ciao Brun,
approfitto della tua esperienza, e di quella degli altri utenti del forum, per fare qualche domanda sulla bouche
de betizac, ho piantato quest'anno venti piante di tre anni, sesto di impianto 8x9 mt in buche di un metro cubo circa,
le piante erano a radice nuda, ho praticato una zaffardatura sulle radici e concimato con letame ovino maturo
prima dell'impianto.
stavo pensando di seminare del trifoglio su tutta la superficie per farci pascolare le pecore, cosa ne pensate?
non ho pensato ad un impianto di irrigazione, pensavo di innaffiare solo per emergenza nei periodi più siccitosi
nei primi anni, è un problema?
inoltre so che questa varietà necessita di impollinatori, non lontano dal terreno ho dei boschi di castagno,
ma comunque le più vicine saranno a 150-200 mt, credete che avrò problemi di impollinazione- scarsa produzione?
scusate le mille domande, ma non sono un esperto...ogni consiglio è ben accetto.

saluti.

P.s. Brun, riguardo i concimi scrivi solo il titolo npk senza la marca...ciaooo

La distanza degli impollinatori è eccessiva....Sarebbe stata un ottima idea far pascolare le pecore...peccato pero' che oltre l'erba gradiscono molto anche la corteccia degli alberi..

grazie Taurino,
allora dovrò piantare qualche altra varietà.... il problema è trovarla, qui da me nei vivai i castagni non si possono
vendere ( per il cinipide )... non li hanno proprio...e i vivai specializzati hanno solo queste benedette bouche...
comunque per l'impollinatore posso scegliere anche varietà nostrane o devo per forza orientarmi su quelle eurogiapponesi?
Per quanto riguarda le pecore se tu mi dici che l'unica controindicazione è il loro appetito potrei risolvere mettendo della rete
intorno alle piante...

grazie di nuovo...saluti.

Buona serata a tutti
Rispondo molto volentieri per quello che sono le mie conoscenze.
Per quanto riguarda la messa a dimora in campo tutti ok
Per quanto riguarda gli impollinatori dovresti metterne almeno due ben disposti (E' vero che dovrebbero bastare i selvatici ma il polline di castagno è pesante e vola poco, è anche vero che ci sono gli insetti ma 200 metri mi sembrano tanti) Tieni presente che i vivaisti li danno per 30 mt. Io ho messo dei Vignols che maturano con le Bouche. Per quanto riguarda l'irrigazione direi che è quasi indispensabile
per i primi 3/4 anni e per gli ibridi anche dopo se vuoi fare raccolto e pezzatura. Tieni presente che a differenza delle varietà
autoctone o dei marroni italiani e francesi che sono più rustici e meno esigenti gli ibridi richiedono le cure di una pianta
da frutteto.
Bene per l'inerbimento. Avrei qualche remora per il pascolamento delle pecore che possono pelare le piante a meno che non
fai come ho fatto io per difendermi dai caprioli. Compri una semplice rete di plastica h almeno 150 ne tagli dei pezzi di 30 cm
e la metti intorno alla pianta legando con filo di plastica.
Saluti

x quanto riguarda le pecore direi di si
x gli impollinatori devi prendere varietà che fioriscano piu o meno nella stessa epoca x esempio io ho piantato bouche de betizac e precoce migoule(che dovrebbero maturare entrambe attorno al 10-15 settembre),quindi le fasi fenologiche saranno coincidenti.

Per brun,
approfitto della tua esperienza ma quindi per la coltivazione delle bouche te fai trattamenti particolari?
Grazie

Buona serata
Ho visto che sei di Cuneo come lo sono io per cui credo non saremo nemmeno tanto lontani
Per venire alla tua domanda la risposta è : assolutamente nò
Concime, sfalcio con trinciatura tre volte all'anno e acqua quando serve .
Conosco gente che ha fatto dei frutteti di bouche in pianura (500 piante) e mi ha detto
che tratta per il balanino.
Saluti

E' proprio questa ricerca esasperata della miglior produttivita' col minor lavoro possibile che ha portato alla totale mancanza di prodotto col relativo abbandono dei castagneti...Fino a qualche anno fa ci si basava esclusivamente sulla castanicoltura tradizionale ...con la diffusione esclusiva delle varieta' autoctone ...Grazie agli sforzi dei nostri nonni si è riusciti con grande fatica ad ottenere marchi registrati(D.O.P e I.GP) di prestigio internazionale...(Fino a qualche anno fa si esportava in U.S.A ...Canada...Cina ..Australia etc)...Le ricadute occupazionali erano sotto gli occhi di tutti...non parlo di qualche imprenditore ..ma di intere aree geografiche del nostro paese che campavano esclusivamente di castanicoltura...Poi a qualche "genio" è venuto in mente di intensificare...di "migliorare" la produzione ...e si è avuta l'introduzione di nuove varieta' ...Si è deciso di trasformare i castagneti in "frutteti"... sottovalutando il delicato equilibrio esistente all'interno dei boschi.L'avvento dell'industria chimica ha dato il colpo di grazia...Continuate cosi' che vi troverete sicuramente bene...Non voglio aprire una polemica ..è solo la mia opinione.. con questo post chiudo il mio intervento...Cmq a me il dubbio rimane...sicuro che siete Italiani?

Per taurino,
sono molto d'accordo con te del mantenimento delle razze. Noi stessi nei nostri castagneti quando abbiamo da impiantare nuove piante ci dirigiamo sulle varietà tipiche che ci sono da noi anche se questo vuol dire un guadagno inferiore, perchè chi in questo periodo continua a pulire i boschi come noi penso che lo faccia più per passione che per il guadagno in se. Sul discorso giapponesi penso che se ci fossero le tecnologie per contenere il volume della pianta in pianura forse sarebbero in molti che punterebbero a una castanicoltura con le nostre varietà piuttosto che altre...

Ciao, il thread è molto interessante, non ho ancora finito di leggerlo. Volevo però intanto chiedervi se esiste una varietà di vigoria bassa e con portamento non troppo espanso.