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SANTOIANNI (AIC): “Dal rapporto ASviS emerge un paese che necessita di investimenti e sostegno per carenze idriche e lotta agli sprechi”
Roma, 22 ottobre 2025 – “Il quadro tracciato dal Rapporto ASviS parla di un Paese che ha difficoltà a tenere il passo sugli Obiettivi dell’Agenda 2030, e questo riguarda da vicino anche l’agricoltura. Senza una gestione efficiente dell’acqua e senza un’economia circolare capace di valorizzare gli scarti e ridurre gli sprechi, sarà arduo garantire competitività e resilienza alle nostre imprese”, dichiara Giuseppino Santoianni, Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC).
Il Rapporto dal titolo “Pace, giustizia e diritti: pilastri della sostenibilità”, giunto alla sua decima edizione, evidenzia un quadro in chiaroscuro: se da un lato l’Italia in alcuni ambiti ha ancora margini di miglioramento – come il riciclo dei rifiuti, l’agricoltura biologica e la riduzione degli sprechi idrici – in molti altri il divario resta ampio. rispetto allo scorso anno, 6 obiettivi su 17 peggiorano, in particolare quelli relativi ad alimentazione, accesso all’acqua, disuguaglianze ed ecosistemi terrestri.
“L’agricoltura dimostra potenzialità di crescita, ma il quadro generale resta fragile, aggravato dall’incertezza a livello geopolitico”, commenta il presidente di AIC. “Per questo serve una governance anticipante e un approccio integrato, in grado di leggere i cambiamenti e orientare le scelte politiche a livello nazionale ed europeo nel medio-lungo periodo. Il tema della flessibilità è oggi centrale – prosegue Santoianni – per affrontare sfide che toccano la competitività, la resilienza idrica, l’energia e la sicurezza alimentare, e rendere più efficaci gli strumenti di intervento. I 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 sono una fotografia preziosa, ma vanno letti alla luce dei cambiamenti che attraversano l’Europa: dallo spopolamento delle aree interne all’ampliarsi delle disuguaglianze territoriali, che impongono di aggiornare strumenti e priorità”.
“Il prossimo quinquennio – conclude il Presidente dell’AIC – sarà decisivo per accelerare il percorso verso gli Obiettivi ONU e per rendere l’agricoltura italiana protagonista di una transizione verde che coniughi innovazione, sicurezza alimentare e tutela delle risorse naturali”.