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ARAER - Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna 
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Alla Fiera agricola del Santerno di Imola
Araer si presenta con il comparto ovino

Granarolo Emilia (BO), 7 giugno 2018 – L’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) torna a essere protagonista della Fiera Agricola del Santerno (15-17 giugno 2018) che si terrà come sempre a Imola presso il Complesso Sante Zennaro in via Pirandello 12.

Quest’anno al centro della scena ci sarà il comparto zootecnico degli ovini e a questo proposito Araer, in stretta collaborazione con l’Associazione nazionale della pastorizia (Assonapa) organizzerà la Prima Mostra Interregionale degli ovini di razza Suffolk iscritti al Registro Anagrafico e la Sesta Mostra Interregionale degli ovini di razza Bergamasca e Massese iscritti al Libro Genealogico; durante questi momenti si svolgeranno le relative valutazioni morfologiche dei soggetti in gara. Non solo. All’interno della rassegna verrà allestito il “Villaggio degli Ovini”, dove verranno sistemati 5 esemplari per ognuna delle 10 razze ovine da carne presenti: Appenninica, Bergamasca, Biellese, Sopravissana, Cornigliese, Fabrianese, Cornella Bianca, Suffolk, Texel, Berichonne du cher. Qui sarà inoltre allestito uno spazio degustazione dove sarà possibile assaggiare i prelibati arrosticini di carne ovina.

“Saranno due giorni molto interessanti – spiega il direttore di Araer, Claudio Bovo – perché ci sarà la possibilità di ammirare e conoscere da vicino numerose razze ovine che fino a qualche decennio fa erano una parte integrante della zootecnia del territorio. Da un po’ di tempo a questa parte, purtroppo, stiamo assistendo a un progressivo depauperamento che noi guardiamo con preoccupazione e che cerchiamo di contrastare anche con manifestazioni come la Fiera Agricola del Santerno, la cui caratteristica è proprio quella di dare grande spazio al tema della biodiversità, oggi sempre più richiamata e indubbiamente centrale nel dibattito sulla salvaguardia dell’ambiente e delle razze zootecniche, a partire da quelle autoctone. In questo contesto la città di Imola dimostra di essere una piazza estremamente importante per l’intera area romagnola e non possiamo che esprimere un plauso all’Amministrazione comunale che in questi ultimi anni ha voluto riprendere e rilanciare questa rassegna fieristica incentrandola proprio sul tema della biodiversità”.

Nel corso della manifestazione, Araer organizzerà anche gli spettacoli equestri nelle rappresentazioni storiche che avranno come protagonisti gli splendidi esemplari di Cavallo di razza Bardigiano, mentre l’Associazione allevatori asini di razza Romagnola (Asirara) collabora nella realizzazione dell’ottava Rassegna Interregionale della Razza Asino Romagnolo.

Con questa edizione della Fiera Agricola del Santerno dunque, l’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna continua nel suo percorso di valorizzazione delle razze zootecniche che fanno della nostra regione uno dei territori più importanti, dove la biodiversità, per l’appunto, ricopre un ruolo centrale e come tale deve essere messa al centro di progetti importanti legati alla tutela e alla salvaguardia delle razze.

“Contiamo di bissare il successo incassato lo scorso anno quando il focus della rassegna si era concentrato sulla Romagnola, eccezionale razza di bovini da carne – conclude il direttore Bovo - un altro esempio emblematico di come, attraverso iniziative capaci di avvicinare il consumatore al nostro mondo, si possano gettare le basi di una conoscenza oggi purtroppo un po’ perduta che va ritrovata”.

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08/06/2018, 8:04
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Assemblea Araer, la zootecnia regionale è in buona salute
Nel 2017 la produzione lorda vendibile (plv) a +11,4%

Granarolo Emilia (BO), 28 giugno 2018 – “Ci siamo lasciati alle spalle un anno particolarmente intenso di lavori e iniziative sia sotto l’aspetto sociale, con l’inserimento di allevatori molto preparati e tecnologicamente all’avanguardia, sia sotto quello tecnico con l’implementazione di ulteriori servizi a disposizione dei soci”.

Così Maurizio Garlappi, presidente di Araer (Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna) introducendo questa mattina l’assemblea generale dei soci. Un importante momento per tracciare anche il bilancio del comparto zootecnico regionale al quale, oltre a un nutrito numero di associati, erano presenti l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli e il direttore di Aia (Associazione italiana allevatori) Roberto Maddè.

Pur in un contesto di grandi cambiamenti che a breve condizioneranno in maniera particolare i ruoli e i rapporti tra gli allevatori, le Istituzioni e le Associazioni, la zootecnia emiliano-romagnola gode di buona salute.

“Oggi Araer è a tutti gli effetti il punto di riferimento tecnico degli allevatori dell’Emilia Romagna – ha continuato Garlappi – dal 2012 a oggi i soci sono passati da 2.518 a 2.873 (+355) e il numero delle bovine da latte controllate, nel 2017, ha raggiunto la quota di 233.768, con un +0,93% rispetto all’anno prima nonostante la generale diminuzione degli allevamenti che si sta registrando ormai da diversi anni.

Altri numeri e percentuali certificano il buon andamento del settore, a iniziare dalla produzione media di latte/bovina controllata che è stata di Kg. 8.980 (+2,48% sul 2016), caratterizzata da un tenore di grasso del 3,68% (+0,04%) e del 3,31% per le proteine (+0,03%).

Importante anche la consistenza media del numero di capi controllati in ogni allevamento dal personale Araer, pari a 129,2unità (+3,61%) rispetto a una media nazionale di 82,1capi. Parallelamente lo scorso anno il laboratorio dell’associazione regionale ha eseguito 1.515.768 analisi con un incremento del 5,15% rispetto al 2016 quando, dai primi mesi dell’anno, le analisi hanno riguardato anche i campioni provenienti dalla Toscana, mentre a partire dal 2017 si sono aggiunte quelle di Abruzzo e Umbria”.

Grazie alle ottime performance registrate da tutti i comparti zootecnici, la Plv regionale (produzione lorda vendibile) nel 2017 ha incassato un +11,4% rispetto al 2016, pari a un valore di 2.395,8 milioni di euro, il 49,5% di quello totale agricolo della regione.

Nello specifico, per le carni bovine i prezzi hanno goduto di un +7,6%, quelle suine +14,8%, le produzioni avicunicole +7,1%, il latte vaccino +5%, le uova addirittura +40%, mentre l’unico segno negativo arriva dagli ovicaprini che hanno dovuto incassare un -4,6%.

“La quantità vendibile di latte prodotto in Emilia Romagna nel 2017 – ha spiegato ancora il presidente Garlappi – è stata di 2.077,2 migliaia di tonnellate, con un incremento del 3,9% sul 2016 e dell’1,7% annuo su base quinquennale.

In questo arco di tempo la vocazione casearia della zootecnia da latte emiliano-romagnola si è rafforzata con il Parmigiano Reggiano, a cui è destinato il 90% del latte regionale, archiviando nell’ultimo quinquennio una media di +3,5%/anno, mentre il Grana Padano prodotto a Piacenza ha raggiunto +0,8%. Un segnale positivo è arrivato dalla crescita delle quantità di carne bovina uscita dagli allevamenti regionali, +7%, che marca una rottura rispetto a un bilancio di medio periodo fortemente negativo, anche se non possiamo sottovalutare il grave problema che investe l’allevamento e la commercializzazione dei bovini di razza Romagnola, al centro di uno stato di crisi senza precedenti rispetto al quale Araer ha messo in campo e continuerà a farlo tutti gli strumenti disponibili per invertire questa tendenza preoccupante”.

Per Maurizio Garlappi i risultati raggiunti al termine del quinquennio 2012-2017 hanno il sapore dolce della soddisfazione e della riconoscenza per un’attività che ha richiesto impegno, sforzi, tenacia e che proprio per questo ha saputo mantenere e implementare una serie di servizi di estrema importanza per gli allevatori. Una soddisfazione che riguarda anche l’aspetto economico “perché abbiamo raggiunto e mantenuto un equilibrio che – ha sottolineato – come evidenzia il bilancio consuntivo è composto da meno del 30% da contributi pubblici, dal 40% da quote associative e introiti derivanti dai controlli funzionali mentre il rimanente 30% riguarda i proventi provenienti dalla fornitura di altri servizi. Si tratta di un risultato eccezionale, ottenuto grazie al sacrificio e al contributo di tutti che dimostra al contempo come il 30% del sostegno pubblico sia comunque indispensabile”.

Benessere animale e antibioticoresistenza sono oggi i grandi temi su cui il settore si gioca forse la partita più importante, quella con il consumatore, sempre più attento a questi temi e spesso giudice severo ma non sempre ben informato sui processi produttivi. “È importante creare una sorta di alleanza – ha sottolineato Roberto Maddè, direttore di Aia – che non contrapponga più consumatori e allevatori, bensì favorisca tra loro un confronto da cui ognuno potrà reciprocamente imparare qualcosa”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Simona Caselli, secondo la quale la prossima Pac (Politica agricola comune) nel mettere al centro il benessere animale e l’antibioticoresistenza, “molto probabilmente prevederà sostegni più marcati per le aziende che si orienteranno a implementare questi delicati ma ineludibili aspetti”.

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29/06/2018, 21:13
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“Gli allevamenti del Benessere”,

siglato l’accordo tra Araer e Centrale del Latte di Cesena



Granarolo Emilia (BO), 12 settembre 2018 – Araer (Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna) e Centrale del Latte di Cesena (FC) hanno raggiunto un importante accordo che permetterà alla cooperativa lattiero-casearia romagnola di utilizzare sui suoi prodotti il logo “Gli allevamenti del benessere”, registrato e di proprietà di Aia (Associazione italiana allevatori). La certificazione è rilasciata da Dqa (Dipartimento qualità agroalimentare) ente terzo certificatore del Sistema allevatori dell’Associazione italiana allevatori.

L’accordo, primo nel suo genere in Emilia Romagna, sancisce un importante precedente perché attraverso l’adozione del Disciplinare di produzione “Gli Allevamenti del Benessere ” il latte e i prodotti trasformati dalla Centrale del Latte di Cesena garantiranno al consumatore il rispetto di un’importante serie di garanzie aggiuntive sulla qualità e sul rispetto delle normative in materia di benessere animale.

Pienamente soddisfatto il presidente di Araer e vicepresidente Aia, Maurizio Garlappi, che afferma: “Questo accordo è l’eccezionale risultato dell’attività che l’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna garantisce a tutti gli allevatori, e in particolare a quelli dell’area romagnola, attraverso un presidio costante e un’offerta di servizi completa. È proprio grazie ai controlli effettuati nelle stalle dal nostro personale tecnico che oggi è possibile certificare i nostri allevatori e dare la possibilità alla loro cooperativa di valorizzare il latte e i prodotti trasformati. In qualità di presidente dell’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna non posso che esprimere la massima soddisfazione. Come Aia – aggiunge Garlappi - l’adozione del logo Gli Allevamenti del Benessere si inserisce nel percorso fortemente voluto dall’Associazione italiana allevatori per il rafforzamento delle azioni in una di quelle aree tematiche, tra quelle fondamentali nel progetto di rilancio dell’Organizzazione, riferite al benessere degli animali in allevamento e alla sostenibilità ambientale delle attività zootecniche. Un dialogo sempre più aperto nei confronti delle aziende e dei consumatori”.

“La valutazione e la certificazione dello stato di benessere delle bovine in produzione negli allevamenti che aderiscono a questo progetto – ha affermato il direttore del Dqa, Michele Blasi, durante il recente incontro svoltosi alla Centrale del Latte di Cesena con i vertici della cooperativa e i soci conferenti – avviene applicando un protocollo elaborato dal Centro di referenza nazionale per il benessere animale (CReNBA) di Brescia, a cui si associa l’indice calcolato per ogni singola azienda ottenuto attraverso l’elaborazione dei dati rilevati periodicamente con l’attività dei Controlli funzionali effettuati dai tecnici Araer. Ciascuno dei due indici prevede 5 aree di pertinenza. Per il protocollo CReNBA vengono considerati il management aziendale compreso il personale dipendente, le strutture e le attrezzature aziendali, il comportamento degli animali in presenza dell’uomo, la biosicurezza e il controllo delle condizioni ambientali. I 5 indicatori che vengono invece considerati per valutare l’indice aziendale sui controlli funzionali effettuati su ogni singola bovina riguardano la regolarità dell’attività riproduttiva, la longevità, le condizioni sanitarie dell’apparato mammario e, in base al rapporto grasso/proteine rilevato nel latte, lo stato di chetosi e acidosi. L’elaborazione dei valori registrati, effettuata solo ed esclusivamente da veterinari validati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, scaturisce in un punteggio che, nella valutazione massima, si traduce in ‘condizione ottimale di benessere’ mentre in quella minima in ‘condizione a forte rischio di benessere’. Il rilascio della certificazione finale di idoneità avviene quando l’azienda soddisfa un valore complessivo di benessere animale superiore al 60%”.

Con un fatturato che nel 2017 ha superato i 13 milioni di euro e una prospettiva, per l’anno in corso, di sfiorare e magari raggiungere i 14 milioni, a 59 anni dalla sua fondazione la Centrale del Latte di Cesena appunta al suo palmares un’altra medaglia che certifica l’eccellenza delle sue produzioni. “Quello dell’eccellenza produttiva è sempre stato il nostro obiettivo – sottolinea il direttore Daniele Bazzocchi - che abbiamo perseguito con tenacia e che sarà ulteriormente certificato dal logo ‘Gli Allevamenti del Benessere’. Ogni anno, mediamente, lavoriamo 8 milioni di litri di latte, destinati per il 40% circa alla produzione di latte alimentare, mentre oltre il 50% viene trasformato in formaggi freschi e stagionati, primo fra tutti lo squacquerone. A breve partiremo con la produzione del gelato che avverrà in un nuovo capannone inaugurato nelle scorse settimane. Con questa ulteriore offerta contiamo di completare almeno per il momento la nostra offerta produttiva che peraltro, in controtendenza rispetto al resto del Paese, vede in aumento la vendita di latte fresco. Già nelle prossime settimane – conclude Bazzocchi – negli allevamenti conferenti partirà l’iter legato all’applicazione del protocollo. Contiamo di commercializzare i nostri prodotti con il logo Gli Allevamenti del Benessere entro la metà del prossimo anno”.

Tutti i soci conferenti hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa che vede l’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna al centro dell’ormai ineludibile tema legato al benessere animale. “L’accordo siglato tra Araer e Centrale del Latte di Cesena sancisce un inedito molto importante, a livello regionale, a cui bisogna guardare non solo per ottemperare a quanto prevede la normativa – afferma il direttore Araer, Claudio Bovo – ma soprattutto per rispondere a una sempre più impellente richiesta del consumatore che oggi, insieme alla qualità, vuole certezze e informazioni chiare sulle condizioni di allevamento del bestiame”.

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12/09/2018, 15:32
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Asta delle bovine da latte, appuntamento a Parma sabato 22 settembre

Granarolo Emilia (BO) – 14 settembre 2018 – Saranno oltre una trentina le bovine da latte in produzione che sabato 22 settembre, a partire dalle ore 10, popoleranno la Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario di Parma per la terza edizione dell’Asta delle bovine da latte nate e allevate all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano organizzata dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna in collaborazione con il Consorzio agrario di Parma.

Un appuntamento ormai consolidato che ha saputo suscitare un interesse sempre crescente tra gli operatori, primi fra tutti gli allevatori.

“Ancora una volta, davanti a un pubblico che prevediamo numeroso come nelle due precedenti edizioni – spiega Maurizio Garlappi, presidente di Araer – sfileranno solo soggetti di elevato livello genetico e produttivo, rigorosamente selezionati in precedenza dai tecnici Araer. Si tratterà di animali provenienti da una decina di allevamenti dislocati nell’area del Comprensorio del Parmigiano Reggiano in cui l’innovazione tecnologica, la qualità produttiva e il rispetto del benessere animale rappresentano i capisaldi dell’attività aziendale. A chi ci chiede il perché di questa iniziativa rispondiamo che il nostro obiettivo è quello di valorizzare gli animali nati e allevati nel comprensorio con l’obiettivo di ridurre, fino col tempo ad azzerare, il tasso di rimonta da animali che finora giungono da territori al di fuori dei confini regionali dell’Emilia Romagna, successivamente inseriti nel circuito produttivo del Parmigiano Reggiano dopo un periodo di quarantena. Non sarà un percorso breve, ma ritengo sia ineludibile visto che le modifiche al Disciplinare di produzione, attualmente all’esame della Commissione europea per la necessaria approvazione, lo prevedono”.

Le oltre 30 bovine all’Asta, tutte iscritte al Libro genealogico e sottoposte ai controlli funzionali da parte dei tecnici Araer, saranno in parte di razza Frisona e in parte di razza Bruna e verranno “battute” anche in questa occasione da Gianpaolo Pradi, uno tra i più importanti banditori nazionali che gestisce la storica Asta dei bovini che si tiene periodicamente a Trento.

“Come nelle precedenti edizioni – puntualizza il direttore di Araer, Claudio Bovo – gli animali protagonisti dell’Asta saranno preventivamente sottoposti a una rigorosa valutazione circa le caratteristiche morfologiche di ogni soggetto da parte dei tecnici Araer. Va detto comunque che ogni capo deve arrivare in condizioni perfette sia da un punto di vista sanitario che di benessere, questo non solo per il pieno rispetto di quanto prevede la normativa, ma come dimostrazione dell’eccellente lavoro che svolgono i nostri associati all’interno dei rispettivi allevamenti”.

“Oltre all’aspetto commerciale – interviene il presidente del Consorzio agrario di Parma, Giorgio Grenzi – l’Asta sta diventando un importante momento di confronto e discussione tra gli operatori, al centro di un’innovazione dell’intero settore zootecnico che non ha precedenti. Anche questo rappresenta un elemento molto importante per la crescita professionale degli allevatori, la valorizzazione delle produzioni e del territorio, il rispetto ambientale. Il Consorzio è totalmente coinvolto in questo processo che definirei innovativo, testimoniato dall’offerta di servizi rivolta agli associati a iniziare dalla nostra produzione mangimistica totalmente Ogm free”.

L’Asta delle bovine da latte in produzione provenienti dal Comprensorio del Parmigiano Reggiano inizierà alle ore 10 di sabato 22 settembre. L’appuntamento, come già annunciato, è presso la Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario di Parma.

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14/09/2018, 19:18
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Araer ad Agripride, un’esperienza positiva a difesa della biodiversità

Granarolo Emilia (BO), 1 ottobre 2018 – Due splendide giornate di sole hanno fatto da cornice ad “Agripride, cibo e gente dell’Emilia”, manifestazione che si è svolta a Reggio Emilia il 29 e il 30 settembre a cui Araer (Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna) in un’area tematica apposita, ha garantito la presenza di animali appartenenti a 35 razze di sei diverse specie allevate in Emilia Romagna: bovini, equini, ovicaprini, e avicunicoli, tutti provenienti da aziende associate all’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna.

Un’occasione davvero speciale per avvicinare il grande pubblico a un mondo che appartiene a tutti ma che non sempre dimostra di essere conosciuto, in special modo in una regione dove il comparto zootecnico ha un’importanza molto rilevante non solo per il tessuto economico, ma anche e soprattutto per le tipicità agroalimentari che sa esprimere, molte delle quali appartenenti al circuito delle Dop.

Nella tensostruttura allestita nella centralissima Piazza della Vittoria, il pubblico è accorso numeroso fin dalle prime ore dei due giorni in cui si è svolta la manifestazione, con un flusso costante e intenso di visitatori.

Curiosità, ammirazione, desiderio di conoscere più a fondo la ricchezza della biodiversità emiliano-romagnola sono stati sicuramente alla base di questa massiccia partecipazione, a cui le ottime condizioni climatiche hanno contribuito positivamente.

Particolarmente numerosi i papà e le mamme con i loro bambini, a loro volta affascinati dalla maestosità dei tori, dall’eleganza dei cavalli e degli asini, dalla simpatia dei conigli, dalla tranquillità delle bovine durante le prove di mungitura tanto per citare alcuni degli animali in esposizione.

La mungitura in effetti è stato uno dei momenti più partecipati. Grazie all’intervento di Romolo Granata, allevatore, che ha illustrato le varie fasi dell’operazione fornendo anche informazioni sulla razza, sui quantitativi di latte prodotti quotidianamente, sulla destinazione del latte munto, la dimostrazione ha catturato l’attenzione di un pubblico che via via è sempre aumentato.

“Eventi come quello di Agripride – puntualizza il direttore di Araer, Claudio Bovo – che ha potuto contare sull’ottima organizzazione del Comune di Reggio Emilia, dimostrano quanto sia importante uscire dall’ambìto a volte un po’ troppo ristretto degli addetti ai lavori. La massiccia partecipazione di pubblico che abbiamo registrato nel nostro allestimento, dimostra che la gente vuole avere informazioni, è interessata ad approfondire le sue conoscenze per essere in grado di farsi un’idea autonoma sul mondo zootecnico, spesso al centro di attacchi che non hanno motivo di esistere. Araer, tra le numerose attività che mette al servizio dei suoi iscritti, è fortemente impegnata nella difesa della biodiversità, un termine oggi molto diffuso ma che spesso non si conosce compiutamente. Per noi la biodiversità è un mondo fatto di razze da tutelare e tradizioni da sostenere, due aspetti che richiedono un impegno importante, sia in termini di risorse che di uomini. Araer è impegnata anche su questo fronte e risultati come quello che abbiamo raccolto a rassegne come Agripride ci dicono che siamo sulla buona strada”.

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01/10/2018, 16:11
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Torna a Reggio Emilia il Campionato Italiano di Coniglicoltura
Appuntamento alla Fiera il 15 e il 16 dicembre

Bologna, 5 dicembre 2018 – Anche quest’anno i padiglioni della Fiera di Reggio Emilia ospiteranno il Campionato italiano di Coniglicoltura, inserito all’interno della rassegna L’Aia in Fiera, che per l’occasione taglierà il nastro della sua quarta edizione.

L’appuntamento è fissato per il 15 e il 16 dicembre prossimi.

L’evento è organizzato dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) in collaborazione con l’Anci (Associazione nazionale coniglicoltori italiani).

I soggetti in gara rappresenteranno le eccellenze delle 43 razze di conigli iscritti al Registro anagrafico, che costituisce lo strumento per la conservazione, la salvaguardia e l’incremento delle razze cunicole allevate sul territorio nazionale, con particolare riferimento al mantenimento dei loro standard morfologici e della loro variabilità genetica, promuovendone al contempo la valorizzazione economica.

Come nelle passate edizioni è prevista una massiccia partecipazione di pubblico composto da semplici visitatori ma anche e soprattutto da operatori del settore provenienti non solo dall’Emilia Romagna ma anche dalle altre regioni, spesso le più lontane.

Da carne o da pelliccia, le diverse razze cunicole si caratterizzano per la loro spiccata originalità e bellezza. La carne rappresenta la principale attitudine della specie e in questi ultimi anni la produzione nazionale ha sfiorato i 2,3 milioni di quintali, pari a una plv (produzione lorda vendibile) di circa 500 milioni di euro. L’Italia, insieme alla Spagna e alla Francia, rappresenta il Paese europeo dove si concentra la maggiore produzione di conigli da carne.

Quest’anno, oltre ad ammirare i migliori soggetti in esposizione, i visitatori potranno partecipare al concorso “Indovina il peso del Coniglio” che riguarderà gli esemplari di razza Gigante individuati da un’apposita giuria. Il coniglio in gara verrà pesato alle ore 12 di domenica 16 dicembre, mentre dalla stessa ora e fino alle 13 si svolgerà lo spoglio delle schede. I primi due partecipanti che si saranno maggiormente avvicinati al peso del coniglio in gara verranno premiati con un buono spesa della Coop, rispettivamente da 100 e da 50 euro.

“Anche con questa iniziativa – puntualizza il presidente di Araer, Maurizio Garlappi – l’Associazione continua nella sua intensa attività di divulgazione verso il consumatore, riuscendo a creare momenti di aggregazione e confronto tra gli operatori del settore che diversamente sarebbe difficile organizzare. Le eccellenze zootecniche della nostra regione devono essere il traino per iniziative di questo genere, che nelle precedenti tre edizioni ha dimostrato tutta la sua validità, testimoniata da una massiccia affluenza di pubblico che siamo certi si ripeterà anche il 15 e il 16 dicembre prossimi”.

“Sarebbe un errore ritenere che la coniglicoltura appartenga a una tipologia di allevamento di serie B – gli fa eco Claudio Bovo, direttore di Araer – Si tratta invece di una produzione importante, che vede il nostro Paese tra i principali produttori a livello europeo, a cui viene dedicata una particolare attenzione sia per quanto riguarda la ricerca scientifica indirizzata al miglioramento genetico sia per garantire condizioni di maggior benessere agli animali allevati. Riteniamo quindi che anche il Campionato italiano di Coniglicoltura che si svolgerà a Reggio Emilia possa rappresentare un momento importante di discussione tra gli operatori del settore”.

Lo scorso anno Marco Presta e Alessandro Dose, conduttori della trasmissione radiofonica Il Ruggito del Coniglio, in onda su Rai Radio 2 tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dedicarono alcuni minuti della loro trasmissione al Campionato italiano di Coniglicoltura, dimostrando un interesse che andò oltre l’aspetto più ironico che contraddistingue la loro trasmissione.

I cancelli della Fiera di Reggio Emilia apriranno al pubblico alle ore 8 di sabato 15 dicembre e chiuderanno alle ore 19. Il giorno successivo l’apertura sarà sempre alle ore 8, ma la chiusura è fissata per le ore 16.

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05/12/2018, 16:28
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Campionato Italiano di Coniglicoltura,
in mostra i migliori esemplari di 43 razze
E per il pubblico un concorso a premi


Bologna, 12 dicembre 2018 – I padiglioni della Fiera di Reggio Emilia si stanno preparando ad ospitare la quarta edizione del Campionato Italiano di Coniglicoltura, in programma il 15 e il 16 dicembre prossimi, organizzato dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) in collaborazione con l’Anci (Associazione nazionale coniglicoltori italiani).

La rassegna ospiterà i migliori soggetti delle 43 razze di conigli iscritte al Registro anagrafico, la cui finalità è quella di conservare la variabilità biologica fra le razze cunicole, potenziare il ruolo degli allevamenti in purezza, coordinare l’organizzazione per la diffusione dei riproduttori, garantire la certificazione anagrafico-morfologica degli animali iscritti.

Un impegno importante e impegnativo che l’Anci porta avanti insieme alla sua attività di assistenza tecnica rivolta agli allevatori per pianificare lo sviluppo delle aziende iscritte con programmi di riproduzione, analisi tecnico-estimative, informazioni e divulgazioni tecniche. A questo si unisce il monitoraggio costante dei prezzi e le analisi di mercato, la ricerca condotta in collaborazione con associazioni scientifiche ed enti di settore e la diffusione delle leggi e delle normative della filiera cunicola.

“I conigli in esposizione al prossimo Campionato Italiano di Coniglicoltura di Reggio Emilia rappresentano la migliore espressione di un settore che intende tutelare la biodiversità – afferma il presidente dell’Anci, Sergio Pompa – il loro allevamento è frutto della passione e dell’attenzione di piccoli allevatori che si dedicano a questa produzione di nicchia. Senza la loro abnegazione la salvaguardia di queste razze che, vorrei ricordare, non appartengono alla produzione intensiva dei conigli da carne, rischierebbe di scomparire. Peraltro nelle prime tre edizioni del Campionato abbiamo visto il numero di visitatori crescere esponenzialmente, segno evidente di un interesse sempre maggiore da parte del pubblico generalista, a cui dobbiamo associare l’importante occasione di confronto che il Campionato rappresenta per gli operatori, che in un contesto di questo genere possono sfruttare opportunità diversamente difficili da individuare”.

I padiglioni della Fiera di Reggio Emilia che ospiteranno la manifestazione apriranno i cancelli alle ore 8 di sabato 15 dicembre per chiuderli alle ore 19. Il giorno seguente, domenica 16 dicembre, l’orario di apertura resterà invariato ma la chiusura sarà anticipata alle ore 16.

Gli organizzatori contano su una vasta partecipazione di pubblico, in primis famiglie con bambini, che avranno la possibilità non solo di ammirare la bellezza e la varietà dei conigli in esposizione, ma potranno anche partecipare all’iniziativa “Indovina il peso del Coniglio” riservata ai soggetti di razza Gigante che verranno selezionati da un’apposita giuria. Le schede di partecipazione saranno in distribuzione al desk Araer. Lo spoglio inizierà alle ore 12 di domenica 16 dicembre subito dopo aver pesato il coniglio in gara. Successivamente si procederà con la premiazione dei due concorrenti che si saranno maggiormente avvicinati al peso dell’animale. Per i primi due classificati sono in palio due buoni spesa Coop rispettivamente a 100 e da 50 euro.

“Araer è fortemente impegnata a sostenere il settore cunicolo nazionale – sottolinea il direttore dell’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna, Claudio Bovo – e altrettanto determinata a tutelare la biodiversità che nella nostra regione costituisce un patrimonio di grande valore, in cui la coniglicoltura riveste un ruolo fondamentale. Con la rassegna di sabato e domenica prossimi siamo certi di replicare il successo delle tre edizioni precedenti e fornire al visitatore non professionale quelle informazioni che giustamente chiede e che devono essergli fornite con correttezza e trasparenza”.

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12/12/2018, 18:32
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Campionato Italiano di Coniglicoltura
A Reggio Emilia l’eccellenza che tutela la biodiversità

Bologna, 17 dicembre 2018 – Anche quest’anno Daniele Barrale, allevatore di Veduggio (MB) e proprietario del coniglio di razza Pezzata Tricolore, si è aggiudicato il massimo riconoscimento al Campionato italiano di Coniglicoltura che si è svolto sabato e domenica scorsi (15 e 16 dicembre) presso i padiglioni della Fiera di Reggio Emilia.

La rassegna è arrivata alla sua quarta edizione ed è stata organizzata dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) in collaborazione con l’Anci (Associazione nazionale coniglicoltori italiani).

I 699 soggetti in esposizione, tutti appartenenti alle 43 razze di conigli iscritti al Registro Anagrafico, sono stati valutati da una giuria di esperti che hanno espresso i loro giudizi sulla base dei sette parametri previsti: il tipo e la forma del corpo, ma anche il peso, la pelliccia e la presentazione interessano indistintamente tutte le razze, mentre la conformazione della testa e la pelliccia, il sovracolore, il sottocolore e la lucentezza così come le orecchie, il disegno e il colore riguardano gli altri tre parametri e vengono considerati a seconda della razza da valutare.

Nonostante le giornate particolarmente fredde molti visitatori, esperti e semplici appassionati, hanno popolato il padiglione espositivo ammirando le peculiarità di ogni esemplare in mostra con una varietà di forme e colori davvero straordinaria.

“Registriamo ancora una volta un successo che premia gli sforzi organizzativi richiesti per una manifestazione di questo genere – sottolinea Claudio Bovo, direttore di Araer – non solo i conigli in gara appartengono alle più belle razze allevate da produttori che con sacrifici e passione svolgono un’attività non priva di difficoltà, ma l’affluenza del pubblico, sempre numerosa e affascinata, dimostra che questo appuntamento annuale sta diventando per gli appassionati ormai irrinunciabile”.

Oltre all’esposizione e alla gara per aggiudicarsi il titolo di campione, la rassegna di quest’anno ha introdotto una novità che ha riscosso un notevole successo.

Si è trattato del concorso “Indovina il peso del coniglio” che ha messo in palio due buoni spesa Coop rispettivamente del valore di 100 e 50 euro. Il soggetto scelto dalla giuria di esperti è stato pesato al termine della raccolta delle schede che si è svolta nella mattinata di domenica: 7,340 kg era il suo peso e i concorrenti che più si sono avvicinati alla quotazione sono stati Daniele Barrale ed Emanuele Manfredini, allevatore di Caselle Lurani in provincia di Lodi. Entrambi si sono classificati a pari merito e il necessario sorteggio tra le due schede ha destinato a Barrale il buono da 100 euro.

Gli altri riconoscimenti sono andati a Marco Romani con il suo coniglio di razza Gigante nella categoria Campioni di razza adulti; a Luciano De Cecco con il coniglio di razza Blu di Vienna Grigio è andato il premio per la colorazione adulti. Nella categoria Eccellenti extra (campioni giovani) si è distinto il Gigante di Gheorghe Prelipcean e per la sezione Collezioni il massimo riconoscimento è andato alla Fulva di Borgogna di Bignamini e Marchesi.

Calato il sipario su questa quarta edizione del Campionato italiano di Coniglicoltura, l’appuntamento è già rinnovato al prossimo anno.

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17/12/2018, 18:40
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Torna a Parma l’Asta delle bovine nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano.

Appuntamento il 23 febbraio

Bologna, 13 febbraio 2019 – Torna l’Asta delle bovine da latte nate e allevate all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano. L’appuntamento, organizzato come sempre dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) in collaborazione con il Consorzio agrario di Parma, è fissato per il 23 febbraio prossimo presso la Stalla ex Centro Tori del Consorzio in via Jones Melvin 15, a Parma.

I capi che verranno battuti all’Asta saranno una trentina e saranno esclusivamente vacche in lattazione.

“Dopo alcuni mesi di pausa Araer torna a proporre ai propri soci un appuntamento che ha saputo riscuotere un grande apprezzamento – dichiara il presidente dell’associazione, Maurizio Garlappi – In un momento commercialmente positivo per i produttori del Parmigiano Reggiano come quello attuale questa iniziativa rappresenta un ulteriore elemento di valorizzazione che coinvolge non solo gli allevatori ma anche il Consorzio, che tutela e promuove nel mondo la più importante eccellenza agroalimentare made in Italy. Le bovine che sfileranno davanti a un pubblico che attendiamo come sempre numeroso rappresentano l’eccellenza ottenuta dal miglioramento genetico portato avanti in questi anni, a cui oggi si aggiunge l’adozione dell’indice di caseificazione, un’innovazione frutto della collaborazione tra Anafi (Associazione nazionale allevatori razza Frisona, ndr), Consorzio del Parmigiano Reggiano e Università di Bologna, Parma e Padova finalizzato, attraverso la sua elaborazione, a individuare le bovine più efficienti nella resa casearia. Si tratta di un altro tassello che contribuisce a valorizzare non solo gli animali – conclude Garlappi – ma anche il territorio dove vengono allevati”.

“Per produrre quantità ma soprattutto qualità occorrono bovine geneticamente perfette – è il pensiero di Giorgio Grenzi, presidente del Consorzio Agrario di Parma – ed è esattamente quello che vedremo sfilare durante l’Asta del 23 febbraio prossimo. Genetica, benessere, sperimentazione sono i pilastri su cui ruota la zootecnia moderna, proiettata in un futuro in cui i giovani avranno grandi opportunità, oggi peraltro supportate da un andamento commerciale che garantisce prezzi remunerativi e reddito alle aziende. Gli allevatori hanno bisogno di momenti di confronto come questi, non lo abbiamo verificato solo con la massiccia partecipazione registrata nelle volte scorse, è soprattutto la richiesta che arriva direttamente da loro e testimonia la vivacità del settore, la passione e la volontà di rendere sempre più eccellente l’agroalimentare italiano, soprattutto nel mondo”.

Come nelle passate edizioni, le bovine che verranno battute all’Asta saranno preventivamente sottoposte a una rigorosa valutazione da parte dei tecnici Araer a cui toccherà esprimere un parere insindacabile sulle caratteristiche morfologiche di ognuna. Il latte verrà munto la sera prima, quindi il venerdì, e sottoposto alle analisi per stabilire i livelli di grasso, proteine, lattosio, inibenti e cellule somatiche. La mattina seguente, dopo le operazioni di toelettatura, le bovine sfileranno per la compravendita. L’appuntamento è fissato a partire dalle ore 10.

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13/02/2019, 15:40
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Asta delle bovine, a Parma l’eccellenza della zootecnia da latte

Una trentina gli esemplari di razza Frisona e Bruna che producono latte per il Parmigiano Reggiano sfileranno nel ring della Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario provinciale. L’appuntamento è fissato per sabato 23 febbraio. L’evento è organizzato dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna in collaborazione con il Consorzio agrario di Parma

Bologna, 20 febbraio 2019 – Gli allevatori del Comprensorio del Parmigiano Reggiano si ritroveranno a Parma, presso la Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario provinciale (via Jones Melvin 15) Melvinper partecipare alla quarta edizione dell’Asta delle bovine nate e allevate all’interno del medesimo Comprensorio.

L’iniziativa, che ha sempre riscosso un notevole successo, è fissata per sabato 23 febbraio a partire dalle ore 10 e come nelle passate occasioni è organizzata dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) in collaborazione con il Consorzio agrario provinciale di Parma.

Una trentina i capi in vendita, tutte bovine in lattazione di razza Frisona e Bruna, esempio dell’eccellenza raggiunta grazie al miglioramento genetico portato avanti in questi anni.

Il bestiame arriverà alla Stalla nella serata di venerdì 22 febbraio e sarà sottoposto a una valutazione molto severa da parte dei tecnici Araer che dovranno esprimersi sulle caratteristiche morfologiche di ogni soggetto. Dopo la mungitura, il latte verrà sottoposto alle analisi di routine per stabilire i livelli di grasso, proteine, lattosio, inibenti e cellule somatiche. La mattina di sabato, prima della sfilata, si procederà con le operazioni di toelettatura delle bovine per mettere maggiormente in risalto le loro caratteristiche.

“L’attività di Araer, che è e rimane il riferimento tecnico di tutti gli allevatori iscritti – spiega il direttore dell’Associazione, Claudio Bovo – intende allargare i propri confini e oltre ai controlli funzionali e alla fornitura di numerosi servizi tecnici, deve saper proporre iniziative che favoriscano il confronto e la discussione in un’ottica di costante crescita professionale. L’Asta rientra in questa cornice e il successo che anche sabato contiamo di portare a casa ne sarà un’ulteriore dimostrazione. Gli allevatori stanno vivendo un momento favorevole dal punto di vista della redditività aziendale e questo è dovuto a una serie di fattori in cui il loro ruolo è centrale sia per quanto riguarda il management che il rispetto delle normative, destinate a diventare sempre più stringenti, prima fra tutte quella sul benessere animale. Araer è ben consapevole di questo – conclude il direttore Bovo – e non può che impegnarsi per accompagnare i suoi associati in un percorso sicuramente laborioso ma anche denso di sfide molto stimolanti”.

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20/02/2019, 16:59
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