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ARAER - Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna 
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Appuntamento a Parma il 2 dicembre 2017
Al via la prima Asta di bovine nate e allevate
nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano

Araer 3
Granarolo Emilia, 10 novembre 2017 – Saranno 30 i soggetti che il prossimo 2 dicembre, domenica, verranno presentati alla “1^ Asta delle bovine da latte nate e allevate all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano”, organizzata e gestita dall'Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer).
L’iniziativa, nel panorama regionale, rappresenta una novità assoluta e verrà ospitata all’interno del Consorzio Agrario di Parma che per l’occasione metterà a disposizione la sua struttura.
“Le modifiche apportate lo scorso anno al Disciplinare di produzione del Parmigiano Reggiano - afferma il direttore di Araer, Claudio Bovo – ne contemplano una in base alla quale la produzione, in futuro, dovrà avvenire solo con latte proveniente da vacche nate e allevate all’interno del Comprensorio. Un aspetto molto importante che ci ha suggerito l’idea dell’Asta. Infatti, in questo modo crediamo di contribuire alla valorizzazione degli allevamenti, offrendo agli allevatori la possibilità di acquistare solo animali iscritti al Libro genealogico, sottoposti ai controlli funzionali da parte dei tecnici Araer, morfologicamente perfetti e in linea con tutti i requisiti previsti in materia di benessere animale e stato sanitario”.
A questa prima Asta parteciperanno una trentina di capi sia di razza Frisona che Bruna: 6 vitelle; 6 manzette non gravide; 8 manze gravide (fecondate da almeno 3 mesi); 10 vacche in lattazione che abbiano una conta di cellule somatiche inferiore a 300mila. Una delle peculiarità dell'Asta sarà la valorizzazione delle bovine, in quanto tutte figlie di riproduttori inseriti nel circuito della fecondazione artificiale nazionale, alimentate con mangimi non ogm.
Particolarmente rigorosa la selezione dei soggetti, che prima di essere ammessi all’Asta verranno analizzati dai tecnici Araer i quali, al termine della valutazione, esprimeranno parere favorevole o contrario alla partecipazione. Per le vacche in produzione verrà fornito agli allevatori proprietari l’elenco delle caratteristiche richieste, compresa la quantità di latte prodotto.
Le bovine che verranno battute all’Asta dovranno arrivare presso la sede del Consorzio Agrario di Parma entro le ore 17 del 1 dicembre. Lì verranno prese in consegna dai tecnici Araer che provvederanno alle operazioni di mungitura e alla successiva analisi del latte per stabilire i tenori di grasso, proteine, cellule somatiche, lattosio e inibenti. Anche la toelettatura delle bovine rappresenterà un momento molto importante e sarà curata da personale appositamente selezionato. Infine, per avvalorare sempre più il concetto di continuità e coinvolgimento delle nuove generazioni, ai ragazzi del Dairy Club verrà assegnato il ruolo di conduttori delle bovine che sfileranno davanti al pubblico e al banditore.
“In altre regioni come il Trentino Alto Adige – conclude il direttore di Araer – l’Asta delle bovine è una prassi ormai consolidata. Possiamo affermare che per noi si tratta di un esperimento in cui crediamo molto per i motivi che ho elencato prima. Confidiamo nella buona riuscita dell’iniziativa, prima tappa di un nuovo percorso pensato e realizzato, ancora una volta, a vantaggio degli associati Araer”.

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10/11/2017, 14:50
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Al Consorzio Agrario di Parma il 2 dicembre 2017

Prima Asta delle bovine nate e allevate
nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano:
un evento che gli allevatori aspettavano

Granarolo Emilia (BO), 17 novembre 2017 - “La provincia di Parma è la prima per numero di capi in produzione per il Parmigiano Reggiano. L’occasione di ospitare la prima edizione dell’Asta delle bovine da latte nate e allevate all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano riveste per noi un ruolo di estrema importanza”.
Così Giorgio Grenzi, presidente del Consorzio agrario di Parma, a commento di quello che si profila come uno dei più importanti eventi zootecnici annuali dell’Emilia Romagna.
L’appuntamento con la prima Asta delle bovine da latte nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano, organizzata e gestita dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) è fissato per sabato 2 dicembre, presso la stalla ex Centro tori Parma del Consorzio agrario di Parma in via Jones Melvin 15, a partire dalle ore 10.
“Il Consorzio, che oltre ad ospitare l’iniziativa organizzata da Araer la patrocinerà, ha sempre avuto una particolare attenzione per la zootecnia – sottolinea Grenzi - anche in considerazione del fatto che nella provincia di Parma si produce il maggior numero di forme di Parmigiano Reggiano e gli allevamenti vantano un livello di innovazione e tecnologia tra i più avanzati. La nostra storia ultracentenaria ha fatto del radicamento al territorio uno dei suoi capisaldi, ma nel corso del tempo ha saputo anche evolversi e individuare quei cambiamenti fondamentali per rimanere sul mercato con proposte in grado di rispondere alle esigenze dei clienti. Ecco allora che il nostro mangimificio, capace di produrre ogni anno circa 1,5 milioni di quintali di mangimi, oggi propone una produzione totalmente non ogm ottenuta utilizzando materie prime di esclusiva provenienza italiana. Una scelta che va nella direzione della massima salubrità e orientata a costruire una filiera totalmente italiana”.
Il Consorzio agrario di Parma vanta una base sociale molto ampia, vicina ai 4.500 soci, ed è in grado di fornire tutti i mezzi tecnici e meccanici necessari allo svolgimento dell’attività allevatoriale.
“La percezione che stiamo registrando da parte degli allevatori in queste settimane che precedono l’appuntamento del 2 dicembre – continua Grenzi – è di grande entusiasmo. Segno evidente che l’esigenza di un evento di questo tipo c’era. E noi, come Consorzio, non possiamo che esserne contenti perché non solo la compravendita attraverso l’asta può garantire determinate caratteristiche del bestiame in tema di sanità e benessere animale oggi divenute imprescindibili, ma permette di stimolare l’aspetto economico legato alla linea vacca-vitello, puntando soprattutto a rivitalizzare con un’azione capillare e costante quelle zone di collina e montagna che sono state in parte abbandonate dalla zootecnia o rischiano di esserlo. È vero che le modifiche al Regolamento del Disciplinare di produzione del Parmigiano Reggiano devono ancora essere approvate – conclude Grenzi – ma non dimentichiamo che la decisione di trasformare il latte ottenuto solo da bovine nate e allevate all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano rappresenterà presto un obbligo che richiederà maggiori garanzie e tutele a vantaggio del consumatore”.
Intanto, oltre alla parte strettamente organizzativa dell’evento, il cui Regolamento può essere consultato e scaricato dal sito www.araer.it, proseguono i lavori di allestimento presso la stalla ex Centro tori del Consorzio agrario di Parma dove gli animali potranno trovare una collocazione confortevole e idonea al loro ricovero, un adeguato spazio per la loro toelettatura e un ring funzionale e ben organizzato affinchè i potenziali acquirenti possano attentamente valutare le bovine che verranno battute all’Asta.

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17/11/2017, 22:04
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Prima Asta delle bovine nate e allevate
nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano
(Parma, 2 dicembre 2017)

Il presidente Araer, Maurizio Garlappi:
“Abbiamo risposto a un’esigenza degli allevatori

Granarolo Emilia (BO), 23 novembre 2017 – Fervono i preparativi per la prima Asta delle bovine nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano, organizzata dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) grazie alla disponibilità del Consorzio Agrario di Parma.
L’appuntamento si terrà nella città emiliana il 2 dicembre 2017 presso la Stalla ex Centro Tori in via Jones Melvin 15, a partire dalle ore 10.
Si tratta di un’iniziativa che in Emilia Romagna non ha precedenti e che intende rispondere a una esplicita esigenza giunta proprio dagli allevatori.
“Il nostro patrimonio zootecnico è un valore che nel corso degli anni ha saputo conquistare sempre maggiore importanza – dichiara il presidente di Araer, Maurizio Garlappi – Lo dimostra in primis la qualità del latte prodotto, frutto di una selezione genetica che ha puntato tutto sulla produttività, sulla fertilità e sulla longevità del bestiame”.
Caratteristiche che hanno permesso di raggiungere traguardi importanti e che trovano nella trasformazione lattiero-casearia, Parmigiano Reggiano in primis non a caso ritenuto il Re dei Formaggi, la loro migliore espressione.
Territorio, genetica, sanità. In vista dell’approvazione delle modifiche al Disciplinare di produzione del Parmigiano Reggiano, che prevedono l’allevamento di bovine nate e allevate all’interno del Comprensorio, l’iniziativa che sta realizzando Araer si inserisce a pieno titolo in quel progetto di innovazione e valorizzazione alla base di un processo in cui la competitività riveste un ruolo da protagonista.
“Le modifiche previste al Disciplinare di produzione del Parmigiano Reggiano – continua il presidente Araer – circoscriveranno di fatto l’allevamento delle bovine che producono latte per questa eccellenza del made in Italy ai soli confini del comprensorio, che comprendono le provincie di Parma, Reggio Emilia, Modena e in parte Bologna e Mantova dove finora, invece, ogni anno arrivano da fuori regione diverse migliaia di capi i quali, dopo un periodo di quarantena, possono entrare in produzione. Bestiame necessario anche e soprattutto alla rimonta. A questo proposito, va ricordato che le opportunità oggi esistenti grazie all’utilizzo del seme sessato permettono di preventivare numeri fino a qualche tempo fa impensabili. Ragion per cui, raccogliendo quella che si è manifestata sempre più come un’esigenza degli allevatori, abbiamo pensato di dare avvio a un percorso per noi nuovo che è quello delle Aste, iniziativa che in altre regioni come il Trentino Alto Adige, pur avendo produzioni diverse, è consolidato da tempo con ottimi risultati”.
Per il presidente Garlappi gli elevati livelli sanitari del bestiame in produzione per il latte destinato al Parmigiano Reggiano, uniti a una genetica di prim’ordine sono elementi che devono trovare sul territorio le risposte più appropriate perché “il nostro obiettivo è duplice – conclude – da un lato vogliamo stimolare la genetica, dall’altro creare tra gli allevamenti dei nostri soci le migliori opportunità tra domanda e offerta, in un costante percorso di crescita professionale in cui tradizione e innovazione rinsaldino un legame comunque inscindibile”.
Le 30 bovine che parteciperanno all’Asta provengono da 9 allevamenti, gran parte dei quali sono associati alla cooperativa Copal la cui collaborazione nell’allestimento dell’iniziativa si è rivelata preziosa e fondamentale.
L’appuntamento è quindi fissato per il 2 dicembre, alle ore 10, presso la Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario di Parma.

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23/11/2017, 18:44
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A Parma, il 2 dicembre 2017

Prima Asta delle bovine nate e allevate
nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano
Il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli:
“Un contributo alla valorizzazione
del Parmigiano Reggiano”

Granarolo Emilia (BO), 27 novembre 2017 – Mancano pochi giorni alla prima Asta delle bovine nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano.
Presso la Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario di Parma infatti, sabato prossimo 2 dicembre, a partire dalle ore 10 si terrà un appuntamento inedito nel panorama zootecnico dell’Emilia Romagna. L’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) ha organizzato l’evento e il Consorzio Agrario, cogliendo l’importanza dell’iniziativa, ha contribuito mettendo a disposizione le proprie strutture.
Una trentina i capi, di razza Frisona e Bruna, che verranno battuti all’Asta. Tutti provengono da 10 allevamenti in gran parte associati alla cooperativa Copal che ha fornito un importante contributo all’allestimento dell’evento.
Nel dettaglio, le bovine che verranno battute all’Asta saranno 3 vitelle; 7 manzette non gravide; 5 manze gravide (fecondate da almeno 3 mesi); 15 vacche in lattazione che abbiano una conta di cellule somatiche inferiore a 300mila.
La selezione degli animali è stata particolarmente rigorosa ed è stata condotta dai tecnici Araer in base al Regolamento dell’Asta, peraltro consultabile sul sito www.araer.it.
Come ha ricordato il presidente dell’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna, Maurizio Garlappi, l’Asta delle bovine nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano non rappresenta solo un’esigenza manifestata dagli associati, ma risponde pienamente a quanto prevedono le modifiche al Disciplinare di produzione del nostro più importante formaggio a pasta dura, attualmente in attesa di essere approvate: esse riguardano infatti l’utilizzo di latte ottenuto solo da bovine nate e allevate all’interno del Comprensorio.
Anche per il Consorzio del Parmigiano Reggiano, dunque, l’Asta organizzata da Araer riveste un ruolo di indubbia importanza.
Ce lo conferma il presidente, Nicola Bertinelli.
“Guardiamo a questa iniziativa come a un evento molto positivo – afferma il numero uno del Consorzio del Parmigiano Reggiano – l’Assemblea del Consorzio ha recentemente votato a larghissima maggioranza, oltre il 95%, la proposta di modifica del Disciplinare che prevede l’obbligo di avere nella filiera del Parmigiano Reggiano solo vacche nate e allevate all’interno del Comprensorio. Servirà ancora tempo, almeno un anno e mezzo, per ottenere l’approvazione definitiva di tale modifica. Tuttavia l’iniziativa dell’Asta rappresenta un elemento anticipatore che può aiutare a creare attenzione e consapevolezza nella filiera su un tema molto sentito anche dai consumatori”.
Bertinelli è inoltre convinto che un’iniziativa come l’Asta possa contribuire a una maggiore valorizzazione del Parmigiano Reggiano. “Certo – sottolinea – Già oltre il 95% della produzione deriva da bovine nate e allevate all’interno del Comprensorio, il passaggio al 100% permetterà di comunicare con grande efficacia il legame unico con il territorio che tanti altri formaggi sostitutivi del Parmigiano Reggiano non hanno e non possono immaginare di avere: una premessa che è già un’ulteriore valorizzazione del prodotto. Il percorso di modifica del Disciplinare sarà autonomo – conclude Bertinelli – Tuttavia le iniziative come l’Asta, che puntano a dare il giusto valore alla scelta delle bovine nate e allevate all’interno del Comprensorio, può aiutare allevatori e caseifici a tradurre questa scelta in opportunità di impresa”.

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27/11/2017, 15:28
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Al Consorzio agrario di Parma il 2 dicembre 2017

Anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini,
alla prima Asta delle bovine nate e allevate
nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano

Granarolo Emilia (BO), 28 novembre 2017 – Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, interverrà alla prima edizione dell’Asta delle bovine nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano che si terrà sabato 2 dicembre, a partire dalle ore 10, presso la Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario di Parma, in via Jones Malvin 15.
L’iniziativa, che per il comparto zootecnico regionale rappresenta una novità assoluta, è stata organizzata dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) in collaborazione con il Consorzio agrario di Parma, che intuendone l’importanza ha messo a disposizione per l’occasione le sue strutture.
Trenta le bovine, di razza Frisona e Bruna, che verranno battute all’Asta provenienti da una decina di allevamenti perlopiù associati alla cooperativa Copal.
Per il presidente Araer, Maurizio Garlappi, l’Asta delle bovine nate e allevate all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano risponde a un’esigenza degli allevatori anche in vista dell’approvazione delle modifiche al Disciplinare di produzione del nostro Re dei formaggi. Modifiche che, una volta approvate, prevederanno che il latte da cui ottenere il Parmigiano Reggiano dovrà provenire solo da vacche nate e allevate all’interno del Comprensorio, vale a dire le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, sponda sinistra del fiume Reno per la provincia di Bologna e sponda destra del fiume Po per quella di Mantova.
“Il nostro è un duplice obiettivo – sottolinea Garlappi – da un lato vogliamo stimolare la genetica del nostro bestiame, dall’altro creare negli allevamenti dei nostri associati le migliori opportunità tra domanda e offerta per arrivare a garantire i più elevati standard di rimonta”.
Un’iniziativa, quella dell’Asta, che il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, giudica molto positiva e in grado di aiutare allevatori e caseifici a tradurla in opportunità di impresa “perché riuscire ad ottenere il 100% di bovine in produzione nate e allevate all’interno del Comprensorio – dichiara – permetterà di comunicare con notevole efficacia il legame unico con il territorio che tanti altri formaggi sostitutivi del Parmigiano Reggiano non hanno e non possono immaginare di avere, confermando in questo modo un’ulteriore valorizzazione del prodotto”.
“Attraverso lo strumento dell’Asta gli allevatori hanno la possibilità di acquistare solo animali iscritti al Libro genealogico – sottolinea Claudio Bovo, direttore dell’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna – sottoposti ai controlli funzionali da parte dei tecnici Araer, morfologicamente perfetti e in linea con tutti i requisiti previsti in materia di benessere animale e stato sanitario”.
“Per noi, l’occasione di ospitare la prima edizione dell’Asta delle bovine da latte nate e allevate all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano riveste una grande importanza – gli fa eco Giorgio Grenzi, presidente del Consorzio agrario di Parma che oltre ad aver messo a disposizione le proprie strutture ha avuto un ruolo determinante nell’organizzazione dell’evento – La provincia di Parma è la prima per numero di capi in produzione per questa eccellenza agroalimentare. Un’iniziativa come quella dell’Asta può dare impulso alla linea vacca-vitello che soprattutto nelle aree di collina e montagna, oggi in parte abbandonate dalla zootecnia, potrebbe invece ridare nuova linfa a un comparto che per anni è stato un fondamentale presidio a tutela del territorio”.
Dopo la rigorosa selezione delle bovine che verranno battute all’Asta, condotta nelle scorse settimane dai tecnici Araer, tutto è ormai pronto per il via alla kermesse. E la presenza del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, conferma l’importanza che l’evento rappresenta anche per le Istituzioni locali.

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28/11/2017, 21:52
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Prima Asta delle bovine nate e allevate
nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano

Un successo che premia e valorizza
il territorio e i suoi allevatori

Granarolo Emilia (BO), 2 dicembre 2017 – La scommessa è stata vinta. Nonostante il freddo pungente e i timori che ogni novità racchiude.
La prima Asta delle bovine nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano, svoltasi questa mattina presso la ex Stalla Centro tori del Consorzio agrario di Parma, che ha collaborato all’organizzazione dell’evento promosso e gestito dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer), è stata un successo.
Numeroso il pubblico intervenuto, ma soprattutto eccellenti le 32 bovine battute all’Asta, 10 di razza Bruna e 22 di razza Frisona italiana, che hanno messo in evidenza le loro caratteristiche morfologiche frutto del miglioramento genetico portato avanti negli anni, che non ha mai mancato di rispettare i più elevati parametri legati allo stato sanitario e al benessere animale.
L’appuntamento di Parma ha rappresentato un momento cruciale per il settore zootecnico regionale, tant’è vero che ha visto anche la partecipazione del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. “La produzione del Parmigiano Reggiano – ha affermato nel suo intervento – è la più riuscita espressione di un lavoro che va curato nei minimi particolari, è la dimostrazione di cosa può nascere dal binomio tradizione-innovazione. La prima Asta delle bovine nate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano è un ulteriore mattoncino a sostegno di un sistema, quello agroalimentare regionale, che ha il vanto di contare ben 44 prodotti Igp e Dop, esempio unico a livello nazionale ed europeo, che oggi più che mai costituisce il miglior biglietto da visita per la promozione delle nostre eccellenze a livello globale”.
“Oggi abbiamo vissuto un momento di grande valore che ci ha permesso di sentirci parte di un grande progetto – gli ha fatto eco Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano – L’auspicio è che le modifiche al Disciplinare che fanno riferimento alla produzione di latte ottenuto solo da bovine nate e allevate entro i confini del Comprensorio vengano presto approvate a Bruxelles, creando in questo modo un ulteriore legame con il territorio che significa anche qualità del foraggio destinato all’alimentazione del nostro bestiame. È un passaggio fondamentale – ha sottolineato Bertinelli - perché solo su questa terra e in nessun altro luogo nasce il Parmigiano Reggiano che è, non dimentichiamolo, la più importante Dop al mondo”.
Comprensibile anche la soddisfazione del presidente di Araer, Maurizio Garlappi, e del collega Giorgio Grenzi, numero uno del Consorzio Agrario di Parma, che insieme al direttore dell’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna, Claudio Bovo, si sono impegnati al massimo nelle ultime settimane per garantire la migliore riuscita dell’Asta, su cui nelle ultime ore hanno pesato anche le avverse condizioni atmosferiche.
Un lavoro che ha coinvolto i tecnici e il personale di Araer sia per la rigorosa selezione delle bovine da battere all’Asta, che per l’organizzazione della logistica che in frangenti come questi richiede sempre competenza e precisione.
Anche Coldiretti, con CampagnAmica, ha espresso il suo apprezzamento per l’ottima riuscita dell’iniziativa e con il presidente della sede di Parma, Luca Cotti, sottolinea che “l’interesse e la partecipazione registrate dimostrano ampiamente la validità di quello che può essere ritenuto a ragione un esperimento, visto che in Emilia Romagna mai era stata organizzata un’Asta di questo tipo. In qualche modo sono stati anticipati i tempi rispetto alle modifiche presentate in sede europea al Disciplinare di produzione del Parmigiano Reggiano: un aspetto che merita la massima soddisfazione”.
Tutte le bovine hanno incassato ottime quotazioni e, in numerosi casi, hanno superato abbondantemente la base d’Asta.
Araer e Consorzio Agrario di Parma sono già al lavoro per l’organizzazione del prossimo, analogo appuntamento.

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03/12/2017, 22:52
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Appuntamento a Parma il 3 marzo 2018
Torna l’Asta delle bovine da latte nate e allevate

nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano
Granarolo Emilia (BO), 16 febbraio 2018 - A soli tre mesi dalla prima edizione, Araer (Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna) in stretta collaborazione e sinergia con il Consorzio agrario di Parma organizza la seconda Asta delle bovine da latte nate e allevate all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano.

L’appuntamento è fissato per il 3 marzo 2018 a partire dalle ore 10 presso la Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario di Parma.

“L’indiscusso successo che abbiamo registrato il 2 dicembre scorso – puntualizza il direttore di Araer, Claudio Bovo – ci ha confermato la validità dell’iniziativa che il prossimo 3 marzo vedrà sfilare più di 40 soggetti, in parte di razza Frisona e in parte di razza Bruna, suddivise tra vitelle, manzette, giovenche, con una percentuale più elevata comunque di vacche in lattazione. Si tratterà ancora una volta solo di animali iscritti al Libro genealogico, sottoposti ai controlli funzionali da parte dei tecnici Araer, morfologicamente perfetti anche da un punto di vista sanitario e in linea con quanto previsto dalla normativa sul benessere animale”.

L’obiettivo dell’iniziativa promossa da Araer, a cui il contributo del Consorzio agrario di Parma si rivela ancora una volta prezioso e determinante, è quello di valorizzare gli allevamenti che producono latte destinato al Parmigiano Reggiano, perché attraverso l’Asta gli allevatori potranno acquistare animali di elevata qualità sia in termini morfologici che produttivi.

“Anche in questa prossima occasione – sottolinea Bovo – i soggetti che parteciperanno all’Asta verranno preventivamente sottoposti a una rigorosa valutazione da parte dei tecnici Araer che esprimeranno parere insindacabile sulle caratteristiche morfologiche di ognuno. Per le vacche in produzione poi, agli allevatori proprietari verrà fornito l’elenco delle caratteristiche richieste per il latte, che tra gli altri dovrà esprimere una conta di cellule somatiche inferiore a 300mila”.

Chi ha partecipato all’Asta del 2 dicembre scorso ricorderà la grande affluenza di pubblico e soprattutto le quotazioni finali di numerosi capi, che in molte occasioni hanno superato abbondantemente la base di partenza.

Gli animali dovranno arrivare presso la Stalla ex centro Tori del Consorzio agrario di Parma il 2 marzo entro le ore 17, dove verranno presi in consegna dal personale Araer che provvederà alle operazioni di mungitura e alla successiva analisi del latte per stabilire i livelli di grasso, proteine, cellule somatiche, lattosio e inibenti. L’indomani mattina poi, prima di iniziare l’Asta, tutte le bovine partecipanti verranno sottoposte a una vera e propria toelettatura per poi sfilare davanti ai potenziali acquirenti.

I soggetti in vendita verranno battuti all’Asta da Giampaolo Pradi, il banditore che gestisce la storica Asta dei bovini che si tiene a Trento, dove eventi di questo tipo sono ormai una consuetudine. Nel settore Pradi detiene una vera e propria leadership e la sua presenza all’Asta organizzata da Araer e Consorzio agrario di Parma ne qualifica ulteriormente l’importanza.

“Siamo certi di aver intercettato un’esigenza degli allevatori – conclude Bovo – che grazie a questa iniziativa vedranno soddisfatte ancora una volta tutte le loro aspettative”.

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16/02/2018, 20:41
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A Parma, sabato 3 marzo


Asta delle bovine nate e allevate

nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano,

l’insostituibile ruolo del Consorzio Agrario
Granarolo Emilia (BO), 23 febbraio 2018 – “Quando una pratica antica come l’asta degli animali incontra le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, credo si possa ragionevolmente parlare di un matrimonio perfetto”.

Per Giorgio Grenzi, presidente del Consorzio agrario di Parma, la seconda Asta delle bovine nate e allevate all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano che si svolgerà il 3 marzo 2018 a partire dalle ore 10 presso la Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario, è la migliore testimonianza di quanto il mondo zootecnico sappia coniugare al meglio tradizione e modernità.

L’appuntamento, che segue il grande successo ottenuto alla prima Asta del 2 dicembre scorso, è ancora una volta organizzato da Araer (Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna) in stretta collaborazione con il Consorzio agrario di Parma, punto di riferimento per tutto il comparto agrozootecnico della provincia e dei territori limitrofi.

“La partecipazione degli allevatori e di numerosi operatori del settore, insieme alle ottime vendite registrare all’Asta del 2 dicembre scorso – sottolinea il presidente del Consorzio agrario - hanno dimostrato quanto un’iniziativa di questo genere fosse attesa, e nei fatti sia stata molto apprezzata anche dalle Autorità che in quella occasione sono intervenute, a iniziare dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini e del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli”.

Con una produzione annuale di circa 1,5 milioni di quintali di mangime totalmente ogm free, ottenuta dalla lavorazione di materie prime di esclusiva provenienza italiana, il Consorzio agrario di Parma ha approntato un nuovo servizio per l’irrigazione dei medicai in risposta ai cambiamenti climatici che negli ultimi anni, soprattutto con la perdurante siccità estiva, hanno causato al settore primario non pochi problemi.

“Si tratta di un sistema di irrigazione sotterraneo – spiega Grenzi – che grazie ai sistemi di bonifica distribuiti sul territorio può garantire il giusto apporto idrico anche in periodi particolarmente siccitosi, assicurando un’ottima produzione di foraggio sia in termini quantitativi che qualitativi. Foraggio rappresentato non solo da mais, ma anche da diverse varietà di cereali e soia ad alto contenuto proteico che i nostri associati possono acquistare presso il Consorzio e seminare sui loro appezzamenti di terreno”.

Tradizione e innovazione dunque, all’insegna di quell’agricoltura 4.0 di cui si parla con sempre maggiore insistenza e in cui un evento come l’Asta delle bovine nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano si inserisce a pieno titolo, “perché iniziative come queste – sottolinea ancora Grenzi – favoriscono il confronto, lo scambio di opinioni, la conoscenza nella certezza di vedere sfilare animali morfologicamente perfetti perché iscritti al Libro genealogico, costantemente controllati sia da un punto di vista sanitario che di benessere grazie ai controlli funzionali eseguiti dai tecnici Un percorso, in buona sostanza, che può solo favorire la crescita professionale e anche culturale degli allevatori, sempre attenti all’evoluzione del settore ma comunque saldamente ancorati alle loro tradizioni”.

Le oltre 40 bovine che parteciperanno all’Asta del 3 marzo prossimo potranno accedere al ring solo dopo un’attenta valutazione da parte dei tecnici Araer e, per le vacche in produzione, non prima di aver superato una rigorosa analisi del latte che non potrà evidenziare una conta di cellule somatiche superiore a 300mila. Tutti i soggetti in gara, in parte di razza Frisona e in parte di razza Bruna, sono figlie di riproduttori inseriti nel circuito della fecondazione artificiale nazionale e sono alimentate esclusivamente con mangimi ogm free.

“L’Asta è sicuramente un modello da esportare – conclude Giorgio Grenzi – e sono convinto che la partecipazione di numerosi allevatori provenienti da altre province dove l’allevamento di vacche da latte è particolarmente significativo non tradirà le aspettative”.

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A Parma, sabato 3 marzo

Asta delle bovine nate e allevate

nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano,

via al secondo appuntamento

Granarolo Emilia (BO), 27 febbraio 2018 – Oltre 40 bovine da latte nate e allevate all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano sfileranno a partire dalle ore 10 sabato prossimo, 3 marzo, nel ring allestito presso la Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario di Parma in occasione della seconda Asta organizzata dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer).

Un evento che si ripete a tre mesi esatti dalla prima edizione, quando furono battuti una trentina di capi, venduti a cifre spesso ben superiori alla base di partenza e con le gradinate intorno al ring che registrarono il tutto esaurito nonostante il freddo pungente.

La stretta collaborazione avviata da Araer e Consorzio agrario di Parma ha quindi favorito la realizzazione di un nuovo appuntamento, che oltre a contare su un numero superiore di bovine da latte, sia di razza Frisona che Bruna, intende replicare un successo che sul nostro territorio era fino a oggi sconosciuto, contrariamente a quanto avviene ad esempio in Trentino Alto Adige dove le Aste dei bovini sono una prassi consolidata.

Tutti i soggetti in vendita sono iscritti al Libro genealogico, periodicamente vengono sottoposti ai controlli funzionali da parte dei tecnici Araer, sono figlie di riproduttori inseriti nel circuito della fecondazione artificiale nazionale e vengono alimentate esclusivamente con mangimi ogm free. Elementi che esprimono da soli l’elevato livello qualitativo delle bovine che verranno battute all’Asta e che sapranno attirare l’attenzione degli operatori provenienti non solo dalle zone del Parmense ma, come auspicano gli organizzatori, anche dalle province limitrofe che fanno parte del Comprensorio di produzione del Parmigiano Reggiano.

Per il presidente di Araer, Maurizio Garlappi, l’Asta delle bovine nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano rappresenta un’iniziativa che favorisce quel percorso di crescita professionale a cui gli allevatori sono chiamati. “Il successo incassato alla prima edizione dell’Asta il 2 dicembre scorso – afferma – ha in parte sorpreso anche noi. La novità dell’iniziativa e le avverse condizioni meteorologiche erano le incognite che più ci preoccupavano. Ma la risposta degli allevatori e di numerosi altri operatori ci ha dimostrato che un evento del genere era atteso. È stato quindi naturale pensare nei giorni immediatamente successivi a quando organizzare un altro analogo appuntamento. Ci prepariamo quindi al 3 marzo convinti di proporre ancora una volta una carrellata di soggetti di altissimo livello genetico, rigorosamente selezionati in precedenza dai tecnici Araer, garanzia di una produzione che non teme confronti. Oggi la sicurezza sullo stato sanitario del bestiame e sull’applicazione di quanto prevede la normativa sul benessere animale sono fattori che non possono essere disattesi – conclude Garlappi – le bovine che parteciperanno all’Asta del 3 marzo prossimo rappresentano solo un campione, benchè estremamente rappresentativo, di come i nostri associati interpretano la loro attività. Non solo. Il nostro obiettivo, unito anche alle grandi opportunità che la genetica ci offre attraverso l’utilizzo del seme sessato, è anche quello di arrivare a ridurre drasticamente se non azzerare il tasso di rimonta da animali che finora provengono da territori al di fuori dei confini regionali dell’Emilia Romagna per essere poi inseriti nel circuito produttivo del Parmigiano Reggiano dopo un periodo di quarantena. Si tratta di un obiettivo ambizioso, lo so, ma credo ragionevolmente raggiungibile”.

L’appuntamento con l’Asta delle bovine da latte nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano è quindi fissato per sabato prossimo, 3 marzo, a partire dalle ore 10 presso la Stalla ex Centro Tori del Consorzio agrario di Parma. L’Asta sarà condotta da Giampaolo Pradi, banditore d’eccezione che gestisce la storica Asta dei bovini che si tiene periodicamente a Trento.

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Causa maltempo rinviata a sabato 10 marzo
l'Asta delle bovine da latte nate e allevate
nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano

Granarolo Emilia (BO), 1 marzo 2018 – A causa delle avverse condizioni climatiche, l’Asta delle bovine da latte nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano prevista per sabato 3 marzo, organizzata dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) in collaborazione con il Consorzio agrario di Parma, è stata rimandata di una settimana.

Pertanto si svolgerà sabato 10 marzo, a partire dalle ore 10, presso la Stalla ex Centro tori del Consorzio agrario di Parma.

Il programma previsto rimane invariato.

Le bovine che parteciperanno all’Asta saranno quindi circa una quarantina, in parte di razza Frisona e in parte di razza Bruna, figlie di riproduttori inseriti nel circuito della fecondazione artificiale nazionale e alimentate esclusivamente con mangimi ogm free.

L’arrivo degli animali selezionati è previsto per la giornata di venerdì 9 marzo e saranno sottoposti ai rigorosi controlli da parte dei tecnici Araer per verificare il rispetto di tutti i parametri previsti per partecipare all’Asta.

Per le vacche in lattazione inoltre, è prevista l’analisi del latte che non potrà evidenziare una conta di cellule somatiche superiore a 300mila.

“Le abbondanti precipitazioni nevose che da stanotte stanno imbiancando tutta la regione hanno reso necessaria questa decisione – dichiara il direttore di Araer, Claudio Bovo - nell’interesse prima di tutto degli animali e degli allevatori, soprattutto di quelli provenienti dalla collina e dalle zone montane. Confidiamo che da qui al 10 marzo, complice anche la primavera ormai incipiente, le condizioni meteo si stabilizzino permettendoci di dare corso a un evento che oltre a un pubblico numeroso merita anche la clemenza del tempo”.

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