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ASSALZOO 
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Assalzoo, Ferrari: “Auguri di buon lavoro al Presidente Meloni e al Ministro Lollobrigida. Pronti a collaborare per far crescere l’agrozootecnia italiana”

Roma, 24 ott – “Un augurio sincero di buon lavoro all’onorevole Giorgia Meloni per la storica nomina a Presidente del Consiglio dei Ministri e alla sua intera compagine governativa, in particolare all’onorevole Francesco Lollobrigida alla guida del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare”. Con queste parole Silvio Ferrari, Presidente Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici), componente del sistema Federalimentare-Confindustria, saluta la nomina del nuovo Governo.

“Sono molto fiducioso” prosegue Ferrari “che il Presidente Meloni saprà riconoscere le priorità fondamentali per il Paese in questa fase di oggettiva difficoltà. Mi riferisco soprattutto alla grave crisi energetica che colpisce le nostre imprese e ciascuno dei cittadini italiani. Credo inoltre che si avrà, finalmente, un’attenzione particolare alle questioni del mondo agroalimentare che rappresenta una larga parte della ricchezza prodotta in Italia e da cui dipende la sicurezza alimentare dei nostri cittadini”.

“In tal senso” continua il presidente Assalzoo “accogliamo con favore e soddisfazione il riferimento al tema della sovranità alimentare che, per un paese come l’Italia in progressivo deficit produttivo di materie prime agricole, deve diventare un punto essenziale dell’agenda operativa dei prossimi anni. Fanno poi particolare piacere al nostro mondo agro-zootecnico-alimentare le parole del Ministro Lollobrigida nei confronti di alcune trovate economicistiche come la carne sintetica, che rischiano di distruggere un rapporto millenario tra uomo, natura e animali da allevamento caratterizzato nell’impresa zootecnica”.

“Siamo consapevoli noi, come deve essere consapevole il Ministro” conclude Ferrari “che c’è davvero tanto lavoro da fare per difendere i primati dell’agroalimentare italiano e per accrescere ancor più la nostra capacità di autoapprovvigionamento e la penetrazione dei nostri prodotti sui mercati internazionali. Noi siamo pronti a collaborare con fiducia e convinta partecipazione a un grande piano di crescita che valorizzi la produzione italiana, i prodotti italiani e la tradizione culturale insita nel nostro modo vivere il cibo”.

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24/10/2022, 19:44
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ASSALZOO, su Mangimi&Alimenti l'intervista al Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida: "Agro-zootecnia traino dell'economia italiana"

Roma, 11 gennaio 2023 - L’importanza della zootecnia italiana come settore trainante per la nostra economia, l’attenzione alla produzione di alimenti sani e di qualità e alla difesa del cibo naturale e del Made in Italy, con lo sguardo sempre rivolto al benessere animale e alla sostenibilità ambientale: sono alcuni degli argomenti trattati da Francesco Lollobrigida, il nuovo Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), nell’intervista pubblicata sul nuovo numero di “Mangimi&Alimenti”, la rivista ufficiale di ASSALZOO, l'Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici.

"Le produzioni agro-zootecniche rappresentano uno dei principali settori dell’economia della nostra nazione. Realtà ed eccellenze che generano numeri importanti per l’economia italiana. Anche per la zootecnia, settore al centro di un forte dibattito ambientale, ci sono a disposizione risorse importanti per il benessere animale, la riduzione dell’uso di farmaci e una grande attenzione alla sostenibilità e alle legittime aspettative dei consumatori di avere a disposizione alimenti sani e di qualità. Come Governo vogliamo essere in prima linea nella difesa del cibo naturale, uno dei punti di forza del nostro Made in Italy, e intendiamo contrastare in ogni sede il cibo artificiale che rischia di spezzare il legame millenario che esiste tra la filiera agroalimentare e i prodotti destinati al consumo", afferma il Ministro nell'intervista.

"La sfida che abbiamo voluto raccogliere è preservare, difendere e valorizzare le nostre produzioni uniche", continua Lollobrigida. "Il settore agroalimentare deve riappropriarsi del ruolo da protagonista che gli spetta e il Governo Meloni intende farlo promuovendo un sistema di valori che tutela e sostiene le produzioni, le identità e le tradizioni dei nostri territori rurali. Con il cambio di denominazione del ministero che ho l’onore di guidare pro-tempore abbiamo voluto dare un segnale chiaro. Non è stata una decisione simbolica ma sostanziale perché questo governo si è dato una doppia missione: difendere il diritto di una nazione di scegliere il proprio modello produttivo e alimentare in alternativa all’omologazione alimentare globale e al cibo sintetico e tutelare i consumatori assicurando cibo disponibile per tutti e di qualità".

L'importanza delle produzioni Made in Italy è stata sottolineata nel nuovo numero della rivista anche da Silvio Ferrari, Presidente di ASSALZOO. "L’Italia ha alcuni primati dei quali andiamo orgogliosi. È il secondo paese al mondo per longevità e se è vero che noi siamo quello che mangiamo, allora la zootecnia italiana contribuisce in modo importante a questo primato", scrive Ferrari nell'editoriale. "L’Italia ha una forte cultura eno-gastronomica, è il paese al mondo con il maggior numero di prodotti alimentari DOP e IGP. Questi riconoscimenti di eccellenze produttive arrivano, per molti alimenti, dalla filiera zootecnica e hanno portato al Made in Italy un sostegno indiscutibile. Non è possibile, infatti, immaginare il Made in Italy agroalimentare senza le produzioni zootecniche DOP che caratterizzano produzioni di qualità indiscussa, apprezzate, ricercate e copiate in tutto il mondo", conclude il Presidente di ASSALZOO.

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11/01/2023, 16:59
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Roma, 4 febbraio – In occasione della decima Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio ASSALZOO (l'Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici) si unisce alla battaglia contro ogni forma di spreco mettendo in evidenza come attraverso un sistema virtuoso di efficienza produttiva l’industria mangimistica contribuisca a ridurre in modo considerevole gli sprechi alimentari, favorendo la circolarità economica e la sostenibilità ambientale, grazie al recupero di molti residui delle lavorazioni agro-alimentari dalla produzione alla vendita, fino al consumo.

In base ai dati rilevati dall'Associazione emerge come nel corso del 2021 i produttori di mangimi abbiano valorizzato nel ciclo produttivo quasi 5 milioni di tonnellate di co-prodotti ed ex-prodotti dell'industria alimentare non più destinati al consumo umano per motivi commerciali, di cui 3,4 milioni di tonnellate di crusca che residua dalla lavorazione del frumento e circa 800 mila tonnellate di coprodotti e sotto-prodotti che derivano da molte lavorazioni agroalimentari (dello zucchero, degli amidi, della birra, della distillazione degli alcoli, e molti ex prodotti alimentari ritirati dalla distribuzione per motivi commerciali), per un valore stimato di 1,5 miliardi di euro. Prodotti che tornano a nuova vita come “materie prime” per la produzione di alimenti destinati agli animali, compresi gli animali da compagnia. Materie prime che attraverso l’industria mangimistica vengono reimmesse nello stesso ciclo alimentare da cui derivano per la produzione di carne, uova, latte, pesce e loro derivati, trasformandoli così in risorse ed evitandone lo smaltimento.

Occorre preservare questo virtuosismo di cui è protagonista l’industria mangimistica a beneficio di tutto il sistema agro-zootecnico-alimentare e per tale ragione Assalzoo auspica che tutti questi prodotti che risultano idonei all’impiego mangimistico non vengano dirottati verso utilizzi diversi, quale quello energetico, che vanificherebbero lo sforzo di circolarità fin qui intrapreso.

Assalzoo sostiene che la gerarchia Food-Feed-Fuel - secondo cui i co-prodotti e gli ex-prodotti alimentari che ne hanno le caratteristiche devono essere impiegati e valorizzati in primo luogo dalle industrie alimentari o mangimistiche, e solo quando ciò non fosse possibile, solo in via secondaria, alla produzione di energia – non venga messa in pericolo da un sistema di incentivi che premiano l’utilizzo di questi prodotti a fini energetici, discriminando il settore alimentare e provocando una grave perdita di risorse necessarie a garantire la sicurezza alimentare del nostro Paese, già alle prese con una forte carenza di approvvigionamenti di materie prime agricole di cui l’Italia è fortemente deficitaria.

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04/02/2023, 20:57
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Agroalimentare DOP: al via albo Assalzoo-Consorzio Tutela Grana Padano su fornitori mangimi e foraggi

Mantova 19 maggio – È stato firmato oggi a Mantova nel corso dell’evento “Albo Grana Padano foraggi e mangimi”, svoltosi all’interno del Food&Science Festival – Coltiviamo la conoscenza (Mantova 19-21 maggio), il protocollo d’intesa per l'istituzione dell'Albo dei fornitori di foraggi e mangimi per le bovine da latte destinato alla trasformazione in Grana Padano DOP. A sottoscrivere l’impegno per la creazione dell’Albo Silvio Ferrari, Presidente Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici), e Renato Zanghini, Presidente del Consorzio di Tutela del Grano Padano.

Il benessere animale è il primo e decisivo passo per la produzione del Grana Padano DOP. Da anni è uno degli obiettivi principali, puntualmente conseguito. “Ma – sottolinea Zanghini - vogliamo fare di più, grazie ai compiti e alle funzioni istituzionali che le normative europee e nazionali assegnano al Consorzio di Tutela. Per questo abbiamo deciso di istituire l’Albo dei fornitori di foraggi e mangimi per le bovine da latte destinato alla trasformazione in Grana Padano DOP”.

“La mangimistica è il vero comune denominatore della zootecnia” evidenzia Ferrari “il nostro settore è da sempre proiettato al miglioramento delle forme nutrizionali, finalizzati alla salvaguardia del benessere animale e alla garanzia della qualità di prodotto. Questo albo rappresenta una perfetta sintesi di queste due direttrici. Abbiamo avviato con estrema partecipazione questo dialogo con il Consorzio del Grana Padano, un prodotto di eccellenza del nostro patrimonio agroalimentare. E un interlocutore importante per una parte decisiva della produzione mangimistica come è l’alimentazione bovina, in particolare della vacca da latte”.

Entrando nei dettagli dell’intesa, l’Albo dei fornitori di foraggi e mangimi per le bovine da latte destinato alla trasformazione in Grana Padano DOP (questa la definizione completa) punta a precisi obiettivi:

l’azzeramento delle Non Conformità inerenti all’alimentazione degli allevamenti iscritti alla DOP;
l’azzeramento degli errori nella formulazione dei mangimi;
la rintracciabilità dell’origine dei foraggi e mangimi e il recupero delle informazioni necessarie a garantire quanto richiesto dal Disciplinare e dalla Normativa con riferimento alla sostanza secca della razione alimentare delle bovine.


L’elaborazione dei dati acquisiti permetterà ai produttori di latte di attingere a informazioni utili a ridurre lo spreco alimentare e ad aumentare la sostenibilità ambientale e benessere animale. Sarà possibile, inoltre, fornire assistenza ai produttori latte per la valutazione e l’utilizzo di foraggi, materie prime e additivi per mangimi conformi all’articolo 4 del Disciplinare di Produzione del formaggio Grana Padano DOP.

L’ albo sarà chiuso, autorizzando quindi solo i soggetti iscritti a fornire foraggi e mangimi per produrre Grana Padano DOP e consentendo ai produttori latte della filiera di rifornirsi esclusivamente da loro. Al tempo stesso, ci sarà la possibilità di accogliere e ricevere le iscrizioni di tutte le aziende interessate e con i requisiti previsti per farne parte. Per questo sarà creata una sezione sul sito del Consorzio (www.granapadano.it) dove sarà possibile per i fornitori iscriversi all’Albo con costi annuali contenuti destinati a controlli, gestione dei dati e attività.

Per i mangimisti la validazione della formulazione dei mangimi sarà eseguita da uno specifico gestionale che respingerà quelli non conformi all’alimentazione delle bovine della DOP.

“L’albo” conclude il presidente Assalzoo “è un’occasione importante nel riconoscimento del ruolo primario ed essenziale della mangimistica. Si tratta di un primo protocollo d’intesa e l’obiettivo della Associazione è di replicare queste forme di definizione dei criteri per l’alimentazione zootecnia, finalizzate a promuovere un sempre più attento utilizzo delle risorse, una qualità sempre più elevata dei prodotti e, non ultimo, maggiori garanzie per la salute e il benessere degli animali.”

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19/05/2023, 20:16
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Assalzoo, Ferrari: “L’aumento dei costi di produzione ha eroso la redditività della zootecnia. Formazione, sostenibilità e filiere le linee di crescita per il futuro”



Milano, 12 giugno - La crescita incontrollata dei prezzi delle materie prime, dei costi dell’energia e di quelli dei trasporti hanno colpito duramente l’industria mangimistica che, nel 2022, dopo anni di crescita produttiva, ha visto invertire la tendenza e chiudere con un segno negativo. L’aumento del fatturato complessivo, pur consistente, non è riuscito in alcun modo a compensare l’aumento dei costi complessivi. Questo ha generato una riduzione al limite della sopravvivenza dei margini industriali del settore. Pur in questa situazione di estrema difficoltà i mangimisti italiani hanno dimostrato prove di tenuta, soprattutto nella qualità dei prodotti offerti e nella capacità di supportare l’intera filiera zootecnica. A dirlo è Silvio Ferrari, presidente di ASSALZOO – Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici (Confindustria-Federalimentare), nel coso dell’Assemblea annuale svoltati a Milano presso l’Università “Luigi Bocconi”. Nel corso dell’evento sono stati illustrati i risultati conseguiti dall’industria mangimistica del 2022.

"Quella dell’inflazione è stata una vera tempesta che ha coinvolto tutte le voci principali (materie prime, energia, trasporti) – spiega Ferrari – . Non che il 2021 fosse stato semplice, ma di certo il 2022 è stato molto più difficile. Abbiamo sofferto come settore. Abbiamo sofferto come aziende. La crescita di prezzi in entrata è stata talmente pesante e repentina che non è stato possibile compensarla sul prodotto in uscita e, per tenere in vita il settore zootecnico, abbiamo dovuto fare un passo indietro. È una situazione difficilmente ripetibile che ha messo a dura prova la capacità finanziaria delle aziende mangimistiche. Una scelta di responsabilità di cui siamo orgogliosi, senza la quale sarebbe stata a rischio l’intera filiera zootecnica e in particolare il settore dell’allevamento incapace di assorbire un così forte aumento dei costi di produzione".

“Questa situazione altamente sfidante, oltre a dimostrare la resilienza della mangimistica - prosegue Ferrari - ha spinto Assalzoo a lavorare per garantire un futuro al settore, attraverso una precisa visione strategica capace di tenere insieme la capacità industriale, l’efficienza, la spinta alla sostenibilità ambientale e l’unità delle filiere zootecniche. Uno sforzo che tuttavia non può restare confinato solo su alcuni ma presuppone per il futuro l’impegno condiviso di tutte le componenti della filiera. L’Assemblea di quest’anno ha voluto essere l’occasione per sottolineare il ruolo del settore all’interno della filiera zootecnica, con una attenzione specifica alla crescita professionale del nostro management, ma anche per evidenziare esempi concreti di un cammino comune con i nostri partner di filiera a sostegno del Made in Italy dei prodotti alimentari di origine animale, con una attenzione particolare al mondo DOP”.

Formazione – Il rafforzamento delle capacità manageriali degli associati è una priorità dell’Associazione. Alcune delle iniziative più importanti che rientrano in questo ambito di attività sono: l’Assalzoo Marketing&Sales Management Academy in collaborazione con la SDA Bocconi, il percorso di sostenibilità ESG, lo sviluppo del Gruppo Giovani e un percorso dedicato alla sostenibilità ambientale, soprattutto relativamente al Life Cycle Assessment e al Product Environmental Footprint.

“Le iniziative promosse dall’Associazione – sottolinea Roberto Pavesi, vicepresidente Assalzoo con delega alla formazione – rientrano in un complessivo programma di rafforzamento delle competenze manageriali delle aziende associate. La mangimistica è un settore centrale della filiera agroalimentare e necessita di professionalità che vanno oltre la semplice capacità gestionale. Il Green Deal europeo, la decarbonizzazione, la neutralità climatica sono sfide epocali che ci obbligano a essere al passo con i tempi”.

Sostenibilità – Il tema ambientale è prioritario nell’attività mangimistica. La capacità di utilizzare al meglio le materie prime agricole rappresenta infatti la prima sfida operativa per la produzione di mangimi. Negli anni, purtroppo, soprattutto per quanto riguarda il mais, la situazione italiana ha mostrato una problematicità crescente. Prima che questa crisi diventi irreversibile, e vada a impattare anche sulle produzioni di eccellenza, l’Associazione si è fatta promotrice di accordi specifici che incentivino l’uso del mais italiano con favorevoli ritorni sia a livello ambientale che di qualità.

“Si tratta certamente di un percorso difficile – evidenzia Antonio Galtieri, vicepresidente Assalzoo con delega alle materie prime agricole – che stiamo percorrendo già da alcuni anni. C’è bisogno di un rilancio della produzione agricola italiana. C’è bisogno di mais e di materie prime italiane. Tutti i soggetti coinvolti sono chiamati a fare la loro parte. La politica in primis, promuovendo e incentivando le applicazioni in ambito agricolo delle innovazioni scientifiche, alleate indispensabili per combattere il cambiamento climatico e aumentare la produzione nazionale”.

Filiere – Il ruolo dell’alimentazione animale all’interno della filiera agro-zootecnica-alimentare è essenziale. Per questo l’Associazione sta mettendo in campo una serie di iniziative tese ad “accorciare” le distanze tra i vari passaggi di trasformazione che portano al prodotto finale per il consumatore. In tal senso si muove un importante accordo con il Consorzio del Grana Padano Dop per creare un albo dei mangimisti che sia in grado di garantire tutte le peculiarità nutrizionali e di qualità che servono alle vacche da latte dalle quali dipende poi il processo di produzione di un prodotto di eccellenza consumato nel mondo intero come, appunto, il Grana Padano.

“L’accordo con il Consorzio del Grana – commenta Michele Carra, vicepresidente Assalzoo con delega alle filiere – rappresenta un risultato molto importante perché connette in maniera diretta i vari soggetti partecipanti a un processo produttivo complesso e di eccellenza. Il mangime è alla base di tutto. E questo albo riconosce questa assoluta rilevanza. Un punto di partenza determinate che vogliamo sia un incentivo per altri strumenti di questo tipo”.

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12/06/2023, 15:12
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Assalzoo: nel 2022 cala la produzione mangimistica, record per il fatturato. Preoccupa la spinta inflazionistica



Milano, 12 giugno - Consistente riduzione della produzione. Crescita del fatturato nominale, gonfiato dalle persistenti spinte inflazionistiche. Esplosione dei costi di produzione. Sono questi gli elementi principali di un 2022 che ha visto la mangimistica italiana soffrire le conseguenze della guerra in Ucraina e della spinta incontrollata dei prezzi. I dati sono stati presentati da ASSALZOO – Associazione nazionale tra i Produttori di alimenti zootecnici (Confindustria-Federalimentare) in occasione dell’Assemblea annuale tenutasi presso l’Università Bocconi di Milano.

Entrando nel dettaglio dei numeri (riassunti nella tabella allegata), nel 2022 si è bruscamente interrotta la tendenza al rialzo dei livelli produttivi rilevata negli anni precedenti: si è infatti nuovamente scesi appena sotto la soglia dei 15 milioni di tonnellate di mangimi prodotti. Dagli stabilimenti sono usciti 14 milioni 967 mila tonnellate di alimenti per animali, con una contrazione del 4,3% rispetto al 2021, anno che aveva fatto segnare un record produttivo con un picco di 15,6 milioni di tonnellate.

In direzione completamente opposta il fatturato complessivo che ha fatto registrare un balzo, sfiorando la soglia dei 12 miliardi di euro e un aumento medio di oltre il 23% sull’anno precedente. Articolando le singole voci, i mangimi hanno prodotto ricavi per 8 miliardi e 200 milioni di euro, le premiscele per 1,4 miliardi e il pet-food per 2,3 miliardi. Purtroppo questo aumento del fatturato rappresenta un elemento positivo solo a livello numerico, perché la mangimistica ha dovuto affrontare un aumento dei costi di produzione complessivi nettamente superiore rispetto a quanto evidenziato dal fatturato.

In primo luogo c’è da evidenziare un ulteriore aumento del costo delle materie prime, che già nel 2021 era schizzato verso l’alto. Per il 2022, sebbene si sia rimasti sotto la soglia del 42% del 2021 sul 2020, si è arrivati tuttavia in media al 35% in più sull’anno precedente. Quindi sul biennio si deve ragionare su un aggravio intorno all’80%.

A ciò nel 2022 si è aggiunta in modo prepotente la crisi sull’approvvigionamento energetico. L’esplosione dei prezzi di importazione dell’energia (gas, petrolio e di riflesso l’elettricità) ha generato un’esplosione dei costi di produzione industriale e dei costi del trasporto mai registrata prima.

Questo determina uno scenario tutt’altro che rassicurante per un settore fortemente dipendente dall’importazione di materie prime e ad alto consumo energetico. L’aumento del fatturato rappresenta dunque un falso positivo, perché in realtà nel corso dell’anno la marginalità delle aziende si è spesso praticamente azzerata per sostenere gli allevatori in grave crisi a causa dei prezzi dei prodotti zootecnici nettamente al di sotto dei costi di produzione.

“Come Presidente Assalzoo­­ – evidenzia Silvio Ferrari – sono davvero fiero di come il settore mangimistico e i nostri associati siano stati in grado di affrontare una congiuntura economica di così eccezionale difficoltà, mantenendo l’attività produttiva, riuscendo a garantire prodotti di qualità sempre maggiore ed assicurando continuità di rifornimento agli allevatori. Credo però siano maturi i tempi per affrontare alcune questioni generali (come la produzione agricola interna, l’applicazione in agricoltura della ricerca scientifica in campo e la valorizzazione delle filiere di prodotto interamente italiano), perché altrimenti il sistema Italia non sarà in grado di rispondere alle esigenze di un mercato, sia interno che internazionale, che chiede sempre più prodotti del Made in Italy alimentare”.

Da segnalare che la situazione economica non ha, purtroppo stimolato la capacità di investimento, che si è contratta nel 2022, mentre abbiamo protetto l’occupazione che conferma circa 8300 addetti, escluso l’indotto. Si aggrava, infine, il deficit del commercio con l’estero, su cui grava la forte dipendenza dalle importazioni, che si amplia fino a 132 milioni di euro dai 76 dell’anno precedente.

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12/06/2023, 15:13
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Assalzoo, si chiude in negativo l’anno 2022. In contrazione di oltre 650mila tonnellate la produzione mangimistica



Milano, 12 giugno - Si chiude un 2022 dai contorni complessi per la mangimistica italiana. Il dato generale segna una contrazione a livello produttivo del 4,3% sull’anno precedente, che significa una riduzione di circa 668 mila tonnellate.

Nella scomposizione del dato complessivo emerge come il settore maggiormente colpito dal rallentamento produttivo sia stato quello avicolo. Un leggera contrazione si segnala anche rispetto alla filiera suinicola. Tiene e mette a segno una crescita, invece, la filiera bovina. Buono l’andamento del pet-food e ritorna in positivo il settore dell’acquacoltura dopo un 2021 poco brillante. “La contrazione mostrata dalla mangimistica nel 2022 dipende quasi interamente dal settore avicolo e, in piccola parte, da quello suino. Questi dati dimostrano il contesto di estrema difficoltà che il settore mangimistico nel complesso è stato costretto ad affrontare. "Pur in un contesto generale molto difficile, l’industria mangimistica mostra forti doti di resilienza, confermandosi anello imprescindibile dell’intera economia zootecnica", sottolinea Silvio Ferrari, presidente di ASSALZOO – Associazione nazionale tra i Produttori di alimenti zootecnici (Confindustria-Federalimentare). I dati sono stati presentati dall’Associazione in occasione dell’assemblea annuale tenutasi all’Università Bocconi di Milano.

Filiera avicola – Per il 2022 il canale produttivo dell’avicoltura segna una forte battuta d’arresto, accusando i contraccolpi pesanti correlati alla diffusione dell’influenza aviaria. Il livello di output per i volatili ha fatto un salto indietro del 10,5%, passando da 6.372.000 a 5.705.000 tonnellate (in riduzione rispetto anche al dato del 2020 quando era intorno ai 6 milioni). Il dato è negativo, soprattutto in considerazione del fatto che l’avicoltura rappresenta il comparto leader nella produzione di mangimi, all’interno dei quali occupa nel 2022 poco meno del 40% del totale della produzione italiana. In dettaglio tutte le singole specie avicole hanno visto un forte ridimensionamento dei volumi prodotti: polli da carne (-7,5%), galline ovaiole (-9,5%) e altri volatili (-15,7%). Più pesante ancora il dato finale della categoria dei tacchini: qui la riduzione raggiunge il 23%, dopo aver conosciuto negli anni precedenti importanti risultati.

Filiera suina - Segno meno anche per l’alimentazione dei suini. Nei dodici mesi del 2022 la suinicoltura ha consumato 4,043 milioni di tonnellate di mangimi con una decrescita minima rispetto all’anno precedente dell’1,4% (erano 4.101.000 t nel 2020). Pesano anche qui i timori per i rischi, per ora fortunatamente evitati, dovuti ad alcuni casi di PSA negli animali selvatici, ma ovviamente pesa anche un mercato internazionale pesante delle carni bovine, anche a causa del venir meno degli sbocchi sul mercato cinese.

Filiera bovina - Bene invece la produzione di mangimi complementari per bovini. Il comparto dell’alimentazione bovina, destinatario di quasi il 25% della produzione totale di alimenti per animali, registra 3.705.000 tonnellate di mangimi con un rialzo del 1,3%. Nel dettaglio, le vacche da latte vedono il minor incremento (+1,2%), rispetto ai bovini da carne (+1,5%) e ai bufali (+1,5%).

Altre specie animali - Dopo due anni di relativa difficoltà, torna un vigoroso segno positivo per il settore dell’acquacoltura che segna un incremento della produzione dell’11,5% per una produzione di 146.000 tonnellate. Tra le altre specie animali si segnalano performance positive per gli ovini e gli equini, oltre il 9% per entrambi. Continua la congiuntura negativa per i conigli, in pesante calo anche quest’anno del 9,6%.

Pet food – Si conferma il momento positivo dell’alimentazione per gli animali domestici, che evidenziano un incremento dell’1,3% rispetto all’anno precedente e con 540mila tonnellate di produzione tricolore.

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Feed Economy: 130 miliardi di euro il giro d’affari e quasi 900mila aziende coinvolte. Assalzoo presenta il primo report del settore



Roma, 24 ottobre – Si fissa a poco meno di 130 miliardi di euro (127,5 per la precisione) e 891mila aziende coinvolte la prima fotografia al 2021 della Feed Economy che emerge dal report economico promosso da Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici), in collaborazione con l’ente di ricerca indipendente Nomisma, e presentato il 24 ottobre del 2023 presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani (Senato della Repubblica). “È con grande piacere – sottolinea Michele Liverini, vicepresidente Assalzoo – che vedo concretizzarsi lo sforzo di tutta l’Associazione nel riuscire a elaborare una visione complessiva che renda giustizia del ruolo principale svolto dalla mangimistica nella filiera alimentare italiana. Con la Feed Economy siamo finalmente in possesso dello strumento che permette di collegare l’alimentazione zootecnica al consumatore finale. Questo per il nostro settore è un punto di importante consapevolezza, sul quale dobbiamo continuare a lavorare”.

Che cos’è – La feed economy è, letteralmente, l’economia derivante dal feed, il mangime. La mangimistica è infatti un settore chiave della filiera alimentare che si pone tra i primi anelli della filiera della produzione zootecnica. Si tratta dunque di una catena produttiva che lega la produzione agricola, l’allevamento, la trasformazione industriale e i servizi commerciali. Con il report, promosso da Assalzoo in collaborazione con Nomisma, questa filiera produttiva viene letta per la prima volta in maniera unitaria, evidenziando come il prodotto finale che arriva sulle tavole del consumatore abbia una stretta connessione con il ruolo fondamentale svolto dalla mangimistica.

I numeri – La Feed economy italiana vale circa 130 miliardi di euro e coinvolge oltre 891mila aziende. Sono questi i numeri più rilevanti che emergono dallo studio Nomisma. Il dato è la risultanza della somma tra il giro d’affari: della componente agricola dedicata all’alimentazione animale, che con circa 20 miliardi rappresenta il 35% del totale; della produzione alimentare legata alla zootecnica, che con circa 51 miliardi di valore rappresenta il 39% della produzione complessiva; cui si aggiunge la spesa alimentare degli italiani, altri 57 miliardi circa, vale a dire circa il 38% del totale. Questa è la prima fotografia della Feed economy che mostra l’enorme portata del settore e che è ancora tuttavia incompleta. È infatti intenzione di Assalzoo non fermarsi qui e andare avanti con questo lavoro, includendo nei successivi report anche altre attività che completano l’indotto della filiera: la logistica alimentare, i macchinari e soprattutto i servizi al consumo, come ristorazione, mense, bar e turismo eno-gastronomico.

Lo studio - “L’industria mangimistica è un anello essenziale delle filiere zootecniche nazionali e contribuisce in misura decisiva alle performance economiche dell’indotto agro-alimentare che include: fase agricola, allevamento, industria chimico-farmaceutica, trasformazione alimentare, mercato nazionale ed estero”, evidenzia Ersilia Di Tullio, responsabile Nomisma del report. “Questo ampio aggregato - identificato come Feed Economy - comprende un articolato tessuto produttivo ed esprime rilevanti valori economici”

Il ruolo del feed – “Era un’idea sulla quale in Associazione lavoravamo da tempo” rileva Lea Pallaroni, direttore generale Assalzoo. “Era per noi importante riuscire – prosegue – a trovare la chiave per veder finalmente riconosciuto il ruolo essenziale, ma spesso lontano, che svolge la mangimistica nel comparto alimentare. Questo report è un primo passo in questa direzione. Negli anni a venire proseguiremo su questa strada, definendo in maniera ancora più ampia e inclusiva il valore della Feed economy”.

Politica – “Ho letto con grande interesse il report. E guardo con estremo interesse a questa categoria di Feed Economy che permette di identificare e, allo stesso tempo, valorizzare l’immenso patrimonio italiano della zootecnia, troppo spesso oggetto di attacchi ideologici e pretestuosi” ha dichiarato il senatore Luca De Carlo, Presidente della Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare, che è intervenuto alla presentazione del report, portando anche i saluti del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Onorevole Francesco Lollobrigida.

Assalzoo – “La Feed economy è un settore centrale dell’alimentare italiano - conclude Liverini - il report lo dice chiaramente. Quella agro-zootecnico-alimentare è una filiera fondamentale in termini di valore, di produzione e di occupazione nel panorama produttivo, economico e sociale del nostro Paese. Un settore troppo spesso sottovalutato, o addirittura denigrato, nonostante sia determinante per garantire un bene comune come la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari, e che attraverso i suoi prodotti rappresenta una componente fondamentale della dieta tipica del nostro Paese conosciuta e apprezzata in tutto il Mondo".

"Il nostro studio vuole contribuire a fare prendere coscienza a tutti, politici, Istituzioni, stakeholder, media e opinione pubblica di quale sia l’importanza di questo settore, perché ne venga riconosciuto il ruolo e ne vengano ascoltate le esigenze nell’interesse generale del sistema Paese".

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Feed Economy, Ministro Urso: Mangimistica italiana dimostra capacità e determinazione ammirevoli per garantire prestigio italiano agroalimentare

Roma, 24 ottobre – “Ringrazio il Presidente di Assalzoo Silvio Ferrari per l'invito e saluto gli intervenuti alla presentazione del primo rapporto sulla "Feed economy", un settore vitale che continua a sostenere la ricchezza del nostro agroalimentare e alimenta la qualità distintiva riconosciuta nel cibo che arriva alle tavole non solo italiane, ma di tutto il mondo. Il "Made in Italy" non è solo un'etichetta che si appone sui prodotti; è un marchio di eccellenza e di fiducia, un testimonial della dedizione e della cura che le nostre imprese riservano a ogni fase della catena del valore, in un settore complesso e sfaccettato come il vostro”. Si apre con queste parole il messaggio del Senatore Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, alla presentazione del Primo rapporto sulla Feed Economy promosso da Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici), in collaborazione con l’ente di ricerca indipendente Nomisma, il 24 ottobre del 2023 presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani (Senato della Repubblica).

“Con una produzione annuale di oltre 15 milioni di tonnellate di mangimi distribuiti in tutto il mondo dagli oltre 400 stabilimenti” prosegue il Ministro “l'Italia si conferma un pilastro nella nutrizione di una vasta gamma di animali. Il fatturato complessivo del comparto sfiora i 12 miliardi di euro e registra una crescita del 23% rispetto allo scorso anno. Un successo non immune dalle minacce delle sfide internazionali che interessano il comparto, a partire dall'aumento dei costi delle materie prime e dalla contrazione produttiva dovuta all'aviaria, solo parzialmente compensata dai risultati particolarmente positivi dei prodotti per il PET food, per la filiera bovina e l'acquacoltura. Il governo ha concentrato energie e risorse per rilanciare i consumi e sostenere la spesa delle famiglie e il nostro impegno è garantire che i benefici di queste iniziative si riverberino su tutto il comparto produttivo”.

“Desidero concludere” chiosa il Senatore “sottolineando come l'industria dei mangimi abbia dimostrato una capacità e una determinazione ammirevoli nel fronteggiare le attuali sfide congiunturali. Non solo avete mantenuto attive le linee produttive, ma avete garantito quella qualità e continuità che sono indispensabili per il nostro prestigioso agrifood. L'impegno congiunto ora si deve concentrare sulla ricerca scientifica e sulla valorizzazione di tutta la filiera nazionale, per rispondere alle esigenze di un mercato internazionale che mostra un crescente desiderio dei prodotti alimentari made in Italy”.

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Roma 5 mar - Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici) e Italmopa (Associazione Industriali Mugnai d’Italia) hanno raggiunto un accordo di collaborazione con CEMI-Commodities Exchange Milano per la promozione dell’importante manifestazione in programma il 10 maggio 2024 al Palazzo delGhiaccio della città lombarda.

CEMI, organizzata in collaborazione con l’Associazione Granaria di Milano, l’AGER di Bologna e l’Associazione Granaria di Torino, è giunta alla sua quinta edizione e rappresenta un appuntamento importante per gli operatori delle filiere cerealicole nazionali e estere ma anche per i fornitori di comparti connessi, attivi, in particolare, nei settori finanziari e bancari, delle attrezzature industriali, della logistica, dei trasporti, degli imballaggi.

Assalzoo e Italmopa, che, unitamente ad Assocarni, hanno recentemente costituito, con il supporto di Confindustria, FederPrima - Federazione italiana delle imprese dei cereali, della nutrizione animale e delle carni, saranno presenti all’evento per testimoniare l’interesse di queste due importanti realtà della prima trasformazione dei cereali nei riguardi della manifestazione, alla quale forniranno visibilità anche attraverso i propri canali di comunicazione, ovvero le riviste ufficiali “Mangimi e Alimenti” e “Molini d’Italia”.

CEMI, da parte sua, metterà, tra l’altro, a disposizione di Assalzoo e Italmopa uno spazio espositivo unico che costituirà un punto di riferimento per le loro Aziende associate ma anche per quelle non associate che intendo acquisire informazioni sull’attività delle 2 Associazioni e di FederPrima, e fornirà alcune importanti agevolazioni per quanto concerne le iscrizioni delle Aziende associate all’evento che prevede anche un convegno congiunto che si terrà nel pomeriggio del 10 maggio.

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