lavoro alla nuova Giunta regionale, in particolare alla nuova assessora all’Agricoltura, Stefania Saccardi. Adesso rimbocchiamoci le maniche per garantire la sopravvivenza delle imprese agricole e tutelare l’occupazione. Noi faremo il possibile per portare su ogni tavolo istituzionale le istanze del settore e risollevarlo da questa crisi”. E’ il messaggio di Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana alla nuova amministrazione regionale. “Le nostre proposte sono già state messe nero su bianco e consegnate all’allora candidato, oggi governatore, Eugenio Giani. Qui le ribadiamo perché la situazione è molto preoccupante”.

Tra le priorità, il futuro Piano di sviluppo rurale e la fase di negoziazione della nuova Pac che dovranno “vedere la Regione in prima linea per sostenere le imprese e adeguare gradualmente le nuove politiche di tutela dell’ambiente e dei consumatori per concedere alle attività il tempo di adeguarsi”.

Tra le richieste più urgenti, la semplificazione dei processi amministrativi e la riduzione della burocrazia, insieme - aggiunge il presidente Neri - “ad un intervento urgente ed efficace contro i predatori e gli ungulati, diventati ingestibili in molte zone della Toscana, che mettono a rischio intere colture oltre che la sostenibilità economica delle produzioni e la sicurezza pubblica. Chiediamo inoltre un risarcimento certo per le imprese agricole, senza che sia vincolato a onerose e poco efficaci misure di prevenzione come le recinzioni chilometriche”

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22/10/2020, 13:37
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Covid-19, Confagricoltura: “Ci auguriamo presenza dell'assessore Saccardi al prossimo tavolo regionale sull'emergenza con le categorie economiche”
Così il presidente toscano dell'associazione Marco Neri: “Si ascolti grido d'allarme del settore agroalimentare. Dal Governo ristori adeguati e veloci per tutta la filiera”

Firenze, 27 ottobre 2020 - “Ci auguriamo la presenza anche del neo assessore toscano all'Agricoltura Stefania Saccardi al prossimo tavolo sull'emergenza sanitaria con le categorie economiche”. Così il presidente regionale di Confagricoltura Marco Neri, al termine dell'incontro che si è svolto stamani in Regione Toscana con il presidente Eugenio Giani e l'assessore regionale allo sviluppo economico Leonardo Marras, chiede alla Regione di ascoltare e rappresentare adeguatamente le istanze del settore, auspicando il coinvolgimento dell'assessore competente nelle prossime riunioni.

“Il nostro – spiega Neri – sarà uno dei settori più colpiti dai provvedimenti contenuti nel nuovo DPCM messo in campo dal Governo per contrastare la diffusione del Covid-19. L'attività dei settori collegati al canale Ho.Re.Ca., come quello agroalimentare e della ristorazione, saranno fortemente limitate. Ci auguriamo che la situazione dei nostri operatori possa essere affrontata e analizzata ai prossimi tavoli regionali in presenza dell'assessore Saccardi, titolare della delega all'Agricoltura, per trovare rapidamente le soluzioni più idonee a superare questo difficile momento”.

Allo stesso modo, Confagricoltura lancia un appello alla Regione e al Governo affinché le misure di ristoro annunciate a livello nazionale “non siano solo adeguate e tempestive, ma rivolte all'intera filiera agroalimentare. Qualsiasi esclusione sarebbe grave e incomprensibile. A causa dell’emergenza sanitaria, per il mercato agricolo alimentare si prevede una contrazioni di 34 miliardi di euro a livello nazionale. Senza interventi efficaci, si rischia di lasciare in ginocchio un settore che non sarà più in grado di rialzarsi”.

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27/10/2020, 15:30
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Stop alla Caccia, allarme Confagricoltura: “Riaprire quella di selezione, altrimenti sarà un disastro annunciato per gli agricoltori”

Firenze, 16 novembre 2020 - “Riaprire subito la caccia di selezione, altrimenti sarà un disastro annunciato per tutte le imprese agricole”, è l’appello di Confagricoltura Toscana, per voce del suo presidente Marco Neri, contro la decisione del Governo di bloccare qualsiasi attività venatoria nelle regioni, come la Toscana, attualmente zone rosse. “Questo periodo è fondamentale non tanto per evitare danni alle colture, quanto per prevenire un’eccessiva riproduzione degli animali. Rischiamo che fra qualche mese il fenomeno sia non più gestibile, con danni incalcolabili per le attività”.

La richiesta è anche alla Regione: “Si faccia portavoce di questa urgenza, non possiamo rischiare che ai danni della pandemia si aggiungano anche quelli alle colture nei prossimi mesi”. Il presidente chiede anche un intervento urgente dell’assessore all’Agricoltura, Stefania Saccardi “per affrontare definitivamente il problema degli ungulati e dei predatori, ormai ingestibili in molte zone della Toscana. Ad oggi - continua Neri - la situazione è insostenibile per tanto agricoltori, che chiedono un risarcimento certo senza che questi siano vincolati a costose, oltre che inefficaci, misure di prevenzione come le recinzioni chilometriche”

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16/11/2020, 15:17
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Agricoltura 4.0, ecco la tecnologia che cura le viti con meno fitofarmaci
Kattivo è il progetto innovativo che abbatte gli sprechi in vigna ed è sostenibile. Tonioni (ERATA): “Importante investire su ricerca e formazione a tutti i livelli”

Firenze, 20 novembre 2020 - Una vite curata e sana con molti meno fitofarmaci. E’ l’obiettivo del kit tecnologico KATTIVO, il piano strategico per la messa a punto di una tecnologia all’avanguardia in grado di adattare gli irroratori di trattamenti fitosanitari alla dimensione della vite. L’agricoltura di precisione potrebbe entrare così nella campagna toscana, per tutelare al massimo la vite e garantire coltivazioni più sostenibili sia dal punto vista economico, per l’enorme riduzione degli sprechi di prodotti, che ambientale, con il drastico abbattimento delle emissioni.

Il piano strategico, finanziato dal PSR Toscana 2014 – 2020 (Fondi FEASR), nasce dal partenariato tra E.R.A.T.A., agenzia formativa di Confagricoltura Toscana, CREA-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agrarie dell’Università di Firenze. Capofila del progetto è Tenute Ruffino srl, che insieme all’altra azienda partner Società agricola San Felice spa, stanno sperimentando nelle loro vigne la viticoltura di precisione.

Attraverso sensori ed ultrasuoni di ultima generazione, vengono misurati il volume e la densità della chioma della vite. Queste informazioni vengono trasmesse, attraverso un software, agli ugelli a portate differenti che regoleranno così la potenza e la dose della miscela in base alla dimensione della pianta. Il risultato della sperimentazione è un risparmio sensibile di fitofarmaci. L’obiettivo è riuscire a rendere questo kit disponibile per le imprese entro un anno.

“In Italia siamo molto indietro sull’agricoltura di precisione rispetto, ad esempio, ai paesi del nord Europa ed è quindi fondamentale recuperare - spiega Antonio Tonioni, presidente ERATA - Con questo piano strategico vogliamo fare un passo avanti nella ricerca e nella formazione, per investire su una tecnologia che avrà un ritorno nel lungo periodo. Deve cambiare l’approccio culturale delle imprese agricole all’innovazione: non deve essere percepita come un costo nell’immediato, ma come un investimento nel lungo periodo, con benefici che si ripercuotono sull’ambiente, sulla salute e quindi sul lavoro agricolo. L’obiettivo è salvaguardare le produzioni e la loro redditività e, in considerazione della finalità ambientale, i costi della tecnologia potrebbero essere compresi nelle misure del prossimo PSR”. L’agricoltura di precisione è una disciplina che si sviluppa su piani diversi e interconnessi con altre materie, “pertanto - continua Tonioni - è necessaria la formazione a tutti i livelli, dal dirigente a chi materialmente guida il trattore e si interfaccia con il software. Dobbiamo colmare una lacuna formativa attraverso una solida rete di conoscenza di cui ERATA è uno snodo, ma che ha bisogno del supporto istituzionale della Regione Toscana per essere davvero capillare e fruibile e quindi per garantire un vantaggio concreto al settore”.

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20/11/2020, 12:47
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Crisi, Neri (Confagricoltura) “Bene impegno Regione, ma serve fare di più per imprese agricole”

Firenze, 21 novembre 2020 - "Ringrazio il presidente della Toscana Eugenio Giani per i provvedimenti che ieri, nella diretta su Facebook, ha ricordato essere stati adottati dalla Regione per sostenere le imprese floricole danneggiate dal covid e per l'invito indirizzato ai cittadini toscani a preferire i prodotti agroalimentari della loro regione. Fermo restando questo apprezzamento auspico tuttavia che il Presidente e tutti gli Assessori le cui competenze intercettano in una qualche misura gli interessi delle imprese agricole, accentuino i loro sforzi per risolvere le numerose e gravi difficoltà che la seconda ondata della pandemia ha purtroppo rinvigorito dopo una loro parziale attenuazione nei mesi estivi.” E' quanto dichiarato da Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana.

“Un impegno fattivo che chiedo venga indirizzato anche verso il Governo nazionale, sia per i provvedimenti immediati e urgenti di interesse agricolo di propria competenza, sia per la condivisione di una strategia di lungo respiro che consenta di rilanciare il settore primario della nostra regione attraverso la migliore utilizzazione delle risorse finanziarie attese dall'Unione Europea. Un obiettivo al cui perseguimento la Confagricoltura Toscana è pronta a dare il proprio contributo attraverso il confronto con le Istituzioni e le altre Organizzazioni di rappresentanza sindacale e politica della nostra regione." Conclude Neri.

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21/11/2020, 12:58
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L’esperienza di Gorgona vince il premio nazionale “Agro-Social: seminiamo valore” di Confagricoltura e JTI Italia

La storia di Beatrice: “Io contadina, insegno ai detenuti l’arte dell’olio”

Lavorano nei campi e al frantoio, ma si occupano anche del marketing e delle vendite: è il progetto dell’azienda agricola Santissima Annunziata di San Vincenzo (Livorno) per l’istituto penitenziario dell’isola

Firenze, 21 novembre 2020 - Un olio unico, reso ancora più speciale da chi lo fa: i detenuti del penitenziario dell’isola di Gorgona. In ogni bottiglia c’è molto più di un prodotto di qualità, nato da una varietà particolare di olive, ma ci sono percorsi di formazione per acquisire le conoscenze agronomiche biologiche, le competenze sul marketing e la comunicazione e soprattutto la possibilità di trovare in un lavoro il riscatto di una vita. E’ questo il cuore del progetto Recto Verso, vincitore del bando ‘Agro-Social: seminiamo valore’ realizzato da Confagricoltura e JTI Italia. Ieri l’annuncio del primo premio da 40mila euro per l’azienda agricola Santissima Annunziata di San Vincenzo (Livorno), alla presenza del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, del presidente e amministratore delegato di JTI Italia, Gian Luigi Cervesato. All'appuntamento hanno preso parte anche il viceministro all’Economia e Finanze, Antonio Misiani e il sottosegretario MIPAAF, Giuseppe L’Abbate.

Un’idea che è nata un anno fa e “che è cresciuta grazie all’entusiasmo di tutti e 85 i detenuti e soprattutto dei responsabili del penitenziario", racconta Beatrice Massaza, titolare dell’azienda agricola vincitrice, da sempre impegnata nel sociale. “Non è beneficenza, ma uno scambio alla pari tra persone che cercano una strada nuova e aziende che hanno bisogno di lavoratori che sappiano fare un mestiere. Il nostro progetto è nato lì perché l’azienda agricola di Gorgona è il luogo ideale. Da qui è nato un percorso articolato, che diventerà entro due anni un modello di lavoro da esportare anche in altri istituti penitenziari. Grazie ad Apot-Associazione produttori olivicoli toscani abbiamo creato una rete di aziende, circa un centinaio, interessate a partecipare e attivare percorsi formativi e di inserimento lavorativo. Vogliamo che dal carcere non escano ex detenuti, ma potatori esperti o agricoltori”.

La raccolta delle olive è in corso, come il lavoro al frantoio. Il passaggio successivo sarà la formazione sulla commercializzazione e la comunicazione, dalla creazione delle etichette fino alle campagne pubblicitarie e le strategie di vendita. Sono previsti anche corsi di degustazione. Verranno poi creati dei videotutorial che serviranno a far conoscere ed esportare il modello di lavoro di Gorgona ad altri istituti penitenziari italiani. “Stiamo pensando di creare anche una web tv - aggiunge Beatrice Massaza - Vogliamo sviluppare e divulgare il più possibile questo modello che si basa sul rispetto dell’ambiente, il rispetto del lavoratore, la qualità del prodotto e l’attenzione al consumatore, fino ad arrivare alla creazione di un ente certificatore con tecnologia blockchain”.

Il bando “Agro-Social: seminiamo valore” ha ricevuto la candidatura di numerose idee progettuali di qualità provenienti dai territori coinvolti di Toscana, Umbria, Veneto e Campania ed è nato con l’idea di stimolare la creazione di opportunità e nuovi modelli di sviluppo per le comunità locali rurali del Paese sostenendo progetti concreti di impresa, sostenibilità e solidarietà

“Il nostro Paese – ha ricordato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti - è leader in Europa per l’agricoltura sociale. Confagricoltura ha sempre creduto al ruolo determinante del settore nel contesto sociale ed economico. In questo momento storico poi, così delicato per l’Italia, siamo convinti della necessità di investire in questo modello di sviluppo virtuoso e competitivo, che permette di coniugare le politiche del welfare con la produttività e la salute”.

Tutti i progetti finalisti hanno avuto a disposizione durante la precedente fase di tutoraggio un patrimonio di esperienze, suggerimenti e competenze per dimostrare come inclusione sociale, sostenibilità ambientale e visione imprenditoriale possono davvero coesistere. L’obiettivo, in linea con il Piano di Ripresa e Resilienza del Governo, è di contribuire alla riduzione del divario economico e sociale, creare occupazione, sostenere la transizione verde e migliorare la capacità di ripresa dell’Italia.

“E’ arrivato il momento di prendere atto che non può esserci crescita se non si garantiscono sostenibilità economica, sociale e ambientale. In questa visione rientra il nostro impegno pluriennale per supportare un comparto strategico della produttività del Paese e stimolare le capacità innovative che il territorio stesso può esprimere - ha detto Gian Luigi Cervesato, presidente e amministratore delegato di JTI Italia - Per portare a casa la sfida alle disuguaglianze serve un dialogo costante tra tutti gli attori della società. Questo progetto realizzato con Confagricoltura ne è un esempio: solo insieme possiamo trovare le migliori soluzioni, a partire dal giusto equilibrio che consenta di sviluppare una visione di lungo periodo per ripensare i modelli produttivi e di consumo del futuro” ha concluso.

All’incontro hanno preso parte anche le istituzioni che hanno ribadito la rilevanza e il valore che il settore agricolo ha per il tessuto produttivo del Paese.

“Oggi abbiamo avuto il piacere e l’onore di premiare progetti che hanno saputo dare concretezza alle potenzialità del welfare rurale su cui abbiamo creduto sin dal 2015 quando, in Parlamento, approvammo la tanto attesa norma sull’Agricoltura Sociale. I soggetti più vulnerabili della società, grazie ad iniziative come queste, divengono così protagonisti attivi della vita agricola e produttiva dei territori, coniugando innovazione e antichi saperi. Risultati ancor più determinanti alla luce del tragico momento storico che stiamo vivendo e che dobbiamo fronteggiare facendoci comunità. E in ciò l’agricoltura dimostra, ancora una volta, la sua importante funzione sociale” ha sottolineato Giuseppe L’Abbate, sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

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21/11/2020, 13:03
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Agricoltura, Neri (Confagricoltura): “Ora basta, risolvere subito problema di lupi e predatori”
L’appello dopo l’ultimo attacco ai danni di un allevatore nei pressi di Venturina Terme

Firenze, 28 novembre 2020 - “Ora basta. Se vogliamo davvero che si torni ad investire in agricoltura, soprattutto nei territori svantaggiati, si devono rendere sicure le aree dove fare attività agricola e dove vi sia redditività vera”. E’ questo l’amaro sfogo del presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri, che dopo l’ennesimo attacco di lupi avvenuto in località Affitti, nei pressi di Venturina Terme, nel quale sono state uccise due capre, chiede risposte.

“Tutti si stanno affannando, specialmente nel mondo della politica, come pure in quello di alcune organizzazioni agricole - spiega Neri - per promuovere le aree disagiate come quelle montane o quelle interne, rilanciando la banda larga, le scuole o i servizi. Tutte, certamente, situazioni importanti. Ma è altrettanto importante, se non di più, rendere redditizia l’attività agricola per far tornare anche i giovani a coltivare la terra o allevare gli animali. Per riportare la gente in campagna è necessario risolvere alcune problematiche, come appunto quella del lupo e dei predatori. E’ inutile parlare di cosa si può fare per agevolare il ritorno alla terra, quando poi non ci sono le condizioni economiche per poterlo fare, con gli allevamenti devastati dagli attacchi. Ultimamente - aggiunge il presidente di Confagricoltura Toscana - ho assistito a due giorni di convegno sulla montagna in cui si parlava di progetti, tra i quali una revisione dell’inventario delle terre incolte per il loro riutilizzo, quando poi non ci sono le condizioni economiche di sussistenza. Dobbiamo superare i falsi buonismi - conclude Neri - e rendere davvero questa attività interessante, eliminando una volta per tutte la questione dei lupi, dei predatori e degli ungulati, la cui coesistenza con l’agricoltura e l’allevamento è palesemente impossibile.”

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