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Genetica e Longevità 
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si, il fatto della trasformazione è sacrosanto, ma la base di partenza mi sembrava bassina come sostanza secca, tutto qua...
sul fatto della taglia media sono pienamente concorde.
Piccola puntualizzazione Bell e Starbuck
Fare più latte? qua dobbiamo fare una puntualizzazione
più latte per giorno di mungitura o per giorno di vita?
in italia si guarda troppo la produzione giornaliera mentre la vacca è in sala e meno la produzione divisa nell'arco dei giorni di vita! su guardiamo questo secondo dato Starbuck e tute le sue linee di sangue non sono secondi a nessuno, come testimoniavano anche le altre linee Elevation! ti permettevano di spalmare il costo di accrescimento della manza su una lattazione in più


27/04/2011, 7:25
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Sez. Bovini
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Gentilissimo Teo la mia affermazione è riferita ad un lavoro effettuato e pubblicato nel lontano "1996" dal dr. Bagnato che in un suo rilevamento effettuato presso diverse stalle aveva evidenziato che le bovine più longeve non erano le vacche stile Starbuck belle maestose e ... scarsamente produttive, ma a sorpresa si evidenziava che animali con tratti diametralmente opposti, (tipiche erano le linee Bell), erano le più longeve. Questo, (probabilmente), era determinato dal fatto che un animale che produceva 13.000 Kg. di latte/anno lo si teneva in stalla a tutti i costi, mentre la bella vacca che produceva 7500-8000 Kg. di latte al primo problema dopo aver fatto una bella foto veniva riformata. A questo punto non era tanto la produzione capo/giorno quella che si osservava, ma la schietta e cruda longevità in azienda (non sulla carta), e di conseguenza la quantità di latte prodotto nell' intera carriera produttiva e non giornalmente. Questo evidenziava allora come lo si evidenzia oggi che il primo carattere che DETERMINA la longevità è la produzione. Dal 1996 ad oggi 2011 sono trascorsi 15 anni e sono cambiate tre basi genetiche, (credo), e tre sistemi di valutazione dei riproduttori e delle vacche (ILQ -ILQM-PFT) ma al di la di tutta questa carta ... quello che conta è la quantità di latte prodotto dalla vacca. E questo va al di la della morfologia fuzionale o "para-funzionale" dei punteggi più o meno reali e di tutto il cartame teorico di questa terra. Io come tutti i nostri colleghi amiamo vedere una bella vacca, a chi non piace ? ma in stalla io vorrei mungere 150 vacche brutte che mi chiudano le lattazioni a 13500 Kg./anno con il 4% di grasso ed il 3,70% di proteine (perchè mi fa crescere il reddito). Questo a me ed a noi (credo) ci fa mangiare, non certo il vincere una fiera o l'effimera foto che dopo un po' che ce l'ho al muro non la guardo più e mi fa tristezza quando vedo l' anno sulla coccarda tricolore. In Canada che hanno un regime di quote da decenni e che vivono sulla vendita delle belle e spettacolari manze fanno bene a curare quell'aspetto più di altri. Qui si vive di secchi pieni di latte e di manze ... non ne vendiamo, forse perchè tutti le comprano in Canada :lol: e non qui da noi in pianura Padana. Credo che a metà sta la virtu e che si debba coniugare il bello con il produttivo, ma la mia bilancia sia accuratamente tarata sul PRODUTTIVO e bello. Sulle progenie dei tori poi ... bell'argomento, come si può pretendere di avere ottime progenie da un toro che NON VIENE CONSIDERATO per i test. Se provo 135 figli di un toro e 5 di un altro ... secondo voi quale dei due tori avrà più probabilità di avere un buon figlio ? risposta scontata ... ma non più di tanto perchè talune volte uno dei "cinque" bagna il naso all'altro e questo credetemi è accaduto alla faccia dei nostri meraviglosi e capaci sire-analyst che più che selezionare i tori su una base produttiva determinata da un indice (che cambia ogni 5 anni :lol:) fanno le loro scelte sul numero delle dosi vendute l'anno prima di un determinato riproduttore. Forse è per quello che cambiamo così spesso le basi genetiche per nascondere le nostre ... capacità di decisione... scusate lo sfogo...

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27/04/2011, 15:09
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CLAP....CLAP....CLAP....CLAP....(applausi ....applausi.....applausi) !!!! :D
Se roby permette, salgo anche IO sul "predellino" :D :D

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27/04/2011, 15:27
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Caro Arborea credo che sin che ci sia un ... predellino tu ci stia sopra di diritto. Anche perchè quanto espresso nel mio precedente topic è stato vissuto "insieme" in un contesto tutt'altro che cartaceo. ;) .

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27/04/2011, 15:31
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Ohhhps... attenzione che stiamo per "SCUFFIARE" (considerando il ns PV). :D
Grazie comunque per l'ospitalità :lol:

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27/04/2011, 15:33
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Comunque, giusto per stare in tema di vacche grosse e possenti e di piccole vacchette che raggiungono a stento i 700 Kg.al 3^ parto: DOBBIAMO doverosamente considerare l'ambiente tipicamente mediterraneo che comunque caratterizza la ns Penisola.
Il fattore limitante sono le alte temperature associate ad alti tassi di umidità, questo è caratteristico della Val Padana come del Campidano di Oristano (le temperature percepite sono elevatissime).
Le vacche di taglia media hanno un volume corporeo minore e quindi hanno hanno minori fabbisogni energetici per termoregolarsi (ricordiamo che la termoregolazione è un fenomeno con un alto dispendio energetico).
Pertanto, vacche di questo tipo, hanno un bilancio energetico favorevole rispetto a quelle di diametri e altezze maggiori.
Senza considerare che in funzione di questa ultima affermazione le "vacchette" subiscono una minore riduzione di BCS, ma sopratutto hanno percentualmente una minore suscettibiltà alle patologie podali (per via del minor peso).
TUTTO QUESTO VUOLE SIGNIFICARE MAGGIORE PERSISTENZA IN STALLA, CARRIERE PRODUTTIVE PIU' LUNGHE E QUINDI MAGGIOR REDDITO!!!!

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27/04/2011, 15:52
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Avrei una domanda da profano.

Ma meglio le vacche che producono + latte indipendentmente da quanto mangiano???

Se una mucca con 15 kg di razione mi dà es 25 litri latte e un altra per farne 50 litri deve mangiare 40 kg di razione e dopo 2,5 lattazioni crepa...dove è la convenienza???


27/04/2011, 16:40
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Carissimo Andrex, ti sei dato la risposta da solo.
Supponendo una umidita media del 50 % delle due razioni, abbiamo rispettivamente 7.5 Kg/gg di s.s. e 20 kg/gg di ss.
Pertanto i due indici di conversione lt/ss ingerita è pari rispettivamente a lt 3.3 e lt 2.0.
La convenienza è ovvia se consideriamo la capacità di conversione istantanea delle due bovine.
Questo ragionamento è pero semplicistico.
Occorre valutare la popolazione delle informazioni in momenti coincidenti della lattazione, valutando il n° di lattazione, la tendenza della curva, la sua persistenza, il volume di materia utile prodotto e quindi confrontando le due diverse PLV possiamo azzardarci ad esprimere un giudizio di convenienza.

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27/04/2011, 17:13
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x Roby:
la mia puntualizzazione su Starbuck non èra rivolta al fatto che la vacca di taglia superiore produce di più perchè io sono contro questa teoria. Anzi la vacca grossa di solito consuma qualcosa in più per mantenersi e potrebbe soffrire maggiormente gli acciacchi. A confrontarsi con ciò c'era il fatto che Starbuck è stato il un predecessore dei tempi in quanto quando non venivano ancora raccolti i dati, lui era capace di tramettere alla propria progene, sia in linea maschile e femminile animali più longevi capaci di fare mezza o addirittura una lattazione in più.
A testimoniare ciò possiamo notare che ora come ora le vacche vecche che stanno producendo di più in giro per il mondo con meno problemi sono le Mtoto e le Rudolph(parlo di gruppo in generale, non del singolo animale)
Le raccolte dati del sistema italiano io sinceramente le prenderei con le pinze in quanto sino a qualche anno fa veniva analizzato e trattato bene solo il dato della prima lattazione

x Andre: la vacca migliore è quella che ti ha prodotto più utile sul singolo litro di latte per giorno di vita


27/04/2011, 21:27
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Carissimo Teo "credo" che questa interessante discussione stia andando decisamente "off-topic", quindi possiamo trasportarla in un altro tema. Comunque ... il "bello" della genetica è che tutti noi si guarda tanto... ma tanto avanti e spesso non si "verifica" il dietro. Ed il "dietro" nel caso della genetica sta a "verificare" le attendibilità delle aziende a cui ci siamo affidati. Inoltre "credo" che una decisione da prendere in azienda sulla scelta dei riproduttori debba essere una scelta estremamente oculata e che abbia la possibilità di ... spaziare e verificare se quel riproduttore è un campione "solo" nel giardino di casa sua o se lo è in senso ASSOLUTO. Quindi un toro "dovremmo" guardarlo nei vari ranking (classifiche) internazionali per comprendere "se" è o no un buon campione. Certo "controllare" il ranking nelle altre nazioni equivale a "conoscere" il "livello medio" di quella nazione per comprendere la variazione che il riproduttore propone, e conoscere a fondo il sistema di testaggio delle progenie. Se NON si conosce ... non si può dire nulla se non quello che uno legge. Quindi serve molto a poco affermare che un toro è primo negli States "se" non si conosce il "loro" sistema di composizione dell'indice e la loro "base genetica media" da cui si possono eventualmente apprezzare le variazioni. Detto questo, inoltre, bisogna vedere "se" quella base genetica e quelle "variazioni" possono essere interessanti per il proprio allevamento. Tutto questo ragionamento per dire che ... tutto sommato i tori da te menzionati in giro per il mondo (concretamente) non abbiano fatto poi questo ...sfracello. Ci hanno detto che hanno fatto sfracelli ... ma nella concretezza della carta ... hanno dimostrato di essere buoni riproduttori "solo" in Italia. Nel caso di alcuni riproduttori come ho scritto sono stati messi in progenie talmente tanti figli che per effetto "massa" e per effetto "esclusione" sono rimasti in classifica. Altri sono stati importati come embryo e quindi sono provenienti da "altre" selezioni. Per poi chiudere i riproduttori da te citati hanno fatto una fugacissima comparsa nelle classifiche estere "solo" per l'effetto della traduzione dell'indice pedigree (solo pura e semplice carta e calcoli teorici), ma nella "tremenda" prova del 9, il "second crop" questi tori si sono ... dissolti come neve al sole. Ripeto quanto ho affermato all'inizio del mio post. Un CAMPIONE può essere ... Provinciale ... Regionale ... Nazionale ... Europeo oppure MONDIALE. Ecco li verifichiamo i nostri CAMPIONI e li differenziamo dai ... buoni tori. Inoltre ... c'è una sola classifica che prende in analisi una sorta di media dei Ranking, e NON una classifica per i tori che hanno tre arti neri ed uno bianco ... o i ciuffetti dispari. UNA SOLA CLASSIFICA chi c'è c'è e senza alibi. Ed in quelle classifiche ahimè non si può certo mimetizzarsi. Di buoni tori ce ne son certo molti ma di Campioni ce ne sono davvero pochi. Starbuck è stato un toro che trasferiva dei tratti morfologici notevoli per chi ama la vacca da show come hanno prodotto ottime vacche i riproduttori ma con tutto quel po' ... po' ... di figli messi in progenie e con le migliori vacche produttrici nel mondo non mi sembra che abbia poi dato quanto speravamo tutti di ottenere. Anche questo va tenuto in considerazione e non è cosa da poco. Alla lunga "credo" che abbia probabilmente avuto più performace un toro come Blackstar o il recordbull in assoluto Sunny Boy che figlio di illustre "nessuno" (sheik) con oltre 2.000.000 di fecondazioni ha influenzato e non poco la genetica mondiale, mantenendo inalterato il suo valore pedigree dopo oltre 500.000 figlie in tutti i maggiori stati dove è stato utilizzato. Certamente non dava figlie "meravigliose" come Starbuck o come altri nomi più o meno illustri, ma ha mantenuto quanto dichiarava, era un CAMPIONE. E lo è stato per più anni entrando e RIMANENDO nelle classifiche U.S.A. e Canadesi per oltre due anni entro le prime 100 posizioni. Come in Francia, Inghilterra, Spagna, Svizzera, Inghilterra, Italia (nonostante il vario cambio degli indici) ed ovviamente anche in Olanda.

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28/04/2011, 15:57
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