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Genetica e Longevità 
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mai inteso il pascolo x blap in produzione ..

pero per quanto possibile io la vedo come una opportunita nelle zone di pianura non fertile , o dolce collina , per ridure anche solo x 2mesi l'anno i costi e avere dei benefici non indifferenti.

tricordiamo che queste zone hanno un costo capitale fondierio inferiore , spesso sono fuori dalla direttiva nitrati , senza x qquesto andare all'altrocapo di italia , e comuqnue fatto 100 la superfice aziendale , ce sempre un 20/30% di terreni fertili , che sfruttati a dovere con i cereali (mais) danno sfoddisfazioni al pari dei migliori terreni alluvionali.

detto questo il rpoblema e' ne reperire in queste zone superfici di almeno 80/90ettari in propieta , per avere un produzione slow, di energia e fibra.

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Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.


26/06/2011, 20:19
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Chiedo scusa grinto per l' incomprensione, la mia era una purtroppo tardiva risposta a Roby :roll:
Il problema è comunque quello di avere superfici accorpate (vivo in zona collina dolce), e per quanto riguarda i prezzi anche in queste zone si stanno adeguando alla pianura padana purtroppo, spero comunque che dal prossimo mese la zona pascolo per asciutte e manze gravide sia operativa, così posso aggiornarvi sul comportamento degli animali


26/06/2011, 23:45
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Sez. Bovini
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Buongiorno... sui ritardi sono il re vista la mia problematica connessione internet. Mi piacerebbe fare un piccolo distinguo su un mio concetto che forse non è stato da me espresso in modo chiaro. Ritengo le morfologia-funzionale un qualcosa da rispettare, ma non da perseguire sino alla morte. Così come hanno fatto gli Olandesi, prima la produzione e poi ... il resto. Con il dovuto rispetto. Sulla capacità poi di UNIFORMARE le mandrie, argomento a me molto caro,argomento che dovrebbe aver caro anche l' ANAFI, ma che nella pratica non lo è ... poichè propongono molti riproduttori per lo più simili nei nomi, meno nei concetti, ovunque, determinando in tal modo una disomogeneità in stalla. Secondo il mio modesto parere, utilizzare pochi tori, con dati affermati e consolidati, permette l'omogeneità, utilizzando per piano d'accoppiamento la mandria più che un singolo animale. E per questo... servono dati solidi e confermabili, cosa che nella selezione Italiana ... troviamo SOLO nei tori di second-crop. Sulla tua questione ... "chi riformerebbe una vacca che produce 70 qli ... " Io ma decisamente prima che arrivi a chiudere la sua lattazione. 7000 Kg. di latte equivalgono in allevamento a latte alimentare a 2.870 €uro e se consideri che di "sole" spese alimentari (lei + la sua rimonta) mi costerebbero € 2.750,00, non vedo come possa stare in una mandria un soggetto che non mi fa guadagnare. Inoltre vi è anche il problema replicazione, da un animale del genere ... che progenie tirerei fuori ? con costi alimentari e di minimo contorno (energia-farmaci-veterinario-fiale ecc) meno di 9000 Kg. prodotti ci si rimette.
Sull'alimentazione ... io amerei vedere le vacche su un bel pascolo, e senza peccare di presunzione sarei "quasi" sicuro di farle produrre, ma ... ci vuole la terra ! A quale allevatore non piacerebbe avere ettari ed ettari su cui far pascolare le proprie signore o le signorine ... ma a 100.000 €uro/ha tutto diventa molto, molto difficile. Beato chi lo può fare.

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27/06/2011, 8:09
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x distclan
sono sicuro che gli animali apprezzeranno molto la nuova soluzione
io ho fatto un piccolo seragliatto in terra affianco appunto ai 2 seragli asciutte... ti assicuro... sono pochi metri, ma vederle ronfare come dormono li la notte d'estate non ha prezzo... altro che ventiltori.. acqua... acqua... integratori magici... alimenti superbilanciati... vedi gli animali anziano che magari arrivano a fine lattazione che detto tra di noi sono diventati delle mezze carrete che si rigenerano proprio... con pochi soldi fai il più bel investimanto aziendale che potresti fare...


27/06/2011, 9:04
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Certamente lasciare più spazio agli animali procura certo loro un grande beneficio, come lo procura a noi ammirarle in questa loro nuova locazione. Chi può avere questo spazio sono certo che lo prenderà in considerazione, anche se piccolo, la deambulazione è pur sempre un'ottima ginnastica ... naturale per le nostre signore. L'altro giorno spostando una vacca mi sono detto ... "...sembra che non sappiano più correre..." . Gli spazi dove spesso sono ricoverate sono davvero "limitati" e se avessero la possibilità di sgambare non sarebbe certo male.
Spesso ci si limita a questo per credere di risolvere i problemi delle asciutte, ma purtroppo non è così. Questo è un importante passo, ma da solo non serve ad abbassare il famoso indice del parto/concepimento.

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27/06/2011, 17:49
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caro roby a me pare... che tu abbia le idee un pò confuse... prima affermi che bisogna alimentare a unifeed e che pascolo e fibra lunga non funzionano, ma successivamente vorresti le vacche per prati e che le mungeresti anche bene, come gli olandesi! :o
Infine la morfologia prima è una perdita di tempo per esteti, ma ad un certo punto diventa funzionale e ti sei sempre battuto per essa!!! :shock:
Onestamente non capisco dove vuoi parare? :roll:
per quanto riguarda la primipara da 70q che a 60gg è gravida e non ha problemi di scs o mastiti, è si in lista nera ma dalla 2' lattazione se dovesse ripetere una produzione modesta, le spese per allevarla ormai sono state fatte e col latte che produce il mantenimento se lo paga, sovente questi animali a me hanno fatto le sucessive lattazioni abbondantemente sopra i 100q, mi fa molto più girare una primipara con 90q o più a 305gg ma che diventa gravida con più di 200gg di latte e che magari mi fa una mastite per stress da mungitura, in questo caso ho dubbi su miglioramenti futuri...


03/07/2011, 11:47
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Sez. Bovini
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Carissimo le idee che ho sono SEMPRE confuse, per mia sfortuna NON vivo di certezze come i nostri saggi di via Bergamo a Castelverde (Cr).
E fortunatamente NON vivo di estremismi come "loro". Quindi io affermo e confermo che VORREI gli animali per prati e che sono convinto (perdonatemi l' immodestia), che "probabilmente" farei anche delle belle produzioni. In Olanda ho fatto un po' di razioni unifeed ... "Italian Style" e dopo aver avuto qualche "problemino" determinato dall'inesperienza gestionale ... le cose non sono poi andate malaccio, come non sono andate male in Italia, con qualche allevatore che ha inserito l'erba fresca nella sua razione "a secco". Il problema è ,e rimane, che nella maggior parte degli allevamenti la "Quota" di terreno NON arriva a soddisfare questo fabbisogno e quindi siamo "costretti" a lavorare a "secco". (Per secco intendo SENZA ERBA). Quindi lavorare a "secco" implica delle regole determinate in parte dall'esperienza personale, su cui possiamo discutere al 110%, e da lavori svolti da varie facoltà in Italia ed all'estero, negli ultimi decenni, che fatte e rifatte determinate prove DIMSTRANO, allo stato attuale delle conoscenze, che si deve lavorare in questa direzione. Ovviamente uno può fare quello che vuole, (a casa sua), ma consigliare, ad altri, ed a casa "loro", qualcosa al di la delle conoscenze universitarie può essere oltremodo rischioso oltre che, a mio avviso, molto presuntuoso.
Per riassumere io NON ho detto che il pascolo NON funziona, ho detto che NON FA AUMENTARE I DIAMETRI DELLE BOVINE. E lo CONFERMO ! (Non cambiare, per favore, il senso delle mie parole ed il significato delle stesse in quanto affermo). Ho detto e lo CONFERMO Che i diametri si possono ottenere maggiormente con fibre secche corte (minimo 3-5 cm) che siano strutturate (ben tagliate e NON strappate) e quindi RUMINABILI. NON HO MAI AFFERMATO CHE IL PASCOLO NON FUNZIONA IN ALIMENTAZIONE. ANZI ... MAGARI SI POTESSE AVERE ! (nel dubbio rileggi i miei post ed i post da me fatti nei vari discorsi sul pascolo).
Sulla MORFOLOGIA ho detto e ripetuto e lo CONFERMO che per quanto mi riguarda è SECONDA alla produzione. Poi considerando la consanguineità ... a parità di produzione prediligo un riproduttore che ha dei tratti morfologici migliori. NON IL CONTRARIO ! La morfologia funzionale è da prendere in SERIA CONSIDERAZIONE, ma solo DOPO aver garantito una certa AFFIDABILITA' cosa che purtroppo non è molto ... presente nei tori in FIRST CROP. Quindi io non corro dietro alle falene che propongono le classifiche sui tori appena usciti, tranne di quelle case che mi hanno dimostrato AFFIDABILITA' nelle precedenti uscite. Io non seguo i piani di accoppiamento che mi propongono che prevedono molti tori, io ne uso pochi per migliorare un po' per volta, per questo uso tori affermati e con attendibilità accertata. Poi come ho detto prima non ESTREMIZZIAMO non è detto che un toro che è elevato a latte NON abbia una buona morfologia. Tra un 4 a tipo e 500 a latte io prediligo un 2 a tipo e 2.000 a latte, tutto qui. E credo di non essere il solo...
Per quanto poi riguarda la produzione sugli animali ... c'è da fare una seria considerazione, "se" io fecondo un animale a 60 giorni ... e questa PER SFORTUNA mi dovesse rimanere gravida, mi chiuderebbe la lattazione a 280 giorni a me quell'animale mi farebbe perdere 25-30 giorni di latte che al prezzo attuale di 0,41 e con una media "presumibile" di 28 litri a quell' epoca di lattazione mi farebbe perdere € 287,00 senza contare i premi in grasso e proteine che mi farebbe visto che questi titoli vengono prodotti più copiosamente nell'ultima fase di lattazione. Quindi perchè DOVREI AVERE UNA VACCA GRAVIDA A 60 GIORNI ? visto che mi fa perdere dei denari ? Coloro che tentano di ingravidare a 60 giorni, qualcuno anche a 40 sono coloro che hanno problemi di gravidanze. Quindi perchè nascondere il problema ? Quando uno il problema ce l'ha che ne parli ma che soprattutto lo AFFRONTI. Non è certamente cominciano prima a fecondare che si risolvono i problemi. Come certamente non è acquistando riproduttori con bassa carica cellulare che si risolve il problema delle mastiti. Se io uso il miglior toro in questo tratto e mungo male o non seguo le più basilari norme igeniche oppure ho mastiti infettive o da prototeca che risultato avrò ? forse da 1.000.000 di c.s. avrò 900.000 bel risultato certamente sul numero... ma non nella realtà dell'allevamento. Signori noi DOBBIAMO guardare in faccia al problema e non DELEGARE ad altri la risoluzione dello stesso. BASTA POLVERINE MAGICHE E MAGHI DELLA MANGIATOIA ... E BASTA INDICI CHE PROMETTONO DI RISOLVERE UN PROBLEMA CHE E' MOLTO MA MOLTO PIU' PROFONDO. Il problema di base che NON tutti coloro che guidano una Ferrari si chiamano Fernando Alonso. C'è chi lo sa ... e tutto sommato migliora, chi crede di esserlo e ... i risultati si leggono, e persone che FANNO CREDERE DI ESSERE Alonso a chi ... non lo è per trarre un qualsiasi beneficio.
Su questo dobbiamo riflettere TUTTI !!!! io per primo ovviamente !
Spero di essere stato chiaro qualora non lo sono stato ... chiedo scusa a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggermi sino a qui.

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05/07/2011, 16:26
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visto che "genetica e longevita" sono carrateristiche di tutto le raze bovine, vorrei dire una cosa riguardante anche la linea vacca vitello. Per esperienza prsonale ,per cui nulla di scientifico.

Le vacche con un indice gentico alto, mediamnte hanno un interpato lungo tra i 60/80gg, un po per lo stres del parto(vitelli oltre i 45kg) un po perche questi stimolano poppando la produzioen lattea fin oltre i 3/4mesi.

l'ideale sarebbe aver eun pascolo dove poterli scorrazzare e "giocare " con i vitelli coetanei..
e lasciaRE LIBERA LA FATTRICE DI FARSI I CAVOLI SUOI..
questo e' lìoptimum

ma in quei casi x na buona gstione dell mandria , (alimentazione , separazione del vitello x 12 ore al gg, alimentazione dle vitello separata) riusciamo a portre l'interparto sotto i 60gg, chissa perche , escono problemi non di poco conto , vitelli meno vitali nel aprto successivo , una vacca che pur alimentandosi come le altre , dimagrisce , e non rimane nella media conformazione delle altre ( cieo o dimagriscono tutte o ingrassano tutte , se tutte si alimentano in maniera uguale, no??) zoppie , e uan carriera piu corta di un parto un parto ememzzo


certo stiam aprlando di ricavi marginali e di costi marginali profondamnete diversi ( quando mai abbiamo una plv di 2870euro a gestazione ....)pero' e' da riflettere , che forse il epriodo dtra la chiusura lattazione e steaming up , non e' solo alimentare dversamente , ma anche aver ele vacche in un posto fuori dal tran tran quotidiano delle vacche in lattazione..

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05/07/2011, 16:53
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Fondamentalmente le problematiche sono le medesime per carne e latte per le "fasi" di asciutta e di puerperio, la "gravidanza" per i bovini da carne deve necessariamente essere più breve per ottenere il mitico vitello l'anno. Nella vacca da latte è importante chiudere la lattazione a 305 giorni, o il più possibile vicino a questa data ( 305 + 60 di asciiutta = 365 giorni pari ad un vitello l'anno), ma per chiudere a 305 giorni la lattazione vuol dire avere la gravidanza attorno ai 90-100 giorni ( 95+ 210 = 305gg). Questo è l'ideale, (secondo i numeri), quindi non è di fatto corretto fecondare a 60 o peggio ancora 40. E' anti-economico.
Certamente vi è una notevole differenza legata alle "richieste" della produzione. Un conto è fare latte per un vitello ed un altro è farlo per produrre media. La richiesta in proteina ed in energia, (soprattutto), sono completamente diverse. Quindi è FONDAMENTALE, ripristinare il più presto possibile le condizioni ideali all' animale per potersi riprodurre.
Secondo la mia esperienza si agevola e parecchio il ripristino di queste condizioni a cominciare dall'asciutta. Ed in questa direzione può essere interessante lo steaming-up, a patto che sia fatto in modo estremamente corretto. E questo non è facilissimo. In questo "contesto" di ripristino delle condizioni ideali per la riprouzione, è importante valutare quello che si ha per le mani. Certamente "se" sfruttiamo l'animale lasciandolo "poppare" sotto la madre, (al di la delle scariche ormonali che condizionano la ri-fecondazione), dobbiamo valutare il dimagramento della mamma e nel caso ... integrare la sua dieta con alimenti concentrati. Qualora si voglia preservare lo sfruttamento della mamma, allora bisognerà integrare l'alimentazione del vitello. Ovviamente considerando che dobbiamo fecondare "entro" i 60 giorni dal parto ... sarebbe più opportuno integrare la razione della madre.
Sulla disomogenità della risposta ad una razione, dipende, tra le altre cose, dalla difficoltà idividuale di "digerire" quanto ingeriscono, se mangiano troppo (vacche dominanti) selezioneranno le farine ed incorranno nelle problematiche di acidosi, se mangiano dopo le vacche dominanti saranno sotto-alimentate (guarda le manze notoriamente più... timide).
Insomma ... guardare le vacche e parlare con l'allevatore ti aiuta e non poco a capire il perchè delle cose.

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05/07/2011, 17:37
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avevi detto che dare erba alle vacche fa benesecondo disponibilita

quele e' al dose optimale x integrae la dieta a unifeed..

(tranquillo robyvan ho qualcosa in mente...)

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05/07/2011, 21:21
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