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Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

22/11/2022, 15:40

Rapporto Ismea-Qualivita 2022: Dop Economy "sovrana", record da 19,1 miliardi nel 2021
Presentato il XX Rapporto ISMEA - Qualivita, l'indagine annuale che analizza i valori economici e produttivi della qualità delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP IGP STG.

È molto più di una semplice ripresa della Dop economy italiana quella descritta dai dati del XX Rapporto ISMEA-Qualivita: dopo un 2020 segnato dalla pandemia, nel quale il settore aveva comunque mostrato una buona capacità di tenuta e continuità produttiva, il comparto del cibo e del vino DOP IGP nel 2021 raggiunge un valore complessivo alla produzione pari a 19,1 miliardi di euro (+16,1% su base annua) e un export da 10,7 miliardi di euro (+12,8%). Sono risultati record che portano a quota 21% il contributo del comparto DOP IGP al fatturato complessivo del settore agroalimentare nazionale, un quadro che delinea una grande forza propulsiva da parte delle filiere dei prodotti DOP IGP, da sempre espressione di un patrimonio economico per sua natura non delocalizzabile, frutto del lavoro coeso di un sistema complesso e organizzato che in tutto il territorio nazionale coinvolge 198.842 operatori e 291 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero.

Sul fronte delle esportazioni, le DOP IGP agroalimentari e vitivinicole nel 2021 raggiungono i 10,7 miliardi di euro, per un peso del 21% nell’export agroalimentare italiano complessivo, un risultato che è somma di un “doppio record” con il cibo a 4,41 miliardi di euro e un +12,5% su base annua e il vino a 6,29 miliardi di euro (+13,0%). In particolare si registrano crescite a due cifre per le principali categorie, dai formaggi (+15%) agli aceti balsamici (+11%) ai prodotti a base di carne (+13%). Il vitivinicolo è trainato dai vini DOP (+16%), con in testa gli spumanti (+25%).

Relativamente agli impatti economici delle filiere DOP IGP, il 2021 fa registrare una crescita per 18 regioni su 20, con oltre la metà dei casi che segnano variazioni percentuali a doppia cifra. Le quattro regioni del Nord-Est rafforzano il ruolo di traino economico, superando per la prima volta complessivamente i 10 miliardi di euro. Salgono anche Nord-Ovest (+10,8%) e Centro (+15,5%). Particolarmente significativo il dato per “Sud e Isole”, unica area in crescita nel 2020 (del +7,5%), nel 2021 segna un ulteriore +13,2%.

Alla presentazione dell’ultimo rapporto sono intervenuti, Cesare Mazzetti – Presidente Fondazione Qualivita, Fabio Del Bravo –Responsabile “Servizi per lo Sviluppo Rurale” ISMEA, Mauro Rosati – Direttore Fondazione Qualivita, Maria Chiara Zaganelli – Direttore Generale ISMEA, Angelo Frascarelli – Presidente ISMEA, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi – Presidente Federdoc, Cesare Baldrighi – Presidente Origin Italia, Oreste Gerini – Direttore Generale MASAF , e in collegamento On. Paolo De Castro – Parlamentare europeo. A conclusione della mattinata, l’intervento del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste On. Francesco Lollobrigida.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

14/12/2022, 14:05

Il carrello della spesa ai tempi dell'inflazione: convenienza e italianità driver degli acquisti

Il carrello della spesa degli italiani si è fatto più leggero per fronteggiare il carovita. Secondo l’Osservatorio ISMEA NielsenIQ sui consumi alimentari, nei primi 9 mesi dell’anno, la crescita dello scontrino si è limitata a un +4%, grazie alle strategie di risparmio messe in atto dalle famiglie.

Dai tagli generalizzati delle quantità acquistate che oscillano dal -1% del latte fino al -31% del pesce fresco, allo spostamento delle preferenze verso i prodotti dal valore unitario più basso, dal parziale abbandono del canale digitale al maggiore orientamento verso i discount e i prodotti a marca del distributore; sono molte le contromisure adottate per limitare l’impatto della spinta inflattiva, che si conferma a novembre all’11,8%.

Gli alimenti verso i quali i consumatori tendono ad orientarsi sono quelli di largo consumo come pasta e uova che sono tra le poche referenze a non aver subito riduzioni delle quantità acquistate, nonostante i rincari. Per la pasta i volumi rimangono stabili, a fronte di un esborso maggiore del 22%, mentre i consumi di uova aumentano del 3,3% in quantità e del 10,1% in valore. Al contrario subiscono una battuta d’arresto i cibi etnici, le varie tipologie di “free from" (senza glutine, senza lattosio, senza sale, ecc.) e i cibi già pronti.

Osservando invece le dinamiche della spesa presso la Grande distribuzione, si rilevano diminuzioni solo per il pesce (con punte del -6,9% per quello fresco) e per gli alcolici. Più nello specifico, flettono gli acquisti in valore di vino (-4,6%), spumanti e champagne (-1,9%) e, in misura più lieve, della birra (-0,8%), anche di riflesso al ritorno delle occasioni di consumo fuori casa.

Tra le tipologie di famiglie acquirenti sono quelle giovani con figli molto piccoli a incontrare le maggiori difficoltà economiche e a dover introdurre strategie di risparmio volte a contenere gli aumenti di spesa e addirittura a contrarla (-13,7% rispetto al pre-Covid).

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

21/12/2022, 16:40

Al via la collaborazione tra ISMEA e Consorzio del Parmigiano Reggiano per il monitoraggio delle scorte

Il Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano annuncia l’avvio di una collaborazione con l’ISMEA per un monitoraggio più puntuale delle scorte che contribuirà in maniera determinante, nel rispetto di principi di trasparenza e libera concorrenza tra tutti gli operatori interessati, ad attuare gli obiettivi fissati dal Piano regolazione offerta del Parmigiano Reggiano 2023-2025, approvato dal Mipaaf l’11 luglio 2022. La predisposizione dello strumento conoscitivo è stato oggetto di uno specifico protocollo d’intesa, firmato oggi dal Presidente dell’ISMEA Angelo Frascarelli e dal Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli.

La creazione dell’Osservatorio sulle scorte del Parmigiano Reggiano muove dall’esigenza di colmare il vuoto di fonti statistiche ufficiali attualmente esistente per il mercato dei formaggi duri, una problematica che assume connotati particolarmente accentuati per un prodotto a “lunga stagionatura” come il Parmigiano Reggiano, contraddistinto da tempi molto lunghi tra l’impostazione delle scelte produttive e l’immissione in commercio del prodotto finito e, di riflesso, dalla necessità di avere strumenti di regolazione dell’offerta. Grazie alla collaborazione tra ISMEA e Consorzio, si è dunque lavorato a un modello che fosse non solo tecnicamente efficiente, ma che potesse anche fornire le massime garanzie di totale riservatezza dei dati a tutti gli operatori coinvolti.

L’Osservatorio, la cui progettazione, gestione, attività di raccolta ed elaborazione dei dati è affidata a ISMEA, servirà pertanto a misurare con esattezza la consistenza dell’offerta per fornire al Consorzio gli elementi conoscitivi necessari ad operare una valutazione puntuale delle condizioni di equilibrio del mercato e a impostare le conseguenti scelte per la filiera. Sarà inoltre uno strumento utile anche per gli operatori della stessa filiera, che potranno utilizzarlo per migliorare l’analisi delle proprie performance e delle strategie. Grazie al progetto, che diventerà operativo a inizio 2023 con la definizione dei protocolli operativi di raccolta dati, sarà possibile elaborare e rendere disponibile a livello aggregato la fotografia delle giacenze totali di prodotto Dop per periodo di produzione, indispensabile per il Piano stesso e per la sua gestione.

«Questo protocollo innovativo», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano. «ci permette di aggiungere un tassello fondamentale per rendere più precise e affidabili le valutazioni degli scenari e, di conseguenza, le scelte sulla regolazione dell’offerta, con una maggiore efficienza degli investimenti e più equilibrio per il mercato. Il progetto avviato con ISMEA non è utile solo per il Consorzio del Parmigiano Reggiano, ma rappresenta un modello apripista per tutti i prodotti con tempi lunghi di maturazione e stagionatura, e legati a Piani regolazione offerta. ISMEA offre sia le migliori competenze in materia di raccolta e analisi dei dati economici, sia, per la sua natura di ente pubblico, le massime garanzie in termini di riservatezza. Ci teniamo a ringraziare non solo l’Istituto per l’attenzione che ha voluto dedicarci, ma anche gli operatori della filiera che hanno fatto squadra per trovare una risposta concreta ed efficace nell’interesse di tutti».

«Fornire dati e informazioni per orientare le scelte degli operatori della filiera agroalimentare è una delle mission di ISMEA – ha commentato il Presidente dell’ISMEA Angelo Frascarelli – L’Istituto è lieto di mettere il suo know how e il suo patrimonio informativo al servizio di una delle principali eccellenze del Made in Italy. L’attività di monitoraggio degli stock, una volta operativa, potrebbe in futuro essere messa a disposizione anche altri prodotti DOP a lunga stagionatura».

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

01/02/2023, 19:31

Debutta GENERAZIONE TERRA, la nuova misura ISMEA dedicata all’acquisto dei terreni da parte dei giovani.


È stato presentato oggi a Roma, alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il nuovo strumento fondiario ISMEA rivolto ai giovani.
GENERAZIONE TERRA - questo è il nome dalla misura - finanzia fino al 100% del prezzo di acquisto dei terreni ed è dedicata a chi intende ampliare la superficie della propria azienda agricola ovvero avviare un’iniziativa imprenditoriale in agricoltura, in qualità di capo azienda.

Tra le tante novità, rispetto alle passate edizioni, GENERAZIONE TERRA prevede distinti massimali di intervento finanziario e agevolazioni a seconda che il giovane sia già imprenditore agricolo ovvero startupper con esperienza o con titolo.
La durata del finanziamento arriva fino a trenta anni, con possibilità di scegliere tra tasso fisso o variabile, revisionabile nel corso dell’ammortamento, in base al profilo di rischio del richiedente.
Per gli startupper, GENERAZIONE TERRA riserva anche un premio di primo insediamento nella misura massima di 70 mila euro utilizzabile, nei primi cinque anni, per abbattere fino al 70% l’importo delle rate di ammortamento.
Al pari degli imprenditori già attivi, anche gli startupper – grazie alla novità introdotta dal Governo Meloni in legge di bilancio (art. 1, comma 110) - potranno, nell’ambito di GENERAZIONE TERRA, usufruire delle agevolazioni fiscali della piccola proprietà contadina (imposta di registro e ipotecaria in misura fissa e imposta catastale all’1%) impegnandosi nell’atto di trasferimento a conseguire, entro il termine di ventiquattro mesi, l’iscrizione nell’apposita gestione previdenziale e assistenziale prevista per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali. Per le operazioni fondiarie di ISMEA, si tratta di un’importante semplificazione per essere vicino alle nuove generazioni nell’avvio di una iniziativa imprenditoriale in agricoltura.

“Con la misura 'Generazione Terra' di ISMEA si dà la possibilità ai giovani che hanno idee, voglia e passione di sviluppare progetti per l'agricoltura, dotandoli di risorse finanziarie ed economiche che permettono l’acquisto e l’utilizzo dei terreni. Le novità, che sottolineo essere virtuose, consistono nel rivolgere lo sguardo non solo all’economicità di oggi, ma soprattutto alla sostenibilità anche di progetti per il futuro", così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lolllobrigida.

“Oggi, con GENERAZIONE TERRA, mettiamo a disposizione dei giovani agricoltori uno strumento fondiario rinnovato per l’acquisto di un asset fondamentale per fare agricoltura: la terra – ha dichiarato il Presidente ISMEA Angelo Frascarelli. ISMEA ha una lunga storia nel riordino fondiario dell’agricoltura italiana. In questa edizione, ci rivolgiamo principalmente a giovani agricoltori già insediati, oltre che al primo insediamento (startupper). Attraverso una maggiore selezione dei giovani e dei loro progetti, miriamo al successo delle iniziative imprenditoriali".

“Negli ultimi anni, le operazioni fondiarie di ISMEA hanno permesso la creazione di oltre 740 imprese agricole a conduzione giovanile, per complessivi 27 mila ettari e 473 milioni di euro di importo finanziato – ha commentato Il Direttore Generale ISMEA Maria Chiara Zaganelli. Con GENERAZIONE TERRA, vogliamo continuare a sostenere la nuova imprenditorialità in agricoltura ma anche la crescita dimensionale delle imprese già attive. Puntiamo alle competenze dei giovani per garantire innovazione e competitività al settore e favorire l’agricoltura anche nelle aree a maggiore rischio di abbandono”.

Il portale per la presentazione delle domande è aperto a partire dalle ore 13.00 di oggi.

Le domande saranno istruite secondo l’ordine cronologico di arrivo sino ad esaurimento della dotazione finanziaria complessiva pari a 60 milioni di euro.

Per ogni ulteriore informazione, consulta la pagina dedicata a GENERAZIONE TERRA sul sito www.ismea.it.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

23/02/2023, 12:47

“ISMEA Investe” in Kilometro Verde s.p.a., start up del vertical farming
Ammonta a sei milioni di euro l’apporto finanziario di ISMEA per la creazione di uno stabilimento innovativo di “vertical farming” a favore di Kilometro Verde, start up dell’imprenditore Giuseppe Battagliola, già a capo di un’azienda leader nel settore della IV gamma.

L’operazione si è perfezionata a Manerbio (BS) il 7 febbraio scorso con la sottoscrizione da parte di ISMEA di un aumento di capitale e l’erogazione di un prestito obbligazionario convertibile, per la durata di 8 anni, a fronte di un progetto di investimento di complessivi 19 milioni di euro.

Lo stabilimento, in fase di realizzazione, sarà la vertical farm più grande d’Europa, progettata per la coltivazione di insalate pronte al consumo e porterà sulle tavole dei consumatori quattro nuove referenze dalle caratteristiche distintive. L’impianto di coltivazione verticale di Kilometro Verde è totalmente automatizzato e rappresenta uno dei più innovativi sistemi di agricoltura urbana disponibile, permettendo di coltivare senza consumo di suolo, in ambiente controllato, garantendo l’assenza di fitofarmaci e la riduzione del consumo di acqua del 95%. La produzione è continua per 365 giorni all’anno indipendente da variazioni climatiche o stagionali, con un intervallo di pochi minuti tra il taglio e il confezionamento. La collocazione dell’impianto in prossimità dei centri urbani rende la produzione virtualmente a chilometro zero, abbattendo l’impatto dei trasporti.

“Siamo molto soddisfatti di questa operazione – ha dichiarato Giuseppe Battagliola, presidente di Kilometro Verde – e la partecipazione di ISMEA a questa iniziativa è un segnale molto importante. Provengo da una famiglia di agricoltori e la mia storia personale e professionale è da sempre legata all’agricoltura, per la quale nutro una profonda riconoscenza. Proprio questa riconoscenza mi ha spinto a cercare soluzioni che rispettino la natura e che non ricorrano alla chimica o ai semi geneticamente modificati. L’uomo non sta rispettando la natura da molto tempo e credo che sia giunto il momento di utilizzare la scienza per tornare ai valori che proprio la terra ci ha insegnato. La filosofia di Kilometro Verde nasce proprio da questi valori, coniugando tradizione e innovazione per garantire coltivazioni naturali, sane e sostenibili”

“Con ISMEA Investe - ha dichiarato Fabio Rolfi, componente del consiglio di amministrazione dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare - sosteniamo i progetti di sviluppo delle società attive nel settore agricolo e agroalimentare, stimolandone la capitalizzazione, anche come alternativa agli strumenti di debito. Si tratta di progetti con importanti ricadute sui territori e sulle filiere produttive nazionali e, relativamente all’investimento proposto da Kilometro Verde, con un plus di innovazione tecnologica a servizio della qualità del prodotto e della tutela dell’ambiente”.

ISMEA Investe offre una gamma di prodotti, dai finanziamenti agevolati alle operazioni di equity, quasi equity, prestiti obbligazionari e strumenti finanziari partecipativi a condizioni di mercato. L’ultimo bando, aperto lo scorso 1° dicembre e attivo sino al 31 marzo 2023, prevede uno stanziamento complessivo di 100 milioni di euro.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

03/03/2023, 17:23

Boom di domande per Generazione Terra
Esaurita in un solo mese la dotazione finanziaria dello strumento fondiario ISMEA rivolto ai giovani. La voglia di investire in agricoltura corre lungo tutta la penisola da Nord a Sud

C’è interesse da parte delle nuove generazioni a investire in agricoltura. Lo dimostra il successo di Generazione Terra, il nuovo strumento fondiario di ISMEA rivolto ai giovani che in un solo mese dall’apertura dello sportello per la presentazione delle domande ha già esaurito l’intera dotazione finanziaria, pari a 60 milioni di euro.

Oltre il 60% delle domande proviene da giovani che intendono avviare un’iniziativa imprenditoriale in agricoltura. Sono i cosiddetti startupper, con o senza esperienza pregressa nel settore, ma in quest’ultimo caso in possesso di un titolo di studio superiore in campo agrario o di una laurea. Numerosa la partecipazione anche di giovani già attivi in agricoltura che, grazie alle novità introdotte dalla misura, potranno acquistare terreni funzionali alla crescita della propria azienda agricola. Da rilevare anche l’omogenea distribuzione territoriale, con una quota quasi paritaria di domande provenienti dal Centro-Nord e dal Sud-Isole, a dimostrazione che la voglia di agricoltura accomuna l’intero Stivale.

Il successo di Generazione Terra non riflette solo la volontà di tanti giovani di investire il proprio futuro in agricoltura ma anche il bisogno di strumenti che agevolino l’accesso al capitale fondiario. L’acquisto della terra è tuttora in Italia una delle più grandi barriere che un giovane deve superare per diventare imprenditore agricolo e di conseguenza è un freno a ogni processo di ricambio generazionale e innovazione in un settore che vede ridurre progressivamente la presenza degli under 40 tra i capo azienda.

Ma l’impegno dell’ISMEA nell’agevolare l’accesso alla terra e la mobilità fondiaria non si esaurisce qui. Presto, il 7 marzo p.v., aprirà la VI edizione della Banca nazionale delle Terre Agricole, che ogni anno mira a reimmettere nel circuito produttivo migliaia di ettari di terreni agricoli e che in questa edizione presenterà alcune novità.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

07/03/2023, 12:14

Banca nazionale delle Terre Agricole ISMEA: sesta edizione con 20 mila ettari all’asta


Si apre oggi la sesta edizione della Banca nazionale delle Terre Agricole (BTA). Circa 20 mila ettari di terra rimessi in circolo, per un totale di oltre 800 aziende agricole potenziali e un valore a base d’asta di 260 milioni di euro.

Dopo avere esaurito in poco tempo la dotazione finanziaria di Generazione Terra, ISMEA prosegue il suo impegno per la messa in circolo di terreni attraverso la BTA con procedure semplici, telematiche, aperte a tutti e con la possibilità, per gli imprenditori agricoli under 41, di ottenere una rateizzazione del prezzo di acquisto fino a 30 anni.

Un’importante novità riguarda la procedura di vendita dei 102 terreni che tornano su BTA dopo il quarto tentativo; per questi è prevista la possibilità di effettuare direttamente, sul portale dedicato, una prima offerta di acquisto e prenotare la fase di rilancio.

I terreni di questa sesta edizione sono ubicati prevalentemente in Sicilia, che da sola concentra il 36% delle superfici all’asta; a seguire Toscana (13%), Sardegna (12%), Puglia (9%) e Basilicata (7%).

Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate, tramite il portale dedicato, a partire dalle ore 12.00 di oggi sino al 5 giugno 2023.

Consulta https://www.ismea.it/banca-delle-terre, a partire dalle ore 12 di oggi.


La Banca nazionale delle Terre Agricole di Ismea

La Banca nazionale delle Terre Agricole è stata istituita nel 2016, con la legge n.154 del 28 luglio, per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di terra, raccogliendo e rendendo accessibili a tutti le informazioni sulle caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali relative ai terreni messi in vendita. Attualmente alimentata da terreni agricoli derivanti dalle operazioni fondiarie di Ismea, la Banca nazionale delle Terre Agricole può raccogliere anche le superfici fondiarie appartenenti a Regioni e Province autonome e altri soggetti pubblici. La procedura di vendita, semplificata grazie all’utilizzo di uno sportello telematico, garantisce trasparenza e semplicità.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

05/04/2023, 7:55

“ISMEA investe” nella cantina cooperativa marchigiana Moncaro
Al Vinitaly la firma dell’accordo di investimento per 2,4 milioni di euro


È stato siglato oggi a Verona, in occasione del Vinitaly, l’accordo di investimento tra ISMEA, Istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentare e la Società Cooperativa Terre Cortesi Moncaro.
Dopo le operazioni recentemente perfezionate a favore di Inalpi SPA e della start up del vertical farming Kilometro verde, quella con Terre Cortesi Moncaro costituisce il terzo intervento condotto nell’ambito dell’ultimo bando di “ISMEA Investe”, lo strumento finanziario dedicato alle società di capitali del settore agroalimentare.

L’operazione prevede un intervento finanziario ISMEA di € 2,4 milioni, sotto forma di strumento finanziario partecipativo. Tale importo servirà per sostenere - unitamente a risorse finanziarie private – lo sviluppo della cooperativa attraverso accordi di partnership finalizzati ad ampliare la gamma di vini prodotti e commercializzati, introducendo nuove produzioni di qualità già riconosciute e apprezzate dal mercato, tra cui i vini di Abruzzo e Sicilia.

“Moncaro ha appena completato un ambizioso piano di investimenti sull'agricoltura sostenibile e i risultati ci hanno premiato, specie sui mercati internazionali, da sempre molto attenti a questi temi – commenta il Presidente di Moncaro, Doriano Marchetti – Nell'ultimo biennio, proprio grazie agli investimenti abbiamo aperto nuovi mercati e rafforzato quelli già consolidati, puntando sulla qualità; sulla scelta di potenziare il biologico e anticipando le esigenze dei mercati più evoluti rispetto ai vini senza solfiti aggiunti. Tutto questo, ci ha posti in un ruolo di primo piano nella ricerca in campo enologico che ora vogliamo condividere con partner qualificati nel mondo del vino a livello nazionale. Solo attraverso sinergie importanti tra aziende e istituzioni – continua Marchetti - possiamo sviluppare ulteriormente il vino italiano e per questo, anche grazie a Ismea, cogliamo l'opportunità di ampliare la nostra gamma e sfruttare partnership commerciali e produttive nelle regioni più promettenti, tra cui l'Abruzzo e la Sicilia, dove abbiamo già esperienze avviate in questo senso”.

“Con ISMEA Investe – dichiara il Presidente ISMEA Angelo Frascarelli - sosteniamo i progetti di sviluppo delle società attive nel settore agricolo e agroalimentare, stimolandone la capitalizzazione, anche come alternativa agli strumenti di debito. I progetti da finanziare vengono selezionati in base alle ricadute nei territori e alla sostenibilità economica, sociale e ambientale degli investimenti. La società cooperativa Terre Cortesi Moncaro è tra le più importanti realtà vitivinicole del panorama nazionale, insignita di prestigiosi riconoscimenti ed è stata anche tra le prime a investire nell’agricoltura biologica. Tuttora è all’avanguardia nella sperimentazione di tecniche a basso impatto ambientale, e per l’Istituto è motivo di orgoglio contribuire al suo progetto di sviluppo produttivo e commerciale”.

L’ultimo bando di “ISMEA Investe” che si è appena chiuso, il 31 marzo u.s., ha fatto registrare domande di investimento per 200 milioni di euro, praticamente il doppio dell’attuale dotazione finanziaria pari a 100 milioni di euro.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

14/04/2023, 6:33

delle tendenze in atto, caratterizzato dall’aumento della durata media dei soggiorni e da fenomeni come la destagionalizzazione e la disintermediazione.

Dal punto di vista della spesa, l’indagine rileva che l’agriturismo crea un indotto; infatti ogni 100 euro spesi in servizi agrituristici, altri 40 euro sono investiti dagli ospiti in esperienze di fruizione offerte dal territorio, dall’enogastronomia, alle attrazioni artistiche e culturali, allo sport e all’avventura.
L’agriturismo è capace di esprimere al meglio la cultura e la tradizione del nostro Paese, può offrire numerose opportunità professionali ai giovani con una formazione mirata; per questo motivo il convegno ha visto la partecipazione di una rappresentanza di studenti degli istituti agrari e alberghieri che si sono confrontati sul futuro di questo comparto che ha ancora potenzialità inespresse e si dimostra capace di coniugare tradizione e innovazione, in una forma di ospitalità rurale unica al mondo che contraddistingue il nostro Paese.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

20/04/2023, 13:25

ISMEA, Export agroalimentare sfonda i 60 miliardi di euro.

Performance positiva per tutti i prodotti di punta del made in Italy. Resta indietro il comparto della frutta.
Il 27 aprile alle ore 14.30 evento on line “Le sfide globali del made in Italy agroalimentare”

Il 2022 segna un nuovo record per le esportazioni agroalimentari italiane che hanno sfiorato 61 miliardi di euro, in crescita del 14,8% rispetto al 2021. Un risultato certamente influenzato dalla forte dinamica inflattiva e che ha inciso però soprattutto sul lato passivo della bilancia commerciale, riportando in deficit il saldo del nostro interscambio (-1,6 miliardi di euro).

Gli scambi con l’estero del settore agroalimentare italiano sono al centro del webinar organizzato dall’ISMEA nell’ambito della Rete Rurale Nazionale “Le sfide globali del made in Italy agroalimentare” previsto il 27 aprile alle ore 14.30, che vedrà la partecipazione di esperti di alcune delle produzioni di punta del settore agroalimentare nazionale, come gli spumanti, le conserve di pomodoro, l’uva da tavola così come esponenti del settore della mangimistica che ha dovuto affrontare grandi difficoltà di approvvigionamento. Nell’incontro ISMEA presenterà in anteprima il nuovo rapporto sull’internazionalizzazione con un’analisi della struttura e delle dinamiche di medio periodo degli scambi commerciali di cibi e bevande nelle diverse componenti merceologiche e destinazioni geografiche, proponendo anche uno studio sulla performance competitiva nell’ultimo quinquennio.

Tornando alle dinamiche dell’ultimo anno, il principale mercato di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani si conferma l’UE che, con 35 miliardi di euro, assorbe nel 2022 circa il 57% delle nostre esportazioni. Germania, Stati Uniti e Francia rimangono i partner di maggior rilievo, con una quota complessiva del 37% e tassi di crescita a doppia cifra sul 2021. Da segnalare anche il forte incremento delle esportazioni verso Ungheria, Polonia e Repubblica ceca e – fuori dai confini comunitari – Regno Unito, con una ripresa sia in volume sia in valore delle principali voci dell’export alimentare nazionale. In controtendenza le spedizioni verso il Giappone, dove pesa la riduzione delle forniture di tabacchi lavorati, e verso la Russia, a causa dell’irrigidimento delle relazioni commerciali.
Si evidenzia una performance positiva per tutti i principali comparti e categorie, con le uniche eccezioni, tra i primi 20 prodotti esportati, di mele e uva da tavola. I vini in bottiglia raggiungono 5,2 miliardi di euro di export (+6,6%), grazie all’aumento dei prezzi che compensa largamente la riduzione dei volumi (-2,3%); le esportazioni in valore delle paste alimentari aumentano del 38,4% rispetto al 2021 e quelle dei vini spumanti del 19,4%; crescono in misura consistente anche le esportazioni di caffè torrefatto e di prodotti da forno.
Anche dal lato delle importazioni, l’UE si conferma il principale partner commerciale dell’Italia con una quota del 69% sul nostro import pari a un valore di 43 miliardi di euro nel 2022. Francia, Spagna, Germania e Paesi Bassi sono i principali fornitori, ma spicca al quinto posto il ruolo del Brasile dal quale l’Italia ha aumentato di oltre il 50% le sue importazioni.

Nel webinar “Le sfide globali del made in Italy agroalimentare” si parlerà anche delle prospettive dell’export nazionale alla luce dei cambiamenti negli equilibri geopolitici in atto e dell’impatto sulle filiere produttive dei forti rincari delle materie prima e dell’energia che hanno dominato il 2022.
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