Donato , dopo il suo scritto di aprile , non ha più visitato il forum, la varroa lo ha divorato?.
spero di no.
Ninno

ninno ti dico la verità, anch'io sto facendo questa prova e già oggi noto una condizione generale nelle famiglie che non ho mai rilevato negli anni passati (famiglie piu popolate del solito, nessuna perdita e varroa contenuta) è anche vero che, come tu dici, ogni anno è diverso dall'altro.... Non faccio una conta esatta delle varroe cadute perche le mie arnie non me lo permettono (alcune con fondo chiuso e altre con rete in parte propolizzata) però sforchetto ed esamino a campione la covata maschile e femminile quando lo permette e risulta in gran parte "pulita". Non dico che sposo il metodo ma voglio darmi qualche anno per provarlo e alle brutte ritorno all'ossalico.
Ora non voglio dire che il metodo funziona e forse le mie api sono anche in parte resistenti (in merito ti consiglio di vedere i video su youtube di Giuliano Stracci) però ad oggi non ho elementi per dire che è una bufala. solo il tempo potrà dirlo.

Ciao Asterix,
è indispensabile che ci siano persone disposte a sperimentare di tutto nella speranza di riuscire a trovare una soluzione al problema.
Nella seconda metà degli anni 80 , quando si visitavano gli alveari con le lacrime agli occhi, è apparso su una nota rivista nazionale la notizia che un apicoltore usava con successo l' alcool etilico per combattere la varroa.
Ho preso la palla al volo, spero sia stato il solo, ed il giorno successivo ho distrutto il 90 % del mio apiario.
A quei tempi ci saranno cascati alcuni di quelli che avevano letto la notizia ma pensa a quello che potrebbe succedere se fosse stato scritto si internet.
Se il tuo metodo funziona ,lo spero e me lo auguro, documentalo e fra 4-5 anni suona le trombe perchè tutti possano sentirle.
Ninno

Ninno naturalmente non sono uno che crede ai miracoli e se sto provando è solo perchè voglio farmi un esperienza sui vari "metodi" bio-meccanici testimoniati anche in rete e vedere se congeniali per la mia conduzione.
Se vedo le brutte ritorno al vecchio e forse perderò qualche famiglia, ma qualche famiglia l'ho persa anche utilizzando l'ossalico
(per colpa mia o per cos'altro ancora non l'ho capito) comunque mai ho avuto perdite per infestazione conclamata di varroa, le morti improvvise delle famiglie sono avvenute per perdita della regina e vai a capire quale puo essere la causa, si possono fare solo ipotesi...
purtroppo con il numero limitato di famiglie che ho non posso far testo per una rappresentazione statisticamente valida, è per questo che in precedenza ho chiesto se qualcuno aveva esperienze piu o meno consolidate sulla somministrazione in oggetto. in piu, come ben sai, nella conduzione di un apiario le variabili sono tante e complesse (ceppo genetico, ambiente, condizioni meteo climatiche, gestione delle famiglie ecc) per le quali avere dei dati di valutazione statisticamente validi è alquanto aleatorio.
proprio per questo, anche se mi trovassi bene con la "pozione miracolosa", non potrei mai dire che questa sia la chiave del successo, potrebbe essere semplicemente che le api facciano bene da sole...

Ciao Asterix.

Potresti dirci le dosi dello sciroppo che fai tu?

Da quello che ho capito usi limone, zucchero e sale, ma potresti dire le quantitá?

Grazie!!!!

Su una parte di zucchero di canna aggiungo un quinto di sale integrale minerale e un poco di acqua calda (non bollente) per facilitare lo scioglimento ma facendo in modo che la melassa resti abbastanza pastosa. poi fatta freddare aggiungo succo di limone per allungare il tutto e farlo diventare piu fluido (simile al miele). io lo do mediamente ogni 30 gg alle api finchè le porterò all'invernamento.
ripeto è una prova, non so se funziona, e ammetto che è un metodo alquanto empirico. Non sto pubblicizzando affatto una pozione miracolosa e non mi sento di definirla un rimedio, tanto piu che non ho il tempo necessario alle spalle per poter avere una base statistica. Voglio solo replicare ciò che altri dichiarano un metodo valido per poi valutare.
so che molti criticheranno e hanno pienamente ragione...ma chi non fa le sue prove in apiario? mi prendo le mie responsabilità sapendo che non ho altri apiari nelle vicinanze e pronto a correre ai ripari in caso di segnali scoraggianti. per ora sono sotto osservazione.

e comunque visto che male non fa (almeno credo) lo adotto come alimentazione fortificante. C'è chi dice che l'alimentazione acida fortifica le stesse contro attacchi batterici e chi invece che la somministrazione diretta sui telaini spinga le api al "grooming" liberandosi da sole delle varroe (un pò come lo zucchero a velo). ma c'è invece chi afferma che il grooming è innato solo per certi ceppi genetici...insomma ce n'è per tutti...

Ciao Asterix, grazie per le informazioni.

Io non volevo criticare, anzi, in un certo modo la penso come te.

Credo che chi fa apicoltura come hobby, possa sperimentare un pó, sempre peró tenendo sotto controllo la situazione e non creando "morte e pestilenza" . Addirittura sono stato io ad aprire questo thread, quindi....vai tranquillo

Probabilmente proveró questo sciroppo dalla prossima stagione, questa ormai é agli sgoccioli e sto trattando le mie arnie come da "standard" (blocco piú ossalico). Lo proveró su un'arnia il prossimo anno e vediamo come si comporta. Nel caso veda che il numero di varroe é troppo elevato si é sempre in tempo a fare del sublimato.

Non é da molto che mi cimento con il fantastico mondo delle api e all'inizio mi sono avvicinato con il sogno di usare tutte cose naturali, quindi niente ossalico per esempio ( ho addirittura pitturato le mie arnie con olio di lino cotto che qui in Polonia é quasi immpossibile da trovare ). Purtroppo la realtá é ben diversa e anche se non ho mai avuto grossi problemi di varroa, ho sempre trattato seguendo i consigli di questo forum.

Comunque come dici tu, male non puó fare, visto che si tratta di uno sciroppo naturale, mantienici informato cerca magari di raccogliere dei dati per poter cosi testare l'efficacia di questa soluzione.

Ciao, Simone.

Ciao Simone,
spero di capire male quando dici che stai trattando (in questo periodo?) le tue arnie "come da "standard" (blocco piú ossalico)", perchè per 2 anni mi sono cimentato nel blocco covata di 21-24 gg dal 10 agosto e le mie api si sono salvate solo perchè dalle mie parti possono tranquillamente rifare una buona covata per l' inverno , tra set-ott-nov il clima è mite e le fioriture abbondanti ma dalle tue parti che fanno le tue api in questi mesi?, ce la faranno ad allevare una buona e abbondante covata per l' inverno?.
Ninno

Ciao Ninno.

Probabilmente mi sono spiegato male

Il blocco l'ho fatto quest'estate, anticipando rispetto all'Italia di una ventina di giorni, subito dopo la fine del raccolto della colza che qui é il piú abbondante.

Oggi ho finito il ciclo di sciroppo zuccherino che ho iniziato il 15 di Agosto per rimpinguare le riserve di miele per l'inverno ( circa 12 litri di sciroppo 1:1 per arnia ).

Qui la temperatura é ancora mite ( 22-24 gradi quest'ultima settimana ) e la regina sta ancora deponendo, anche se non a ritmo forsennato, chiaramente, comunque dovrebbe continuare a fare una temperatura mite ancora per un mesetto, poi purtroppo dovró chiudere e riaprire nelle prime giornate miti del prossimo anno.

Adesso inizieró un ciclo di ossalico sublimato per abbattere la varroa restante e invernare le api con un numero irrilevante di acari.


Ciao, Simone.