Switch to full style
News e comunicati stampa dal mondo agricolo
Rispondi al messaggio

Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr

16/07/2025, 17:02

UNCAI e DONDI SpA avanti insieme
Dagli scavafossi alla difesa del suolo: il partenariato si rafforza con un obiettivo comune e strutturale, un patto tra terra, contoterzisti e tecnologia per una bonifica permanente del territorio italiano
Roma, 16 luglio 2025 – UNCAI – Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali – e Dondi SpA, storica azienda di Bastia Umbra specializzata nella produzione di attrezzature per la lavorazione del terreno, rinnovano e rafforzano l’accordo di collaborazione siglato nel 2023 in risposta ai danni causati dalle alluvioni in Romagna e nelle Marche. Se l’accordo iniziale prevedeva scontistiche dedicate e il comodato d’uso gratuito di scavafossi per affrontare l’emergenza e contribuire al ripristino di oltre 3.000 km di canali danneggiati, oggi l’intesa evolve in chiave strutturale e strategica, ponendo le basi per una bonifica permanente e capillare del territorio agricolo nazionale.
“All’emergenza di allora – ricorda il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari – si aggiunge oggi la necessità di riprendere seriamente la grande opera di bonifica integrale del territorio nazionale, avviata cent’anni fa e interrotta negli anni ’70. L’accordo con Dondi non serve solo a facilitare l’acquisto di macchine e attrezzature – grazie a un cashback dell’8% per i contoterzisti associati – ma anche a richiamare l’attenzione della politica su un’urgenza nazionale che troppo spesso resta invisibile: la tutela attiva del suolo agricolo”.
Il partenariato prevede condizioni vantaggiose per l’acquisto di scavafossi, dissodatori, decompattatori, coltivatori e attrezzature per la cura del verde, oltre a iniziative congiunte di formazione tecnica e divulgazione sul territorio. L’obiettivo: potenziare l’efficienza, la sostenibilità e la sicurezza dei servizi agromeccanici, essenziali nella gestione delle acque e nella prevenzione del dissesto idrogeologico.
“Un suolo sano è la prima linea di difesa contro gli eventi estremi. Ma in Italia – prosegue Tassinari – continuiamo a trattarlo come un contenitore vuoto, utile solo per costruire o estrarre, oppure come un museo, nel caso di boschi e foreste. È una visione miope. Senza un serio impegno nazionale per la rigenerazione dei suoli agricoli, non c’è sicurezza alimentare, né stabilità ambientale”.
“Collaborare con UNCAI significa contribuire a un progetto che va oltre il business – afferma Lamberto Pettirossi, presidente di Dondi SpA –. Siamo orgogliosi di mettere le nostre macchine al servizio di chi lavora ogni giorno per valorizzare e proteggere il terreno agricolo, che è una risorsa strategica per il futuro del Paese. Abbiamo visto troppe opere crollare perché venute meno le manutenzioni di base: canali abbandonati, fossi otturati, suoli compressi e impermeabili. Il nostro impegno è costruire attrezzature che aiutino i contoterzisti a intervenire con efficacia, ma serve anche una visione politica lungimirante, che restituisca dignità alla cura ordinaria del territorio e metta finalmente mano a una legge chiara contro il consumo di suolo agricolo e la frammentazione dei paesaggi coltivati”.
Per ulteriori informazioni e per conoscere nel dettaglio le condizioni dell’accordo: https://www.dondinet.it/uncai/

Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr

31/07/2025, 15:25

Coltivaitalia: bene la visione, ma servono gambe agromeccaniche per camminare
Tassinari: «Le imprese agromeccaniche non sono un complemento, ma un motore di innovazione, sostenibilità e competitività per tutta la filiera agricola: è tempo di riconoscerne il ruolo strategico con politiche pubbliche orientate all’integrazione e alla cooperazione»
Roma, 31 luglio 2025 – Il disegno di legge Coltivaitalia, presentato una settimana fa dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, è una risposta concreta alle difficoltà che il mondo agricolo italiano sta affrontando. Un pacchetto di interventi da oltre un miliardo di euro che, pur destinato principalmente alle aziende agricole, rappresenta indirettamente una risorsa anche per le imprese agromeccaniche.
Il comparto agromeccanico sta attraversando una fase critica, con una perdita media di fatturato stimata intorno al 15%. Una crisi che affonda le radici nella riduzione della produzione lorda vendibile (PLV) agricola, in particolare nel comparto cerealicolo, determinata da eventi climatici estremi, insufficienza di risorse irrigue e aumento dei costi energetici. «Quando il campo rende poco, anche il contoterzista è costretto a ridurre le proprie richieste economiche. Le prospettive non appaiono migliori per i prossimi mesi, a causa del protrarsi delle tensioni geopolitiche, delle nuove barriere commerciali imposte da partner strategici come gli Stati Uniti e delle scelte della Commissione europea sulla Politica Agricola Comune e sul bilancio comunitario, che sollevano più di una perplessità», dichiara Aproniano Tassinari, presidente di UNCAI.
«L’annuncio del ministro Lollobrigida è una boccata d’ossigeno», prosegue il presidente di UNCAI. «Ora serve che il Parlamento dia seguito all’iniziativa del Governo con un iter rapido e risolutivo: ogni ritardo rischia di vanificare l’effetto positivo che questi fondi potrebbero generare».
Il DDL Coltivaitalia si pone obiettivi ambiziosi ma concreti: rafforzare la sovranità alimentare nazionale, ridurre la dipendenza dalle importazioni, sostenere la zootecnia, facilitare l’accesso al credito per i giovani, contrastare lo spopolamento delle aree rurali, promuovere la ricerca agricola e modernizzare la macchina amministrativa.
In questo contesto, UNCAI sottolinea il valore strategico della proposta di legge per l’istituzione dell’Albo nazionale degli agromeccanici professionali, pienamente coerente con gli obiettivi del DDL Coltivaitalia. La misura punta a riconoscere formalmente la professionalità del settore e prevede, al contempo, incentivi per le aziende agricole che si affidano a servizi agromeccanici conto terzi qualificati ed efficienti. Una proposta che merita attenzione da parte delle istituzioni, proprio perché si inserisce nel solco tracciato dal disegno di legge.
«Agricoltura moderna significa anche dotarsi di una rete professionale agromeccanica in grado di portare efficienza e innovazione nei campi», afferma Tassinari. «E con il DDL Coltivaitalia si incoraggia un’agricoltura non di sussistenza, ma di sviluppo: agricoltori e contoterzisti devono essere messi nella condizione di costruire insieme comunità rurali che non chiedono solo di sopravvivere, ma vogliono prosperare».
Rafforzare l’indipendenza alimentare del Paese, favorire l’occupazione giovanile in ambito agricolo, rivitalizzare le aree rurali e investire su tecnologia e innovazione non sono pilastri di una strategia che deve tenere insieme tutte le componenti del sistema agricolo. In Italia, ma soprattutto in Europa, c’è bisogno di una sussidiarietà autentica, che valorizzi il ruolo di ogni categoria professionale. «Le politiche pubbliche devono operare per favorire sempre una logica di cooperazione e integrazione, mettendo in campo tutte le forze disponibili per ottenere il miglior risultato possibile. In questo contesto, le imprese agromeccaniche non sono un elemento accessorio, ma una leva strategica per l’efficienza, la sostenibilità e l’innovazione dell’intera filiera. Alleati indispensabili per un’agricoltura che guarda al futuro senza perdere il contatto con le esigenze concrete dei territori», conclude Tassinari.

Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr

08/08/2025, 7:20

Innovazione a portata di Albo: il valore degli esperti agromeccanici
UNCAI accoglie con entusiasmo il lancio del nuovo Portale delle Innovazioni del CREA, annunciato ieri dal Ministro Francesco Lollobrigida, e rilancia la sua storica battaglia per un Albo nazionale degli agromeccanici
Roma, 8 agosto 2025 – È di ieri l’annuncio del ministro dell’agricoltura: “Il nuovo portale delle innovazioni del CREA rappresenta un tassello importante per valorizzare e rendere accessibili i risultati della ricerca. In un tempo in cui l’innovazione è una leva strategica per affrontare le sfide globali, è essenziale che i risultati della scienza escano dai laboratori e arrivino a supporto delle imprese, delle istituzioni e dei cittadini” ha dichiarato Francesco Lollobrigida.
Siamo subito andati a esplorare il nuovo sito CREA e, tra le ultime news, ci siamo fermati su “Albo esperti CREA: Vuoi essere chiamato a far parte delle commissioni di concorso del CREA?”. Quella parola – “Albo” – per UNCAI e per tutti i contoterzisti ha un sapore speciale. “Da anni invitiamo Parlamento e Governo a istituire un albo professionale che dia riconoscimento, trasparenza e credibilità a chi, con i mezzi agricoli, le lavorazioni agromeccaniche e la propria esperienza, sostiene l’agricoltura italiana”, commenta Aproniano Tassinari, presidente di UNCAI.
Sul modello dei registri già operativi in Lombardia e in Emilia-Romagna (e in attesa di attuazione in Marche e Veneto), l’ultima proposta di legge, a prima firma dell’onorevole Davide Bergamini, promette di incanalare il settore nella modernità, promuovendo professionalità e responsabilità: “Necessita solo di un piccolo correttivo, ma ci dovremmo essere”, evidenzia Tassinari che sottolinea: “Per gli imprenditori agromeccanici l’Albo vuole essere ciò che per gli agricoltori è l’articolo 2135 del Codice civile: un riconoscimento formale e una codifica chiara, che distingua finalmente l’imprenditore agromeccanico dall’imprenditore agricolo. Solo così potremo valorizzare competenze specialistiche, orientamento al cliente e rigore operativo”.
L’istituzione dell’Albo nazionale colmerebbe un vuoto legislativo e statistico. Oggi l’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99 definisce in modo sommario l’attività conto terzi, ma manca una disciplina organica che riconosca l’imprenditore agromeccanico come figura professionale autonoma. Eppure, gli agromeccanici rappresentano una leva fondamentale per la sicurezza nei cantieri agricoli, l’adozione di tecnologie digitali, la tutela ambientale e la resilienza dei territori.
Un registro nazionale permetterebbe di tracciare la distribuzione territoriale delle imprese agromeccaniche; supportare politiche pubbliche mirate per la transizione ecologica e la gestione del rischio in agricoltura; migliorare l’efficienza energetica e certificare le lavorazioni; rafforzare il trasferimento tecnologico al campo, in linea con la visione di Lollobrigida di un’agricoltura “che affonda le radici nella nostra tradizione ma guarda al futuro con strumenti nuovi, capaci di valorizzare le eccellenze del territorio”.
“L’Albo nazionale delle imprese agromeccaniche rappresenta un passaggio cruciale per la modernizzazione del comparto primario italiano – conclude Tassinari –. Il riconoscimento normativo di questa figura professionale è una condizione necessaria per dare trasparenza, qualità e competitività a un settore che opera dietro le quinte del ciclo produttivo ma ne è uno dei principali fattori abilitanti”: UNCAI invita oggi tutte le forze politiche e le istituzioni a fare leva sugli stimoli dell’innovazione, traducendoli in un impegno concreto per approvare senza esitazioni la legge sull’Albo professionale dei contoterzisti.

Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr

28/08/2025, 17:02

Rimodulazione FEASR: un’occasione da non sprecare
Se colta con intelligenza, potrà evitare uno spreco e trasformarsi in una spinta agli agricoltori, ai territori rurali e ai contoterzisti che ogni giorno, con i loro mezzi e le loro competenze, lavorano per tenere in moto la macchina agricola italiana
Roma, 28 agosto 2025 – Con il via libera definitivo al DDL 2551, che converte il DL 95/2025, il Governo ha messo in campo un intervento tanto tecnico quanto decisivo: estendere anche al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (MASAF) la possibilità di rimodulare i Programmi Nazionali di Sviluppo Rurale (PNSR) finanziati dal FEASR 2014–2022, con l’obiettivo urgente di spendere tutte le risorse residue entro il 31 dicembre 2025. «Un colpo di coda legislativo, sì. Ma potenzialmente un colpo d’ala per il comparto agricolo italiano. E, se ben indirizzato, anche per il settore agromeccanico e per i contoterzisti, che ne rappresentano la forza motrice invisibile», sottolinea il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti, Aproniano Tassinari.
La rimodulazione approvata mira a un’azione semplice e immediata: spostare risorse da misure poco spese a quelle con maggior capacità di assorbimento. In altre parole, togliere carburante dove i motori sono spenti e metterlo dove si può correre. «Ma perché funzioni, serve semplicità. Soprattutto per chi lavora sul campo - in senso letterale. Le misure da privilegiare devono essere chiare, accessibili, operative in tempi rapidi», prosegue Tassinari. «Le esperienze dei Programmi di Sviluppo Rurale ci insegnano che a funzionare davvero sono state le misure a superficie (ambiente, agricoltura biologica, benessere animale, indennità compensative, soprattutto per le zone svantaggiate), che si sono rivelate piattaforme ideali per interventi a basso attrito burocratico e ad alta intensità di spesa».
E i contoterzisti? «Ricordiamolo, non sono semplici fornitori, ma facilitatori di innovazione». Nell’ambito regolamentare della programmazione 2014–2022, non vi è alcun divieto al loro coinvolgimento. Anzi, si possono individuare ambiti nei quali la loro inclusione risulta pienamente coerente, ad esempio nei bandi per la digitalizzazione, la formazione, la consulenza tecnica o la cooperazione.
La rimodulazione potrebbe dunque offrire l’opportunità di riattivare misure sottoutilizzate, come quella sulla cooperazione, favorendo progetti per l’adozione di tecnologie agricole innovative dove i contoterzisti, spesso, sono i primi a investire. Potrebbe inoltre rafforzare interventi mirati alla meccanizzazione intelligente, laddove associata a sostenibilità, risparmio idrico e riduzione dell’uso di agrofarmaci, o includere i contoterzisti nei progetti di consulenza tecnica, oggi troppo spesso costruiti su modelli scollegati dalla realtà delle imprese agricole.
«In primo luogo - continua Tassinari - la rimodulazione potrebbe semplificare l’accesso ai regimi di qualità o alle misure agroambientali, riconoscendo il valore operativo dei servizi agromeccanici che li rendono concretamente applicabili sul campo».
Oltre alla rimodulazione, il DDL appena convertito incrementa due capitoli di spesa strategici: aggiunge 47 milioni di euro al Fondo per l’innovazione agricola per il 2025 che vede i contoterzisti tra i beneficiari de 5 milioni di euro per la filiera suinicola, sempre per l’anno in corso.
La palla ora è nelle mani del Ministero dell’Agricoltura.
«Il tempo stringe, e la vera sfida sarà tradurre la rimodulazione in bandi praticabili, con criteri snelli, digitali e aperti alle filiere reali del lavoro agricolo, contoterzisti compresi. Non c’è spazio per misure sofisticate ma lente. Servono leve immediate: bonus a superficie, incentivi per servizi agromeccanici sostenibili perché professionali, contributi per l’adozione condivisa di tecnologie agricole 4.0», aggiunge Tassinari. UNCAI - l’Unione Nazionale dei Contoterzisti Agromeccanici Italiani - si rende disponibile a collaborare con il MASAF per segnalare priorità, esigenze di filiera e opportunità concrete di spesa, nella logica dell’interesse collettivo.
IN SINTESI
Rimodulazione FEASR: occasione da cogliere per l’agricoltura e i contoterzisti
Con la conversione del DL 95/2025 (DDL 2551), il Governo ha autorizzato il Ministero dell’Agricoltura (MASAF) a rimodulare i fondi residui del FEASR 2014–2022 per evitarne il disimpegno entro fine anno. Un intervento tecnico, ma cruciale per il settore agricolo.
«Serve spostare risorse da misure poco spese a quelle realmente operative, puntando su strumenti semplici e immediati», spiega Aproniano Tassinari, presidente di UNCAI. Le misure a superficie (biologico, ambiente, benessere animale) si confermano più efficaci, ma la vera novità potrebbe essere il coinvolgimento diretto dei contoterzisti, da sempre protagonisti invisibili dell’innovazione in campo.
La rimodulazione potrebbe riattivare misure come la cooperazione, la consulenza, e sostenere la meccanizzazione intelligente, puntando su sostenibilità e agricoltura 4.0.
Il DDL stanzia inoltre +47 milioni al Fondo per l’innovazione agricola e +5 milioni alla filiera suinicola.
«Ora servono bandi snelli, digitali, e realistici. UNCAI è pronta a collaborare con il MASAF», conclude Tassinari.

Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr

11/09/2025, 12:36

Un Albo per gli agromeccanici: una legge da approvare
Regole, formazione, controlli e qualità certificata: la proposta di legge punta a professionalizzare il contoterzismo al servizio dell’agricoltura, delle comunità e dell’ambiente
Roma, 11 settembre 2025 – Il contoterzismo è da sempre una colonna portante dell’agricoltura italiana, punto di incontro tra tradizione, innovazione e macchine di ultima generazione. Fino a oggi, però, il settore è cresciuto senza un quadro unitario di riferimento. La proposta di legge n. 1794, depositata il 20 marzo 2024, introduce finalmente uno strumento atteso: l’Albo nazionale degli agromeccanici.
L’Albo disciplinerebbe in modo organico la figura del responsabile tecnico, i percorsi formativi, le modalità contrattuali, le coperture assicurative e i controlli. Garantirebbe la certificazione delle prestazioni, con verifiche a livello regionale, e promuoverebbe sostegni mirati a innovazione e sicurezza. Non solo: si porrebbe come risposta alle grandi sfide contemporanee — dagli eventi climatici estremi al dissesto idrogeologico, dalla sostenibilità alla modernizzazione delle pratiche agromeccaniche e agroforestali.
“Serve un albo che valorizzi il ruolo sociale degli agromeccanici e ne riconosca la funzione pubblica. Deve essere uno strumento semplice, trasparente e snello, ancorato al territorio e capace di generare valore non solo per gli iscritti, ma per l’intera collettività”, sottolinea il presidente UNCAI, Aproniano Tassinari.
Portare a termine l’iter legislativo, spiega Tassinari, “significa rafforzare la tutela dei cittadini, migliorare la gestione del territorio e incidere in settori strategici come la pianificazione, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la gestione sostenibile delle risorse naturali. Un albo professionale risponde inoltre alle trasformazioni del lavoro, della formazione e della tecnologia, sostenendo con concretezza la transizione ecologica”.
Alcune Regioni hanno già aperto la strada: Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e più recentemente le Marche hanno istituito albi regionali con misure dedicate a ammodernamento, digitalizzazione e formazione. “È l’esempio concreto di come un contoterzista certificato, attrezzato e formato offra garanzie sia a chi affida i lavori sia a chi li esegue”, aggiunge Tassinari.
E se questo presidio mancasse? “Senza regole e controlli – avverte – aumenta il rischio di interventi approssimativi, con danni per gli agricoltori, per l’ambiente e per la sicurezza degli operatori. L’albo è invece garanzia di trasparenza e affidabilità”.
“Non parliamo di rivoluzione culturale, ma di riconoscimento professionale: strumenti su misura, legami più forti tra Stato e terra. Il contoterzista diventa protagonista di un’agricoltura rinnovata, in grado di guidare la transizione ecologica. L’albo e gli agromeccanici sono la base solida – e le ruote – su cui costruire il futuro del settore”, conclude il presidente UNCAI.

Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr

15/09/2025, 13:42

Lo sprint finale per una norma chiara su RCA e mezzi agricoli
Cinque emendamenti trasversali, frutto di dialogo tra Parlamento e mondo agricolo: ora il colpo di reni per la medaglia d’oro della chiarezza normativa
Roma, 15 settembre 2025 – Cinque emendamenti all’articolo 7 del ddl “Imprese” (AS 1484) — a firma dei senatori Nocco e Fallucchi (Fratelli d’Italia), Durnwalder e Patton (Autonomie), Fregolent (Italia Viva), Bergesio e Bizzotto (Lega) e Giacobbe (Partito Democratico) — rappresentano il risultato concreto di un percorso di confronto tra Parlamento e associazioni del settore. Gli emendamenti chiariscono che l’obbligo RCA non debba essere applicato alle macchine agricole e operatrici che operano o circolano esclusivamente in aree private — fondi aziendali, cantieri, piazzali, magazzini e simili — senza mai scendere in strada.
Dal 2024, infatti, gli imprenditori agricoli e agromeccanici si trovano di fronte un paradosso: dover stipulare una polizza RCA anche per mezzi che non circolano su strada, talvolta fermi e non immatricolati, senza che il mercato assicurativo disponga di strumenti tecnici idonei per adempiere a tale obbligo.
Per UNCAI questo traguardo è frutto di una collaborazione ampia e senza steccati: contoterzisti, costruttori, noleggiatori, rivenditori, organizzazioni agricole — Federacma, Federunacoma, Assodimi-Assonolo, CIA, Confagricoltura, Copagri, CAI Agromec — hanno lavorato insieme, vedendo tradotte in atti parlamentari richieste emerse dal campo e motivate da criteri di equità e sostenibilità gestionale.
«Non si tratta di cercare favori. I carrelli elevatori e i mezzi operanti in aree portuali e aeroportuali sono già esclusi dall’obbligo RCA, ed è giusto che tale deroga sia estesa anche al comparto agricolo e agromeccanico», dichiara Aproniano Tassinari, presidente di UNCAI. «Una macchina che lavora o si muove solo su spazi privati non può essere equiparata a un veicolo che marcia su strade pubbliche. Correggere questa incongruenza significa garantire giustizia normativa e condizioni più sostenibili per le imprese che investono in manutenzione, sicurezza e innovazione».
UNCAI sottolinea inoltre che la soluzione proposta non indebolisce le tutele: le imprese agricole e agromeccaniche restano soggette ad altri obblighi assicurativi e a pratiche gestionali che garantiscono lavoratori e terzi. La deroga, correttamente definita per le aree private, evita invece duplicazioni di oneri, riduce il rischio di irregolarità formali e valorizza la responsabilità aziendale di imprese già impegnate nell’efficienza e nella sostenibilità – economica, ambientale e sociale.
«Il sostegno trasversale già raccolto riveste un valore particolare: è la prova che il dialogo e il merito possono generare convergenza. Ora serve il passo conclusivo: l’approvazione degli emendamenti depositati per trasformare questo lavoro comune in una norma chiara e applicabile. Perché quando si costruisce passo dopo passo, con ascolto reciproco, non è più una richiesta da fare ma un risultato da raggiungere. Gli emendamenti già depositati non sono un punto d’arrivo, ma lo sprint finale in una gara che abbiamo preparato bene».
Come in una finale ai mondiali di atletica, dove dopo chilometri di fatica conta l’ultimo sforzo, questo è il momento del colpo di reni: l’ultima spinta che può consegnare al comparto la medaglia d’oro della chiarezza normativa. UNCAI resta a disposizione del Parlamento, delle altre associazioni e delle istituzioni per accompagnare l’iter con contributi tecnici e proposte concrete, nella convinzione che la chiarezza normativa sia parte integrante della sostenibilità delle imprese agricole e agromeccaniche.

Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr

18/09/2025, 15:17

Droni: slancio alla sperimentazione nei trattamenti fitosanitari
Pieno sostegno all’emendamento De Carlo, Spinelli, De Priamo che consente in via sperimentale l’uso dei droni per i trattamenti fitosanitari. “L’Italia compie un passo avanti verso un’agricoltura più sostenibile e tecnologica”
Roma, 18 settembre 2025 – L’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (UNCAI) esprime piena soddisfazione per l’approvazione, in Commissione Affari Costituzionali, dell’emendamento a firma dei parlamentari De Carlo, Spinelli e De Priamo al ddl 1184 (“Semplificazione e Digitalizzazione”), che autorizza in via sperimentale per tre anni l’uso dei droni nei trattamenti fitosanitari.
«È un passaggio molto atteso – sottolinea il presidente di UNCAI, Aproniano Tassinari – in un ambito che vede da tempo gli agromeccanici protagonisti nell’impiego dei droni, in collaborazione con istituzioni, centri di ricerca e università. L’Italia compie un passo avanti, aprendo la strada a soluzioni più sostenibili ed efficienti, già testate su colture come vite, cipolla, pomodoro e riso».
I droni in agricoltura non sono una scommessa ma una realtà che sta dimostrando la propria efficacia: riducono i volumi di miscela distribuita, limitano il compattamento del suolo, migliorano la precisione dei trattamenti e contengono la deriva del prodotto. Ne guadagnano l’ambiente, la sicurezza degli operatori – che non entrano in contatto diretto con le sostanze – e la rapidità degli interventi, anche su terreni difficili da raggiungere. «Le ricadute economiche e sociali – prosegue Tassinari – sono altrettanto significative: maggiore competitività delle imprese e nuove opportunità di lavoro qualificato».
UNCAI auspica che la fase sperimentale prevista di tre anni possa essere abbreviata, così da giungere a una piena autorizzazione in tempi rapidi. «Gli agromeccanici – assicura Tassinari – continueranno a impegnarsi nelle prove per fornire alle istituzioni dati chiari e affidabili, utili a una decisione definitiva. L’obiettivo è arrivare a un’autorizzazione stabile in tempi più brevi, a beneficio dell’intero comparto agricolo».
L’emendamento approvato richiama inoltre la necessità di operatori professionali qualificati, con competenze specifiche e costante aggiornamento. Per UNCAI è un segnale importante, che rafforza la richiesta di istituire un albo professionale degli agromeccanici, strumento indispensabile per garantire formazione continua, certificazioni adeguate e standard elevati di sicurezza e qualità del servizio.
«L’Italia – conclude Tassinari – ha bisogno di un’agricoltura competitiva e sostenibile. Con i droni e con agromeccanici preparati e riconosciuti, questa prospettiva non è più un orizzonte lontano: sta già prendendo quota».

Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr

30/09/2025, 14:31

PNRR, bene i 2 miliardi in più al settore agricolo
Tassinari: “Fondamentale valorizzare gli agromeccanici nelle filiere e nell’agrisolare”
Roma, 29 settembre 2025 – L’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (UNCAI) accoglie con favore l’incremento di 2 miliardi di euro destinati all’agricoltura nella proposta di revisione del PNRR. Le risorse complessive salgono così a 4 miliardi per i Contratti di filiera e si rafforza la misura del Parco Agrisolare.
UNCAI rinnova però l’appello alle istituzioni affinché venga confermato il pieno coinvolgimento dei contoterzisti nei bandi futuri, sia sui Contratti di filiera che sull’agroenergia, e che vengano definite linee guida semplificate per favorire l’integrazione delle imprese agromeccaniche nei progetti di filiera.
“L’incremento è un segnale concreto che riconosce il ruolo strategico del settore primario e degli strumenti più efficaci per sostenerlo”, sottolinea il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari. “I Contratti di filiera non solo stabilizzano i rapporti tra produttori, trasformatori e distribuzione, ma aprono spazi di innovazione e sostenibilità. In questo percorso i contoterzisti, con i loro servizi agromeccanici avanzati, sono partner naturali: mettono a disposizione digitalizzazione, agricoltura di precisione ed efficientamento energetico, garantendo economie di scala e riduzione dei costi di produzione”.
La partecipazione degli agromeccanici ai programmi PNRR, evidenzia UNCAI, contribuisce a migliorare efficienza, qualità e sostenibilità dell’intero sistema agroalimentare. Particolare attenzione viene richiamata anche sul Parco Agrisolare, che ha già registrato una forte domanda da parte delle imprese agricole. “Nei precedenti bandi – ricorda Tassinari – ci siamo battuti perché fossero inclusi anche gli agromeccanici, e non vorremmo dover ricominciare da capo. Ogni tetto e capannone in campagna dovrebbe poter ospitare pannelli fotovoltaici: da un lato per favorire la nascita di comunità energetiche rinnovabili nei comuni sotto i 50mila abitanti, dall’altro perché i contoterzisti sono spesso i primi a utilizzare macchinari e attrezzature elettriche che trarrebbero beneficio dalla ricarica solare”.
“Bene dunque – conclude UNCAI – la scelta di rafforzare filiere e agroenergie. È la direzione giusta per consolidare il reddito agricolo, modernizzare le aziende e garantire sovranità alimentare ed energetica al Paese. L’agromeccanica resta un pilastro della modernizzazione dell’agricoltura italiana”.

Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr

07/10/2025, 16:14

UNCAI ad Agrilevante
Focus su Albo, meccanizzazione 4.0 e contoterzismo come economia di servizi certificati. Allo stand UNCAI spazio a confronto, formazione e nuove alleanze tra gli agromeccanici pugliesi
Bari, 7 ottobre 2025 – L’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (UNCAI) sarà presente ad Agrilevante (Bari, 9-12 ottobre) con un proprio punto di incontro nell’Area Extend – Padiglione 2, dove accoglierà gli operatori del settore per promuovere l’Albo nazionale degli agromeccanici e creare nuove sinergie tra le imprese del territorio.
L’Info Point UNCAI sarà coordinato da Fabrizio Canesi, che incontrerà gli agromeccanici pugliesi per illustrare le opportunità legate all’Albo e alle iniziative di formazione promosse dall’associazione. “La tecnologia – sottolinea Canesi – favorisce sempre più l’aggregazione e renderà ancora più evidente il ruolo dei contoterzisti nell’economia circolare agricola, dove ogni risorsa trova il proprio ciclo e ogni dato diventa strumento di efficienza e sostenibilità”.
Giovedì 9 ottobre alle 16:30 nella Sala 5 del Centro Congressi, UNCAI e Confagricoltura organizzano il convegno “Contoterzismo 4.0: innovazione, multifunzionalità e Albo”, dedicato all’evoluzione della professione agromeccanica verso servizi digitali, sostenibili e multifunzionali.
Al tavolo dei relatori siederanno Aproniano Tassinari, presidente UNCAI, Donato Rossi per Confagricoltura, Roberto Scozzoli, direttore tecnico UNCAI, Lorenzo Iuliano di FederUnacoma e Dario Bartesaghi di MLS Mechanical Line Solutions.
“Il futuro della meccanizzazione è digitale, connesso e formativo”, commenta Aproniano Tassinari. “Parliamo di agricoltura di precisione, di sensoristica, di dati, ma soprattutto di competenze: per questo l’Albo degli agromeccanici è uno strumento fondamentale di qualificazione, perché certifica professionalità, garantisce sicurezza e valorizza un mestiere sempre più centrale nella transizione ecologica e tecnologica del agricoltura italiana”.
Roberto Scozzoli, anticipando i temi del suo intervento, evidenzia come “l’agromeccanico stia diventando un gestore di processi, non solo di macchine. La multifunzionalità che oggi ci viene richiesta – dall’agricoltura di precisione alla manutenzione e sistemazione del territorio – richiede imprese qualificate e coordinate. L’Albo e la formazione continua sono le basi su cui costruire un sistema competitivo e sostenibile”.
Dal canto suo Donato Rossi ribadisce che “il contoterzismo non è più l’intervento occasionale di chi ‘presta il trattore’: è un sistema strutturato, fatto di servizi integrati che vanno dalla preparazione del terreno alla raccolta, passando per monitoraggi, trattamenti, consulenza agronomica e documentazione. È un modello di economia di servizio che permette di chiudere i cicli delle risorse, ottimizzare l’uso dei mezzi e integrare le tecnologie digitali”. Fatta propria questa dimensione, “gli agromeccanici diventano veri e propri data broker, capaci di trasformare dati produttivi e ambientali in report di sostenibilità per le aziende agricole”.
Sempre giovedì 9 ottobre, alle 16:15 nell’Area Extend, UNCAI parteciperà anche al convegno organizzato da Federacma “Droni in agricoltura: lo stato dell’arte” con Rossano Remagni Buoli, vicepresidente di Apima Cremona e agromeccanico associato UNCAI. Il dibattito, che vedrà la presenza del senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato, e del prof. Simone Pascuzzi dell’Università di Bari, affronterà lo sviluppo delle applicazioni dei droni in ambito agricolo e le prospettive di utilizzo anche nei trattamenti fitosanitari.
Con queste iniziative, UNCAI conferma la propria presenza ad Agrilevante come punto di riferimento per l’agromeccanica italiana e mediterranea: un settore che coniuga tradizione e innovazione, e che attraverso l’Albo punta a riconoscere, qualificare e valorizzare una professione e dei professionisti strategici per l’agricoltura.

Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr

10/10/2025, 16:54

Contoterzismo 4.0 e territorio
Robot, droni, dati, servizi anche per il territorio e Albo professionale: il nuovo volto del contoterzismo multifunzionale al convegno UNCAI–Confagricoltura ad Agrilevante
Bari, 10 ottobre 2025 – L’agricoltura del Mediterraneo è sempre più una rete complessa di competenze, tecnologie e responsabilità condivise. E al centro di questa rete si collocano gli agromeccanici, protagonisti della transizione verso un’agricoltura multifunzionale, efficiente e sostenibile. Se n’è discusso nel convegno “Contoterzismo 4.0: innovazione, multifunzionalità e Albo”, organizzato da UNCAI e Confagricoltura nell’ambito di Agrilevante 2025, con gli interventi di Aproniano Tassinari, presidente UNCAI, Donato Rossi, delegato di Giunta Confagricoltura per l’agromeccanica, Roberto Scozzoli, direttore tecnico UNCAI. Lorenzo Iuliano di Federunacoma e Dario Bartesaghi, presidente di MLS-Mechanical Line Solutions.
In apertura Lorenzo Iuliano ha illustrato l’evoluzione del mercato, evidenziando la crescente precisione dei robot grazie all’interconnessione tra mezzi, sensori, telecamere e intelligenza artificiale. A supporto della sua analisi, ha presentato il caso della robotica applicata al diserbo meccanico di precisione.
L’intervento di Roberto Scozzoli ha quindi riportato l’attenzione su un caso emblematico: l’alluvione che colpì la Romagna nel maggio 2023. “Subito dopo le prime esondazioni – ha ricordato – la macchina organizzativa dei contoterzisti, coordinata da Apimai Ravenna e da UNCAI, si è mossa in modo immediato, affiancando e in alcuni casi anticipando gli interventi della Protezione Civile e dell’Esercito. Abbiamo lavorato per mettere in sicurezza il territorio e, successivamente, per restituire fertilità ai suoli, con scienza e competenza”.
Scozzoli ha sottolineato come quella esperienza abbia evidenziato una necessità: riconoscere formalmente il ruolo degli agromeccanici anche nella gestione delle emergenze e nella manutenzione del territorio. “Stiamo lavorando – ha aggiunto – a un protocollo con la Protezione Civile che consenta di attivare un canale diretto nelle fasi di emergenza e di ricostruzione. Se in Romagna si fosse ascoltata di più la competenza tecnica e meno certe improvvisazioni agronomiche, oggi non avremmo intere colline impoverite e in vendita”.
Il convegno ha mostrato come l’agromeccanico del XXI secolo non sia più solo un prestatore di servizi agricoli, ma un vero operatore di territorio. Dai trattamenti con droni e sensoristica avanzata ai servizi forestali, alla gestione dei reflui zootecnici e delle potature, fino agli interventi di manutenzione idraulico-forestale, gli ambiti d’azione si sono ampliati.
“Durante l’alluvione – ha ricordato Scozzoli – i droni, utilizzati in deroga, hanno permesso di eseguire trattamenti fitosanitari dove le macchine tradizionali non potevano entrare. È un esempio concreto di come la tecnologia, se governata da mani esperte, diventi strumento di efficienza e sicurezza”.
“L’innovazione digitale – ha spiegato Donato Rossi – ha trasformato i contoterzisti in veri e propri data broker. I sensori installati sulle macchine e nei campi permettono di raccogliere dati su rese, consumi e parametri ambientali che vengono tradotti in report di sostenibilità per le aziende agricole. Queste informazioni, certificate e condivisibili, rappresentano una leva per accedere a mercati più esigenti e per dimostrare la sostenibilità reale delle produzioni”.
La multifunzionalità passa anche dalla capacità di integrare le diverse filiere agricole: dalla gestione dei sottoprodotti e degli scarti colturali per il compost e la bioenergia, fino alla logistica di prossimità che riduce costi, tempi e impatto ambientale. “È circolarità che diventa competitività”, ha detto Donato Rossi.
Per il presidente Aproniano Tassinari, il cuore del cambiamento non è solo tecnologico, ma organizzativo e culturale. “Robot, satelliti, intelligenza artificiale: tutto questo serve – ha dichiarato – ma da solo non basta. La vera forza è nella capacità di lavorare insieme: agromeccanici e agricoltori come partner, non come comparti separati. Il contoterzista diventa così un hub di servizi e innovazione, punto di riferimento per una comunità di agricoltori e per i territori in cui opera, capace di intervenire nei campi ma anche in situazioni di emergenza, nelle foreste, sulle spiagge o nei terrazzamenti”.
Tassinari ha quindi ribadito la centralità di uno strumento atteso e necessario: l’Albo nazionale degli agromeccanici professionali. “Serve per individuare con precisione le imprese qualificate, accompagnarle in percorsi di formazione, digitalizzazione e sicurezza, e riconoscere il loro contributo strategico alla sostenibilità dell’agricoltura e alla tutela dei territori. L’Albo è la chiave per trasformare il contoterzismo in un’economia di servizio matura, al servizio dell’agricoltura italiana”.
Rispondi al messaggio