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Istituto di Tutela Grappa del Trentino 
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Una analisi dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino ha messo in evidenza il dato
Grappa d’estate: le “istruzioni” per degustarla al meglio

Il consumo di grappa è cambiato molto negli ultimi anni: non solo uomini, ma anche donne e giovani hanno contribuito alla crescita di richieste. Promozione e guida a una corretta degustazione sono i punti di forza per ampliare la conoscenza a uno dei prodotti simboli

Chi ha detto che una buona grappa non si può bere anche d’estate? E’ quanto emerge da una analisi sui consumi che l’Istituto di Tutela Grappa del Trentino ha portato avanti per capire in che direzione vanno le tendenze dei consumatori del distillato italiano per eccellenza. Se la grappa fino ad oggi è stata sinonimo di bevanda da camino acceso in fredde giornate, i consumatori più attenti possono smentire la credenza e affermare che non soltanto si può bere grappa anche in estate, pur in una corretta maniera, ma addirittura c’è chi osa nel proporre cocktail a base di acquavite. «Ci sono tante sfumature e modalità di degustazione che fanno delle nostre grappe un prodotto per tutte le occasioni, anche in estate – afferma il presidente dell’Istituto, Mirko Scarabello – e non solo in montagna, oggi possiamo dire che i nostri distillati sono consumati in estate in tutto il Paese, grazie a una preparazione e conoscenza più accurate da parte del consumatore finale».

Grappa d’estate: il vademecum per il consumatore. Grappa con ghiaccio? Sbagliato. Il ghiaccio, quindi un’aggiunta di componente acquosa, rovinerebbe l’intensità, i profumi e il gusto del distillato. Tuttavia alcune grappe, soprattutto quelle più giovani, morbide e aromatiche, possono essere consumate nei mesi estivi ad una temperatura leggermente più fresca rispetto a quella ambiente. Questo permette di non far prevalere l’alcol, che con il caldo tende a farsi sentire in maniera preponderante, di mantenere i profumi del distillato e di goderne tutte le sue caratteristiche organolettiche. Ad avvalorare questa tesi anche l’indagine di mercato compiuta dall’istituto Talos-Am per conto dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, dalla quale si evince che se prima il consumo di grappa era soprattutto legato alla fine dei pasti come digestivo o “ammazza caffè”, oggi la grappa viene scelta anche per accompagnare conversazioni dopo cena o nei locali di tendenza e non necessariamente nei periodi invernali.

L’identikit del consumatore. Secondo i dati dell’Istituto, almeno il 30% degli italiani consumerebbe grappa in maniera regolare. Un dato importante e soprattutto con un grande potenziale visto che secondo lo studio oltre il 75% degli italiani conosce l’acquavite. In generale piace la tradizionale grappa bianca morbida, ma la tendenza degli ultimi anni ha fatto sì che anche le grappe invecchiate siano apprezzate da un gran numero sempre maggiore di consumatori. Non solo uomini, ma anche donne (sempre di più negli ultimi anni) e giovani che al posto dei soliti super alcolici cominciano ad apprezzare i distillati di qualità quali le grappe. Tra i motivi principali che spingono a bere grappa il gusto di questo prodotto, ma anche il retrogusto persistente delle grappe più invecchiate.

Il valore aggiunto del marchio Trentino Grappa. Territorio. Tempestività. Tradizione. Tutela. Sono le 4 “T” che sintetizzano la ricetta per una grappa di qualità. La ricetta è scritta nel disciplinare di produzione delle grappe marchiate con il Tridente. Si potrebbe dire l’unica “Docg” dei distillati in Italia. A garantire questa qualità è la messa in atto del disciplinare dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino.

L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è nato nel 1965 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 25 soci dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 10 mila ettanidri di grappa (circa il 10% del totale nazionale) vale a dire circa 4 milioni di bottiglie equivalenti (da 70 centilitri) distillando 15 mila tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve aromatiche (30% del totale), quella destinata all’invecchiamento (circa il 45%) e quella da vinacce miste (circa il 25% della produzione). Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino è calcolato intorno ai 15milioni di euro per l’imbottigliato e 2 milioni di euro per quanto riguarda la materia prima.

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17/07/2019, 15:48
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L’Istituto Tutela Grappa del Trentino fa il punto della situazione dell’annata in corso
Grappa del Trentino: alambicchi accesi per le vinacce della vendemmia 2019

Produzione in lieve calo rispetto allo scorso anno, nessun particolare problema in distilleria grazie alla qualità delle vinacce. La Grappa del Trentino, quella col tridente, si avvia verso un’ottima annata con grappe bianche profumate, rosse equilibrate, ottime le basi per le invecchiate

Il fenomeno: cresce la grappa “biologica” grazie all’incremento di vinacce da uve bio



Gli alambicchi del Trentino sono ufficialmente accesi. Con la vendemmia leggermente posticipata rispetto allo scorso anno, anche l’attività di distillazione nelle oltre venti distillerie dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino è cominciata e ormai da una ventina di giorni; giorno e notte si lavora per ottenere uno dei prodotti più rappresentativi d’Italia nel panorama dei distillati. L’Istituto di Tutela, il più longevo e il primo in Italia per il settore, fa il punto della situazione sull’annata in corso. «Come sempre un commento più specifico può essere fatto soltanto a fine lavoro, tuttavia la materia prima che sta arrivando in distilleria è di ottima qualità e fa presagire a una annata di grande livello per la grappa del Trentino – spiega il presidente dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, Mirko Scarabello – in questo momento siamo all’inizio del lavoro, anche se come noto il nostro disciplinare rispetto agli altri in Italia prevede la chiusura degli alambicchi entro il 31 dicembre, ma per novembre le vinacce trentine saranno senz’altro già distillate».

L’annata che verrà. Sarà leggermente in calo la produzione, di circa il 10-15% rispetto al 2018 quando invece si era avuto un importante incremento rispetto alla precedente, il 2017, annata in linea con quella di quest’anno. I presupposti per un’ottima annata ci sono in quanto si è verificata una acidità delle uve mediamente alta, fattore questo che determina la sanità e qualità delle vinacce in fase di fermentazione e conservazione e come sempre sarà la mano del distillatore a dare il plus che la grappa col Tridente riserva. Dopo circa due mesi dalla fine della distillazione la grappa si sarà “riarmonizzata” e a quel punto sarà possibile fare un bilancio organico. L’annata è particolarmente favorevole per le uve a bacca rossa, visto l’andamento climatico e il buon grado di maturazione raggiunto, ma anche nelle valli dove si vendemmiano in prevalenza vitigni a bacca bianca le rese sono buone e la qualità della vinaccia notevole, con profumi di grande livello. Rispetto agli anni precedenti è in continua crescita la disponibilità di vinaccia da uve biologiche che quindi daranno origine a grappa bio, un fenomeno questo dato soprattutto dalla conformità del territorio che prevede un clima che agevola questo tipo di coltivazione. Il KM 0 previsto dal disciplinare, insieme all’obbligo di utilizzare vinacce trentine ed entro il 31 dicembre per le grappe a marchio Grappa del Trentino, resta un sinonimo di unicità e qualità assoluta della grappa prodotta in questa provincia d’Italia, unico caso nel mondo.

L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 25 soci dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 130 mila quintali di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.


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01/10/2019, 15:22
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L’Istituto Tutela Grappa del Trentino al rinnovo delle cariche del CdA

Grappa del Trentino: Bruno Pilzer è il presidente dell’Istituto

Formazione, tutela e promozione del marchio di qualità, ecco le linee guida che la nuova Giunta seguirà per promuovere uno dei prodotti più storici del settore. L’Istituto di Tutela vede un consiglio all’insegna del rinnovamento. Alessandro Marzadro (Distillerie Marzadro) sarà Vicepresidente

Bruno Pilzer: «Un percorso importante già cominciato con la passata presidenza»

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03/08/2020, 13:33
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L’Istituto Tutela Grappa del Trentino spopola sui social con migliaia di followers ed eventi
Grappa del Trentino: sui social la promozione dell’Istituto

Dalla promozione istituzionale a quella pensata per il pubblico dei millennials: così un prodotto storico come la grappa del Trentino si avvicina ai nuovi canali di comunicazione

Martedì 25 maggio un webinar con il vincitore di Master Chef, Aquila, e altri influencer

Dalla degustazione tradizionale a quella on line, il passo è breve. L’Istituto Tutela Grappa del Trentino torna infatti sui social con uno degli eventi in programma. In particolare martedì 25 maggio alle ore 17, sul canale Instagram dell’Istituto @grappatrentinadoc, andrà in scena “La Grappa Trentina incontra gli influencer”. Tre distillatori si confronteranno con tre personalità di spicco del settore food and beverage. Un percorso, questo intrapreso dall’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, intrapreso durante l’anno della pandemia e ormai inarrestabile, con l’obiettivo di arrivare ai nuovi consumatori, raccontando un prodotto tradizionale con metodi innovativi e al passo con i tempi.

L’evento: ore 17 sul canale Instagram. Si tratta della prima degustazione 100% on line di Grappa Trentina che metterà a confronto distillatori e web influencers tramite una diretta che andrà sul canale Instagram dell’Istituto @grappatrentinadoc. All’incontro parteciperanno tre distillatori, nonché membri e soci dell’Istituto Tutela della Grappa del Trentino, Bruno Pilzer, Alessandro Marzadro e Rudy Zeni. Il loro compito sarà quello di coordinare l’incontro ed illustrare al pubblico di Instagram i prodotti e le loro caratteristiche. Da oltre 50 anni infatti, l’Istituto Tutela della Grappa del Trentino ha il compito di valorizzare, tutelare e promuovere la qualità nella produzione della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte e distillate in Trentino. Tali caratteristiche sono certificate dall’apposito Marchio del Tridente. Durante la degustazione online di Grappa Trentina verranno coinvolti tre Influencers, che avranno il compito di raccontare la propria esperienza, le proprie sensazioni, le proprie emozioni, trasmettendole al pubblico connesso. Si tratta nello specifico del vincitore dell’ultima edizione di Master Chef, Francesco Aquila, della wine influencer Sara Piovano e di Dennis Zoppi, bartender fomatore di fama internazionale.

L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 25 soci dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 13000 tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.


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21/05/2021, 17:04
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Una intensa settimana che si chiuderà a Cembra in occasione della Rassegna del Müller

Dalla Tv ai banchi di degustazione, la grappa del Trentino in cattedra

Edoardo Raspelli in giro per le valli della grappa per raccontare questo prodotto attraverso i suoi nuovi canali di comunicazione. Intanto in programma a Cembra degustazioni e seminari, sabato 31 luglio la sera un cocktail speciale a base di grappe del Trentino



Una settimana intensa per la promozione della grappa del Trentino, quella che si sta avviando alla conclusione. L’Istituto Tutela Grappa del Trentino ha infatti ospitato da lunedì la troupe di Edoardo Raspelli, il giornalista di riferimento per l’enogastronomia in Italia, che ha girato per la Valle di Cembra, Vallagarina e Valle dei Laghi alla scoperta di aneddoti per raccontare la grappa al suo pubblico. Inoltre l’Istituto Tutela Grappa del Trentino sarà protagonista della rassegna del Müller Thurgau in programma fino a domenica 1 agosto. «Non ci fermiamo nella promozione delle nostre eccellenze – spiega il presidente dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino – durante la pandemia abbiamo cercato di inventare nuovi eventi a distanza e adesso con la possibile riapertura siamo tornati sul campo per far conoscere dal vivo i nostri prodotti».

La rassegna del Müller Thurgau. Dal 29 luglio al 1 agosto torna la manifestazione nata per valorizzare il Müller Thurgau e il territorio della Valle di Cembra, culla della viticoltura eroica trentina con le sue straordinarie pendenze e gli oltre 700 km di muretti a secco. In programma, degustazioni libere e guidate dentro e fuori Palazzo Maffei degli oltre 60 vini in rassegna, momenti di approfondimento, “taste show” presso il nuovo spazio Fuori di Taste, visite nelle cantine e distillerie del territorio, trekking e biciclettate tra i vigneti, una cena sotto le stelle lungo il viale di Cembra e molto altro, tra cui la possibilità di vedere i terrazzamenti vitati della valle dall’alto a bordo di un elicottero. Anche l’Istituto Tutela Grappa del Trentino sarà protagonista di alcuni momenti. In particolare sabato 31 luglio è prevista la degustazione di un originale cocktail a base di grappa di Müller Thurgau, preparato dagli esperti della Fucina del Bere di Isola della Scala (Vr).

L’Italia che mi piace, in viaggio con Raspelli. Come un vero e proprio giro d’Italia della gola quello de L’ITALIA CHE MI PIACE-IN VIAGGIO CON RASPELLI, sarà il programma televisivo che gli spettatori vedranno a settembre su Canale Italia, Sky, Canale Europa, Amazon Fire, TV PLUS di Samsung. Dopo caviale e storioni, marrons glacè e canditi, formaggi di soli latti piemontesi, stalle piacentine con vacche campionesse, il giro di Edoardo Raspelli è proseguito alla scoperta delle grappe prodotte dai soci dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino. In particolare nelle tre valli il giornalista ha scoperto la tradizione, ma anche l’innovazione con il passaggio alle giovani generazioni e la figura della donna sempre più presente nel mondo della grappa.



L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 26 soci dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 13000 tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.

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30/07/2021, 12:35
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L’Istituto di Tutela Grappa del Trentino sarà presente al Vinitaly di Verona con tutte le etichette

Grappa del Trentino: a Vinitaly nuovo stand per l’Istituto di Tutela

Nuovo look e posizione a Vinitaly per la grappa per eccellenza che si presenta per la prima volta in partnership con il Consorzio Vini del Trentino. Un nuovo stand compatto che ospiterà la totalità delle etichette trentine in degustazione, oltre a produttori in presenza



Vinitaly nuovo, look nuovo. Pad. 3 (Trentino) Stand D1, sono le nuove coordinate per trovare l’Istituto Tutela Grappa del Trentino e scoprire i gioielli della distillazione storica in uno spazio che ospiterà la totalità delle etichette dei soci che hanno fornito una grappa giovane e una invecchiata. La verà novità che si noterà nello spazio, ampiamente visibile grazie alla posizione all’ingresso del padiglione Trentino, sarà la condivisione con lo stand del Consorzio Vini del Trentino che da qualche mese ha stretto una partnership con l’Istituto per la promozione. «Un riposizionamento in tutti i sensi, anche di spazio, per la grappa del Trentino a Vinitaly che, grazie alla nuova collaborazione con il Consorzio Vini del Trentino, si presenta ancora più compatta – spiega il presidente dell’Istituto, Bruno Pilzer – e in occasione del ritorno a Vinitaly punteremo a raccontare i nostri prodotti della tradizione in chiave moderna, con uno sguardo ai nuovi consumatori che già cominciano ad affacciarsi alla realtà della distilleria».

A Vinitaly si potranno inoltre scoprire le ultime annate in commercio. Nell’aria dell’Istituto sarà possibile anche per i neofiti e gli appassionati avvicinarsi alla grappa di qualità attraverso degustazioni guidate e dei veri e propri “mini corsi” di degustazione accompagnati da esperti degustatori.

L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 25 soci dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 13000 tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.

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04/04/2022, 16:28
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L’Istituto di Tutela Grappa del Trentino sarà tra i partner del grande appuntamento dell’anno

Trento Film Festival: la grappa del Trentino protagonista

Tra cinema e libri dedicati alla montagna, dal 29 aprile all’8 maggio uno dei prodotti simbolo del Trentino, la grappa, sarà tra i protagonisti con attività collaterali e visite alle distillerie di uno dei festival del cinema più importanti d’Italia grazie alla partnership con l’Istituto di Tutela



La grappa del Trentino incontra cinema e letteratura. Ancora una volta infatti l’Istituto di Tutela Grappa del Trentino sarà tra i principali partner della settantesima edizione del Trento Film Festival, Montagne e culture. Una collaborazione questa che sta diventando storica tra le due realtà che incarnano in assoluto l’essenza del Trentino e lo spirito internazionale. Ogni giorno un desk di degustazione aperto a tutti i visitatori del Festival dove si alterneranno i protagonisti della grappa del Trentino per raccontare non solo il prodotto, ma anche la sua storia che passa da persone a valli del territorio. L’Istituto accompagna il Festival e ne condivide lo spirito, il Festival tutela la montagna l'Istituto tutela l'arte del distillare come patrimonio della montagna. «Una partnership di prestigio quella con la settantesima edizione del Festival che celebriamo anche noi con le nostre eccellenze – spiega il presidente dell’Istituto Tutela Grappa, Bruno Pilzer – i valori che rappresentano da sempre la montagna e il Trentino li si ritrovano tutti nella nostra grappa, a partire dalle materie prime che grazie proprio alla loro territorialità esprimono in bottiglia un pezzo di storia e di tradizione che ormai è attrattiva di migliaia di turisti ogni anno».

L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 25 soci dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 13000 tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa. La grappa del Trentino è anche un grande veicolo per il turismo del territorio. Grazie allo svilupparsi del cosiddetto “grappa turismo” e alla attenzione delle singole distillerie a questo segmento, ogni anno migliaia di visitatori entrano in almeno una distilleria portando in giro per il mondo il prodotto simbolo della provincia, la grappa appunto.

Il valore aggiunto del marchio Trentino Grappa. Territorio. Tempestività. Tradizione. Tutela. Sono le 4 “T” che sintetizzano la ricetta per una grappa di qualità. La ricetta è scritta nel disciplinare di produzione delle grappe marchiate con il Tridente. Si potrebbe dire l’unica “Docg” dei distillati in Italia. A garantire questa qualità è la messa in atto del disciplinare dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino.

L’anima del Trentino: ogni grappa ha la sua valle. La provincia di Trento, prevalentemente montuosa, vanta vinacce di grande pregio: l’acidità, normalmente elevata, le rende difficili prede di microrganismi dannosi, mentre le condizioni pedoclimatiche favoriscono in modo eccezionale la ricchezza in principi aromatici. Sotto questo profilo concorre in modo notevole anche la tipologia dei vitigni tra i quali spiccano quelli aromatici o semiaromatici: Moscato, Müller Thurgau, Traminer, Riesling, Silvaner e Nosiola. Le varietà sono distribuite in singoli territori che così come il vino diventano famosi per una tipologia di grappa.

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27/04/2022, 11:05
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Anche così si può bere anche in estate. L’Istituto Tutela Grappa del Trentino sottolinea l’evento

Grappa: per la prima volta nella lista mondiale dei cocktail

Il consumo di grappa è cambiato molto negli ultimi anni: i giovani hanno contribuito alla crescita dei consumi e anche la mixology ha cominciato ad apprezzarne la qualità per valorizzarla come ingrediente nei cocktail. Ve.N.To è il primo cocktail al mondo iscritto nelle ricette dell’IBA

Si chiama Ve.N.To. ed è il primo cocktail a base di grappa ad entrare nella prestigiosa lista degli IBA (la International Bartenders Associations). La ricetta è stata realizzata da Samuele Ambrosi (vice presidente Aibes) e Leonardo Veronesi. «La storia della grappa porta in sé aromi e sentori della tradizione, quindi l’idea di miscelarla e raccontare il territorio con un distillato che si presta così bene alla miscelazione è stato naturale», racconta Ambrosi che continua «la grappa è un distillato molto complesso, che in miscelazione non permette errori. Per valorizzarla al meglio nei cocktail occorre innanzitutto conoscere, gustare e analizzare con attenzione punti di forza e criticità di ogni singolo prodotto». Insomma la miscelazione come nuovo modo di far conoscere un prodotto della tradizione italiana, tra i distillati più apprezzati al mondo, anche al pubblico dei più giovani. «Sta cambiando il consumatore, ci stiamo avvicinando alla generazione Z ed è giusto raccontare la nostra storia anche attraverso nuovi metodi di avvicinamento a questi nostri futuri potenziali ambasciatori – spiegano dall’Istituto Tutela Grappa del Trentino – portare le nostre grappe anche lontano dal territorio d’origine è importante, per farlo tuttavia occorre affidarsi a professionisti che non solo sappiano gestire la grappa con le sue qualità e peculiarità, ma che allo stesso tempo sappiano raccontarne i valori».

Il Cocktail Ve.N.To: genesi di una rivoluzione nei consumi della grappa di qualità. Il nome del Vento è un acronimo di Veneto e Trentino, per rimarcare la territorialità del drink, che in queste regioni vede nascere tutti gli ingredienti. La Grappa del Trentino punta proprio sul suo territorio grazie al rigido disciplinare che prevede di distillare solo bucce trentine. Il drink ha avuto un successo inaspettato, soprattutto all’estero, dove blog e riviste segnalano i favori del pubblico rispetto al Vento. Il drink permette che la grappa sia bevuta anche da coloro che di solito non la bevono, questo concetto è molto importante. La ricetta ufficiale prevede 45 ml di grappa giovane, 22.5 ml di Succo fresco di limone del Garda, 15 ml di Honey mix (l’acqua può essere sostituita da infuso di camomilla), 15 ml di cordiale alla camomilla e 10ml di bianco d’uovo (facoltativo). La tecnica utilizzata è quella dello Shake&Strain. Il cocktail viene servito su un bicchiere tumbler e guarnita con scorza di limone ed acini di una bianca.


Oltre al cocktail, il vademecum per degustare la grappa anche in estate. Grappa con ghiaccio? Sbagliato. Il ghiaccio, quindi un’aggiunta di componente acquosa, rovinerebbe l’intensità, i profumi e il gusto del distillato. Tuttavia alcune grappe, soprattutto quelle più giovani, morbide e aromatiche, possono essere consumate nei mesi estivi ad una temperatura leggermente più fresca rispetto a quella ambiente. Questo permette di non far prevalere l’alcol, che con il caldo tende a farsi sentire in maniera preponderante, di mantenere i profumi del distillato e di goderne tutte le sue caratteristiche organolettiche. Ad avvalorare questa tesi anche l’indagine di mercato compiuta dall’istituto Talos-Am per conto dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, dalla quale si evince che se prima il consumo di grappa era soprattutto legato alla fine dei pasti come digestivo o “ammazza caffè”, oggi la grappa viene scelta anche per accompagnare conversazioni dopo cena o nei locali di tendenza e non necessariamente nei periodi invernali.

L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 25 soci dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 13000 tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.

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23/08/2022, 15:24
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Dall’8 all’11 dicembre la #trentinowinefest dedicata alla grappa trentina
LA MAGIA DE LA NOTTE DEGLI ALAMBICCHI ACCESI

Come si produce la grappa? Qual è la sua storia? Come è fatto e come funziona un alambicco? Sono tante le domande che ruotano intorno a questo prezioso distillato alle quali la Compagnia Koinè cerca di rispondere con un coinvolgente spettacolo itinerante tra le strade e le distillerie del caratteristico borgo di Santa Massenza (TN), capitale della grappa artigianale.

L’antica arte di trasformare la “povera” vinaccia in prezioso distillato. Questo il magico processo protagonista de La notte degli alambicchi accesi, speciale spettacolo teatrale itinerante organizzato dall’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent” con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino – nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest – e la collaborazione di Garda Dolomiti e Istituto Tutela Grappa del Trentino.

Un evento, quest’anno in programma da giovedì 8 a domenica 11 dicembre, diventato ormai una tradizione, a cui ogni anno accorrono centinaia di visitatori da tutta Italia che riempiono di allegria le stradine del piccolo borgo di Santa Massenza di Vallelaghi, detto anche la “piccola Nizza de Trent” per via del suo ridente passato di località turistica estiva amata soprattutto dai vicini abitanti di Trento e riconosciuta come “capitale della grappa artigianale”, visto che vanta la maggiore concentrazione in Italia di distillerie artigianali a conduzione familiare.

Ed è proprio in queste distillerie, prezioso patrimonio storico-culturale del borgo, che vanno in scena i diversi episodi dello spettacolo itinerante degli attori della compagnia teatrale Koinè, guidati dalla divertente voce narrante di Patrizio Roversi.

Sette le performance previste nell’arco di quattro giorni (2 al giorno l’8, il 9 e il 10 mentre una l’11 dicembre) in cui, di volta in volta, gli spettatori saranno divisi in 5 gruppi, dotati di radiocuffie e condotti all’interno delle cinque distillerie del paese: Distilleria Casimiro, Distilleria Francesco, Distilleria Giovanni Poli, Distilleria Giulio & Mauro e Maxentia.

Ad ogni tappa, ovviamente, anche una piccola degustazione, con assaggi delle varie versioni del distillato – tra cui la grappa di Nosiola, vitigno rappresentativo della Valle dei Laghi e unica varietà a bacca bianca autoctona della provincia, e quella di Vino Santo, vera chicca ottenuta dalle vinacce degli acini di Nosiola lasciati appassire fino a primavera – in abbinamento a dolci e specialità del territorio.

Un appuntamento che valorizza la grappa artigianale trentina e il suo rigido processo produttivo, protetto dal disciplinare dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino, che prevede l’utilizzo esclusivo di vinacce fresche locali e la tradizionale distillazione con il metodo “a bagnomaria” in alambicchi discontinui: un’arte tramandata di generazione in generazione, praticata da distillatori che utilizzano modeste quantità quando la vinaccia è ancora fresca e profumata e prediligono un riscaldamento uniforme, lento e continuo del contenuto, al fine di ottenere una migliore estrazione degli aromi.

Per maggiori dettagli è possibile visitare www.gardatrentino.it/NotteAlambicchi e Pagina Facebook La notte degli alambicchi accesi oppure scrivere a turbineealambicchi@libero.it

Per rimanere aggiornati su tutte le #trentinowinefest e le attività della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino: www.tastetrentino.it/trentinowinefest

La notte degli alambicchi accesi

La notte degli alambicchi accesi è un progetto organizzato dall’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent” con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino – nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest – e la collaborazione di Garda Dolomiti, Istituto Tutela Grappa del Trentino e Comune di Vallelaghi,.

www.gardatrentino.it/NotteAlambicchi e Pagina Facebook La notte degli alambicchi accesi

La grappa del Trentino

La grappa del Trentino nasce da una tradizione familiare centenaria che si è tramandata di padre in figlio. La sua produzione caratterizza fortemente tutto il territorio trentino: ogni zona della provincia, infatti, si contraddistingue per microclimi particolari che si prestano come habitat naturali per vari tipi di vite. E così, come il vino, anche la grappa si connota in base alla valle di provenienza: la Valle di Cembra è specializzata nella produzione di grappa di Müller Thurgau, la Piana Rotaliana in quella di Teroldego, la Valle dei Laghi - e, in particolare Santa Massenza - in quella di Nosiola, la Vallagarina in quella di Marzemino.

Le aziende, tutte di dimensioni medio-piccole e a conduzione familiare, lavorano esclusivamente vinaccia freschissima, in modeste quantità, per garantire qualità, profumi ed eleganza al prodotto finito, e la distillano secondo il tradizionale metodo "a bagnomaria" all'interno degli alambicchi di rame, che riscaldano il contenuto in modo graduale e uniforme, al fine di garantire l'estrazione degli aromi. Nel corso dell'operazione, i mastri distillatori separano l'essenza in testa, coda e cuore, eliminando le prime due e mantenendo solo quest'ultima, che rappresenta il meglio della produzione.

Per salvaguardare tali tecniche di produzione, valorizzare il prodotto e promuoverlo, nel 1969 è nato l'Istituto Tutela Grappa del Trentino, che impone regole di autodisciplina e controlli severi, a garanzia di una indiscutibile qualità, certificata anche da organi esterni, come la Fondazione Mach, Istituto Agrario di San Michele all'Adige, che si occupa delle analisi di laboratorio, e dalla Camera di Commercio di Trento, presso la quale è operativa una Commissione per l'esame organolettico che ne controlla limpidezza, armonia dei profumi, morbidezza e tipicità del gusto.

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29/11/2022, 20:07
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Quattro giorni per scoprire il prodotto di punta del territorio alla Casa del Cibo

#GrappaTrentinaLovers: dal 17 al 20 febbraio a Palazzo Scopoli di Tonadico (Tn) il grande evento per gli appassionati

Promosso dalla Strada dei Formaggi delle Dolomiti in collaborazione con l’Istituto Tutela Grappa del Trentino, dagli abbinamenti alle degustazioni guidate da esperti e produttori. Sabato 18 dalle 17 aperitivo con cocktails a base di grappa



Quale momento migliore per gustare una buona grappa se non un pomeriggio d’inverno, dopo una bella sciata o una candida passeggiata? Nasce da questo presupposto la prima edizione di #GrappaTrentinaLovers, il primo appuntamento dedicato alla Grappa Trentina in programma dal 17 al 20 febbraio a Palazzo Scopoli (la Casa del Cibo) di Tonadico, nel cuore della Valle di Primiero. Promosso dalla Strada dei Formaggi delle Dolomiti in stretta collaborazione con l’Istituto Tutela Grappa del Trentino, l’evento mira a far crescere la conoscenza della grappa col Tridente nei tanti turisti che in questo periodo sono in valle per le attività invernali. Una occasione unica per conoscere storia, qualità e tradizione racchiuse nella grappa trentina. “Una iniziativa pensata per i cosiddetti “grappa lovers”, ma anche per i neofiti della materia – spiega il presidente dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino, Bruno Pilzer – perché poter formare alla degustazione i nostri consumatori è uno degli obiettivi del nostro Istituto, insieme a raccontare tutte quelle caratteristiche, a partire dal disciplinare di produzione, che rendono unica la nostra grappa”.

Le attività in programma nei quattro giorni. Insieme ad un esperto dell’Istituto Tutela della Grappa Trentina, i partecipanti avranno la possibilità di spaziare tra le tante etichette che riportano il marchio del Tridente, per assaporare la vera e autentica grappa 100% made in Trentino, dalle bucce dell’uva alla mano dei distillatori. I prodotti saranno accostati anche ad alcune eccellenze alimentari del territorio come i crostoli trentini, cioccolato e biscotti artigianali della Pasticceria Lucian, ma anche alla base di un intrigante mixage per un aperitivo con cocktail a base di grappa abbinato al sushi trentino. Ad aprire il programma dei quattro giorni sarà la food blogger Silvia Colletto con una cooking class sulle ricette del Carnevale che avranno il distillato trentino tra gli ingredienti, mentre in chiusura una masterclass che vede un matrimonio di profumi e aromi tra la grappa trentina e i formaggi del Caseificio di Primiero. Inoltre sabato e domenica attività anche per i più piccoli con fate ed elfi che impegneranno i bambini al seguito degli appassionati a creare una maschera di carnevale con materie prime provenienti dal bosco. Sul portale http://www.tastetrentino.it/grappatrentinalovers sarà possibile consultare il programma e trovare tutte le informazioni giorno per giorno.

L’Istituto Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 25 soci dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 13000 tonnellate di buccia d’uva. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.

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10/02/2023, 13:41
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