News e comunicati stampa dal mondo agricolo
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Re: Associazione Italiana Coltivatori

23/10/2025, 12:42

SANTOIANNI (AIC): “Dal rapporto ASviS emerge un paese che necessita di investimenti e sostegno per carenze idriche e lotta agli sprechi”
Roma, 22 ottobre 2025 – “Il quadro tracciato dal Rapporto ASviS parla di un Paese che ha difficoltà a tenere il passo sugli Obiettivi dell’Agenda 2030, e questo riguarda da vicino anche l’agricoltura. Senza una gestione efficiente dell’acqua e senza un’economia circolare capace di valorizzare gli scarti e ridurre gli sprechi, sarà arduo garantire competitività e resilienza alle nostre imprese”, dichiara Giuseppino Santoianni, Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC).
Il Rapporto dal titolo “Pace, giustizia e diritti: pilastri della sostenibilità”, giunto alla sua decima edizione, evidenzia un quadro in chiaroscuro: se da un lato l’Italia in alcuni ambiti ha ancora margini di miglioramento – come il riciclo dei rifiuti, l’agricoltura biologica e la riduzione degli sprechi idrici – in molti altri il divario resta ampio. rispetto allo scorso anno, 6 obiettivi su 17 peggiorano, in particolare quelli relativi ad alimentazione, accesso all’acqua, disuguaglianze ed ecosistemi terrestri.
“L’agricoltura dimostra potenzialità di crescita, ma il quadro generale resta fragile, aggravato dall’incertezza a livello geopolitico”, commenta il presidente di AIC. “Per questo serve una governance anticipante e un approccio integrato, in grado di leggere i cambiamenti e orientare le scelte politiche a livello nazionale ed europeo nel medio-lungo periodo. Il tema della flessibilità è oggi centrale – prosegue Santoianni – per affrontare sfide che toccano la competitività, la resilienza idrica, l’energia e la sicurezza alimentare, e rendere più efficaci gli strumenti di intervento. I 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 sono una fotografia preziosa, ma vanno letti alla luce dei cambiamenti che attraversano l’Europa: dallo spopolamento delle aree interne all’ampliarsi delle disuguaglianze territoriali, che impongono di aggiornare strumenti e priorità”.
“Il prossimo quinquennio – conclude il Presidente dell’AIC – sarà decisivo per accelerare il percorso verso gli Obiettivi ONU e per rendere l’agricoltura italiana protagonista di una transizione verde che coniughi innovazione, sicurezza alimentare e tutela delle risorse naturali”.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

28/10/2025, 14:55

AIC e UCAI lanciano un progetto per creare nuove opportunità nello sviluppo della filiera agroalimentare tra Italia e Africa Centrale
Roma, 28 ottobre 2025 - Sarà un evento strategico, che durerà per un’intera giornata, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo euro-africano per costruire nuove alleanze tra imprese, istituzioni e comunità agricole, quello promosso dall’AIC (Associazione Italiana Coltivatori) in collaborazione con l’Unione delle Comunità Africane in Italia (UCAI), sotto forma di convegno dal titolo “Africa centrale e Italia: nuove opportunità nello sviluppo della filiera agroalimentare”.
Voluto fortemente dal Presidente AIC, Giuseppino Santoianni, e dal Presidente di UCAI, Otto Bitjoka, il Convegno prevede nella mattinata interventi di rappresentanti istituzionali italiani e africani (come da programma dettagliato allegato). Nel pomeriggio, invece, è prevista la partecipazione di esperti e tecnici oltre a rappresentanti di varie Ambasciate, che si confronteranno in tre sessioni sui seguenti temi:
1. Creazione di un polo agroalimentare in Africa centrale;
2. Capacity building e formazione continua;
3. Buone pratiche: agricoltura multifunzionale per i giovani.

Questo convegno darà quindi l’avvio ad un progetto che punterà concretamente ai seguenti obiettivi:

Sviluppare filiere agroalimentari in Africa centrale con l’Italia come partner di innovazione, qualità e formazione;
Presentare il modello AIC come riferimento replicabile, basato su servizi di prossimità e cooperazione internazionale;
Offrire uno spazio di confronto tra istituzioni e imprese per definire linee comuni in agricoltura, pesca, formazione e commercio;
Rafforzare il ruolo dell’Italia e di Roma come hub mediterraneo ed europeo nel dialogo con l’Africa.
Obiettivi ambiziosi ma che nascono da un’attenta analisi del settore agroalimentare africano dove:

il 60% delle terre arabili non coltivate del mondo si trova in Africa (FAO);
la produttività agricola africana è inferiore del 40% rispetto alla media globale;
solo il 6% delle terre coltivate è irrigato, contro il 37% dell’Asia;
oltre il 60% della popolazione attiva in Africa subsahariana lavora nel settore agricolo;
i sistemi agroalimentari mondiali generano 12 trilioni di dollari di costi nascosti ogni anno (SOFA 2024), il 70% dei quali legati a diete poco salutari.
Questi dati evidenziano un potenziale enorme per decidere investimenti mirati in infrastrutture idriche, tecnologie sostenibili e formazione professionale.
Con oltre 55 anni di storia e una rete di 35.000 imprese, AIC si propone come facilitatore di processi di crescita economica, sostenibilità ambientale e inclusione sociale e questo convegno che si inserisce nel quadro del Piano Mattei per l’Africa e della strategia europea Global Gateway intende anch’esso promuovere la creazione di infrastrutture sostenibili, energia verde e sistemi agroalimentari resilienti.
A sostenere questo progetto ci saranno numerosi Ambasciatori africani e rappresentanti dei paesi coinvolti, pronti ad incontrare imprenditori italiani che vorranno saperne di più e fare networking.

L’ingresso è libero fino al riempimento della sala, ma per questioni organizzative è necessario iscriversi compilando il modulo al seguente link: https://forms.gle/abQmgm4VoxXWQbJx5

Re: Associazione Italiana Coltivatori

30/10/2025, 16:47

Santoianni (AIC): “Bene il Dl Lavoro e Sicurezza, la tutela del lavoro nei campi è un pilastro della legalità in agricoltura”
Roma, 30 ottobre 2025 - "Il Dl Lavoro e Sicurezza approvato in Consiglio dei Ministri è un passo che va nella giusta direzione. La sicurezza nei campi è un tema importante della nostra azione a tutela del lavoro e soprattutto degli imprenditori che fanno bene impresa", lo afferma Giuseppino Santoianni, presidente dell'Associazione Italiana Coltivatori commentando l'approvazione in Consiglio dei Ministri del cosiddetto Pacchetto Agricoltura.
Tra le misure legate alla sicurezza nei campi la riduzione dei contributi INAIL per le imprese agricole che non abbiano subito condanne o sanzioni gravi in materia di sicurezza. Interventi sulla la formazione e la vigilanza in materia di sicurezza, con nuovi strumenti tecnologici, campagne informative e un potenziamento dell’Ispettorato nazionale del lavoro e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro,
"Misure necessarie in linea con quanto proposto dall'Associazione nel corso degli anni", sottolinea Santoianni. "Importanti - prosegue il presidente dell'AIC - anche le disposizioni che puntano a rafforzare e incentivare l'iscrizione alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità (RLAQ) attraverso la piena conformità delle imprese alle norme su salute e sicurezza nei campi e il criterio premialità per l'accesso ai Bandi INAIL".
Oggi, secondo i dati ISTAT, il tasso di irregolarità nel settore agricolo sfiora il 23%, mentre solo il 5% delle imprese agricole iscritte alla camera di commercio aderisce alla RLAQ.
“In vista del passaggio parlamentare – conclude Santoianni – l’AIC porterà le proprie proposte per migliorare ulteriormente il decreto, in particolare la creazione di un marchio nazionale legato alla Rete e la previsione di ulteriori incentivi fiscali per chi investe nella regolarità del lavoro, primo presidio a tutela della salute e della sicurezza nei campi”.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

01/11/2025, 13:48

AIC e UCAI lanciano un progetto per creare nuove opportunità nello sviluppo della filiera agroalimentare tra Italia e Africa Centrale

Roma, 6 novembre 2025
“Auditorium Via Rieti” (Via Rieti, 13)
Roma, 1 novembre - Per costruire nuove alleanze tra imprese, istituzioni e comunità agricole e per dare vita a progetti concreti di cooperazione tra l’Italia e l’Africa centrale, l’AIC (Associazione Italiana Coltivatori) e l’UCAI (Unione delle Comunità Africane in Italia), hanno voluto promuovere un Convegno dal titolo “Africa centrale Italia: nuove opportunità nello sviluppo della filiera agroalimentare”, che si svolgerà a Roma, il prossimo 6 novembre, dalle ore 9:30 alle ore 18:00, nell’Auditorium Via Rieti” (in via Rieti, 13), con il Patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Comune di Roma.

Sarà un evento strategico, che durerà per un’intera giornata, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo
euro-africano per costruire nuove alleanze tra imprese, istituzioni e comunità agricole,
Voluto fortemente dal Presidente AIC, Giuseppino Santoianni, e dal Presidente di UCAI, Otto Bitjoka, il Convegno prevede nella mattinata interventi di rappresentanti istituzionali italiani e africani (come da programma dettagliato allegato).
Nel pomeriggio, invece, è prevista la partecipazione di esperti e tecnici oltre a rappresentanti di varie Ambasciate, che si confronteranno in tre sessioni sui seguenti temi:
1. Creazione di un polo agroalimentare in Africa centrale;
2. Capacity building e formazione continua;
3. Buone pratiche: agricoltura multifunzionale per i giovani.
Questo convegno rappresenterà quindi l’avvio di un progetto che punterà a dare concretezza ai seguenti obiettivi:
- Sviluppare filiere agroalimentari in Africa centrale con l’Italia come partner di innovazione, qualità e formazione;
- Presentare il modello AIC come riferimento replicabile, basato su servizi di prossimità e cooperazione internazionale;
- Offrire uno spazio di confronto tra istituzioni e imprese per definire linee comuni in agricoltura, pesca, formazione e commercio;
- Rafforzare il ruolo dell’Italia e di Roma come hub mediterraneo ed europeo nel dialogo con l’Africa.
Obiettivi ambiziosi ma che nascono da un’attenta analisi del settore agroalimentare africano dove:
- il 60% delle terre arabili non coltivate del mondo si trovano in Africa (FAO);
- la produttività agricola africana è inferiore del 40% a rispetto alla media globale;
- solo il 6% delle terre coltivate è irrigato, contro il 37% dell’Asia;
- oltre il 60% della popolazione attiva in Africa subsahariana lavora nel settore agricolo;
- i sistemi agroalimentari mondiali generano 12 trilioni di dollari di costi nascosti ogni anno (SOFA 2024), il 70% dei quali legati a diete poco salutari.
Questi dati evidenziano un potenziale enorme per decidere investimenti mirati in infrastrutture idriche, tecnologie sostenibili e formazione professionale.
Durante il Convegno sarà presentato il progetto “Il Granaio del Territorio, un’iniziativa integrata per lo sviluppo agricolo e ittico in Africa centrale che ha tra gli obiettivi principali:
- la riduzione della povertà e della malnutrizione;
- l’accesso a tecnologie e fonti energetiche rinnovabili;
- lo sviluppo di filiere corte e mercati locali e internazionali.
- la formazione continua per donne e giovani.
- la promozione del sistema di distribuzione a KM 0;
- la costruzione di unità di trasformazione e conservazione dei prodotti.
Il convegno si inserisce nel quadro del Piano Mattei per l’Africa e della strategia europea Global Gateway che promuove infrastrutture sostenibili, energia verde e sistemi agroalimentari resilienti.
Dopo il vertice Italia-Africa del 2024 e l’incontro congiunto Italia-UE del giugno 2025, Roma si conferma capitale del dialogo euro-africano e a sostenere questo progetto ci saranno numerosi Ambasciatori africani e rappresentanti dei paesi coinvolti, pronti ad incontrare imprenditori italiani che vorranno partecipare al Convegno per saperne di più e fare networking.
L’ingresso è libero fino al riempimento della sala, ma per questioni organizzative è necessario iscriversi compilando il modulo al seguente link: https://forms.gle/abQmgm4VoxXWQbJx5

Re: Associazione Italiana Coltivatori

07/11/2025, 17:27

AIC e UCAI hanno lanciato un progetto per creare nuove opportunità nello sviluppo della filiera agroalimentare tra Italia e Africa Centrale
Roma, 7 novembre 2025 – Si è svolto nella giornata di ieri il Convegno promosso dall’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) in collaborazione con l’Unione delle Comunità Africane in Italia (UCAI), dal titolo “Africa centrale e Italia: nuove opportunità nello sviluppo della filiera agroalimentare”, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo euro-africano e costruire nuove alleanze tra imprese, istituzioni e comunità agricole.

Voluto dal Presidente AIC, Giuseppino Santoianni, e dal Presidente UCAI, Otto Bitjoka, il Convegno ha previsto nella mattinata gli interventi di rappresentanti istituzionali italiani e africani, mentre nel pomeriggio ha visto la partecipazione di esperti, tecnici e rappresentanti di diverse Ambasciate, confrontarsi nelle tre sessioni tematiche dedicate a:

Creazione di un polo agroalimentare in Africa centrale;
Capacity building e formazione continua;
Buone pratiche: agricoltura multifunzionale per i giovani.
Il Convegno segna oggi l’avvio di un progetto concreto, che punta a:

sviluppare filiere agroalimentari in Africa centrale con l’Italia come partner di innovazione, qualità e formazione;
presentare il modello AIC come riferimento replicabile, basato su servizi di prossimità e cooperazione internazionale;
offrire uno spazio di confronto tra istituzioni e imprese per definire linee comuni in agricoltura, pesca, formazione e commercio;
rafforzare il ruolo dell’Italia e di Roma come hub mediterraneo ed europeo nel dialogo con l’Africa.
Ai lavori coordinati dal Direttore di Economy Sergio Luciano, dalla giornalista Donatella Bianchi e dall’esperto Luca Macario i temi trattati hanno affrontato argomenti rientranti nel quadro del Piano Mattei per l’Africa e della strategia europea Global Gateway, che promuove la creazione di infrastrutture sostenibili, energia verde e sistemi agroalimentari resilienti. A sostenere l’iniziativa sono numerosi Ambasciatori africani e rappresentanti dei Paesi coinvolti, pronti ad avviare con imprenditori italiani interessati a conoscere da vicino le prospettive di cooperazione e a sviluppare nuove relazioni economiche tra l’Italia e l’Africa centrale.

A cominciare, quindi, dal Gabon, con l’intervento dell' Ambasciatore S.E. Ginette Arondo, e dei diversi rappresentanti del Burkina Faso, del Congo, del Burundi e del Senegal. I prossimi passi daranno vita ai primi accordi operativi con l’AIC e alcune delle aziende produttrici di eccellenze agroalimentari del Made in Italy, a cominciare da quelle rappresentate dal Presidente di AIC Pesca, Natale Amoroso.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

08/11/2025, 13:08

AIC – AIC Pesca, “La nomina di Abate alla Vicepresidenza della Cgpm-FAO riconosce le competenze italiane e l’autorevolezza di un percorso istituzionale di valore”
Roma, 8 novembre 2025 – “La designazione di Francesco Saverio Abate alla Vicepresidenza della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (Cgpm) della FAO è una notizia di grande rilievo per l’intero sistema della pesca italiana” – dichiara il presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC), Giuseppino Santoianni.
“Il suo percorso professionale ha sempre coniugato visione strategica e conoscenza profonda del settore, contribuendo a orientare le politiche italiane verso modelli di gestione sostenibili e innovativi. È un riconoscimento che premia la qualità del lavoro svolto in questi anni e conferma il peso dell’Italia nei tavoli internazionali dedicati alla gestione delle risorse marine” – prosegue Santoianni.
Soddisfazione anche da parte del presidente di AIC Pesca, Natale Amoroso, che evidenzia:
“Si tratta di un risultato che rafforza la presenza e la credibilità dell’Italia nel Mediterraneo, in un momento in cui la gestione condivisa delle risorse marine richiede competenze tecniche e capacità di visione. La nomina di Francesco Saverio Abate rappresenta un segnale importante per il futuro del settore, perché valorizza l’esperienza italiana e apre nuove prospettive di cooperazione tra i Paesi rivieraschi nel segno della sostenibilità e dell’innovazione.”
“Come Associazione Italiana Coltivatori - conclude Santoianni - continueremo a sostenere ogni percorso che, in coerenza con gli obiettivi della FAO e della Cgpm, promuova una pesca sostenibile, innovativa e capace di garantire lavoro, tutela ambientale e sicurezza alimentare nel Mediterraneo”.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

11/11/2025, 14:38

Penisola Verde agriturismi AIC ad Agri@tour 2025: un impegno concreto per il turismo rurale sostenibile
Roma, 11 novembre 2025 – Silvia Bernini, presidente di Penisola Verde agriturismi AIC annuncia con entusiasmo la propria partecipazione alla 23ª edizione di Agri@tour – Salone Nazionale dell’Agriturismo e del Turismo Rurale, che si terrà dal 14 al 16 novembre 2025 presso Arezzo Fiere e Congressi.
Presente con un proprio stand espositivo, Penisola Verde sarà protagonista anche di un momento di confronto pubblico: venerdì 14 novembre dalle ore 16.00 alle 16.30, nell’ambito dell’Arena Experience, si terrà un Talk dedicato alle sfide e alle opportunità del settore agrituristico, con la partecipazione di Silvia Bernini, presidente di Penisola Verde agriturismi AIC, e Roberto Perticone, presidente di Italy Discovery.
Durante l’intervento, Silvia Bernini porterà l’attenzione su temi centrali per il futuro del comparto: la valorizzazione del turismo rurale come leva di coesione sociale, presidio del territorio e modello di sostenibilità ambientale ed economica.
“L’agriturismo non è solo ospitalità – afferma Bernini – ma un ponte tra tradizione e innovazione, tra comunità locali e viaggiatori consapevoli. È un settore che merita politiche mirate, investimenti e visione”.
Parliamo di un settore in crescita: infatti il comparto agrituristico italiano si conferma in forte espansione secondo i dati ISTAT e recenti analisi di settore:
- 26.129 aziende agrituristiche attive nel 2025, con una crescita dell’1,1% rispetto all’anno precedente.
- Oltre 4,5 milioni di turisti hanno scelto l’agriturismo nel 2025, segnando un incremento dell’11%.
- Il valore della produzione ha raggiunto 1,9 miliardi di euro, con un aumento del 15,4% in un solo anno.
- Le regioni del Centro Italia e le Isole trainano la crescita, grazie a un’offerta sempre più diversificata e orientata alla qualità.
Questi dati confermano come l’agriturismo rappresenti una risorsa strategica per il turismo nazionale, capace di coniugare accoglienza, cultura del territorio e sostenibilità.
Penisola Verde agriturismi AIC invita operatori, istituzioni e cittadini a visitare il proprio stand e a partecipare al Talk per contribuire insieme alla costruzione di un futuro rurale più equo, verde e partecipato.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

13/11/2025, 11:34

Pesca, Amoroso (AIC Pesca): “Senza giovani il mare rischia di restare senza futuro”
Trapani, 13 novembre 2025 – “La crisi del ricambio generazionale nella pesca italiana rappresenta oggi uno dei principali fattori di vulnerabilità del comparto.” Lo ha dichiarato Natale Amoroso, presidente di AIC Pesca, intervenendo alla XXXIV Rassegna del Mare di Trapani, dove ha evidenziato le rigidità burocratiche e le lacune normative che rallentano l’ingresso dei giovani nel settore.

“Il percorso per diventare marinaio professionale è oggi troppo lungo e disincentivante,” ha spiegato Amoroso. “Tra tempi, requisiti di navigazione e vincoli amministrativi, un giovane raggiunge l’abilitazione se va bene intorno ai venticinque anni. Un tempo bastavano due anni di navigazione continua: la legge non è cambiata, ma sono cambiate le abitudini. Oggi in inverno i natanti si mettono in disarmo, cosa che una volta non succedeva spesso, e i giovani pescatori non maturano la navigazione necessaria per passare di grado. La burocrazia scoraggia chi vorrebbe intraprendere un mestiere che richiede invece tempestività, pratica e continuità.”

Il presidente di AIC Pesca ha sottolineato come “il sistema di abilitazioni e tabelle di armamento risponda ancora a logiche del passato, non più coerenti con l’attuale organizzazione del lavoro in mare. Manca un coordinamento interministeriale tra istruzione, lavoro e pesca che consenta di pianificare una reale transizione generazionale, e la discontinuità occupazionale rende impossibile completare i requisiti di navigazione.”

Secondo Amoroso, “la questione non riguarda solo l’occupazione giovanile, ma la tenuta complessiva della filiera. Senza nuovi ingressi, la capacità produttiva delle imprese di pesca rischia di ridursi ulteriormente nei prossimi anni, con impatti diretti sulla competitività, sulla gestione delle quote e sulla sicurezza a bordo.”

“È necessario – conclude Amoroso – un intervento deciso delle istituzioni per introdurre strumenti di semplificazione amministrativa, percorsi formativi più agili e incentivi mirati che permettano ai giovani di entrare stabilmente nel settore. Il futuro della blue economy italiana dipende anche dalla capacità di rendere attrattivo e sostenibile un mestiere che è parte della nostra identità e della nostra economia costiera.”

Re: Associazione Italiana Coltivatori

14/11/2025, 19:04

Santoianni (AIC) “Il Vino Novello va salvaguardato. Subito norme coerenti per tutelare una tradizione del Paese”
Roma, 14 novembre 2025 - «Vino Novello è una tradizione che ha dato identità all’enologia italiana per decenni e che oggi necessita di un intervento chiaro per evitare la sua completa scomparsa» afferma Giuseppino Santoianni, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Coltivatori.

«Siamo passati da oltre 20 milioni di bottiglie negli anni Novanta agli attuali 1,5 milioni: una contrazione che ha svuotato interi territori produttivi, soprattutto nel Nord Italia, e che mette a rischio un patrimonio costruito in mezzo secolo».

«Per questo l’AIC sostiene con convinzione la proposta di modifica del decreto sul Novello, che innalza la percentuale minima di macerazione carbonica e supera l’attuale limite del 31 dicembre per la commercializzazione. Sono misure che restituiscono coerenza produttiva, garantiscono standard più elevati e permettono di riportare il prodotto su un percorso di credibilità» prosegue Santoianni.

«Le cantine che continuano a credere nel Novello – e che oggi rappresentano una nicchia di eccellenza – hanno bisogno di una cornice normativa solida e di politiche di valorizzazione che mettano al centro qualità, trasparenza e identità territoriale. Senza un intervento tempestivo, l’Italia rischia di disperdere un tassello significativo della propria storia enologica».

«Per questo riteniamo necessario agire subito: introdurre regole più rigorose già dalla prossima vendemmia, sostenere con strumenti mirati le aziende che investono realmente nella macerazione carbonica tradizionale, e avviare una campagna di comunicazione capace di riportare il Novello nel linguaggio dei consumatori. Non servono nostalgie, ma scelte precise. Il Novello può tornare a essere un prodotto competitivo e riconoscibile, purché il Paese decida di proteggerlo con la stessa serietà con cui ha tutelato altre eccellenze del made in Italy», conclude il presidente di AIC.

Re: Associazione Italiana Coltivatori

25/11/2025, 18:48

Santoianni (AIC) per la Giornata contro la Violenza sulle donne servono strumenti efficaci per superare i divari di trattamento in agricoltura, sfruttamento e vulnerabilità
Roma, 25 novembre 2025 — «Le donne che lavorano nei campi continuano ad essere esposte a violenze fisiche, psicologiche e lavorative, con un livello di vulnerabilità che resta inaccettabile», dichiara il presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, Giuseppino Santoianni.
Secondo i dati Istat, le lavoratrici agricole percepiscono in media 5.400 euro lordi l’anno, contro i 7.200 dei colleghi uomini: 1.800 euro di divario che restano costanti a prescindere da età, titolo di studio, cittadinanza o territorio. «A questa disparità economica – aggiunge Santoianni – si sommano isolamento, ricatti e violenze come confermano anche le testimonianze raccolte nel Quaderno dell’Osservatorio Placido Rizzotto mostrando storie drammatiche, come quella di una giovane migrante bulgara sfruttata e minacciata ma che ha trovato il coraggio di denunciare».
Secondo un’indagine di Cittalia per Anci e Ministero del Lavoro, il 17% dei braccianti in questi insediamenti è donna, con punte oltre il 50% in alcune aree.
«Serve quindi un intervento strutturale e vanno resi pienamente operativi i percorsi di inserimento lavorativo per chi denuncia - aggiunge Santoianni -, una misura sostenuta dall’AIC e oggi recepita dal governo. Bisogna anche favorire il ricorso alle autorità e rafforzare strumenti come la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, per premiare le imprese che non ricorrono al lavoro illegale».
«La repressione da sola non basta: legalità, tutela e dignità rappresentano la condizione essenziale per un’agricoltura credibile e sostenibile capace di riconoscere il valore di chi ogni giorno lavora nei campi”, sottolinea il presidente dell’AIC.
«È in questo impegno quotidiano che si misura la qualità del nostro sistema agroalimentare e la responsabilità collettiva che dobbiamo esercitare», conclude Santoianni.
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