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oliveto di montagna 
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Iscritto il: 05/12/2014, 2:04
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quindi tu per l'occhio di pavone non fai niente ?! Dopo la potatura non disinfetti i tagli con verderame ?! Io penso che quello che fa la differenza sono le quantità. Una cosa è fare due trattamenti l'anno....un'altra è trattare 5-6 volte. Demonizzare i trattamenti con il verderame mi sembra un pò avventata come cosa.


23/02/2016, 13:34
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:D
Proprio così, per l'occhio di pavone non faccio niente, ;) fa tutto la natura, prima con un tempo particolarmente umido.
Poi con varietà più soggette, da me il problema è marginale, solo Dritta due anni fa, quello della mosca, ha avuto un effetto importante.

Normalmente la perdita delle foglie malate non supera mai il limite di danno verificabile.

Non sono mai riuscito a convincere un scettico o prevenuto in vita mia, quindi non mi illudo ora, però ho passato la vita a consigliare ai fanatici del verderame, di provare a non trattarne una anche piccola parte, in modo che si possa constatare tramite le differenze se effettivamente il vantaggio nell'irrorare è palese.
:twisted:
Mai uno che avesse provato, tutti sanno come la penso, e evitano di parlarne, :mrgreen: io non dico niente, loro non dicono niente, e ognuno persegue il suo metodo infallibile. :lol:

Quest'autunno ho macinato per l'ultima volta le olive di un vicino, lui sa come la penso, quindi prima di portarmele: "Non ho trattato assolutamente".
Arrivano le olive, tra l'altro anche Asolana Tenera, tutte sane, e quasi blu.
Le mie Ascolane T. erano tarlate al 50%.

Ho passato due ore a pulire il frantoio fino all'interno del decanter, ed è l'ultima volta che ha girato per terzi. :twisted:

Io non demonizzo il rame in quanto tale, avverto però che chi lo usa, ancor di più se inutilmente, che danneggia per generazioni il suolo, a volte, pensare anche a chi verrà dopo, forse non farebbe male, in "Miscellanea" ho postato un link dal titolo: "Welcome" magari dandogli un'occhiata e poi interrogarci su quanto anche noi contribuiamo, forse male non farebbe. :)

Ad ogni modo, il giorno in cui sarà bandito, io non avrò certo da dolermi, per me già NON esiste, e ognuno faccia come vuole.


23/02/2016, 21:24
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roberto84 ha scritto:
L'ultima foto grandiosa mi consola sia per la pendenza che per la "sassosità"!
Volevo aggiungere che ieri un saggio a pochi chilometri da me, con simili condizioni, mi ha raccontato la storia del suo olivo.
A farla breve, piantina di 30 centimetri d'altezza, fu piantato 17 anni fa (pare fosse taggiasca), crebbe, resistette ai freddi, arrivò a produrre sui 3 kg di olive. Al quindicesimo anno cominciarono a seccare le foglie in primavera, e l'albero rimase privo di chioma la scorsa estate, finendo con l'essere espiantato !
Egli tuttavia non è riuscito a descrivermi più di tanto i sintomi, ma è possibile che la verticillosi abia tali nefaste conseguenze su piante giovani? Come prevenirla, se si può?


Ciao Roberto, dico la mia, dai sintomi sembra Un attacco di Armillaria, un fungo maledetto!!
Ho diversi problemi anch'io nel mio oliveto, se estirpi la pianta e sotto al pedale vedi legno in marcescenza con un forte odore di fungo stai tranquillo che è "lei". Qui da me, collina terrazzata abbandonata negli anni 60 e passata a bosco di roverelle, poi segate per far posto all'oliveto, ora i ceppi stanno marcendo e in autunno è una fioritura di "chiodini" che non sono altro che la forma fruttifera dell'armillaria, ho casi di olivi attaccati anche al 8/9 anno dall'impianto, posso solo consigliare di non mettere tutori di legno, non lavorare il terreno nelle adiacenze del ceppo per non creare lesioni che introdurrebbero il parassita e fare sparire dal terreno ogni forma di legno, sia i legnetti che le radici vecchie.
Io sto cercando di eliminare la cotica erbosa per circa 50 cm nelle adiacenze del ceppo in modo di far asciugare il terreno il prima possibile e do anche una bella spolverata di calce in polvere per disinfettare la superficie. Più avanti su consiglio di una ricercatrice darò una passata alle chiome con Fosetyl alluminio, un sale che stimola le autodifese delle piante


23/02/2016, 22:44
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:D
Colgo l'occasione per contraddire ;) almeno nel mio operare l'amico Stefano, lui crede nel potere della pompa :lol:

Io ho il terreno letteralmente invaso di chiodini, ho ceppi che marciscono dappertutto, non solo lascio ogni rametto, ma porto di proposito nell'oliveto tutte le ramaglie dalla pulizia dei terreni in disboscamento, a volte sono mucchi alti un metro per almeno 30/40 metri di lunghezza, poi ci passo su la trincia, e lascio tutto a disfarsi tra l'erba che viene nuovamente trinciata.

Non ho mai bruciato neppure un rametto, sempre solo fatto disgregare sul terreno.
L'unico prodotto chimico usato fin'ora è il nitrato di ammonio:
- Circa 80 grammi per le piante giovani al secondo anno di impianto.
- Circa 100/200 grammi per le altre se all'apparenza bisognose, lo vedo dallo sviluppo medio e dal colore delle foglie.
- Quelle molto vigorose, niente.
Con la chimica per ora in dieci anni fine. :P

Al momento ho una decina di Piantone di Mogliano che man mano li vedo andare in sofferenza e alcuni morire.
Alcuni Leccino, direi meno di dieci su oltre cento, che hanno foglie gialle e sviluppo stentato, so già che non ne verranno fuori, però ancora paziento, ma non per molto, :twisted: ho già ordinato 12 Moraiolo e tre Leccio del Corno, e l'escavatorino pronto.
Dimenticavo anche 4 o 5 Carolea, che stanno stentando.

Invece di curarmi dei problemi di qualche episodico caso preferisco estirparli, e ripiantare e nel frattempo godermi il restante 90% che da grandissime soddisfazioni in completa autonomia.
:P
Io sono sostanzialmente un lavativo, lavoro una volta, poi deve camminare da se, altrimenti non mi diverto più.
Il mio progetto è semplicemente che io servo per i primi 5/6 anni, poi, tutto deve funzionare da se e senza pompa. :lol:


24/02/2016, 9:57
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Grazie Stefano! La descrizione pare corrispondere, e anche il contesto. Ora sono un po'abbattuto, perché anche molti degli olivetti che ho messo sono in una radura, per pulire la quale ho proprio tagliato alcune (piccole) roverelle. Posso solo stare più attento quando impianterò i prossimi. Toglierò il tutore di legno. Inutile chiedere se può essere dannosa una eventuale pacciamatura fatta di legnetti, che ho messo intorno a qualche piantina, che a questo punto toglierò.. .
Spero che mi aiuti la elevata pendenza del luogo; io avevo pensato alla pacciamatura per tenere un po' di umidità in più nel terreno durante la torrida e siccitosa estate!
Comunque, ora che mi ricordo, avevo letto da qualche parte di quanto potessero essere deleterie radici morte e legni secchi lasciati nel terreno, ma non avevo chiaro il motivo, e quindi non ci prestavo la debita attenzione!
Ho peccato, ho peccato e sono pentito ! La cosa più tremenda è pensare che gli alberi possano andarsene fra ANNI, per tronchi e radici che io ho lasciato ora. .


24/02/2016, 10:08
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Caspita! Neanche il tempo di fustigarmi, e che cosa leggo? Che Sergio porta nell'oliveto le ramaglie? Ma allora... Rivedo la luce?
Bene, bene, grazie Sergio , sono un po' risollevato. . .


24/02/2016, 10:12
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:D
Speriamo tra una decina di anni di vederci sui rispettivi oliveti e analizzarne i risultati. :lol:
Le prove si fanno proprio per questo. :P

Io ho dalla mia parte le ceppaie plurisecolari, mai sfiorate da una benchè minima cura, solo ogni tanto derubate delle chiome migliori, sono senza l'ombra delle malattie che in genere affliggono la maggior parte degli olivicoltori.
;)
Insomma sto copiando, quindi se vogliamo un po' barando :twisted: ma penso me la passerete. :mrgreen:


24/02/2016, 18:36
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... Comunque da me prevedono ancora un po' di neve nei prossimi giorni, senza temperature troppo basse. In seguito allo scioglimento della neve vorrei mettere qualcosina, soprattutto qualche frantoio che manca; riguardo alla concimazione per l'impianto e per i primi tempi, avendo a disposizione letame di vacca, come potrei regolarmi? Potrei anche ricorrere ad altro, se dite che aiuta, all'inizio!
saluti!


05/03/2016, 7:43
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Qui un po' di neve è già arrivata, per i prossimi giorni previsioni quasi certamente :twisted: errate almeno spero :mrgreen: di -6°.

Il letame se maturo, per maturo si intende non meno di un anno di stagionatura e con i vermetti rossi che prosperano, sarebbe credo il meglio del meglio, però tenere conto se vi sono cinghiali, che questo li attira molto e vedere le piantine mezze sradicate assicuro non è un bello spettacolo.

Per i motivi su detti, ma anche grande praticità ed efficienza, alle piantine in sito da un anno, solo do circa mezzo bicchiere da vino di nitrato d'ammonio a fine marzo, sparpagliato su un raggio max di 50cm, prima di una pioggerellina, vedere le previsioni, questa volta giuste. :mrgreen:

Se la piantina non si sta sviluppando benissimo, a maggio sempre prima di una pioggerellina altro mezzo bicchiere.

Per le piantine da almeno due anni in loco, bicchiere pieno e raggio di sparpaglio sui 70cm


05/03/2016, 12:56
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grazie!
Caspita, ancora mettono meno sei?
Io per ora ho recintato un pezzetto di oliveto con un po' di rete, ma ho scoperto un altro terribile nemico: il vento. Ho trovato spezzato un ramo del bellissimo unico frantoio che avevo. So che dovrò tenerli più bassi, ma questo era stato appena preso, e non me la sentivo di ridimensionarne la chioma, ahimé.


05/03/2016, 21:56
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