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Istituto Espresso Italiano 
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Giornata mondiale del caffè: l’1 ottobre si celebra la bevanda più consumata al mondo. Il tema del 2019 la sostenibilità


Iei lancia il nuovo marchio internazionale per riconoscere l’”espresso italiano”: in Italia si può già trovare in oltre 20 mila bar


Nel mondo si consumano 3 miliardi di caffè al giorno. L’espresso è riconosciuto da tutti come una grande eccellenza del Made in Italy. In Italia il caffè occupa oltre 7 mila addetti solo per la lavorazione, senza contare l’indotto, con un fatturato che va verso i 4 miliardi di euro annui.


La riflessione dell’Istituto Espresso Italiano per un settore che per l’Italia rappresenta il fiore all’occhiello dell’industria agroalimentare e che grazie al lavoro quotidiano punta sulla formazione sia del barista sia del consumatore

International Coffee Day. Ogni anno, il 1° ottobre, il mondo si riunisce per celebrare il caffè e riconoscere a milioni di persone in tutto il mondo - dagli agricoltori, ai torrefattori, ai baristi, ai proprietari di bar e altro ancora – il duro lavoro per creare e servire la bevanda che amiamo tutti. L’iniziativa, che con il 2019 raggiunge il quinto anno, è promossa dall’International Coffee Organization. Ogni anno viene scelto un tema specifico. Quest’anno il pensiero va verso i milioni di contadini impiegati nella coltivazione delle piante da caffè nel mondo. Il caffè infatti non è mai stato così popolare, con circa 3 miliardi di tazze consumate ogni giorno, un numero che continua a salire, eppure chi lo coltiva guadagna sempre meno.

Sostenibilità fa rima con formazione. La Giornata Mondiale del Caffè del 1° ottobre è dedicata quest’anno, come detto, alla sostenibilità, che per l’Istituto Espresso Italiano significa innanzitutto formazione degli operatori e dei consumatori. «Chi impara a valutare e a riconoscere la qualità del caffè è disposto a pagarlo un prezzo maggiore favorendo, si spera, l’acquisto di materia prima che garantisce anche ai coltivatori un profitto migliore – ha affermato Luigi Morello, presidente IEI – Oggi chi coltiva caffè si trova a fronteggiare una drammatica caduta dei prezzi che mette a rischio la qualità della vita della propria famiglia e il futuro dei propri figli».

«Essendo una Società Benefit investiamo annualmente una cifra rilevante in formazione tramite le aziende aderenti al nostro programma, coinvolgendo centinaia di baristi, sia a livello di corsi che di eventi – ha proseguito Morello – è nei nostri piani estendere la portata di queste azioni coinvolgendo sempre di più i consumatori, per i quali immaginiamo iniziative specifiche e gratuite già nel 2020».

Espresso Italiano: un marchio per riconoscerlo nel mondo. Sempre per rafforzare la propria azione IEI ha inoltre iniziato a ridefinire le proprie attività di marketing, a partire dal marchio, la cui progettazione è stata affidata a Robilant Associati, brand advisory leader in Italia. “La nuova identità racconta tratti d'italianità strettamente legati al caffè: la passione e la gestualità, iconograficamente sintetizzate dal bacio – ha affermato Roger Botti, direttore generale e creativo di Robilant Associati – Il bacio è elemento che dà concretezza al concetto di amore trasformandolo in un gesto tangibile, semplice, quotidiano e italiano quanto un caffè espresso. Questo stile conferisce al nuovo IEI una cifra espressiva più impattante, empatica e universale, come universale è il piacere del caffè”. E il marchio sarà ovviamente riconoscibile anche per i consumatori italiani, nei 700 esercizi pubblici, soprattutto bar, certificati da IEI e negli oltre 20 mila bar d’Italia che servono miscele certificate con il marchio.

La “fabbrica” del caffè in Italia. L’industria italiana del caffè è uno dei settori industriali più brillanti del food & beverage del nostro Paese. In Italia, nel Settore Caffè, operano oltre 800 torrefazioni con circa 7.000 addetti e un fatturato vendite 2017 di 3,9 miliardi di euro di cui 1,35 derivanti dall’esportazione. L’Italia rappresenta il terzo Paese al mondo (dopo la Germania e Belgio) per i volumi di esportazione di caffè in tutte le sue forme. Nel 2017 l’export di caffè torrefatto è arrivato, secondo i dati del Comitato Italiano Caffè, a 249 Mln kg di caffè verde equivalente, con un aumento del 5% rispetto al 2016. Analizzando i dati storici del Comitato Italiano del Caffè negli ultimi 10 anni le esportazioni di caffè torrefatto si sono più che raddoppiate. L’export italiano di caffè torrefatto ha superato nel 2017 i 1.350 Mln €.

L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano, di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 34 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.espressoitaliano.org.

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Host Milano: l’Istituto Espresso Italiano scalda la fiera del settore
Dai cinque “stili di espresso italiano”, al “dream team” dei professionisti
domenica 20 ottobre l’incoronazione del campione del mondo di espresso italiano vincitore dell’espresso italiano champion dal 18 al 20 ottobre

L’Istituto Espresso Italiano (IEI) sarà tra i veri protagonisti della fiera Host 2019 al pad. 24 stand Z68. Da venerdì 18 a martedì 22 ottobre, ogni giorno tanti gli appuntamenti che l’Istituto di riferimento dell’espresso italiano nel mondo che oggi raccoglie decine di aziende leader nel settore, mette in campo per animare quella che della fiera si potrà considerare l’area di riferimento per la cultura del caffè espresso e del settore in generale, con una grande novità: il nuovo marchio di riconoscimento dell’espresso nel mondo. «A Host 2019 presentiamo la nuova brand identity dell’Istituto Espresso Italiano (IEI), in una delle location più strategiche, rimanendo focalizzati sulla nostra missione di tutelare e promuovere l’espresso italiano, che per noi significa miscela con una pluralità di espressioni, ben rappresentante dal percorso sensoriale degli Stili dell’Espresso Italiano che presentiamo nel nostro spazio – così Luigi Morello, presidente dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) - la nostra parola d’ordine è inclusività: ovvero è necessaria una maggiore compattezza del settore per affrontare il tema della sostenibilità che parte dal prezzo del caffè al bar ed è importante spiegare ai consumatori che a diversi livelli di qualità dell’espresso devono corrispondere prezzi diversi per fare in modo che valorizzino maggiormente la qualità in tazza».

L’espresso italiano: cinque stili per un’Italia. E’ indubbio che la miscela è espressione della creatività italiana nell’espresso e che è oggi oggetto di interesse, conversazione e discussione, soprattutto all’estero dove molti paesi si stanno avvicinando a un’idea di tazze con maggiore complessità. IEI, che tutela e promuove la miscela da oltre vent’anni tramite la certificazione sensoriale, a Host 2019 porta le miscele delle aziende aderenti classificate secondo il nuovo sistema degli “Stili dell’Espresso Italiano”. Attraverso un’indagine su centinaia di miscele per espresso italiano, l’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (IIAC) ha infatti delineato cinque stili principali che hanno profonde radici antropologiche in diverse aree del paese. Utilizzando questo sistema innovativo, Inei presenterà un viaggio sensoriale nel punto d’assaggio all’interno dello stand.

Il racconto dell’espresso italiano. Nelle giornate di fiera diversi professionisti si alterneranno in interventi in italiano e in inglese nel raccontare l’espresso italiano secondo un taglio specifico. Potranno essere narrazioni più tecniche facendo riferimento alle modalità di produzione, più antropologiche facendo riferimento alla cultura locale, più marketing facendo riferimento alle modalità di comunicazione. Un racconto quindi a più voci che aspirano comunque tutte a quegli ideali di complessità ed equilibrio che sono la cifra e il comun denominatore dell’espresso italiano.

Espresso Italiano Dream Team. A gestire il punto di assaggio degli stili dell’espresso italiano sarà chiamato il Dream Team dell’Espresso Italiano composto da specialisti, formatori e finalisti di Espresso Italiano Champion. Professionisti da diversi paesi si alterneranno quindi dietro al banco nella preparazione e nella spiegazione della miscela italiana e del suo valore sensoriale. Una squadra globale che racconterà la bellezza dell’espresso italiano attraverso estrazioni in tazza di miscele di stile diverso, tutte però accomunate dalla ricerca di profili complessi e bilanciati. Una squadra di baristi che con il loro lavoro restituiranno l’essenza dell’approccio della professione fatto di socialità e gioia di vivere.

Espresso Italiano Champion 2019. Il clou dei giorni di fiera sarà tuttavia la nuova edizione dell’Espresso Italiano Champion, la gara dedicata ai professionisti che desiderano mettersi alla prova secondo i canoni dell’Espresso e del Cappuccino Italiani Certificati. E’ una competizione giunta alla sesta edizione internazionale nella quale ogni anno si sfidano a livello locale, nazionale e internazionale da 300 a 400 baristi. All’edizione 2019 hanno aderito Italia, Germania, Regno Unito, Bulgaria, Russia, Cina, Corea, Taiwan, Giappone e Tailandia. Venerdì 18 e sabato 19 si terranno dalle 14.00 alle 18.00 le semifinali internazionali, domenica 20, sempre negli stessi orari, la finalissima internazionale che decreterà l’Espresso Italiano Champion 2019. Nelle edizioni passate l’Italia ha espresso due campioni internazionali, Grecia, Taiwan e Corea uno a testa.

L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 34 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.espressoitaliano.org.

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L’Italia vince i campionati del mondo di espresso italiano:

Stefano Cevenini eletto vincitore dell’espresso italiano champion, la gara internazionale che si è conclusa il 20 ottobre alla fiera Host con concorrenti da tutto il mondo. Nel 2018 aveva vinto Taiwan

L’Istituto Espresso Italiano (IEI) fa la differenza nel mondo per formazione e promozione del prodotto e della tecnologia di qualità con un “dream team” di professionisti. L’espresso italiano è riconosciuto da tutti come una grande eccellenza del Made in Italy per questo è nato un marchio di riconoscimento.

In Italia il caffè occupa oltre 7 mila addetti solo per la lavorazione, senza contare l’indotto, con un fatturato che va verso i 4 miliardi di euro annui

E’ il giovanissimo Stefano Cevenini il nuovo campione del mondo di Espresso Italiano. Già campione nazionale, si è infatti aggiudicato il primo posto del podio alle fase internazionale dell’Espresso Italiano Champion 2019, la gara più attesa dai professionisti del settore promossa dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) nei padiglioni di Fiera Milano, in occasione di Host. La premiazione si è svolta domenica 20 ottobre dopo due giorni di prove che il campione ha superato nel migliore dei modi secondo le giurie tecniche e sensoriali composte da esperti internazionali da tutto il mondo. Davanti a un foltissimo pubblico presso lo stand dell’Istituto Espresso Italiano (IEI), si sono sfidati in finale, oltre al vincitore assoluto, Anita Fava (Regno Unito), Satoshi Miyanishi (Giappone), Chiu Hsiu Kuei (Taiwan). I campioni hanno superato le fasi preliminari nei loro paesi di appartenenza, per poi arrivare a Milano dove il 18 e il 19 ottobre si sono svolte le semifinali. Domenica 20 ottobre i quattro finalisti si sono confrontati ancora su espresso italiano e cappuccino italiano.

Chi è il miglior barista del mondo e come si prepara il miglior espresso italiano del mondo secondo la ricetta del campione. Classe 1999, di Bologna, barista da quando ha 15 anni e campione italiano in carica alle selezioni nazionali all’Espresso Italiano Champion 2019 lo scorso giugno, Cevenini ha le idee molto chiare sul caffè perfetto. «La ricetta migliore per l’espresso italiano è una miscela bilanciata che sappia rendere una tazzina complessa nei profumi e rotonda al palato, seguendo la tradizione di 25 ml circa in 25 s. Io ho lavorato molto sulla temperatura della macchina, ottenere un espresso rotondo ed equilibrato tra acidità e amaro» – ha commentato il campione. E per i clienti il campione d’Italia dell’espresso ha un solo consiglio: «L’espresso perfetto deve essere così potente da estraniarvi dal mondo reale, attivare un viaggio mentale e sensoriale».

A vincere in senso lato è stato tuttavia l’espresso italiano, che grazie all’Istituto Espresso Italiano (IE), realtà che riunisce decine tra le più importanti case del settore, ha un marchio per riconoscere i migliori in tutto il mondo. Si tratta di un logo riconoscibile in tutto il mondo e in Italia, nei 700 esercizi pubblici, soprattutto bar, certificati da IEI e negli oltre 20 mila bar d’Italia che servono miscele certificate da IEI con l’obiettivo da un lato di garantire la qualità assoluta al consumatore, dall’altro di riconoscere al professionista l’eccellenza del caffè espresso italiano acquisita anche grazie a tanta formazione, oltre che all’utilizzo di miscele e macchine di primaria qualità. «L’età media dei partecipanti ai nostri campionati è molto bassa e questo conferma come anche quella del barista sia una professione in divenire – commenta il presidente dell’Istituto Espresso Italiano, Luigi Morello – e questo afferma la fondamentale necessità di portare il know how italiano nel mondo, con un percorso di formazione che i nostri professionisti sono in grado di garantire, con l’obiettivo di rendere più preparati gli operatori e più consapevoli i consumatori».

Espresso Italiano Champion. E’ la gara dedicata ai professionisti che desiderano mettersi alla prova secondo i canoni dell’Espresso e del Cappuccino Italiani Certificati. E’ una competizione giunta alla sesta edizione internazionale nella quale ogni anno si sfidano a livello locale, nazionale e internazionale da 300 a 400 baristi da tutto il mondo. All’edizione 2019 hanno aderito Italia, Germania, Regno Unito, Bulgaria, Russia, Cina, Corea, Taiwan, Giappone e Tailandia. Dopo un lungo percorso di preselezioni nei vari paesi del mondo, venerdì 18 e sabato 19 si sono svolte le semifinali internazionali, domenica 20 la finalissima internazionale che ha decretato l’Espresso Italiano Champion 2019. Nelle edizioni passate l’Italia ha espresso due campioni internazionali, Grecia, Taiwan e Corea uno a testa.

Il settore del caffè in Italia: un fiore all’occhiello che dà lavoro a oltre 7mila addetti. L’industria italiana del caffè è uno dei settori industriali più brillanti del food & beverage del nostro Paese. In Italia, nel settore caffè, operano oltre 800 torrefazioni con circa 7.000 addetti e un fatturato vendite 2017 di 3,9 miliardi di euro di cui 1,35 derivanti dall’esportazione. L’Italia rappresenta il terzo Paese al mondo (dopo la Germania e Belgio) per i volumi di esportazione di caffè in tutte le sue forme. Nel 2017 l’export di caffè torrefatto è arrivato, secondo i dati del Comitato Italiano Caffè, a 249 Mln kg di caffè verde equivalente, con un aumento del 5% rispetto al 2016. Analizzando i dati storici del Comitato Italiano del Caffè negli ultimi 10 anni le esportazioni di caffè torrefatto si sono più che raddoppiate. L’export italiano di caffè torrefatto ha superato nel 2017 i 1.350 Mln €.

L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 34 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.espressoitaliano.org.

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21/10/2019, 10:00
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A Milano di scena il campione del mondo di espresso italiano

In occasione del Milan Coffee Festival (30 novembre 2 dicembre) scende in campo l’”Espresso Italiano Dream Team” con i cinque stili di miscela che storicamente caratterizzano l’Italia del caffè di qualità

L’Istituto Espresso Italiano (IEI) sarà presente all’evento con uno stand per celebrare in questi giorni la bevanda made in Italy per eccellenza. Il 2 dicembre sarà presente il neo campione del mondo di espresso italiano, Stefano Cevenini, per far conoscere i segreti della tazzina ai partecipanti all’evento

L’Istituto Espresso Italiano (IEI) sarà presente al Milan Coffee Festival 2019 (Superstudio Più, stand C01) dal 30 novembre al 2 dicembre prossimi. Come sempre al centro l’espresso italiano nei suoi stili regionali che saranno proposti dai baristi dell’Espresso Italiano Dream Team. Tra di loro presente lunedì 2 dicembre anche Stefano Cevenini, il campione del mondo di espresso italiano, che sarà a disposizione dei visitatori per condividere i segreti per realizzare un espresso perfetto. Inoltre, in programma più volte al giorno anche gli incontri di degustazione svolti dai professionisti che racconteranno ai visitatori le sfumature del caffè e li aiuteranno a riconoscere la qualità in tazza.

«Milan Coffee Festival è una grande festa del caffè che ha la capacità di presentare in un contesto informale tutte le diverse sfumature di questa bevanda - così Luigi Morello, presidente IEI – Saremo presenti per la prima volta con l’obiettivo di continuare a spiegare, soprattutto ai consumatori, cos’è la qualità in tazza e che a diversi livelli di qualità dell’espresso devono corrispondere prezzi diversi, così come d’altronde accade da anni nel mondo del vino».

L’espresso italiano: cinque stili per un’Italia. E’ indubbio che la miscela è espressione della creatività italiana nell’espresso e che è oggi oggetto di interesse, conversazione e discussione, soprattutto all’estero dove molti paesi si stanno avvicinando a un’idea di tazze con maggiore complessità. IEI, che tutela e promuove la miscela da oltre vent’anni tramite la certificazione sensoriale, a Milan Coffee Festival 2019 porta le miscele delle aziende aderenti classificate secondo il sistema degli “Stili dell’Espresso Italiano” dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (IIAC). Quest’ultimo ha infatti delineato cinque stili principali che hanno profonde radici antropologiche in diverse aree del paese e che saranno l’occasione per un viaggio sensoriale all’interno dello stand IEI.

L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 34 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.espressoitaliano.org.

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26/11/2019, 18:15
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Espresso Italiano: al Sigep di Rimini (18-22 gennaio) incontri ravvicinati con il prodotto made in Italy per eccellenza per scoprirne le qualità

L’Istituto Espresso Italiano (IEI) parteciperà al grande appuntamento di Rimini e in collaborazione con l’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (IIAC) proporrà tanti momenti di degustazione per scoprire le differenze tra le varie miscele e come riconoscere un buon espresso italiano al bancone del bar



L’Istituto Espresso Italiano (IEI) sarà a Sigep 2020 con una serie di appuntamenti che faranno esplorare al pubblico della fiera a 360 gradi il mondo dell’espresso italiano. Non solo degustazioni, ma anche cultura e divulgazione del prodotto a partire da sabato 18 gennaio quando alle ore 16:30 Barbara Chiassai, amministratore delegato dello IEI, interverrà nell’ambito del talk ideato da Bargiornale e moderato da Nadia Rossi all'interno di Vision Plaza.



Il cammino dentro al Sigep prosegue quindi durante la domenica e il lunedì, quando lo IEI insieme a realtà di primo piano del settore della caffetteria, guiderà professionisti e amatori alla scoperta dell’Espresso Italiano Certificato (l’unico espresso che in tutto il mondo si può riconoscere dal logo apposto su vetrine e macchine delle caffetterie e dei bar). In tutto otto seminari di analisi sensoriale per imparare a riconoscere la qualità al banco semplicemente assaggiandola. I visitatori della fiera saranno così coinvolti nell’assaggio e nella valutazione di diverse miscele qualificate utilizzando il metodo dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (IIAC), sotto la guida di Carlo Odello. Un momento da dedicarsi per esplorare l’espresso in tutte le sue caratteristiche sensoriali attraverso la mappa sensoriale dell’espresso creata da IIAC e Centro Studi Assaggiatori.



Di seguito il calendario dei seminari per conoscere l’Espresso Italiano Certificato attraverso la parola delle torrefazioni:



- PulyCaff: domenica 19 ore 13:15 - Pad D1 stand 055

- Attibassi: domenica 19 ore 15:00 - Pad D1 stand 076

- Brita: domenica 19 ore 16:30 - Pad D1 stand 107

- Dersut Caffè: lunedì 20 ore 10:30 - Pad D3 stand 107

- Di Giampaolo Caffè: lunedì 20 ore 11:30 - Pad A1 stand N066

- Gruppo Cimbali: lunedì 20 ore 12:30 - Pad D1 stand 77

- Essse Caffè: lunedì 20 ore 15:15 - Pad A1 stand 035

- Mokador: lunedì 20 ore 16:30 - Pad D3 stand 40



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Espresso Italiano Champion: il veneto Alessandro Zuccolo in semifinale
Alessandro Zuccolo, vincitore della gara di selezione di Espresso Italiano Champion 2020 organizzata da Dersut Caffè racconta la sua esperienza nel mondo dell’espresso

Il veneto Alessandro Zuccolo, 19 anni di Este, è tra i concorrenti italiani ad approdare alle fasi finali di Espresso Italiano Champion, l’evento internazionale promosso dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) che vedrà i migliori baristi di diversi paesi sfidarsi a suon di espresso italiano e cappuccino. Sarà lui infatti tra gli italiani che parteciperanno alle semifinali italiane in programma l’11 giugno in Mumac Academy a Binasco (MI).

Il giovane studente della scuola alberghiera Cipriani di Adria (RO), Alessandro Zuccolo, vincitore della gara di selezione organizzata da Dersut Caffè (azienda socia dell’Istituto) racconta la sua esperienza nel mondo dell’espresso con la grande passione che lo lega a questa professione. «Quando vi è la qualità basta seguire le semplici regole di preparazione dell’espresso italiano per offrire un espresso perfetto – afferma il giovanissimo studente – con queste semplici consapevolezze, l’espresso si presenta da sé, basta accompagnarlo col sorriso». «Chi svolge servizio in sala come me ha un ruolo importantissimo per qualsiasi azienda, siamo dei veri e propri venditori – continua Zuccolo – certamente questo è un lavoro duro e stancante, ma ricco di soddisfazioni e io sogno di diventare un maitre di rilievo».

Espresso Italiano Champion. In tutta Italia sono numerosi i professionisti alla prova nelle gare di selezione per accedere alle finali nazionali di Espresso Italiano Champion 2020, il campionato internazionale baristi promosso dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) giunto quest’anno alla sua settima edizione internazionale. Una gara giocata a colpi di espresso e cappuccini perfetti, da preparare correndo contro il tempo (solo 11 minuti a disposizione del candidato), sotto gli occhi dei giudici tecnici e sottoposti al giudizio, impietoso perché cieco, dei giudici sensoriali che operano in modo "blind" secondo gli standard dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac). Ogni anno si sfidano circa 400 baristi da tutto il mondo. All’edizione 2019, vinta dall’italiano Stefano Cevenini, hanno aderito Italia, Germania, Regno Unito, Bulgaria, Russia, Cina, Corea, Taiwan, Giappone e Tailandia. Nelle edizioni passate l’Italia ha espresso due campioni internazionali, Grecia, Taiwan e Corea uno a testa.

L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 34 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.inei.coffee.

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Covid-19: se non riaprono i Bar decine di migliaia di posti di lavoro a rischio

L’allarme dell’Istituto Espresso Italiano (Iei): a rischio migliaia di aziende del comparto con il conseguente licenziamento di decine di migliaia di lavoratori. Due miliardi di euro all’anno il fatturato del caffè espresso nei bar, ma in crisi anche i tanti posti di lavoro tra Ho.re.ca. e pubblici esercizi. A rischio uno dei prodotti simbolo del Made in Italy

Luigi Morello (Presidente Iei): «Il settore è dei giovani: rispettiamo le regole, ma senza pregiudicare il loro futuro»

Preoccupazione tra gli operatori dell’ospitalità per la Fase 2 dell’emergenza Covid-19. A lanciare l’allarme, unendosi al coro delle associazioni del settore, l’Istituto Espresso Italiano (Iei), che con il suo marchio riconoscibile in Italia e all’estero è tra i principali promotori del settore. La preoccupazione più grande nasce dai rumors sugli indirizzi che il Governo lancerà con i prossimi decreti, la cosiddetta Fase 2, che potrebbero mettere in coda alla ripresa la riapertura di esercizi pubblici come bar e ristoranti. «Questa situazione drammatica riguarda tutti i lavoratori del comparto, ma noi siamo preoccupati soprattutto per i più giovani che negli ultimi anni hanno investito sempre di più energie e risorse in questo settore di tendenza – afferma Luigi Morello, presidente Iei – è naturale che saremo tutti chiamati a rispettare le disposizioni del governo, ma i danni di una riapertura tardiva saranno pagati dalla generazione che rappresenta il futuro dell’ospitalità italiana, tra l’altro quella che ha dimostrato segni di grande vivacità e amore per il proprio lavoro».

L’Italia è la patria del caffè. Chi consuma caffè espresso beve principalmente 1 o 2 tazzine al giorno (58%) e preferisce la mattina come momento di consumo: il 77% di chi beve caffè espresso lo fa tutti i giorni appena sveglio. A tracciare una mappa dei costi e degli usi che gli italiani sostengono e fanno della bevanda che ci tiene svegli, ci ha pensato Coffee Monitor, il primo focus dell’Osservatorio social monitoring di Nomisma sviluppato in collaborazione con Datalytics. Sul podio sale il caffè espresso, la principale tipologia di caffè scelta dagli italiani che hanno consumato la bevanda negli ultimi 12 mesi. E il consumo è un consumo abituale. L’espresso viene scelto dal 93% dei consumatori di caffè. Residuale la percentuale di chi predilige il caffè americano, orzo o altre tipologie di bevanda (7%).

Il caffè espresso si beve al bar. Il 58% di chi beve caffè espresso lo fa per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata. Espresso non è tuttavia solo fonte di energia, chi lo beve lo fa anche per il gusto (51%) ed in parte per abitudine (30%). Il caffè espresso evoca nell’immaginario dei consumatori momenti di relax (53%), un piacere (47%), ma al contempo un rito, una tradizione (37%). Il consumo di caffè espresso non è relegabile in un solo luogo, prevale piuttosto una modalità di consumo “multi-luogo”, il bar resta comunque quello preferito, scelto dal 72% del target di riferimento.

Il comparto bar. Con oltre 149mila bar sparsi in Italia, ogni giorno vengono serviti in media 175 caffè, cioè il 32,5% di fatturato del bar. Il mercato del caffè (bar, ristoranti e hotel) sfiora i 2 miliardi di euro all’anno. In sei regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Campania) si concentrano i due terzi delle imprese del settore. Il 54,2% di queste imprese è una ditta individuale e la variabilità regionale intorno a questo valore è assai sostenuta. La forbice va dal valore minimo dell’Umbria (43,1%) a quello massimo della Calabria (77,3%). Il 31,3% delle imprese sono società di persone, mentre la quota delle società di capitale è di poco al di sopra del 13%.

La “fabbrica” del caffè in Italia. L’industria italiana del caffè è uno dei settori industriali più brillanti del food & beverage del nostro Paese. In Italia, nel Settore Caffè, operano oltre 800 torrefazioni con circa 7.000 addetti e un fatturato vendite 2017 di 3,9 miliardi di euro di cui 1,35 derivanti dall’esportazione. L’Italia rappresenta il terzo Paese al mondo (dopo la Germania e Belgio) per i volumi di esportazione di caffè in tutte le sue forme. Nel 2017 l’export di caffè torrefatto è arrivato, secondo i dati del Comitato Italiano Caffè, a 249 Mln kg di caffè verde equivalente, con un aumento del 5% rispetto al 2016. Analizzando i dati storici del Comitato Italiano del Caffè negli ultimi 10 anni le esportazioni di caffè torrefatto si sono più che raddoppiate. L’export italiano di caffè torrefatto ha superato nel 2017 i 1.350 Mln €.

L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (Iei), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 34 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.inei.coffee.

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Espresso Italiano: i giovani baristi oltre la crisi

da nord a sud i giovani baristi italiani guardano al futuro e sono già al lavoro per ripartire con nuove idee nel segno della qualità di uno dei prodotti simbolo del made in Italy

Dall'espresso porta a porta, ai tutorial sui social per non perdere il contatto con i clienti, passando per l’espresso truck su ape: i giovani baristi non mollano e guardano già alla riapertura.

L’Istituto Espresso Italiano (Iei) ha raccolto le voci di alcuni giovani professionisti del caffè espresso. Dai campioni mondiali ai giovani imprenditori un filo conduttore li accomuna: guardare già al futuro per sconfiggere la crisi. Qualche giorno fa era intervenuto il presidente dell’Istituto, Luigi Morello, per sottolineare le difficoltà di un settore che vale due miliardi di euro all’anno per fatturato del caffè espresso nei bar, ma in crisi anche i tanti posti di lavoro tra Ho.re.ca. e pubblici esercizi.

«Con il cliente abituale si crea un rapporto di amicizia e tutti in questo momento mi scrivono quanto manchi loro l'espresso e il cappuccino al bar, insieme al mio sorriso al mattino. Perché l'espresso italiano è fatto da prodotti eccellenti e un barista competente e socievole che li sa mettere insieme. Così deve restare». È la voce di Alessandro Gegnoso, giovane barista titolare di un bar a Maddaloni (Caserta). Come lui sono tanti in Italia i giovani baristi e imprenditori del settore che in questo periodo stanno rimettendosi in gioco, da un lato per superare il forte danno economico, dall’altro per non disperdere la formazione messa in atto per arrivare a realizzare con la qualità assoluta uno dei prodotti Made in Italy più famosi nel mondo, l’espresso italiano. L’Istituto Espresso Italiano (Iei) ha raccolto le voci di alcuni giovani professionisti che in questi giorni stanno già guardando al dopo “Covid-19”, con ottimismo nonostante la loro attività sia talvolta ferma e senza prospettive di breve termine.

Dall’ape del caffè per il take away, al caffè porta a porta: ecco come i giovani baristi continuano a preparare, o prepareranno, l’espresso Italiano. L’espresso italiano manca a tutti e i baristi si stanno già mettendo all’opera per non fare mancare ai propri clienti le colazioni. «Il bar per vivere ha bisogno di persone e noi nel tempo abbiamo creato un bellissimo rapporto con i nostri clienti e tutti mi dicono quanto ci manchi la colazione al bar. Ho quindi un desiderio: creare una caffetteria ambulante e portare il mio espresso nei paesi limitrofi a casa dei clienti con un'ape o un mezzo fornito delle attrezzature professionali per portare la colazione direttamente dalle famiglie». Questa è Chiara Yan Jin, barista di Città Chiuro (Sondrio). Stessa idea è nata a Carolina Mezzacasa, ad Agordo (Belluno) per accontentare gli appassionati della montagna che presto torneranno in “alta quota”: «avevamo già creato un chiosco itinerante a norma dedicato esclusivamente alla caffetteria col progetto di offrire sulle piste sciistiche espresso e cioccolata calda. Con macchina da caffè, bicchieri di carta e prodotti di qualità. Il nostro progetto è quello di mettere in moto questo chiosco quando arriverà il momento. L'espresso del bar manca a tutti, come momento della giornata da gustare per fermarsi e pensare, per gioire e poi ripartire». «Proseguiamo con il servizio a domicilio per i nostri prodotti da forno e abbiamo la risposta anche per espresso e cappuccino con la possibilità da parte del cliente di ritirarli anche fuori dal nostro bar in piena sicurezza, in bicchierini monouso pagando anche con modalità digitali in modo da ridurre al minimo i contatti», dice Daniela Giordani, titolare di un bar a Città Riolo Terme (Ravenna). Un’altra bella storia viene da Barletta dove Lucia Franco ha il suo bar: «tutte le mattine consegniamo a domicilio la colazione con espresso e cappuccino, lo facciamo in maniera sostenibile peraltro, avendo acquistato una bici elettrica per gli spostamenti». Consegna a domicilio di prodotti da forno anche per Pan Hoi San a Santa Lucia del Piave (Treviso) «e insieme alla brioches regaliamo anche un pacchettino di caffè con un biglietto e una dedica per portare ai nostri clienti il ricordo della colazione al bar promuovendo, e lo faremo sempre più, prodotti italiani. Molti dei nostri clienti sono infatti produttori agricoli e quindi cerchiamo tutti di sostenerci a vicenda». «Continuerò a puntare sulla qualità perché da lì bisogna ripartire: dall’espresso italiano certificato e l’erogazione perfetta. Nel frattempo ci muoviamo con la comunicazione on line per stare vicino alla nostra comunità e stiamo pianificando agevolazioni e servizio a domicilio per fare evitare affollamenti al bar» è per finire la sfida di Robin Alam nel suo bar a Bologna.

Il caffè espresso si beve al bar. Il 58% di chi beve caffè espresso lo fa per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata. Espresso non è tuttavia solo fonte di energia, chi lo beve lo fa anche per il gusto (51%) ed in parte per abitudine (30%). Il caffè espresso evoca nell’immaginario dei consumatori momenti di relax (53%), un piacere (47%), ma al contempo un rito, una tradizione (37%). Il consumo di caffè espresso non è relegabile in un solo luogo, prevale piuttosto una modalità di consumo “multi-luogo”, il bar resta comunque quello preferito, scelto dal 72% del target di riferimento. Chi consuma caffè espresso beve principalmente 1 o 2 tazzine al giorno (58%) e preferisce la mattina come momento di consumo. La chiusura dei bar non è solo una perdita economica per migliaia di imprenditori, tra bar e indotto del mondo del caffè in particolare. Sul podio sale il caffè espresso, la principale tipologia di caffè scelta dagli italiani che hanno consumato la bevanda negli ultimi 12 mesi. E il consumo è un consumo abituale. L’espresso viene scelto dal 93% dei consumatori di caffè.

Il comparto bar: un settore che traina l’economia italiana. Con oltre 149mila bar sparsi in Italia, ogni giorno vengono serviti in media 175 caffè, cioè il 32,5% di fatturato del bar. Il mercato del caffè (bar, ristoranti e hotel) sfiora i 2 miliardi di euro all’anno. In sei regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Campania) si concentrano i due terzi delle imprese del settore. Il 54,2% di queste imprese è una ditta individuale e la variabilità regionale intorno a questo valore è assai sostenuta. La forbice va dal valore minimo dell’Umbria (43,1%) a quello massimo della Calabria (77,3%). Il 31,3% delle imprese sono società di persone, mentre la quota delle società di capitale è di poco al di sopra del 13%.

L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (Iei), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 34 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.inei.coffee.

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20/04/2020, 10:37
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Fase 2: gli italiani vogliono tornare al bar
Una indagine esclusiva dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) e YouGov mette in evidenza il sentiment del consumatore italiano che è persino disposto a pagare di più una tazzina di espresso italiano pur di tornare in sicurezza

Nel giorno della ripartenza della Fase 2 con la riapertura dei bar con il take away e il delivery, l’Istituto Espresso Italiano mette in luce come stia evolvendo il rapporto tra consumatore italiano e bar, tra rito del caffè e della colazione e voglia di tornare a farla in sicurezza, anche pagando di più il costo della tazzina

Morello (presidente IEI): «Un momento delicato, ma che stiamo affrontando con la massima attenzione per gli imprenditori e per il consumatore finale»

La crisi sanitaria data dal Covid-19 non ha intaccato l’immagine del bar degli italiani, che anzi dichiarano di essere disponibili a pagare anche di più se questi offriranno qualità in condizioni di sicurezza. Questo è il dato che emerge dalla esclusiva indagine commissionata dall’Istituto Espresso Italiano all’agenzia YouGov. Il quadro generale è quello di un paese che teme il virus e lo affronta con cautela. Il timore di contrarre il Covid-19 rimane infatti alto (il 78% delle donne e il 64% degli uomini dichiarano di essere abbastanza o molto preoccupati, in particolare sopra i 35 anni). Gli italiani si confermano però un popolo estremamente cauto, il 60% dichiara di evitare di toccare oggetti in pubblico e in media un italiano dichiara di lavare/igienizzare le mani 14 volte al giorno.

Eppure neppure il virus riesce ad alterare significativamente l’immagine assolutamente positiva che gli italiani hanno del bar. Questo rimane per il 25% del campione intervistato l’occasione per passare tempo con gli amici e i colleghi (prima della crisi erano il 33%) e per un altro 25% un momento di pace e relax (stessa percentuale di prima dell’emergenza).

Italiani tra l’altro disposti a pagare un prezzo maggiore per il caffè al bar: il 72% si dichiara pronto a farlo in presenza di una maggiore sicurezza del luogo di consumo, il 68% in presenza di una qualità migliore. Al primo posto tra gli accorgimenti più apprezzati l’igienizzazione continua dei tavoli (42% del campione intervistato) e la pulizia di stoviglie con prodotti particolari (29%).

«I dati emersi confermano che il lavoro che stiamo svolgendo è nella direzione corretta in quanto le linee guida indicate al governo da parte nostra puntano al bere caffè di qualità in sicurezza – ha commentato Luigi Morello, presidente dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) – Molto positiva la volontà degli italiani di premiare con un prezzo maggiore i baristi che investiranno in qualità migliore e applicheranno con zelo le norme di sicurezza».

L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (Iei), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 34 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.inei.coffee.

Il sondaggio è stato effettuato da YouGov Italia (it.yougov.com) in modalità CAWI su un campione di 1188 persone rappresentativo della popolazione italiana.

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04/05/2020, 12:35
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