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Giornata Mondiale della Pasta

BMTI, prezzi più bassi del 25% per il grano duro



Roma, 24 ottobre 2023 – Da un’analisi di BMTI sui dati delle Camere di commercio e delle Borse Merci nazionali, realizzata in occasione del World Pasta Day, nelle ultime settimane risulta un calo dei prezzi del grano duro e della semola. Dopo gli aumenti registrati a luglio, in avvio di campagna commerciale, legati ai problemi qualitativi del raccolto italiano causati dalle piogge avvenute tra maggio e metà giugno, il mercato della materia prima (il grano duro) e del semilavorato (la semola) utilizzati per produrre la pasta ha mostrato una fase di debolezza.

Nello specifico il grano duro fino, nella terza settimana di ottobre, è sceso sui 383 €/t, perdendo l’1,6% rispetto alla stessa settimana di settembre e il 25% rispetto ad un anno fa. Di conseguenza, i ribassi della materia prima hanno determinato una riduzione, seppur di lieve entità, anche per i prezzi della semola che, nella terza settimana di ottobre, sono scesi sui 640 €/t, -1% su base mensile e -20% circa su base annua. In un’ annata segnata, oltre che dai problemi di qualità del

raccolto italiano, anche dalla contrazione della produzione del Canada (-29,9% secondo le stime di ottobre dell’International Grains Council), il calo delle quotazioni del grano duro va ricondotto

principalmente agli arrivi in Italia di grano duro estero, soprattutto dalla Turchia, paese che

quest’anno può contare su ingenti volumi da esportare favoriti da prezzi competitivi, anche per la

svalutazione della lira turca.

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24/10/2023, 15:17
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Vendemmia, cala la produzione al centro e sud Italia

In alto i prezzi: +40% il Montepulciano d’Abruzzo DOC



Roma, 29 novembre 2023 – Da un’analisi svolta da BMTI sull’andamento dei prezzi delle uve da vino rilevati dalle Camere di commercio nelle prime settimane della vendemmia 2023, emerge un quadro caratterizzato da un consistente aumento del prezzo delle uve utilizzate per la produzione di vini DOP-IGP, soprattutto sulle piazze del Centro e del Sud Italia. Un incremento che è dipeso dal calo della quantità di uve raccolte in queste zone, causato dall’andamento climatico avverso registrato nei mesi scorsi, come ad esempio le consistenti piogge di maggio, giugno e luglio, l’ umidità e la forte variabilità delle temperature. Più stabili, invece, i prezzi delle uve da vino del nord Italia, dove la produzione è rimasta sui livelli del 2022. Infatti, in Veneto, i prezzi delle uve destinate alla produzione di Amarone-Recioto DOC e Lugana DOC hanno subito una variazione del -2% rispetto a 12 mesi fa. Dopo la crescita degli anni scorsi, si registrerebbe invece un calo del -11% per le uve del Prosecco DOCG Conegliano Valdobbiadene. Stabili anche le uve piemontesi destinate al Barbera d’Asti DOCG e a Moscato DOCG.

Al contrario, tra i grandi rossi toscani, i prezzi delle uve destinate al Brunello di Montalcino DOCG, rilevati sulla piazza di Siena, mostrano una crescita di quasi il +15% rispetto al 2022. In alto, anche se con moderazione, i prezzi delle uve del Nobile di Montepulciano DOCG. Crescono, inoltre, del +6% su base annua le uve del Chianti Classico DOCG. Risultano, invece, significativi gli aumenti delle quotazioni delle uve destinate al Montepulciano d’Abruzzo DOC (+40% rispetto a un anno fa) e del Pecorino d’Abruzzo DOC (+50%), conseguenza della forte riduzione produttiva che ha colpito la regione Abruzzo.

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29/11/2023, 20:04
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La Borsa della Spesa si riempie con i prodotti tipici invernali

Prezzi in calo soprattutto per i cavoli



Roma, 2 febbraio 2024 – È stata pubblicata “La Borsa della Spesa”, lo strumento che guida i consumatori nell’acquisto dei prodotti nella settimana dal 2 all’8 febbraio.

Il servizio di BMTI (Borsa Merci Telematica Italiana) e Italmercati Rete d’Imprese, con la collaborazione di Consumerismo No Profit, mira ad orientare i consumatori nella scelta di prodotti freschi convenienti, per l’ottimo rapporto qualità-prezzo. In particolare, i rilevamenti presenti sono finalizzati a selezionare prodotti scelti e sostenibili, avendo un’attenzione particolare per i prodotti stagionali e italiani.

La Borsa della Spesa è frutto delle rilevazioni che BMTI e Italmercati Rete d’Imprese effettuano giornalmente nei mercati all’ingrosso appartenenti alla Rete stessa, oltre ad essere un aiuto concreto in un momento storico particolarmente instabile per il nostro Paese. E’ importante infatti evidenziare che i Mercati all’Ingrosso garantiscono prodotti sicuri e di alta qualità e rappresentano, anche dal punto di vista economico, il luogo della competizione e quindi di garanzia.

Arance tarocco, clementine, mandarini, limoni, ortaggi a foglia, cavoli, finocchi sono i prodotti più convenienti da acquistare per questa settimana. Le temperature ancora abbastanza alte e l’assenza di gelate notturne hanno permesso sia alla frutta ma soprattutto agli ortaggi, di maturare senza rovinarsi garantendo una buona qualità.

Per tutti, si registra un calo sostanziale dei prezzi sebbene, in alcuni casi, si mantengano leggermente al di sopra i livelli dello scorso anno. Nello specifico, il prezzo all’ingrosso medio delle arance tarocco di dimensioni minori è di 1,25 euro/kg (+8,69% rispetto al 2023) mentre per i prodotti con dimensioni maggiori il prezzo è sui 2,25 euro/Kg, quasi il 28% in più rispetto allo scorso anno a causa della siccità della scorsa estate che ha determinato un minore sviluppo nella maturazione dei frutti.

Stanno terminando le clementine comuni e stanno iniziando le varietà tardive tra cui Tango e Hernandina che, con un prezzo medio di 1,17 euro/Kg, confermano un calo del 14% rispetto allo scorso anno. Deliziosi anche i limoni provenienti dalla Sicilia, con un prezzo medio su 1,47 euro/Kg.

Infine, si rileva che il prezzo medio delle lattughe è di 1,50 euro/Kg, e 1,28 euro/Kg quello dei cavolfiori, per i quali, invece, si registra un calo anche rispetto a 12 mesi fa (-18,47%) e che andranno verso quotazioni che saranno inferiori ad 1,00 euro/Kg. Stabili rispetto alla scorsa settimana e ad un anno fa le bietole a 1,10 euro/Kg mentre i finocchi a 1,24 euro/Kg confermano un leggero aumento di quasi il 7% rispetto a 12 mesi fa.

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02/02/2024, 16:21
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La Borsa della Spesa si riempie con i prodotti tipici invernali

Prezzi in calo soprattutto per i cavoli



Roma, 2 febbraio 2024 – È stata pubblicata “La Borsa della Spesa”, lo strumento che guida i consumatori nell’acquisto dei prodotti nella settimana dal 2 all’8 febbraio.

Il servizio di BMTI (Borsa Merci Telematica Italiana) e Italmercati Rete d’Imprese, con la collaborazione di Consumerismo No Profit, mira ad orientare i consumatori nella scelta di prodotti freschi convenienti, per l’ottimo rapporto qualità-prezzo. In particolare, i rilevamenti presenti sono finalizzati a selezionare prodotti scelti e sostenibili, avendo un’attenzione particolare per i prodotti stagionali e italiani.

La Borsa della Spesa è frutto delle rilevazioni che BMTI e Italmercati Rete d’Imprese effettuano giornalmente nei mercati all’ingrosso appartenenti alla Rete stessa, oltre ad essere un aiuto concreto in un momento storico particolarmente instabile per il nostro Paese. E’ importante infatti evidenziare che i Mercati all’Ingrosso garantiscono prodotti sicuri e di alta qualità e rappresentano, anche dal punto di vista economico, il luogo della competizione e quindi di garanzia.

Arance tarocco, clementine, mandarini, limoni, ortaggi a foglia, cavoli, finocchi sono i prodotti più convenienti da acquistare per questa settimana. Le temperature ancora abbastanza alte e l’assenza di gelate notturne hanno permesso sia alla frutta ma soprattutto agli ortaggi, di maturare senza rovinarsi garantendo una buona qualità.

Per tutti, si registra un calo sostanziale dei prezzi sebbene, in alcuni casi, si mantengano leggermente al di sopra i livelli dello scorso anno. Nello specifico, il prezzo all’ingrosso medio delle arance tarocco di dimensioni minori è di 1,25 euro/kg (+8,69% rispetto al 2023) mentre per i prodotti con dimensioni maggiori il prezzo è sui 2,25 euro/Kg, quasi il 28% in più rispetto allo scorso anno a causa della siccità della scorsa estate che ha determinato un minore sviluppo nella maturazione dei frutti.

Stanno terminando le clementine comuni e stanno iniziando le varietà tardive tra cui Tango e Hernandina che, con un prezzo medio di 1,17 euro/Kg, confermano un calo del 14% rispetto allo scorso anno. Deliziosi anche i limoni provenienti dalla Sicilia, con un prezzo medio su 1,47 euro/Kg.

Infine, si rileva che il prezzo medio delle lattughe è di 1,50 euro/Kg, e 1,28 euro/Kg quello dei cavolfiori, per i quali, invece, si registra un calo anche rispetto a 12 mesi fa (-18,47%) e che andranno verso quotazioni che saranno inferiori ad 1,00 euro/Kg. Stabili rispetto alla scorsa settimana e ad un anno fa le bietole a 1,10 euro/Kg mentre i finocchi a 1,24 euro/Kg confermano un leggero aumento di quasi il 7% rispetto a 12 mesi fa.

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06/02/2024, 16:10
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La nuova Borsa della Spesa

Per un acquisto consapevole e sostenibile dei prodotti agroalimentari

Roma, 9 febbraio 2024 - Si allarga La Borsa della Spesa, il servizio rivolto interamente ai consumatori, realizzato da BMTI e Italmercati, in collaborazione con Consumerismo No Profit. Da oggi, infatti, il servizio non includerà più solo il comparto ortofrutticolo ma darà indicazioni utili anche per quanto riguarda il comparto ittico, le carni e gli altri comparti del settore agroalimentare (olio di oliva, formaggi, cereali). L’obiettivo resta quello di fornire ai consumatori preziose indicazioni per fare la spesa in maniera facile e consapevole, facendo chiarezza sulle dinamiche di mercato, partendo dai prezzi all’ingrosso e scegliendo prodotti convenienti, in termini di rapporto qualità-prezzo dei prodotti e sostenibili, considerando l’attenzione rivolta anche all’ambiente trattandosi di prodotti stagionali e locali.

Nel dettaglio, questa settimana, tra i prodotti consigliati troviamo le arance tarocco che, nel pieno della loro campagna presentano una buona qualità, caratterizzata anche da una corretta pigmentazione del prodotto e prezzi stabili grazie alla regolarità della produzione. Per i prodotti di pezzatura media si va da 1,10 a 1,30 euro/Kg. Presenti in grande quantità anche quelle piccole, da spremuta intorno a 0,60-0,80 cent.

” Le arance rosse, sono ideali per supportare le difese immunitarie, migliorare il microcircolo e aumentare l'assorbimento di Ferro – consiglia la Dott.ssa Ida Liotti, nutrizionista e dietista - Ricche anche di pectina (parte bianca dell'arancia) utile nell'aumentare il senso di sazietà e ridurre l'assorbimento di zuccheri e colesterolo. Ottime consumate in associazione a carne o pesce per assimilare maggiormente il Ferro alimentare”.

Quotazione stabili ma ancora medio-alte per le mele a causa di una produzione al di sotto delle attese. Per le mele Golden di pezzatura medio-grande i prezzi vanno da 1,40 a 1,60 euro/Kg. Sebbene il livello di produzione non sia alto, la domanda è coperta pienamente.

Prezzi regolari che vanno da 1,00 a 1,50 euro/Kg anche per i finocchi, presenti in grandi quantità nei mercati, soprattutto per quanto riguarda il prodotto campano che presenta una buona qualità. Consigliate le lattughe e altri ortaggi a foglia come indivie e bietole poichè presentano un’ottima scaturita dall’assenza di gelate notturne. Per tutte le varietà di lattuga (cappuccio, gentile e romana) i prezzi vanno da 1,20 a 1,60 euro/Kg.

Per quanto riguarda il settore ittico, il buon tempo favorisce una buona attività di pesca.

Tra i pesci consigliati questa settimana, troviamo la gallinella molto presente nei mercati soprattutto di pezzatura medio-grande e con prezzi in calo intorno ai 23,00 euro/Kg a fronte dei 28,00 euro/Kg che si registravano alla fine del 2023. Ottimo rapporto qualità-prezzi anche per la palamita, della famiglia dei tonni, con prezzi in calo che vanno dai 5,00 ai 6,00 euro/Kg, contro i 10,00 euro/Kg delle scorse settimane. In questo periodo, nei mercati, troviamo soprattutto prodotto proveniente dal Mar Tirreno e in grandi quantità. Inoltre, tra le diverse varietà di tonno, è certamente uno tra i più gustosi e con una carne chiara e di alta qualità.

Ottimi i prezzi delle vongole o lupini che, a differenza di quelle veraci che costano molto, presentano prezzi convenienti che vanno dai 3,00 euro/Kg per la pezzatura minore fino a 6;00 euro/Kg per la pezzatura più grande.

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09/02/2024, 16:00
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San Valentino, disponibili le prime fragole di ottima qualità

Schizzano del +76% i prezzi delle vongole veraci



Roma, 13 febbraio 2024 - Dalle elaborazioni di BMTI sulle rilevazioni effettuate nei mercati all’ingrosso della Rete Italmercati, anche quest’anno, gli acquisti dedicati alla serata di San Valentino hanno portato delle variazioni nei prezzi dei prodotti maggiormente acquistati per la ricorrenza.

In particolare, è cresciuta la domanda per le fragole che, nelle scorse settimane, hanno mostrato prezzi notevolmente elevati. Il notevole aumento della produzione ha portato ad un calo delle quotazioni arrivando, oggi, ad un prezzo che sta sui 5,50 euro/Kg. Ottima la scelta di acquistare le fragole, soprattutto perché quest’anno presentano una qualità molto elevata e sono presenti in grande quantità.

Un frutto sempre in voga e sempre più scelto per accompagnare ricette romantiche è l’avocado che presenta prezzi più o meno stabili rispetto allo scorso anno, intorno ai 4,50 euro/Kg. Aumentano, invece, i prezzi per i fichi secchi, soprattutto di provenienza greca, a causa di una minore produzione dovuta alle perturbazioni che si sono verificate tra la fine dell’estate l’inizio dell’autunno scorsi. Motivo per il quale, la produzione generale è terminata anche con un po' di anticipo. Questa settimana, si registra un prezzo medio per il fico secco intorno a 9,26 euro/Kg, quasi il 20% in più rispetto allo scorso San Valentino.

Continuano i rialzi dei prezzi della vongola verace a causa dell’“effetto granchio-blu” che ha colpito le nostre lagune. Con quasi il 76% in più rispetto a un anno fa, il prezzo della vongola verace questa settimana si attesta sui 15,80 euro/Kg.

Immancabili le ostriche, per le quali si registrano ribassi sostanziali rispetto a 12 mesi fa. Le ostriche, così come gli altri molluschi, sono molto sensibili all’andamento climatico. Per tale motivo, le oscillazioni dei loro prezzi sono piuttosto frequenti. In particolare, l’ostrica concava, lo scorso anno ha sofferto l’andamento climatico sviluppando patologie che hanno reso difficile la fecondazione. Questo ha limitato la produzione facendo schizzare i prezzi che oggi, invece, sono tornati a livelli regolari intorno a 12,00 euro /kg per la varietà francese e 8,00 euro/Kg per quella italiana, registrando rispettivamente un calo del 29,41% e del 38,46% rispetto al 2023.

Fragole, ostriche e vongole veraci non possono che essere accompagnate da buone bollicine. I prezzi all’ingrosso dei vini sparkling hanno chiuso il 2023 in calo rispetto all’anno precedente, registrando a dicembre una diminuzione del 4% su base annua. Rispetto al 2022, sono calati soprattutto i vini spumanti prodotti con metodo Charmat, i cui prezzi si sono ridotti a dicembre del -6,8% rispetto a dicembre 2022.

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13/02/2024, 16:40
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La Borsa della Spesa

Prime fragole da 4,50 a 5,10 euro/kg

Presente prodotto della Basilicata, della Campania e della Sicilia



Roma, 16 febbraio 2024 – Anche questa settimana, a scegliere bene cosa acquistare, ci pensa La Borsa della Spesa, il servizio realizzato da BMTI e Italmercati, in collaborazione con Consumerismo No Profit.

Tutti di stagione e con un ottimo rapporto qualità-prezzo i prodotti agroalimentari suggeriti per la settimana che va dal 16 al 23 febbraio.

In particolare, per quanto riguarda il comparto ortofrutticolo, troviamo ancora in cima alla classifica le arance rosse, nel pieno della loro campagna, per le quali si registra un prezzo che va da 0,70 a 1,20 euro/Kg, a seconda della pezzatura. Iniziano a fare capolino le prime fragole, per le quali si rileva un calo del prezzo rispetto alle scorse settimane grazie al fatto che le temperature al di sopra della media rendono più rapido il processo di maturazione del frutto, migliorandone anche la qualità che si presenta molto buona. Nei mercati, è presente prevalentemente prodotto proveniente dalla Basilicata ma anche dalla Campania e dalla Sicilia, con prezzi che vanno da 4,50 a 5,10 euro/Kg.

Consigliatissimi cavolfiori, finocchi, lattughe, carciofi e indivie. In questo caso, l’incremento delle temperature ha portato ad un sostanziale aumento della produzione e ad un conseguente ribasso dei prezzi. Mediamente, troviamo i cavolfiori a 0,50 euro/Kg, le lattughe da 0,90 a 1,20 euro/kg, i finocchi da 0,80 a 1,20 euro/Kg, i carciofi romaneschi da 0,90 a 1,00 euro al pezzo. L’abbondanza di questi prodotti, però, spesso supera il livello della domanda lasciando tanto prodotto invenduto. Il consumo di questi ortaggi, quindi, oltre ad essere conveniente e sostenibile, impatterebbe anche sullo spreco alimentare.

Le temperature al di sopra della media stanno facilitando anche la pesca di seppie che, grazie ai grandi quantitativi che presenta, ha prezzi convenienti che vanno da 10,00 a 12,00 euro/Kg. Come noto, i mesi con la “r” vogliono le ostriche e febbraio rispetta la tradizione. Anche in questo caso, le temperature alte hanno favorito l’accrescimento di questi molluschi allevati, che presentano prezzi più bassi dello scorso anno, intorno a 8,00 euro/Kg.

Consigliato anche il suro, un pesce considerato “povero”, presente in tutti i mari italiani, che ha carni magre e digeribili, un elevato contenuto proteico e un ridotto apporto calorico. Molto consumato nella zona adriatica del nostro Paese, con un prezzo che va da 1,50 a 2,00 euro/Kg.

Infine, tra le carni, si escludono tensioni sui prezzi della carne del pollo. Nello specifico, questa settimana, troviamo il prezzo del petto di pollo con forcella che va da 5,20 a 5,40 euro/Kg (-11% rispetto a un anno fa).

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16/02/2024, 16:31
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La Borsa della Spesa di Pasqua

Prezzi convenienti per i prodotti tipicamente consumati



Roma, 29 marzo 2024 – Nella Settimana Santa, nei mercati italiani, è aumentata la richiesta dei prodotti tipicamente consumati nelle giornate che vanno dal Venerdì Santo alla Pasquetta. Nonostante questo, per la maggior parte dei prodotti, i prezzi sono rimasti invariati. A confermarlo è La Borsa della Spesa, il servizio realizzato da BMTI e Italmercati, in collaborazione con Consumerismo No Profit.

Per quanto riguarda la frutta sono consigliatissimi i limoni, la cui vendita in questo periodo aumenta in maniera proporzionale rispetto all’aumento dell’acquisto delle fragole. Questa settimana, è presente un’alta disponibilità di limoni che presentano prezzi intorno a 1,20 euro/Kg. Molto richieste anche le fragole, la cui produzione, è stata particolarmente favorita dalle calde temperature delle ultime settimane conferendo al prodotto una qualità e una dolcezza particolarmente elevate. I prezzi variano da 5,50 euro/Kg per la fragola della Basilicata fino a 4,50 euro/Kg per la varietà campana.

Per quanto riguarda gli ortaggi, è aumentata la richiesta di carciofi e fave, utilizzati per diverse preparazioni tradizionali. L’aumento della domanda, però, non ha portato ad un aumento dei prezzi che, nel caso dei carciofi, si conferma stabile rispetto alla scorsa settimana. Nello specifico, il Violetto senza spine è intorno a 0,40 euro al pezzo mentre il Romanesco oscilla tra 0,80 e 1,00 euro al pezzo. Lo Spinoso, tipico della zona nord-ovest dell’Italia, invece, è intorno ai 0,50 euro al pezzo.

Per le fave, invece, le temperature al di sopra della media che hanno caratterizzato il mese di marzo, ne hanno inoltre anticipato la campagna. L’aumento della domanda è stato pienamente soddisfatto dall’offerta e questo non ha causato un aumento del prezzo che, al contrario, si conferma leggermente inferiore alla media del periodo, intorno a 1,20 euro/Kg.

Consigliato l’acquisto di patate novelle, tipicamente utilizzate per accompagnare diversi piatti tipici, con prezzi intorno a 0,90 euro/Kg.

Per quanto riguarda il settore ittico, il maltempo degli ultimi giorni ha particolarmente limitato le attività di pesca. Sono infatti bassi i quantitativi presenti nei mercati e, per molti prodotti, si registrano prezzi in aumento. Continua, però, la convenienza per il cefalo botolo, un pesce dalle carni magre e saporite, intorno a 1,50 a 2,00 euro/kg. Molto consigliato il consumo del granchio blu, sia perché presenta prezzi convenienti che vanno dai 2,50 ai 3,50 euro/Kg, sia perché un maggiore consumo di questo prodotto aiuterebbe a preservare l’ecosistema marino circostante. Per alcune regioni del sud Italia, inoltre, in questi giorni si consumano piatti a base di cozze. Nonostante l’aumento della domanda, anche questo prodotto presenta prezzi stabili che vanno da 2,60 a 2,90 euro/Kg, a seconda della grandezza.

Infine, per quanto riguarda le carni, sono rimasti stabili i prezzi di pollo e tacchino poiché gli acquisti sono stati orientati verso altre tipologie di carne, per esempio la carne di agnello. All’ingrosso, i prezzi del petto di pollo si confermano tra 5,20 e 5,50 euro/Kg; tra 5,10 e 5,50 euro/Kg, invece, i prezzi della fesa di tacchino.

Anche per le uova, l’aumento della domanda non ha portato il prezzo in aumento che, al contrario, si è mantenuto stabile rispetto alla scorsa settimana, intorno a 1,84 euro/Kg, per il prodotto allevato a terra.

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29/03/2024, 15:57
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La Borsa della Spesa

Abbondano nei mercati i prodotti primaverili



Roma, 12 aprile 2024 – Si respira aria di primavera ne La Borsa della Spesa di questa settimana. Convenienza e sostenibilità, le parole chiavi con cui BMTI e Italmercati, in collaborazione con Consumerismo No Profit, realizzano il Servizio che permette ai consumatori di fare la spesa in maniera più consapevole.

Per quanto riguarda l’ortofrutta sono giunti al termine i prodotti tipicamente invernali per lasciare spazio a quelli primaverili, come le fragole, la cui produzione è leggermente rallentata a causa dell’escursione termica che si registra tra il giorno e la notte in queste settimane. Tuttavia, rimane ottima la qualità e prezzi bassi dai 3,50 ai 4,50 euro/Kg sebbene un rialzo in concomitanza del weekend sia previsto, dovuto ad un deciso aumento della domanda, soprattutto proveniente dal settore Horeca.

Molto convenienti e di questa stagione anche gli agretti, che troviamo nei mercati da 2,50 a 3,00 euro/Kg e i cetrioli con prezzi che vanno da 0,80 a 1,20 euro/Kg. Il caldo delle ultime settimane, peraltro, sta aumentando la richiesta per questi ultimi ma, al momento, si registrano ancora prezzi bassi. Continuano i prezzi convenienti anche per gli asparagi, dai 3,00 ai 4,00 euro/Kg e per le fave, da 1,30 a 1,50 euro/Kg.

Per quanto riguarda il settore ittico, continua a gran ritmo la pesca della seppia, con prezzi bassi che vanno dagli 8,00 ai 10,00 euro/Kg. Presente nei mercati in grandi quantità e a buon prezzo la gallinella di mare, detta comunemente “coccio”, un pesce magro, con carni morbide, bianche e facilmente digeribili, pescato soprattutto nel Mar Adriatico, con prezzi che vanno da 20,00 a 22,00 euro/Kg.

Buoni i prezzi del tombarello, un pesce simile al tonno, pescato con i palangari, un metodo di cattura molto sostenibile per l’ecosistema marino, grazie al quale vengono preservate anche le specie più piccole, che ancora non sono abbastanza mature per essere pescate.

Per quanto riguarda le carni, il mercato in equilibrio mantiene stabili i prezzi delle carni di pollame rispetto alla scorsa settimana. Nello specifico, si conferma il prezzo dai 5,20 ai 5,50 euro/Kg per il petto di pollo e dai 5,10 ai 5,50 euro/Kg per la fesa di tacchino. Mercato calmo e in ulteriore calo per i tagli di vitellone utilizzati, per esempio, per spezzatino e arrosto, con prezzi che vanno da 5,54 a 5,64 euro/Kg.

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13/04/2024, 18:35
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Vinitaly, BMTI presenta l’analisi sulle uve da vino 2023

Diffusi aumenti dei prezzi



Roma 15 aprile 2024 – In occasione del Vinitaly, BMTI ha presentato la sua analisi sull’andamento dei prezzi delle uve da vino relative alla vendemmia 2023 delle Camere di commercio.

Dopo una prima ricognizione svolta ad inizio vendemmia, l’analisi dei dati ufficiali delle Camere di commercio ha confermato i diffusi aumenti che hanno colpito i prezzi delle uve da vino in Italia, per effetto della forte contrazione della produzione di uve nel 2023. I rialzi più accentuati si sono rilevati nel Centro e nel Sud Italia, ovvero nelle zone maggiormente interessate dalla riduzione produttiva. Per le uve del Nord Italia, invece, si è osservata maggiore stabilità. Secondo l’analisi di BMTI, in Veneto si è osservato un lievissimo calo delle uve atte alla produzione di Amarone e Recioto DOCG (-2% rispetto al 2022), quotate a Verona. In calo, dopo la crescita degli anni scorsi, anche le uve utilizzate per il Prosecco DOCG Conegliano Valdobbiadene (-11%) quotate a Treviso e le uve atte a Prosecco DOC (-15%) e Colli Euganei bianco DOC (-15%), quotate a Padova (-11%). In rialzo, invece, i prezzi delle uve atte a Lugana DOC (+13%) e delle uve atte a Soave DOC (+19%), quotate a Verona.

Dominano, invece, i rialzi per le uve quotate sulle piazze lombarde e piemontesi. Tra le uve atte a produrre i vini dell’Oltrepò Pavese, le uve del Bonarda DOC e Barbera DOC, rilevate a Pavia, sono aumentate del +28% rispetto al 2022. Crescita a doppia cifra (+21%) in 12 mesi anche per le uve del Franciacorta DOCG, rilevate a Brescia. In Piemonte, leggero rialzo per le uve atte alla produzione di Barolo DOCG (+4%) e per le uve atte a Langhe Nebbiolo DOC (+3%), quotate a Cuneo.

Sempre in Piemonte, rialzi contenuti, inferiori al +5%, anche per le uve atte a Barbera d’Asti DOCG e per quelle del Moscato DOCG, rilevate ad Asti. Variazioni contenute anche per le uve del Lambrusco, quotate a Reggio Emilia. Tra i grandi rossi toscani, i prezzi delle uve per il Brunello di Montalcino DOCG e per il Chianti Classico DOCG, rilevate a Siena, sono aumentate di quasi il +15% rispetto al 2022. Meno accentuato, invece, l’aumento dei prezzi delle uve per il Nobile di Montepulciano DOCG (+2%). Lieve calo, sempre sulla piazza senese, per il Chianti DOCG (-2%).

Infine, la forte contrazione produttiva che ha colpito l’Abruzzo, ha portato il prezzo delle uve del Montepulciano d’Abruzzo DOC, rilevate sulla piazza di Pescara, ad un aumento di quasi il +40% rispetto ad un anno fa. Ancor più marcato l’aumento per le uve atte a Pecorino d’Abruzzo DOC e a Trebbiano DOC, cresciute di oltre il +50% su base annua.

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15/04/2024, 17:22
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