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UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industriali 
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Fino a domani contoterzisti, allevatori ed esperti el settore primario possono incontrare UNCAI alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona.
Lo stand dell'Unione Nazionale Contoterzisti si trova nel Padiglione 2, lungo il corridoio che conduce al 3.


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Iscrizioni all’Albo dei contoterzisti al palo

L’assessore all’agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava: occorre procedere in tutte le province lombarde con l’albo, per poi pensare a meccanismi di protezione della categoria e a bandi ad hoc per gli agromeccanici

Stenta a decollare l’Albo lombardo degli agromeccanici. “Sono passati più di sei mesi da quando è stato istituito, eppure fino ad ora si sono registrate solo ditte di Cremona, Lodi e Milano, una sola del mantovano e nessuna dalle altre province”, il commento di Fabrizio Canesi, direttore di Apima Cremona. Il tema è stato portato all’attenzione dell’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava, a margine del salone Il Bontà che si è appena concluso alla Fiera di Cremona. “Crediamo fortemente all’albo professionale – ha sottolineato Clevio Demicheli, presidente Apima Cremona e vicepresidente Uncai –. Lo riteniamo uno strumento qualificante per la categoria e per l’intera filiera, certificando quelle aziende che si impegnano a svolgere l’attività conto terzi nel rispetto dei terreni, dell’ambiente e delle più severe normative sulla sicurezza degli operatori. Occorre però che la Regione Lombardia ci dia una mano e solleciti anche le altre sigle sindacali lombarde a riconoscere nell’Albo uno strumento capace di certificare la qualità dei servizi offerti all’agricoltura dai contoterzisti”.
“Occorre proseguire con l’Albo professionale – ha ribattuto l’assessore all’agricoltura Gianni Fava –, perché se non si va a regime, è difficile pensare a meccanismi di protezione della categoria, anche nei confronti di terzi. Oggi, per esempio, abbiamo un grosso problema di abusivismo sui servizi resi anche alle pubbliche amministrazioni. Dalla manutenzione del verde alla rotazione del bosco al mantenimento dei campi sportivi, ormai sembra che chiunque, dai volontari alle cooperative sociali, possa svolgere questi servizi, spesso delicati. In futuro, potremmo prevedere bandi che richiedano tra i requisiti l’iscrizione all’Albo professionale dei contoterzisti. Nel frattempo, tuttavia, è necessario che le iscrizioni aumentino uniformemente in tutta la Lombardia e cercheremo di capire le ragioni del ritardo di altre province”.
Acquisto dei Diserbi e Officine Meccaniche
L’assessore Fava accoglie altri due aspetti portati alla sua attenzione da Apima Uncai: una delega, come in Emilia-Romagna, per il ritiro e non l’acquisto dei fitofarmaci da parte degli agromeccanici e l’implementazione di corsi per incrementare il numero di officine meccaniche autorizzate alla revisione dei mezzi per i trattamenti fitosanitari. In particolare, circa i prodotti fitosanitari, “dal 26 novembre potranno essere venduti solo ai possessori del certificato di abilitazione, e solo poche aziende agricole hanno fatto il corso necessario per il rilascio del certificato, lasciando al contoterzista il compito di anticipare la spesa per il prodotto fitosanitario”, ha illustrato Clevio Demicheli che ha aggiunto che “spesso ci capita di anticipare spese non irrilevanti anche a una ventina di aziende agricole.” “Se la soluzione dell’Emilia-Romagna regge dal punto di vista legislativo – ha risposto l’assessore Fava – agiremo affinché anche in Lombardia gli agricoltori possano delegare i contoterzisti al ritiro dei fitofarmaci già acquistati, senza che quindi debbano necessariamente anticipare la spesa. In caso di dubbi normativi, porteremo la richiesta di uniformare i regolamenti alla prima Conferenza Stato Regioni utile”.
Urgente, infine, aumentare il numero di officine autorizzate alla revisione dei macchinari per i trattamenti fitosanitari attraverso specifici corsi “anche organizzati dagli stessi contoterzisti Apima Uncai”, ha sottolineato l’assessore all’agricoltura lombardo. Nel 2017 anche le aziende agricole saranno, infatti, tenute alla revisione di tali mezzi agricoli.


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16/11/2015, 16:53
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Uncai e la sfida di Agri Technica

Bambagiotti, Contoterzisti Umbria: “Dalla fiera di Hannover, l’invito a scommettere sul trattore del futuro e fare ancora più sistema con i contoterzisti europei”.
Oldani, Apima Uncai Lodi: “Con noi servizi sempre innovativi per gli agricoltori”

Anche i Contoterzisti Uncai ad Agri Technica, la principale fiera dedicata alla meccanizzazione agricola che si svolge ogni due anni ad Hannover, in Germania. Tra gli agromeccanici presenti ad Hannover per rappresentare l’Unione, Sergio Bambagiotti, presidente dei Contoterzisti Umbria e consigliere nazionale. "L'offerta di mezzi agricoli che abbiamo ammirato ad Hannover è rivolta a un mercato globale, con soluzioni specifiche per ogni latitudine, esigenze di lavorazione e condizione dei terreni. Nostro obiettivo era stringere rapporti ancora più stretti con i colleghi della Bundesverband der Lohnunternehmer (Blu), l’associazione di contoterzisti tedesca, e convenzioni sia con i marchi leader del mercato sia con aziende giovani. In particolare, di queste ultime abbiamo apprezzato la scelta di differenziarsi, realizzando macchinari per lavorazioni molto specifiche e di qualità, sempre più richieste ai contoterzisti, in particolare in aree collinari o montane, come può essere la raccolta delle piante officinali”.
Agri Technica ha accolto nei suoi 27 padiglioni 2.907 espositori provenienti da 52 paesi e 450.000 visitatori provenienti da 124 paesi. Importante novità, non presentata ufficialmente ad Hannover, ma verificata sul posto da Giuliano Oldani, presidente di Apima Uncai Lodi, riguarda invece l’insilato di mais e potrebbe portare notevoli vantaggi agli allevatori: “In America stanno tornando al taglio lungo dell’insilato di mais (30/33 mm anziché gli attuali 25 mm). Studi universitari hanno, infatti, dimostrato che, previo passaggio in un apposito rompi granella, l’insilato di questa lunghezza stimola il rumine nella vacca con vantaggi sia produttivi (più latte) sia industriali (non occorre più integrare il pastone con altri prodotti che stimolino il rumine). Occorre però un corn cracker (rompi granella) in grado di resistere a quelle sollecitazioni. Infatti una trincia con rompi granella standard provoca sollecitazioni devastanti, se prova a tagliare lungo. Noi contoterzisti potremmo attrezzarci per fornire questo servizio agli allevatori, con un ulteriore investimento, una volta confermati i vantaggi per l’azienda agricola”.
Ogni anno Agri Technica rappresenta per i contoterzisti un invito a scommettere sul trattore del futuro. Un mix di soluzioni meccaniche ed elettroniche sofisticate. Da alberi di trasmissione e pistoni più efficienti a un migliorato rapporto tra peso a vuoto e carico utile, dai sensori e GPS ai software intelligenti per la gestione in rete dei dati: strumenti che fanno del contoterzista un artigiano digitale. Conclude Sergio Bambagiotti: “L’elettronica di bordo è oggi una risorsa necessaria a rendere i processi di lavoro ancora più precisi, efficienti, rispettosi dell’ambiente e concorrenziali sul piano dei costi. Inoltre permette di soddisfare richieste crescenti dell’intera filiera, dal campo al consumatore, in termini di documentazione, assicurazione qualità, rintracciabilità, logistica, gestione flotte e monitoraggio macchinari, per ridurre al minimo tempi di fermo macchina e costi di riparazione”.

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18/11/2015, 16:36
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Più latte quando l’insilato si allunga

Oldani, Uncai Lodi e Milano: “Negli Stati Uniti l’obiettivo è fare il taglio lungo da 24 a 30mm installando sulla trincia un rompigranella specifico. Si può parlare di una nuova tecnica di insilato di mais”.

I contoterzisti Uncai pronti a investire nell’innovazione e nella ricerca finalizzate a una maggiore produzione e salute delle vacche da latte. Si parte dalla dieta dell’animale e da una trinciatura più efficace del mais. “La tecnologia – spiega Giuliano Oldani, presidente di Uncai Apima Milano, Lodi, Como e Varese – arriva dagli Stati Uniti. Si tratta di un processo di trinciatura che, oltre a rompere la granella e il tutolo di mais, consente una lunghezza teorica di taglio maggiore rispetto ai tradizionali 12-19 mm. Studi dell’Università del Wisconsin e della Cornell University di New York hanno evidenziato come l’insilato di mais che si ottiene da un taglio lungo non solo favorirebbe la funzione ruminale, permettendo di aumentare la quota di trinciato rispetto ad altri mangimi come paglia e fieno, con costi di alimentazione ridotti, sembrerebbe anche migliorare la produzione di latte e la salute degli animali”.
Per raggiungere una lunghezza di taglio del mais da 24 a 30 mm teorici, occorre installare sulla trincia semovente un rompi granella in grado di resistere alle sollecitazioni di un’operazione meccanica più intensa. “I contoterzisti Uncai sono pronti a investire in questa nuova tecnologia, per offrire un servizio a vantaggio della zootecnia”, aggiunge Oldani. “L’appello di Uncai è rivolto agli allevatori attenti alle maggiori rese affinché con i loro alimentaristi analizzino con attenzione questo nuovo sistema. Dopotutto le novità, come i carri Unifeed, sono sempre arrivate Oltreoceano”.
In base alle ricerche americane, un taglio di 24-30 mm consentirebbe di migliorare la fibra e quindi l’efficacia dell’insilato di mais, mentre la superficie maggiore di taglio lo renderebbe più digeribile (aumento della fibra digeribile - NDF), favorendo un incremento dell'attività microbica. Un ulteriore vantaggio sarebbe la possibilità di posticipare il raccolto con un maggiore accumulo di amido nella pianta. L’insilato più lungo e stretto sembra, infatti, compattarsi meglio, un po' come l’erba pressata e fasciata, “a differenza del passato quando, allungando il taglio, si ottenevano pezzi di mozziconi di sigaretta spugnosi e non compattabili facilmente, col nuovo sistema si ottengono pezzi tagliati anche nella lunghezza e quindi con una superficie maggiore aggredibile”, aggiunge Oldani.
Come con qualsiasi cosa, molti fattori possono influenzare la produzione di latte, tra cui la qualità dei mangimi, le condizioni ambientali e le pratiche di gestione. Tuttavia, gli studi universitari americani e le evidenze sul campo sono molto incoraggianti ed evidenziano prestazioni migliori quando nelle diete l’insilato convenzionale è stato sostituito con quello lungo.
In media il rompi granella per insilato lungo richiede il 5% di potenza in più rispetto a uno tradizionale. Di poco superiori sono anche i tempi necessari per la trinciatura. “Le migliori prestazioni delle vacche e i costi di alimentazione ridotti indicano che si tratta di un investimento in grado di portare vantaggi economi all'azienda agricola. I costi più elevati per l'operatore possono essere coperti dal valore economico maggiore dell’insilato”.

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03/12/2015, 19:19
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Assemblea 2015 APIMAI Ravenna

Roberto Tamburini, presidente di Apimai Ravenna: “Senza agevolazioni dalle
istituzioni, tocca alla filiera riconoscere il giusto reddito anche ai contoterzisti”

Sabato 12 dicembre a Fosso Ghiaia (RA), si svolgerà l'Assemblea 2015 del consorzio APIMAI,
l'Associazione Provinciale Imprese Meccanico - Agricole - Industriali di Ravenna. L'assemblea sarà
anche l'occasione per celebrare i 70 anni di storia di APIMAI e consegnare i premi fedeltà associativa
2015. Interverranno il Presidente APIMAI Roberto Tamburini, il direttore Roberto Scozzoli, il
presidente Nazionale UNCAI Aproniano Tassinari, il Vice Sindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi e
i responsabili commerciali degli sponsor Maschio-Gaspardo, John Deere e Syngenta. L'assemblea vedrà
inoltre la partecipazione dell'attore teatrale e cinematografico Ivano Marescotti.
"Ci sono stati anni favorevoli alla crescita dell’attività conto terzi", ha detto Roberto Tamburini in
un'intervista su Mondo Agricolo di novembre dove traccia la strada che i Contoterzisti dovrebbero
seguire. "Ora siamo in un periodo in cui il contoterzista deve essere molto oculato. Dalle nostre parti,
in Romagna, gli agromeccanici si sono attrezzati di tutte le macchine necessarie alle coltivazioni,
ricercando l’innovazione e l’accorpamento poderale per l’ottimizzazione delle lavorazioni e dei
cantieri. Oggigiorno, però, si lavora con margini irrisori, facendo il bene a tutti, ma non a noi stessi, e
non ricevendo aiuti, sovvenzioni, agevolazioni economiche da nessuno. Tocca quindi ai costruttori di
macchine aiutare i contoterzisti, per esempio attraverso pacchetti comprensivi non solo del costo
macchina, ma anche di rotture e ricambi, per un costo orario e un piano di ammortamento dei
macchinari certi. Solo in questo modo noi agromeccanici possiamo costruire un solido progetto
industriale".

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10/12/2015, 20:26
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Contoterzisti, si parte dai 70 anni di Apimai

Dall’assemblea di Apimai Ravenna le sfide dei Contoterzisti Uncai: rinnovamento tecnologico, una base sociale coesa, presenza costante ai tavoli decisionali

Nel 1945, un gruppo di contoterzisti agromeccanici della provincia di Ravenna, consapevoli che in agricoltura tutto fosse da fare o da rifare, si sedettero attorno a un tavolo e decisero di raccogliere le sfide del futuro. Fu così costituita l’associazione del Gruppo Motoaratori di Ravenna.
Settanta anni sono un traguardo importante che l'assemblea 2015 del consorzio APIMAI, l'Associazione Provinciale Imprese Meccanico - Agricole - Industriali di Ravenna, ha celebrato consegnando i premi per la fedeltà associativa e tracciando le future sfide. Sono intervenuti il Presidente APIMAI Roberto Tamburini, il direttore Roberto Scozzoli e il Vice Presidente Mauro Mirri, il presidente UNCAI Aproniano Tassinari, il Vice Sindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi e l'attore Ivano Marescotti.
“Il contesto socio-economico molto competitivo – ha detto Roberto Tamburini nel suo intervento – rende evidente il valore dell’associazionismo e delle sinergie che si devono creare tra i contoterzisti. Per questo APIMAI è impegnata ad affiancare le imprese, in particolare nel rinnovamento tecnologico e nel percorso di ottimizzazione dei servizi alle aziende agricole”.
Numerose le testimonianze degli agromeccanici e degli agricoltori intervenuti. C’era la consapevolezza della vitalità del comparto della meccanizzazione agricola e della centralità in agricoltura del lavoro conto terzi. Partendo da una base sociale coesa, l’azione di rappresentanza della categoria deve però saper intervenire con autorevolezza ai vari tavoli decisionali perché “Senza un’importante presenza accanto ai principali attori della politica e dell’economia – ha proseguito Tamburini –, non ci può essere un’adeguata attenzione alla nostra categoria”.
“La situazione dell'agricoltura richiede che il governo prende atto in modo più costruttivo su quelli che possono essere i sostegni al comparto primario – ha puntualizzato il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari – Sia che si parli di economia, tecnologia, agronomia o di processi produttivi l’impresa agromeccanica è sempre al centro. Non si può quindi prescindere dalla centralità dei contoterzisti se si intende fare realmente innovazione e rendere l'agricoltura italiana competitiva a livello europeo e mondiale”.
Occorre scommettere su chi manifesti una propensione a creare e sviluppare nuovi scenari: “Se i contoterzisti sono stati figure chiave per 70 anni – ha concluso Tamburini – lo saranno ancora di più nei prossimi anni, perché il coraggio e lo spirito imprenditoriale che ci ha sempre caratterizzato saranno l'arma vincente per l'agricoltura che ci aspetta”.

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15/12/2015, 17:32
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PAN, una responsabilità conto terzi

Per molti agricoltori i fondi del PSR per l’acquisto di attrezzature innovative e
rispettose dell’ambiente rischiano di diventare una trappola. Compito dei
Contoterzisti UNCAI renderle accessibili a tutti e sostenibili economicamente
Maggiori responsabilità per i contoterzisti con le nuove misure ambientali contenute nel PAN, il Piano
d'azione nazionale sull'uso sostenibile degli agrofarmaci. È quanto è emerso al convegno "Le novità nell'uso
dei fitofarmaci" organizzato a Crema da Uncai, in collaborazione con Bayer. Durante l'incontro, nato per
iniziativa di Claudio Rota, vicepresidente di Apima Milano, Lodi, Como e Varese, sono intervenuti Fabrizio
Canesi e Clevio Demicheli di Apima Cremona, Beniamino Cavagna del Servizio Fitosanitario Regione
Lombardia, e Massimiliano Mochetti di Bayer.
Fondamentali per ottenere produzioni di elevata qualità oltre che per raggiungere un adeguato livello
produttivo, i prodotti fitosanitari richiedono un uso professionale e responsabile da parte degli operatori al
fine di evitare effetti indesiderati sulla salute delle persone e dell'ambiente. "Il loro corretto impiego e
stoccaggio sono una priorità – ha commentato Giuliano Oldani, presidente dei Contoterzisti di Milano,
Lodi, Como e Varese – abbiamo tuttavia qualche perplessità sulla scelta di Regione Lombardia di destinare
nel Piano di Sviluppo Rurale fondi alle aziende agricole che acquistano macchinari innovativi per i
trattamenti fitosanitari. Il problema è che tali fondi non sono accessibili a tutte le aziende agricole in egual
misura per i meccanismi complessi richiesti dal PSR e perché le piccole e medie aziende non hanno
convenienza ad acquistare macchine e attrezzature complesse e difficili da usare".
"Il PSR avrebbe dovuto prevedere dei vantaggi economici per le imprese agricole che scelgono di essere
rispettose dell’ambiente e premiare i risultati”, osserva Oldani che spiega: “Il finanziamento indiscriminato
dell’acquisto di macchinari innovativi non garantisce da solo diserbi e trattamenti eseguiti nel rispetto del
suolo. Se ci fossero dei premi a ettaro lavorato in modo virtuoso, nessun agricoltore sarebbe tagliato fuori
dal PSR. Poi sarebbe una libera scelta dell’azienda agricola se acquistare il macchinario adeguato o avvalersi
del Contoterzista. Con questo PSR il rischio è scoprire troppo tardi che la maggior parte degli agricoltori non
è nelle condizioni di avvalersi delle innovazioni, con gravi conseguenze ambientali ed economiche.
Economiche perché chi non sposa l’innovazione sarà tagliato fuori dal mercato. Ambientali perché, messe
alle strette, pur di sopravvivere alcune aziende cercheranno di arrangiarsi con i macchinari obsoleti di cui
dispongono, non rispettosi né dell’ambiente né del portafoglio; oppure pretenderanno dai contoterzisti
prezzi così bassi da rendere improbabile l’uso in campo di tecniche innovative”.
Occorre invece aiutare la aziende più deboli a rimanere sul mercato cosa che non avviene con il PSR
lombardo. Dal momento che le aziende agricole difficilmente riescono a munirsi dei macchinari dove
immettere i reflui del trattamenti fitosanitari, UNCAI sta valutando se c’è l’esigenza di investire in centri
poliaziendali per la pulizia delle irroratrici al termine della distribuzione.

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15/01/2016, 11:22
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XVIII Giornata del Contoterzista
Il 26 gennaio a Ospedaletto Euganeo (PD), diciottesima edizione della giornata APIUMAI dedicata agli agromeccanici padovani e non solo

Sarà presente anche il presidente di Uncai Aproniano Tassinari alla diciottesima Giornata del Contoterzista,
organizzata da Apiumai, l’Associazione tra Piccoli Imprenditori Utenti Macchine Agricole e Industriali della
provincia di Padova, a Ospedaletto Euganeo il 26 gennaio. A fare gli onori di casa il presidente di Apiumai
Damiano Merlin e il direttore Francesco La Gamba. Interverranno anche il direttore di Confagricoltura
Padova Renzo Cavestro, quello di COPROB Marco Marani e Tiziana Schiavo, consulente Apiumai per la Pac
e i corsi per il rilascio dei patentini. Inoltre, durante la Giornata saranno approfonditi alcuni aspetti del
Piano d’Azione Nazionale sull’uso sostenibile degli agro farmaci (PAN) con Cristiano Baldoin, del
Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali dell’Università di Padova, e Gabriele Zecchin, del Servizio
Fitosanitario della Regione del Veneto.
“Durante la Giornata del Contoterzista – spiega Francesco La Gamba – saranno presentate le principali
novità previste nella Legge di stabilità a favore della categoria, la più verde finanziaria degli ultimi anni, a
detta di molti, perché prevede numerose norme con riduzioni di imposte e semplificazioni burocratiche a
favore del settore agricolo. Affronteremo anche temi che attendono ancora di essere definiti in tutti i loro
risvolti, come la revisione delle macchine agricole.”
Saranno, inoltre, illustrate le caratteristiche del campo prova realizzato a Padova da Apiumai per il rilascio
dei patentini ai nuovi operatori “non incaricati” e, successivamente, a chi ancora non ha un’esperienza
biennale nella guida dei mezzi agricoli: “Ad integrare la parte teorica in aula, i corsi che abbiamo attivato
per il rilascio del patentino prevedono esercitazioni di guida dei mezzi su un bellissimo percorso realizzato
su un terreno, messo a disposizione dalla ditta Merlin, con tutte le caratteristiche di pendenza e gli ostacoli
richiesti dalle istruzioni impartite dal Ministero del Lavoro”.
Tema centrale della Giornata del Contoterzista sarà il PAN. L’Università affronterà il tema dei controlli
funzionali, mentre la Regione illustrerà il Certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti
fitosanitari (patentino) e i problemi legati all’acquisto dei fitofarmaci. “Su questa questione – prosegue La
Gamba – siamo ancora in alto mare, perché la Regione Veneto non si è ancora pronunciata sulla possibilità
di prevedere, come in Emilia Romagna, una delega dell’agricoltore al contoterzista per il ritiro dei
fitofarmaci. Ora le ipotesi sono solo due: se l’agricoltore ha il patentino, acquista semplicemente i
fitofarmaci che gli servono; se, invece, non ha l’abilitazione, chiede al contoterzista di acquistarli per lui. La
terza ipotesi che chiediamo di rendere praticabile insieme alle altre due prevede che l’agricoltore senza
patentino possa delegare il terzista al solo ritiro del prodotto, fatturato e pagato dall'agricoltore. Il terzista
provvederà quindi alla sua corretta distribuzione, smaltimento o conservazione in armadietto. Perché
questo sia possibile, semplificando di molto il lavoro ad agricoltori, contoterzisti e rivenditori, è sufficiente
che la Regione interpreti la parola ‘acquistare’ in senso lato, come ‘ritirare e prendere in carico’ i prodotti
fitosanitari”.

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21/01/2016, 19:46
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La XVIII Giornata del Contoterzista

In provincia di Padova, 270 agromeccanici fanno il bilancio di un’annata di
chiaroscuri, tra fiducia nelle iniziative del Governo (Merlin) e strategie perché in
futuro l’agricoltura italiana resti agli italiani (Tassinari)
“Sempre più collaborazione tecnica e unità d’intenti, per combattere uniti quella concorrenza spietata
soprattutto sulle tariffe che taluni operatori, oggi peraltro in grave difficoltà economica, continuano a fare a
danno di tutta la categoria”, è quanto il presidente di Apiumai Padova Damiano Merlin ha augurato,nel
corso della Giornata del Contoterzista, “almeno tra noi associati a quella che è numericamente una delle
prime associazioni di imprese agromeccaniche d’Italia”.
Giunta alla 18ª edizione, la Giornata del Contoterzista ha riunito il 26 gennaio a Ospedaletto Euganeo (PD)
non meno di 270 agromeccanici padovani e delle province vicine per fare il bilancio di un’annata fatta di
chiaroscuri. Oltre al presidente dell’A.P.I.U.M.A.I., l’Associazione tra Piccoli Imprenditori Utenti Macchine
Agricole e Industriali della provincia di Padova, sono intervenuti il direttore Francesco La Gamba, il
presidente nazionale UNCAI Aproniano Tassinari, Marco Marani direttore di Co.Pro.B (Cooperativa
Produttori Barbabietole) e i consulenti Tiziana Schiavo, Cristiano Baldoin (Dipartimento Territorio e Sistemi
Agroforestali dell’Università di Padova)e Gabriele Zecchin (Servizio Fitosanitario della Regione del Veneto).
Nonostante la crisi abbia colpito anche il settore agricolo, il presidente di Apiumai Damiano Merlin ha
invitato a guardare al futuro con fiducia, nella consapevolezza dell’importanza del ruolo dei contoterzisti
all’interno del comparto agricolo, soprattutto se ci sarà un“Governo che miri a una seria e duratura
riorganizzazione generale dell’agricoltura italiana, da troppi anni lasciata all’improvvisazione di pochi
soggetti e alle spinte speculative di centri di potere economico che poco hanno a che fare con i legittimi
interessi ed aspettative del mondo agricolo”. In Veneto, con l’approvazione della legge sulla Qualificazione
delle imprese agromeccaniche, si è inoltre aperta la strada per la realizzazione di un Albo dei Contoterzisti,
che finalmente definirà gli operatori professionali da chi si improvvisa contoterzista.
Nel suo intervento, il presidente nazionale UNCAI Aproniano Tassinari ha, però, invitato i contoterzisti a
non abbassare la guardia per essere preparati ai profondi cambiamenti in vista: “I contoterzisti non
vengono riconosciuti pienamente per i servizi che svolgono all’agricoltura. In quanto artigiani non possiamo
usufruire delle agevolazioni e dei finanziamenti concessi all’agricoltura, eppure siamo l’unico elemento che
concorre a un’economia agricola positiva. Nei prossimi anni un milione e 200 mila mezzi agricoli saranno
sottoposti a una costosa revisione. I più vecchi dovranno essere rottamati, perché per nulla sicuri e
inquinanti. Rimpiazzarli non sarà facile, visto che in Italia si vendono solo 17.000 mezzi agricoli all’anno. Se
si vuole che l’agricoltura italiana resti agli italiani e non finisca in mani straniere, come sta accadendo in altri
settori produttivi, occorrerà puntare su chi già investe. Solo i contoterzisti possono farlo, perché riescono
ad ammortizzare gli investimenti in attrezzature senza mettere a rischio le loro imprese. L’agricoltura è una
delle opportunità economiche rimaste in Italia, tocca al Governo e all’Europa capire che noi contoterzisti
siamo solo al suo servizio e partecipiamo alla vita dell’agricoltura”.

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28/01/2016, 12:42
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UNCAI a Fieragricola

L’Unione Nazionale Contoterzisti incontra gli agromeccanici a Verona

UNCAI incontra i contoterzisti a ‪Fieragricola a Verona (Padiglione 12 - Stand 5B). Dopo la prima giornata con il vicepresidente Uncai Clevio Demicheli e il direttore di Padova Francesco La Gamba, la seconda giornata della più importante manifestazione in Italia dedicata al settore primario ha visto la presenza presso lo stand UNCAI del presidente dell’associazione dei contoterzisti di Ravenna Roberto Tamburini e del suo direttore Roberto Scozzoli.

Vivace la partecipazione degli agromeccanici provenienti in particolare dal Nord Est, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna, interessati ai tariffari delle lavorazioni conto terzi proposti dalle diverse province d’Italia e all’assistenza sindacale e amministrativa di UNCAI. In particolare è emerso il desiderio da parte dei contoterzisti di tornare a far squadra come in passato con gli agricoltori e con gli altri attori della filiera, dagli agronomi ai costruttori di macchine agricole.

Solo se si fa squadra e la squadra diventa sistema, si vince. “Innanzitutto tra i contoterzisti non dovrebbe esserci concorrenza, ma un rapporto di complementarietà che riconosca e rispetti le specializzazioni di ciascuno. La concorrenza sleale tra contoterzisti produce solo difficoltà di gestione, perché abbassando troppo i costi dei servizi offerti, vengono a mancare il guadagno e la possibilità di reinvestire in mezzi meccanici in grado di offrire servizi innovativi all'agricoltura”, si legge nell’intervista al Presidente UNCAI Aproniano Tassinari, inserita nello Speciale AGRICOLTURA E INNOVAZIONE - Strumenti di analisi per pianificare il futuro, realizzato da Fieragricola.

Il gioco di squadra in agricoltura è sempre a somma positiva. “Obiettivi comuni di imprese agricole e agromeccaniche sono prodotti di qualità a prezzi contenuti e nel rispetto del cliente finale. Per raggiungere questi obiettivi occorre farsi trovare pronti sui temi dell’innovazione e della sostenibilità, perché, come ha dichiarato il presidente Paolo De Castro durante il convegno di apertura di Fieragriola, in futuro i fondi europei riguarderanno aziende pronte a investire in tecnologie green”. Ma è necessaria una politica e una strategia che renda possibili tali investimenti, perché la volatilità dei prezzi sarà una costante anche nei prossimi anni: “Contoterzisti e agricoltori devono quindi vivere in simbiosi per preservare e valorizzare il modello economico dell’agricoltura italiana, un modello in grado di diversificare le produzioni e rispettoso dell’ambiente. La terra non è un patrimonio che può essere gestito privatamente, indipendentemente da tutto e da tutti, senza tener conto delle conseguenze che una gestione poco accorta può avere per il futuro di tutti noi”, conclude Tassinari.

Gli incontri con UNCAI a Fieragricola proseguono venerdì con i membri del Consiglio UNCAI composto dal Aproniano Tassinari, Clevio Demicheli, Claudio Rota, Sergio Bambagiotti, Roberto Tamburini, Giuliano Chioetto e Damiano Merlin. Si chiude sabato con il direttore di Cremona e di Milano, Lodi, Como e Varese Fabrizio Canesi.

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04/02/2016, 23:41
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