Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr
14/05/2025, 16:46
Contoterzisti e automazione Dalla robotica all’intelligenza artificiale: il ruolo centrale dei contoterzisti nella trasformazione digitale del settore agricolo Roma, 14 maggio 2025 – L’automazione intelligente sta ridefinendo il futuro dell’agricoltura, rispondendo a sfide cruciali come il crescente fabbisogno alimentare, la carenza di manodopera e la necessità di pratiche più sostenibili. Tuttavia, la sua adozione non si limita all’efficienza produttiva: rappresenta una leva strategica per una gestione responsabile delle risorse e per un’agricoltura a basso impatto ambientale. Grazie alla precisa applicazione di acqua, fertilizzanti e fitofarmaci, si riduce l’uso di risorse, mentre l’integrazione di fonti rinnovabili nei macchinari agevola la decarbonizzazione. In questo scenario, i contoterzisti possono guidare il cambiamento? “I contoterzisti che sapranno coniugare la tradizione con l’innovazione saranno in grado di guidare un modello agricolo che unisce progresso tecnologico e rispetto per la natura”, afferma il presidente di UNCAI, Aproniano Tassinari. Nonostante il calo generalizzato degli investimenti in innovazione agricola, il mercato dei robot agricoli cresce rapidamente, trainato dall’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa. Secondo le stime, il settore passerà da 15,8 miliardi di dollari nel 2024 a 51,2 miliardi nel 2030, con un tasso di crescita annuo del 23,9%. “Un’opportunità non solo per le grandi aziende costruttrici, ma anche per i contoterzisti, che possono collaborare con imprese innovative per rendere la transizione tecnologica accessibile e sostenibile”, afferma Trassinari. L’adozione di strumenti avanzati, dai trattori autonomi ai droni per il monitoraggio delle colture, non solo aumenta la produttività, ma valorizza l’esperienza e la competenza del settore. Tecnologie come sensori IoT e sistemi di apprendimento automatico consentono di monitorare in tempo reale umidità, temperatura e stato delle colture, migliorando l’efficienza e riducendo gli sprechi. “I contoterzisti devono essere al centro del rinnovamento agricolo, ma la formazione è essenziale”, continua Tassinari. Investire in percorsi specifici e nell’istituzione di un albo nazionale degli agromeccanici professionisti garantirà le competenze necessarie per operare in un contesto altamente tecnologico e rafforzerà la posizione del settore sul mercato. “La professionalità dei servizi agromeccanici non è negoziabile”, ribadisce. La politica può giocare un ruolo determinante nel guidare questa evoluzione. “Le commissioni agricoltura alla Camera e al Senato devono agire per sostenere l’albo degli agromeccanici, riconoscendo e valorizzando chi opera con competenza e non si improvvisa contoterzista”, aggiunge il presidente di UNCAI. Grazie alla loro conoscenza del territorio e delle dinamiche locali, i contoterzisti sono la chiave di volta per un’innovazione sostenibile e condivisa. La capacità di integrare tecnologie avanzate con il sapere tradizionale determinerà il futuro dell’agricoltura, trasformando l’innovazione in un’opportunità per l’intera comunità agricola.
Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr
21/05/2025, 16:13
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COMUNICATO STAMPA Contoterzisti, motore per la transizione agroenergetica UNCAI chiede al Ministero dell’Ambiente di integrare le PMI agromeccaniche tra i beneficiari della misura del PNRR Biogas/Biometano Roma, 21 maggio 2025 – Alla luce dell’imminente pubblicazione del bando PNRR “Pratiche Ecologiche”, dedicato agli impianti agricoli di biogas/biometano e agli investimenti per l’uso sostenibile di effluenti e digestato – che comprende l’acquisto di macchine, attrezzature specifiche e trattori a biometano – UNCAI sollecita l’inclusione dei contoterzisti agromeccanici tra i beneficiari. “Abbiamo già evidenziato al al Ministero dell’Ambiente che, sebbene la solidità degli impianti di biogas/biometano si fondi tradizionalmente sul supporto di grandi aziende o consorzi agricoli, le imprese agromeccaniche di fatto ottengono risultati simili grazie a modelli di aggregazione dei volumi e a collaborazioni strategiche con reti di aziende agricole”, spiega il presidente UNCAI, Aproniano Tassinari. Attraverso partenariati e la formazione di consorzi, i contoterzisti sono in grado di raccogliere flussi consistenti di reflui organici, rendendo sostenibile sia la realizzazione che l’operatività degli impianti., così come la trasformazione del digestato in fertilizzante organico di qualità. Sono noti casi di imprese agromeccaniche che forniscono un’offerta in outsourcing “chiavi in mano” per le aziende zootecniche incapaci di investire direttamente in tecnologie avanzate. In tal modo, l’investimento viene ammortizzato su una massa più ampia di materia prima, rendendo l’intero progetto economicamente sostenibile. In un contesto in cui l’Italia conta già circa 3.500 MW di potenza rinnovabile – pari all’8,5% della produzione nazionale – il supporto normativo diventa basilare per una transizione energetica in agricoltura. “Incentivare l’autoconsumo, valorizzare i sottoprodotti agricoli e integrare la produzione agroalimentare ed energetica passa anche dall’inclusione delle PMI agromeccaniche, già attive nelle Comunità da Energia Rinnovabile,” afferma Tassinari. Tecnologie affermate come la digestione anaerobica a secco, capaci di incrementare significativamente la resa degli impianti, possono essere adottate con successo dai contoterzisti. È dunque paradossale che, pur avendo già investito notevolmente nel comparto, questi soggetti siano esclusi dalle opportunità attuali, vanificando le economie di scala essenziali per garantire un’offerta agroenergetica integrata e sostenibile. UNCAI invita a una riflessione profonda da parte delle istituzioni e degli operatori del comparto agroenergetico, auspicando una politica inclusiva che riconosca e valorizzi il contributo di ogni attore. “Chi ha già dimostrato di apportare valore al settore non può essere escluso – conclude il presidente Tassinari – Solo un approccio inclusivo potrà tradurre queste competenze in una leva strategica per lo sviluppo innovativo e sostenibile del futuro della nostra agricoltura”.
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30/05/2025, 16:05
La sicurezza dei veri professionisti del contoterzismo Tassinari: “Sicurezza sostanziale, norme chiare, dispositivi obbligatori e imprese qualificate: queste sono le basi per garantire condizioni di lavoro migliori e ridurre gli incidenti nei campi” Roma, 30 maggio 2025 – Dieci giorni fa, in provincia di Verona, un olivicoltore ha perso la vita, schiacciato dal suo trattore privo di rollbar, quel dispositivo semplice ma essenziale che protegge in caso di ribaltamento. Questo tragico episodio non è un caso isolato: quanti trattori circolano ancora senza rollbar o cinture di sicurezza? “Questo incidente è il sintomo di un sistema che necessita di norme chiare e applicabili per garantire la protezione degli operatori agricoli”, afferma il presidente di Uncai, Aproniano Tassinari che sottolinea l’urgenza di intervenire da subito: “Le istituzioni devono partire da qui. Parliamo spesso di tecnologie avanzate, di intelligenza artificiale applicata all’agricoltura, ma la sicurezza passa prima di tutto da soluzioni concrete e immediatamente attuabili. Persino un sistema automatico, in grado di inviare una chiamata d’emergenza in caso di ribaltamento, non sarebbe una misura complessa da implementare”. Un ulteriore nodo irrisolto riguarda la revisione periodica obbligatoria dei mezzi agricoli, ancora in attesa di norme attuative che ne definiscano modalità e organismi preposti al controllo. In altri paesi europei, dove tale revisione è stata introdotta senza clamore, si è registrato una drastica riduzione dei decessi per ribaltamento. Secondo Tassinari, in Italia adottando questo provvedimento si passerebbe da circa 120 a 10 morti di trattore all’anno, evidenziando così l’urgenza di un intervento concreto. Prima ancora di lanciare corsi di formazione e sgravi contributivi, è fondamentale affrontare la questione alla radice. Investire in programmi formativi, permettendo che circolino per strada o nei campi mezzi privi di dispositivi protettivi, significherebbe finanziare una cultura apparente, senza risolvere il problema reale. “La sicurezza in agricoltura non riguarda l’età o l’estetica del trattore, ma la presenza – o, peggio, l’assenza – di dispositivi protettivi. Anche sui mezzi più vecchi, l’installazione di rollbar e cinture può fare la differenza. Se la revisione periodica si rivela, almeno politicamente, impraticabile, quell’arco di metallo che protegge in caso di ribaltamento dovrebbe diventare realmente obbligatorio. Perché, ricordiamo, formalmente è diventato obbligatorio con la legge 81/2008 insieme alle cinture di sicurezza ed altro ma è disatteso della stragrande maggioranza degli agricoltori, spesso piccole aziende e persone anziane”, ribadisce Tassinari. Il presidente di Uncai evidenzia, inoltre, che la sicurezza interessa non solo le aziende agricole, ma anche le imprese agromeccaniche (codice ATECO 01.61) che offrono lavorazioni per conto terzi. “I contoterzisti sono già in grado di garantire servizi certificati e più sicuri agli agricoltori, in particolare nelle regioni dove è istituito un albo delle imprese agromeccaniche professionali – come in Lombardia ed Emilia-Romagna”, spiega Tassinari. Per questo Uncai sostiene l’importanza di premiare le imprese agromeccaniche virtuose con agevolazioni contributive semplici ed efficaci. “Le aziende agromeccaniche professionali, che operano in modo autonomo e strutturato con elevati standard di sicurezza e qualità, rappresentano un modello virtuoso e meritano ulteriori incentivi”, aggiunge il presidente. Uncai si rende disponibile per futuri confronti istituzionali di natura tecnica sulla sicurezza. “Nel frattempo, il governo ha già una risposta concreta su cui lavorare: gli albi regionali e la proposta di legge nazionale, che valorizza la professionalità nel settore e tutela gli operatori con norme chiare ed efficaci”, aggiunge Tassinari per concludere: “Sicurezza sostanziale, norme chiare, dispositivi obbligatori e imprese qualificate: questi sono gli elementi fondamentali per garantire condizioni di lavoro migliori e ridurre gli incidenti nei campi”. GRAZIE E BUON LAVORO facebook website email youtube UNCAI è l’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali e rappresenta solo chi svolge l’attività agromeccanica in forma autonoma e professionale. È presente in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Basilicata.
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05/06/2025, 14:14
Certificazione e Agromeccanici: un modello per la transizione agricola Tassinari: “Ricetta elettronica dei fitofarmaci e imprese qualificate per garantire tracciabilità, sostenibilità e qualità in campo” Roma, 5 giugno 2025 – In un settore agricolo sempre più orientato alla sostenibilità, tracciabilità e qualità, la certificazione delle lavorazioni agromeccaniche, in particolare dei trattamenti fitosanitari, si afferma come uno strumento strategico per affrontare le sfide ambientali ed economiche. A sostenerlo è Uncai, l’Unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali, che sottolinea l’importanza di protocollo, personalizzazione e innovazione nelle operazioni agronomeccaniche. “In ogni lavorazione occorre superare l’approccio standardizzato: è necessario dimostrarne la correttezza, la precisione e la sostenibilità, adattandoli alle specificità di ogni appezzamento”, dichiara Aproniano Tassinari, presidente di Uncai. “Per questo servono imprese agromeccaniche qualificate e iscritte a un albo, in grado di certificare ogni operazione sul campo”. Un passo fondamentale è rappresentato dalla proposta del CONAF (Consiglio dell’Ordine degli Agronomi e Forestali) di introdurre la ricetta elettronica per i trattamenti fitosanitari. Uno strumento che, come spiega Tassinari, “colma il divario tra consulenza tecnica e operatività in campo, garantendo un controllo trasparente su tutta la filiera”. La visione proposta da Uncai punta a integrare competenze agronomiche e agromeccaniche, tecnologie digitali e gestione consapevole delle risorse, rafforzando la resilienza e la competitività del sistema agricolo nazionale. “La certificazione non è burocrazia, ma una leva di qualità — continua Tassinari — e per funzionare deve poggiare su una rete di soggetti contrattualizzati e riconosciuti, tra cui dottori agronomi e contoterzisti, che svolgono un ruolo chiave nell’efficienza operativa e nella sostenibilità delle aziende agricole”. Per questo Uncai propone la creazione di un albo professionale specifico per il comparto agromeccanico, che ne definisca con chiarezza ruoli e responsabilità, superando l’attuale frammentazione di operatori e valorizzando un settore spesso invisibile ma determinante. “Per affrontare le sfide future dell’agricoltura servono investimenti mirati e alleanze solide, anche tra agronomi e contoterzisti agromeccanici — conclude Tassinari —. La tracciabilità dei trattamenti, la qualità delle operazioni e l’impiego di tecnologie avanzate non sono più un’opzione: sono la condizione necessaria per garantire sicurezza alimentare, tutela ambientale e redditività per le imprese agricole”.
Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr
13/06/2025, 13:21
Biometano: in campagna la transizione parla agromeccanico Tassinari; “I contoterzisti sono il motore silenzioso della rivoluzione verde” Roma, 12 giugno 2025 – Il futuro della transizione energetica non passa solo per le grandi infrastrutture o i mega-progetti fotovoltaici. Passa per la campagna. Lo sviluppo del biometano agricolo rappresenta una delle frontiere più promettenti della decarbonizzazione. Solo entro il 2026, anno in cui è previsto il completamento degli investimenti previsti dal Pnrr, otto nuovi impianti saranno operativi nel Nord Italia grazie al progetto Agri.Bio.Metano, promosso dalla CGBI (Confederazione Generale dei Bieticoltori Italiani), con un investimento di 90 milioni di euro e una produzione prevista di 20 milioni di metri cubi di biometano all’anno. “Un primo passo, ancora lontano dal potenziale nazionale di 5,6 miliardi di metri cubi producibili in Italia secondo l’Atlante ENEA delle biomasse, ma decisivo per dimostrare che il modello funziona”, afferma Aproniano Tassinari, presidente di UNCAI. In questo modello, i contoterzisti agromeccanici possono essere la chiave di volta. “Non ci sarà vera transizione energetica senza logistica, standardizzazione e servizi efficienti”, prosegue Tassinari. “E chi meglio dei contoterzisti conosce i flussi agricoli, i tempi delle campagne, le esigenze dei territori? La nostra categoria è pronta a diventare il cuore operativo della bioeconomia”. Raccogliere biomasse, trasportare sottoprodotti, gestire reflui e digestato in modo sostenibile, supportare tecnicamente gli impianti, fornire mezzi alimentati a gas verde: sono solo alcune delle attività che vedono – o dovrebbero sempre più vedere – coinvolti gli operatori agromeccanici. Non più semplici fornitori di servizi, ma partner tecnologici nella costruzione di filiere energetiche locali. UNCAI sottolinea come il contoterzismo si trovi in una posizione unica per facilitare economie di scala e ridurre i costi della produzione di biometano, garantendo al tempo stesso standardizzazione dei protocolli e maggiore efficienza operativa, oggi ancora carente in molte aree del Paese. Ma non basta l’efficienza tecnica. Il biometano – come tutte le innovazioni che incidono sul paesaggio – deve confrontarsi con il tema del consenso sociale. “Troppo spesso i progetti si arenano davanti al muro dell’opposizione locale, alimentata da cattiva informazione o da una scarsa trasparenza”, osserva Tassinari. “La transizione non può essere calata dall’alto: deve essere discussa, condivisa, costruita insieme alle comunità”. La promozione del biometano agricolo deve rispondere alle emergenti istanze di sostenibilità e trasformarsi in un volano per l’economia locale e il tessuto sociale, in uno strumento di inclusione per le comunità, stimolando la creazione di nuovi posti di lavoro e rafforzando il legame tra cittadini e ambiente. Ecco allora che i contoterzisti diventano anche mediatori: imprenditori radicati nei territori, professionisti in grado di certificare lavorazioni e garantire processi rigorosi, capaci di fare da ponte tra agricoltori, imprese energetiche e cittadini. “La fiducia non si ottiene con le slide, ma con la presenza quotidiana e il lavoro concreto”, aggiunge Tassinari. Il biometano può – e deve – essere una delle colonne portanti delle comunità energetiche rinnovabili. Un modo per produrre energia a chilometro zero, valorizzando scarti agricoli e sottoprodotti che diventano risorsa. In questo contesto, i contoterzisti possono offrire non solo i mezzi, ma anche la competenza necessaria per far funzionare il sistema in modo integrato. “Per passare dalla teoria alla pratica delle comunità energetiche serve qualcuno che sappia tenere insieme i pezzi: la produzione agricola, la gestione energetica, la sostenibilità ambientale ed economica. È esattamente ciò che ogni giorno fa il contoterzista”. In questo quadro, i contoterzisti sono pronti a fare la loro parte. Anzi, a essere l’energia concreta di una filiera che può cambiare il volto dell’agricoltura italiana.
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19/06/2025, 12:22
UNCAI a Enovitis 2025 A Enovitis in campo 2025, UNCAI ribadisce il ruolo centrale del contoterzismo nella viticoltura moderna. Tassinari: “Tecnologia e competenze sono la chiave per un’agricoltura sostenibile: i contoterzisti sono protagonisti di questo futuro”. Rossi: “La sinergia tra UNCAl e Confagricoltura è la risposta concreta alle sfide di oggi: innovazione, efficienza e altissima qualità anche nei vigneti” Rosciano (PE), 19 giugno 2025 – Tra le colline abruzzesi, incorniciata dal Gran Sasso e dalla Maiella, la Cantina Marramiero di Rosciano ha ospitato la 19ª edizione di Enovitis in campo, rassegna itinerante promossa dall’Unione Italiana Vini. Per la prima volta in Abruzzo, l’evento ha mostrato il meglio della meccanizzazione viticola. Presente anche UNCAI – Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali, con il presidente Aproniano Tassinari, a ribadire il ruolo sempre più strategico del contoterzismo. “Un’occasione straordinaria per toccare con mano le tecnologie che stanno rivoluzionando l’agricoltura, ma anche per valorizzare la cultura che si respira nei vini abruzzesi. Qui innovazione e bellezza si incontrano”, ha dichiarato Tassinari ai microfoni di Agrilinea TV, presente con uno speciale dedicato alla meccanizzazione tra i filari. A Enovitis 2025 sono scese in campo le più avanzate soluzioni per la viticoltura: trattori a basse emissioni, robot autonomi, guida automatica, irroratrici intelligenti, droni, sensori climatici e piattaforme DSS per il supporto decisionale. Tecnologie che, come sottolinea Tassinari, “richiedono competenze specifiche per essere valorizzate. Ed è qui che entra in gioco la professionalità dei contoterzisti”. Nel vigneto moderno, l’efficienza non è più un’opzione, ma una necessità. Soprattutto nei contesti collinari, con pendenze, impianti complessi, filari stretti, inerbimenti e cover crops, servono esperienza e macchinari specializzati. I contoterzisti professionisti operano in sicurezza e con precisione, utilizzando attrezzature dedicate. Una presenza indispensabile per garantire qualità e sostenibilità. Albo dei contoterzisti: garanzia di qualità e tracciabilità. UNCAI guarda anche oltre la tecnologia, promuovendo l’istituzione dell’albo nazionale dei contoterzisti agromeccanici: uno strumento per riconoscere ufficialmente la figura del contoterzista, certificando qualità, tracciabilità e sicurezza delle operazioni. “Chi gestisce un’azienda agricola vuole il meglio per la propria produzione. E nella viticoltura, dove la conoscenza richiesta per ettaro è altissima, servono figure altamente specializzate. Anche da qui nasce la proposta dell’albo”, sottolinea Donato Rossi, delegato nazionale di Confagricoltura per le politiche agromeccaniche. I contoterzisti operano con sistemi digitali di gestione, in grado di monitorare lo stato delle piante, i parassiti, i consumi e l’efficienza operativa. Con software gestionali, archivi digitalizzati e sensori di bordo, ogni intervento è tracciato e pianificato con precisione. “Risparmio, efficienza e qualità: questo è il contributo che chiedono le imprese agricole. I contoterzisti, con dati alla mano e presenza affidabile in campo, sono partner strategici”, prosegue Rossi. Nei vigneti la mano esperta dell’operatore è fondamentale. Non basta la macchina giusta: serve chi la sappia usare e adattare alle condizioni di suolo, clima e coltura. “I dati raccolti diventano risorse preziose anche in chiave ambientale. La certificazione delle operazioni e l’agricoltura orientata al carbon farming sono ormai realtà emergenti. Ma servono competenze riconosciute e un albo che le certifichi”, aggiunge Tassinari. Il messaggio di UNCAI da Enovitis 2025 è chiaro: “Agricoltura di qualità significa tecnologia avanzata, competenze specialistiche e visione sostenibile. E tutto questo oggi ha un solo nome: contoterzismo professionale”, conclude Tassinari. “La sinergia tra UNCAI e Confagricoltura, tra contoterzisti e agricoltori, è la risposta concreta alle sfide attuali: sostenibilità, efficienza e innovazione. Con l’albo nazionale vogliamo valorizzare chi, ogni giorno, rende possibile l’eccellenza agricola italiana”, conclude Donato Rossi.
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24/06/2025, 12:42
UNCAl conferma Tassinari alla presidenza Nuovi ingressi nel Consiglio: Bargigia, Gastinelli e Moratello. Tassinari: “Ora l’albo per definire l’identità dell’agromeccanico. Proseguire con decisione il cammino comune con Confagricoltura” Vellezzo Bellini (PV) – Venerdì 20 giugno, Aproniano Tassinari è stato confermato alla presidenza dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (UNCAI). Inizia così il suo quarto mandato alla guida dell’associazione, un percorso sostenuto da una carriera di alto profilo: accademico, già presidente di UNIMA, FederUnacoma, Eima e del CEMA (Comitato Europeo dei Costruttori di Macchine Agricole, Bruxelles), nonché vicepresidente di New Holland e CNH Italia, solo per citare alcuni incarichi ricoperti. La decisione è stata assunta nel corso del Consiglio UNCAI, riunitosi presso la società Acqua & Sole, eccellenza europea nel settore dell’economia circolare. L’innovativo impianto pavese, simbolo di un’agricoltura sostenibile e rigenerativa, rappresenta una delle frontiere più avanzate nella produzione di fertilizzanti organici rinnovabili. Confermata anche la vicepresidenza di Clevio Demicheli (Apima Cremona), che proseguirà nel suo incarico con continuità e impegno. Completano il Consiglio d’amministrazione: Sergio Bambagiotti (Contoterzisti Umbria), Giovanni Bargigia (Associazione Pavese Imprese Agromeccaniche), Giuseppino Delsignore (Contoterzisti Vercellesi), Fabrizio Gastinelli (Unione Trebbiatori Cuneo), Damiano Merlin (Apiumai Padova), Valeria Moratello (ConfaVerona), Giuliano Oldani (Apima Milano, Lodi, Como, Varese, Lecco, Sondrio, Monza e Brianza) e Roberto Tamburini (Apimai Ravenna). I revisori dei conti nominati sono Fabrizio Canesi, Francesco La Gamba e Roberto Scozzoli. Nel suo intervento, Tassinari ha tracciato con chiarezza gli obiettivi prioritari del nuovo mandato: “Fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per ottenere il riconoscimento normativo dell’albo degli agromeccanici. Uno strumento indispensabile per definire in modo chiaro e inequivocabile la figura dell’imprenditore agromeccanico, con le sue specificità e competenze, che lo rendono figura distinta ma complementare rispetto all’imprenditore agricolo”. Al centro della strategia UNCAl resterà il dialogo costante con le istituzioni: “Un dialogo trasparente e mai equivoco – ha aggiunto Tassinari – sostenuto da un consiglio unito e consapevole del valore storico dell’albo. Un riconoscimento normativo che, come l’articolo 2135 del Codice civile fa con l’agricoltore, dia finalmente piena dignità all’agromeccanico”. L’assemblea ha rappresentato anche un’occasione per approfondire il ruolo sempre più centrale della meccanizzazione agricola nei processi di sostenibilità. La società Acqua & Sole-Neorisorse, che ha ospitato l’incontro, opera nel settore delle energie rinnovabili e dal 2016 gestisce un impianto unico in Europa per la digestione anaerobica termofila dei rifiuti organici. Lo stabilimento di Vellezzo Bellini produce fertilizzanti organici rinnovabili impiegati oggi su quasi 8.000 ettari in Lombardia e Piemonte, servendo 95 aziende agricole grazie anche alla collaborazione diretta con i contoterzisti. I mezzi per la distribuzione del digestato sono stati progettati su misura per l’iniezione diretta nel terreno, con benefici ambientali e produttivi: “Un modello replicabile anche in altri territori, soprattutto grazie alla professionalità dei contoterzisti, veri alleati dell’agricoltura sostenibile”, ha sottolineato Giovanni Bargigia, presidente dei Contoterzisti di Pavia che dall’inizio collabora con la società fondata da Giuseppe Natta e ora guidata dal figlio Francesco Natta, eredi del Premio Nobel per la chimica Giulio. In chiusura, Tassinari ha ribadito l’importanza dell’alleanza strategica con Confagricoltura: “Il cammino intrapreso oltre dieci anni fa ha messo finalmente agricoltori e agromeccanici uno accanto all’altro, non più in contrapposizione ma in un rapporto di collaborazione e rispetto reciproco”. Molti dei risultati raggiunti in questo decennio, ha sottolineato, sono stati resi possibili proprio grazie a questa comunione di intenti: un dialogo continuo che ha permesso di conoscersi meglio, di ascoltare e comprendere le esigenze di ciascuno, costruendo un linguaggio comune fondato sulla fiducia e sulla condivisione degli obiettivi. “È solo così – ha concluso Tassinari – che possiamo affrontare insieme le sfide dell’agricoltura moderna: unendo competenze e visione, al servizio di un’agricoltura sempre più sostenibile, efficiente e innovativa”.
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26/06/2025, 17:27
UNCAI: "Serve una legge nazionale sul suolo, condividiamo la proposta di De Carlo" Agromeccanici al fianco del presidente della Commissione industria e agricoltura del Senato per una norma che definisca e tuteli il suolo agricolo. Tassinari: "È una risorsa da rigenerare, non da consumare” Roma, 26 giugno 2025 – “Il suolo non è una risorsa da consumare, ma un patrimonio da proteggere. Una legge che lo riconosca finalmente come tale è non solo necessaria, ma urgente. Gli agromeccanici italiani, la categoria che ogni giorno lavora sulla terra con l’obiettivo di mantenerla fertile, produttiva e viva, sono al fianco del senatore Luca De Carlo nella sua proposta di avviare una normativa nazionale sul suolo. Una proposta di buonsenso, che guarda avanti e che trova pieno appoggio da parte dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (UNCAI)”. Così Aproniano Tassinari, presidente di UNCAI, commenta positivamente le dichiarazioni del presidente della IX Commissione del Senato, intervenuto durante una conferenza stampa organizzata con il CREA. L’Italia continua a perdere suolo agricolo a ritmi preoccupanti. Secondo ISPRA, nel 2023 sono stati sottratti oltre 72 chilometri quadrati di superficie fertile, quasi 20 ettari al giorno. Un trend che compromette la sicurezza alimentare, la gestione del territorio e la resilienza idrogeologica, in assenza di una normativa nazionale di tutela. Il suolo è ambiente, è clima, è sicurezza alimentare. Ma è anche identità, memoria, futuro. È la prima infrastruttura italiana, eppure continua a essere trattato come un contenitore vuoto, un bancomat silenzioso nelle mani di chi pianifica urbanizzazioni senza visione, ignorando l’enorme valore ecologico, sociale ed economico che ogni ettaro custodisce. “Come ha detto di recente la scienziata e senatrice Elena Cattaneo, comunicare agricoltura è anche comunicare ambiente. Eppure su questo fronte abbiamo visto troppi muri: politici, culturali, ideologici – prosegue la nota –. Ma i muri si possono abbattere. Quello del consumo di suolo è il prossimo”. Per l’UNCAI, è tempo di rimettere il suolo al centro delle politiche nazionali, e farlo con una legge vera, costruita su dati, evidenze e buone pratiche. Una legge che esiste già nella coscienza di agricoltori e agromeccanici, ma che aspetta solo di essere scritta nero su bianco. Gli agromeccanici fanno già la loro parte: sono i primi alleati della salute del suolo. Con le loro tecnologie, le analisi di campo, i trattamenti mirati e l’uso intelligente delle risorse, contribuiscono a monitorare, proteggere e rigenerare i terreni agricoli, migliorandone la resilienza agli eventi climatici estremi, prevenendo erosione e desertificazione. Ma, ammonisce il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari, “non si protegge ciò che non si conosce, né si migliora ciò che non si misura. Servono dati, servono strumenti, serve una legge”. In Europa si sta già agendo: entro il 2028 gli Stati membri dovranno avviare sistemi di monitoraggio e adottare definizioni comuni di “suolo sano”, nell’ambito di una direttiva che punta alla piena rigenerazione ecologica entro il 2050. “L’Italia – conclude UNCAI – può cogliere questa occasione per allinearsi a una visione più lungimirante, avviando una legge nazionale di tutela del suolo, che riconosca il ruolo centrale dell’agricoltura e delle professionalità agromeccaniche nella gestione del territorio”.
Re: UNCAI- Unione Naz. Contoterzisti Agromeccanici e Industr
03/07/2025, 16:19
L’Albo degli agromeccanici ormai è una priorità condivisa Alla presentazione di Fieragricola 2026, la testimonianza di Clemente Ballarini (UNCAI e ConfaVerona): il contoterzismo è motore silenzioso dell’agricoltura italiana. Serve ora un riconoscimento formale con l’istituzione dell’Albo degli agromeccanici, frutto di un lungo lavoro di UNCAI e oggi sostenuto da tutta la filiera Peschiera del Garda (VR) – In un contesto simbolico e ispirato come la cantina Zenato, a Peschiera del Garda, si è tenuta ieri, 2 luglio, la presentazione ufficiale di Fieragricola 2026, la storica manifestazione di Veronafiere che tornerà dal 4 al 7 febbraio 2026 per la sua 117ª edizione. Lanciata con il claim “Full Innovation”, l’edizione si annuncia ancora più internazionale, trasversale e orientata all’ascolto attivo degli attori della filiera agricola. Alla presentazione ha partecipato anche l’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (UNCAI), rappresentata da Clemente Ballarini, figura di riferimento per il contoterzismo veronese e presente su mandato del presidente UNCAI Aproniano Tassinari, nonché in rappresentanza dell’associazione territoriale ConfaVerona. Nel suo intervento, Ballarini ha rilanciato il tema centrale per il comparto agromeccanico: l’istituzione di un Albo professionale degli agromeccanici. “Parliamo di imprese che eseguono il 98% della raccolta cerealicola e oltre il 75% delle lavorazioni agricole in Italia – ha sottolineato –. È quindi evidente quanto questa componente sia strategica e meriti un riconoscimento istituzionale, non solo per la dignità del mestiere ma anche per una migliore organizzazione del settore agricolo”. A livello nazionale, ha proseguito Ballarini, “UNCAI e CAI Agromec stanno lavorando per convergere su un’unica proposta, a vantaggio sia dei contoterzisti sia delle aziende agricole che si affidano quotidianamente al loro lavoro e che semplifichi i rapporti con le istituzioni”. Un segnale concreto arriva anche dai territori: dopo Lombardia ed Emilia-Romagna, anche la Regione Marche ha recentemente istituito il proprio albo regionale, dimostrando che la strada è percorribile e che le Regioni possono essere alleate strategiche in questo processo. Ma si tratta anche di un risultato che conferma la lungimiranza della visione intrapresa anni fa da Aproniano Tassinari, prima alla guida di UNIMA e poi di UNCAI. “Per anni – ricorda il presidente Tassinari – UNCAI è stata sola a chiedere un albo nazionale e albi regionali. Con il tempo, abbiamo trovato sostegno in Confagricoltura, Federacma, Cia, Coldiretti, Copagri e, con nostra soddisfazione, anche in Cai Agromec. Oggi si intravede la possibilità concreta di un accordo nazionale”. Durante la presentazione dell’edizione 2026 di Fieragricola, Matteo Pasinato, event manager area Agritech della Fiera, ha chiuso con una citazione di Jim Rohn: “Uno dei più grandi regali che puoi fare a chiunque è il dono dell’attenzione”. Un concetto che ben si adatta al percorso intrapreso dall’Unione Nazionale Contoterzisti: “Dopo anni di lavoro, finalmente l’albo riceve l’attenzione delle istituzioni e delle associazioni della filiera agricola e agromeccanica – conclude Tassinari –. Ed è anche grazie a spazi come Fieragricola, un evento human to human, pensato non solo per esporre tecnologie ma per costruire connessioni tra agricoltori, contoterzisti, istituzioni e innovazione, che possiamo rendere visibile ciò che per troppo tempo è stato dato per scontato”.