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oliveto di montagna 
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Buongiorno a tutti!
Nel 2013 posi a dimora le prime poche unità di olivo sul pendio del colle che da casa mia scende verso le rive del torrente Tassobbio, che felicemente bagna e scava il primo Appennino Reggiano. Scelsi il versante più assolato e scelsi le varietà (un leccino e un maurino, più altre pianticelle da seme prelevate dalla Campagna Romana). Ciò che non scelsi, ma che ebbi in sorte, fu una serie di inverni fino ad ora piuttosto clementi.
Dura fu la linea che con essi adottai: poca acqua, perché dicevano che facendo altrimenti avrei inibito la formazione delle radici; nessuna copertura contro il freddo d'inverno, perché non volevo alberi che ne avessero avuto bisogno in seguito, e preferivo, perdendo quelli che avessero dimostrato una bassa resistenza al freddo, rimanere con quegli altri che meglio l'avessero sopportato.
Nella tarda primavera dello scorso anno constatai con piacere che le piante erano belle d'aspetto e che il maurino presentava una commovente mignolatura!
Senza tuttavia abbandonarmi a facili entusiasmi, decisi di estendere l'esperimento ad altri versanti.
Da questo punto cominciano a sorgere, innumerevoli, le domande. Ne farò una ogni tanto, rivolgendomi a tutti, e specificando che le mie condizioni assomigliano molto a quelle che caratterizzano l'Olivicoltura Alpina della quale questo forum ha il pregio di ospitare spesso grandissimi esponenti, in Piemonte e non solo!
Prima domanda: qua al nord ognuno dice la sua sul fatto che la miglior esposizione possa essere a sud, o a est, o a ovest, se non a nord, con argomenti più o meno validi a sostegno di ognuna, soprattutto per quanto riguarda le massime escursioni termiche raggiungibili e la provenienza dei venti e l'illuminazione al mattino. Mi piacerebbe sentire il parere sia di chi si gode impianti collaudati, sia di chi passeggia in quelli giovani.. Tuttavia la domanda vera è: posto che io scelga un versante a sud, devo fare i conti con una profondità del terreno ridotta mediamente a mezzo metro. Si tratta di un valore medio che può variare! io noto che alcune roverelle poste sul medesimo terreno raggiungono notevoli dimensioni, ma ditemi voi, è una situazione ostacolante?
Un oliveto a Roceja, per esempio, presumo che abbia roccia quasi affiorante! Aspetto pazientemente, saluti,
Roberto


03/02/2016, 10:48
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si consiglia l'esposizione a sud perche' meno soggetta ai venti piu' freddi e perche' gode di una migliore esposizione per quanto riguarda la luce.
per la roccia affiorante dipende effettivamente da quanto terreno ha a disposizione, ma se dici che piante spontanee crescono normalmente vuol dire che lo strato sottostante di roccia madre non e' continuo ma permette lo sviluppo delle radici.
diversamente le piante manterranno uno sviluppo contenuto e avranno una cresita molto lenta


04/02/2016, 11:03
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Grazie! Quindi è probabile che in certi punti il fondo roccioso sia discontinuo, "si apra"..


04/02/2016, 13:17
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;)
Il dna dell'olivicoltore già ce l'hai, quindi sei già al 50%, un po' di poesia è una delle motivazioni che più ci incoraggeranno nei passi favorevoli e anche nell'aspettare che quelli contrari smettano di angustiarci.

L'esposizione migliore secondo me è pieno Sud e quella che ci da il massimo della luce e sole possibili.

Benissimo sempre secondo me non coprire le piante, la copertura cieca, vale a dire copro a inizio Inverno e scopro alla fine, è un errore che altro non fa che creare scompensi alla pianta.
Altra cosa una copertura mirata nel caso sia prevista una gelata forte oltre il normale, nel qual caso una copertura che comprenda la chioma, il tronco (non a pelle di salame), e anche lo spazio di terreno sopra alle radici, potrebbe essere utile.
Nel qual caso va rimossa subito dopo le gelate super.
Quanto sopra è teorico, però io per esempio ho un paio di rotoli da 200 mt di tessuto non tessuto che tengo di riserva, per le piantine giovani o di particolare interesse.
Per fortuna come hai detto tu, benché non abbiamo scelto noi, gli inverni clementi ci hanno aiutato.

Per quanto ho potuto vedere io su terreni secchi e montani, Frantoio è meglio di Leccino.
Con Leccino direi che ci vuole qualche Pendolino.

Il capitale dell'olivicoltore alpino non è solo ciò che si vede sopra, ma sopratutto quanto sta sotto terra, sono le radici che il giorno venuto della grande gelata, ci faranno tornare a sperare per il veloce rinnovo della chioma.

Altra cosa, meglio scegliere piante da talea o micropropagate, si eviterà di dover sotterrarle troppo come nel caso delle innestate, e di conseguenza sottoporre la pianta a grande sforzo per riconvertirsi il punto di formazione del pedale.

In Piemonte ci sono dei bravi olivicoltori e alcuni con discreta esperienza, però i superlativi sono sicuramente fuori luogo. :lol:
Buon lavoro e auguri di cuore.


05/02/2016, 19:56
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Sta li da qualche centinaio di anni quota circa 700 metri slm è un Frantoio.


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05/02/2016, 20:17
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Eh no, chiedo scusa ma i "superlativi" mi escono spontanei ogni volta che racconto di come qualcuno ha regalato alla sua terra dal 2006 più di 700 piante di non so quante varietà diverse (ero rimasto a più di cinquanta), e lo ha fatto in Piemonte intorno ai 700 msl, seguendo il richiamo degli olivi secolari che dall'alto s'affacciano sulla Val di Susa.
Il più delle volte devo raccontare questa mitica Storia a chi, venendomi a trovare nella povera magione, comprensibilmente scuote la testa o ride quando mi sente parlare dei miei olivi. Preciso che in provincia (Reggio Emilia) sono state censite 53 ceppaie secolari, e che la più alta in quota è a più di ottocento metri, metre io mi "espongo" dai 450 ai 550.
E' stata fatta una analisi varietale, e molte varietà interessanti ( resistenti al freddo e pare autofertili come la Montericco) sono state riprodotte per talea. Confesso a voi fratelli di averne messe a dimora una decina appena ne ho avuta la possibilità in un periodo che al nord sarebbe da galera, cioè a fine novembre.
Ho tanto pregato. Ora ne sono felice ma non parlo fino ad aprile.
Ho messo Montericco Bianello Casola Mulazzano (parmense) Montelocco e poi sì, ho messo un Pendolino per il polline prezioso e una Coratina, e poi qualche altro Leccino.
Quest'ultima è stata posta a dimora ANCHE perché Sergio in un post nelle sue condizioni la definì (e chiedo conferma dopo questi anni) la "regina della Roceja" !
Detto ciò: quale varietà manca clamorosamente?
Esatto, non ho messo Frantoio; devo dire però che a questo si possono ricondurre molti dei genotipi locali che ho nominato. Non l'ho messo per la paura della sua minor resistenza alfreddo, pur sapendo che il suo contributo all'olio che forse verrrà sarebbe molto deerrminante.
Ora apro il forum, vedo che Sergio mi dice quello che dice sul Frantoio, sgrano gli occhi, vado a rileggere bene... Basta, domani vado a preparare qualche altra buca per la primavera. . . .


06/02/2016, 0:41
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roberto84 ha scritto:
Eh no, ..............
...... Preciso che in provincia (Reggio Emilia) sono state censite 53 ceppaie secolari, e che la più alta in quota è a più di ottocento metri, metre io mi "espongo" dai 450 ai 550.
E' stata fatta una analisi varietale, e molte varietà interessanti ( resistenti al freddo e pare autofertili come la Montericco) sono state riprodotte per talea. Confesso a voi fratelli di averne messe a dimora una decina appena ne ho avuta la possibilità in un periodo che al nord sarebbe da galera, cioè a fine novembre.
Ho tanto pregato. Ora ne sono felice ma non parlo fino ad aprile.........e quello che dice sul Frantoio, sgrano gli occhi, vado a rileggere bene... Basta, domani vado a preparare qualche altra buca per la primavera. . . .


:P A oggi, si, posso dire che Frantoio è il re e Coratina la regina della Roceja.
Ma altri, almeno una quindicina sono papabili se non alla successione dinastica, almeno ai ranghi alti.
:lol: Sarà la ragione per cui i prossimi anni mi sentirò ancora utile per le verifiche, :twisted: anche se ormai queste le potranno fare anche altri. :mrgreen:
Mentre però Frantoio è re incoronato da secoli se non millenni, Coratina è arrivata per la prima volta nel 2008, senza etichetta, e senza nome, a occupare la posizione 72, si beccò subito la gelata del 2009, senza grandi sofferenze, quella del 2012 fece il disastro come su tutti i Frantoio ecc, dall'anno scorso e ancor più quest'ultimo, il cespuglio risultante ha dato cariche da manuale.
Il primo olio monovarietale di Coratina (che ha avuto rese da capogiro oltre 20%) lo considero di alto pregio e in bottigliette da 0.25, va solo ai pochi estimatori dell'amaro, ma non solo, anche dei gusti esclusivi.
Ad oggi mancando di storico è "solo" una magnifica promessa.

Dici che sei in ansia fino ad Aprile per le tue talee, :lol: vedo che vai di fretta, la tua ansia dovrà sopportare l'attesa di tutto l'anno entrante, le tue frequenti irrigazioni, il vedere il ramo con le poche foglie, tra la vita e la morte per tutto l'anno, poi magari seccare, e (giù le manacce uomo di poca fede) la tentazione di scavare, grattare, curiosare, e di conseguenza rompere i minuscoli getti bianchi che stanno affioranti al terreno, e che :P alla fine della primavera successiva vedrai spuntare con tua soddisfazione massima. L'olivo ha molta meno fretta dell'uomo, ma quando partito spesso va molto lontano.

Dimenticavo la quota, spesso si potrebbe pensare che se sto a 700 metri slm, avrò per l'olivo peggiore condizione che a 450.

Tutte le ceppaie plurisecolari del circondario di Susa stanno tra circa 550 e 860 metri sul mare. Nessuna ha segni evidenti e dannosi di malattie, solo la varietà Aglandaou (quella che sta a quote più alte) originaria del versante provenzale, in alcuni anni molto piovosi ha qualche foglia colpita dall'Occhio di Pavone, senza però compromettere la produzione.
Non è un caso, è la zona in cui è molto evidente il fenomeno dell'inversione termica, per cui in inverno spesso guardo a valle e vedo superfici ghiacciate e coltre bianca, mentre la "piscina per ospiti alati" ancora gocciola, solo ogni tanto diventa ghiacciolo.
Non solo, a tale altezza, la mosca sale di rado e forse indugia nel contemplare il panorama, sta di fatto che si gode le vacanze per cui, qualche oliva sempre si salva, sopratutto "re" Frantoio, la "regina" invece, finisce dritta in pancia ai vermetti.
Dimenticavo, io non possiedo l'atomizzatore, vale a dire che non faccio alcun trattamento, ma questo è un di più grazie alla brezza montana.
Non è che forse ha ragione mia sorella quando dice: "Sergio è fortunato?". :mrgreen:
Buon lavoro


06/02/2016, 14:55
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AhAh! Vero! Tutto vero!
Mi correggo e dico che fino ad aprile sono in ansia prevalentemente per il freddo;
da aprile sarò in ansia per la sete delle piantine.
Le tale che ho posto a dimora nell'autunno sono alte un metro e venti, e dovrebbero essere al terzo anno dalla radicazione. . .
Faccio una domanda ancora: ad oggi si notano differenze, a parità di varietà, tra piante innestate, da talea, e micropropagate?

Poi per quanto riguarda l'altezza confermo di godere spesso dell'inversione termica, e ho evitato e eviterò di porre piante nella zona più bassa del terreno, vicino al torrente, in prati che rimangono spesso congelati mentre i versanti a sud si scaldano e si asciugano....
Neanch'io per ora mi propongo di trattare le mie poche piante a questa latitudine e altezza.
Se non piove ancora, da quando bisogna pensare ad annaffiare? Qui la situazione è quasi tragica; le precipitazioni in certe zone dell'Emilia sono da inizio anno meno di un quarto di quelle dell'anno scorso nello stesso periodo. In questi giorni del 2015 cadde mezzo metro di neve fin quasi in pianura, mentre in questo anno la terra è secca, secca da dicembre!
Speriamo che dalla primavera piova e rimpingui le falde ben bene per l'estate.
...
Per sapere...
Quali temperature si raggiunsero nella gelata del 2009? E in quella del 2012? Mi rendo conto che ci sarebbe da scrivere un romanzo....
Come arrivarono le piante a trascorrere quei periodi...
quali segni manifestarono...
quando li manifestarono;
quando si ripresero...


Ultima cosa: il mio miglior Leccino sta cominciando a svegliarsi dal letargo! sono seriamente preoccupato, non siamo neanche a metà febbraio! Non posso (per ora) consigliargli di aspettare un altro mesetto.
Saluti a tutti!


10/02/2016, 22:44
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roberto84 ha scritto:
AhAh! Vero! Tutto vero!
Mi correggo e dico che fino ad aprile sono in ansia prevalentemente per il freddo;
da aprile sarò in ansia per la sete delle piantine.
:ugeek: Se si pianta in autunno, io bagno ogni volta che è secco. (guardo le previsioni 3B per i successivi almeno 5 o 6 giorni, se non sono previste gelate oltre -3° bagno tutte le volte che serve, forse che se tu hai sete, in inverno non bevi? :lol: )

Le talee che ho posto a dimora nell'autunno sono alte un metro e venti, e dovrebbero essere al terzo anno dalla radicazione. . .
:geek: In questo caso il discorso che ti ho fatto in precedenza, circa le talee, non vale, io parlavo di talee appena staccate dalla ceppaia, senza radici, con solo una piccola porzione di ovolo, lunghe non più di 30/40 cm, con solo 0/4/5 foglie e messe subito a dimora.
Il tuo caso direi che è da assimilare a una piantina da vivaio, quindi come tale dovrà comportarsi.

Faccio una domanda ancora: ad oggi si notano differenze, a parità di varietà, tra piante innestate, da talea, e micropropagate?
:mrgreen: Da me si, quelle innestate portano legno e quasi niente olive.
Le altre, legno e olive, anche tante.

Poi per quanto riguarda l'altezza confermo di godere spesso dell'inversione termica, e ho evitato e eviterò di porre piante nella zona più bassa del terreno, vicino al torrente, in prati che rimangono spesso congelati mentre i versanti a sud si scaldano e si asciugano....
Neanch'io per ora mi propongo di trattare le mie poche piante a questa latitudine e altezza.
:) Concordo, saranno le piante se ne avranno bisogno, a fartelo capire, spesso l'uomo interpreta in anticipo. :twisted:

Se non piove ancora, da quando bisogna pensare ad annaffiare? Qui la situazione è quasi tragica; le precipitazioni in certe zone dell'Emilia sono da inizio anno meno di un quarto di quelle dell'anno scorso nello stesso periodo. In questi giorni del 2015 cadde mezzo metro di neve fin quasi in pianura, mentre in questo anno la terra è secca, secca da dicembre!
Speriamo che dalla primavera piova e rimpingui le falde ben bene per l'estate.
:o Dovevi bagnare già prima però di corsa almeno oggi.
...
Per sapere...
Quali temperature si raggiunsero nella gelata del 2009? E in quella del 2012? Mi rendo conto che ci sarebbe da scrivere un romanzo....
Come arrivarono le piante a trascorrere quei periodi...
quali segni manifestarono...
quando li manifestarono;
quando si ripresero...

Ho scritto tutto nel post "Gelata atipica...." in quello c'è vita e miracoli del mio oliveto, lo trovi un po' di post più in basso.


Ultima cosa: il mio miglior Leccino sta cominciando a svegliarsi dal letargo! sono seriamente preoccupato, non siamo neanche a metà febbraio! Non posso (per ora) consigliargli di aspettare un altro mesetto.

:D Ieri con la solita passeggiata tra gli olivi, è il mio ricostituente ;) grazie alla pioggerella dei giorni scorsi, ho notato che Pendolino già spingeva le gemme che daranno le mignole, ma anche un generale risveglio di colore e turgidezza delle foglie.
Questa mattina la fontanella è gelata, sono certo che tra un paio di ore col sole ancora sarà risveglio. :P
Col tempo imparerai come ho fatto io a dare più fiducia alla natura, ci si preoccupa meno, anche perché non possiamo farci niente.
Quando il momento triste verrà, e sono quasi certo sarà quando meno ce lo aspetteremo :( lo accetteremo sapendo che c'è rimedio, noi passiamo, ma l'olivo resta, lui si rinasce. :D
Dimenticavo, Leccino in genere è il primo ad andare a riposo e l'ultimo a ripartire.

Saluti a tutti!
Saluti speranzosi, anche da parte mia.


11/02/2016, 10:12
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--sottolineando quello che ha scritto in maniera inappuntabile Sergio ..l'olivo resta noi passiamo ...è questo è tanto più vero per le piante innestate da talea , rispetto a quelle micropropagate . per il freddo non vorrei vincere la scommessa fatta con voi per la mosca ...questa annata poca o niente ... il freddo per questa annata non farà più danni ...i problemi per il freddo li avremo il prossimo inverno ....vorrei questa volta non vincere ... ;) ciao Elmo


12/02/2016, 20:05
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