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Istituto di Tutela Grappa del Trentino 
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L’Istituto di Tutela Grappa del Trentino sarà presente a Verona con tutte le etichette

Grappa del Trentino: a Vinitaly l’Istituto porta le nuove annate

I Cocktail a base di grappa a fare da sfondo al prossimo Vinitaly per la grappa per eccellenza che si presenta ancora nello spazio in partnership con il Consorzio Vini del Trentino. Uno stand compatto che ospiterà la totalità delle etichette trentine in degustazione



Pad. 3 (Trentino) Stand D1, sono le coordinate per trovare l’Istituto Tutela Grappa del Trentino e scoprire i gioielli della distillazione italiana in uno spazio che ospiterà la totalità delle etichette dei soci che hanno fornito una grappa giovane e una invecchiata. L’ampio e suggestivo spazio, ampiamente visibile grazie alla posizione all’ingresso del padiglione Trentino, sarà ancora in condivisione con lo stand del Consorzio Vini del Trentino che da due anni ha stretto una partnership con l’Istituto per la promozione. «Porteremo tutti i nostri prodotti, le nuove annate, ma soprattutto con un messaggio ai più giovani, grazie alla presenza di barman che realizzeranno cocktail a base di grappa del Trentino», spiega il presidente dell’Istituto, Alessandro Marzadro.

A Vinitaly si potranno inoltre scoprire le ultime annate in commercio. Nell’aria dell’Istituto sarà possibile anche per i neofiti e gli appassionati avvicinarsi alla grappa di qualità attraverso degustazioni guidate e dei veri e propri “mini corsi” di degustazione accompagnati da esperti degustatori. Inoltre, tutti i giorni, il barman trentino Marco Botto spiegherà i segreti della miscelazione territoriale, ovvero come ottenere e proporre cocktail storici utilizzando materie prime locali, le tecniche corrette di preparazione, i segreti per valorizzarli.

“Taste Trentino”, un brindisi con degustazione di una selezione di eccellenze enogastronomiche del territorio. L’appuntamento è per lunedì 7 aprile, ore 12.30, presso lo stand delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino a Vinitaly, nel Padiglione 3 – F2. L’iniziativa è promossa in collaborazione con Consorzio Vini del Trentino.

L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 24 soci che rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 130 mila quintali di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.

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02/04/2025, 19:04
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L’Istituto Tutela Grappa del Trentino fa il punto della situazione dell’annata in corso

Grappa del Trentino: al via la magia degli alambicchi accesi

Qualità e quantità buone, con l’inizio della vendemmia in Trentino si accendono gli alambicchi per la distillazione delle bucce. La varietà, valle per valle, farà la differenza finale.

Marzadro (presidente Istituto): «Cura e attenzione della materia prima ciò che fa la differenza»

Le distillerie in funzione: occasione per visitare il Trentino potendo godere di un evento unico

Una annata all’insegna delle peculiarità varietali, quella che si prospetta per la Grappa del Trentino IG, da settembre in produzione con le bucce da uve a bacca bianca e rossa appena raccolte nei vigneti delle varie valli della provincia. Una annata vitivinicola con produzioni in discreta quantità e con qualità delle uve buona e di conseguenza bucce fresche e ricche di profumi pronte a dare grandi risultati anche nel prodotto per eccellenza del Trentino, la Grappa, tutelata e controllata dall’Istituto Tutela Grappa del Trentino. «Dal punto di vista agronomico è stata un’annata particolare come sappiamo, ma nonostante le paure vissute in luglio e agosto possiamo dire che al momento della raccolta le varietà autoctone utilizzate anche per la distillazione della nostra grappa si sono presentate con una buona qualità in generale – spiega il presidente dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, Alessandro Marzadro – come sempre poi il grande lavoro di collaborazione tra viticoltori trentini e produttori di grappa ha ancora una volta permesso di avere delle ottime bucce da distillare in maniera rapida e sapiente come da tradizione dei distillatori Trentini e alla fine il risultato esalterà le singole varietà del nostro territorio».

L’annata che verrà. Quantità nella norma, bucce di grande qualità, starà ora al lavoro del mastro distillatore gestire profumi e finezza e trovare il punto di equilibrio della grappa finale. «Le grappe da bacca bianca saranno sicuramente molto profumate, aromatiche», ancora Marzadro « ma anche con i rossi derivati da un’annata di clima favorevole potremo ottenere ottime basi, anche per l’invecchiamento, dalla Nosiola al Teroldego, passando per Muller o Moscato, potremo raccontare il nostro territorio attraverso le sue valli, ognuna rappresentata da un vitigno, cura e attenzione della buccia, dal viticoltore alla distilleria, sono il valore aggiunto in Trentino e l’Istituto in questo senso è da oltre cinquanta anni a garanzia di questo». Insomma, i presupposti per un’ottima annata ci sono in quanto la maggior parte delle uve presentavano una buona maturazione e una giusta acidità. Poi la tecnica di fermentazione e il giusto tempo di conservazione e ancora una volta la mano del distillatore saranno fondamentali per dare lo slancio finale al prodotto.

Distillerie in funzione: un evento unico da godere nel periodo autunnale. In Trentino è uno degli appuntamenti più importanti a livello produttivo, quello della distillazione e ormai la maggior parte delle distillerie è aperta al pubblico. Vedere da vicino un alambicco acceso è una occasione limitata al periodo che va da settembre a novembre. I profumi, il calore dei vapori e l’atmosfera che si vive nelle distillerie è quindi diventata una vera e propria occasione per scegliere il Trentino in questo periodo dell’anno. Il racconto dei mastri distillatori aiuta inoltre a comprendere ancora meglio l’eccezionalità e il valore delle grappe del trentino. Sul portale www.grappatrentina.it tutte le informazioni per raggiungere con facilità le distillerie.

Il KM 0 è la grande peculiarità delle grappe trentine. Gli alambicchi trentini si sono accesi velocemente pochi giorni dopo l’inizio della vendemmia così già a inizio settembre la distillazione era ben avviata e questo ha consentito di finire la distillazione per la grappa con il marchio del Tridente, quella “made in Trentino”, entro fine novembre, ovvero ben prima della scadenza prevista dal disciplinare. Il KM 0 previsto dall’Istituto, infatti, insieme all’obbligo di utilizzare bucce d’uva trentine ed entro il 31 dicembre per le grappe a marchio Grappa del Trentino, resta un sinonimo di unicità e qualità assoluta della grappa prodotta in questa provincia d’Italia, unico caso nel mondo.

L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta circa 30 soci che rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 130 mila quintali di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.

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16/09/2025, 16:36
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DOLO-VINI-MITI, VIAGGIO NELLA VERTICALITÀ

DELLE VALLI DI CEMBRA E FIEMME
TRA VINI EROICI, PAESAGGI E CULTURA





Dal 9 al 12 ottobre le valli di Cembra e di Fiemme tornano a essere protagoniste con la terza edizione di Dolo-Vini-Miti, il festival che celebra i vini verticali e la viticoltura eroica come espressione identitaria del territorio dolomitico promuovendo, al contempo, le opportunità di un turismo lento e autentico, al di fuori delle classiche rotte. E lo fa con un ricco calendario di esperienze che intreccia convegni, masterclass, trekking e spettacoli.



“Camminare e vivere in prima persona il territorio – spiega in conferenza stampa Vera Rossi, presidente dell’Associazione Turistica Valle di Cembra che, insieme con ApT Fiemme e Cembra, organizza l’evento – è sicuramente il modo più efficace per raccontare cosa si cela dentro ad ogni calice, ovvero la fatica e l’impegno che da generazioni i produttori portano avanti per realizzare grandi vini in un territorio così impervio e difficile”.



L’apertura è affidata, giovedì 9 ottobre, alla tavola rotonda “I Valori della Viticoltura Eroica: dove la vite sfida la montagna”, ospitata presso l’oratorio di Cembra e condotta dal sommelier e presentatore radio-televisivo Andrea Amadei. Un momento di dialogo tra produttori provenienti da territori simbolo e idealmente vicini alla Valle di Cembra che condividono un comune denominatore, ovvero la passione e la resilienza necessarie per coltivare la vite in contesti estremi, custodi di un patrimonio che si arricchisce di significati condivisi. Ospiti della serata Nicolas Bovard di Cave Mont Blanc, Valle d’Aosta; Isabella Pellizzatti Perego di ARPEPE, Valtellina; Giacomo Cappellini di Cantina Forlini Cappellini, Cinque Terre; Markus Prackwieser di Weingut Gump, Alto Adige; Nicola Zanotelli di Zanotelli Wines, Val di Cembra. Sul palco con loro Walter Webber, delegato CERVIM Trentino Alto Adige.



Il giorno successivo, venerdì 10 ottobre, la manifestazione entra nel vivo con un trekking verticale sul territorio di Faver tra i muretti a secco, con degustazione finale assieme ai produttori locali. Il pomeriggio è dedicato alla masterclass “Sorsi estremi di terre eroiche”, presso Corvée, che mette in dialogo le aree di viticoltura eroica coinvolte nel convegno di apertura grazie alla competenza del degustatore e divulgatore enoico Francesco Saverio Russo, tra i più autorevoli wine blogger italiani. La giornata si chiuderà in musica e suggestioni multisensoriali con la mozARTWINExperience, nuova produzione firmata da Miscele d’Aria Factory che propone una performance immersiva tra vino, Mozart e contaminazioni contemporanee, presso Villa Corniole.



Sabato 11 ottobre la giornata prende il via a Palazzo Maffei con “A colazione con l’autore”, un momento intimo tra letteratura e tradizioni contadine insieme a Michael Moser, autore del romanzo “Vite nei campi”, per poi cedere la scena a uno degli appuntamenti più attesi della manifestazione, il Wine Trekking Gourmet. Cinque chilometri tra i vigneti di Cembra nella loro affascinante veste autunnale, scanditi da soste gastronomiche curate da chef locali guidati dall’estro creativo dello stellato Alessandro Gilmozzi, per un percorso che unisce cammino, gusto e paesaggio.



Nel tardo pomeriggio, presso Cembra cantina di montagna, i sommelier Fabio Gobbi e Francesco Bonomi guideranno la masterclass interattiva “Vigna veritas”, inedito e coinvolgente format da loro ideato che prevede una degustazione alla cieca in cui i calici sono chiamati a raccontarsi senza il filtro delle etichette e i partecipanti a condividere le proprie percezioni in tempo reale attraverso lo smartphone da commentare insieme grazie a cloud e grafici generati automaticamente a partire dalle risposte raccolte. Protagonisti, blend di bianchi e audaci monotivitigni del territorio.



Anche il finale della serata punta a sorprendere con una proposta originale e fuori dagli schemi: “Spiriti in scena”: una cena spettacolo tra gli alambicchi della Distilleria Pilzer intervallata da sketch teatrali che raccontano “con il giusto spirito” l’affascinante mondo della grappa tra i gesti dei distillatori, le fasi produttive ma anche le storie di chi da generazioni custodisce questo sapere in val di Cembra. In collaborazione con l’Istituto Tutela Grappa del Trentino. “La grappa – spiega il Presidente Alessandro Marzadro – è legata a doppia mandata al Trentino e ancor più alla Valle di Cembra dove molte famiglie hanno una storia legata a questo distillato ed è importante poterla promuovere in maniera distintiva ed inedita attraverso eventi che sappiano andare oltre al calice per lasciare un segno indelebile in chi le vive”.



Chiusura dal sapore di montagna domenica 12 ottobre con il Trekking Dolo-Vini-Mitico al Passo di Lavazè: un’escursione guidata ammirando Pala di Santa, Latemar, Catinaccio e Sciliar, con sosta finale a Malga Varena per degustare i sapori autentici dei salumi e dei formaggi dei caseifici sociali di Fiemme, Predazzo e Moena abbinati ai profumati vini della Val di Cembra.



Info e prenotazioni www.visitvaldicembra.it

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17/09/2025, 18:18
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