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Istituto Espresso Italiano 
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DALLA CORTE PROSEGUE IL PROGETTO DI ECCELLENZA DELL’ESPRESSO CON IL MARCHIO ESPRESSO ITALIANO CERTIFICATO
«PER EDUCARE IL CONSUMATORE AL CAFFÈ SERVE QUALITÀ», DICONO DALL’AZIENDA

Bere il caffè in Italia non può prescindere da una ritualità che si basa su alcuni principi unici al mondo quali l’artigianalità, la creatività e la maestria che risiedono in questa modalità e che sono un patrimonio che va va recuperato e attualizzato alle nuove tendenze e necessità commerciali: è anche per questo che Dalla Corte, azienda milanese produttrice di macchine per caffè espresso semi-automatiche e di grinder on demand, ha deciso di unirsi e sposare il progetto dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) come produttrice di attrezzature di alta gamma a favore dell’espresso di qualità. Da ben oltre 20 anni l’azienda si fa infatti promotrice della formazione e della coffee education, una missione che è cominciata con la sponsorizzazione del World Latte Art Championship per 7 anni e del World Coffee in Good Spirits Championship per 7 anni dalla sua prima edizione. Oggi questa missione continua entrando a far parte del network qualificato di operatori IEI in rappresentanza della filiera dell’espresso. Paolo Dalla Corte, CEO e fondatore dell’omonima azienda, sottolinea quanto sia importante garantire la crescita e il rafforzamento dell’espresso come “prodotto di eccellenza”: «Sono orgoglioso di intraprendere questo percorso con IEI» racconta, «una collaborazione che porterà sicuramente benefici e vantaggi ad ambo le parti. Come noi, IEI intraprende una politica di qualità, passione ed eccellenza, un modus operandi che attuiamo nel lavoro di tutti i giorni. Sono sicuro faremo grandi cose insieme».

L’Espresso Italiano Certificato. Alla base della certificazione dell’Istituto Espresso Italiano c’è il profilo dell'Espresso Italiano Certificato, elaborato in partnership con l'Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (IIAC) e il Centro Studi Assaggiatori. Grazie a una ricerca che ha coinvolto migliaia di consumatori, si sono definite le preferenze del pubblico in materia di espresso e confrontate con il giudizio degli esperti. Da questo processo è nato il profilo dell'Espresso Italiano Certificato che ha permesso di individuare una volta per tutte l'espresso perfetto, quello che non tradisce le aspettative del consumatore. L’espresso italiano perfetto è quindi una tazzina con circa 25 millilitri di caffè ornato da una crema consistente e di finissima tessitura, di color nocciola tendente al testa di moro, resa viva da riflessi fulvi. L'aroma deve essere intenso e ricco di note di fiori, frutta, cioccolato e pan tostato. In bocca l'espresso deve essere corposo e vellutato, giustamente amaro e mai astringente.

Fondata nel 2001, Dalla Corte è un’azienda internazionale produttrice di macchine per caffè espresso semi-automatiche e di grinder on demand, la cui sede è situata poco fuori Milano. Tutte le macchine per espresso DC sono Made in Italy, realizzate utilizzando materiali di alta qualità e di alta sostenibilità dal punto di vista ambientale. Dalla Corte ha creato Evolution nel 2001, la prima macchina per espresso con la tecnologia multi-boiler. Da allora, la tecnologia multi-boiler è la base di tutte le macchine per espresso DC. La combinazione di core technology e DC system (MCS - OCS - GCS) rende le macchine Dalla Corte ideali per coffee shop e catene, garantendo ripetibilità, costanza e un risultato sempre perfetto estrazione dopo estrazione, anche nei momenti di maggiore punta o di turnover elevato. Dal lancio del multi-boiler, dalla Corte ha investito molto in ricerca, innovazione e tecnologia con una particolare attenzione verso il mercato dello specialty coffee. Devoti al caffè da oltre 20 anni, la loro missione è quella di creare le migliori macchine da caffè di alta gamma per offrire la possibilità di esplorare nuovi gusti in tazza.


L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 37 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.inei.coffee.

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17/06/2022, 10:09
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ESPRESSO IN ESTATE: NEL MONDO 6.000 MILIONI DI LITRI DI CAFFÈ FREDDO

L’ISTITUTO ESPRESSO ITALIANO (IEI) LANCIA LE RICETTE INEDITE DELL’ESTATE

Vince l’espresso su tutti: dallo shakerato al caffè in granita, fino ad arrivare alle ricette territoriali come l’espresso salentino o il “mezzo freddo” siciliano. Le proposte dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) per gustare un espresso perfetto e rinfrescante anche da proporre agli amici a casa

Quello del caffè freddo, espresso naturalmente, è uno dei riti estivi sempre più frequenti. Dalla tazzina con il cubetto di ghiaccio, fino ai cocktail e persino ai gelati e sorbetti all’espresso. L’Istituto Espresso Italiano (IEI) come ogni anno ha chiesto ai propri soci qualche consiglio e tendenza per la calda estate a cui ci stiamo apprestando.

Caffè freddo: si va oltre quota 6.000 milioni di litri consumati in tutto il mondo. Il consumo globale di caffè pronto da bere ha superato nel 2021 oltre 6 mila milioni di litri, un aumento del 23% dal 2012, secondo l’aggiornamento del rapporto condotto da Zenith Global società mondiale di studi e consulenza nel settore food & beverage. La crescita è in divenire, anche per via del clima sempre più rovente, con vendite che dovrebbero superare i 6.600 milioni di litri nel 2022. Il Giappone è di gran lunga il più grande mercato, con il 55% del volume globale, importanti anche i consumi del Nord America, con una crescita annuale del 13% e l’introduzione di nuovi trend quali infusione a freddo o all’ azoto, carbonatazione e caffè nero. Anche i caffè ghiacciati stanno guadagnando terreno in tutto il mondo grazie al loro gusto, freschezza, convenienza e qualità. In termini di quote regionali, l’Asia Pacific è leader con l’83% del volume totale, seguita dal Nord America e dall’Europa con rispettivamente il 10% e il 3%. I consumi sono aumentati in tutte le regioni dal 2012, stimolati dallo sviluppo di nuovi prodotti e dall’aumento dell’interesse per le scelte di bevande più sane.
Anche in Italia il consumo di caffè freddo è in aumento, in questo caso si punta su prodotti di qualità o legati a ricette locali della tradizione come l’espresso con ghiaccio alla Salentina, o lo shakerato. La granita al caffè è più diffusa nel sud Italia, mentre tipico della Costiera Amalfitana il “caffè granito”. Ci sono poi il “mezzo freddo” della Sicilia orientale, l’aromatizzato, fino al “caffè del nonno”, una crema fredda di espresso.
Le ricette dei professionisti IEI da rifare anche a casa. L’Istituto Espresso Italiano (IEI) ha chiesto ai propri soci di proporre alcune ricette e tendenze del momento, anche da poter riproporre a casa o al mare. Si parte con i coctktail. Caffè Rum e Ananas: il cocktail dell’estate proposto da Caffè Milani. Un cocktail a base di caffè espresso e rum con note tropicali di ananas che unisce il profumo intenso e inebriante del caffè, lo speziato del rum dai Caraibi con il dolce estivo dell'ananas. Proposta da Filicori Zecchini e realizzata dal Laboratorio dell’Espresso, Rosè Tonic è un cocktail fresco a base della miscela certificata 100 Percento Arabica da gustare anche in riva al mare con gli amici. Twisted Bee’s Knees è la ricetta di MUMAC Academy. Un altro cocktail, alcolico, a base di gin ed espresso quello proposto dagli specialisti della Academy del Gruppo Cimbali: per realizzarlo è necessario un espresso doppio preferibilmente con miscela singola di origine Etiopia (quindi note floreali e agrumate), il tutto mixato con ghiaccio, tonica e succo di limone. Ginger Coffee è pensata invece da Mokador Experience Academy per concedersi una piacevole pausa nelle calde giornate estive a base di Gran Miscela Mokador. Un dolce per finire, quello proposto da Dersut Caffè: espresso brownies al cioccolato e caffè con lamponi e fragole su ricetta realizzata da Kristel Cescotto utilizzando Caffè Oro Dersut. Ricetta tanto semplice, quanto deliziosa e versatile. (In allegato le ricette complete con ingredienti e procedimento).

L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 37 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.inei.coffee.

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07/07/2022, 14:21
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SOCIAL, INNOVATIVO E DI QUALITÀ: È IL CAFFÈ DEL FUTURO VISTO DALLA “NEXT GEN” DELLA FILIERA PER I CONSUMATORI “Z”

UN’INDAGINE INTERNA DELL’ISTITUTO ESPRESSO ITALIANO (IEI)

Dagli specialty all’aeropress come sistema di estrazione, passando per cocktails e miscele alternative, fino alla monoporzione da ufficio o da casa: i giovani della filiera del caffè italiano hanno preparazione e idee chiare su come rivolgersi al consumatore finale per valorizzare il “Made in Italy”

Qualche mese fa è stato in corsa per la candidatura all’Unesco. L’espresso italiano è un prodotto che non può prescindere da una certezza: rappresenta un emblema del “Made in Italy” nel mondo. Se da un lato sono sempre di più gli appassionati dell’espresso, dall’altro la domanda è come guardare ai consumatori del futuro e cosa fare per innovare la filiera. A saperlo, a quanto risulta da una indagine interna compiuta dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) su una base dei proprio soci, sarebbero soprattutto le nuove generazioni all’interno della filiera. «La next gen dell’espresso italiano, come mi piace definirla – dice Gian Paolo Braceschi, Direttore Generale dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) – è una realtà e non da ora: l’innovazione di prodotto, senza prescindere dalla qualità, ma insieme anche la ricerca di nuovi consumatori e della loro sensibilizzazione e formazione sono gli strumenti che i giovani professionisti di questo settore stanno utilizzando per raccontare il prodotto in giro per il mondo».

La visione dell’espresso nel mondo e quali le tendenze secondo i giovani del settore. “In tutto il mondo ci invidiano questa bevanda cercando in tutti i modi di carpire i segreti di questa invenzione – spiega Elisabetta Milani, tra le nuove leve di famiglia di Caffè Milani - l’espresso rappresenta a tutti gli effetti il nostro Paese e la nostra indole: è un prodotto che nasce grazie alla nostra fantasia italiana che si unisce alla nostra spiccata capita di creare il bello ed il buono”. “Secondo la nostra esperienza in Italia e nel mondo stanno prendendo piede le reinterpretazioni più svariate, già diffuse all'estero, con professionisti aggiornatissimi: specialty coffee, brewing, coffee in good spirits – dice Manuela Zarinella, event coordinator per Dalla Corte - si stanno facendo lentamente strada anche nell'ordinario italiano, i giovani consumatori si dimostrano più aperti alle novità e desiderosi di nuovi gusti ed abbinamenti”. Insomma, qualcosa come una combinazione di caffè e spirits, bevande a base latte (frullati, milk shake…) e caffè filtro alla modalità del tè, quindi avvicinare il consumatore di domani con esperienze sensoriali, nuovi visual e oggettistica legati all’espresso, per un maggiore coinvolgimento, potrebbero rappresentare ulteriori vie secondo l’indagine svolta dall’Istituto Espresso Italiano.

Il nuovo volto dell’espresso: più versatilità e uno story telling diverso. La visione delle nuove generazioni che lavorano all’interno della filiera dell’espresso italiano è diversa da quella del passato, ma allo stesso tempo parte da punti fermi imprescindibili: l’espresso deve essere di qualità, rispettare il suo carattere da prodotto principe del “Made in Italy”. Tuttavia, serve ricerca, innovazione e un linguaggio nuovo per avvicinarsi ai consumatori della ormai imminente “Gen Z”. “Oggi stiamo già vedendo un mondo in controtendenza, più attento a prodotti genuini, di qualità e soprattutto tra i giovani c’è un’attenzione al tema della sostenibilità molto forte – così Giulia Caballini, marketing manager della azienda di famiglia, la Dersut - di una cosa sono certa: la voglia di socializzare, di vedersi e di assaporare un caffè in un luogo che ci faccia sentire a proprio agio, sarà sempre un irrinunciabile momento per noi stessi, per rilassarci e staccare la mente”. L’importanza del racconto del caffè sarà alla base per i consumatori futuri. “La formazione deve portare informazione perché tanti non hanno minimamente idea di che cosa sia un espresso – puntualizza Andrea Corona, tech support Italia per Dalla Corte - far capire che il caffè è una pianta, di cui si lavora il frutto per ottenere il seme che viene spedito, tostato ed estratto secondo metodi diversi”. Perché no un espresso “a domicilio”. “Vedo una grande sfida nello spostamento dei consumi dal bar all’ufficio e a casa con tutti i prodotti monoporzionati, soprattutto se nel futuro prossimo non saremo capaci di professionalizzare il settore bar ancora di più”, sottolinea Ruggero Auteri, strategy manager per il settore Ho.Re.Ca. per Essse Caffè.

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30/09/2022, 16:53
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E’ di Nico Bregolin il migliore espresso d’Italia e si beve a Rovigo



Nico Bregolin è il vincitore dell’espresso italiano champion 2022, la competizione baristi che si è conclusa il 1 dicembre a Milano



L’Istituto Espresso Italiano (IEI), si conferma polo per il futuro del settore in Italia e nel mondo. Morello (presidente IEI): “Obiettivo è valorizzare la qualità in tazza per professionisti e consumatori”



Nico Bregolin vince a Milano la gara Espresso Italiano Champion 2022 e si aggiudica così il titolo di migliore professionista in tema di espresso e cappuccino italiani.



43 anni, di Rovigo, Nico Bregolin ha sfidato altri 9 professionisti dall’Italia e non solo nella competizione organizzata dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) in Piazza Duomo a Milano presso Saporè. In un tempo di soli 11 minuti ha dovuto tarare la sua attrezzatura (una macchina Evo 2 e un macinadosatore DC One di Dalla Corte) e dimostrare di sapere preparare quattro espressi e quattro cappuccini giudicato da una coppia di giudici tecnici e una commissione di giudici sensoriali. Questi ultimi hanno assaggiato i suoi espressi e cappuccini alla cieca, cioè senza sapere chi li avesse preparati.



“Dopo tre anni di pausa forzata siamo tornati con la nostra competizione tra baristi, nata per valorizzare una professione fondamentale per l’ospitalità italiana – ha dichiarato Luigi Morello, presidente Istituto Espresso Italiano (IEI) – L’espresso e il cappuccino italiano nonostante un mondo globalizzato rimangono il simbolo dell’italianità e la nostra missione è valorizzare sia la qualità in tazza sia quanti lavorano ogni giorno dietro il banco per ottenerla”.



Chi è il miglior barista italiano e quali le ricette per i migliori espresso italiano e cappuccino d’Italia. Nico Bregolin gestisce a Rovigo da 19 anni il bar Baribal: “E’ il locale che sognavo di aprire da sempre – ha raccontato Bregolin – Qualche anno fa è nato un vero e proprio amore nei confronti del caffè, ora voglio solo continuare a crescere in questo settore così bello e sempre in evoluzione”. I prodotti presentati in gara hanno rispecchiato i parametri di qualità dell’Istituto Espresso Italiano (IEI): per l’espresso una tazzina con circa 25 millilitri di caffè ornato da una crema consistente e di finissima tessitura, di color nocciola, una bevanda sciropposa con aromi intensi e ricchi di note di fiori, frutta, cioccolato e pan tostato. Per il cappuccino una crema finissima e lucida, con e con un perfetto bilanciamento di aromi del latte e del caffè.



L’Espresso Italiano Champion. Espresso Italiano Champion è da diversi anni l’unica gara tra baristi completamente focalizzata sui simboli della caffetteria italiana: espresso e cappuccino. Negli anni ha coinvolto centinaia di professionisti da una decina di paesi, sia quelli con una lunga tradizione nel caffè sia i cosiddetti nuovi mercati. La gara è aperta a tutti e si svolge con un meccanismo di selezione locale per arrivare alle semifinali e alle finali nazionali e internazionali.



IEI Connect 2022: un confronto a tutto tondo tra i protagonisti del settore. Le finalissime dell’Espresso Italiano Champion si sono svolte in concomitanza con IEI Connect, l’evento che ha visto riunirsi a Milano il 30 novembre e il 1° dicembre le aziende dell’Istituto Espresso Italiano (IEI). Due giorni dedicati a diversi aspetti: la gara baristi Espresso Italiano Champion appunto, le nuove certificazioni Premium, il futuro visto dai giovani professionisti di IEI Next. Nei due giorni sono state presentate come detto le due nuove certificazioni Premium, a cui hanno aderito già alcune aziende IEI che affronteranno il percorso di validazione dei propri prodotti proprio a dicembre. IEI Premium nasce come naturale espansione della storica certificazione dell’espresso italiano, con l’obiettivo di valorizzare i prodotti, miscele e a e attrezzature, che hanno performance addirittura superiori e validate tramite analisi sensoriale, prove chimiche e prove tecniche.

A IEI Connect 2022 si è svolto anche il primo talk pubblico con protagonisti alcuni rappresentanti dello IEI Next, il gruppo che riunisce i professionisti under-30 delle aziende IEI, nato con l’idea di supportare IEI nel coltivare una visione dinamica del futuro.



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02/12/2022, 13:21
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Espresso italiano: nasce il marchio “Premium” per i caffè top di gamma



Il marchio già assegnato a due miscele, così l’Istituto Espresso Italiano lancia una certificazione che detta nuovi standard di qualità sul mercato



Arrivano le prime miscele Premium dell’Istituto Espresso Italiano (IEI). Sono Miscela Masini di Essse Caffè e Action di Caffè Milani i primi due prodotti a essere insigniti della nuova qualifica rilasciata da IEI.

Entrambe le miscele sono state sottoposte a un duplice controllo. Dapprima una prova sensoriale condotta secondo il metodo dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac) da un gruppo di assaggiatori specializzati. Successivamente un’analisi chimica per verificare la loro qualità in termini di molecole aromatiche.

L’analisi sensoriale è stata affidata a un gruppo di Super Taster, professionisti che hanno ricevuto una formazione avanzata per individuare con maggiore precisione le caratteristiche sensoriali del caffè. La formazione è avvenuta internamente a IEI grazie al supporto dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè e ha riguardato la psicologia, la linguistica e la fisiologia intervenendo su sette delle tredici variabili che portano dallo stimolo alla risposta nel processo della percezione: attenzione, esperienza, personalità, memoria, linguaggio, emotività e immaginazione. Le miscele in esame hanno superato la soglia degli 85 punti previsti dal disciplinare IEI.

L’analisi chimica è stata effettuata in un laboratorio indipendente per l’individuazione delle molecole responsabili dei difetti più gravi in un caffè: geosmina, tricloranisolo e tetracloroanisolo. Queste molecole sono alla base di odori come terra, muffa, riato e fenolico, nonché spesso presenti in caffè molto amari e con una forte astringenza. In entrambe le miscele in esame, le analisi effettuate in laboratorio non hanno rilevato la presenza di queste molecole.

“Con l’assegnazione della qualifica di Premium a Miscela Masini di Essse Caffè e ad Action Espresso Bio di Caffè Milani abbiamo concretizzato un percorso di tre anni che non ha al momento eguali sul mercato – ha commentato Luigi Morello, presidente IEI – Infatti siamo andati al di là della valutazione sensoriale per cercare un’ulteriore conferma nell’analisi chimica, arrivando quindi a una sintesi dei due approcci. L’obiettivo è sottolineare che il caffè conosce diversi livelli di qualità e quindi andare a rendere maggiormente riconoscibili i prodotti top di gamma. Si tratta quindi di un nuovo approccio scientifico che dà maggiore garanzia di qualità ai clienti al bar”.

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“Gli stili dell’espresso italiano” a Sigep

ecco gli appuntamenti dell’Istituto Espresso Italiano a Rimini



Si parlerà di espresso italiano a Sigep e lo si farà grazie ad alcuni appuntamenti promossi dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) con i seminari sensoriali "Gli stili dell'espresso italiano", eventi divulgativi per il pubblico organizzati presso gli stand delle aziende IEI che saranno in fiera. I seminari sono tenuti da uno specialista sensoriale con una durata di circa 45 minuti, consistono nell'assaggio di uno o due diversi espressi con il metodo dell'Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac).



23 gennaio
Essse Caffè S.p.a. A1-41 11:00-11:45
Gruppo Cimbali S.p.a. D1-80 15-14:00
Mokador S.r.l. C3-148/149 14:30-15:15



24 gennaio

DGM Caffè S.r.l. A1-46, 11:30-12:15
Gruppo Cimbali S.p.a. D1-80 13:15-14:00
Costadoro S.p.a. D3-1, 15:00-15:45



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Espresso italiano: il marchio “Premium” anche per le macchine per caffe’

Il marchio, già assegnato a due miscele, interessa da oggi anche un’altra produzione tutta italiana: le macchine per caffè espresso. Così l’Istituto Espresso Italiano (IEI) promuove la qualità della filiera dell’espresso con una certificazione che detta nuovi standard di qualità sul mercato

Cimbali M200, Faemina e Rancilio Specialty RS1 sono le prime macchine per espresso che possono vantare il marchio Premium dell’Istituto Espresso Italiano (IEI). Si è concluso infatti per questi modelli l’iter di prova previsto dal protocollo specifico per le attrezzature top di gamma.

“Si tratta di una serie di prove che verificano la capacità della macchina per espresso di lavorare in condizioni di stress, esattamente come succede in un bar alto vendente nelle ore di punta – ha spiegato Luigi Morello, presidente IEI – Questo nuovo livello di valutazione della qualità delle macchine per espresso integra quello già previsto dalla nostra certificazione con l’obiettivo di evidenziare le attrezzature più performanti. Con questo nuovo approccio scientifico vogliamo soprattutto supportare la qualità del bar per i clienti finali”.

Le macchine sono state sottoposte a test sulla costanza della temperatura di estrazione, test sulla pre-infusione e test sulla produzione di vapore. Successivamente a queste prove tecniche è stato effettuato uno stress test sensoriale. Le macchine hanno prodotto diverse decine di espressi in un tempo ridotto e una parte di questi sono stati serviti a intervalli regolari a un gruppo di giudici sensoriali con la qualifica Super Taster rilasciata dall’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac). I risultati sono stati elaborati e validati staticamente per ottenere dei profili sensoriali di cui si è verificata la conformità al profilo ufficiale IEI.

Le macchine per espresso Premium appena qualificate vanno ora a integrare il portafoglio dei prodotti Premium in cui sono già presenti due miscele. In entrambi gli ambiti IEI continuerà a proporre il marchio Premium per evidenziare i prodotti top di gamma delle proprie aziende e garantire una qualità ancora più elevata al cliente al bar.

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Caffè: è “Made in Italy” la prima confezione testata per la migliore conservazione delle miscele

Un test scientifico condotto da IEI fa volare il packaging di Packstyle fino in Corea e la fragranza del suo aroma rimane ottimale

Packstyle e IEI, l’Istituto Espresso Italiano, per la prima volta sottopongono il packaging flessibile contenente caffè, ad un test scientifico volto a dimostrare la capacità di conservazione della confezione, anche in situazioni di stress.

Già in precedenza il packaging flessibile di Packstyle era stato sottoposto a dei test tecnici, in dettaglio lo IEI aveva utilizzato il test Trialtest, basato sulla valutazione di descrittori oggettivi e edonici secondo la metodologia utilizzata dall’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac).

In questo caso, il packaging flessibile Packstyle di carta e alluminio munito di valvola contenente caffè 100% arabica, era stato sottoposto ad un invecchiamento accelerato e poi inserito all’interno di forni ventilati a diverse temperature, partendo da 30° fino a 70°C. L’attenta valutazione da parte di IEI aveva disposto che il caffè ottenuto dalle confezioni sottoposte a stress termico, rispondeva agli standard stabiliti, approvando a pieno il packaging di Packstyle.

Packstyle ha voluto sottoporre il proprio packaging ad un ulteriore test. Sempre affidandosi alle valutazioni sensoriali del Trialtest, Packstyle e IEI hanno voluto analizzare il contenuto delle confezioni di caffè in due situazioni diverse. Il campione, questa volta, era costituito dallo stesso caffè, una miscela pregiata e molto delicata, soggetta a variazioni se non conservata correttamente. Si tratta di una miscela 100% arabica, costituita da Brasile naturale, Brasile semilavato, Centro America e Etiopia lavati. Si è scelto di conservare 250gr di caffè in tre diverse tipologie di buste: doypack nella classica struttura triplice in alluminio, doypack in carta alluminio e nel nuovo materiale riciclabile “PP-based barrier metalized” (con funzione di barriera alla luce).

Una parte del campione è rimasta in magazzino in Italia, mentre l’altra è stata spedita su un volo verso Seoul (Sud Korea) da dove poi è ritornata in Italia. L’analisi dei diversi fattori oggettivi e edonistici ha rilevato che entrambi i campioni sono risultati conformi e attendibili al profilo IEI. Non sono state quindi rilevate differenze nei profili sensoriali dei caffè ottenuti dalla miscela sottoposta allo stress e da quella rimasta in magazzino.

Alla luce dei risultati positivi dei due diversi test, Packstyle può fregiarsi del marchio “Approved by IEI”, garantendo un packaging ottimale per la corretta conservazione del caffè, anche in situazioni di stress.

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Certo è anche un tramite per raccontare le diverse miscele e la possibilità quindi di cambiare anche il consumo di espresso at home. Non un limite dunque per le aziende, ma un modo per vendere anche più prodotto per il consumo domestico. “La nostra idea di dare vita a questo concept è nata proprio dall’esigenza di voler incontrare direttamente il consumatore finale per poter comunicare con lui spiegando il prodotto, e capire le sue impressioni ed esigenze. Per i nostri gestori e baristi tutti i giorni dietro al bancone sono una sfida e un’occasione in cui poter raccontare il caffè, illustrare la sua filiera e far percepire le differenze e le similitudini tra le varie origini” racconta Elisabetta Milani, dell’omonima azienda che ha aperto il primo “Caffè&Caffè” negli anni ’90 e che oggi in Italia ha ne ha sette. Il flagship store contribuisce sicuramente alla diffusione della Cultura del Caffè, “perché lo fa direttamente con propri adepti formati e preparati. Non esistono attività particolari, si va dalla cultura del prodotto alla formazione, dal semplice caffè espresso agli specialty in modalità brewing”, aggiunge il presidente di Costadoro, Giulio Trombetta che ha ideato per l’azienda il format Costadoro Social Coffee.



Il flagship store deve essere anche un luogo senza tempi di fruizione. Attraverso la Bottega del caffè DERSUT abbiamo la possibilità di avere un contatto diretto col cliente finale, di capire le sue esigenze, di sapere cosa gli piace di più e cosa meno, di miglioraci e soprattutto di diventare il luogo fuori casa che ci fa sentire come a casa”. Questa è la visione di Giulia Caballini di Sassoferrato, marketing manager di Dersut Caffè che ha oltre 120 punti a marchio e di recente ha dato vita al restyling del progetto Botteghe 2.0. Infine il Flagship store rappresenta un importante sbocco professionali per figure preparate. Il settore infatti è in cerca di giovani soggetti non per forza altamente formati, ma aperti alla formazione. Curiosità, passione, voglia di comunicare sono infatti i requisiti richiesti dalle aziende IEI per il personale che dovrà poi accogliere i consumatori in quelli che si possono definire "i bar del futuro".

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IEI Connect: il 5 maggio a Milano il mondo dell’espresso italiano in una giornata a confronto sui temi della sostenibilità

Il 28 aprile (on line) una anticipazione della giornata.

Alle ore 11 andrà in scena “IEI Connect Preview”

L’Istituto Espresso Italiano (IEI) torna come ogni anno con un momento di confronto sull’espresso italiano con i principali attori della filiera. Il tema scelto per questa giornata sarà quello della sostenibilità, che verrà affrontata in modo concreto con casi reali e suggerimenti per la piccola media impresa, tipica della filiera

Si svolgerà venerdì 5 maggio, nella sede di Advant NCTM di Milano, l’edizione 2023 di IEI Connect, l’appuntamento promosso dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) per approfondire e mettere a confronto i principali attori della filiera dell’espresso. Il tema di questa giornata sarà la sostenibilità nel settore. Un’occasione pensata per il coffee business italiano per confrontarsi con la valutazione e la scelta di pratiche che lo rendano più sostenibile in termini economici, ambientali e sociali. “Siamo nati come società benefit, perseguiamo gli obiettivi di sostenibilità e nell’ambito dell’Agenda ONU 2030, siamo concentrati in 3 aree di interesse: PEOPLE – PLANET – PARTNERSHIP e tutti i soci IEI hanno la volontà e l’orgoglio di comunicare ai consumatore e a tutti gli stakeholder l’impegno profuso e pertanto questa giornata è aperta a tutti gli attori della filiera del caffè italiana attenti e sensibili ai temi della sostenibilità - spiega Luigi Morello, presidente IEI - il percorso è lungo e non c’è un arrivo, l’obiettivo è tendere al miglioramento continuo, misurandosi costantemente con trasparenza. L’incontro del 5 maggio rappresenta quindi un punto di partenza per una riflessione che coinvolga il maggior numero possibile di aziende del settore”.

La sostenibilità al centro del confronto di IEI Connect. Ospitato come detto presso la sede di Advant NCTM (in Via Agnello 12), l’incontro vedrà coinvolti diversi relatori di diversi ambiti con l’obiettivo di portare contributi, esempi, casi di sostenibilità. Sul tavolo del confronto numerose esperienze che faranno percorrere in maniera trasversale il tema della giornata: dal punto di vista universitario un approccio all’utilità per le torrefazioni italiane di sfruttare il valore della sostenibilità; poi numerosi i casi aziendali per evidenziare la circolarità dell’economia fino ad arrivare a parlare delle sfide future, passando anche per l’energia, l’acqua e un caso internazionale. E l’evento è organizzato e sostenuto dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) per le proprie aziende aderenti, ma aperto alla stampa e ad altre aziende del settore e non che desidereranno mettersi in gioco su questo tema così rilevante. Durante l’evento oltre al punto di vista dei relatori, sarà possibile anche ascoltare quello dei giovani professionisti di IEI Next, il gruppo dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) che esprime il punto di vista della nuova generazione sul coffee business che nella sessione pomeridiana affronterà la tematica con alcuni dei suoi interlocutori.

La IEI Connect Preview, il 28 aprile. Per lanciare la giornata il 28 aprile, alle ore 11, da remoto, sarà possibile assistere a un assaggio dei temi con ampia panoramica portata dal contributo di IEI con la presenza dei vertici dell’associazione e di alcuni ospiti. L’incontro sarà aperto alla stampa e ai soci, oltre che a chi vorrà accreditarsi per partecipare.

Per partecipare all’evento del 5 maggio (con possibilità di farlo anche da remoto, sempre su richiesta) è necessario contattare la segreteria IEI (giulia.spinoni@iei.coffee). In allegato il programma dettagliato

L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 37 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.iei.coffee.

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